venerdì 18 marzo 2022

UCRAINA E GLOBALIZZAZIONE: ZITTI ZITTI ! STIAMO RINAZIFICANDO... E l'Italia che c'entra? ---

 

UCRAINA E GLOBALIZZAZIONE: ZITTI ZITTI ! STIAMO RINAZIFICANDO...
E l'Italia che c'entra?

Forze e basi NATO nell'Ucraina non Nato

https://playmastermovie.com/il-ruolo-dellitalia-nel-conflitto-in-ucraina-fulvio-grimaldi 

Intervista di Domenico D’Amico su per Playmaster/Movie di Alessandro Amori


Diversamente nazisti



Ci siamo tenuti un po' tutti, chi facendolo vedere, chi sentendosene complice e perciò nascondendosi, a scoprire giornalisti, politici, intellettuali, bonzi in corsa preciptiosa verso i propri archivi a cancellare quanto avevano scritto, detto (per loro fortuna verba volant), ripetendo i però incancellabili giudizi di ONU e OSCE, appena l'altro giorno. Trattavasi delle oggi esecrabili, ma ieri doverose valutazioni del reggimento Azov, della consorteria Centuria, e di altri "sanguinari terroristi nazisti" incistati nel regime di Kiev e facilitatori di quel colpo di Stato. 

Ora quel colpo di Stato ha dovuto diventare una protesta democratica e i cecchini tagliagole dell'Azov imbandierato con la svastica e le insegne delle SS (Divisione "Das Reich") che commettevano atrocità al pari dei jihadisti, altro mercenariato USA-NATO, sono diventati eroici difensori della patria. Perfino oggi, quando fanno passare per russi i missili che lanciano su ospedali e teatri dei loro concittadini nel Donbass. 

Mai così in basso

La Stampa fa passare per russo il bombardamento dei nazi Azov sui russi di Donetzk 

Il Cancel Culture, che fa parte della visione del mondo di Bersani quando dice "Stiamo alla cronaca, che ci frega della Storia", per questi è la cancellazione oggi di quello che avevano scritto ieri, è l'affermazione del suo opposto. Si potrebbe anche chiamare "continuity", che è il termine cinematografico per indicare che una sequenza si riallaccia all'altra. A me viene in mente la mitica e ancora oggi antropologica, rituale ma non sempre,  "uccisione del padre", di sofoclea memoria (Edipo).

C'è un padre da uccidere per tutti, allo scopo di rinnovarne e ammodernarne funzione e poteri. Si incomincia con Crono e Zeus, si prosegue con l'imperialismo ucciso dai feudatari, questi ultimi uccisi dalla borghesia capitalista e costei a sua volta che va esalando gli ultimi respiri, strangolata dalla globalizzazione dei signori del Nuovo Ordine Mondiale. Sfido qualche testa d'uovo a negare che attraverso queste successioni non si sia mantenuto l'essenziale della cosmologia: il dominio e lo sfruttamento del più forte sul più debole.
 


Così, ci risiamo e stavolta il papà nazifascista, in appena un paio di decenni del secolo scorso, viene ammazzato dai figli parademocratici, e ora ne vediamo la progenie gettare finalmente la pelle di pecora e riconoscersi in quella discendenza. Cambia la sovrastruttura, non la struttura. Diversamente nazisti. Ma anche meglio.  

Dunque è logico, naturale, coerente che si mandino armi ai nazisti ucraini affinchè estendano e prolunghino la guerra   e, grazie a questa, la grande depopolazione del Grande Reset. E che si provi a non farne sapere nulla alla plebe (grazie operai dell'aeroporto di Pisa!!!), come vuole la "struttura" restaurata. 


Gli Usa, la Cupola globalista che ne fa uso, vogliono che la guerra in Ucraina continui, anche se l'attor giovane che lì hanno messo in campo incomincia a sudare freddo e farfuglia di accordi con Mosca. Stando così le cose volete che Draghi, garzone di bottega della Cupola pescato nell'iperuranio, non si precipitasse a spedire aille formazioni con la svastica e relativi gangster mercenari da mezzomondo, ogni ben di armamento? E che, diversamente da tutti i paesi europei contribuenti, secretasse il decreto? E' di nuovo la "struttura" che lo impone. E anche le belle camicie brune dei riceventi.


Quando la lungimiranza vale solo per il domani e la chiaroveggenza solo per l'oggi ed entrambe sono cieche all'ieri, ecco il cranio ed ecco la cantonata
 

A Di Martedì  trovo un Floris sorprendentemente gentile con un antagonista brutto, sporco e cattivo, come il sottoscritto. Gli serve una miccia ed ecco, pronto accanto a me, Pierluigi Bersani. Il simpatico figlio di benzinaio non è persona da poco, anche se nei vaghi ricordi del popolo non rimane che quel suo incontro con una mucca nel corridoio.

Ma, ragazzi, non scherziamo. Quest'uomo, per quanto politicamente un po' stazzonato ha dietro sè, molto dietro sè, una storia notevole. Figliuolo di gente non tracimante denari, ce l'ha fatta a laurearsi alla "Alma Mater", in filosofia! Cioè in pensiero! E' uno della crème de la crème. Senza neanche menzionare come, con la celebrata "lenzuolata" deregolamentatrice, abbia iniziato la demolizione del piccolo commercio italiano. Già presidente della Regione Emilia Romagna, già ministro, già segretario dell'allora primo partito d'Italia. Roba da far piegare il ginocchio davanti alla di lui poltroncina.

Bersani ha subito attinto alle munizioni fornitegli dalla Casa e dalle circostanze generali e mi ha messo di fronte alla marmorea epigrafe "donne e bambini", sotto cui si pratica lo schiacciamento di qualsiasi polemista non conforme. E, badate, non si riferiva ai diecimila bambini yemeniti spezzettati dalle nostre bombe, e neppure ai 300.000 morticini imminenti da denutrizione denunciati dalla FAO nello stesso paese. E neppure parlava di donne e bambini scomparsi  nella decina di guerre e dittature riconducibili ai nostri alleati. 

Qui si trattava di qualcosa di ben più grave: di bambini e donne che fanno parte di quelle 380 vittime denunciate (prima delle imprese di Donetzk e Mariupol) dall'inconfutabile governo democratico di Kiev. Governo di un funzionario CIA, presidente vero mentre la sua controfigura, Zelensky, va per televisioni e un pugno di "ministri", in rappresentanza dei partiti e reggimenti nazisti, Pravy Sector, Centuria e Guardia Nazionale con Azov, si occupano degli affari correnti e di come presentarli ai cronisti.

Scurdammoce o passato...

 "Ieri, cosa? Non sento bene..."

Ma torniamo al visionario di vacche. Alla sua perorazione contro la decimazione di ucraini, donne e bambini sempre, ho obiettato che quelle perdite di vite potrebbero forse essere la coda di un genocidio strisciante, durato otto anni e realizzato nella resurrezione della sinergia nazismo-imperialismo. 

Affezionato a quella vacca, Bersani si è avventurato in un'altra affascinante metafora. Ciò che gli interessa è quanto il bovino (la bovina?) sta mangiando in quel momento per lui. Quella è il presente, è l'attualità "è la cronaca", ha detto. Al massimo può provare a ipotizzare quale tipo e mole di cacca lascerà in corridoio da lì a poco. Assolutamente insignificanti per lui sono le questioni, di dove venga, chi siano i genitori, quale la mandria, cosa abbia fatto l'altro ieri.  Indicando anche che la "storia", fuffa e polvere, gli fa anche un po' schifo. Come e chi abbia cucinato, apparecchiato, versato il vino, trucidato donne e bambini, prima, sono "la storia", mica la cronaca. Chè, vogliamo ruminare ancora nella storia...?

Quindi, quegli otto anni di attacchi, sabotaggi, bombardamenti di civili (civili, nel Donbass, lo sono necessariamente tutti, perfino, pensate, "donne e bambini"), stupri, torture (secondo l'ONU e l'OSCE), che sono tra i motivi principali dell'intervento russo, sono Storia. E vanno lasciati perdere. Lo Zeitgeist del tempo impone che di Storia non ce ne sia, di memoria non ce ne debba essere. Il rischio sarebbe che ci sia gente che ne approfitti per capire le cose del presente, dell'attualità, della cronaca.
 


Ho raccontato questo episodio di un uomo chiaroveggente e lungimiranmte, che dichiara di volerlo essere solo da quel momento in poi. Non gli interessa esserlo  un attimo prima di entrare nello Studio di Floris. Tanto meno nel giorno che precede l'ingresso russo nel paese che gli stava ammazzando un sacco di russi. Che metaforona, Pierluigi!
Vi mando questa mia intervista di Domenico d'Amico per Playmaster/Movie perchè, a proposito di cancel culture, cancel history, cancel memory, cancel context, che governa anche tutta la vicenda NATO-UE-Russia, simboleggiata da Bersani nel suo "attualismo" rovescista, dobbiamo sapere che contro di noi è un'arma fine del mondo. Nell'intervista esaminiamo questa guerra da varie angolazioni. Tutte tese a illuminare la scena e i suoi sviluppi e connessioni. Senza neppure attualizzare il tutto con la rivelazione che Putin è matto, lebbroso, brucellosico, sclerotico, sifilitico, omofobo e maschilista che pizzica il culo alle cuoche

Voi, però, restate nella cronaca e, bersanianamente, a pranzo, sghignazzate  in faccia a chi vi chiede se, prima, vi siete lavato i denti. Non è passato quello?




giovedì 10 marzo 2022

27 STATI CANAGLIA, LE LORO GUERRE, LE LORO PROVOCAZIONI --- Ucraina, medaglia d'oro di Fake News e False Flags


https://visionetv.it/zelenski-gli-occidentali-ci-hanno-tradito-dietro-il-sipario-talk-show/

https://www.youtube.com/watch?v=YEVz5G6va1g 

Forum di Visione TV condotto da Francesco Toscano. Abbiamo esaminato quanto va succedendo e potrà succedere in Ucraina e nel resto del mondo, al di là delle manipolazioni della criminalità politico mediatica molto bene organizzata (CPMMBO).


Dall'11 settembre a Mariupol



Qui aggiungo una nota sull'ultima provocazione, in Ucraina, di una coalizione di 27 Stati Canaglia che, intera, o per segmenti, ha lanciato e condotto tutte le guerre d'aggressione e tutte le provocazioni (False Flag) dal 1945 ad oggi.

Il bombardamento dell'ospedale di Mariupol e il suo cosciente travisamento si inserisce in una fedina penale da cui sgocciola il sangue di 50 milioni di morti, una ventina di Stati violentati, altrettanti e più popoli decimati., le fondamentali capacità di intendere e volere annientate. 

Si passa dagli attentati di Gladio (preparati nelle basi USA di Camp Darby e Capo Marrargiu ), al terrorismo interno in Italia, da Pearli Harbour, nel quale si sacrificano uomini e navi USA per giustificare l'attacco al Giappone, all'11 settembre, trampolino per lanciare lo Stato di Polizia, un progressivo  genocidio e una dozzina di guerre. E' solo l'inizio, l'alba di un nuovo mezzo secolo che della False Flag farà il pià efficace strumento di decerebrazione e dominio. Strumento dell'obnubilazione credulona indotta, le massicce armate di morti viventi della Stampa.

Prima guerra in Europa: Kosovo, strage di Racak allestita dai gangster dell'UCK sotto direzione di un generale USA, William Walker, facendo passare 45 suoi milizani UCK caduti in combattimento per vittime civili dei serbi. A Walker  gli albanesi del Kosovo hanno eretto una statua, di bronzo come la di lui faccia. Jugoslavia, il presidente fascistoide della Bosnia Erzegovina fa scomparire da Srebrenica un gran numero di cittadini, si inventa una strage di Srebrenica attribuita ai soldati di Mladic e Karadzic (patrioti innocenti tuttora in carcere all'Aja), serbi che difendevano la Federazione dall''aggressione  Nato. 11 settembre 2001, i neonazistoidi Neocon, dopo averlo annunciato come auspicabile, attribuiscono l'attacco alle Torri Gemelle e al Pentagono a 19 viveur sauditi, incapaci di pilotare perfino un deltaplano, ma autori della grandiosa operazione di acrobazia aviatoria e il crollo, simultaneo e a piombo, delle torri all'incendio di una modesta quantità- di kerosene.

  Qualcuno diceva "Je ne suis pas Charlie"

Andiamo avanti.In Occidente, USA, Europa, soprattutto negli Stati più forti e autonomi, Francia e Germania (in Italia non vale la pena), si scatena per un paio d'anni il terrorismo stragista di Al Qaida e di altre sigle jihadiste. Attentati affidati a elementi adeguatamente formati nelle carceri e perlopiù uccisi, durante o subito dopo l'operazione. Poi questa andata di terrore va in risacca e scompare di botto, rimpiazzato da altre, tipo virus, che prolunghino la paura e agevolino misure repressive destinate a restare. Società ridisciplinate con un occhio alla preziosa lezione degli annni'30, ma presentata alla platea come virtuose e democratiche.

La Nato si ricompatta e richiama anche da pizza e mandolino, in vista di quanto gli USA vanno facendo accadere in questi giorni in direzione Russia. Analoghe iniziative erano già state affidate ai jihadisti per  giustificare l'intervento stragista contro Libia, Siria, Somalia, Yemen e la destabilizzazione continuata dell'Afghanistan. Analogo mandato viene conferito alle narcoguerriglie in Myanmar. 

Tralasciamo il ricordo delle provocazioni che sono state messe in campo, con decisivo concorso delle ONG dei diritti umani, come praticati  per disposizione di George Soros.

MARIUPOL  


 Reggimento Azov. Quando i nazisti si occupano di Mariupol.

Per non tornare a quanto tutti sanno e tutti dimenticano e inducono a dimenticare - il colpo di stato nazista-statunitense a Maidan, il genocidio strisciante dei russi democratici del Donbass, il piazzamento di basi, truppe, missili sui confini della Russia nell'Est europeo, nei Balcani e nel Mar Nero - veniamo all'oggi russo-ucraino che tanto esalta e pretende di turbare organi e società dei 27 Stati Canaglia. 

Superiamo con un balzo anche il gigantesco, e a volte grottesco, menzognificio che accompagna la vicenda ucraina fin dal golpe del 2014, a forza di edifici sventrati siriani, videogiochi americani, eroismi difensivi  e combattimenti strada per strada che non ci vengono mostrati, nemmeno tramite cellulari, esibizione di lacrimanti e rantolanti russofobie, apparizione di un presidentuccolo chiaramene affetto da sostanze psicotropiche, che proclama o vittoria,  o morte, milionate di profughi in fuga dalla miseria, più che da stermini russi.

 


E soffermiamoci sul presunto capolavoro degli specialisti a corto di idee dell'apparato False Flag. A partire dalle centrali nucleari prese dai russi per evitare, appunto, provocazioni (tipo l'incendio su uno stabile adiacente alla centrale di Zaporizhzhia provocato da un razzo tirato dai militari ucraini) che, nonostante continui logicamente a essere gestita dal personale solito, sotto i russi diventa una minaccia planetaria. E a  concludere in queste ore con lo schiamazzo assordante della delinquenza politico-mediatica guerrafondaia sulla città di Mariupol nel Donbass russofono.

Siamo abituati da anni di manipolazioni dell'oligarchia giornalistica a neutralizzare la parte del nostro cervello a cui fa capo la logica conquistata fin dai tempi di Omero ed Eraclito e che ha addirittura contaminato, pur nei di lui limiti metafisici, il buon S.Tommaso D'Aquino. Componente cerebrale addirittura annichilita dalla casta virologica che ci ha circonfuso negli ultimi due anni (ora sostituita da quella dei generali, e ci si chiede se sia un ulteriore sprofondamento) facendoci passare per logico il del tutto illogico e irrazionale. Come del resto detta il progetto per il nuovo essere nel Nuovo Ordine Mondiale.

 



Dunque, l'antica base dell'evoluzione biologica ci mostra che chi vuole annullare la sovranità dell'essere umano e il suo rapporto salutare con il mondo circostante, deve annullare la logica, alla maniera come è stato fatto, nel biennio salvifico, per riuscire a sottomettere tutti all'inoculazione di sostanze nocive e a comportamenti che si presentano benefattori e invece ci conducono a rovina e morte. Eravamo dunque preparati a farci inoculare anche Mariupol, rovesciata come un calzino.

E' città di russi assediata da russi, intervenuti nella regione in cui unità militari naziste, corpo militare principale e politico della governance nata dal colpo di Stato, stavano da otto anni sterminando russi (14.000) delle repubbliche dissidenti e ora avevano fatto partire un attacco da soluzione finale. 

Il comando russo offre corridoi umanitari per salvaguardare la popolazione dai rischi derivati dalla contesa per la città. Ma, uno, i miliziani nazisti dei reggimenti Azov che "difendono" la città, dissuadono dall'uso del corridoi facendo saltare in aria un palazzetto, fatto attribuito a un missile russo. E, due, causano il crollo dei ponti che superano il fiume e sono l'indipensabile passaggio per i corridoi umanitari. La logica dell'evidenza ti fa capire che si vogliono far restare i cittadini nelle case, scudi umani, in modo da rendere ai russi imbarazzante e punitiva la prospettiva di una strage di civili nella battaglia per la città.

 


 


L'illogicità dell'arsenale di disumanizzazione creato da coloro che operano su molti piani, invece, ti convince che è logico, anzi naturale, per un esercito che arriva per porre fine a un massacro di otto anni, spararsi sulle gonadi. Come? Lo direbbe la logica estirpata:  provocando la mondializzazione della russofobia innescata in tutti i 27 Stati canaglia, offrendo garanzie umanitarie e poi cannoneggiandone i fruitori. Effetto illogicamente voluto: l'alienazione dei paesi e continenti non ancora affetti da patologie russofobe, Russia compresa, e l'incoronazione definitiva di campioni del razzismo russofobo, da "il manifesto", a Paolo Mieli ed Enrico Mentana e a coloro che vogliono abbattere le statue di Dostoevskij, bandire dall'etere Tschaikovsky, eliminare dal consesso felino occidentale gli infami gatti russi.

Com'è che ho potuto mettere insieme questi fatti e considerazioni? Qualche cittadino russo di Mariupol, non so se a nuoto, in barca, o in mongolfiera, è riuscito a superare il fiume dei ponti esplosi di Mariupol e a raccontarci queste sue esperienze. Non è credibile? Non meno del "manifesto", di Paolo Mieli, Enrico Mentana, o Sergio Mattarella. 

Insomma, chi ha bombardato gli ospedali in Iraq (io c'ero), in Libia (io c'ero), in Siria (io c'ero), a Belgrado (io c'ero), in Sudan (io c'ero) in Vietnam (io c'ero), in Somalia (io c'ero), in Yemen? (scusate i tanti "io", è per il ritmo). E allora in Ucraina chi? la risposta ve la dà... la logica 

Date un'occhiata a questi qua sotto. Bravi giornalisti in oggetto. Bravi grilletti parlanti del pensiero unico con 110 in deontologia corrente.

https://www.fanpage.it/esteri/centrali-nucleari-in-ucraina-laiea-zaporizhzhia-e-chernobyl-non-trasmettono-piu-dati/

https://www.fanpage.it/ .........