L'Informazione al tempo del Covid, mia videointervista su "comedonchisciotte - Sancho"
https://comedonchisciotte.org/sancho-7-fulvio-grimaldi-le-armi-mediatiche-della-nuova-morale-totalitaria/
"I ricchi non sono più persone rispettabili; non sono altro che animali carnivori, sciacalli e avvoltoi che sguazzano nel sangue umano" (Frantz Fanon, "I Dannati della Terra")
Nel Regno Unito dal 4 gennaio al 28 febbraio in seguito all'inoculazione di vaccini Pfizer e Astrazeneca si sono verificate 502 decessi e 87.307 reazioni avverse.
In crisi la pandemia-dea madre, farlocca, il tampone-spirito santo, farlocco, il vaccino-figliolo, farlocco, i media-apostoli, farlocchi. E tutti i vaccini OGM-cardinali, vescovi e parroci. All'armata che marcia verso il Grande Reset il vaccino-mina gli è scoppiato tra le gambe. A supporto, però, gli è arrivata l'artiglieria pesante della propaganda: "Erano le mine dei negazionisti". E subito dopo, l'atomica di distrazione di massa: "502 morti in un solo giorno e 24.396 nuovi casi".
Killer
A corredo, torna su tutti i media, ossessiva, l'oscena sfilata dei mezzi militari con le bare di Bergamo. Non sfilano le decine di migliaia di morti ammazzati perchè, chiusi in casa, non hanno potuto curarsi, muoversi, prendersi la vitamina D dal sole, salvarsi. In compenso, davanti al mondo, sfila un demente presidente USA che, da senatore, vicepresidente e presidente, è il più longevo assassino corresponsabile di più omicidi, stragi e genocidi di tutti i massacratori della Storia. Epperò dà del killer al capo di uno Stato, colpevole di non aver compiuto un'aggressione, di correre in difesa degli aggrediti e, soprattutto, di aver distribuito a 50 paesi un vaccino che non uccide.
Stavolta non si muore di Covid, e neanche di vaccino, ma di colpa tua
A dispetto della passività degli italiani, con le poche, eroiche, eccezioni, l'Operazione Coronavirus, tanto capillarmente preparata nei decenni scorsi comprando, asservendo e intimidendo i suoi commessi viaggiatori, è andata in crisi di suo. Ma grazie alla coppia Draghi-Letta e ai media chierichietti, è andata subito al rilancio: "nessuna prova scientifica che queste morti siano collegate all'inoculazione di Astrazeneca". Anzi, se sopravvissuti, beccatevi anche la seconda dose. Il che non evita alla Merkel e all'Europa che conta, dopo aver contato i morti derivati dal virus farlocco, di contare ora gli emboli e le trombosi veri di uno dei quattro vaccini improvvisati. Quelli testati su quattro gatti e per quattro mesi, o giù di lì (visto che, previdenti e preveggenti, di vaccino da improvvisare i virusiani già parlavano a ottobre 2019, in concorso con la simulazione di Bill Gates, a Covid-19 neanche sbocciato).
Dalla debacle di Astrazeneca iI vaccini degli altri traggono vantaggi. Sono quelli che del nostro continente, già colonizzatore esterno e ora soprattutto interno, hanno fatto i propri mercenari. Per quel che riguarda Pfizer-Biontech, Moderna, Johnson&Johnson (quelli del talco all'amianto, che non avevano mai fabbricato un vaccino!), se non ci fosse la congiura del silenzio intorno agli effetti avversi che, anch'essi, stanno provocando in giro per il mondo e, soprattutto, in Israele, ci saremmo liberati anche di questi. Ci rimangono lo Sputnik V russo e il CoronaVac cinese. Quanto a credibilità, i paesi che lo producono direi che, su una scala, stanno parecchio più in alto. Se non altro, perchè uccisioni di massa loro non ne fanno.
E magari il vaccino russo non è neanche OGM, come quelli angloamericani che, secondo gli scienziati delle due massima università USA, Harvard e MIT, rendono organismi geneticamente modificati anche noi. Vediamo il procedimento, a fumetti anascientifici: il vaccino mRNA, geneticamente modificato, ti entra dentro, gira un po', scopre una cellula del DNA e se la mangia, la digerisce e la espelle. Geneticamente modificata. E tu non sei più tu.
Epperò noi, pur geneticamente modificati, abbiamo il vantaggio di circolare con il "passaporto vaccinale", documento salvifico per muoversi che, però, secondo il ministro degli Ester russo, Lavrov, non va bene, limiterebbe la libertà di vaccinarsi o non. Dice lui.
Giornalisti censori della libertà di stampa; "sinistri" censori di sinistri.
Nella videointervista su "Sancho", rubrica di "Come Don Chisciotte", abbiamo cercato, con il valido intervistatore Massimo Cascone, di accendere un po' di luce sulle tenebre dell'"Informazione al tempo del Covid". Vi brulicano vermi e rettili di ogni specie e degrado che dell'informazione fanno propaganda, manipolazione, raggiro e negazione.
Ciò che non ci si sarebbe aspettati di trovare nella coalizione dei censori è la "sinistra". Quella vera, o che almeno si ritiene tale e ci tiene a non confondersi con i detriti di una sinistra falsa, sorosiana, vera destra radicale (tipo "il manifesto"). O con quella mummificata che, come nelle sedute pomeridiane delle vecchiette al rosario, invoca i santi e ripete apotropaicamente scongiuri oscuri ("Classe operaia, avanguardia della rivoluzione"), cantilene da alto Medioevo, ancora più decrepite delle vecchiette. Giurando, a beneficio dei padroni, che siamo in pieno "scontro tra imperialismi" (l'altro sarebbe naturalmente quello russo, come da "il manifesto", fin dalla sua radiazione). Insistono a dirsi marxiani, mentre Carlo Marx, per come stanno interpretando le contraddizioni della fase, si rivolta vorticosamente nella tomba.
Comunisti senza comunismo
Dalle innumerevoli monadi, tutte in odio reciproco, che, statiche nell'aere e nel tempo, volonterosamente, quanto arbitrariamente, si chiamano "partito comunista", trovo che, per superiore intelligenza politica, vada escluso il solo Marco Rizzo, che un piede nella contemporaneità ce l'ha. Non ce l'ha invece qualche sito di informazione e analisi "de sinistra". Si tratta di un paradosso anche più straniante di quello dei giornalisti che invocano censura ed esclusione per colleghi che, pur esprimendosi onestamente, lo fanno in direzione diversa dalla loro. Ho un caso personale.
Si chiama "Sinistra in rete" ed è una newsletter assolutamente dignitosa, "de sinistra" fino a potersi dire comunista, popolata da firme di oneste teste d'uovo che si arrovellano sulla natura della fase e sulla risposta da teorizzare. Ma a sentire la parola "Covid" si inginocchiano e mettono la testa sotto la sabbia. Una specie di Concilio di Nicea in cui, dopo essersi fatti a pezzi, i chierici ne escono con la verità del dio unico, ma anche trino e, comunque, transustanziale col figliolo, pure in forma di pane. Rimangono fuori gli ariani che, a loro volta, verranno fatti a pezzi e bruciati. "Sinistra in rete" non fa a pezzi e brucia nient'altro che gli articoli che negano, come fanno i miei, l'altro dio unico e trino: coronavirus, tampone e vaccino. Mi pubblica solo quando scrivo di geopolitica. In sostanza, non differisce dai guardiani destri del mito sanitario. Tipo Enrico Mentana, che sul suo sito "Open" (da "Open Society" del correligionario Soros) fa fare a questi "gatekeepers" i delatori e gli appiccafuoco agli infedeli.
Da quelli con le forbici a quelli che gliele hanno date
Draghi, Monti, Prodi: uomini di Goldman Sachs, la banca più vicina a dio e un grumo criminale che è corresponsabile, con il suo controllo su politici, economici ed economisti, multinazionali, governi, media, della spaventosa disuguaglianza sociale che ha reso questo mondo un abisso di nequizie. Il trionfo di questa conventicola è ben simboleggiato dalle mascherine (nuova tenuta da carcerati) che ci annullano uno per uno e come comunità, o nell'operaio, ancora non proprio robot, cui l'Intelligenza Artificiale impone di pisciare nella bottiglia per non essere sanzionato. Enrico Letta è un loro apprendista. Ecco perchè tutti gli marciano davanti con tanto di banda e majorettes. E visto che per il Grande Cambiamento ci sta anche la Chiesa, di S.Enrico distribuiscono il santino. Il Segretario di Stato Parolin, a Bilderberg e Davos, l'ha dato a tutti...
Il Gran Maestro: "E' fatta".
Licio Gelli, iniziatore e sponsor, per conto CIA e all'ombra della Cupola bio-tecno-totalitaria, di questo processo, può dirsi soddisfatto. Passo dopo passo, il suo Piano di Rinascita, fallito con il Golpe Borghese, si è realizzato: Draghi, Prodi, Monti, Conte, di nuovo Draghi.... Anche meglio di quanto progettato. Sindacati autocollocatisi fuorigioco, media sotto controllo totale, repubblica presidenziale (a due teste:Mattarella e Draghi) realizzata, apparati che prevalgono sulla politica, stato autoritario che più autoritario non si può... "VeDrò", la fondazione di Letta, è un microcosmo modellato su questa intesa e sui magheggi tra potenti che perseguono lo stesso scopo: i loro interessi a scapito di chi è out, fuori.
Ancora fradicio di saliva mediatica, l'ennesimo salvatore, se non proprio della Patria, del partito incaricato di affossarsi insieme alla Patria, ha completato il quadro che ci collocherà nella cornice del Grande Reset. Ah no? Siete scarsi di memoria. Tra il creatore della Fondazione VeDrò, insieme all'altro intellettuale di rango, Angelino Alfano (sic!), e il premier successore e continuatore di Mario Monti agli ordini di Bruxelles e Goldman Sachs, Enrico Letta ha tutte le credenziali per la bisogna. Comprese le forbici adoperate da premier e che ora ci assicurano lo sbalorditivo successo del Coronavirus. Tra il 2013 e il 2014 ha dato il contributo più alto alle nostre difese sanitarie, aumentando quei tagli che, a partire da Monti, in 10 anni, hanno ridotto dell'8% (37 miliardi) la nostra spesa sanitaria. Rendendola inerme perfino davanti a un virus di terza categoria.
Il sistema "Cricca"
Quanto a "VeDrò", una piccola filiale di Bilderberg e di Davos, che si sciolse per conflitto d'interessi, era la riesumazione ideale della crociera del Britannia, su cui Draghi, il ministro Andreatta e il fior fiore della finanza predatrice nazionale e internazionale (J.P. Morgan, Goldman Sachs, Soros, Barklay's...) avevano deciso di svalutare la lira e vendere ai grandi e grossi il patrimonio industriale italiano. Di seguito, gli stessi ci imposero vent'anni di Austerity, mentre il fior fiore si arricchiva oltre ogni limite precedente, da privatizzazioni e compravendite. Non per nulla, Letta chiama suoi padrini grandi vecchi come Prodi e Delors, mentre onora Andreatta, prim'attore DC dell'alto tradimento economico, addirittura del titolo di "mio maestro".
La VeDrò di Enrichetto e Angelino veniva finanziata, o frequentata, solo da bella gente: i Benetton, quell'eccellenza della sicurezza dei viaggiatori cui Draghi aveva svenduto le autostrade; Sisal e Lottomatica che, insieme alla mafia, hanno introdotto in Italia il beneficio sanitario della ludopatia che distrugge uomini, risparmi, famiglie; i grandi boiardi di Enel, ENI, i grandi digital-trasformatori di Silicon Valley, i galantuomini come quelli del MOSE (Consorzio Venezia Nuova), Vodafone (Colao), Nestlè, Telecom e via spumeggiando. Lo champagne lo stappavano i consulenti, gli stessi di oggi, McKinsey e santoli affini. Tutta gente che, a vedere riunita la coppia delle grandi corporations, dei grandi tagli, delle grandi banche, dello Stato ridotto a mattoncino Lego, oggi si frega le mani alla grande. E senza igienizzante, loro.
Innocenti quisquilie. Ciò che conta è la prima parola uscita dalla bocca del nuovo segretario PD sia "Jus Soli". E, la seconda, "il voto ai sedicenni", che, per non saper nè leggere, nè scrivere, e neanche pensare, sono gli elettori ideali. In coppia con Draghi, al quartetto dell'apocalisse globale Finanz-Digital-Farmaceutico-Militare, non poteva dare garanzie migliori.
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