venerdì 30 aprile 2021

RIFUGIATI IN FRANCIA, MORTO IN EGITTO - VENDETTE E DELAZIONI

https://youtu.be/j0hW2ikqtvI  

https://www.open.online/2021/04/29/caso-regeni-chi-e-fulvio-grimaldi/  


Ecco qui due link ad altrettanti contenuti video che a me paiono estremamente significativi per lo spirito del tempo che ci sta avvolgendo e sospingendo verso chissà dove (un’ideuzza sul dove, ce l’abbiamo e non ci diverte)


Il primo link è a Visione TV e a una diretta di Francesco Toscano con ospiti Glauco Benigni, giornalista, Vainer Buriani, avvocato, e il sottoscritto, giornalista. Programma con voci eterodosse, eretiche e sconvenienti rispetto al sucitato spirito del tempo, che trattano una delle tante male notizie dei giorni: l’arresto e l’estradizione dei rifugiati in Francia in seguito a fatti occorsi qualcosa come mezzo secolo fa. Arresto ed estradizione per rinchiuderli in carcere, salutati con fanfare, cimbali, tamburi e orgasmi di soddisfazione dalla classe mediatica e relativa subordinata e sopraordinata classe politica. 


Non entro nel merito della questione giudiziaria, né dei reati attribuiti a queste persone che da cinquant’anni vivono un altro essere se stessi e un’altra vita. Entro nel merito di una vendetta rispetto a un decennio tutto da criminalizzare per quanto ha fatto tremare i padroni, un’intimidazione formidabile perché tutto ciò non si osi mai più. Entriamo nel merito di personaggi che si ergono a giustizieri e che non hanno il minimo titolo, né per giudicare, né per condannare, né per incarcerare, dato che vantano moltissimi titoli per essere, essi, giudicati, condannati e incarcerati. Entro nel merito di molti più ragazzi, che per aver trovato brutta e ingiusta una società gerarchica, verticale, guerrafondaia, oppressiva e sfruttatrice e per essere scesi in strada per questo, disarmati, sono stati ammazzati. Ragazze, ragazzi che nessuno ricorda, di cui i carnefici girano liberi e onorati. Ragazzi di cui nessuno compiange le famiglie. Miei compagni. 


Coloro che ora, completamente fuori contesto, si rifanno sui rifugiati in Francia, sono l’Italia delle stragi mafiose-statali-fasciste, sono i Gelli e gli Andreotti impuniti, morti onorati nei loro letti. Sono l’Italia di successori come Macron, che da tre anni macella i lavoratori e studenti francesi, con una brutalità mai vista da altre parti; e come Draghi, il demolitore dello Stato italiano e suo svenditore negli anni ’90, per conto della finanza cosmopolita, e l’avviatore del popolo italiano all’abisso  del Grande Reset, negli anni nostri, sempre per conto della finanza cosmopolita.


Al secondo link c’è “0pen”, il sito di Enrico Mentana, titolato in assonanza con la Open Society del correligionari George Soros. Un sito della delazione, costruito come una lista di proscrizione.che inchiodi alla Colonna Infame  eretici, dissenzienti, soprattutto liberi pensatori e robaccia fastidiosa del genere. Stavolta dedica una dettagliata attenzione alla mia piccolezza. Ne apprezzerete l’obiettività e il rispetto. 


Quando gli pesti la coda. i cobra reagiscono così.


Fulvio


giovedì 29 aprile 2021

M5S, IL CAVALLO DI TROIA. --- VARIE ED EVENTUALI, VISTE DAL BASSO. https://youtu.be/ZozNEZZmQOw --- Guerra all'Italia, muore Ippocrate

 


https://comedonchisciotte.org/sancho-13-fulvio-grimaldi-m5s-il-cavallo-di-troia-per-il-nuovo-totalitarismo-italiano/ 

A questo link, che conduce alla puntata XIII di "Sancho" ("comedonchisciotte"), aggiungo, con caldo consiglio di aprirlo prima che il video scompaia, il link al documentario egiziano "REGENI", cui ho collaborato. Si tratta della prima risposta, di notevole livello professionale, alla versione italiana della morte di Giulio Regeni, da parte del paese che i nostri media e le ONG della propaganda CIA, ci descrivono come il peggiore paese-canaglia della regione mediterranea Al netto di sottotitoli italiani zoppicanti e del mio cognome con una e in più e una i in meno, si tratta di un documentario corretto, fattuale e credibile, con informazioni che in Italia ci sono state negate da cinque anni. Seguirà, nei prossimi giorni, un mio ampio racconto sull'altro Egitto.

https://youtu.be/kff1Fuzl_JQ 


DAL DRAGHI 1 ('90) AL DRAGHI 2 (2021): ERGASTOLO OSTATIVO ALL'ITALIA

IL RECOVERYPLAN DI SCHWAB VIA UE

L'ASSASSINO DI IPPOCRATE

L'AUTODAFE' DI GRILLO 

 


Il Recoveryplan dei draghi, detto per sfotterci PNRR (Piano  Nazionale di Ripresa e Resilienza che, se provate a pronunciare l'acronimo, percepite come vi abbiano fatto una pernacchia che neanche Edoardo...), è un'operazione contro l'Italia che farebbe l'invidia del feldmaresciallo Albert Kesselring e del maggiore della Gestapo, Herbert Kappler. Ma darebbe anche ampia soddisfazione al Maestro Frankenstein-Kurt Schwab, FEM, che da Davos ha proclamato la prossima automazione dell' essere umano e l'umanizzazione dell'automa.

Ma diamo l'apertura di questo pezzo, a integrazione dell'intervista su "Sancho" ("comedonchisciotte"), a chi se la merita. Quello che ci sistema subito e prova a manco farci arrivare al PNRR ordinatoci da Klaus Schwab (quello di Davos). Diceva William Shakespeare che, come Omero, Dante e Goethe, è sul pezzo in tutte le epoche, che "l'inferno è vuoto, tutti i diavoli sono tra noi.

Nell'epoca della Sanità al potere il cadenzario della tua salute prevede uno, poi due, poi tre vaccini, o anche vaccini ogni due per tre, dichiarati necessari da tamponi che ti scoprono il Covid perfino mentre ti porta la cicogna. Ma, "non abbassare la guardia". Questi vaccini non ti salvano dal contagio e dal contagiare,, mai, sei come il criceto sulla ruota. E, allora, uno come Roberto Speranza,  di ultradestra quanto il vaccino e tutti i vaccinari, ma capace di farsi eleggere da sinistro, per far passare questa roba ci voleva proprio.

Magistrati



La domanda che si impone a chiunque mantenga un vago ricordo dello Stato di diritto e dell'ombra della Costituzione più bella del mondo(?), è una sola: "Ma è mai possibile che nessun Procuratore, capo o aggiunto, o PM qualsiasi, conscio dei suoi diritti/doveri, non abbia ancora aperto un procedimento intitolato Roberto Speranza?" 'Sto ministro, cosiddetto della Sanità, imputabile per una sfilza di reati che, a trermine di legge e Costituzione, prevederebbero fino all'ergastolo ostativo (quello sgradito a una Consulta ai tempi del premier che non sfiora la parola "mafia" in un'Italia che la mafia, ufficiale e mimetizzata, si sta mangiando sotto i suoi occhi)? 

Sarà perchè i nostri integrissimi magistrati hanno davanti l'esempio del tribunale di Weimar il cui giudice, per aver condannato lo Stato, col conforto di periti e scienziati, per l'imposizione arbitraria e perniciosa di abusive restrizioni, si è visto invadere e buttare per aria casa dalla polizia tedesca, requisire cellulari e computer, esporre al ludibrio del pubblico credente come uno scellerato negazionista, nemico del popolo e della salute.

"L'inferno è vuoto, i diavoli sono tutti qui"



E diversi si devono essere installati nel nostro Ministero della Salute. Il ministro Speranza non è medico, neanche lontanamente, e Ippocrate gli risulta essere un cavallo che governa. Quindi non corre il rischio dei medici devoti a Ippocrate.Tanto meno perchè certamente, in Europa, il più devoto alla visione del mondo come la diffonde il signore di Davos. Così, a merito si aggiunge merito. Imposto con ll nulla osta, più che altro un diktat, il dispositivo salva-virus del paracetamolo (tachipirina) a chi ha una febbricciola, ha completato la misura con la disposizione della "vigile attesa", che è quella che ti fa curare quando è troppo tardi e, in compenso, garantisce flussi formigoniani agli ospedali.

Terapie? Guai se guariscono!

Agevolato in tal modo il conteggio dei numeri nefasti di Enrico Mentana & Co., Speranza si è fiondato col lanciafiamme sul rimedio posto da alcune migliaia di medici nel mondo (in Italia da quelli riuniti nei gruppi dell'avv. Erich Grimaldi e "Ippocrate") con terapie praticate alla prima linea di febbre. Terapie con i farmaci che migliaia di medici nel mondo ritengono utili e necessari e che finora hanno evitato milioni di euro, di ospedalizzazioni e di decessi. Il TAR del Lazio, accogliendo l'istanza di questi medici, aveva neutralizzato il protocollo necroforo dell'AIFA e di Speranza, 

Ma, nel rischio che la diffusione di queste cure potesse frenare i vaccini e relativi profitti di produttori e ospedali, il ministero ha fatto ricorso al Consiglio di Stato. Il quale, veleggiando nell'aria che tira, ha obbedito. Ora, se pensate che questa moltitudine di sanitari, non voleva altro, alla luce delle guarigioni ottenute, che dare un contributo alla lotta contro la "pandemia" e diminuirne rischi e morti, non potete non spiegarvi cosa diavolo stiano facendo tutti quei diavoli al ministero della Salute.

Sputnik V? Mai, è russo!


Tanto più che l'ossimorico portatore di quel cognome non si è mica fermato lì. Milioni di persone nel mondo e anche da noi ambiscono al vaccino Sputnik V, sia perchè non è genico e non rischia di trasformarci in omini verdi, sia perchè, comprensibilmente, si fidano più dei russi che degli anglosassoni. Che ha fatto allora Speranza? Nel nome del pluralismo, del multilaterialismo e della collaborazione tra le nazioni, ha calato la mannaia anche sull'Istituto Spallanzani che, su licenza russa, stava sviluppando lo Sputnik italiano. Vade retro! E voi che pensavate che ci si potesse salvare con un vaccino non UE, non anglosassone, non NATO! 

Ma c'è anche un cieligina speranzista (nel senso del ministro). Fate fatica a ricordare, perchè nessun giornale, cosiddetto, ve ne ha parlato: il Tribunale Amministrativo di Vienna, con nettezza, e l'OMS, tra i fumi, dicono che quei tamponi PCR riescono a creare falsi positvi a milioni, amplificando detriti insignificanti a 35-45 cicli, per dargli una carica virale che non c'è. E, quindi, montando una pandemia che, pure essa, non c'è. Cosa continua a dire, invece, il Ministero ai laboratori? Continuate ad amplificare a 35-45 cicli, tutto quello che trovate. Bravi, no?

PNRR, Parola di Schwab-Frankenstein

Un battaglione di diavoli particolarmente agguerrito deve essere finito a Palazzo Chigi. Dell'epocale pernacchia del PNRR abbiamo detto sopra. Supermario Draghi aveva copiato dal maestro Giavazzi il suo ordine di servizio sull'austerità spedito dalla BCE al governo di Berlusconi e poi anche il suo discorso alla nazione in Senato. Non meravigliamoci, dunque, se il Recovery Plan se lo sia fatto dettare a Davos da Klaus Schwab (Forum Economico Mondiale) e tradurre, a Bruxelles, da Ursula von der Leyen.

Un lasciapassare per il NOM

 


Si doveva fare un bel passo verso il Nuovo Ordine Mondiale (NOM) instaurato dal Grande Reset e Supermario l'ha fatto. E' la fine della giustizia sociale, la fine della scuola umana e umanista, diventata anticamera delle aziende, la fine del salario minimo e della pensione quota 100, il trionfo dell'impresa grande, la lastra tombale sul Belpaese su cui troneggiano le Grandi Opere, il "silenzio-assenso" a favor di mafie, la sostituzione nella Pubblica Amministrazione degli esseri umani con la stupidissima Intelligenza Artificiale, la decorporizzazione e digitalizzazione di ogni cosa. Insomma, l'uomo solo al comando deve disporre dell'uomo solo al servizio. 

E se non vi sta bene, grazie al passaporto vaccinale, senza il quale siete ridotti a talpe, sottoterra e ciechi, vi dovrà star bene per forza. Siete collegati al Grande Fratello che vi farà andare di qua e di là, per un po' anche all'estero. Poi basta. Ciò che conta è che grazie all'apposita Centrale Dati, chi di competenza saprà tutto di voi, nel nome della difesa della salute, e ne farà buon uso, anche poliziesco, anche militare, soprattutto finanziario (cashback). I media plaudono, il parlamento voticchia, qualcuno alza il sopracciglio, la gente crede. Alla fede è abituata da 2000 anni.

Mario Draghi Uno è colui che, nel 1992, dopo aver invocato, sul battello della massoneria britannica e della finanza mondiale, la privatizzazione e deregolamentazione di ogni bene della nazione, a fini di svendita multinazionale, si è ripetuto nell'attuale Draghi Due. Allora gli erano sfuggiti i servizi pubblici, le municipalizzate: trasporti, acqua, luce, gas, ambiente e tanto altro. Ma anche le piccole e medie imprese, l'obsoleta cultura della prossimità. A queste ci pensano adesso le restrizioni Covid. A quelli, i servizi pubblici, il PNRR. Multinazionali e mafie, opportunamente mai nominate, apparecchiano la tavola. Perchè, sennò, avrebbero messo lì Draghi, allora e oggi?


Commedia dell'arte: l'autodafé del capocomic
o

Quanto al Grillo con il suo autodafè, nato dal profondissimo disagio, non tanto per il figlio scavezzacollo, quanto per la fine di ogni suo ruolo nel piccolo complotto domestico che doveva agevolare quello grandissimo globale, ha saputo uscirne alla grande. Da maestro del colpo di teatro e del deus ex machina. Intuìto che non avrebbe avuto più nulla da dire, fingere, imbrogliare, è uscito dalla realtà immolandosi tra lampi e tuoni, nel sacrificio ai nuovi dei di sè e del figlio, tipo Conte Ugolino. Rimarrà nella Storia. E nell'ottavo cerchio, "Malebolge", dei fraudolenti, «sozza immagine di froda», accanto alla moglie di Putifarre. Cosa che potrebbe poi capitare all'azzeccagarbugli con la pochette e in mano nient'altro che una costola del PD. Perlopiù carbonizzata. 

Taglialingue di regime

A proposito, se esce questo sproloquio  vuol dire che sono ancora vivo, almeno per un po'. Coloro che non lo sono più, a tempo o permanentemente, perchè "non hai rispettato le regole della community", vale a dire i sapori preferiti dell'Eletto tra gli Eletti del popolo eletto, Mark Zuckerberg, sono tanti. Una caterva al giorno. Ne cito tre che mi hanno particolarmente irritato. Il senatore USA Rand Paul, che paga la sua opposizione all'ossessione compulsiva USA di uccidere altri popoli. Il gruppo "Vittime dei vaccini e Famigliari", e si capiscse perchè. Infine, quello di un mio amico sardo, Akira, dotato di un'intelligenza al confronto della quale quella del suo censore è un guscio di noce cui si sono mangiati il contenuto. Sfrucugliato il suo profilo, sospetto che la censura sia dovuta a un grafico ufficiale che mostra come negli USA i morti da Covid sono di più negli Stati che hanno adottato i lockdown che in quelli che no. 



 


giovedì 22 aprile 2021

NORDIRLANDA, DONBASS: LA MADRE DEL COLONIALISMO E' SEMPRE INCINTA. E ANCHE LA MADRE DELLE PRESSTITUTE (INTERVISTA COMEDONCHISCIOTTE) --- Dal Covid alla "Superlega": la forza imprescindibile della piazza


https://www.youtube.com/watch?v=5ZcdmbDehyA&t=1s 

Cari amici che avrete ricevuto il link con l'intervista che mi ha fatto Mauro Scardovelli, stavolta quasi intera, dopo la pubblicazione sul suo sito di una versione ridotta di oltre metà. Avrete notato che ci sono dei forti disturbi audio e video nei miei interventi. Non dipendevano da me. Era scadente la connessione. Ma non mi è stato dato di ripetere quelle sequenze difettose. In effetti sarebbe da buttare tutta quanta. 


Un Vietnam in Europa. Ancora oggi.

 

 
 
 
 


Avendo io speso buona parte della mia vita e del mio lavoro, un quarto di secolo, nell'andirivieni tra resto del mondo e Irlanda del Nord, ultima, persistente colonia d'Europa, conto sulla vostra indulgenza per essermici dilungato un bel po' in questa intervista a "Sancho" ("comedonchisciotte"). A parte i due miei libri, "Un Vietnam in Europa" e "Blood in the street" (in inglese), non ho avuto negli ultimi anni molte occasioni per pubblicare qualcosa sul tema. Ma, sapendo che vi sono, a dispetto della distanza temporale, ancora parecchie persone interessate all'argomento (prima guerra in Europa dal 1945, seguita da quella alla Jugoslavia), ho approfittato dell'ospitalità degli amici di "comedonchisciotte" per darne la mia testimonianza diretta. A partire da Bloody Sunday dove, insieme a un fotografo francese, siamo stati gli unici giornalisti internazionali sul campo nella "Domenica di Sangue", quella cantata dagli U2 e incisa nel profondo della Storia e della carne d'Irlanda. Quella che è divenuta una svolta nella storia dell'Europa e mia personale.

Murales dell'IRA a Belfast 

Mia foto della prima vittima della strage: Jack Duddy, 16 anni

Martin McGuinness, già vice capo di Stato Maggiore dell'IRA, poi vice-premier del Nordirlanda, con il sottoscritto,: 2017. Muore di cuore una settimana dopo.

Bobby Sands, comandante dell'IRA e poeta, morto in carcere per sciopero della fame

Murales della mia foto di Jack Duddy ucciso, all'ingresso del ghetto repubblicano, Derry.


Innocenza ritrovata e rivenduta

Nel 1972 finiva, simbolicamente si può dire, l'innocenza riacquistata dall'Europa dopo le Guerre mondiali e i totalitarismi: lo Stato che massacra i cittadini in lotta contro una feroce colonizzazione e un'apartheid etno-confessionale nel XX secolo, le cui origini si perdono nel buio del Medioevo. E' stata l'apertura di una chiusa. Sono seguite, tra altri crimini, le spedizioni armate europee in giro per il mondo agli ordini della Nato, la frantumazione della Jugoslavia, l'annientamento dei baschi, il neonazismo militare ucraino contro i popoli liberi del Donbass, lo strangolamento della Grecia (protagonista il premier covidiano Draghi) e, nel suo piccolo-grande, l'assalto socio- ed eco-cida alla Val di Susa, fino alla complicità subalterna europea con l'ontologica aggressività degli USA.

Riprendo alcuni temi che nell'intervista sono stati accennati, o no. Si parte dalla Superlega dei bonzi stronzi, miliardari indebitati, che si volevano intestare il principio dei bonzi stronzi USA: il win-win, dove non si perde mai e non si scende mai in serie B. Dove il principio è dinastico, come quello di principi e re. L'efferato tentativo del vampiraggio globalista dell'élite finanz-vaccinal-digital-militarista di sottrarre al popolo lo sport del popolo, per farne uno show astratto e virtuale per utili idioti e amici del giaguaro, a esclusivo uso e profitto di sanguisughe e squali antropomorfi, pare sia fallito. Disfatta, per una volta, dei licantropi in travolgente marcia verso il Grande Reset globale di cui questa operazione era l'ennesima orrenda figlia. La passivizzazione delle masse tramite paura e menzogne indotte, aveva fatto coltivare l'illusione del trionfo a portata di mano. 

Un passo più lungo della gamba, un piede sulla cacca di diavolo e zebra


  Berlino, 21 aprile 2021, ancora una volte oltre 100.000 contro la legge delle restrizioni per sempre (8000 per "il manifesto" e tutti fascisti).

Le reazioni indignate di governi e organismi preposti sono state significative e utili, ma essenzialmente motivate dalla sottrazione dell'osso. Ha contato che la cupola criminale che governa l'intero processo di disumanizzazione globale, rassicurata dagli splendidi risultati ottenuti in tema di assoggettamenti a clausure, tamponi e vaccini venefici, mascherine e distanziamenti spersonalizzzanti e psicotossici, abbbia fatto il passo più lungo della gamba. Inter, Milan, Manchester United, Real Madrid, la Juventus di quel brav'uomo che faceva comunella con il capotifoso mafioso, e le altre di una torma di ossessi compulsivi del profitto, hanno fatto una figura di rapinatori alla Fantozzi. 

Ha risposto un popolo, più altrove che da noi, con uno smerdamento fatto di collera, sarcasmo. autodifesa e difesa di un grande valore culturale e sociale,  che resterà negli annali e nella memoria del popolo sportivo. Ed è stata la piazza in rivolta a sconfiggere ala masnada di vampiri. Il processo del via dai campi e dagli stadi, l'annichilimento dello sport giovanile e dilettante, in direzione di divani e schermi e un'umanità debilitata nel fisico e nella psiche, ha subito un battuta d'arresto.

Le pippe e le azioni


Tutto questo alla faccia dei vari Sai Baba alla matriciana che spuntano nei momenti di smarrimento sociale per offrire il loro contributo depistante ai grandi complottisti. Irridono alle piazze, dichiarano ridicoli e inutili le mobilitazioni, i cortei delle plebi, propongono in loro veci l'aristocratica dell'onanismo individuale, chiamato "rigenerazione di se stesso", o illuminazione del proprio io per raggiungere una più elevata coscienza di sè e, magari, dello spirito universale. A questi fancazzisti, tutti con una prodigiosa considerazione di sè, hanno risposto le piazze dei tifosi, le decine di migliaia di attivisti antimbroglio ancora una volta in piazza a Berlino e ovunque, a costo di farsi fracassare la testa o bandire dal consesso civile. Cose che nessun pipparolo individualista rischia mai.

Non sarà il ritorno al calcio delle comunità, del territorio, della cultura condivisa, celebrata dalla nazione la domenica pomeriggio (domenica "populista", "sovranista", "di destra"). Quella è già stata corrotta dalle mossettine e poi mossettone devastanti e alienanti del mercenariato apolide. Prima gli "oriundi", poi tre stranieri, poi tutti stranieri, salvo qualche eccezione autoctona. Poi  padroni avventurieri e speculatori cinesi, arabi, staunitensi. Da cui i vergognosi scatafasci a livello internazionale. Per infine far affogare l'intero gioco in un demenziale mare di denari- debiti, trucchi, offensivo e razzista, a stadi vuoti perchè si capisca che a stare insieme non si tornerà mai più. 

Ma tant'è, oggi siamo contenti e  non lo sono quelli della banca d'affari J.P. Morgan, usurai ai fini di Superlega, che il 1 aprile 2014 (e se era un pesce, era uno squalo) mandarono un diktat al nostro governo perchè tirasse il collo anche a quel che restava di nostro welfare e democrazia, l'hanno presa sul muso. Non ancora i compari della McKinsey, che anzichè sul calcio, si sono avventati sull'Italia via governo Draghi, sapendo che lì c'est plus facil fottere il paese per conto di Rothschild, cui tutti fanno capo.

A chi i misfatti? A voi! A chi la giustizia? A noi!

Cinici, protervi, stupidi e famelici, i 12 baroni dell'anticalcio che volevano trasformare lo sport che simbolicamente, anzi comunisticamente, esalta l'individuo e lo fonde nel collettivo sul principio della collaborazione per una meta condivisa. Cinica, proterva, stupida e famelica è parimenti la nostra classe politica, quella confindustriale, quella bancaria , tecnico-scientifica, militare e clericale. Mai ne abbiamo avuto dimostrazione come negli ultimi 15 mesi di pandemia del Terrore.

E Speranza è ancora lì, a sfornare nequizie cretine e di puro dispetto, come un passaporto che ci fa stranieri in patria e ci fa - forse - superare il confine della regione e le garritte con gendarmi, ma senza la zia non negativizzata da meno di 48 ore e senza il nonno morto di Johnson&Johnson. Sta ancora lì, l'ex-assessore all'urbanistica di Potenza, oggi in capo alla nostra salute - chi meglio di lui al tempo delle competenze? - assieme a Draghi e Massimo Galli,  a dispetto di menzogne, immoralità, imbrogli, maneggi, occultamenti. Roba che è finita perfino sotto gli occhi della Procura di Bergamo (Dike, figlia di Zeus e di Temi, dea della Giustizia, ce la preservi!)

Un Grillo fuori di brocca

E anche Beppe Grillo, che ha turlupinato la maggioranza migliore degli italiani, è  ancora là: un tempo contro i giudici remissivi con i signori rubacchioni, ora contro i giudici accaniti contro il figliolo scavezzacollo. Ha sbroccato, Beppe, il suo fiuto di volpe politica lo ha tradito non appena ha annusato una trappola giudiziaria per volpini. Dopo la figura di guano politica, quella, strabiliante, psico-morale. Resta uomo del varietà, Grillo. Sono i tempi in cui, ogni due per tre, una celebrità appannata si ricorda di molestie, o violenze, subite vent'anni prima. Tempi nati dal clima globalista  dei conflitti artefatti, ma disgreganti quanto il Covid. Guerre di etnie, linguaggi, generi, anzi, contro UN genere. Da noi la nuova lotta di "classe" sosteneva anche il decollo di una nostra figlia d'arte.cinematografica in disuso, la rovina di qualche regista, poi magari assolto. Tutta roba che con il riscatto dal dominio maschile aveva da fare solo strumentalmente. 

Guerre di genere e guerre di guerra

Guarda il caso, gli apostoli di quello Zeitgeist spesso sostenevano anche la deportazione e la tratta di esseri umani! Ma pure le sanzioni genocide e le guerre di sterminio ai cattivi da propaganda, l'invenzione di dittatori e il transfert freudiano della propria violazione dei diritti umani sulle proprie vittime, il discorso non mi tornava. Dopo Socrate, ho chiesto conferma religiosa a San Tommaso e laica a Giordano Bruno e ora sono in attesa di toccare con mano. Loro, intanto, m'hanno fatto sapere che un dubbio lo meritano tutti, vittime e colpevoli.

Intanto Biden, presidente scampato al sanatorio, si è rivolto alla magistratura con intenti uguali a quelli di Beppe e nello stesso segno dei bonzi stronzi che modellano processi e sentenze secondo proprio criterio e vantaggio. Il primo sbraitando, il secondo pregando. Il devoto di Obama e il patrono dei nazibattaglioni in Ucraina, ha dichiarato nel suo Angelus, mentre era ancora in recesso la giuria del processo a Derek Chauvin, poliziotto killer di George Floyd, di pregare perchè la decisione fosse di condanna. "E 'l modo ancor m'offende..." (Canto V dell'Inferno) sembra abbia risposto Licurgo passando per Dante.

Dike molestata

Non basta. Ditelo a Licurgo - e guardate che turbine di giravolte si fa nella tomba - che Salvini a Catania è assolto e a Palermo mandato a processo per due stesse idenitiche fattispecie di reato. Intanto la Procura di Roma soddisfa la canea mediatica trovando "testimoni" per Giulio Regeni. La famiglia implora: "Chi sa, dica!". Nel mio piccolo, io ho dett e continuo a dire. Mai che mi abbia risposto qualcuno.....Sto ancora attendendo il collega Alberto Negri, che si era dichiarato disposto a un confronto in tv (da lui disdetto 24 ore prima)

Sto allungando il brodo attorno a un'intervista già smisurata. Chiudo, ma mi corre l'uzzolo e l'opportunità di parlare di un programma tv come non lo si vedeva dagli anni di Walter Chiari, Paolo Rossi, Beppe Grillo e i Guzzanti. Anzi, meglio, perchè oggi ci vuole più coraggio. E, incredibilmente, su Canale 5. E' la trasmissione, il venerdì, di Pio e Amedeo, due lazzaroni pugliesi di assoluto genio e vasta cultura, già conosciuti come "Migrantis". E' la roba più scandalosa, esplosiva, intelligente e "ostinata e contraria" che si sia vista.nell'Alto Medioevo della barbarie "politically correct".  

Hanno cominciato prendendo a pesci il pubblico del Canale su cui stavano agendo, applauditissimi dai masochisti. Hanno proseguito facendo in mille pezzi il massimo tabù dell'italiano medio, intermedio e sotto media: la mamma. Una mamma degli sganassoni e del sadismo ricattatorio. Hanno celebrato un baccanale della bevuta e della felicità, travestito da classico matrimonio dell'oleografia camorrista. Hanno sfrucugliato un'imbarazzata regina dei Talent. Hanno concluso alla grandissima, tra tricolori, note di De Gregori, sulla mappa  di un'Italia fatta a pezzi, e lacrime. Anche mie. Alla faccia di chi ci dice sovranisti. Lunga antenna, Pio e Amedeo! Finchè ve la concedono.....




martedì 20 aprile 2021

INCIDENTE DI PERCORSO --- Conversazione tra Mauro Scardovelli ( Uni Aleph) e Fulvio Grimaldi: A TUTTO CAMPO: MONDO, ITALIA, VIRUS, GIORNALISMO https://www.unialeph.it/fulvio-grimaldi/


https://www.unialeph.it/fulvio-grimaldi/ 

Giorni fa, Mauro Scardovelli di "Uni Aleph" mi ha gentilmente chiesto un'intervista, la seconda dopo quella che mi aveva fatto al tempo della cosiddetta "prima ondata", centrata sul mio libro "Cambiare il mondo con un virus- Geopolitica di un'infezione". Naturalmente sono stato lieto di accettare, anche se poi, al dunque, l'intervista si è trasformata in una stimolante conversazione tra intervistante e intervistato.

Non sono molto pratico in ricerca di cose nei siti altrui, specie se ricchi e svariati come quelli di Scardovelli, per cui gli ho chiesto di inviarmi il link. 

Con notevole sorpresa ho poi constatato che della chiacchierata di oltre un'ora non erano stati pubblicati che poco più di 20 minuti. Erano stati apportati tagli qua e là ed era scomparsa la parte centrale e quella conclusiva. Da esperto, per 60 anni di professione, di regole e deontologia giornalistiche, ho chiesto a Mauro ragione di questa manomissione (della quale avrei dovuto essere avvertito prima di qualsiasi diffusione). Mi chiedevo cosa avrebbe potuto indurre a tali ,massicci tagli, dato che a uno Scardovelli non credo sia possibile attribuire censure. E dato anche che, se Scardovelli mi aveva chiesto un'intervista, logica vorrebbe che lo abbia fatto perchè trova interessanti, se non valide, le cose che dico e scrivo un po' ovunque. E che nel colloquio ho più o meno ribadito.

Scardovelli, chiedendomi cortesemente scusa, mi ha poi inviato la versione quasi completa dello scambio, spiegando che si era trattato di un mancato controllo suo, su errori compiuti dal montatore. 

Credo che per i miei pazienti interlocutori e amici sarebbe stato interessante confrontare la versione ridotta a poco più di 20 minuti con quella definitiva di oltre un'ora. Ma quando sono andato a cercare il pezzo tagliato, è risultato introvabile perchè comprensibilmente "rimosso dall'utente che lo ha caricato". Peccato. https://www.youtube.com/watch?v=kQNvU-Js054       Videoconversazione tagliata con Mauro Scardovelli


TAV - Valsusa, Patrioti, Gestapo, Vittime



Ricevo e inoltro e ricordo a tutti che in ospedale a Torino, angheriata dai carabinieri, con la faccia tumefatta e multiple fratture per uno delle decine di candelotti sparati in faccia, giace Giovanna Saraceno, 38 anni, militante della battaglia per la Valle, per la civiltà umana, per la libertà e contro i ventennali soprusi di chi si vuole avvantaggiare e arricchire a spese di una comunità, grazie a questa opera devastatrice e inutile.

Per impedire l’ennesimo stupro, un mega-autoporto a San Didero, ancora una volta gli irriducibili difensori della valle e dei diritti umani di tutti, si erano mobilitati per opporsi. Sono stati accolti dall’ennesimo bombardamento di strumenti della repressione che feriscono, intossicano, mutilano e, a volte, uccidono. Tra questi, i candelotti di ferro sparati ad altezza d’uomo. Tra Italia, Francia e Germania è in corso una nobile competizione per chi riesca a causare più danno all’integrità delle persone che lottano per la ragione e  la verità. Per quanto lo volessero con tutte le loro forze, le presstitute dei media non sono mai riuscite a mostrarci una sola immagine dalla Russia, Cina, Hong Kong, Iran, Siria, Egitto, Venezuela, che potesse fare il paio con la brutalità dei regimi euro-atlantici.

 

Inviato da Posta per Windows 10

Un saluto circolare,

il prof. Angelo Tartaglia sta diffondendo questo messaggio che sarebbe bello potessimo firmare in tanti, firme singole o collettive.

Chi è d’accordo, confermi presto la sua adesione a INFO PresidioEuropa No TAV info@presidioeuropa.net.

Lo faremo girare ai media, su Facebook e Twitter.

Paolo

 


Un sentimento di indignazione

In questo momento vorrei esprimere un sentimento di indignazione. L'indignazione non è razionale, ma qualche volta non è evitabile.

C'è una parte del nostro paese (non del Kosovo o dell'Afghanistan) che è soggetta ad occupazione militare da parte di forze armate dello Stato (il nostro). Non si tratta di un santuario della criminalità organizzata, ma di una vallata alpina con i suoi comuni, cellule fondamentali, dice la Costituzione, dello Stato.

Avrete capito che mi riferisco alla valle di Susa.

Tutto questo avviene in quanto, in assenza di argomentazioni di merito, lo Stato sostituisce agli argomenti la forza: un classico, se non fosse che il nostro si definisce "stato democratico". Con gli armigeri (a parte le fanterie ci sono anche cingolati, filo spinato e simili bazzecole) si vuole imporre un'opera la cui diseconomicità è platealmente conclamata (se n'è accorta anche la corte dei conti europea) e che dal punto di vista climatico è un vero e proprio crimine: gli effetti globali vanno in direzione opposta agli obiettivi nominalmente perseguiti dall'UE (e dallo stato italiano!). Tutto questo è facilmente sostenibile dati e conti alla mano.

Ma dati e conti (direi la realtà) in questa vicenda (come in altre) sono marginali. La "politica" sostiene trasversalmente (inclusa un'ampia fetta del PD) lo scavo del supertunnel tra Italia e Francia o semplicemente schierandosi con l'interesse immediato delle grandi imprese che vorrebbero realizzarlo o a sostegno di un sistema ideologico che afferma e continuamente rilancia un'economia materialmente insostenibile e che produce ovunque (qui come altrove) disuguaglianze crescenti.

A uno stuolo di signore e signori che siedono nei consessi istituzionali (dal parlamento in giù) merito, argomenti e fatti non interessano più di tanto: ho avuto modo di verificarlo in un paio di audizioni svoltesi prima di Natale. In "politica" ciò che conta è da che parte stai: problemi e fatti, sono marginali. E' il trionfo dell'arroganza ignorante. Parlo dell'ignoranza di chi pretende di non aver bisogno di porsi delle domande e pretende a priori di conoscere le risposte senza bisogno di critica e di confronto.

Allego un comunicato di uno dei Comuni di quella valle (San Didero 14 aprile 2021) e la foto di una ragazza colpita in faccia da un lacrimogeno sparato (ovviamente ad altezza d'uomo o di donna) dalle valorose truppe coloniali inviate a superare ogni obiezione in merito a sostenibilità economica e ambientale.



Quale fiducia si pensa possa esserci, in queste condizioni, ne "lo Stato"? e a cosa si è ridotta la credibilità de "la politica"?"

Angelo Tartaglia,

seguono altre firme

domenica 18 aprile 2021

DEMOCRAZIA: QUELLI DEL '48 SI SONO FATTI PRENDERE LA MANO; QUELLI DEL 2021 GLIE L'HANNO MOZZATA


Qui sotto il link a un’intervista radiofonica fattami da Stefano Becciolini per “Becciolini Network”. Visto che l'intenzione digital-pandemica è di arrivare alla eliminazione dei cinque sensi (più quelli che si attribuiscono gli spiritualisti), provo a dare un contributo. Stavolta niente senso della vista, all'odorato ci pensa la mascherina, al gusto il virus, il tatto viene sostituito dai comandi vocali. Ci resta l'udito. Buon ascolto.

Si parla di come una democrazia, nata ambigua e con molte trappole e riserve mentali, presenti perfino nella nostra Costituzione (la più bella del mondo?), cambiata in costituzione materiale in atto, sia stata, nel giro di appena un anno, fatta a pezzi e ridotta a diploma appeso alla parete dal medico Mr. Hyde.

🎙15-04-2021 IL PUNT🔴  DI VISTA🎙

SIAMO VERAMENTE IN UNA EMERGENZA DEMOCRATICA? DIRETTA CON FULVIO GRIMALDI

Ospite della diretta radiofonica:  FULVIO GRIMALDI, giornalista e inviato di guerra.

 https://www.spreaker.com/episode/44341519 


L'assassinio geopolitico-mafioso di Aldo Moro segna una svolta nella storia della Repubblica. Una svolta che è tappa fondamentale, insieme alla varie "guerre" alla droga, all'AIDS, al terrorismo, al cambio climatico, al Covid, della strategia che ci dovrebbe portare alla Globalizzazione dello schiavismo. Siamo al picco del cinquantennio più turpe di tutta la storia d'Italia. 

Da allora si sono succeduti ininterrottamente intrighi mafio-statali eseguiti dalla schiatta degli andreottiani e andreottini, piduisti o meno, su ordini del giorno di un Jack lo Squartatore a stelle e strisce, al quale si sono volontariamente prostituiti i tutti i governi del paese. Altri bracci operativi sono, connessi alle varie criminalità organizzate, servizi segreti, massoneria e Vaticano (l'uccisione di Moro complementa la fine del papato eterodosso di Giovanni XXIII).

A condurci oltre l'orlo del precipizio, raggiunto seguendo i pifferai del cosiddetto "Arco Costituzionale Amerikano", hanno delegato un banchiere che, totalmente inetto su tutti i piani a eccezione di quello sotterraneo dei caveau, ha impegnato la sua esistenza tutta in stanze foderate di banconote, in cantine con le botti riempite del sangue succhiato a vari popoli e  in un compound con alleati, complici e succubi, in cui nessuno entrava con  un patrimonio inferiore a qualche miliardo. Miliardi ovviamente rapinati, con la Grecia per cartina di tornasole.

Porci col rossetto


Governanti, duci, rinnegati e trasformisti, donne e uomini di panza e di mano, manipolatori mediatici addestrati a secernere pus da schermi ed edicole, da quel ciglio dell'abisso ci stanno buttando giù uno per uno. E' nel nome dei "diritti umani" e della "democrazia" di cui sopra, sotto la copertura dei quali ci hanno reclutato, ora ci lanciano contro genti e governi dei quali nessuno ci ha mai fatto il minimo male. Anzi, sono quelli che ci hanno offerto una prospettiva di amicizia, collaborazione e pace. Pensateci quando sentite parlare di Navalny moribondo, di donne sotto la ferula degli Ayatollah, o di ragazzi italiani seviziati in Egitto.

Possiamo ringraziare una Costituzione che, all'articolo 11, prima nega la nostra partecipazione alle guerre e poi ce le consente "purchè ce  la impongano altri per buone ragioni"! Lo stesso per il diritto alla salute, articolo 32. E così via. Di quei buchi, i movimentatori terra  addetti alle sepolture, hanno fatto voragini. 

Chiudo, non per terrorizzarvi, procedura spettante ai nostri becchini, ma per aprire occhi e coscienze in letargo con i seguenti dati di fine marzo relativi ai  nostri vaccini SPERIMENTALI

MAI TANTI EFFETTI AVVERSI IN VACCINI PRECEDENTI



AstraZeneca 967 morti e 133.310 effetti avversi 

Pfizer 3.529 morti e 127.789 effetti avversi

Moderna 1.475 morti e 11.545 effetti avversi

 

Vaccino: salvezza nell'aldilà (Papa Bergoglio)

Di una cosa possiamo essere assolutamente certi: stiamo assistendo alla più grande strage da vaccino mai verificatasi nella storia delle medicina: il grafico in alto, costruito con i dati ufficiali dell’EMA , l’agenzia del farmaco europea, mostra visivamente e in maniera immediata, comprensibile anche per chi ha gli occhi foderati di paura e di cazzate mainstream, quale sia stato il balzo degli “effetti avversi” che si è avuto a marzo, mese nel  quale si sono fatte più vaccinazioni. 

Fino a ieri tutto l’ambiente medico tenuto per le palle da Big Pharma, ha tentato di dire che non c’erano correlazioni, ma alla fine l’EMA ha dovuto ammettere che, per quanto riguarda AstraZeneca, tali correlazioni esistono. Anche se poi l'ente incaricato del controllo dei farmaci si è lanciato in un peana costi -.benefici che se fosse stato formulato in un esame di statistica avrebbe causato la perpetua espulsione dello studente. 

Mi dite che quei decessi, quelle paralisi, quegli infarti, quelle trombosi, sono niente rispetto ai milioni di vaccini inoculati? Allora fatevi dire grazie da chi li ha subiti, quei danni, credendovi quando dicevate che i vaccini erano sicuri.

A proposito, la sapete la buona novella? Emer Cooke, irlandese, dalla pandemia in qua direttrice dell'EMA è stata per l'intera sua vita professionale la lobbista-regina di Big Pharma. Ha lavorato per Pfizer, Novartis, Johnson&Johnson e compagnia curante. E' grazie ai suoi Sì (Pfizer, Moderna, AZ, J&J)  e grazie ai suoi No (Sputnik  Sinovac, terapie domiciliari) che sarete salvi. Forse. Poi chiedetevi perchè una legge sui conflitti d'interesse è l'ultima cosa che preoccupa presidenti e pontefici, vaccinari e tamponari, presstitute e lenoni, banchieri e generali, tra le Montagne Rocciose e il Danubio.

Ci meravigliamo allora che uno Speranza ci chiuda o apra la porta della cella a seconda del tampone farlocco? Che un Figliuolo dal "pensiero parallelo" e tre chili di mostrine ci rifili vaccini che fanno male peggio del virus pur pompato; e che una Corte Costituzionale (quella della Costituzione di cui sopra) intimi al Chiacchieramento di abolire l'ergastolo ai mafiosi che NON collaborano? Tout se tien, da Navalny a Speranza (ultimo a morire), da Badoglio a Figliuolo, da Bill Gates ai giudici di Palermo e al procuratore Lo Voi



mercoledì 14 aprile 2021

DELITTI IMPERFETTI Mio Webinar per R2020 del 13 aprile 2021 --- dove si parla di flop, tonfi, cantonate, mascalzoni della peggior specie e rimedi guerreschi https://youtu.be/PnF7Yxtjew8 HYPERLINK "https://youtu.be/PnF7Yxtjew8%20"


 


Formulo una domanda che al tempo stesso è tattica, strategica e ontologica., cioè il massimo, in peso e misura, che può assumere una domanda. E' mai possibile che i responsabili  di una rovina d'Italia senza precedenti dal giorno delll'Unità e dell'annientamento psicofisico e morale del nostro popolo, stiano ancora in libertà? Sguazzando tra reati, delitti, errori funesti, frodi, menzogne,  altissimi tradimenti dell'interesse nazionale, morti disabilità da loro causate? E' la domanda del secolo, del millennio. Nel mondo si sono svegliati coloro a cui tocca: procuratori, giuristi  e giudici. Da noi siamo nel regno di Palamara.

Lo stupore, lo sgomento sono giustificati. Vedete, c'è una Corte Costituzionale a Karlsruhe e poi diversi tribunali che, se non hanno ancora messo sotto accusa e processo il governo tedesco tutto, a partire dalla virago Merkel, almeno hanno contradddetto alcuni dei suoi provvedimenti più terroristici, restituendo ai cittadini diritti e movimento. Ora ci si aspetta che intervengano contro un simil-1933 nazista che la Merkel e la sua cricca, si sono proposti. Hanno intimato al Bundestag di passare, prima di subito, una legge che porta agli stessi esiti, anzi peggio, del 1933. E' l'emendamento alla legge dell'anno scorso sulla "Prevenzione delle Infezioni" che instaura, ad arbitrio del regime, la dittatura bio-tecno-fascista. Ne ho parlato nel Webinar. Bastano cento persone dichiarate contagiate dal tampone su centomila, per mettere l'intero paese sotto un lockdown  che sta al "Reich Millenario" di Hitler come la Vergine di Norimberga (lo strumento di tortura più efferato mai inventato) sta a una camicia di forza. Chiusura, arresti, annichilimento di tutto e di tutti.

 

Vergine di Norimberga

Poi ci sono stati altri provvedimenti, da noi del tutto inconsueti. A Vienna, il più alto Tribunale Amministratio dello Stato, dichiara il massimo strumento di moltiplicazione dei "casi", il tampone PCR, del tutto incapace di stabilire una positività veritiera, di fare una qualsiasi diagnosi. L'avevano già provato dozzine di scienziati e medici, tanto autorevoli da far sembrare i nostri dottoroni del CTS  tanti Gargamella incattiviti. Ma sapete come stanno le cose con Mentana e gli altri media. Non ne è passato neanche un sussurro. E pensare che se non vale il tampone, non vale più niente in questa operazione tanto meticolosamente preparata. Crolla tutto, i numeri, le chiusure, i positivi, i morti. Tutta l'architettura che dovrebbe seppellirci sotto il Grande Reset.

Poi, però, l'ha implicitamente ammesso anche la curia dell'OMS, sbigottita, davanti alla quali i Mentana, gli Speranza (ultimo a morire), se ne stanno in ginocchio. Ha affermato, con una certa reticenza, che, senza accurata visita clinica a ogni soggetto, il tampone non vale un fico. Oltre tutto, fa male: l'Accademia Medica di Francia documenta che può ledere il cranio. Ma cose di questo genere già le sappiamo per le mascherine, l'igienizzazione assassina delle difese corporee, i vaccini, gli arresti domiciliari......

Poi c'è stato un tribunale del Belgio, un altro in Michigan, altri dappertutto, con sentenze anti-restrizioni, o anti-vaccinazione, quanto meno obbligatoria. Quello belga ha imposto al governo di rimuovere entro trenta giorni ogni restrizione pro-Covid, pena 200.000 euro subito. 100 medici belgi avevano denunciato l'abuso e i suoi effetti collaterali terrificanti.

 Processo sì, ma non di Norimberga!


Qualche mio nostalgico amico si è augurato un Processo di Norimberga ai perpetratori dei delitti inflittici e delle fantastiche assurdità comminateci per sottomettere anche i nostri ultimi brandelli di razionalità e logica ed abituarci alla psicopatia sociale, intellettuale e morale del Grande Reset. La proposta mi ha suscitato quasi tanta indignazione quanta me la provocano le turpitudini dei falsari del processo repressivo in atto. 

Ma Norimberga no. Io ragazzino ero ancora in Germania, trattenuto dal comando militare USA , insieme a sorella e madre. Questa aveva commesso il crimine di farmi entrare nello "Jungvolk", cosa non obbligatoria per un cittadino italiano, ma da me ambita perchè i bambini vi facevano i boyscout, però in camicia bruna, cinturone e fanfara in testa. Neanche alla soglia dell'adolescenza, ascoltai alla radio quotidianamente le dirette del processo. 

E capii perchè anche i più fervidi antinazisti se ne vergognavano: un processo dei vincitori - quali vincitori, si vedrà poi, ma già si capiva - ai vinti è una porcheria morale e giuridica senza confronti. Improvvisato su due piedi, senza indagini, inchieste, prove. Con difensori grotteschi, cooptati dall'occupante. Con testimoni sotto ricatto, non solo morale, che compiacevano giudici predeterminati in ogni loro parola: il solito servo encomio (ai giudici) e codardo oltraggio (agli imputati) di ogni disequilibrio tra accusa e difesa. C'era più verità nell'autodifesa di Hermann Goering che nelle scomposte intemperanze del procuratore Robert Jackson. Un'aberrazione giudiziaria vera per sancire in eterno colpa e dominio, delitti, veri o meno,  che nascondessero i propri, passati e futuri.

Parlo, nel Webinar, dei devastatori istituzionali delle nostre salute e sanità. Fino a quel neo-inquisito, numero due dell'OMS che, in combutta con il capo dell'ISS e del ministro responsabile, ha cercato di schiacciare, sotto i suoi scarpini di valletto dell'élite, il primo frammento di verità sul nostro sfascio Covid uscito da fonte inconfutabile, quella dell'ufficio OMS di Venezia. Onore a Francesco Zambon e ai suoi collaboratoni. Così Ranieri Guerra, mentitore e imbroglione, uno che ci ha disarmato davanti a un virus qualunque, ma dichiarato pandemico, finisce sotto inchiesta al Tribunale di Bergamo, città in cui  le competenze dei nostri adddetti hanno furoreggiato con particolare virulenza.

 



Bergamo, Karlsruhe, Vienna, Bruxelles, Oklahoma e altri tribunali consci del loro compito ben vengano. Anzi più ne vengono a processare coloro che gli "effetti avversi" della seconda guerra mondiale li vogliono allargare a 7,3 miliardi di esseri umani e prima finisce questa burla da Circo degli Orrori. E, stavolta, sarebbe il processo dei vinti ai vincitori, delle vittime ai carnefici. Come Giustizia vuole.

Cose che voi umani...

Chiudo narrandovi che ho visto cose che voi umani.... In un parco senza anima viva un veccchietto sulla panchina, a rubare un po' di vitamina D al sole, con mascherina dagli occhi alla gola. Il contagio rischiava di prenderlo dai rondoni di ritorno dalla migrazione. In una macchina, guidatrice sola con tanto di mascherina e sguardi di superiorità ai passanti. Sorpassata dal motociclista, con casco, visiera di plexiglass, ampia sciarpa e sotto al tutto ampia mascherina, che scambiava cenni di superiore intesa con la signora in auto. Occhio, la mascherina sta diventando di moda, di bisogno, di eleganza, la coperta di Linus. L'ha detto perfino uno che non ci capisce niente: "Causa varianti, la mascherina è per sempre" (Mario Draghi)

Ho visto stadi immensi, dove trentamila persone potevano starci a distanza di urlo, vuoti e deserti, con al centro gruppetti di omini colorati che si affannavano a vuoto intorno a un pallone. E ora vedrò stadi mezzi colmi, perchè l'ha ordinato, non Speranza, non Brusaferro, non l'OMS, non Bill Gates, non l'accidente che ti si piglia, ma l'UEFA. Son soldi. Ma ragazzi a tirare due calci sul campetto, questo no, Nisba, Nein. E' assembramento.

NO TAV PER SEMPRE

 


E ho anche visto, e filmato, la Val di Susa. Ieri per l'ennesima volta in un quarto di secolo, c'è stata la clava dei pretoriani su cittadini, ragazzi, donne, vecchietti, gli irriducibili combattenti e patrioti della Valle e della civiltà umana. Hanno messo tutta una vita, una giovinezza, un'età matura e una vecchiaia a difesa del giusto e del bello. Come i greci, come quelli delle Termopili: Kalos kai agathos (καλὸς καὶ ἀγαθός). Hanno messo a servizio della verità tempo, pelle, cuore, spirito. E di nuovo sono stati bastonati nel nome dei superiori profitti di vampiri. E noi stiamo a guardare, distanziati, mascherinati, mentre il sangue scorre dalle ferite inferte a boschi, prati, campagne, culture, storia, carne e spirito umano. 






domenica 11 aprile 2021

BIDEN-RUSSIA-CINA: STRINGERE IL CAPPIO --- Guerra mondiale sì? No! --- https://comedonchisciotte.org/sancho-10-fulvio-grimaldi-strategie-e-inganni-della-guerra-mondiale-colorata/


E' la decima puntata di "Sancho" ("comedonchisciotte") e ho poco da aggiungere alla significativa copertina, che smentisce la nobilitazione pacifista dei "colorati" di Myanmar, come alla didascalia e all'indice che già vi dice gli argomenti.

Il tema centrale della puntata è la ripartenza dell'aggressività imperialista obamian-neocon con Biden, con particolare attenzione alla "cintura di fuoco" del Sudest asiatico.Ma la precede una rubrichetta di un'attualità da guardare con occhi diversi da quelli dei mediageneralisti e mediacaporalisti. Vi inserisco qui qualcosa che non ci stava e che merita la nostra angolazione.

Sulle macerie di Fatah, il capo dell'Intifada presidente

 


Marwan Barghuti è, finalmente, candidato sia alle legislative con la lista "Libertà" e l'interposto compagno capolista, Nasser al Kidwa, nipote di Arafat, sia alle presidenziali, in prima persona. Ci sono voluti 15 anni prima che lo screditato presidente dell'ANP, Abu Mazen  (Mahmoud Abbas), decidesse di togliersi di mezzo. Con lui, se anche gli islamici di Hamas, sottraendosi dal nefasto e ricattatorio condizionamento degli sceicchi collaborazionisti del Golfo, dovrebbe avere fine la verognosa subordinazione dei pescecani di Fatah (ma anche di altre organizzazioni storiche) a Israele. Una subordinazione che è arrivata, tradendo 60 anni di resistenza e oltre ottanta di persecuzioni spietate, al coordinamento tra polizia dell'ANP e formazioni dell'occupazione militare e dell'intelligence israeliana nella soppressione della popolazione e delle sue difese.


Marwan è stato il grande dirigente della Seconda Intifada che aveva portato Israele sull'orlo di una crisi irreversibile, con la fuga di invasori e coloni e il totale esaurimento dell'immigrazione ebraica. Crisi bloccata da promesse e cedimenti di rinnegati, con Arafat ormai vecchio e poco lucido e una repressione feroce. Il suo ruolo di eroe del riscatto palestinese l'ha pagato con il martirio di cinque ergastoli più quarant'anni di detenzione. Una pena che poteva solo uscire da menti di cui Netaniahu è la perfetta espressione.

 Marwan Barghuti con l'autore di questo articolo


Mi è successo come con Milosevic, catturato e deportato all'Aja tre giorni dopo la mia intervista. Intervistai Barghuti poche settimane prima che venisse arrestato, il 15 aprile 2002. La seconda Intifada era in pieno corso. Ho assistito a un incontro con Marwan e suo cugino Mustafa Barghuti e poi a una cerimonia della dirigenza di Fatah, dove i giovani e militanti del movimento si confrontarono con il cadente e incerto Arafat. Alla periferia di Ramallah, filmai  i ragazzi dell'Intifada impedire ai blindati israeliani l'accesso alla città. Protagonista una donna di forse cinquant'anni che, sola e vicinissima ai blindati e ai soldati, primeggiava nel lancio delle pietre. Sta tutto nel dvd "Fino all'ultima Kefiah".

Nel momento in cui anche i palestinesi di cittadinanza israeliana (20%) appariono succubi del dilagare di un aria di disfattismo e di resa, pronti ad apparentarsi in parlamento con i loro peggiori seviziatori, a imitazione dei satrapi del Golfo con il loro osceno "Accordo di Abramo", la probabnile vittoria del rappresentante di un popolo intimamente mai rassegnato, può cambiare  scenario, spirito, rapporti di forza, in Palestina e nel mondo arabo. Per Israele, continuare a tenere in prigione un Barghuti presidente, gli farà fare definitivamente la figura degli ultimi disperati autarchi dell'apartheid sudafricana.

 




Donbass, Tamburi di guerra nazisti

Un altro fatto di portata geopolitica, in questo caso, gravissima, è il rinnovato assalto alle repubbliche libere e democratiche del Donbass, nell'Ucraina retta da un fantoccio amerikano in virtù del sostegno della Nato e del suo apparato militare dichiaratamente nazista. Joe Biden deve al regime ucraino l'esenzione, in cambio di armi per miliardi, di suo figlio Hunter da un processo per corruzione, tangenti, sottrazione di fondi e molto altro, insieme ai malversatori della società ucraina Nomisma e, dunque, dalla meritata galera. L'Ucraina deve al golpe nazista, organizzato dalla virago di guerra Victoria Nuland (Dipartimento di Stato), sotto input delll'altra virago, Killary Clinton, il suo sfascio economico, sociale, politico. Volodymyr Zelensky, un ex-star della tv, ha saputo approfittare del marasma di tutti contro tutti, nonchè della benevolenza statunitense, per arrampicarsi fino alla presidenza del Consiglio.


 
A scemo, chiama la NATO

In questi giorni ha sollecitato gli USA, da premier dell'unico paese dell'area che non sta nell'Alleanza, a far entrare la Nato nel suo paese: si sente minacciato dai russi, meschinello, e di conseguenza ha ripreso a bombardare le repubbliche popolari anti-naziste di Lugansk e di Donezk, ripetendo le annose stragi di civili e facendola finita con la tregua di Minsk. Dal momento che il pagliaccetto di Kiev non ha diritto di proferire parola senza che dio (Biden) lo voglia, è lampante da chi sia arrivata la richiesta alla Nato di venire in soccorso contro i russi che, guerrafondai come sempre, assediano tutto l'Occidente e perfino la povera Ucraina, a forza di basi e missili entro i propri confini!

E la Nato arriverà, non abbiate dubbi. Arriva sempre, che gli accoglitori la vogliano o no. Arriverà per ribadire che il petrolio e il gas gli europei li devono prendere, in prima istanza, sotto forma liquefatta da scisti americani e, in seconda, anzi terza, quarta, centesima, dalle pipeline russe, ma da quelle che attraversano l'Ucraina. Il che sia una lezione definitiva ad Angela Merkel che ancora si ostina a voler spendere di meno e prendersi l'energia dal North Stream, il doppio tubo che dalla Russia la versa direttamente nelle fabbriche, nelle automobili e nelle caldaie tedesche.


Guerra Mondiale? Guerre per interposti mercenari? Regime change
?

Gira un'aria rovente. Significa che siamo sull'orlo dell'abisso, che sta per scatenarsi l'inferno della guerra mondiale, inevitabilmente sul nostro territorio? Se non ci fossero le armate NATO di "Defender Europe 21"  a salvarci dagli "aggressori russi" (Mentana) che ci provocano schierando truppe addirittura sul proprio territorio? Giulietto Chiesa, pure un notevole esperto, gridava "al lupo al lupo" già negli anni 90. Lo ripeteva sempre: domani è guerra mondiale. Ora molti sono i suoi epigoni. Ma, a mio avviso, non osservano lo stato miserando in cui si trovano gli USA, a dispetto della proprio forza militare (molta spesa per niente, pensiamo ai trilioni tra Iraq, Siria e Afghanistan). Un paese disastrato socialmente, con le infrastrutture da rottamare e spaccato politicamente in fazioni che si chiamano reciprocamente "terroristi interni". Uno così non può permettersi neanche una dozzina di bare a stelle e streisce. Non può affrontare nessuno che non sia dieci volte più piccolo e debole di lui. Come fa dal 1950.



 Finchè si tratta di piccoli

Sta nell'indole e nella cultura delle classi dirigenti nordamericane acchiappare, un anno sì e l'altro pure, qualche paese piccolo e sbatterlo contro il muro.

Con chi se la sono presa dopo la seconda guerra mondiale? Corea, Cuba, Vietnam, Granada, Nicaragua, Cile, Argentina, Libia, Iraq, Siria, Yemen, Haiti, Myanmar, Libano, Guatemala.... E perlopiù non impegnandosi direttamente, se non con tecnologie aeree e di comunicazione. La scelta è sempre tra quinte colonne locali colorate, Stati vassalli e banditi mercenari rastrellati in giro per il mondo. Per affrontare personalmente russi o cinesi, gli mancano sia le palle, sia la forza. Alla luce di ciò che gli USA fanno a noi e di noi, o fanno fare ai nostri governanti, non è  che questo dato ci rassicuri più di tanto.