domenica 29 giugno 2014

LA RAGNATELA


Tranquilli, è lungo, ma giuro che non mi ripresento prima di una settimana
“Ecco dunque un principio essenziale: insegnare i dettagli significa portare confusione. Stabilire la relazione tra le cose, significa portare la conoscenza” (Maria Montessori)
Le amazzoni del fattucchiere

Il caravanserraglio di giostrai da strapaese, con  per direttore un coniglio mannaro in ghingheri e lustrini che urla “venghino signori!” ed esibisce ai bifolchi a bocca aperta le buffonate dei suoi nani (dell’intelletto) e gli zompi imbranati delle sue ballerine – rispetto a quelli del guitto mannaro è cambiata solo la scenografia –, di peggio ha solo la banda di sicofanti che in musica ne sostiene le funambolerie per gonzi. Una marcetta assordante, in perfetta armonia cacofonica, dal piffero del foglietto sinistro alla grancassa del giornalone dei satrapi.Tuttavia, ai cafoni portati alla quinta elementare da maestri diplomati ad Arcore, subito accorsi in massa in piazza, pare musica celestiale, tanto da farsene travolgere tutti in trance estatica, come tanti dervisci. Tanto da non sentire neanche una parola del complesso di rappers che, dall’alto della collina, spara versi a raffica contro i trucchi, gli imbrogli, gli espedienti da quattro soldi, della sbrindellata compagnia di giro.

giovedì 19 giugno 2014

IRAQ, FALSE FLAG



“La nostra politica è quella di fomentare guerre, ma dirigendo conferenze di pace, in modo che nessuna delle parti in conflitto possa avere benefici. Le guerre devono essere dirette in modo tale che entrambi gli schieramenti sprofondino sempre più nel loro debito e, quindi, sempre più sotto il nostro potere”. (Amschel, Mayer Rothschild, 1773)
“Dico con tutta la forza della mia anima che il nostro paese è realmente un paese che fa parte del quadro occidentale, appartiene all’Unione Europea, alla NATO e questo non si mette in discussione”. (Alexis Tsipras)


(False Flag, bandiera falsa, era quella dei pirati che issavano i corsari di Sua Maestà per ingannare i galeoni spagnoli da depredare. Il capitalismo anglosassone-israelita nasce e s’impingua anche così. E continua)

Quella notte in Iraq
Chissà perché, cronisti e poi storici fissarono al 20 marzo 2003 l’inizio dell’invasione Usa-Nato dell’Iraq, illegale perché senza licenza ONU, dunque, anche per questo aspetto tra i mille, criminale. Ero solo sulla macchina di un autista, reperito ad Amman, che aveva già fatto, nelle precedenti 36 ore, due andate e ritorni sui 1000 chilometri tra la capitale giordana a Baghdad. Non so come riuscisse a tenere gli occhi aperti, nonostante l’ininterrotto chiacchiericcio con cui cercavo di tenerlo sveglio. Infatti, quando fummo sbalzati dai nostri sedili per l’urto contro un palo elettrico nel fosso, gli occhi li aveva tenuti chiusi. Era la notte tra il 17 e il 18 marzo, ero partito da Roma perché molti segnali indicavano che l’aggressione era imminente. Il criminale di guerra Blair aveva potenziato le balle di Bush jr. e del segretario di Stato, Colin Powell, che facevano di Saddam il detentore di armi di distruzione di massa, di armi chimiche e il compare di Osama bin Laden nell’attacco alle Torri Gemelle, aggiungendo che nel giro di pochi minuti Saddam avrebbe potuto portare devastazione e morte su Londra. Fu in quella notte del 17 marzo che l’aggressione iniziò con il lancio di due missili sull’autostrada Amman-Baghdad, proprio sul posto di ristoro che avremmo trovato demolito pochi minuti dopo.

domenica 8 giugno 2014

L'URLO DEL DONBAS, IL PIGOLIO DEGLI TSIPRAS


L’urlo


Appello del popolo della Repubblica Popolare di Donetsk e della Repubblica Popolare di Lugansk alla comunità mondiale
30/05/2014

Il sito del Partito Comunista della Federazione Russa ha diffuso il seguente testo dell'appello

Noi, il popolo della Repubblica Popolare di Donetsk e della Repubblica Popolare di Lugansk, in questo momento critico ci rivolgiamo alla comunità mondiale con la richiesta di aiuto immediato e di una risposta immediata a ciò che sta accadendo nella nostra terra, in relazione alla minaccia che incombe su di noi dell'annientamento da parte delle forze nazi-fasciste, che vengono usate dal regime dell'Ucraina.

Dichiariamo che il nostro unico desiderio è rappresentato dall'aspirazione a vivere in conformità con le nostre tradizioni e costumi storici, con la nostra cultura e le nostre abitudini, in pace e in rapporti di buon vicinato con tutte le nazioni, i popoli e gli stati che non mostrano ostilità nei nostri confronti.

Il nostro è un popolo lavoratore e creativo, ma è stato costretto a imbracciare le armi per proteggere la vita e il proprio futuro, poiché non gli è rimasta altra scelta. Noi non abbiamo mai mostrato aggressività nei confronti di alcuno stato o popolo, non abbiamo mai perseguito obiettivi di espansione e di annessione di altri territori. Noi resistiamo per la nostra terra e per le nostre famiglie, e resisteremo fino alla fine. Non è la prima volta che succede nella storia.

mercoledì 4 giugno 2014

O STELLE O BUIO - Tsipras, massoni e Bilderberg - Farage e migranti - Servo encomio, codardo oltraggio



Amici, è lunga. Ma leggetelo un po' per volta. Tanto per qualche giorno non mi rifaccio vivo.
Quando persone che si trovano onestamente in errore imparano la verità, o cessano di essere in errore, o cessando di essere onesti. (Anonimo)

Un tempo non era permesso a nessuno di pensare liberamente. Ora sarebbe permesso., ma nessuno ne è più capace. Ora la gente vuole pensare ciò che si suppone debba pensare. E questo lo considera libertà”. (Oswald Spengler, “Il tramonto dell’Occidente”)

Con tutto il gran casino che sta succedendo da varie parti è difficile, dopo una settimana di esternalità nella tranquilla e, per alcuni a ragione, per altri strumentalmente, vituperata Ungheria, scegliere l’argomento. C’è la Turchia del despota integralista fuori di testa, Erdogan, che continua a deflagrare, mettendo in subbuglio altro che la tenuta del caposaldo Nato, l’intero assetto del terrorismo jihadista.euroatlantico nella regione. C’è soprattutto l’Ucraina dove, a dispetto del genocidio dell’altro fronte terrorista, stavolta nazista-euroatlantico, il complotto imperialista rischia di frantumarsi contro la stupefacente resistenza dei patrioti russi e, di più, contro la strepitosa mossa russo-cinese della creazione del blocco geopolitico, economico, militare euroasiatico, insieme a Kazakistan, Bielorussia, Iran e Armenia, sostenuto dalla simpatia dei BRICS e dell’intero “terzo mondo”. C’è, in Tailandia, la presa del potere dell’esercito, nel nome della resistenza popolare di piazza all’arbitrio della corrotta cosca  predatrice dei Shinawatra, intima di Washington Naturalmente, il “manifesto” valuta il  la vicenda come Obama, “golpe militare” contro i difensori della democrazia. “Sono militari!”. Già, Come quelli che tentarono di rovesciare Hitler nel 1944.