venerdì 26 marzo 2021

Anniversari: 1321 - 1861 --- Da Dante a Mameli: l’Italia s’era desta --- Il bene e il male di una necessità storica


 Intervista per la rubrica “Sancho” di “comedonchisciotte” 

https://comedonchisciotte.org/sancho-8-fulvio-grimaldi-canti-e-disincanti-del-risorgimento-perduto/ 



Dante e la lingua tagliata. Una storia che si ripete.

 Aggiungo qusalche considerazione al discorso sugli anniversari fondamentali dell’Italia, 700 anni per la morte di Dante, 160 per l'unità della nazione. In'unità proclamata, ma completata poi con i Bersaglieri alla breccia di Porta pia, la liberazione di Roma e la fine della manomorta della Chiesa su questo paese. Nel frattempo l'establishment ha proceduto, riesumando il falsario cinematografico, ex-comico e dantista di corte, Roberto Benigni, a celebrazioni improntate al Grande Sbadiglio e all'infima retorica, sostenute dai media lealisti con uno spiegamento sicofantico di lecchinaggio verbale degli anfibi dei potenti. O presunti tali.

Quando il marxiano sbrocca


 
A cominciare da Luigi Pirandello sulla cui citazione, nell'intervista, tra i grandissimi della letteratura mondiale, qualcuno ha voluto arricciare il naso. Si tratta dei ormai stralogori imbecilli, in buona o strumentale fede non importa, che si adornano di antifascismo nell'epocadella dittatrua bio-tecno-totalitaria, che al fascismo di allora sta come il cobra alla vipera. Antifascismo di colui che grida al lupo al lupo, mentre un drago lo sta incenerendo con la sua fiamma. Ricordo il diverbio con che aveva tutti i libri di Marx in testa senza averli capiti e che dava dello "stronzo in camicia nera" al drammaturgo siciliano, erede di Euripide. Un genio rivoluzionario che, più di ogni pensatore nel nostro paese aveva saputo demolire la borghesia e la sua classe dirigente, mostrandocela in tutti i suoi vizi, le sue bassezze, ipocrisie e contribuendo così a schiarire le idee all'umanità e ad armare gli animi per la futura Resistenza.

Una costante: oscurare la verità, togliendo la parola

Dante viene condannato per motivi interamente politici. Non aveva obbedito al dogma in quei tempi vincente: contro l'imperatore, emblema laico, aveva vinto il papa, clericale e temporale. E Dante, del partito dei Bianchi, dalla paret dell'imperatore, era stato condannato da giudici che professavano l'ideologia dei Guelfi Neri. Sentenza: esilio perepetuo e se fosse tornato, il rogo. Dante negazionista dei pronunciamenti papali. E cosa succede allo scellerato negazionista?. Gli si toglie la parola per sempre. Con il ludibrio e la condanna. E con l'espulsione dal consesso civile.

Dante se la riprese, la parola e come se la riprese! Componendo un'opera vasta e profonda più di quanto potrebbe mai essere l'universo. Inferno, purgatorio e paradisoli ricreò a modo suo. E li vestì di italiano. Un'opera che seppellì nell'infamia la manovra faziosa di quei legulei fiorentini. Strumenti, costoro, proprio come  oggi, della politica peggiore. Quella del servo encomio al pontefice, ladro di terre toscane, e del codardo oltraggio al più grande figlio dell'Italia. Uno che, nella Commedia, aveva saputo rispondere alla parola negata, all'annientamento della libertà, con la parola più alta che, da Omero, sia stata regalata alla civiltà dell'uomo.

Giudici untori

 


Noi, nel nostro piccolissimo, ma grandissimo in quanto granelli di una sabbia che circonda tutta la Terra, dimentichi di quella lezione, non sappiamo più rispondere. Neanche a coloro che, comodamente incistati nella maggioranza fraudolenta, o frodata, fin nelle categorie più infime, si fanno giudici e al tempo stesso giuria e boia per conto di chi li tiene a galla. Lo sgoverno Draghi ne ha un bel campionario tra i ministri addetti alla Deficienza Artificiale. Mi vengono anche in mente caporali di giornata, come il parasatirico di regime, Michele Serra, che invoca la cacciata in strada di medici e infermieri che si   prendono la libertà costituzionale di rifiutare il vaccino dai mille effetti avversi; o marescialli di fureria, alla ministro della antistruzione, Patrizio Bianchi, che propone di imporre ogni giorno ai bambini e ragazzi tamponi farlocchi, ma utili a mandarli a casa. Come se le mascherine fin dalle materne non bastassero a farli fuori. Forse, al momento, la risposta più forte allo scellerato abuso, viene proprio da questi bimbi e ragazzi, con i loro genitori e insegnanti.

C'è inferno e inferno

Dante, Virgilio, Farinata degli Uberti


 Lasciamoci alle spalle queste miserie e torniamo al Vate, quello originario. Quell'incredibile superuomo, uomo vero in ogni sua fibra, uomo di parte, combattente, visionario, con la musica della poesia che compete con quella degli astri. Uomo incredibile, che si è fatto passato, presente e futuro, con una lingua nuova, ma di tutti, delle donnette, come diceva lui e tessendo il filo della continuità tra passato e futuro fino a oggi. Da Cesare a una contemporaneità delle stesse costanti umane in ogni loro sfaccettatura. Dove la punizione infernale non riesce a sopprimere quelle espressioni di di nobiltà che, in contrasto con la condanna divina, Dante a certi dannati riconosceva e ne condivideva il pianto: Farinata degli Uberti, il conte Ugolino, gli amanti Paolo e Francesca...  Se avessimo ancora un inferno, sarebbe popolato da ben altri figuri.


I bigotti del monoteismo, vale a dire del dogma, del pensiero unico, quelli che, brandendo il Covid, oggi imperversano come non mai, se del settecentesimo anniversario della morte del Sommo Poeta si ricordano, tornano a rinchiuderlo nella stessa loro gabbia di una fede vissuta nei termini di rappresentazioni catechistiche o bibliche. La visione di Dante era quella di un poeta, il profondamente umano sublimato nel simbolo e così reso divino ed eterno. 


Niente a che fare con i riti dei chierici e gli esoterismi superstiziosi dei fedeli. Ne è testimonianza anche quella sua contrapposizione alla Chiesa Ufficiale e ai suoi appetiti terreni che si espresse nella durissima condanna al falso della "Donazione di Costantino", grazie alla quale la Chiesa, col potere temporale, si accapparrò il patrimonio della classicità, quello dei beni e possedimenti, quello dell'autorità imperiale e, essenzialemente per distruggerlo, quello culturale e di civiltà. Ecco la sua invettiva contro la Donazione attribuita a Costantino, origine di tutti i mali.


"Ahi, Costantin, di quanto mal fu matre,

non la tua conversion, ma quella dote

che da te prese il primo ricco patre!"

(cfr. Inferno XIX 115-117)



Ciò che ci ha dato Dante Alighieri, facendo sua ed elevando la "lingua delle donnette", è diventato la via e l'anima del nostro processo unitario, oggi colpito,  caduto in cocci, sotterrato da coloro a cui noi stessi abbiamo concesso di farne tomba del nostro futuro. Da piccolo, a Firenze, un amico giardiniere che ci approntava sulla tavola composizioni di frutta e verdure che eguagliavano le nature morte del Caravaggio. A completamento sonoro recitava versi della Commedia. La faceva anche quando andavo a trovarlo nei suoi campi. C'erano contadini toscani che la Commedia la sapevano a memoria. Oggi, per ascoltarli ci tocca subire un Benigni, corifeo dei corifei. Lontani gli interpreti la cui dizione viaggiava sui pensieri di Dante, oltre cvhe sui suoi versi: Arnoldo Foà, Vittorio Gassman, Giorgio Albertazzi....

Noi siamo qua a chiederci cosa avrebbe detto questo nostro padre a scoprire che ce ne freghiamo dell'anniversario di quando l'Italia, nel bene e nel male, si trovò riunita. 160 anni fa, il suo sogno dell'unione di tutti gli abitanti di questa terra si realizzò, ma quasi subito i neoitaliani si fecero preda e complici di Antenore. L'infame nei secoli che vendette la sua città, Troia, all'aggressore acheo. Antenore! Da Dante, collocato nel IX girone dell'inferno, quello del crimine massimo: il tradimento della Patria.


mercoledì 24 marzo 2021

Covid, non solo: La lunga guerra degli antitaliani --- LA SERPE IN SENO --- Non si uccidono così anche i paesi?


Per Becciolini Network, Gioele Valenti intervista Fulvio Grimaldi "L'era del Vampiro: dalla Guerra al Comunismo alla Guerra all'Umanità". Cosa ci hanno fatto, cosa ci stanno facendo, cosa vorranno fare di noi.

https://www.becciolininetwork.com/2021/03/20/intervista-al-giornalista-fulvio-grimaldiil-falso-ideologico-di-un-mondo-nuovo/ 

 "https://youtu.be/dyN1M_pYww8"



A chi non l'avesse vista sui siti di "Becciolini Network" e fosse interessato, invio la videointervista di Gioele Valenti sugli argomenti sopra elencati e su molto altro.

Ci dicono sovranisti, populisti, negazionisti, complottisti. Sono termini, anzi nomi, che vanno rivendicati perchè chi li usa con intento diffamatorio e derogatorio esorcizza il  proprio senso di colpa per il crimine supremo, il tradimento della propria comunità. 

In prima fila, ovviamente, i protagonisti assoluti: le finte sinistre, oggi le vere, feroci destre. I principi di chi insiste sui valori fondanti dell'umanità e, di consegruenza, della nostra nazione, sono proprio quelli utilizzati per insultarci, cancellarci. 

La sovranità del popolo, sancita per la prima volta in termini costituzionali dalla Repubblica Romana del 1848-49 è ribadita dalla nostra Costituzione antifascista. La difesa degli interessi collettivi, del popolo, che prevalgano su quelli dell'élite, di una minoranza infima di predatori e oppressori, ci fa fieri di essere populisti. Quella minoranza di sfruttatori non può impadronirsi del potere, storicamente e oggi più che mai, se non attraverso gli strumenti di ogni criminalità: l'intrigo, la cospirazione, l'occultamento di intenzioni e piani. Noi che ci adoperiamo per la trasparenza dell'atto pubblico che concerne il popolo, abbiamo l'impegno primario di strappare le maschere, illuminare i retroscena, svelare gli imbrogli e le manipolazioni, condizione primaria per promuovere conoscenza e coscienza. Siamo negazionisti della menzogna e rivelatori dei complotti.



Le domande, le considerazioni, gli stimoli dell'intervistatore Gioele Valenti, ci hanno portato su questi temi. Da essi emergono i negazionisti della verità, i maestri dei complotti, i vendipatria, i nemici del popolo. Verità su cui ricostruire la libertà.


domenica 21 marzo 2021

Domenica di INCORAGGIAMENTO

 


https://youtu.be/7ME2g27YH5Q  Kassel !!!! 

https://youtu.be/1SznpcrMDAc  Kassel !!!

https://youtu.be/KJx0g-GpTw0 

https://youtu.be/1SznpcrMDAc

 

https://youtu.be/FlgX-lN_xTE Londra Monaco Berlino, Croazia, Helsinki , Varsavia ecc.

 

https://youtu.be/8Zu-LUDTlCU  Venezia

https://youtu.be/AWvaLcPuzgY  Roma, altri temi

 

https://twitter.com/i/status/1373240709357170688 Olanda

https://twitter.com/i/status/1373242802696503297 Olanda cani botte

https://twitter.com/i/status/1373241934370725890 Amsterdam folla

 


In allegato una serie di video che illustrano il sabato internazionale (22/3/21) delle manifestazioni contro la strumentalizzazione del cosidetto Covid 19 a fini di restrizione delle libertà e di tutti i diritti civili, politici, umani.  Illustrano anche la crescente brutalità della polizia, in molti casi promossa da nuove leggi repressive. Scene che in Russia o Bielorussia non vedresti mai. Per la Svizzera ci sono solo foto. Da noi la lotta contro gli abusi bio-tecno-totalitari si è espressa in tante città, comprese Torino, Venezia, Roma, in numeri assai più ridotti (salvo Torino) di quelli tedeschi, olandesi, britannici. E’ che noi abbiamo in casa da 2000 anni il papa connivente. Ma tant’è, qualcosa si muove.

 


Metto al confronto una infinitamente più sparuta e limitata manifestazione, nel venerdì precedente, dei redivivi “Fridays For Future”, i depistatori di Greta, cari alla conversione “verde” e digitale del capitalismo finanz-farmaceutico-militare, come pompata dal “manifesto”. Il giornale che insolentemente si permette di definirsi “comunista” dedica la prima e l’intera terza pagina a questa arma di distrazione di massa, mentre oggi, domenica, non si azzarda di pubblicare una sola riga sulla più capillare denuncia di massa mondiale del più grande imbroglio antiumano della Storia. Tanto meno fa il minimo riferimento alle violenze poliziesche. Che invece si inventa per i paesi sotto tiro dell’imperialismo. Dal che si può dedurre dove sta l’estrema destra, se è vero, usando concetti mummificati,  che di destra è chi sostiene gerarchia e dominio dei pochi sui tanti e di sinistra l’opposto, uguaglianza e libertà.

 


Buona Domenica,

Fulvio



sabato 20 marzo 2021

Sempre più geopolitico e scalcinato il vaccino https://youtu.be/SZUMsw2SuHQ Vox Italia TV, forum sul vaccino che viene e che va (con tanto di stampelle mediatiche). Partecipano Fulvio Grimaldi (giornalista) one (scrittore), Mattia Marchi (CORVELVA) --- Il Covid fa pure sbroccare --- JOE, PERCHE' L'HAI FATTO? --- Uno Stranamore alla Casa Bianca


Al forum di Vox Italia TV (CHE PRESTO SI CHIAMERA' "VISIONE TV"), condotto con grande brio e competenza da Francesco Toscano, e in cui si discute di vaccini che vengono e vanno  a cavallo della grande Operazione Covid, aggiungo una considerazione. Cosa c'entra il virus con lo scatenamento di un personaggio scombussolato da un vecchiaia mal riuscita?



Pensando che il personaggio scaturito dai brogli elettorali è pure affetto da demenza senile, non ci si dovrebbe preoccupare troppo. Uno che, ad appena 78 anni, va seguito passo passo da badanti perchè non cada tre volte sulla scaletta dell'aereo (venerdì 19 marzo), che in campagna elettorale non mancava mai di smarrirsi e perdere il filo, che in un comizio ha detto "prima che io finisca qui, saranno morti di Covid 200 milioni di americani", uno che non si ricorda del nome del Pentagono e del ministro della Difesa da lui appena nominato, uno che, dalle conferenze stampa deve essere tirato via prima che gli si facciano le domande, uno che chiama la sua vice "Presidente Harris", uno che nelle chiamate ai capi di governo e di Stato si deve far sostituire dalla vice, non ci deve preoccupare, vi pare? 

Neanche quando dà in tv dell'assassino senz'anima al capo di Stato del più grande paese del mondo, democraticamente eletto da una nazione di 160 milioni di persone e, poi, incalza assicurando che a Putin gli verranno fatti pagare i suoi misfatti? Neanche quando, per un vertice con i cinesi, manda i suoi diplomatici in Alaska  e li fa esordire impartendo agli sbigottiti ospiti una lezioncina di democrazia e di rimbrotti ai comportamenti di Pechino.

 


Tenendo conto dei suoi dati psicofisici, ci si potrebbe limitare a compiangere un invecchiamento assai deplorevole e la sorte di oltre 300 milioni di cittadini statunitensi che se lo ritrovano tra i piedi per altri quattro anni.

Invece no. C'è da tremare. Perchè il giorno prima che Joe Biden sparasse le sue corbellerie in tv e due giorni prima che Vladimir Putin gli rispondesse con intelligente eleganza e umana comprensione per il transfert freudiano dell'assassino, vero e seriale, si era manifestata la nota Ong della Cupola e del suo ramo Deep State,.la CIA. Aveva diffuso un rapporto in cui, con ossessione ormai compulsiva, ripeteva che Putin aveva interferito nelle elezioni del 2020, come in quelle del 2016, sempre per sostenere il suo burattino Donald Trump.

La faccenda denota l'accoppiata stupidità-protervia della conventicola dell'Intelligence visto che l'inconsistenza dell'accusa formulata da un detrito dei servizi britannici (Christopher Steele) su commissione di Hillary Clinton, era già stata confessata in parlamento, addirittura dal suo massimo artefice istituzionale, il procuratore Mueller. 


Far sproloquiare Biden perchè Mentana abbocchi e Putin se la rida

 E allora ci si chiede: "Hi Joe, perchè ti sei sputtanato come un vecchio bullo ubriaco da angiporto?"

 E, a veder bene, si trovano risposte attribuibili a coloro che, senza esporsi troppo, fanno girare al cartonato nella Casa Bianca voci accuratamente dal sen fuggite. Che odorano di follia, ma sanno di guerra e di apocalisse. Ecco cosa si può arguire possa averle provocate, queste voci.

Il gasdotto North Stream russo-tedesco, che taglia fuori sia l'Ucraina, che gli idrocarbui da scisti statunitensi e su cui l'improvvida Merkel insiste a costo di scatenare l'olocausto europeo; il fallimento dell'operazione Navalny, l'avvelenato sanissimo, in carcere per aver rubato 500mila euro a una ditta di cosmetici francese, onorato da un passato di fucilatore di migranti in un partito nazista, come dall'alto tradimento per cospirare contro lo Stato al soldo di una potenza straniera; un vaccino non genico e quindi non OGM e tossico, lo Sputnik V, che dilaga già in ben 50 paesi, terrorizzati dagli sconquassi Astrazeneca  e preferito ai pluricondannati Pfizer, Johnson&Johnson, Moderna, anche per la maggiore credibilità del paese produttore. Infine, a livello geopolitico, i bastoni tra le ruote che Putin va mettendo alla perenne e ora rinnovata bellicosità degli USA, a perpetuazione della media di una guerra all'anno lanciata da quello Stato fin dalla sua nascita.

Ballonzolando dai fili dei suoi inventori, malamente e precipitando ogni due per tre sui gradini, davanti al mondo sfila un  presidente USA rintronato che, tuttavia, da senatore (1973), vicepresidente e presidente, pervicacemente continua a distruggere e uccidere. E' il più longevo delinq uente, corresponsabile di più omicidi, stragi e genocidi, di tutti i massacratori della Storia. Epperò dà del killer al capo di uno Stato, colpevole di non aver compiuto nemmeno un'aggressione, di correre in difesa degli aggrediti e, soprattutto, di aver distribuito a 50 paesi un vaccino che non fa male.

Chiudiamo con un Mentana da Pulitzer


La splendida chiusura di questo scritto onora l'apoteosi del giornalismo e della sua deonotologia. Enrico Mentana, che, con Formigli, Gruber, Zoro e Floris, è il cavallo da Pulitzer de La7, chiosa ogni notiziona con un corredo di verità e saggezza. Alla notizia delle esternazioni di Biden su Putin, non ha saputo trattenersi dal sublimarle in una conclusione da grande investigatore: "Che i russi avessero interferito nelle elezioni USA del 2016 si sapeva. Ma si dice  che lo abbiano fatto anche nel 2020". Un maestro. Confermatosi tale quando, nella contingenza Covid, ha aperto il sito "Open" per delatori, calunniatori, e tirapiedi.



giovedì 18 marzo 2021

Vaccinembolo e Astrazenecaos: al soccorso i media, godono gli americani --- DRAGHI-LETTA: LA PIDUIZZAZIONE DELL'ITALIA --- Trionfo postumo del Gran Maestro

 L'Informazione al tempo del Covid,  mia videointervista su "comedonchisciotte - Sancho"

 


https://comedonchisciotte.org/sancho-7-fulvio-grimaldi-le-armi-mediatiche-della-nuova-morale-totalitaria/ 

 Licio Gelli

"I ricchi non sono più persone rispettabili; non sono altro che animali carnivori, sciacalli e avvoltoi che sguazzano nel sangue umano" (Frantz Fanon, "I Dannati della Terra")

Nel Regno Unito dal 4 gennaio al 28 febbraio in seguito all'inoculazione di vaccini Pfizer e Astrazeneca si sono verificate 502 decessi e 87.307 reazioni avverse. 


 Vignetta di Natangelo, rubata al Fatto Quotidiano


In crisi la pandemia-dea madre, farlocca, il tampone-spirito santo, farlocco, il vaccino-figliolo, farlocco, i media-apostoli, farlocchi. E tutti i vaccini OGM-cardinali, vescovi e parroci. All'armata che marcia verso il Grande Reset il vaccino-mina gli è scoppiato tra le gambe. A supporto, però, gli è arrivata l'artiglieria pesante della propaganda: "Erano le mine dei negazionisti". E subito dopo, l'atomica di distrazione di massa: "502 morti in un solo giorno e 24.396 nuovi casi".


Killer

A corredo, torna su tutti i media, ossessiva, l'oscena sfilata dei mezzi militari con le bare di Bergamo. Non sfilano le decine di migliaia di morti ammazzati perchè, chiusi in casa, non hanno potuto curarsi, muoversi, prendersi la vitamina D dal sole, salvarsi. In compenso, davanti al mondo, sfila un demente presidente USA che, da senatore, vicepresidente e presidente, è il più longevo assassino corresponsabile di più omicidi, stragi e genocidi di tutti i massacratori della Storia. Epperò dà del killer al capo di uno Stato, colpevole di non aver compiuto un'aggressione, di correre in difesa degli aggrediti e, soprattutto, di aver distribuito a 50 paesi un vaccino che non uccide.  

Stavolta non si muore di Covid, e neanche di vaccino, ma di colpa tua

A dispetto della passività degli italiani, con le poche, eroiche, eccezioni, l'Operazione Coronavirus, tanto capillarmente preparata nei decenni scorsi comprando, asservendo e intimidendo i suoi commessi viaggiatori, è andata in crisi di suo. Ma grazie alla coppia Draghi-Letta e ai media chierichietti, è andata subito al rilancio: "nessuna prova scientifica che queste morti siano collegate all'inoculazione di Astrazeneca". Anzi, se sopravvissuti, beccatevi anche la seconda dose. Il che non evita alla Merkel e all'Europa che conta, dopo aver contato i morti derivati dal virus farlocco, di contare ora gli emboli e le trombosi veri di uno dei quattro vaccini improvvisati. Quelli testati su quattro gatti e per quattro mesi, o giù di lì (visto che, previdenti e preveggenti, di vaccino da improvvisare i virusiani già parlavano a ottobre 2019, in concorso con la simulazione di Bill Gates, a Covid-19 neanche sbocciato).

 Visto da "sinistra" e visto da "destra". Con l'inversione dei fattori il risultato cambia.

Dalla debacle di Astrazeneca iI vaccini degli altri traggono vantaggi. Sono quelli che del nostro continente, già colonizzatore esterno e ora soprattutto interno, hanno fatto i propri mercenari. Per quel che riguarda Pfizer-Biontech, Moderna, Johnson&Johnson (quelli del talco all'amianto, che non avevano mai fabbricato un vaccino!), se non ci fosse la congiura del silenzio intorno agli effetti avversi che, anch'essi, stanno provocando in giro per il mondo e, soprattutto, in Israele, ci saremmo liberati anche di questi. Ci rimangono lo Sputnik V russo e il CoronaVac cinese. Quanto a credibilità, i paesi che lo producono direi che, su una scala, stanno parecchio più in alto. Se non altro, perchè uccisioni di massa loro non ne fanno. 

E magari il vaccino russo non è neanche OGM, come quelli angloamericani che, secondo gli scienziati delle due massima università USA, Harvard e MIT, rendono organismi geneticamente modificati anche noi. Vediamo il procedimento, a fumetti anascientifici: il vaccino mRNA, geneticamente modificato, ti entra dentro, gira un po', scopre una cellula del DNA e se la mangia, la digerisce e la espelle. Geneticamente modificata. E tu non sei più tu.

Epperò noi, pur geneticamente modificati, abbiamo il vantaggio di circolare con il "passaporto vaccinale", documento salvifico per muoversi che, però, secondo il ministro degli Ester russo, Lavrov, non va bene, limiterebbe la libertà di vaccinarsi o non. Dice lui.

Giornalisti censori della libertà di stampa; "sinistri" censori di sinistri.

 


Nella videointervista su "Sancho", rubrica di "Come Don Chisciotte", abbiamo cercato, con il valido intervistatore Massimo Cascone, di  accendere un po' di luce sulle tenebre dell'"Informazione al tempo del Covid". Vi brulicano vermi e rettili di ogni specie e degrado che dell'informazione fanno propaganda, manipolazione, raggiro e negazione. 

Ciò che non ci si sarebbe aspettati di trovare nella coalizione dei censori è la "sinistra". Quella vera, o che almeno si ritiene tale e ci tiene a non confondersi con i detriti di una sinistra falsa, sorosiana, vera destra radicale (tipo "il manifesto"). O con quella mummificata che, come nelle sedute pomeridiane delle vecchiette al rosario, invoca i santi e ripete apotropaicamente scongiuri oscuri ("Classe operaia, avanguardia della rivoluzione"), cantilene da alto Medioevo, ancora più decrepite delle vecchiette. Giurando, a beneficio dei padroni, che siamo in pieno "scontro tra imperialismi" (l'altro sarebbe naturalmente quello russo, come da "il manifesto", fin dalla sua radiazione). Insistono a dirsi marxiani, mentre Carlo Marx, per come stanno interpretando le contraddizioni della fase, si rivolta vorticosamente nella tomba.

Comunisti senza comunismo

Dalle innumerevoli monadi, tutte in odio reciproco, che, statiche nell'aere e nel tempo, volonterosamente, quanto arbitrariamente, si chiamano "partito comunista", trovo che, per superiore intelligenza politica, vada escluso il solo Marco Rizzo, che un piede nella contemporaneità ce l'ha. Non ce l'ha invece qualche sito di informazione e analisi "de sinistra". Si tratta di un paradosso anche più straniante di quello dei giornalisti che invocano censura ed esclusione per colleghi che, pur esprimendosi onestamente, lo fanno in direzione diversa dalla loro. Ho un caso personale.

Si chiama "Sinistra in rete" ed è una newsletter assolutamente dignitosa, "de sinistra" fino a potersi dire comunista, popolata da firme di oneste teste d'uovo che si arrovellano sulla natura della fase e sulla risposta da teorizzare. Ma a sentire la parola "Covid" si inginocchiano e mettono la testa sotto la sabbia. Una specie di Concilio di Nicea in cui, dopo essersi fatti a pezzi, i chierici ne escono con la verità del dio unico, ma anche trino e, comunque, transustanziale col figliolo, pure in forma di pane. Rimangono fuori gli ariani che, a loro volta, verranno fatti a pezzi e bruciati. "Sinistra in rete" non fa a pezzi e brucia nient'altro che gli articoli che negano, come fanno i miei, l'altro dio unico e trino: coronavirus, tampone e vaccino. Mi pubblica solo quando scrivo di geopolitica. In sostanza, non differisce dai guardiani destri del mito sanitario. Tipo Enrico Mentana, che sul suo sito "Open" (da "Open Society" del correligionario Soros) fa fare a  questi "gatekeepers" i delatori e  gli appiccafuoco agli infedeli. 

Da quelli con le forbici a quelli che gliele hanno date

Draghi, Monti, Prodi: uomini di Goldman Sachs, la banca più vicina a dio e un grumo criminale che è corresponsabile, con il suo controllo su politici, economici ed economisti, multinazionali, governi, media, della spaventosa disuguaglianza sociale che ha reso questo mondo un abisso di nequizie. Il trionfo di questa conventicola è ben simboleggiato dalle mascherine (nuova tenuta da carcerati) che ci annullano uno per uno e come comunità, o nell'operaio, ancora non proprio robot, cui l'Intelligenza Artificiale impone di pisciare nella bottiglia per non essere sanzionato. Enrico Letta è un loro apprendista. Ecco perchè tutti gli marciano davanti con tanto di banda e majorettes. E visto che per il Grande Cambiamento ci sta anche la Chiesa,  di S.Enrico distribuiscono il santino. Il Segretario di Stato Parolin, a Bilderberg e Davos, l'ha dato a tutti... 

Il Gran Maestro: "E' fatta".

 

Draghi e Franco, ministro dell'Economia

Licio Gelli, iniziatore e sponsor, per conto CIA e all'ombra della Cupola bio-tecno-totalitaria, di questo processo, può dirsi soddisfatto. Passo dopo passo, il suo Piano di Rinascita, fallito con il Golpe Borghese, si è realizzato: Draghi, Prodi, Monti, Conte, di nuovo Draghi.... Anche meglio di quanto progettato. Sindacati autocollocatisi fuorigioco, media sotto controllo totale, repubblica presidenziale (a due teste:Mattarella e Draghi) realizzata, apparati che prevalgono sulla politica, stato autoritario che più autoritario non si può... "VeDrò", la fondazione di Letta, è un microcosmo modellato su questa intesa e sui magheggi tra potenti che perseguono lo stesso scopo: i loro interessi a scapito di chi è out, fuori. 

Ancora fradicio di saliva mediatica, l'ennesimo salvatore, se non proprio della Patria, del partito incaricato di affossarsi insieme alla Patria, ha completato il quadro che ci collocherà nella cornice del Grande Reset. Ah no? Siete scarsi di memoria. Tra il creatore della Fondazione VeDrò, insieme all'altro intellettuale di rango, Angelino Alfano (sic!), e il premier successore e continuatore di Mario Monti agli ordini di Bruxelles e Goldman Sachs, Enrico Letta ha tutte le credenziali per la bisogna. Comprese le forbici adoperate da premier e che ora ci assicurano lo sbalorditivo successo del Coronavirus. Tra il 2013 e il 2014 ha dato il contributo più alto alle nostre difese sanitarie, aumentando quei tagli che, a partire da Monti, in 10 anni, hanno ridotto dell'8% (37 miliardi) la nostra spesa sanitaria. Rendendola inerme perfino davanti a un virus di terza categoria.

 

Nipote e zio

Il sistema "Cricca"

Quanto a "VeDrò", una piccola filiale di Bilderberg e di Davos, che si sciolse per conflitto d'interessi, era la riesumazione ideale della crociera del Britannia, su  cui Draghi, il ministro Andreatta e il fior fiore della finanza predatrice nazionale e internazionale (J.P. Morgan, Goldman Sachs, Soros, Barklay's...) avevano deciso di svalutare la lira e vendere ai grandi e grossi il patrimonio industriale italiano. Di seguito, gli stessi ci imposero vent'anni di Austerity, mentre il fior fiore si arricchiva oltre ogni limite precedente, da privatizzazioni e compravendite. Non per nulla, Letta chiama suoi padrini grandi vecchi come Prodi e Delors, mentre onora Andreatta, prim'attore DC dell'alto tradimento economico, addirittura del titolo di "mio maestro".

La VeDrò di Enrichetto e Angelino veniva finanziata, o frequentata, solo da bella gente: i Benetton, quell'eccellenza della sicurezza dei viaggiatori cui Draghi aveva svenduto le autostrade; Sisal e  Lottomatica che, insieme alla mafia, hanno introdotto in Italia il beneficio sanitario della ludopatia che distrugge uomini, risparmi, famiglie; i grandi boiardi di Enel, ENI, i grandi digital-trasformatori di Silicon Valley, i galantuomini come quelli del MOSE (Consorzio Venezia Nuova), Vodafone (Colao), Nestlè, Telecom e via spumeggiando. Lo champagne lo stappavano i consulenti, gli stessi di oggi, McKinsey e santoli affini. Tutta gente che, a vedere riunita la coppia delle grandi corporations, dei grandi tagli, delle grandi banche, dello Stato ridotto a mattoncino Lego, oggi si frega le mani alla grande. E senza igienizzante, loro.


 
Innocenti quisquilie. Ciò che conta è la prima parola uscita dalla bocca del nuovo segretario PD sia "Jus Soli". E, la seconda, "il voto ai sedicenni", che, per non saper nè leggere, nè scrivere, e neanche pensare, sono gli elettori ideali. In coppia con Draghi, al quartetto dell'apocalisse globale Finanz-Digital-Farmaceutico-Militare, non poteva dare garanzie migliori.


venerdì 12 marzo 2021

Medici e scienziati all'EMA: "Vaccino, da salvatore a killer?" --- TAR DEL LAZIO: TERAPIE A CASA PER NON RISCHIARE IN OSPEDALE --- Ma i Cavalieri dell'Apocalisse "accelerano" e arrivano quelli del baby-talco all'amianto

"Sancho", l'intervista di "comedonchisciotte" a Fulvio Grimaldi

https://comedonchisciotte.org/sancho-6-fulvio-grimaldi-mckinseyco-e-il-pentagono-in-italia-per-lassalto-finale-di-pharmafia/ 


Georg Groz,"L'eclissi del sole", 1926. Un quadro dei tempi di Weimar che ci rappresenta dall'A alla Zeta: Il presidente-generale, con la sciabola insanguinata dalla repressione, comanda, su ordini del padrone, a ministri e partiti senza testa. Il popolo con i paraocchi si nutre delle menzogne dei giornali, sotto il tavolo la nazione morta. (Idea presa dal "Fatto Quotidiano")

 Complottisti

"Alcuni credono che noi facciamo parte di una cabala segreta... complottando con altri in tutto il mondo per costruire una struttura politica ed economica globale più integrata - un solo mondo, se volete. Se questa è l'accusa, io sono colpevole e fiero di esserlo."

(David Rockfeller, Memorie 2002, colui la cui Fondazione nel 2010 annunciò il governo unico mondiale a leadership autoritaria).

Astrazeneca, vaccino con trombosi

Due militari italiani morti in Sicialia, un cittadino nel Molise. Enrico Mentana, grande cultore dell'imparzialità, ha dovuto aggiungerli alla conta delle "vittime", cento, trecento, mille, centomila, con la quale inesorabilmente apre il telegiornale ogni sera. Ma molto concreti, questi morti, rispetto a quelli ectoplasmatici dei centomila. E' che quei tre sono morti di vaccino. O, quanto meno, poche ore dopo, e, l'altro, pochi giorni dopo. La consecutio, il seguitur, a Enrico pesava molto: da vaccino a morte, causa ed effetto. Di cui subito sono spuntati, toh, i "negazionisti". E non è finita lì! 

Con trasparente tormento, il giornalista di punta dei tg nazionali, sempre in omaggio al suo noto, impeccabile, impegno per una deontologia che non privilegia o nasconde notizie, mai, ha dovuto aggiungere altro. Il vaccino dopo il quale i due poveri militari erano morti, era quello di Astrazeneca, europeo! E chi è il responsabile della vaccinazione che si vorrebbe per tutti i 60 milioni di italiani, ora abbastanza spaventati, se non il gran capo di quei due con le stellette morti (uccisi?), il generale Figliuolo? Quale ombra va calando su quella che a Draghi era parsa la migliore, la più prestigiosa delle coppie: vaccino e forze armate? Come ne uscirà, ora che in tutta Italia il governo ha dovuto sospendere il prodotto di una delle sette sorelle Big Pharma che, con contratti e consegne, hanno bidonato mezzo mondo?

I tormenti del non più giovane Mentana

E neanche qui va finendo. Perchè a Mentana, ormai vicino alla negazione di se stesso, è toccato aggiungere che, alla vista delle stragi che accompagnano la somministrazione dell'Astrazeneca, il vaccino l'hanno bandito dal proprio paese nientemento che il Lussemburgo del famigerato Juncker, tutti i paesi baltici e quelli scandinavi fino all'Islanda. Che, prima, questo flagello di dio era stato bloccato anche in Austria e Sudcorea non l'ha detto. E figuriamoci se ha detto, lui!, quest'altra cosa: che con Israele, dal solito Gad Lerner esaltato per la sua favolosa gestione del vaccino, siamo al primato, sancito dai suoi stessi scienziati, degli effetti negativi e dei decessi. 

Ma a Mentana è sfuggito...

Un sito svizzero di assoluta affidabilità per ricerche e calcoli, il SPR, ci informa che, dal nuovo anno, i decessi post.vaccino negli USA sono aumentati di cinquanta volte. E non essendoci lì l'Astrazeneca, a provocare ecatombi sarebbero i Pfizer e Moderna. Per la superfetazione di orrori da virus, negli USA un americano su 3,5 rifiuta il vaccino. Una serie di grafici agghiaccianti di Swiss Policy Research (SPR) segnalano l'eccesso di mortalità da vaccino (e, a proposito di Svizzera, perchè cazzo lì non ci sono state serrate e tutti sciano? Sono buontemponi e  incoscienti? Gli svizzeri?). E nel Regno Unito dal Ministero della Salute si viene a sapere che in 7 giorni il numero delle donne vaccinate che hanno abortito spontaneamente è raddoppiato. E se questo vi dovesse turbare, l'OMS, la Commissione Europea, Israele e altre potenze vi salveranno qualche spicciolo di vita, purchè vi facciate il "passaporto vaccinale". Ormai è fatta. Senza quello ritornerete alla vita di quei nostri antenati che chiamiamo trogloditi.

Sconfitta del vaccino? Vi piacerebbe! Invece, ecco che hanno tirato fuori la carta vincente, il vaccino da far morire d'invidia (e magari d'altro) tutti gli altri. Quello della rinomata ditta "Johnson&Johnson". Quella dei bimbetti, anche neonati. Affidabile e inconfutabile. Chissà se Mentana, il deontologico,  ci racconterà che la J&J ha appena accantonato 3,5 miliardi di dollari per le probabili, richieste di risarcimento sancite dai tribunali per danni da vaccino? O che, dopo la Pfizer e la Merck, la signora del talco è la più multata dal governo e dai tribunali di tutta Big Pharma? O che, scoperto fin dal 1970 che il suo baby talco, di baby ne faceva fuori parecchi, dato che quel talco l'aveva riempito di fibre d'amianto e, tuttavia, J&J lo ha  continuato a spargerlo sui teneri corpicini fino a pochi anni fa? 

Si muore di vaccino? Viva il vaccino!

Ma il vaccino rimedierà a tutto, a dispetto di questi diffettucci. Rimedierà  all'annullamento della pubblica istruzione; a giovani e vecchi, parimenti indeboliti perchè privati dell'attività fisica, allo Stato che i colossi privatissimi della consulenza predatrice (McKinsey & Co.) metterano in bocca a Rothschild, Goldman Sachs, Soros e mafie. Irrinunciabili, i Pfizer, Moderna, Astrazeneca, acceleranno verso quello che del Nuovo Ordine Mondiale deve essere il corollario: la riduzione della popolazione mondiale. Almeno di  quei 4,6 miliardi che formicolano inutilmente sulla Terra e ancora detengono una ricchezza pari a quella dei 2.100 miliardari. 

TAR batte AIFA per tanti sopravvissuti a zero

Eppure i miseri mortali dovrebbero sapere che del vaccino, per guarire da questo virus, non ci sarebbe il minimo bisogno. Ve l'hanno mica detto, i giornali e le tv, che il TAR del Lazio ha approvato il ricorso di vari comitati di medici dedicatisi alle cure domiciliari, anzichè a ricoveri e ventilazioni. Sì, proprio quelle terapie poco costose che minacciano di privare i baroni degli ospedali di quei benedetti mille euro per ogni paziente ricoverato. I vertici della nostra antisanità, Speranza e AIFA (Agenzia del Farmaco), imponendo la tachipirina, killer della febbre e della relativa difesa dai virus, insieme alla minchiata della "vigile attesa", hanno causato quell'eccesso di guadagni da ricoveri, terapie intensive e ventilazioni sfasciapolmoni, che tanto pesano ai Ricciardi e i Mentana. 

I medici in questione, al pari di migliaia negli altri paesi (come in Svezia: cure a casa, niente misure restrittive e meno morti!!!), sanno e hanno fatto sapere che quel virus si cura benissimo e prestissimo con terapie normali, collaudate e poco costose: idrossiclorochina, eparina, steroidi, plasma immune e tanta vitamina D (quella che ci dà il sole e che ci è stata tolta quando ci hanno rinchiusi). Col TAR questi scienziati perbene hanno vinto. Vogliamo chiedere all'AIFA, a Speranza e ai loro trampolini virologi un po' di riparazioni per il nonno che non c'è più, l'amico, la mamma, il maestro, l'infermiera, lo scopino...? 

Draghi accelera, noi ci fermiamo

A integrazione di quanto ho detto nella videointervista di Massimo Cascone per comedonchisciotte, aggiungo che questo Mario Draghi qua, superbanchiere, che copia i discorsi  istituzionali da un suo tutor economista e si fa scrivere le istruzioni per come si debba governare un paese da un banchiere sottoposto, non è niente di quanto viene celebrato. Tra le definizioni che Sciascia faceva dare dal mafioso Mariano Arena a certe apparenze con dietro poco o niente, potete scegliere per Draghi tra “Uomini, mezzi uomini, ominicchi, piglianculo, quaquaraquà”. Il dato è che un banchiere sa tutto di valute, cambi, speculazioni, insomma delle fregature da impartire ai clienti poveri e inermi e dei profitti da assicurare a quelli ricchi e potenti. 

Del resto, cioè dell'umano in quanto vita, filosofia, socialità, poesia, lotta, ricordi, rimpianti, bisogni, relazioni, non sa una mazza. E’ ignorante, cieco e sordo come una cocuzza. In più non gliene frega niente. Il paradosso della persona comune è che a coloro che Sciascia ben classificava, se solo odorano di banca e palazzo lussuoso, lisci, pettinati, con limousine, abiti su misura e presupponenza temperata da benevolenza, attribuisce un’aura di superiorità. Mentre basterebbe un soffio di intelligente consapevolezza (senza mascherina) a spazzarli via. Al posto del prete in tonaca è arrivato il banchiere in grisaglia.

Dei famosi tre Poteri, ci resta l'esecutivo

A chi l’istinto securitario, quello di sudditanza, quello gregario, quello del boccalone, non avesse portato via anche l’ultimo frammento di vigile sinapsi , non sarebbe dovuto sfuggire lo stupore, lo sbigottimento, a vedere un banchiere, quel banchiere, collocato dal socio del Quirinale sullo scranno più alto dell’esecutivo. Cioè dell’unica governance sopravvissuta all’operazione Covid, vista l’evaporazione del Legislativo e del Giudiziario, già col predecessore, anche lui grande solo per la piccolezza degli altri. 

Eppure a questo prodromo, Conte, nonostante le sevizie mitragliateci addosso per un anno, è stato dal popolo concesso un percorso levigato, quasi uno scivolo nel parco giochi. Il masochista che lo rimpiange, o lo vuole a capo dei frantumi del M5S, a parte non ricordarsi di 300 giorni di sevizie, ha la stessa potenza mnemonica di un Biden che, nell'unica apparenza in 50 giorni, non ricorda come si chiami il Pentagono e chi ne sia il ministro. 

Stupore, sgomento che avrebbero dovuto elevarsi all’ennesima potenza alla rilevazione che, anziché a Palazzo Chigi, per fatti compiuti e in corso di compimento e perfino progettati, questo salvatore della patria, dovrebbe trovarsi a Regina Coeli, o Rebibbia. Che non vi si trovi è segno, più del passaporto vaccinale, del divieto di muoversi, della fine dell’istruzione, della salute appaltata agli avvelenatori, di atrocità di corte  come Botteri e Palombelli al Festival di Sanremo, che questo Stato non è più di diritto. I custodi di tale diritto, magistrati, sanitari e "cani da guardia" mediatici, paiono  non avere nulla da obiettare. Razzolano felici, liberati del peso della deontologia e del ricordo di Licurgo, Ulpiano, o Ippocrate.

Viviamo in un mondo a rovescio. La battuta è diventata asserzione lapidaria e inconfutabile. Non siamo più nel pollaio dove ogni tanto s'intrufola una volpe, un duce, un fuehrer, un Churchill, un Andreotti. Siamo i polli che, in corteo, con banda in testa, vanno al ricevimento dalle volpi. Mentre quelle già stanno trafficando in cucina. .


mercoledì 10 marzo 2021

L’Italia nel fuoco incrociato della geopolitica di un’infezione fine-del-mondo --- CAMBIARE L’UMANITA’ CON UN VIRUS --- Un webinar di Fulvio Grimaldi per R2020 --- https://youtu.be/bDaU_iT8-_c

 "https://www.youtube.com/watch?v=bDaU_iT8-_c"v HYPERLINK "https://www.youtube.com/watch?v=bDaU_iT8-_c"=bDaU_iT8-_c 



Questa è una mia  conversazione nel Webinar che R2020 mi ha chiesto di realizzare e che potete trovare agli indirizzi sopra riportati. 

Elena, che di R2020 cura con competenza e impegno le comunicazioni e l’ufficio stampa, mi ha fatto la gentilezza di parafrasare nel titolo quello del mio libro

“CAMBIARE IL MONDO CON UN VIRUS - Geopolitica di un’infezione”.

Un titolo, comunque, che riflette il contenuto anche di questa mia relazione. Il discorso parte da abbastanza lontano. Da quando, prendendo spunto vendicativo dai sommovimenti internazionali contro le guerre imperiali e contro l’ordine costituito, nei paesi colonizzati, come in quelli cosiddetti avanzati, il capitalismo imperialista ha deciso di riprendersi le redini della vita individuale e collettiva. 

Per un paio di generazioni, ormai, abbiamo sperimentato sulla nostra vita il peso della vendetta padronale, politica, sociale, economica, culturale. E nello spirito di quella rivalsa che l’élite occidentale del denaro impegna ogni suo atto e mezzo alla conquista del monopolio del potere e della ricchezza. Un potere assoluto, come non lo si era mai visto nella storia umana. “Whatever it takes”, come sentenziò Mario Draghi da capo della Finanza UE. Un potere che pensa di consolidarsi e perpetuarsi, cancellando la Storia umana tramite l’annullamento, attraverso l’omologazione universale, delle identità di persona e di popolo

Ciò che cerco di illustrare, è come la strategia, che ora punta a un totale rivolgimento della condizione umana con strumenti sanitari e di governance bio-tecno-totalitaria, non sia partita un anno fa con il lancio dell’Operazione Covid-19. A prepararne quella che si vorrebbe ne fosse la fase conclusiva, ci sono state vari stadi propedeutici, del cui intreccio e del cui fine pochi si sono resi conto: le cosiddette guerra alla droga, guerra all’AIDS, guerra al terrorismo e, ora, la guerra al virus. Tutte guerre contro un nemico invisibile, ma creato ad arte e per lo scopo, che hanno provveduto a giustificare continue e crescenti erosioni della democrazia attraverso misure, di “difesa dal nemico”, via via più repressive.

Cosa fare per fermare e rovesciare questa programmata deriva dell’umanità imposta da una totalmente cinica e irresponsabile minoranza che, a puri fini di profitto e dominio, ha eretto a divinità suprema la tecnologia, l’intelligenza artificiale e, con essa, la “disintelligenzizzazione” e robotizzazione dell’essere umano? Anche di questo abbiamo discusso, grazie agli spunti offertimi dagli ascoltatori. 

Il mio libro sul Coronavirus è esaurito in libreria. Ne ho alcune copie che si possono ordinare scivendo all'indirizzo visionando@virgilio.it 

giovedì 4 marzo 2021

Vecchio e nuovo colonialismo, sangue, furti, menzogne che lo accompagnano tra Ottocento e oggi. A partire da Leopolo del Belgio e a finire con Biden e Draghi.


Su YouTube https://youtu.be/f27fJTgXAZw e Rumble https://rumble.com/vebqe7-sancho-5-la-transizione-digitale-sulla-pelle-dellafrica.html 

ARRIVANO I GENERALI



Per questa puntata di "Sancho", su "Come Don Chisciotte", abbiamo preferito rinviare  l'analisi sulle novità associate alle prime, sconcertanti, mosse sul Covid-19 attuate dal Draghi e dalla sua squadra. E' evidente la minacciosa "accelerazione" impostaci e inserita nel quadro di altre drammaticità virali su cui i media generalisti disinformano o occultano. A partire dall'assassinio nel Congo dei nostri ambasciatore e carabiniere e del loro autista, abbiamo scelto di guardare ad alcuni punti significativi della geopolitica mondiale. Influiscono sul nostro destino quanto le aggressioni e resistenze nella colonia Italia. Stavolta manca l'America Latina, ma ci arriveremo. 

Vado a riempire alcuni buchi nell’intervista fattami da Massimo nell’intervista di “comedonchisciotte”, ma prima, consentitemi una chiosa all’attualità domestica.

 

Da "Il Fatto Quotidiano"

Vaccini con le stellette. Non solo

Agevolati e stimolati dalle varianti made in qua e là, siamo passati dai roditori dei margini della nostro formaggio democratico, a quelli che lo tagliavano a fette con la mannaia frantumando, quanto meno nei fatti, la cosiddetta “costituzione più bella del mondo”. Ora siamo arrivati al punto che coloro i quali alla democrazia avevano messo un cappio al collo trent’anni fa, allora piuttosto lasco, pensano sia giunto il momento per togliere lo sgabello da sotto i piedi dell'impiccato. Il Bio-tecno-totalitarismo in marcia verso il Grande Reset cammina su molte gambe, come un millepiedi o, meglio, sui tanti tentacoli della piovra. Due di questi sono: aziendalizzazione e militarizzazione. Ovviamente si parte dalla scuola, finchè ne rimanga qualche residuio. Con il duo Draghi-Bianchi viene semplificata a tirocinio per l'impresa. Con Draghi-Guerini, vedrà moltiplicarsi nelle aule gli Incursori che illustrano ai ragazzi, abbagliati dalle uniformi, le meglio prospettive di vita.

Affinchè un’influenza passasse per guerra mondiale, non poteva non materializzarsi un regime di politici felloni, di manager (tecnici) della plutocrazia e di militari  dell'"Avanti marsch!", naturalmente fuori da ogni verifica o legittimazione del “popolo sovrano”. E ora abbiamo un generalone, capacissimo, che si occuperà di come farci (non) vivere con la pandemia, dopo la liquidazione - su saggio suggerimento de "La Verità" - di un tecnico di business vari che, per come gestiva l'emergenza, pareva un giocatore poco pratico  dello "Shanghai". Forse anche baro (è sotto inchiesta). 

Ma se il catastrofismo gestionale di Arcuri si è potuto limitare al solo nostro territorio, molto meglio hanno fatto Ursula von del Leyen e la sua Commissione a gettare nel totale scompiglio, disordine, caos, maneggi, anche contrattuali, la distribuzione del vaccino (presunto salvavita) sull'intera eurocombine. A dispetto di quanti danni questa consorteria ci ha inflitto, inclusi i 400 miliardi che ci ha tolto dal PIL con un euro che ha ridotto il nostro export a vantaggio di quello tedesco, Draghi ci invita a cederle gli ultimi frammenti della nostra sovranità. Rimane da chiedersi, alla luce del collaudato sadismo di queste classi dirigenti, se lo facciano apposta, se gli sia stato ordinato, o se  gli (psico) malati siano loro.


 

Gestione Arcuri-Von der Leyen. Grazie M5S, maggioranza nel voto e in parlamento!

Dalle stelle che si spengono alle stellette che brillano

Eppoi, Il generale Figliuolo è uno, ma le stellette sono tante, quante l'inevitabile nuova Task Force richiede. Finiremo, vedrete, con un paio dietro a ogni vaccino, tampone, mascherina, uscita di casa, scuola. Non usava così ai tempi del bonapartismo? E Draghi con i suoi marescialli, cosa pensate che pensino di essere? Conoscete bene l'ordine mentale di chi si proclama Napoleone....

A gestire la pandemia il bancadrago ci ha concesso un feldmaresciallo. Deve affrontare un popolo affetto da paura e mancanza di libertà. Perciò è esperto di ospedali da campo, oltrechè di bombardamenti su civili e Taliban afghani. Vale a dire lo strumento cruciale per modificare in direzione Grande Reset la nostra vita e tutto l’esistente. Che alla fine sarebbero entrate in campo le stellette, avremmo dovuto prevederlo, se il terrore indotto ce ne avesse lasciato facoltà. Lo si poteva capire da quando ci hanno martellato e passivizzato con la gragnuola di termini come “guerra”, “nemico invisibile”, “fronte”, “trincea”, “non abbassare la guardia”, “vittime”, "coprifuoco". 

 


E' in effetti stato d'assedio era, con noi rinserrati nella Fortezza Bastiani e il deserto pieno di armate tartare. In altre parole, Nato-izzazione di tutto, dal cittadino la cui sorte e salute vengono messe in riga da un generale di corpo d'armata e 90 pezzi d'Italia in questi giorni al servizio, a partire da Catania e Sigonella, delle manovre nucleari Nato nei nostri mari (dove starebbe per piombare Putin, forse con il vaccino nemico Sputnik V).

Il premier emerito e saltimbanco che fa quel che altri pensano

 



E poi ci si meraviglia e ci si indigna se un circense da baraccone, che, per ragioni apotropaiche, è stato nostro premier, va a contribuire a questo processo andando a salivare un apripista del rinascimento umano. Quello che ai miscredenti risulta assassino e squartatore di giornalisti, schiavizzatore di un popolo di immigrati, macellaio del vicino yemenita, violentatore dell'autodeterminazione delle donne. Uno dal quale perfino l'obamista Joe Biden, per quanto rintronato, ha dovuto prendere formali distanze, a ciò forzato dal rapporrto CIA, senza peraltro smettere di incenerire, in coppia con lui, bambini yemeniti. Comunque uno come Renzi va compreso: 80.000 dollari all'anno quale membro della Fondazione MBS valgono ben un leccata di pantofola.

Un gran bel frontalone, quello di questo specialista del "troppo stroppia" e dell'automutilazione delle parti basse. Auguriamo che presto accada alla stupenda formazione di ominicchi, quaraquà e ruffiani, genereosamente chiamati ministri e viceministri. Sono quelli che il capocomico ha sbattuto in platea, a battere le mani a lui e agli altri castigamatti "tecnici" sul palcoscenico.

Tornano le gloriose false flag e tornano i portatori di democrazia e ladri di petrolio

 


Quanto al mondo, siamo rientrati in piena era clintonian-bushian-obamiana, sotto l'isolazionistaTrump rimpianta tanto dal "Deep State", guerrafondaio e cosmopolita, quanto dai nostri "sinistri" sinistri globali. E tornano anche le care, collaudate False Flags. Un autoattentato missilistico alla base NATO di Irbil, attribuito alle Forze di Mobilitazione Popolare irachene (che hanno smentito), ma di cui si sono certamente incaricati i mercenari curdi, o Isis, degli USA, pratici di queste cose. Poi da un bombardamento, ordinato da Biden su civili e resistenti siro-iracheni, intitolato "rappresaglia", 22 morti. 

Subito dopo, a polverizzare, insieme a quei paesi o governi, la mera idea di riduzioni, o ritiri di truppe, progettati o attuati da Trump in Afghanistan, Iraq, Siria, Germania, Somalia, il Grande Ritorno. Una colonna di un centinaio di mezzi pesanti e tir pieni di armamenti USA entrano in Siria dall'Iraq. Si tratta di rifornire curdi, basi militari, jiadisti in addestramento ad Al Tanf. Si tratta soprattutto di rubare il petrolio iracheno, anche a beneficio dei mercenari curdi che hanno invaso e devastato un terzo della Siria. Negli stessi giorni i ritiri di Trump sono annullati ovunque. 4.500 nuovi soldati USA e Nato in Iraq, rinforzi di truppe e decine di migliaia di "contractors" in Afghanistan. Appoggio alle incursioni stragiste dell'Etiopia in Tigray, anche per tenere a bada il Sudan col peso insostenibile di 70mila profughi, e sotto tiro un Egitto troppo autonomo, con la minaccia del taglio dell'acqua del Nilo tramite megadiga in Etiopia.

E Israele sogna Persepoli


Israele, la false flag non se l'è fatta mostrare due volte. Superpecialisti della pratica, sublimata a New York un po' di anni fa, gli impuniti (dai russi) bombaroli israeliani hanno risposto al discorso impertinente di un ciabattino scita di Damasco, mitragliando di missili (quasi tutti abbattuti dai siriani) l'area dell'aeroporto, ovviamente "tracimante di miliziani iraniani". 

Essendosi detto "mai secondi a nessuno", Netaniahu, ritenendo che fosse il momento di tirare per la giacchetta il già malfermo Biden, ha fatto scoppiare un paio di mortaretti a bordo del mercantile israeliano, Henos Kay, nel Golfo d'Oman. Ha poi strepitato che ordigni iraniani avevano danneggiato la sua nave. Ripetuto così il giochino USA di Irbil, ha provato a tirare per la jallabiah anche i nuovi fratelli arabi del "Patto di Abramo", o "NATO araba" - Israele, Bahrein, EAU, Marocco, Sudan e, sottotraccia, i sauditi -  proclamando il "casus belli". Fusse che fusse la volta bbona per far fare a USA e compari del Golfo in Iran, quel che la superpotenza israeliana non è riuscita far in Libano contro gli Hezbollah nel 2000 e nel 2006?

"Conservatoti" patrioti e "moderati" vendipatria

 

Ahmadinejad e Ugo Chavez

Sull'Iran si confrontano in Occidente due posizioni. Come a Cuba. Rifare l'accordo sul nucleare del 2015 che, grazie a Rouhani e al ministro Zarif, espressione dei "moderati" occidentalizzanti, ammorbidì la resistenza antimperialista, annullò l'industria nuicleare civile e bloccò lo sviluppo del paese (linea Obama)? O imputare all'aggressività iraniana la destabilizzazione della regione e la produzione clandestina di armi nucleari, e saltargli addosso una volta per tutte (linea Netaniahu e neocon) ? La dicotomia si riflette inversamente all'interno del paese: classe borghese capitalista, ansiosa di mercato, disposta alla "mediazione", e settori popolari che ricordano lo sviluppo sociale e la fermezza patriottica dei "conservatori" sotto Ahmadinejad. Su cosa convenga all'Iran non ci può essere dubbio. L'eliminazione del generale Soleimani, dato per naturale successore di Ahmadinejad, lo rivela. Fra poco si vota e i "conservatori" sono in vantaggio.

Ci rimarrebbe parecchia roba. Mi limito a poche "eccellenze". Negli USA, il Pentagono ha dichiarato un "totale fallimento" il cacciabombardiere F35. Costato $1,7 trilioni, se ne farà un altro, meno scarcassone, enfio di una montagna insostenibile di tecno-elettronica e di altre inutilità. Il Congresso approvò l'acquisto di 93 esemplari, al costo di 100 milioni ciascuno. Così noi: 90, per non essere da meno. Di questa riflessione del Pentagono, ai nostri militari non è stato fatto sapere niente e neanche ai cartonati sui banchi di Senato e Montecitorio. E niente vogliono sapere: sono impegnati col virus.

Da Catania è in corso una delle più grandi esercitazioni navali Nato di tutti i tempi, con tanto di portaerei e sommergibili nucleari. La vicina Sigonella è diventata la più grande base Nato nel Mediterraneo. Fattasi le ossa nel far saltare per aria la Libia, ora, con l'avvento dei Natobanchieri, sarà la principale operatrice di droni con cui selezionare bersagli in Africa e Medioriente. Qualcuno a Roma sta pensando se non sia possibile utilizzarli per far piovere sull'Africa un po' di vaccini. Si muore troppo poco di Covid, in quel continente disastrato.

 


Quanto all'italiana di politica estera, fatto il nostro dovere di ascari coloniali con le 33 missioni militari in 22 paesi, per tutto il resto riveste la stessa importanza del cespuglio di biancospino nel bosco di querce. Vi si nascondono talpe e conigli.