lunedì 27 settembre 2021

DAL BATTESIMO DI SAN GIOVANNI ALL'APOSTOLATO DI SAN LIBERO


Da Mepiù

https://youtu.be/NXPdfvLUvJs

E' il documento filmato di "ME PIU'" della manifestazione dei 100.000 ANTI-GREEN PASS a Roma, Piazza San Giovanni, il 25/9/2021. Il mio contributo parte dal minuto 3'32

Da Byoblu

https://www.byoblu.com/2021/09/26/25settembre-roma-piazza-san-giovanni-il-film-di-una-manifestazione-destinata-a-rimanere-nella-storia/

E' il film di BYOBLU della stessa trionfale giornata, con i vari relatori e interviste ai protagonisti. Io vado da 03'30 a 5'15.


 
Il vicequestore Nunzia Schilirò sul palco a San Giovanni, altri poliziotti in piazza. Una crepa nel Sistema.

Si tratta di due documenti storici, accanto, fortunatamente, a molti altri che trovate in rete e successivamente anche qui. Ci tocca ringraziare tutti gli dei plurimi e dialettici dell'informazione plurima e dialettica, che oggi, facendo trionfare la verità/realtà/libertà, stanno sbaragliando media falsi e bugiardi, sempre meno di massa e sempre più di regime.

Pensate al quotidiano "comunista" di una sinistra che si dice radicale. Quel "manifesto", che inietta agli illusi di ogni derivazione, volta per volta, tutti i tossici propositi e i crimini colonialisti e razzisti dell'imperialismo, applicandogli il rossetto sintetico dei diritti umani, delle donne, dei LGBTQI+, dei migranti, dell'antifascismo nel nome del più bieco totalitarismo mai inflitto al paese.  

 



Perfino il TG1 e altri tg non hanno potuto evitare, in omaggio alle briciole di giornalismo che devono fingere per offuscare la funzione di portatori d'acqua (con i necessari  ingredienti sanitari e polizieschi), di menzionare manifestazioni dalla forza, dimensione e continuità non viste da anni, se non da decenni. Il giornale depravato di una sinistra degenerata, invece, ha meritato il primato dell'infingardaggine non facendo cenno (salvo un sarcastico trafiletto) alla Roma dei centomila di San Giovanni di sabato 25 settembre, delle migliaia a Milano, Trieste e altre 60 città italiane, dei 12 milioni in tutta l'Euroamerica. 

L'arma di distrazione di massa



Un occultamento dettato dal rigoglio delle setole sullo stomaco, dalla coscienza sporcata da invereconda ipocrisia, dalla consapevolezza di un degrado che ne travolge l'identità pretesa, dalla visione terrificante della rivolta di un popolo sfruttato e oppresso e, da questa "sinistra", venduto e pugnalato alle spalle. Il nascondimento vergognoso di un evento epocale, in controtendenza, avvolto nella carta argentata e nei nastrini colorati di due terzi del giornale, impegnati nella riesumazione dei sorosian-gretiani Fridays For Future e di qualche logora vociferazione femminile contro l'Afghanistan decolonizzato, nel rimpianto per l'Afghanistan macellato e depredato durante vent'anni di bombe emancipatrici. Specialità di questa stampa è l'arma di distrazione di massa.

Questo è lo stato di un'informazione nazionale che tutto deve e tutto offre, perfino i cuscinetti terminali tra gambe e schiena, ai potenti dell'industria, della finanza, del digitale, della chimica, delle mafie. Chiunque ne consenta la zerbineria del "tengo famiglia". 

E tutto si tiene, dalla Palermo dell'assoluzione e della condanna per lo stesso reato rispettivamente di colletti bianchi, o con stellette, e boss mafiosi, a un premier che non ha mai pronunciato la parola mafia; dal ministro della terminazione ecologica, alla ministra che osa minacciare del peggio del peggio una poliziotta che ha agito da cittadina a termini di legge, morale e costituzione; da un ministrello di corte, ex-assessore all'urbanistica, che impone cure che rafforzano i nostri ceppi e ne proibisce altre che ce ne liberano, dal solito premier che gli sfruttatori e oppressori collocano sull'altare, mentre lui si rifiuta di imporre vincoli e ammende a chi arriva, prende i soldi e scappa. Continuate voi.   

Per mesi abbiamo guardato in tralice, trasudanti invidia, le milionate di bravi cittadini che a Berlino, Parigi, Londra, e in tanti altri posti intralciavano la marcia del vero e del giusto. Anche quelle eruzioni di realtà venivano sorvolate, o minimizzate e ridicolizzate  in pochi balordi, tra fascisti e adoratori degli elfi. E rimpiazzate con grande vigore da minute folle arcobaleno che, a forze di spinte, mistificazioni e prebende ONG-CIA, insidiavano governi e società fuori dal recinto dei valori amministrati dal "manifesto". Patetico tentativo di depistaggio.

 

un amico a San Giovanni

Quello che è successo a Roma (dove è mancata una sola cosa, che serve a rendere protagonisti tutti i partecipanti: il corteo), in Italia e nel mondo sabato scorso, che va succedendo ormai da mesi, che continuerà a succedere, ci dice una cosa precisa. Nel presente rabbioso e meschino, ci dice che neanche una manipolatrice di popoli da sradicare come la sbirra di Draghi, può ombreggiare la bellezza e la forza del libero cittadino e vicequestore Nunzia Schilirò che dal palco della liberazione si è ripresa democrazia e libertà. 

A livello di storia dell'uomo, questo sabato italiano e mOndiale ribadisce che i sacrileghi e blasfemi della vita, ubriachi di onnipotenza, ne vengono obnubilati. Ne risente perfino la turpe schiatta dei draghi, riscaturita dal suo antro. Induce a fare il passo più lungo della gamba. Se ne avvidero Mussolini a Salò, il premier britannico Heath dopo il Bloody Sunday di Derry,  gli autori dell'11 settembre, Napoleone a Waterloo, Pio IX a Porta Pia,  Hitler nel bunker.





domenica 26 settembre 2021

DALL’AUKUS: GUERRA NUCLEARE ALA CINA, A DRAGHI: GUERRA TOTALE AGLI ITALIANI (videointervista di “Sancho”)


articolo: https://comedonchisciotte.org/sancho-2-ii-stagione-fulvio-grimaldi-vecchi-e-nuovi-equilibri-dopo-lafghanistan/

youtube: https://youtu.be/tHG8S2SCD2o 


Allargo il discorso su Draghi e il suo regime totalitario, già accennato nel video, a ulteriori fascistizzazioni che stanno succedendosi a spron battuto e che rendono il sostantivo/aggettivo “fascista” del tutto superato dalla sua evoluzione tecno-sociocida.

Torneremo sull’argomento sentenza d’appello del tribunale di Palermo, ma, intanto, constatiamo che la disinvoltura con cui, in tutti i suoi interventi programmatici in parlamento e fuori, il bancarellista del nostro patrimonio industriale pubblico sia ampiamente spiegata dall’annientamento di dieci anni di trattativa/connubio Stato-mafia, coronata dalla sentenza di condanna in primo grado. A dispetto perfino dell’ukase di Napolitano per impedire che nel processo fossero utilizzate le perorazioni al Quirinale dell’ indagato ex-ministro Mancino. Il lavoro dei PM Di Matteo e Ingroia, le intuizioni, le accuse e il sacrificio di Borsellino, immolati sull’altare di una convivenza/connivenza tra Stato e Mafia che risale agli albori della Repubblica, sotto la sponsorizzazione degli USA.

Convivenza/connivenza che nella sua altalena tra confliggere per il potere e armonizzarsi nel potere, sembra rifarsi a una vicenda italiana che la Storia non pare voler accantonare. Una sua prima fase durò ben 1.200 anni. Iniziata con l’imperatore Teodosio e il vescovo Ambrogio, si concluse nel 1870 tra Pio IX la nuova Italia, per merito dei bersaglieri di Porta Pia. Oggi ci sono Messina Denaro e Mario Draghi.

A fornire un quadro politico sul quale imbastire la nuova salvaguardia dei colletti bianchi (in questo caso i carabinieri del ROS, Dell’Utri) era arrivata la riforma della giustizia penale della somma Cartabia, con l’assicurazione, alla stessa categoria favorita dall’élite, dell’impunità, purchè fornita di abili avvocati che portino all’improcedibilità delle cause entro tre o un anno, a seconda dei gradi di giudizio. La corte d’appello sentenzia che il fatto sussiste, ma non costituisce reato, poiché senza la componente del dolo. Peraltro, per lo stesso fatto sono condannati i boss mafiosi, ma non i loro interlocutori “senza dolo”. Senza dolo il boss Mangano che porta cavalli e minacce al premier Berlusconi tramite Dell’Utri, senza dolo le mancate catture di Provenzano e Riina, i cui covi erano stati individuati, senza dolo i provvedimenti pro-boss del governo, come richiesto dal “papello”.

Siamo in pieno Zeitgeist, spirito santo del tempo, o aria che tira, che cala su di noi appena battezzati dalla mano dei Migliori. La Corte Costituzionale dà il suo contributo salvando i totalmente anticostituzionali DPCM (decreti ammazza-parlamento e salva-siero) del sotto-Draghi, Conte, e dello stesso titolare vero della manovra, applauditi da deputati e senatori che belano consenso a un voto di fiducia al giorno.

Intanto i chierici di regime, oculati e diligenti prosecutori dei costumi accademici del ventennio, irrigiditi sul saluto romano al Duce e alle leggi razziali, riversano su pensanti e obiettanti l’odio cosciente scaturito dall’inconscio senso di vergogna e di nausea nei propri confronti. Così, tra gli altri, figuranti della propaganda virale, come lo sciropposo Gramellini o il fustigante Grasso, del Corriere, rigurgitano la loro pessima digestione dei dati sanitari manipolati, sotto forma di invettive e spernacchiamenti, su alcuni dei più alti esponenti di quanto rimane di una cultura consapevole. Consapevole anche, a dispetto della Colonna Infame alla quale i botoli uggiolanti del Palazzo li vorrebbero inchiodare, che, dopo i ventennii, e anche i trentennii (Draghi origina nel 1991, direttore del Tesoro), arrivano i partigiani. E allora hai voglia a farti adorare da una banda di vampiri che si chiama Confindustria.

Chiudo con una notarella sul grottesco. Grottesco da ridere: viene ammesso dagli stessi fabbricanti-stregoni che il vaccino, nelle sue varie incarnazioni rapinatrici e devastatrici, decade dopo circa sei mesi e da contagioso e contagiabile con vaccino, torni a essere contagioso e contagiabile senza. In compenso il “Green Pass” ti vale ora 12 mesi. Divertente no? Meno divertente, ma ancora più grottesco l’ordine del giorno di tale Trizzino, 5Stelle, accolto da vasti consensi e quindi candidato a farsi legge, nel quale si esige che medici e scienziati che vogliano godere dei fasti televisivi e cartacei, debbano ottenere l’imprimatur del governo. E’ lo stesso Trizzino, che da me intervistato per il documentario “Fronte Italia-partigiani del Duemila”  che, da consigliere regionale siciliano, in nome della sovranità locale, regionale e, si lanciava a testa bassa contro la base di guerra americana MUOS a Niscemi

A forza di sovranità gliene è venuto il disgusto. Tanto da volerla negare ai rappresentanti del popolo, già impediti dal divieto di accedere senza Green Pass al parlamento, di rappresentare anche cittadini ed elettori a cui il Green Pass pare la fine del mondo. 

 I dati degli effetti avversi (prima voce i decessi) al 10 settembre, riportati dal VAERS, ente di Stato USA  per la registrazioni degli effetti avversi da vaccino


martedì 21 settembre 2021

TORINO LIBERTA': PROFUMO DI '68 --- https://go.byoblu.com/TorinoInLibertà


A questo link di Byoblu trovate il reportage completo del grande sabato scorso di Torino. I miei interventi sono da 49'35 a 1:21:00

TORINO, SABATO 18 SETTEMBRE 2021

Una giornata ricca e luminosa, a dispetto dell'occasionale sgrullone di un Giove Pluvio interessato a partecipare. Insieme alle testimonianze, ai racconti dal palco, alle denunce, alle analisi delle aberrazioni e atrocità di questo regime ultratotalitario, c'è stato un corteo straordinario di massa. Un corteo come non credo in Italia si sia mai visto nel quadro della resistenza e della controffensiva. Un corteo che si è preso il cuore della città, che ha marciato senza defezioni, anzi infoltendosi via via, per quasi tre ore. 

Un corteo incurante degli occasionali rovesci, che ha visto migliaia di persone spostarsi dalle strade sotto ai portici di questa bellissima città. Una città previdente che, evidentemente, si è costruita in vista di sole e pioggia, ma anche di uomini e donne che, contro ogni intemperie vogliono manifestarsi e manifestare. Alla faccia di chi li voleva "rinchiusi nella loro tane come sorci" (copyright Burioni).

Nel titolo ho messo l'anno che introduce al decennio che, per me personalmente, ma credo anche per la parte migliore del nostro popolo, continua a rappresentare la parte più alta, viva, e perciò rivoluzionaria, del nostro tempo. Come una folata di vento piena di impeto e di profumi, la combattività di questo corteo, la forza della sua determinazione, pacifica ma inarrestabile, mi ha fatto vivere, vichianamente, i corsi e ricorsi. 

Hanno ripreso vita le immagini e sensazioni di quel '68-'77, quando mettemmo in crisi e rovesciammo un assetto padronale nella società, in fabbrica, scuola, università, periferie, ambiente, rapporti interpersonali. E, nonostante la progressiva restaurazione poi inflittaci a forza di repressione a ogni livello, l'élite, sempre quella, dallo spavento subito non si è mai ripresa. Ed è nel timore che possa essere rimessa in discussione la  gerarchia feroce dei pochi e protervi sui tanti e giusti che, a forza di terrorismi successivi si sono ripresi il dominio e oggi puntano alla nostra obliterazione definitiva.

 


Torino, come il moltiplicarsi da noi e nel mondo di voci, fermenti, rabbia, scienza e conoscenza, ha riaperto quella crisi. I "sorci" di Burioni sono usciti dalle tane. Gli alti notabili che li avevano accusati di seminare morte, si accorgeranno che è vero, ma che la morte sarà quella della loro tirannia. 

Grazie al gruppo "Quaderni all'aria" e ai tanti che con esso hanno ragalato all'Italia questa giornata.

Fulvio

lunedì 20 settembre 2021

DALL' AIDS AL COVID, LOTTA PER LA LIBERTA'

 


Youtube: https://youtu.be/A3n6ZAZ4wGw 

Articolo: https://comedonchisciotte.org/sancho-1-ii-stagione-fulvio-grimaldi-dallaids-al-covid-la-lotta-per-la-liberta/


Cari tutti, 

che avete la pazienza e l'indulgenza per seguirmi le mie sconfinate elucubrazioni (imposte peraltro dalle sconfinate iniziative criminali di un nemico tuttora fortemente all'offensiva) stavolta non aggiungo nessun  testo integrativo o complementare a questa ripresa settembrina delle mie interviste a "Sancho". A riassumere e aggiungere considerazioni ci hanno già pensato gli ottimissimi autori di "Sancho", il giornalista Massimo e il regista Giulio. E poi, che cavolo, un po' di respiro ai nostri 14 milioni di followers, no?

Ciao ragazzini (tutti, rispetto a me).

Fulvio


mercoledì 15 settembre 2021

DALLE TORRI GEMELLE AL VIRUS: PENSIERO UNICO E RIFIUTO DEL DIBATTITO --- Video forum e comizio per capirci qualcosa

 



NIENTE DITTATURA, SIAMO INGLESI

Piani A, B e C

https://youtu.be/BeHfSBiByC4   

Visione TV, con Gianmarco Landi, Paolo Borgognone e il sottoscritto


STRAGI DI STATO, 

Le tappe del terrorismo "antiterrorismo"

https://youtu.be/bpXMeNCmAF4  

Intervento a Napoli, sabato 11 settembre, manifestazione No Green Pass.


Una videoconversazione su noi e gli altri

Il Ministro della Salute israeliano dichiara: "Non c'è alcuna ragione medica o epidemiologica per il passaporto green. Serve solo a fare pressione sulle persone per vaccinarsi. I governi di Regno Unito, Danimarca, Svezia, Russia, Corea, molti Stati USA e la maggioranza degli altri paesi non impongono questa misura di soppressione totale della vita sociale e di esclusione dalla comunità civile. Tanto più che in quasi tutti i paesi maggiormente colpiti, la curva del fenomeno virale è in netta discesa, tranne che in quelli, come Israele, dove si sono raggiunti i picchi delle inoculazioni del siero.


In Italia e in Francia, i provvedimenti riduttivi dei diritti civili e costituzionali sono i più rigorosi del mondo, in virtù del governo di Draghi (Goldman Sachs) e di Macron (Rothschild), cioè dei regimi di più diretta emanazione dalla consorteria finanziaria globale del Grande Reset. In Russia e in Africa siamo a poco più del 3% di punture e in quasi totale assenza di misure annientatrici della libertà (salvo nella capitale Mosca, soggetto federale autonomo, del sindaco rigorista Sergei Sobyanin). Lì la presa sulle società da parte della piovra finanziaria è molto più tenue e vanta forti antidoti. Condizione che, forse, spiega  come mai il processo di ingegneria sociale registri successi maggiori nei paesi UE, perlopiù  a prevalente dominio bancario sulla politica..

Rimane, peraltro, sempre credibile l'ipotesi che negli Stati come Regno Unito, o Danimarca, che hanno sperimentato in passato imposizioni non dissimili dalle nostre, nulla si possa definire per acquisito e la strategia del governo e dei suoi tecnoscienziati possa anche essere improntata al noto principio dello stop and go. Una psicoguerra, tra assalti e tregue, che la globalizzazione ha ripreso da guerre e dittature, religioni e imprese. 

Sterilizzati


Globalizzazione della quale l'articolazione sanitaria è parte costitutiva quanto altri processi di frantumazione degli Stati e delle società, come le guerre al terrorismo, le sanzioni da genocidio strisciante, la digitalizzazione globale, lo sradicamento e lo spostamento di popolazioni, l'istigazione a rotture e contrapposizioni dei generi, con forte promozione ed esaltazione di abitudini non riproduttive. Queste ultime affiancate anche dalla contaminazione elettromagnetica che ci pervade ormai in ogni momento della vita, che il 5G potenzia ulteriormente e che, secondo gli esperti, insieme alla chimica onni-invasiva, è all'origine dell'impressionante calo di fertilità dei maschi in Italia, negli USA e ovunque.

Un comizietto per niente green a Piazza San Domenico

Ciò che a Napoli ha rallegrato molti dei non molti animi intervenuti alla manifestazione del Fronte del Dissenso contro il noto nemico aggettivato green, sono stati due elementi: la presenza di studenti della vicina Università Federico II e l'intervento oratorio di Tiziana Alterio, della quale tutto dice la didascalia nella foto.


Mentre la partecipazione di giovani alla solita adunata di persone adultissime e anche maturotte, capaci per antica consuetudine, oggi in via di  annientamento, di ragionare fuori  e contro i borborigmi del digitale smart, governi che scientemente sgovernano e camere dell'eco mediatiche, era una felice sorpresa. Richiama quella di altre recenti epifanie studentesche, a Milano, Torino, Trieste, perfino Bergamo. e vanno a costituire arcipelaghi di autodeterminazione. Non tutti i ragazzi vanno a farsi la festa al Hub.

Il mio breve strepitìo, volenterosamente ripreso da amici non proprio addestrati da Kurosawa, o John Ford, e opportunamente interrotto per defaillance dell'apparecchiatura, ma poi ricucito da un generoso amico, ha tenuto conto che alle nuove generazioni è stata accuratamente sottratta la memoria. E ha provato a ricostruire un pezzo di quel territorio del quale si vuole che esista solo un presente. Quello intimidatorio, totalitario e senza alternative (TINA:"There is no alternative") dello stato di cose politico-sociali presente.

Un filo lungo millenni



Il filo è lungo e parte da lontanissimo, visto che lo vediamo srotolato perfino nell'Inferno della Commedia di Dante, della cui morte, esiliato dalla società come lo siamo tutti noi, ricordavamo a Napoli la ricorrenza, provando a emularne il vituperio ai potenti. Io invece, per prendermela comoda, partirei dai primi indizi di crisi nella governance, contestata da operai, studenti e periferie sociali, tra il 1968 e il 1977. Lo spavento nell'élite fu forte e vennero incisi nella nostra viva carne le stragi di un terrorismo che serviva quella e annichiliva noi. E fu la strategia della tensione, quella della spaccatura della società in tronconi contrapposti tra loro, anzichè uniti contro il "padrone" (come si diceva quando si diceva pane al pane e vino al vino).

Un principio di contrapposizione ulteriore, stavolta tra i sessi, sulla base della diffidenza e del sospetto, ci venne elargita con l'AIDS, una riduzione delle difese immunitarie detereminata da varie cause, ma che, a forza di timori e di preservativi, ridusse la nostra prolificità. Solo vent'anni dopo, nel 1996, venne ritirato il farmaco fasullo della GlaxoSmith Kline, che fece più vittime lui del virus che pretendeva di curare. Da allora di AIDS si parla poco.

Il grande scatto in avanti

11/9

L'11 settembre ritrovò l'elite spavalda e impunita, al punto da convincerci tutti che 19 sauditi sbronzoni e puttanieri, incapaci di pilotare perfino aquiloni, si erano sacrificati per la fede contro le Torri e il pentagono, facendo venire giù, a piombo, con pochi litri di kerosene, tre grattacieli  d'acciaio temprato. La collaborazione dei media permise che gli attentati divenissero la catapulta da cui lanciare la "guerra al terrorismo". Altre paure, altre lacerazioni di società e civiltà, sei guerre mai vinte, sanzioni genocide, paure collettive invalidanti, caos mondiale. 

Così, tappa dopo tappa, con quel filo dipanato dai potenti e che Dante ci rese visibile, perlopiù inutilmente, arrivato ora a stringerci la gola, a Napoli siamo arrivati allo "stato di cose presenti" ai suoi lasciapassare e al suo protagonista chimico-genico. Ma qui l'apparato videodigitale s'inceppò e il resto fu nero e silenzio. Ci siamo rifatti con queste righe. 




 










lunedì 13 settembre 2021

Der Untergang des Abendlands – Il tramonto dell’Occidente CON LA “GUERRA AL TERRORE”, AI TERRORISTI GLI HA DETTO MALE


USA, 11 settembre 2001

 

Afghanistan, 31 agosto 2021, stessa mano

 

 DALL' 11  SETTEMBRE DI NEW YORK  AL 31 AGOSTO DI KABUL

 Ospiti: i giornalisti FULVIO GRIMALDI e FRANCO FRACASSI.

Conduce STEFANO BECCIOLINI

 VIDEO FACEBOOK:

https://www.facebook.com/100652334681130/videos/4481997268487344/

 VIDEO RUMBLE:

https://rumble.com/vmb03h-dall-11-settembre-di-new-york-al-31-agosto-di-kabul.html

 


“Il tramonto dell’Occidente” è il capolavoro del filosofo e storico tedesco Oswald Spengler, che trae la sua ispirazione dalla fine dell’allora più sanguinoso conflitto della storia europea, la prima Guerra Mondiale, e dalla successiva grande depressione del ’29. Spengler percepisce e analizza una svolta storica, la fine di un’epoca, forse di un evo. Da quegli anni che introducono al secondo conflitto mondiale e allo scontro tra due totalitarismi capitalisti, uno in uniforme, l’altro in abito borghese, la Storia si è messa a correre e appena un secolo dopo, l’umanità, stavolta intera, si ritrova travolta da un nuovo cambio radicale di paradigma.

 Dalle frenate e dai rovesci in Iraq, Libia, Siria, America Latina, da lacerazioni interne senza precedenti, dalla formidabile alternativa egemonica di Cina e Russia, dall’assoluta irrilevanza dell’Europa, si intravvede la fine del breve “secolo americano” con la sua euroappendice, e l’affermarsi impetuoso di qualcosa di nuovo, dai caratteri euroasiatici. La Versailles della Germania è diventata la Doha dove si è negoziata la resa degli Stati Uniti. Sono da attendersi analoghi colpi di coda, ma il nostro destino è ormai fermamente nelle mani del cosmopolitismo finanziario e di chi vi resiste. I suoi strumenti da fisico-psichici sono diventati psico-fisici: meno Stati, meno eserciti, più telematici, più farmaceutici. Agli americani resta un’indiscutibile e per ora irreversibile egemonia “culturale”, che si perpetua con forza sulle giovani generazioni del pianeta, a cui né il Sud del mondo, né Cina e Russia, hanno finora saputo opporre un’alternativa.

 


Cambia tutto: fine del complesso militar industriale?

Al declino americano si è tentato di porre un freno con l’esercizio della forza militare, 900 basi sparse su tutto il globo, il dominio dell’aria e dello spazio, interventi diretti e, sempre più, di forze mercenarie: terroristi per la cosiddetta “guerra al terrorismo”. Ma la colossale debacle di Kabul alimenta il sospetto che a questo immenso apparato della forza possa essere riservata la stessa fine dell’esercito fantoccio superarmato di 300.000 uomini, a difesa dell’occupazione dell’Afghanistan e del regime di miserabili quisling installato dagli invasori.

 Dal Vietnam in poi USA e i suoi mercenari NATO e ISIS/Al Qaida non fanno che rimediare insuccessi. Perfino i colpi di Stato, vedi Bolivia, o Venezuela, non riescono più.e, dopo l’Ucraina, neanche le “rivoluzioni colorate”: Hong Kong, Libano, Myanmar, Iran, Russia….. La risorsa estrema è digitale e sanitaria e anche qui, alla luce, sempre più diffusa, di cosa ci combinano i vaccini e coloro che li manovrano, si aprono delle crepe.

 L’ultradestra imperiale che si finge sinistra

Vignettisti di regime (il manifesto)

 

Un segnale mediatico significativo, a parte il noto, rozzo e cieco, atlantismo che fa di tutti i media generalisti un'unica camera dell’eco, ce lo dà l’infiltrato “il manifesto”, che trasmette quotidianamente e fedelmente gli ordini di servizio del Deep State USA e dei suoi servizi terroristici. La sviscerata promozione della nuova arma-fine-del-mondo sanitaria, chimico-genica, si accompagna in questi giorni alle geremiadi dei suoi vari specialisti geopolitici sullo scontro di civiltà perduto dall’Occidente in Afghanistan. In particolare sui diritti umani (sopravvissuti a vent’anni di bombardamenti, carceri della tortura, stragi di civili, depredazione di un intero popolo) lasciati alla mercè dei trucidi “turbanti neri”.

 Vi eccelle tale Giuliano Battiston, che divide la sua lealtà e le sue prestazioni tra il “quotidiano comunista” e l’ISPI, Istituto di Studi di Politica Internazionale, non altro che il ragazzo di bottega locale del Dipartimento di Stato e della Difesa statunitensi. Mentre un finto “anti-americano”, come Alberto Negri, prova a rattoppare truffe americane come l’attentato “saudita” dell’11 settembre, i mercenari curdi “patrioti rivoluzionari”, Osama maestro attentatore, ucciso dalle forze speciali USA e altre fiabe che servono a tenere assieme il tessuto di menzogne dell’Impero in disarmo.

 In questo contributo all’episodio che apre la “guerra al terrore” del più grande Stato terrorista della Storia e a quello che felicemente lo chiude a Kabul, Fracassi e io abbiamo cercato di buttare un po’ di sabbia negli ingranaggi del menzognificio. Una sabbia che fa anche giustizia della furbata degli ambiguoni che, per rimediare al disastro di tutto l’Occidente, ai sono inventati la teoria, oggettivamente salvafaccia degli USA, per cui non ci sarebbe stata nessuna sconfitta dell’Impero, ma piuttosto un’intesa sotterranea tra Washington e i vendipatria Taliban, in vista di spartirsi economicamente le risorse del paese. Così ne uscirebbero sani e salvi gli americani e farebbero una figura di merda gli odiosi Taliban.

 


5 milioni di afghani a cui i dati personali sono stati sottratti attraverso il riconoscimento facciale coatto. Gli indigeni non meritano privacy, né rispetto.

 Un colpo di coda che, comunque, la globalizzazione si va prendendo sono quei 4 milioni di afghani, perlopiù giovani e formati, che verranno sottratti al paese e alla sua rinascita con la scusa dell’ “accoglienza dei fuggitivi dagli orrori Taliban  e rovesciati sull’Europa degli alleati che non hanno saputo far vincere la partita.

 Ci saranno anche donne e ragazze, possibilmente avvenenti e commoventi, che per mesi e anni riempiranno pagine e schermi con la loro narrazione su quanto abbiano patito e quanto ancora patiranno le loro sorelle e tutto il popolo sotto il regime dei “barbuti”. Ma è chiacchiericcio stereotipato che non destabilizzerà né noi, né il nuovo Afghanistan liberatosi dal colonialismo.

giovedì 9 settembre 2021

Per Julian Assange e ---- PER L'ASSANGE CHE E' IN NOI --- A Montecitorio la battaglia per la bandiera della libertà di stampa


https://www.byoblu.com/2021/09/08/tg-flash-byoblu24-8-settembre-21-ore-13-30/

 Al link, il servizio di Byoblu sul presidio a Montecitorio per la liberazione di Julian Assange e per concedergli cittadinanza italiana e asilo politico. Una mia dichiarazione è al minutaggio 03'07 - 06'30.

In una società mortificata nella sua dignità, privata dei suoi diritti umani e civili, annichilita nella sua libertà e salute, passivizzata dalla paura indotta, emerge come un fiore nel deserto, o un faro nel buio sul mare, la battaglia che conducono gli "Italiani per Assange".

Per l'ennesima volta, a dispetto dei numeri scarsi dovuti a una condizione sociopolitica e psicofisica come quella descritta sopra, il gruppo ha diffuso un bagliore di resistenza che, partendo dall'eroismo e dal martirio del giornalista di Wikileaks, vuole essere l'innesco della consapevolezza perduta che senza verità muore la libertà.

Il luogo, Piazza Montecitorio, davanti alla Camera dei deputati, indicava l'obiettivo specifico con cui l'Italia potrebbe contribuire alla salvezza di Assange: la concessione della cittadinanza, negatagli dal suo paese d'origine, l'Australia, e richiesta, con Pino Cabras, dal gruppo parlamentare "L'Alternativa c'è".

 



Da Julian Assange il mondo non ipnotizzato dalla narrazione mediatica e istituzionale, ha ottenuto l'arma della demistificazione, dei fatti che polverizzano la propaganda del potere. Abbiamo appreso del gigantesco inganno della "guerra al terrore", venendo a sapere del terrorismo praticato contro popoli innocenti da coloro che pretendevano difendersi dai terroristi. Abbiamo capito, dalle email segrete e illegittime al regime saudita della segretaria di Stato di Obama, Hillary Clinton, che rivelavano i piani per la crezione dello Stato Islamico, da usare al tempo stesso come mercenariato e come pretesto per le guerra infinita e la repressione interna.

Quanto bisogno avremmo oggi, nel mondo del perpetuo e globale inganno, di Wikileaks, Julian Assange, Edward Snowden, Chelsea Manning, perchè ci aiutino a sciogliere i legami  con cui mostruose divinità autoproclamate hanno incatenato alla roccia il Prometeo della verità/libertà. 

 

Julian Assange 2010-2020

Hanno fatto morire Slobodan Milosevic, difensore di una Jugoslavia, indipendente unita e soilidale, in un carcere costruito mattone per mattone, magistrato per magistrato, dollaro per dollaro, dai killer vincitori USA-Nato. Una Norimberga più abietta, con innocenti sul banco degli imputati. Non sono riusciti a dichiararlo colpevole, così gli hanno negato le cure per la condizione cardiaca. E' un metodo dell'Impero oggi applicato a Julian Assange, posto davanti all'alternativa tra essere torturato a morte nel carcere di Londra, o di essere estradato negli USA per una condanna a 175 anni, di carcere senza vita. E' il trattamento riservato oggi alla verità. 

L'Ordine dei Giornalisti? La Federazione Nazionale della Stampa? I media di destra? I media di sinistra? Reporters Sans Frontieres? NON C'ERANO.


 


. NAPOLI GREEN PASS

 


Il Green Pass è lo strumento per instaurare definitivamente una dittatura politica fondata su inesistenti emergenze sanitarie e su basi scientifiche false.

Un totalitarismo estremo, tecnologico, coltivato sul terrore, che ridicolizza come arcaico e primitivo il fascismo storico, ma che, come quello, si fonda sulla spaccatura della società in schieramenti contrapposti, di buoni e di cattivi, che si affrontano tra loro, anziché combattere il comune nemico. Nemico ora  davvero mortale.

 

L’Italia, laboratorio storico degli esperimenti di ingegneria sociale, e la Francia, sono i paesi guida in Europa della patologia antropologica imposta da una élite di sociocidi, con i due tentacoli del mostro: Macron, di marca Rothschild e Draghi di matrice e fede Goldman Sachs. Noi abbiamo l’extra-bonus al Quirinale che, da presidente di tutti gli italiani, pacifisti e bellicisti, vaccinobbliganti e vaccino-a-scelta, accoglienti e respingenti, pone il suo alto ruolo accanto agli interventisti della Forza di Difesa Europea, a sostegno dei morali e civili vaccinati, contro gli immorali e incivili non vaccinati, e con grande indignazione contro coloro che hanno qualche dubbio a essere travolti da centinaia di migliaia di afghani, sradicati da un paese che ne avrebbe bisogno.….

 

Questa guerra interna tra salvati, vittime e protagonisti dell’inganno, e reietti, difensori della verità/libertà, viene fomentata da una parossistica campagna di odio e violenza diffamator di media, politici e scienziati a servizio, che, nella magistratura che ci ritroviamo, va assumendo anche caratteri giudiziari. paragonabile solo alla campagna di sterminio delle successive cacce a eretici e streghe. A questo punto il confronto si fa duro e comporta la scelta tra morte, civile o biologica, e sopravvivenza.

 

Di questo si parlerà nella manifestazione “No Green Pass” di Napoli.

Fulvio

lunedì 6 settembre 2021

🎙SABATO 04/09/2021 - IL PUNT🔴 DI VISTA DI FULVIO GRIMALDI🎙 ⭐I FATTI DEL GIORNO COMMENTATI SENZA CENSURA⭐

 

🎙SABATO 04/09/2021 - IL PUNT🔴 DI VISTA DI FULVIO GRIMALDI🎙
I FATTI DEL GIORNO COMMENTATI SENZA CENSURA

https://www.spreaker.com/episode/46371317

Al link qui sotto trovate un podcast con la registrazione di un intervista radio fattami da Stefano Becciolini su vari tempi di attualità. Uno di questi lo ritengo particolarmente interessante e istruttivo per capire come le tecniche di manipolazione e assoggettamento degli esseri umani da parte degli “alieni” subumani delle élites, siano sempre basati, con tecniche e tecnologie variabili, sulla creazione di due poli che vengono manovrati in modo tale da opporsi l’uno all’altro, tralasciando la comune lotta contro i dominanti che manipolano a proprio vantaggio.

 Lo spunto sono le leggi razziali del 1938, a mio avviso erroneamente definite razziali, dal momento che oggi si afferma che le razze non esistono. In ogni caso il bersaglio di quelle leggi erano gli ebrei, di cui si potrà dire che sono i seguaci di una religione ed, eventualmente, un popolo.

 Viene osservato, nell’intervista che si può trarre un parallelo tra quanto, con le leggi del 1938, si intendeva e si realizzava e un obiettivo analogo voluto e praticato oggi con le discriminazioni, esclusioni, segregazioni e apartheid nel nome del confronto con un virus tramite esclusivamente sostanze chimico-geniche introdotte negli organismi umani. Entrambi queste imprese politico-sociali sono espressione di un retroterra totalitario, violento, escludente e dunque divisivo, a beneficio e profitto di una ristretta cerchia di potenti.

Il resto andrebbe ascoltato, avendo tempo e pazienza.

 

Fulvio

mercoledì 1 settembre 2021

I media di Torquemada: “Al rogo gli eretici!” --- “NO VAX”, IL NUOVO FRONTE DELLA “GUERRA AL TERRORISMO”

 Videoforum di Visione TV

https://m.youtube.com/w HYPERLINK "https://m.youtube.com/watch?v=Cd9xKHnSVG0" HYPERLINK "https://m.youtube.com/watch?v=Cd9xKHnSVG0"tch?v=Cd9xKHnSVG0 

Una faccia una razza

 

Credo che questa sia una delle trasmissioni più istruttive che si possano vedere sui media dell’informazione libera. Partecipano: Prof. Gianluca Marletta, docente di lettere, Francesco Carraro, avvocato, il sottoscritto. Modera Francesco Toscano  Si parte dalla canea forsennata aizzata dalla stampa contro coloro che chiamano arbitrariamente “No Vax” e che comprende chi manifesta anche solo una minima perplessità rispetto ai cento fallimenti e alle mille contraddizioni dell’Operazione Covid-Vaccini-Green Pass. Il discorso si estende alla nuova strategia della tensione. Strategia adottata da ogni potere quando si trova in difficoltà, non riesce a convincere e cozza contro verità ineludibili. Nel laboratorio Italia, dei Bava Beccaris, Piazza Fontana, Via D’Amelio e Capaci, noi ne riconosciamo bene i segni. Non certo per merito mio, ma sono convinto che, più di tante altre, questa sia una trasmissione irrinunciabile.

Terrorismo vero contro terrorismo virtuale. La tecnica del transfert.

La storia dei terroristi che danno del terrorista alle loro vittime designate è vecchia come il cucco. Da quando hanno inventato il diavolo. Chi ce l’ha fatta, a forza di vita dissipata, ad arrivare alla mia età con stracci di memoria, si ricorda uno Stato barcollante sotto la spinta delle sue forze produttrici e pensanti, operai, studenti, donne, tutti. L’Autunno Caldo poi denigrato in “anni di piombo”. E’ dunque il terrore delle stragi, da Piazza Fontana in poi, per almeno un quarto di secolo. Noi, che ne eravamo il bersaglio sapemmo rispondere. Fu nostro il grande e difficile lavoro di disvelamento: “La strage di Stato”, il libro che offrì agli eterni turlupinati, vessati, uccisi, la buona novella della verità e delle responsabilità. Un piede di porco contro tutte le serrande che via via sarebbero state abbassate sulle nefandezze dei regimi dei pochi.

La notizia più recente alla base di quanto va succedendo, è questa: “Nonostante il 70% sia vaccinato, Israele registra 10.946 contagi in 24 ore e 7000 morti. Qualcuno si è preoccupato.  Qualcuno, prima, aveva scoperto, frugando tra notizie non smentite ma nascoste, che, per esempio, il VAERS (organo ufficiale USA per la conta degli effetti avversi da vaccini) ha registrato 13.000 decessi da vaccino (70% trombosi), con una mortalità quindi 60 volte più alta di quella di tutti i vaccini passati. Qualcuno aveva notato l’analogia con “Eudravigilance”, l’organo equivalente UE, con un tasso di effetti avversi e morti da vaccino più o meno uguale. I sorci che Burioni vuole rinchiudere nelle loro tane, non ci fanno caso. Gli bastano Mentana e Locatelli.

Morti ed altri effetti avversi negli USA al 20 agosto 2021.

Qualcuno aveva sentito il Premier Draghi dire che, nel ristorante o al cinema, i dotati di passi verde si sarebbero trovati tra non contagiati e non contagianti, quando ha scoperto che a questo punto, anche in quel ristorante, siamo a tot vaccinati e tot contagiati. E poi aveva udito il suo virologo-pochette ridurre i non vaccinati a “sorci da chiudere in casa”. Qualcuno negli USA aveva letto sui giornali che il CDC, centro per la prevenzione e il controllo dei farmaci, annunciava la reclusione in “zone verdi” di tutti coloro che fossero ad “alto rischio”, intendendo per tali i non vaccinati, e si era sbilanciato, correndo col pensiero ai campi di concentramento. Insomma, qualcuno si era preoccupato. Ed era andato in piazza dove ha trovato molti altri preoccupati. Milioni tra Berlino, Parigi e Londra, molte migliaia tra Milano, Roma, Firenze, Torino…

A Berlino non c’è né un giudice, né un giornalista (diversamente da quanto succedeva sotto Re Federico II)

 


A questo punto la stampa – noblesse oblige nei confronti dei rispettivi danti causa - non ha potuto non reagire. Il tema è: dubbi vax uguale “sedizione”. E neanche la Procura di Torino, capofila della magistratura italiana fin dai tempi delle simpatie manettare riservate ai No Tav (comprese signore ultrasettantenni, pericolosissime), poteva esimersi dall’ aprire un’inchiesta sotto la dicitura “Terrorismo”. Media e Magistratura uniti in giornale, televisione e giudice, con per azionisti di maggioranza automobilieri, brevettisti, banchieri, oligarchi ospedalieri, tutti vaccinofili, CIA, hanno obbedito al riflesso condizionato (Pavlov) che gli scatena il fischio del pastore di Washington. Negli USA, dopo la sciarada delle elezioni presidenziali, chi aveva votato “male” veniva bollato di “terrorista interno”. Ora, in tal modo eliminato uno scettico della combine virus-vaccino, come Donald Trump, l’onta del reprobo piomba su chi – plebe o intellettualità scientifica – non crede, o non segue alla lettera i testi sacri del presunto virus e del presunto vaccino, entrambi da quelle parti prodotti e diffusi.

Strategia della tensione all’amerikana

 

Guerra dei terroristi al terrorismo

Il trucco è “strategia della tensione” e la risposta è “guerra al terrorismo”. Capita quando un assetto di potere, a forza di malefatte e cazzate, entra in crisi. Nei paesi meno alfabetizzati politicamente si reagisce in modo rozzo e, per chi ha buona vista, riconoscibile. Vedi gli USA dell’11/9, dove i terroristi planetari neocon decidono di prendere un paese economicamente e infrastrutturalmente a pezzi e provano a rilanciarlo a forza di “guerra al terrorismo” ed economie di guerra. Dall’occasione dell’11 settembre, vaticinata in precedenza, è guerra al terrore e semina di terroristi in mezza dozzina di paesi africani e mediorientali. 


Vedi la stessa manica di psicopatici costretti alla fuga dall’Afghanistan, inseguiti da tutto un popolo (salvo 4 milioni di “sfollati” dalle bombe, che si vorrebbero rovesciare sui paesi limitrofi, o sull’Europa da scardinare). Il Pentagono, tutti i servizi segreti, il barbiere sotto casa e, ovviamente, il NYT, annunciano un dettagliatissimo attentato ISIS entro 24 ore. Come al solito, non lo si previene e, come al solito, lo si realizza facendo sparare i marines sulla folla degli speranzosi in trasferta, ammassati all’aeroporto, dicendo che è stato l’ISIS. Proprio come astutamente precisato 24 ore prima. Peccato che perfino la BBC ammetta la truffa. Poi si mandano i droni, a suo tempo inaugurati contro civili sospetti da Obama, e li si fanno lanciare missili su passanti (inevitabilmente donne, che riproducono afghani, e bambini, afghani di troppo) e si dice di aver decapitato la banda di terroristi. Chissa se, insieme alla base di Wagram, gli USA e la Nato abbandonano anche le tante carceri segrete della tortura sparse per tutto il paese. Che le abbiano passate all'ISIS?

Strategia della tensione all’italiana

Da noi, lettori di Ulisse, discendenti di Machiavelli e discepoli di una Chiesa che fa passare per dannati agnostici e miscredenti, si va più per il sottile. Negli anni ’70 i nostri maggiorenti, insidiati da masse escluse dal boom e a cui si tornava a stringere la cinghia, crearono gli “opposti estremismi”. Eliminarono le BR vere e ne crearono altre fasulle, ricorsero alla P2, ai fascisti, alla mafia, con una spruzzata di servizi detti deviati, per un po’ di stragi (appunto di Stato), ne trassero l’occasione per far ammutolire ogni opposizione e per le prime leggi “restrittive” degli spazi democratici. E ricuperarono alla grande.

A ogni crisi la sua strategia della tensione e il suo terrorista

Tra morti di ogni malanno, ma che l’astuto tampone tramuta in vittime del Covid, giovani immuni allo 0,0005%, ma tampinati da tamponi e vaccini, vaccini salvifici che si scopre che non vaccinano e quindi richiedono ulteriori dosi, fino alla periodicità regolare, che non ti proteggono ma ti mantengono contagiabile e contagioso alla faccia del green pass, ecco la nuova crisi da affrontare. 

Per neutralizzare chi riferisce di statistiche catastrofiche sugli effetti avversi, emboli, infarti, cecità, paralisi; chi si sente dire da premi Nobel (Montagnier e altri), dai più illustri dei medici e scienziati, dallo stesso vicepresidente di Pfizer (Mike Yeanon), dimessosi inorridito, che nel “vaccino” ci sono inspiegabilmente sostanze perniciose; chi apprende dalla stessa FDA americana che i farmaceutici non avevano incluso certi effetti avversi nei loro bugiardino, chi si sente spiegare da scienziati con indice H di rango scientifico decuplo rispetto a tutti i nostri televirologi, che il "virus aggredito dal siero produce varianti tipo Delta che contagiano di più" e fanno ulteriore fortuna dei vaccinari; per tutti costoro ci voleva una grande e risolutore antidoto. E ancor più ci voleva per mettere a tacere la massa degli sconcertati che non si facevano capaci come i curatori della nostra salute non ricorressero a farmaci e terapie di pochissimo costo per evitarci l’esito fatale del virus e addirittura le proibissero.

Dalla mascherina sul viso, a quella su te intero

Visto che provvedimenti-clava alla Gestapo, come gli arresti domiciliari, la frantumazione di ogni socialità, la criminalizzazione di ogni dissenso, le multe astronomiche, le novene televisive all’uranio impoverito, recitate tre volte al giorno da un pugno di virologi che, per carenza di malati, non avevano di meglio da fare, non avevano impedito gente in piazza e addirittura momenti organizzativi, si è potenziato il meccanismo mascherina. Dalla obliterazione della faccia e relativa comunicazione ed espressione, si è trascesi all’obliterazione del corpo intero, sangue, ossa e anima. Con il green pass sei fuori, out, raus!

Tra quelli dentro che, con te fuori, si contagiavano lo stesso, per quanto sventolassero il green pass, il provvedimento, di un tasso di angheria paragonabile all’abito a strisce nei campi di concentramento, suscitò l’effetto che si voleva combattere. Più gente in piazza, più punti interrogativi, più No Vax di quanti ne fossero apparsi sotto le insegne di No Tav, No Tap, No Muos, No Trivelle, No Nucleare, No Nato.

Dagli all’odiato odiatore!

 


E siamo all’oggi. La misura senza precedenti di odio per l’uomo/donna liberi/e sulla quale avevano navigato tutte le vessazioni politiche, sociali, economiche e culturali dell’impresa Covid, avrebbe dovuto raggiungere un livello tale da incendiare quante foreste del dubbio, diniego, contrasto, ancora ospitavano dei terroristi. Le forze armate dell’odio di regime, detto “progressista”, che dall’inizio della Grande Frode, avevano mascherato il proprio odio presentandolo su giornali e schermi con il cartello “Odio dei no vax, negazionisti, sovranisti, populisti, fascisti”, non conobbero più limiti.

Qualcuno aveva visto la trasmissione dell’epidemiologo Bassetti che, forte della vasta collaborazione con case farmaceutiche vaccinare, con i botoli latranti Giletti e Telese, infieriva come un pitbull da combattimento sul medico delle cure domiciliari che curano, Mariano Amici. Forse quel qualcuno è l’avventato che si è permesso di lanciare per strada un paio di contumelie al luminare, per le quali il quasi linciato ha chiesto un distaccamento di Marines sotto casa. Il Dr. Amici, bersaglio di analoghe invettive poiché colpevole di guarigioni, non lo ha richiesto.

Vedendo anche come a Torino, a Berlino, a Parigi, a Londra, odiatori del bene avessero affrontato violentemente le forze dell’ordine mettendogli la testa sull’asfalto e sotto il ginocchio, od opponendo il collo alla stretta affettuosa del braccio in divisa, non poteva più attendersi un minuto per il recupero dell’antica soluzione: strategia della tensione. 

A ognuno il suo ISIS

A comportamenti estremi, misure estreme, aveva ventilato Marcello Sorgi, della Stampa e del Quirinale. Tipo quella che né il generale De Lorenzo, né il comandante Borghese, né P2 e CIA, erano riusciti a fare, il regime militare. Misura del tutto meritata da quelli che il virologo Burioni ha civilmente definito “sorci da chiudere in casa”

 


Per i quali nientemeno che un poderoso sindacalista CGIL-Berlusconi-Monti-Alfano, come Giuliano Cazzola (nomen omen), sentendosi Biden contro l’Isis, ha invocato “le cannonate di Bava Beccaris ” (1898, 83 morti). E politici e costituzionalisti chiedono, se malati, di “fargli pagare le ospedalizzazioni”. E Draghi, reduce dell’assassinio del patrimonio industriale italiano, ha riservato la “qualifica di assassini”, come Biden con l’ISIS. E Mariotti (Confindustria) ha annunciato la “sospensione dello stipendio”. E Giani (presidente Toscana) vuole “vietato l’ingresso nei luoghi pubblici”. E Lucia Annunziata auspica la “presa per il collo”, tipo Berlino. E Crisanti virologo promette di “fargliela pagare”, come Biden all’ISIS. E il ragazzo di bottega di Travaglio, il Pulitzer Andrea Scanzi, si ripromette lo “spettacolo di vederli morire come mosche”, cosa che Biden dice di volere per l’ISIS. E la spalla di ogni comico (Telese, Cruciani, Concita), David Parenzo, promette di decontaminarli “sputando nel loro cibo”. Possibile che Torquemada non muoia mai in questo paese? Possibile.

Tanto possibile che il carico da novanta arriva dai rappresentati supremi del bene spirituale e di quello laico. Il papa: "Vaccinarsi è un dovere morale". Di rincalzo il capo dello Stato: "Vaccinarsi è morale". Ne consegue che non vaccinarsi è immorale. Non basta, per il papa vaccinarsi è "un atto d'amore" (non dice per chi, forse per Bill Gates). Chi non lo fa compie un atto di disamore, cioè di odio. Chi non si vaccina sta dalla parte del male.

Come vedete, uno degli schieramenti per la strategia della tensione, quello perbene, è sul posto. Vediamo cosa succede con l’altro. Quello che è l'equipollente dell’ISIS di Biden. Vuoi vedere che salta fuori un Valpreda che fa saltare per aria un orfanotrofio? Sennò, che terroristi sarebbero?