lunedì 8 febbraio 2010

RICORDARE COSA!






















La verità sta sempre con la minoranza, e la minoranza è sempre più forte della maggioranza, poiché la minoranza è generalmente formata da coloro che davvero hanno un’opinione, mentre la forza della maggioranza è illusoria, creata dalle bande menzognere che non hanno opinione e che, perciò, nell’istante successivo a quando risulta evidente che la minoranza è più forte, ne assumono l’opinione. E allora la verità riappare in una nuova minoranza.
(Soren Kierkegaard, 1813-1855, filosofo danese)
Cari interlocutori, ben trovati dopo la lunga assenza imposta dal tour che ho fatto in tutta Italia per presentare con Esly Banegas, dirigente del Fronte Nazionale della Resistenza Popolare in Honduras, il mio nuovo documentario "Il ritorno del Condor", che racconta il colpo di Stato, la resistenza e le ripercussioni latinoamericane della nuova offensiva imperialista.

Ne parlerò in un prossimo post.
Per l'intanto riproduco il documento in calce pervenutomi in rete, che mi sembra estremamente opportuno alla vista dell'uragano di lacrimose menzogne, colorate di fascismo revanscista, che intossicheranno tutto il paese nella cosiddetta giornata del ricordo, 10 febbraio. Abbiamo appena ripreso a respirare dopo le velenose contaminazioni retoriche che hanno soffocato il paese e il mondo nell'altra giornata dell'ipocrisia, quella della "Memoria", con la nera coltre dell'olocausto ebraico steso sia sugli stermini di altre vittime del nazismo, altrettanto numerose, come gli antifascisti tedeschi, gli zingari, i disabili, gli omosessuali, gli slavi..., sia sui crimini israeliani di oggi, addirittura più cospicui in termini di durata e di dimensioni, ormai planetarie, di quelle che con perfidia strumentale si celebrano. Non c'è angolo di mondo dove delinquenti israeliani del Mossad o dell'esercito non compiano crimini contro l'umanità: li trovate dietro agli squadroni della morte e a formazione e protezione di dittatori fascisti, narcotrafficanti e paramilitari in tutta l'America Latina, sono gli esecutori di assassinii mirati dal Medio Oriente all'Africa, all'Asia, all'America Latina, all'Europa. Sono i massimi esperti di genocidio e pulizia etnica. Sono gli inventori e artefici dei grandi terrorismi di Stato, hanno decimato in Iraq tutto quello che era il mondo pensante di quel popolo. Di conseguenza... tutti ad Auschwitz, nessuno a Gaza. Ce lo insegna anche il nostro guitto mannaro, avvolto nel vessillo grondante morte con la stella di Davide. Il 10 febbraio mettiamoci la maschera antigas. Come nella giornata della "memoria". A difesa di tutte le vittime. Vittime degli assassini originari e dei continuatori.

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e noi RICORDIAMO:

Le 120.000 vittime civili libiche dell'esercito fascista nel 1930 durante la deportazione delle popolazioni cirenaiche.
Le 600 tonnellate di gas asfissianti (iprite e fosgene) lanciate dall'aviazione fascista sulla popolazione etiopica nel 1935/36, le migliaia di civili passate per le armi dopo l'attentato fallito a Graziani nel '37, i 310 monaci cristiani, ma di rito copto, trucidati a Debra Lianos col plauso dei cappellani militari e del Vaticano.
I bombardamenti della Croce Rossa in Etiopia, i 17.000 etiopi deportati e sterminati nel campo di sterminio di Danane (Somalia); i telegrammi di Mussolini a Graziani dove scriveva: "Autorizzo ancora una volta Vostra Eccellenza a condurre sistematicamente politica del terrore et dello sterminio".
L'annessione della Slovenia del '42 con la costituzione della provincia italiana di Lubiana e le direttive dei generali Robotti e Roatta: "Si ammazza troppo poco …Sgombero totalitario, dove passate levatevi dai piedi tutta la gente che può spararci alla schiena ... Distruggere i paesi e sgombrare le popolazioni".
I 150.000 deportati iugoslavi nei campi di sterminio di Arbe, Palmanova, Gonars, Renicci ed altri ancora, con più di 4000 morti di fame e di stenti.
Le vittime iugoslave del campo di concentramento fascista di Zlatin, gli abitanti maschi di Srbernovo spediti nei lager, le donne seviziate dall'esercito fascista e poi gettate nelle foibe. Ed inoltre la Risiera di S. Sabba, lager nazista di Trieste, dove furono sterminati comunisti, ebrei e rom con la complicità diretta degli sgherri di Mussolini.
È per tutto questo e per i massacri criminali compiuti dall'esercito dell'Italia monarchico-fascista in Albania, Grecia ed Unione Sovietica che respingiamo ogni forma di conciliazione, di revisionismo storico, di pietà per i "vinti" assassini!

Rivendichiamo la legittimità della giustizia partigiana che ha fatto pagare a gerarchi, criminali di guerra e collaborazionisti, in Italia come all'estero, le loro imprese delittuose!

ORA E SEMPRE RESISTENZA!

Piattaforma Comunista

5 commenti:

Anonimo ha detto...

E vabbè che sarà mai, dopo tutto l'Italia a quei tempi (ma anche oggi...) difendeva solamente i suoi "legittimi interessi imperiali" come dicevano i cinegiornali dell'epoca...

Comunque ci andrei piano a glorificare le esecuzioni sommarie dei partigiani. Qui parliamo di reazioni perfettamente comprensibili ai crimini nazi-fascisti (e direi addirittura insufficienti in molti casi). Tuttavia non è nulla di cui andare particolarmente orgogliosi.

davide ha detto...

condivido assolutamente il testo da te pubblicato
Chiaramente i democretini del pd e zone limitrofe,il 10 febbraio non perderanno l'occasione di starsene zitti.
I morti sono uguali,poveri italiani nelle mani dei titini e così via.
Mio nonno,soldato italiano in jugoslavia , dopo l'8 settembre venne preso dai soldati tedeschi.Riuscì a fuggire da un campo nazista e venne a casa a piedi dalla jugoslavia.Non lo gettarono nelle foibe,eppure era italiano.
Ma si sa,di questi tempi i criminali son tutti eroi della patria.
Ci manca solo una bella fiction su Roatta o Graziani

Roberto Antonucci ha detto...

Nel mio ultimo post, da poco pubblicato, intitolato "La memoria, il ricordo e l'oblio", ho affrontato queste cose in maniera obiettiva. Certo vi sono state anche vendette settarie, in quanto sono stati uccisi anche antifascisti e membri del CLN contrari all'annessione alla Yugoslavia. Ma che gli italiani furono agnellini........

Anonimo ha detto...

Gli italiani si ricordano solo di Ciccio Graziani, potere del calcio.

Sacrabolt ha detto...

[scritto nel febbraio 2009, ma è indifferente]
Questa mattina il GR2 mi ricordava che oggi ci sta la giornata del ricordo.
Il giornalista in studio: "per ricordare le MIGLIAIA di italiani gettati nelle foibe dai partigiani titini" (è stato clemente: di solito sono "le bande di Tito")

Poi la linea passa al servizio che arriva dalla sede regionale del Friuli Venezia Giulia:
"per onorare le CENTINAIA di italiani gettati nelle foibe". La precisione della nostra "informazione" è disarmante. Oltre a questo fattore 10, mi chiedo come mai le "migliaia" di vittime siano rappresentate solo da "undici parenti", invitati alla cerimonia di ricordo delle foibe.


Meno disarmante, anzi preoccupante è che a Trieste, assieme a presentazione di libro, concerto verdiano e cose in stile memoria olocaustica ci sarà questa sera una manifestazione-fiaccolata per "onorare" le vittime: l'organizzatore è Lega Nazionale ed Azione Giovani (Alleanza Nazionale)... Se Azione Giovani, nonostante gli saluti fascisti e giubbotti neri è stata traghettata dal Fini-trasformista nell'"alveo della democrazia", la Lega Nazionale si propone apertamente come "difensore dell'italianità di Trieste e di tutta la Venezia Giulia", organizzando pure alle foibe gite scolastiche a tema revisionista.


E' quello che ci meritiamo? Si, con un presidente della repubblica che RICORDA "l'odio e la furia sanguinaria" nonchè "il disegno espansionistico slavo" è il minimo.