giovedì 22 aprile 2021

NORDIRLANDA, DONBASS: LA MADRE DEL COLONIALISMO E' SEMPRE INCINTA. E ANCHE LA MADRE DELLE PRESSTITUTE (INTERVISTA COMEDONCHISCIOTTE) --- Dal Covid alla "Superlega": la forza imprescindibile della piazza


https://www.youtube.com/watch?v=5ZcdmbDehyA&t=1s 

Cari amici che avrete ricevuto il link con l'intervista che mi ha fatto Mauro Scardovelli, stavolta quasi intera, dopo la pubblicazione sul suo sito di una versione ridotta di oltre metà. Avrete notato che ci sono dei forti disturbi audio e video nei miei interventi. Non dipendevano da me. Era scadente la connessione. Ma non mi è stato dato di ripetere quelle sequenze difettose. In effetti sarebbe da buttare tutta quanta. 


Un Vietnam in Europa. Ancora oggi.

 

 
 
 
 


Avendo io speso buona parte della mia vita e del mio lavoro, un quarto di secolo, nell'andirivieni tra resto del mondo e Irlanda del Nord, ultima, persistente colonia d'Europa, conto sulla vostra indulgenza per essermici dilungato un bel po' in questa intervista a "Sancho" ("comedonchisciotte"). A parte i due miei libri, "Un Vietnam in Europa" e "Blood in the street" (in inglese), non ho avuto negli ultimi anni molte occasioni per pubblicare qualcosa sul tema. Ma, sapendo che vi sono, a dispetto della distanza temporale, ancora parecchie persone interessate all'argomento (prima guerra in Europa dal 1945, seguita da quella alla Jugoslavia), ho approfittato dell'ospitalità degli amici di "comedonchisciotte" per darne la mia testimonianza diretta. A partire da Bloody Sunday dove, insieme a un fotografo francese, siamo stati gli unici giornalisti internazionali sul campo nella "Domenica di Sangue", quella cantata dagli U2 e incisa nel profondo della Storia e della carne d'Irlanda. Quella che è divenuta una svolta nella storia dell'Europa e mia personale.

Murales dell'IRA a Belfast 

Mia foto della prima vittima della strage: Jack Duddy, 16 anni

Martin McGuinness, già vice capo di Stato Maggiore dell'IRA, poi vice-premier del Nordirlanda, con il sottoscritto,: 2017. Muore di cuore una settimana dopo.

Bobby Sands, comandante dell'IRA e poeta, morto in carcere per sciopero della fame

Murales della mia foto di Jack Duddy ucciso, all'ingresso del ghetto repubblicano, Derry.


Innocenza ritrovata e rivenduta

Nel 1972 finiva, simbolicamente si può dire, l'innocenza riacquistata dall'Europa dopo le Guerre mondiali e i totalitarismi: lo Stato che massacra i cittadini in lotta contro una feroce colonizzazione e un'apartheid etno-confessionale nel XX secolo, le cui origini si perdono nel buio del Medioevo. E' stata l'apertura di una chiusa. Sono seguite, tra altri crimini, le spedizioni armate europee in giro per il mondo agli ordini della Nato, la frantumazione della Jugoslavia, l'annientamento dei baschi, il neonazismo militare ucraino contro i popoli liberi del Donbass, lo strangolamento della Grecia (protagonista il premier covidiano Draghi) e, nel suo piccolo-grande, l'assalto socio- ed eco-cida alla Val di Susa, fino alla complicità subalterna europea con l'ontologica aggressività degli USA.

Riprendo alcuni temi che nell'intervista sono stati accennati, o no. Si parte dalla Superlega dei bonzi stronzi, miliardari indebitati, che si volevano intestare il principio dei bonzi stronzi USA: il win-win, dove non si perde mai e non si scende mai in serie B. Dove il principio è dinastico, come quello di principi e re. L'efferato tentativo del vampiraggio globalista dell'élite finanz-vaccinal-digital-militarista di sottrarre al popolo lo sport del popolo, per farne uno show astratto e virtuale per utili idioti e amici del giaguaro, a esclusivo uso e profitto di sanguisughe e squali antropomorfi, pare sia fallito. Disfatta, per una volta, dei licantropi in travolgente marcia verso il Grande Reset globale di cui questa operazione era l'ennesima orrenda figlia. La passivizzazione delle masse tramite paura e menzogne indotte, aveva fatto coltivare l'illusione del trionfo a portata di mano. 

Un passo più lungo della gamba, un piede sulla cacca di diavolo e zebra


  Berlino, 21 aprile 2021, ancora una volte oltre 100.000 contro la legge delle restrizioni per sempre (8000 per "il manifesto" e tutti fascisti).

Le reazioni indignate di governi e organismi preposti sono state significative e utili, ma essenzialmente motivate dalla sottrazione dell'osso. Ha contato che la cupola criminale che governa l'intero processo di disumanizzazione globale, rassicurata dagli splendidi risultati ottenuti in tema di assoggettamenti a clausure, tamponi e vaccini venefici, mascherine e distanziamenti spersonalizzzanti e psicotossici, abbbia fatto il passo più lungo della gamba. Inter, Milan, Manchester United, Real Madrid, la Juventus di quel brav'uomo che faceva comunella con il capotifoso mafioso, e le altre di una torma di ossessi compulsivi del profitto, hanno fatto una figura di rapinatori alla Fantozzi. 

Ha risposto un popolo, più altrove che da noi, con uno smerdamento fatto di collera, sarcasmo. autodifesa e difesa di un grande valore culturale e sociale,  che resterà negli annali e nella memoria del popolo sportivo. Ed è stata la piazza in rivolta a sconfiggere ala masnada di vampiri. Il processo del via dai campi e dagli stadi, l'annichilimento dello sport giovanile e dilettante, in direzione di divani e schermi e un'umanità debilitata nel fisico e nella psiche, ha subito un battuta d'arresto.

Le pippe e le azioni


Tutto questo alla faccia dei vari Sai Baba alla matriciana che spuntano nei momenti di smarrimento sociale per offrire il loro contributo depistante ai grandi complottisti. Irridono alle piazze, dichiarano ridicoli e inutili le mobilitazioni, i cortei delle plebi, propongono in loro veci l'aristocratica dell'onanismo individuale, chiamato "rigenerazione di se stesso", o illuminazione del proprio io per raggiungere una più elevata coscienza di sè e, magari, dello spirito universale. A questi fancazzisti, tutti con una prodigiosa considerazione di sè, hanno risposto le piazze dei tifosi, le decine di migliaia di attivisti antimbroglio ancora una volta in piazza a Berlino e ovunque, a costo di farsi fracassare la testa o bandire dal consesso civile. Cose che nessun pipparolo individualista rischia mai.

Non sarà il ritorno al calcio delle comunità, del territorio, della cultura condivisa, celebrata dalla nazione la domenica pomeriggio (domenica "populista", "sovranista", "di destra"). Quella è già stata corrotta dalle mossettine e poi mossettone devastanti e alienanti del mercenariato apolide. Prima gli "oriundi", poi tre stranieri, poi tutti stranieri, salvo qualche eccezione autoctona. Poi  padroni avventurieri e speculatori cinesi, arabi, staunitensi. Da cui i vergognosi scatafasci a livello internazionale. Per infine far affogare l'intero gioco in un demenziale mare di denari- debiti, trucchi, offensivo e razzista, a stadi vuoti perchè si capisca che a stare insieme non si tornerà mai più. 

Ma tant'è, oggi siamo contenti e  non lo sono quelli della banca d'affari J.P. Morgan, usurai ai fini di Superlega, che il 1 aprile 2014 (e se era un pesce, era uno squalo) mandarono un diktat al nostro governo perchè tirasse il collo anche a quel che restava di nostro welfare e democrazia, l'hanno presa sul muso. Non ancora i compari della McKinsey, che anzichè sul calcio, si sono avventati sull'Italia via governo Draghi, sapendo che lì c'est plus facil fottere il paese per conto di Rothschild, cui tutti fanno capo.

A chi i misfatti? A voi! A chi la giustizia? A noi!

Cinici, protervi, stupidi e famelici, i 12 baroni dell'anticalcio che volevano trasformare lo sport che simbolicamente, anzi comunisticamente, esalta l'individuo e lo fonde nel collettivo sul principio della collaborazione per una meta condivisa. Cinica, proterva, stupida e famelica è parimenti la nostra classe politica, quella confindustriale, quella bancaria , tecnico-scientifica, militare e clericale. Mai ne abbiamo avuto dimostrazione come negli ultimi 15 mesi di pandemia del Terrore.

E Speranza è ancora lì, a sfornare nequizie cretine e di puro dispetto, come un passaporto che ci fa stranieri in patria e ci fa - forse - superare il confine della regione e le garritte con gendarmi, ma senza la zia non negativizzata da meno di 48 ore e senza il nonno morto di Johnson&Johnson. Sta ancora lì, l'ex-assessore all'urbanistica di Potenza, oggi in capo alla nostra salute - chi meglio di lui al tempo delle competenze? - assieme a Draghi e Massimo Galli,  a dispetto di menzogne, immoralità, imbrogli, maneggi, occultamenti. Roba che è finita perfino sotto gli occhi della Procura di Bergamo (Dike, figlia di Zeus e di Temi, dea della Giustizia, ce la preservi!)

Un Grillo fuori di brocca

E anche Beppe Grillo, che ha turlupinato la maggioranza migliore degli italiani, è  ancora là: un tempo contro i giudici remissivi con i signori rubacchioni, ora contro i giudici accaniti contro il figliolo scavezzacollo. Ha sbroccato, Beppe, il suo fiuto di volpe politica lo ha tradito non appena ha annusato una trappola giudiziaria per volpini. Dopo la figura di guano politica, quella, strabiliante, psico-morale. Resta uomo del varietà, Grillo. Sono i tempi in cui, ogni due per tre, una celebrità appannata si ricorda di molestie, o violenze, subite vent'anni prima. Tempi nati dal clima globalista  dei conflitti artefatti, ma disgreganti quanto il Covid. Guerre di etnie, linguaggi, generi, anzi, contro UN genere. Da noi la nuova lotta di "classe" sosteneva anche il decollo di una nostra figlia d'arte.cinematografica in disuso, la rovina di qualche regista, poi magari assolto. Tutta roba che con il riscatto dal dominio maschile aveva da fare solo strumentalmente. 

Guerre di genere e guerre di guerra

Guarda il caso, gli apostoli di quello Zeitgeist spesso sostenevano anche la deportazione e la tratta di esseri umani! Ma pure le sanzioni genocide e le guerre di sterminio ai cattivi da propaganda, l'invenzione di dittatori e il transfert freudiano della propria violazione dei diritti umani sulle proprie vittime, il discorso non mi tornava. Dopo Socrate, ho chiesto conferma religiosa a San Tommaso e laica a Giordano Bruno e ora sono in attesa di toccare con mano. Loro, intanto, m'hanno fatto sapere che un dubbio lo meritano tutti, vittime e colpevoli.

Intanto Biden, presidente scampato al sanatorio, si è rivolto alla magistratura con intenti uguali a quelli di Beppe e nello stesso segno dei bonzi stronzi che modellano processi e sentenze secondo proprio criterio e vantaggio. Il primo sbraitando, il secondo pregando. Il devoto di Obama e il patrono dei nazibattaglioni in Ucraina, ha dichiarato nel suo Angelus, mentre era ancora in recesso la giuria del processo a Derek Chauvin, poliziotto killer di George Floyd, di pregare perchè la decisione fosse di condanna. "E 'l modo ancor m'offende..." (Canto V dell'Inferno) sembra abbia risposto Licurgo passando per Dante.

Dike molestata

Non basta. Ditelo a Licurgo - e guardate che turbine di giravolte si fa nella tomba - che Salvini a Catania è assolto e a Palermo mandato a processo per due stesse idenitiche fattispecie di reato. Intanto la Procura di Roma soddisfa la canea mediatica trovando "testimoni" per Giulio Regeni. La famiglia implora: "Chi sa, dica!". Nel mio piccolo, io ho dett e continuo a dire. Mai che mi abbia risposto qualcuno.....Sto ancora attendendo il collega Alberto Negri, che si era dichiarato disposto a un confronto in tv (da lui disdetto 24 ore prima)

Sto allungando il brodo attorno a un'intervista già smisurata. Chiudo, ma mi corre l'uzzolo e l'opportunità di parlare di un programma tv come non lo si vedeva dagli anni di Walter Chiari, Paolo Rossi, Beppe Grillo e i Guzzanti. Anzi, meglio, perchè oggi ci vuole più coraggio. E, incredibilmente, su Canale 5. E' la trasmissione, il venerdì, di Pio e Amedeo, due lazzaroni pugliesi di assoluto genio e vasta cultura, già conosciuti come "Migrantis". E' la roba più scandalosa, esplosiva, intelligente e "ostinata e contraria" che si sia vista.nell'Alto Medioevo della barbarie "politically correct".  

Hanno cominciato prendendo a pesci il pubblico del Canale su cui stavano agendo, applauditissimi dai masochisti. Hanno proseguito facendo in mille pezzi il massimo tabù dell'italiano medio, intermedio e sotto media: la mamma. Una mamma degli sganassoni e del sadismo ricattatorio. Hanno celebrato un baccanale della bevuta e della felicità, travestito da classico matrimonio dell'oleografia camorrista. Hanno sfrucugliato un'imbarazzata regina dei Talent. Hanno concluso alla grandissima, tra tricolori, note di De Gregori, sulla mappa  di un'Italia fatta a pezzi, e lacrime. Anche mie. Alla faccia di chi ci dice sovranisti. Lunga antenna, Pio e Amedeo! Finchè ve la concedono.....




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