lunedì 24 giugno 2024

Ce lo chiedono mafia e impero --- TRE SCHIFORME PER IL FASCISMO DEL TERZO MILLENNIO --- Giustizia- Premierato-Autonomia differenziata

 


Metapolitica-Il fuoriscena del Potere, condotto da Francesco Capo

https://www.youtube.com/live/GdhcE_jsl2I

https://www.youtube.com/live/GdhcE_jsl2I?si=sp62xAJyt_Lr6FgW

 

Quello che in questa trasmissione di Francesco Capo provo a sottolineare è il fenomeno della quasi totale passività con la quale la società italiana, colpita al cuore nella sua identità politica, storica, culturale, sociale, ha reagito, NON reagito, a una trasformazione più radicale addirittura di quella realizzata dal primo fascismo negli anni Venti. Passivizzazione indotta e subita dalla popolazione in generale, ma con accentuazione di particolare gravità nelle classi subalterne, proprio quelle contro le quali l’operazione è concepita e diretta e che ne hanno di più da perdere.

Dal 21 al 23 giugno ero a Gambassi Terme, un borgo straordinario di quella Toscana che nell’immaginario è collocata a custodia della più incorrotta identità storica e culturale del paese. Una terra in cui da bambino ascoltavo il pastore nelle campagne di Fiesole recitare per suo diletto i versi della Commedia. Definirei Gambassi, dove ha appeno vinto una bella civica, il ventricolo sinistro del cuore d’Italia. 

Ebbene è stato lì e, a quanto mi risulta, solo lì, che in questi giorni, dove almeno in un cartonato di Parlamento si sono affrontate calci e pugni per esibire il tricolore, con un’organizzazione, un pubblico e dei relatori si è denunciata lo stupro della nazione: premierato e autonomia differenziata. In parole non fronzolute: dittatura e frantumazione. Roma, Dante, i Fratelli Bandiera, la Repubblica Romana, Leopardi, Manzoni, i Vespri Siciliani, la liberazione partigiana? Tutto al cesso.

Esagero? Hanno tagliato gli attributi dei presunti rappresentanti eletti del popolo, al punto da massacrare di botte un parlamentare che aveva offerto la bandiera a un senatore che, schifato, ne ha innescato il pestaggio. A partire dall’oscenità assoluta Berlusconi, omo de panza in cravatta e brillantina, hanno mosso guerra alla magistratura, terzo Potere dello Stato democratico, quello che controlla e impedisce governi della malavita (vedi Mani Pulite), arrivando con Nordio a incatenare il Pubblico Ministero alla politica, come la Salis alla sua guardiana.

Già se ne vede l’effetto: il PM con famiglia capisce al volo che quelli dei colletti bianchi non sono mai reati molto gravi. Meritano comprensione, sono utili al fare… Mai come quelli di coloro che invadono le piazze con scritte irriverenti su lenzuola o cartelli. Hanno violato articoli dirimenti della Costituzione, tra cui quello contro la guerra, che inibisce di uccidere e farsi uccidere (dopo l’anticipo serbo del governo del “compromesso storico” D’Alema-Mattarella, con i Comunisti Italiani di Marco Rizzo a lustrare le bombe).

Infine, essendo costoro una conventicola bigotta di valori all’incontrario – un classico massonico-mafioso-fascista – sono straordinariamente dotati di incompetenza, ignoranza, incultura e, dunque, di supponenza e fregola di prevaricazione. E hanno fatto ciò che ogni impero esige dalle sue marche periferiche, dai suoi vassalli, valvassori e, in questo caso, ragazzi di bottega.

Con il premierato, dove un capofazione, monarca per grazia di dio (?) e volontà del popolo bovinizzato (!), avesse anche solo un quarto dei voti di quel 50% di chi da noi vota, gode di un manganello spazza-dissenso assicuratogli dal premio di maggioranza, nell’aldilà si moltiplicano gli orgasmi di trapassati come il Duce, il Fuehrer, Bokassa e Pio IX.  E altrettanto fanno gli uomini-dollaro, anticipatori dell’evento in quanto compilatori della letterina che la banca d’affari prediletta dalla criminalità economica organizzata, J.P.Morgan, fece pervenire nel 2013 al fiduciario Enrico Letta, capo del governo dependance. Disse, quell’Ordine di Servizio del Reich: “Avete rotto con l’antifascismo, basta con queste costituzioni democratiche”. E da allora, il torrente Democrazia, scaturito nel 1945, ha gradualmente invertito il corso ed è risalito a monte.

Dove oggi si è inabissato verso le sue misteriose origini. Merito degli untorelli del capitalismo di sangue, guerra, Satman Singh e Palestina.

Ma “voi volete il duce? E allora noi vogliamo i cacicchi!”, fu il grido che pervase il Nord dal Tagliamento alle sorgenti di Padre Po. Anche questo di grande soddisfazione, se non ai padri fondatori trapassati sopra menzionati, a loro colleghi della forza di Carlo V, Cecco Beppe, Nicola II, o Obama: “che nessuno delle consorterie di miei sudditi si permetta di crescere oltre i 100 km quadrati”. Anche qui: per grazie di dio e volontà del popolo: divide et impera.

E dunque ducati, marchesati, contadi, principati, regnucci e repubblichette. Tutti ovviamente dotati di corti, cortigiani, buffoni di corte, clientes. Oggi li chiamano regioni, ma è più o meno la stessa roba. Pensare che lo Stato nazionale fosse una meta degna, da raggiungere per dare forza e armonia alla propria voce nel trambusto planetario, è ubbia da lasciare al barbone in camicia rossa, quello del cui nome si insignirono certe brigate.

Amici, salici piangenti, come è possibile che tutto questo sia passato senza che quasi ce ne accorgessimo? E’ a tal punto che ci ha ridotto la camicia di forza detta pandemia? Dove sono, davanti allo sbrindellamento del paese costruito con sangue, sudore e monumenti a partire da Romolo e Remo, o giù di lì. Furono i romani a chiamare Italia l’Italia. E come si sarebbe non potuto, guardando la carta geografica e vedendo una configurazione definita, circoscritta, in sé conclusa, come questa penisola: organismo fisiologicamente perfetto, meglio del teorema di Pitagora, o di una terzina di Dante. Nel suo mare. A dispetto di vicini e lontani. E difatti poi vennero i barbari. E ognuno se ne prese un pezzo. E di Italia fino a Dante Alighieri non se ne parlò più.

Come è stata possibile tanta inerzia davanti a fatti tanto sconvolgenti, decisi da tanto pochi a danni imperituri di tanto tanti?

C’è, visibilissimo, l’arretramento di coloro che pensavamo, al tempo della truffa covidiana, della presa per il culo climatica, della guerra a noi e ai popoli, delle boiate sociocide della fluidità, fossero i portavoce, mediatici e partitici, del nostro dissenso e della successiva sollevazione. E’ la solita triste vicenda italiota dell’incendiario che si riduce a pompiere, del comunista che torna a vivacchiare sottobraccio al fascista, di quello che aveva colto in vela il vento che spirava da Oriente, ma poi toccava anche remare ed era troppo dura.

L’affievolirsi di quelle trombe in pifferi ha fatto gioco al fronte compatto degli orchestrali da bacchetta unica. Guardate come siamo messi e poi ditemi come fa un cristiano, o anche un illuminato laico, a uscire dalla boccia del pesce rosso che vede il mondo deformato dal vetro concavo in cui lo hanno chiuso e dall’acqua con la quale lo hanno inondato.

C’è Elkann che ha i due giornali più importanti: Repubblica e Stampa. C’è il berluschino Cairo che ha La7 e il primo quotidiano. C’è Caltagirone che ha i campioni della provincia Messaggero, Gazzettino, Mattino. C’è Angelucci che ha i fogliacci di regime, Libero, Il Giornale, Il Tempo. E finisce lì l’informazione cartacea. Una volta c’erano gli editori. Mestiere? Informare. Questi qua non sono editori, sono imprenditori. Il loro mestiere non è l’informazione. E’ la comunicazione. Comunicazione di quanto il giro capitalista del momento ti intima di dire, credere, fare. E che ti dà fuoco se non ci stai. Comunicazione che serva a vendere: automobili, armi, palazzi, farmaci, terapie. Tutto fuorchè informazione.

 Altri giornaletti trottano al seguito, mugolando le stesse cose, se no il capitalismo impersonato da quei giornali grossi non gli fa avere la pubblicità che li fa sopravvivere.

Poi la TV. La rappresenta bene un omuncolo in bretelle rosse che l’altra sera su La7 diceva che nessuno aveva aiutato tanto i palestinesi, che “stuprano”, quanto gli USA. O quell’altro, su RAI1 che, mentre intervista la capa del governo, fa la maglia con l’intarsio che dice: “Brava e bella Giorgia”. O ancora uno che dal Libano, su Rainews24, annuncia “Buona Giornata a Saxa Rubra” e poi solo “gli Hezbollah attaccano, Israele si difende e i Falangisti, che sono bravi e giusti,non vogliono lo scontro con Israele…”

I Falangisti? Ma sì, sono quelli cui il premier e generale israeliano Sharon disse di far fuori tutti i palestinesi nei campi di Sabra e Shatila, ricordate? Per quello in bretelle Sharon è un fuoriclasse, ma Netaniahu è il campione.

Con una stampa così, vuoi che vi parlino della fine dell’Italia grazie a Premierato e Autonomia Differenziata? O che ci si possa rifare ricorrendo alla Corte Costituzionale o Referendum? Magari! Ci credo poco. Chi non esulterebbe a poter nominare il commissario della Nazionale?  C’è solo da sperare nella rivolta di quel Sud che da un paio di secoli è preso a calci. Guerra civile? Che sia.

mercoledì 19 giugno 2024

OMS: di notte come i ladri --- IL COBRA DIMEZZATO… ma il veleno rimane

 


https://youtu.be/IcRSRQU76go?si=SuHjTpG2yMmrPMC3

Spunti di riflessione”, Paolo Arigotti intervista Fulvio Grimaldi

 

Trovo stupefacente il silenzio con cui è stata accolta la chiusura della 77ma Conferenza Mondiale della Sanità e grazie al quale ci sono scivolate addosso misure, pretestualmente sanitarie, ma che si propongono il da tempo accanitamente perseguito governo mondiale dei produttori di farmaci e relative malattie. Un proposito di dittatura, affiancato a quello congeniale dei produttori di armi e relative guerre, per ora realizzato solo in termini di progetto dotato di qualche gamba, ma tuttora privo dei cingoli che gli permettano di procedere sui corpi come gli Abrams sionisti a Gaza. .

Stupefacente la tranquilla indifferenza in cui sono fatti trovare, all’annuncio degli esiti ginevrini, parziali rispetto alle intenzioni, ma pur sempre avanti sulla strada della dittatura sanitaria allargata all’universo mondo, coloro che ancora pochi mesi fa propugnavano mobilitazioni anti-OMS dal borgo al pianeta tutto, e consideravano coloro che intendevano privilegiare la lotta agli oceani di sangue in Palestina e in Ucraina, come inconsapevoli strumenti di distrazione di massa.

Sarà l’estate incombente, il mare, l’infezione meloniana, l’oroscopo che parla d’altro, sarà , parlando seriamente, la progressiva diserzione-normalizzazione dei gruppetti sedicentisi partiti che, arrampicatisi su uno dei tanti moti popolari innescati dalle manipolazioni autocratiche – pancomplotto, clima, guerra, gender ecc. – pensavano di darsi un tono e una poltrona e sono andati a sbattere…. Sarà quel che sarà, ma intanto a Ginevra hanno fatto buona parte dei comodacci loro e noi ne usciamo ammaccati. Non troppo, ma ammaccati.

C’è chi azzarda un “poteva andare peggio” e ha ragione. Lo constatiamo nel video dell’intervista.

Ma prima vorrei attirare l’occhio su un altro fenomeno di passivizzazione sociopolitica-attenzionale. Superato il grottesco, il ridicolo e gli sprechi di giaculatorie mediatiche relative al cartonato G7 nel peggiore baraccone trash del “paese più bello del mondo”, abbuffatisi, gli stessi puffi picchiatori, di armi e guerra in Svizzera nella buffonata sulla pace, celebrata per coloro a cui tale pace è ossessivamente negata, compiuta la parabola dell’armiamoci e partite nella successiva baracconata a Bruxelles dei “Grandi del Mondo”, dei quali i quattro quinti del mondo reale se ne fottono, un pubblico giustamente distratto è andato a sbattere il grugno sul duro e sul vero.

Premierato e Autonomia Differenziata. Con tanto di pestaggi in Parlamento dei renitenti col tricolore e la Costituzione. Sono bastati per una chiassatina critica ai Santi Apostoli di Roma degli abusivamente detti sinistri e centrosinistri, con tutti i guerrafondai imperiali infervorati per pace e democrazia, ma con bavaglio a disposizione e la sicura sul fucile. Tutti a vociare cose inani sulle minacce meloniste a una democrazia che, peraltro, i democratici hanno rosicchiato fin dai tempi della Legge Truffa e sepolto definitivamente con la P2 e i suoi attuatori fino ad oggi.

Facemmo spallucce quando la superbanca dei padroni di mezzo mondo, J.P. Morgan, ci disse “basta con l’antifascismo e la troppa democrazia”, mettete Monti e poi Draghi, con i “zitti e mosca” dei Napolitano e Mattarella, per arrivare così a Crosetto-Nordio-Meloni e, finalmente, al superamento di quella zavorra rifilataci dalla Rivoluzione Francese che è la Tripartizione del Potere. Ne deve bastare uno. Per grazia di dio e volontà del popolo. E vuoi che non amino Netaniahu e Tolkien?

Ho perso il filo. Era quello che si dipana dal rutto emesso dall’OMS a Ginevra, il 2 giugno mattina, e si spegne nella buona educazione con cui tutti hanno fatto finta di non aver udito. Ci eravamo messo il cuore in pace alla notizia-bomba profumata del fallimento del tentativo di calcarci addosso, a tutti i formicolanti sul pianeta, il giogo del Nuovo Trattato Pandemico. Il troppo stroppia e così la maggioranza ha detto “facciamo un’altra volta, non è aria, ci riproviamo nel 2025, magari dopo aver ammorbidito il colto e l’inclita con un’altra dose di “vaccini” sperimentali e restrizioni”. Non sta già lì, pronta sugli scaffali, la bellissima pandemia Aviaria? Per adesso fa morti finti (vedi Messico), ma non mancherà molto prima che il lavoro vero glielo facciano i “vaccini”.

Blocco e rinvio, concediamocelo pure, del quale dobbiamo essere grati, per un verso, alla caterva di effetti avversi funesti che hanno accompagnato la diffusione delle inoculazioni e, per l’altro, ai sacrosanti dubbi socratici e alle obiezioni galileane espressi da quanto ci resta dell’Intelligenza non Artificiale. E alla conseguente poderosa mobilitazione di menti e corpi e strade e piazze.

E bastato per radere al suolo il nuovo Trattato Pandemico Internazionale. Non, ahinoi, per far fare la stessa fine, giù dal ciglio del burrone, al Regolamento Sanitario Internazionale. Per quanto sminuzzato dalle stesse forze che hanno buttato nel secchio il trattato del Torquemada Ghebrejesus (figuro dal passato da confino su un qualche satellite naturale o artificiale, quanto meno, come si apprende dal video), qualcosa di questa “Marcia sul mondo” è pervenuto. Non proprio le manette con ceppi e guinzaglio (tipo la picchiatrice di Budapest) dal direttore Tedros proposte, su imbeccatata dal ventriloquo Bill Gates e, per l’84% dei soldi che la cosca prende, dei “controllati” farmaceutici.

In altre parole, per ora (PER ORA!) non sono riusciti a far passare l’armageddon del passaporto vaccinale; del certificato d’identità che riunisca tutti i tuoi dati, clinici, consumistici, penali, di spostamento, di frequentazioni, eccetera; del principio “One Health”, Sanità Globale, in base al quale avrebbero potuto legiferare, imporre, sanzionare ogni cosa oltre la stretta questione sanitaria: clima, ambiente, tensioni sociali, crisi di qualunque genere. Dopo la globalizzazione sospesa di Klaus Schwab, quella realizzata di Tedros Adanom Ghebrejesus, coerentemente ex-personalità di primissimo piano (ministro della Salute, poi degli Esteri) di una dittatura feroce della minoranza tigrina filo-USA che ha insanguinato l’Etiopia dal 1991 al 2018.

Però è passata, nelle estreme ore della notte dell’1. e con il consenso di una minoranza, con un sacco di delegati che hanno sbattuto la porta, qualcosa di più urticante di un fico d’India in quel posto: la sorveglianza capillare, delegata ai governi complici o compiacenti, la lotta con tutti i mezzi, alla disinformazione e alla malinformazione. Cioè, o d’accordo con gli ukase dell’OMS, o zitti, o taglio della lingua. E non è tutto. Ce n’è soprattutto per i paesi, più o meno poveri, ma quasi tutti recalcitranti, del detestato Sud Globale. Guardate il video.

Insomma, c’è di che fare saltelli di gioia. Ma ad asticella bassa. E non restare con le mani in saccoccia come tutti quei cari amici che tanto si agitavano sull’incombenza dell’OMS e, all’atto pratico, si sono riuniti a chiacchierare del più e del meno al tè delle cinque.

 

 

 

lunedì 17 giugno 2024

TERMINATOR

 


Allora, cari amici e vari, stavolta ho voluto arrivare al primato delle tiritere. E solo per quelli che hanno tempo da buttare.
Ogni tanto nella vita mi ritrovo sul banco degli imputati su cui qualcuno, bello o brutto, mi ha voluto piantare. Giusto sarebbe fare finta di niente, ma a volte, questo permette al boia di chiudermi al confino, mandarmi in esilio. O addirittura tagliarmi la testa. Oggi metaforicamente. In passato mica tanto. Ma, in tempi meloniani, non si sa mai.
E questa volta, per prolungare lo strazio, o il divertimento, o comunque evidenziare le concause, ho deciso di fare ricorso a una piccola serie di testimoni a difesa. Tratti dalle mie pagine di FB.

Ma prima di quel florilegio di generose gentilezze, peraltro molto perspicaci, da lettori di gialli, vi imbatterete in un post, ammirevole per densità e concisione, del Terminator Marco Rizzo, a me indirizzato in risposta al mio "Effetto Rizzo", in cui vi avevo illustrato la debacle europea di ISP-DSP, da pochino a quasi niente, rispetto alle Politiche del 2022.  In effetti, all’opposto di re Mida, tutto quello che questo terminator tocca si trasforma in poltiglia
Forse ne ricaviamo qualche indicazione circa la scomparsa di Mondocane da Byoblu (che però sopravvive qui, su molte altre piattaforme, sulle mie pagine FB, su VK e sul blog www.fulviogrimaldicontroblog.info)
🤪🤪. Vediamo dove arriva la longa manus del bombarolo NATO (tramite governo D’Alema) mentre prova a ergersi dal cimitero dei propositi trombati.🤪


MARCO RIZZO a me su Whatsapp il16/6/24:
“Intanto sei fuori. Punto
Alla prima curva fuori. E così è stato. Come deciso”

 

DA FACEBOOK

Più pertinenti



Giacomo Tacconi
Grazie Fulvio la trasmissione in cui parlavi dei tuoi cani, li descrivevi a uno a uno me la ricorderò sempre. A presto combattente per l'umanità
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Stefano Prini
Ho apprezzato molto il suo video su Tedros Adhanom Ghebreyesus, che tanta libertà di espressione non che di verità le sia costato lo spazio all'interno di un media che libero e incondizionato non è?
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3 giorni fa

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Alessandro Paglia
Dopo "Visione TV" anche Byo Blu censura? Erano sempre interessanti le interviste con Enrica Perucchietti, ("Il Grimaldello" mi sembra si chiamasse la rubrica) però ordini superiori hanno estromesso una voce libera persino da Visione TV. Ps. Quei superiori sono stati puniti dal voto, comunque.
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2 giorni fa

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Maura Lungo
Carissimi Fulvio continuerò a seguirla su YouTube perché lei è una persona sincera e concreta che dice chiaro ciò che pensa
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3 giorni fa

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Marina Stella
Mi auguro che presto Byoblu trovi di nuovo spazio e risorse per la tua rubrica!
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4 giorni fa

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Silvio Ruggeri
Grazie Fulvio vedevo questa emittente principalmente per la tua partecipazione . Da un po’ di tempo questa specie di tv dei cittadini … ( solo di certi cittadini) non mi piaceva più ! Continuerò a seguirti nei tuoi canali suggeriti . Byoblu che ho tanto suggerito ai miei -tanti- Amici ,non avrà più il mio sostegno . Un caro e Sincero Saluto .  
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4 giorni fa

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Marisa Tronconi
Grazie Fulvio per quello che ha fatto la seguirò sul suo blog ma temo che da tempo Byoblu non è più una piattaforma libera
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4 giorni fa

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Alessandro Paglia
Byo Blu ha iniziato a virare per il "democratically correct" e la sincerità di Fulvio Grimaldi comincia ad essere meno supportata?
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3 giorni fa

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Anna Zelli
Fulvio mi dispiace davvero questa decisione di Messora..ti seguirò sui tuoi canali. Con la stima e l'affetto di sempre. Un abbraccio e coccole a Ernesto.
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3 giorni fa

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Cettji Ja
Sinceramente guardavo Byoblu soltanto per ascoltare lei e Manlio Dinucci! Ora ne farò a meno e spero che continuerà sul suo blog perché è molto prezioso per tutti noi! Lei è una delle poche perle rimaste con Dinucci Pietro Ratto e pochi altri purtroppo in questa Italia che non permetteremo che pavidi vili malvagi predatori la facciano affondare! Lei è un vero Storico! Sto leggendo Israele e Palestina… interessantissimo!
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Ambretta Caleri
Carissimo Fulvio, visto che parli di volontariato e che quindi confermi che la tua presenza a byoblu non comportava costi per la trasmissione, non capisco davvero la ragione di questa scelta. Se tu non dovessi tornare, io non guarderò più byoblu perchè non potrei più fidarmi. E questo vale anche per Manlio Dinucci che apprezzo e stimo quanto te.
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3 giorni fa

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Erica Datodi
Mi dispiace molto, secondo me potevano lasciare la tua insostituibile rubrica,ne avrei tolta con piacere qualcun'altra!!;a presto!!!
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4 giorni fa

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Nico Ocni
Ho seguito tutte le puntate mi dispiace molto, mi sa che smetterò di seguire quel canale adesso
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3 giorni fa

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Rita Vildibranda
Temo che Fulvio Grimaldi esprima più libertà e intelligenza di quanta byoblu sia disposto ad accettare.....
Da mo' Messora ha ridimensionato, ammorbidito, smussato le sue posizioni iniziali....da mo'....
Non è da tutti la coerenza di Fulvio Grimaldi; credo che mordessero il freno, in attesa di sferrare questo bellissimo colpo così miserabile, così tafazziano...W FULVIO, sempre!!!
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3 giorni fa

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Antonella Fagiolo
Putroppo pare che la mancanza di risorse economiche adeguate abbia comportato l'oscuramento di alcuni programmi.
Buoblu dovrebbe fare la richiesta per ottenere la scelta del 5/1000 .dalla dichiarazione dei redditi.
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3 giorni fa

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Antonella Leonardi
Sembra una tv libera appena ti ci affacci.
Poi intuisci che è piuttosto destrorsa e ad un occhio più attento capisci che è propaganda di una sponda politica che la libertà non sa dove sta di casa.
Ora la tua censura mi conferma che non ho sbagliato.
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3 giorni fa

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Tiziano Martucci
come ho già letto in un commento, anche io su byoblu infine guardavo solo dinucci e grimaldi. sono anarchico, e gli altri son destrorsi.... mi dicevo non mi torna qualcosa (troppo borgonovo - laverità). poi ho visto la leccata di culo alla meloni da..... addirittura bel mainstream pietro, e il tutto si è rivelato (già avevo capito no vaxismo di destra). chiedono soldi in continuazione, e poi arriva virginia la bella bionda, col labbrino gonfio rifatto.... più mainstream di così.
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3 giorni fa

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Alessandra la Mantia
Non riesco a comprendere la linea editoriale...sono veramente dispiaciuta
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3 giorni fa

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Vegano AntispecistaComunista
Messora proprietario di Byoblu (è la TV di Messora, non dei cittadini) un po' di tempo fa pubblicò un post facebook nel quale parlava di cedere la proprietà al popolo dei cittadini che seguono Byoblu ai quali avrebbe anche favorito la decisione delle linee editoriali. Questa socializzazione della proprietà doveva servire ad invogliare sempre più persone a partecipare con una piccola quota di proprietà affinché la TV si reggesse solida con azionariato popolare. Era un ottima idea che sicuramente avrebbe portato tanti soldi di persone che volentieri danno un contributo se davvero sentono di essere proprietari anche se di una piccolissima quota. Un po' come fa Ipercoop dove una qualsiasi persona paga 25 euro e diviene socio seppur di una quota piccolissima...dopo diversi rinvii Messora ha fatto finta di dimenticare questa sua stessa proposta e non ne ha parlato più...e ha rimosso tutti i post che aveva pubblicato sull argomento....chissà perché ci ha ripensato ? Vuole essere il padre padrone e continuare con la solita frase che la TV è dei cittadini e lui decide tutto ? La gente deve pagare per mantenere la sua azienda ? Io non credo che sia giusto così, ne credo che la cosa possa durare a lungo. Le persone non ti danno soldi all infinito per una cosa che è privata...io credo che se non da seguito alla socializzazione verso il popolo della proprietà il progetto sarà destinato a morire....
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3 giorni fa

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Valerio Donnini
Hanno iniziato a chiedere soldi per acquistare un canale sotto il numero 99. Somma raccolta. Poi soldi per rimanere liberi da pubblicità. Ogni mese sempre di più. Adesso pubblicità a non finire. Strane scelte...
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3 giorni fa

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Roberto Ventrella
È un piacere seguirti ovunque. Mi dispiace per questa decisione di Byoblu, spero riprendano presto.
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4 giorni fa

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Anna Maria Costa
Un vero peccato... A presto, spero  
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4 giorni fa

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Favilla Marquez
Ti seguiamo sempre Fulvio, stanne certo
Byoblu...nn morde più
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3 giorni fa

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Emma Repetto
ERRORE, GROSSO ERRORE , tornerai presto , un abbraccio .
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3 giorni fa

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sabato 15 giugno 2024

UE: COSA CAMBIA? CAMBIA QUALCOSA? --- Sistema: Meloni e Le Pen di qua, Antisistema: AFD e BSW di là

 


(AFD, Alternative fuer Deutschland; BSW, Buendnis Sahra Wagenknecht)

Per “L’Identitario-Metapolitica” Francesco Capo conduce il programma sulle elezioni europee con la partecipazione di Paolo Borgognone, Fulvio Grimaldi, Mario Improta e Gigi Lista

https://www.youtube.com/live/XK7GeNjaLeU?si=0ZVdS0DUhaMJ5aTI

 Dato per prevedibile, scontata e fisiologica l’irrilevanza delle microformazioni sorte sul parassitismo, vuoi cinico, vuoi velleitario, delle reazioni popolari a certe strategie antipopolari (pandemia, manipolazione climatica, guerra, de-identificazione biologica, sociale e culturale), non resta che da registrare, al di là della sclerotizzazione di un assetto europeo dettato da Washington, dal Pentagono e da Blackrock, se in queste elezioni europee si sia espresso qualcosa di rilevantemente nuovo.

L’accanito, ma affannoso tentativo di esorcizzare quanto i tempi fanno uscire dal perenne e rassicurante seminato del 1945 (da noi stabilizzato a forza di stragi e criminalità organizzata di Stato e parastato), dipingendogli i baffi di Hitler e chiamandolo neonazista, ultradestra, estremismo, non ha impedito l’affermarsi, in Germania, di una forza politica classificatasi al secondo posto nazionale e al primo in tutti i Laender del deprivato, depredato ,“meridione” tedesco, l’ex-DDR.

Qui – e sempre più anche nell’Ovest dai segni di risveglio dopo una quasi secolare narcosi di colpevole vassallaggio ontologico dell’anglosfera – c’è uno spessore mnemonico di mezzo secolo di convivenza col vicino sovietico, poi russo, a garanzia di qualcosa che, dopotutto, ai popoli sembra interessare: giustizia sociale, scambi proficui, buon vicinato. Le cose disintegrate e divorate dai grandi Konzern occidentali, tedeschi e non, all’atto dell’Unificazione.

Ha fatto il resto il trovarsi affiancati ad Est da una Polonia-Ucraina Occidentale dall’estremismo belluino, foraggiato e arroventato dai padrini-padroni atlantici, ricordati come mandanti della propria spoliazione, con evidente rischio di diventarne il retroterra nel caso che il fomentare la guerra euroasiatica si risolvesse finalmente nell’eurodesertificazione già tentata tra il 1940 e il 1945.

Al sistema Macron, un’eccellenza bancario-guerresca del sistema imperiale, ha risposto il sistema speculare Le Pen, forza meno caratterizzata dalle responsabilità sociali e geopolitiche che hanno fatto del banchiere Rothschild, con elmetto ucraino, il capro espiatorio delle sciagure neoliberiste e delle fughe in avanti belliche. Se il colpo di teatro dello scioglimento del parlamento produce i risultati cercati dal più vacillante dei leader europei, avremo dalle prossime legislative una bella convivenza operativa destri russofobi e destri islamofobi nel segno del fascismo del 21° secolo. Un trionfo dello scontro di civiltà. Da far impallidire Lepanto

Con una variabile: il 33% di Le Pen non è composto da una massa con denti a sciabola, ansiosi di avventarsi su prede russe. A essa si devono certi ammiccamenti che l’atlantista zelenskista ha di recente offerto a Mosca. Chi vivrà vedrà.

Ma in Germania stat novitas rerum. Novità in latino si dice novitas, ma anche insolentia. Come azzeccato!

Secondo proprio quasi tutti, anche secondo Ilaria Sotis, qui abbiamo a che fare con il diavolo da menare. AFD, Alternative fuer Deutschland, di cui nessuno degli esorcisti ha mai letto un rigo dei comunicati, analisi,.discorsi, prese di posizione, è ovviamente un ributtante rigurgito di neonazismo. Lo dichiara Scholz, lo confermano i servizi di sicurezza tedeschi (leggi CIA), nel corso delle perquisizioni e restrizioni che vanno imposte alle “forze anti-costituzionali” (come a suo tempo da Adenauer alla DKP, storico PC tedesco, protagonista e vittima prima della resistenza antinazista) e lo ripete a occhi chiusi una stampa che da noi vede in Meloni e La Russa i capifila dello spicchio europeo della “comunità internazionale democratica”.

Come confermato dalla kermesse di Biancaneve con i Sette Nani nella Disneyland pugliese dagli altri 50 miliardi di dollari, rubati ai cittadini russi ed estorti alla gente in difesa del più fetido, sanguinario, corrotto e venduto regime nazista del presente.

Allora, AFD. La guerra è imperialista, l’Ucraina combatte con reparti nazisti, ruba con partiti nazisti, offre agli occidentali il bonus di centinaia di migliaia di vite giovani, sempre meno giovani. La Russia di Putin è un alleato, amico, partner naturale e imprescindibile dell’Europa ed è ora che chi l’ha masticata e rigurgitata dal 1945 in poi, questa Europa, si tolga dai piedi con tutte le sue basi atomiche.

La Nato è uno strumento imperialista e neocolonialista, che ininterrottamente ha provocato eccidi e distruzione di nazioni e popoli e al sostentamento delle cui guerre e relativi profitti degli armaioli contribuiscono ospedali, scuole, trasporti, pensioni, bonifiche, diritti umani che non ci sono.

L’Unione Europea è un costrutto artificiale che fa del continente una dependance autocratica e oligarchiaa. degli Stati uniti

In Palestina è in corso un genocidio operato da coloni sionisti, le cui spalle di zombie sono coperte dall’imperialismo euro-atlantico e i cui obiettivi sono la riappropriazione di quanto le grandi lotte di liberazione dei popoli hanno liberato nel secolo scorso.

Previdenza e garanzie sociali, l’equa distribuzione della ricchezza, l’eliminazione di verticismi abusivi in politica ed economia, elementi che determinano le condizioni di vita dei cittadini, sono assicurati da pace e democrazia. Fuori da lì c’è solo fascismo.

Dunque neonazisti, ultradestri, estremisti.

Da anni osservo le posizioni dell’AFD. Ne ho ricavato quanto sopra. Quando sento urlare “neonazisti!”, mi viene qualche dubbio. Anche perché, se esiste una destra autentica e spietata, oggi al potere in tutto l’Occidente politico, è proprio quella che grida “neonazisti!” da qualche balcone, da qualche redazione, da qualche pulpito.

Ma poi mi convinco. Forse. Mi si dice che uno di loro ha detto che non tutti nelle SS erano criminali. Oscenità, bestemmia. Inutile dirgli che accanto alle SS, di cui si sa ruolo e funzioni, c’erano le “Waffen SS”, reparti combattenti dell’esercito, coscritti, parte della Wehrmacht, del tutto separata.

Tutti criminali, dal primo all’ultimo, anche se coscritti, a prescindere. Oscenità e bestemmia anche l’enormità del tonfo etico di chi dice che “Mussolini ha fatto qualcosa di buono”? Mistero come uno che ha governato per vent’anni possa avere soltanto compiuto nefandezze. Pare che perfino Jack lo Squartatore coltivasse fiori sul davanzale. E’ che da quella parte c’è un mare di ipocrisia. Più urli al nazista, non guardando verso Biden, Macron, Meloni, Crosetto, Netaniahu, Scholz, Zelensky, è più sei un falsario da moneta cattiva.

Il mio problema è che, tantissimi anni fa, ho incontrato un ragazzo di 24 anni. A 18 era stato un volontario della Repubblica Sociale. Scriveva poesie e mi portava a scalare montagne. Una delle migliori figure umane che abbia mai conosciuto. A 28 anni si è sparato. E’ lui che mi ha rovinato.

Quanti nemici mi sono fatto oggi? La fila è lunga….

Come diceva quello? Tanti nemici, tanto onore. Sarà vero?

Ora vediamo se AFD dirazza e spunta davvero una svastica. Dopodichè ammazzatemi pure. Tutti, fuorchè Marco Rizzo, mignolo sinistro di Alemanno.

 

martedì 11 giugno 2024

ULTIMO LATRATO DI MONDOCANE dalla TV dei Cittadini

 



 Cari amici, stimati interlocutori, 

“Mondocane, Storie dal Pianeta”, da lunga pezza in onda su Byoblu la domenica alle 21.30 e poi ogni giorno in replica a ore varie, per ora non abbaia, né ringhia, né morde più.

Venerdì 1 giugno, all’atto della registrazione della puntata 26 della Terza stagione, mi è stato comunicato dalla direzione della testata che la trasmissione è stata sospesa a tempo indeterminato per fare posto a un comunicato dell’emittente relativa a sostegni che ne garantiscano la sopravvivenza.

Ovviamente non posso che accettare questa decisione, cogliendo l’occasione per augurare che la sostituzione produca i risultati auspicati e che serva a garantire lunga e proficua vita a un’insostituibile piattaforma dell’informazione libera, alla quale il mio volontariato ha cercato in questi anni di dare un contributo costruttivo.

Dal momento che non mi è stata indicata alcuna data per la ripresa della  trasmissione, non posso nemmeno dirvi se e quando ci reincontreremo “su questi schermi”. Avremo altri luoghi e modi per mantenere in vita il nostro dialogo, per me assolutamente vitale e del quale vi sono profondamente grato. Intanto mi permetto di rimandarvi alle uscite sul mio blog (fulviogrimaldicontroblog.info) e sul mio canale Youtube. Dove il mondocane che abbaia, prova a continuare a mordere.

Con affetto,

Fulvio

lunedì 3 giugno 2024

 


Di guerra in guerra, di resistenza in rivoluzione

LA POSTA E’ L’UMANITA’

In margine a “Uno sguardo dal Fronte” di Fulvio Grimaldi, curato da Leonardo Rosi

Teatro Flavio, Roma, presentazione di “Uno sguardo dal Fronte

Grazie a Moreno Pasquinelli e a Claudio Messora per la generosa partecipazione. Grazie agli amici ospiti che hanno avuto l’affettuosa pazienza di ascoltarci. Grazie a Francesco Capo, de “Il Faro”, per l’intervista nella quale mi ha permesso di volare sul libro e sulle vite che racconta.

.https://www.youtube.com/watch?v=S_13WzUY9zo&t=2428s

Guerre vissute da bambino, guerre combattute da grande, guerre raccontate, guerre senza armi, ma altrettanto violente e feroci, contro i cittadini che si pretendono di governare e che si vogliono opprimere e anche sopprimere. E guerre sacrosante di liberazione di popoli e classi, alzatisi in piedi, alla faccia degli smussatori di spigoli, integralisti della nonviolenza, così spesso utili idioti.

E un bellissimo e confortante scambio di racconti, ricordi, suggerimenti, approfondimenti, con una sala gremita di persone vive e donatrici di intelligenza e affetto.

Vi abbraccio e vi ringrazio. Marceremo insieme.

Approfitto per una breve osservazione. Condivido quanto Il senatore Claudio Borghi, una delle poche teste non squadrate della Lega, ha detto quando ha chiesto al presidente Mattarella, già vicepremier del massacro della Serbia e oggi fautore dell’alleanza guerrafondaia della NATO, di dimettersi per avere trasferito, nel suo intervento il giorno della festa della Repubblica, la sovranità costituzionale del popolo italiano e della sua forma di Stato, alla congerie privatista e atlantista dell’Unione Europea.

Ursula von der Leyen, appena reduce dal suo ennesimo plauso alla guerra d’aggressione contro la Russia e contro la Palestina, e della celebrazione del governo globale dei produttori di armi e morte, ringrazia.

domenica 2 giugno 2024

 Sat, 08/06/2024 - 20:30 (Apertura ore 20:00)

Primo evento della stagione per AlterFestival trentino.
La tematica affrontata sarà:
Geopolitica e complessità
Analisi dei principali conflitti attuali (Ucraina e Palestina) e possibili scenari futuri (Sahel e Taiwan)
Tutti i dettagli al link seguente:
Prenotazione via email consigliata: info@alterfestival.it
Liberi di pensare!
Potrebbe essere un contenuto grafico raffigurante il seguente testo "Coni patrocinio della nOMA SALTERFESTIVA! duemlla24 meBcKeий Lacant GEOPOLITICA E COMPLESSITA Analisi dei principali conflitti attuali (Ucraina Palestina) e possibili scenari futuri (Sahel laiwan) Fulvio Grimaldi giornalista, scrittore ed GU inwato Giuliano Marrucci Guerra giornalista ex REPORTE fondatore Giacomo Gabellini Ottolina V giornalista, scrittore Pierluigi Fagan ¡analisi Geopolitica scrittore, analista esperto complessita Modera: Giuseppe Germinario curatore de Dlog l'italia moRdo 8 giugno 2024- ore 20.30 Progetto Manifattura modulo B0403 Viale Vittoria n. 102/A- Rovereto (TN)"
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