lunedì 20 marzo 2023

IDI DI MARZO, cambia il mondo

 



"Beccata del picchio" 6° puntata (rumble.com) 

 Rubrica di geopolitica a cura del giornalista Fulvio Grimaldi 

“Beccata del picchio”

 

La VI puntata della mia rubrica ospitata da ”La Genesi” non poteva non farmi tornare, vista la ricorrenza temporale, a un momento stellare della mia vicenda di inviato di guerra. Vicenda anche stavolta sprofondata nel buio tragico e senza scampo di una lunga notte senza stelle.

 

Riandando a quella corsa notturna in taxi, 18 marzo 2003, da Amman a Baghdad, 800 km, per arrivare nella capitale irachena prima che si scatenasse l’inferno annunciato dai soliti orchi a stelle e strisce, con contorno di sicari prezzolati o ricattati, è arrivata la notizia di quel tribunale burletta dell’Aja che ordina l’arresto di Vladimir Putin. Non sorprende. Putin è, tra i governanti di prima fila, uno di una mezza dozzina che meritano la qualifica di degni e rispettosi capi e servitori del popolo.

 

Come poteva, il simbolo della resistenza umana, non finire nella lista nera di una teoria di governanti occidentali dal tasso criminale più alto della storia. Quelli che hanno nominato alla loro testa di brigata scampata al manicomio criminale, l’abominio degli abomini. Una cosca che, dal momento della sua comparsa a devastare la Terra, oltre tre secoli fa, ha fatto una guerra d’aggressione all’anno e, solo dal 1945, scagliata sul mondo la bomba atomica, ha ucciso una cinquantina di milioni di esseri umani, con annessa distruzione di beni e territori.

 

In questa puntata il picchio ricorda che è bastata una provetta di profumo, preteso gas tossico iracheno, agitata dal delinquente Colin Powell all’ONU, per fare accettare all’umanità narcotizzata dalla menzogna, la distruzione di uno dei paesi e popoli più antichi, civili, prosperi, progrediti, del mondo.

 

In parallelo, beccata del picchio a quanto la stessa, ma successiva, banda di criminali auspica e sta effettivamente preparando per un altro faro di civiltà, cultura, dignità, indipendenza, l’Iran. Alle porte del quale latra e ringhia colui che ha fatto dell’apartheid sudafricana e dello sterminio dei nativi americani la cifra morale e politica del suo regime.

 

L’irruzione della Cina in Medioriente si pone come controcanto di pace e convivenza all’urlo di morte che l’Occidente fa riecheggiare sulla regione da un paio di secoli. E qui stanno davvero cambiando le cose del mondo e un demonio necrofilo e sterminatore, che già si vedeva padrone globale, sta subendo una sconfitta di portata incalcolabile.

 

Non vi convince la Cina? Capisco. Ma qui non c’è che da renderle grazie. Va spuntando il ferro di lancia dei mostri.

lunedì 13 marzo 2023

QUESTA GUERRA E’ CONTRO DI NOI

 

QUESTA GUERRA E’ CONTRO DI NOI

 


 

 *LE RAGIONI DEL NO*

 

Perché dire di no alla guerra? All'invio di armi in Ucraina? Alla nostra posizione servile di avamposto della NATO nel Mediterraneo?

Ne parleremo al prossimo evento organizzato dalla sezione Fenice di Ancora Italia Sovrana e Popolare!

 

Questa volta, sotto forma di conferenza, tratteremo i temi della geopolitica e della stretta attualità, approfondendo il ruolo della NATO come agente destabilizzante nell'est Europa, in Asia, in Medio oriente, incluso il suo ruolo nel conflitto in atto e in quelli che costantemente cerca di provocare, da Taiwan all'Iran.

 

Anche stavolta avremo dei relatori assolutamente d'eccezione, a partire da un decano del giornalismo italiano come *Fulvio Grimaldi*, dall'eccezionale fotoreporter di guerra *Giorgio Bianchi*, dal professor *Duccio Chiapello*, dottore in studi politici, e dal nostro *Fabrizio Vielmini*, professore di Relazioni internazionali, che in occasione delle elezioni in Kazakistan, ci presenterà in anteprima il suo ultimo libro " _Kazakistan: Fine di un'epoca_ ".

 

Infine, imprevisti dell'ultimo minuto permettendo, sarà con noi il segretario nazionale di _Ancora Italia Sovrana e Popolare_, nonché anima di _Visone TV_, *Francesco Toscano*!

 

La conferenza si svolgerà al _Teatro Sporting Dora_ (250 posti) di corso Umbria 83, a Torino, *sabato 18 marzo* dalle ore *16,00* alle *20,00* circa.

Per le spese di organizzazione è previsto un contributo all'ingresso di almeno *5€*.

 

Per partecipare contattare il numero 3920019579, oppure entrare nella chat apposita, comunicando agli amministratori la presenza di eventuali accompagnatori, a questo link:

 

https://chat.whatsapp.com/Js58ESnxCpACs9TzyGTCnT

 

(AISP-DSP, SEZIONE FENICE, TORINO)

 

giovedì 9 marzo 2023

AISP – DIPARTIMENTO INTERNAZIONALE --- CONTRO NETANIAHU E CON I PALESTINESI SENZA SE, SENZA MA E SENZA AMBIGUITA’

 


Si incrociano in questi giorni a Roma due esponenti del più feroce bellicismo atlantosionista, il Segretario alla Difesa USA, Lloyd Austin, da una vita sostenitore accanito di tutte le aggressioni imperialiste, a partire da Iraq e Siria, e il primo ministro Benjamin Netaniahu, reduce da una serie di massacri di civili palestinesi.

Austin, che proseguirà verso il Medioriente (Israele, Giordania, truppe d’occupazione USA e curde in Siria), si consulterà con il premier israeliano su come proseguire l’offensiva di Israele, USA e NATO contro l’Iran, ora che è fallita la strategia della “rivoluzione colorata” per il regime change, degli assassini mirati e dei sabotaggi terroristici.

Dall’inizio dell’anno le forze di sicurezza e l’esercito israeliani, uniti a squadre di picchiatori delle colonie insediate illegalmente su territori palestinesi, conducono una guerra ibrida contro le popolazioni palestinesi asserragliate e assediate in quanto resta del loro territorio. Ultimo episodio, il pogrom contro la città di Hawara sulla quale, nei giorni scorsi si sono avventati i coloni di un insediamento vicino, protetti dai soldati, incendiando e devastando. Lo si è definito la rappresaglia per due giovani israeliani uccisi in un agguato.

Netaniahu raggiunge un primato di violenza repressiva dello Stato di Israele rispetto ai suoi predecessori, da Ben Gurion a  Golda Meir, Begin, Sharon, Rabin, tutti comunque impegnati a imporre una violenta apartheid ai quasi 6 milioni di palestinesi sopravvissuti ai ripetuti esodi. Un’Apartheid che nega addirittura i modesti, se non truffaldini, risultati degli Accordi di Oslo, violando con esercito e insediamenti abusivi, le disposizioni relative all’autonomia, almeno amministrativa, dei ridottissimi territori rimasti alla popolazione originaria della Palestina.

Il mondo assiste passivo, o complice, al martirio dei palestinesi. Vanno deprecati tutte le violenze contro civili, da ogni parte provenganmo. Ma non va definita terrorismo una resistenza, legittimata dall’ONU, all’occupazione. Parimenti, la sedicente “comunità internazionale”, si commuove e si attiva militarmente sull’Ucraina, il cui regime aggredisce e stermina la popolazione del Donbass in parallelo con quanto il regime sionista fa nei confronti dei palestinesi. Ignora i diritti dei russofoni d’Ucraina, quanto quelli dei palestinesi cui, da 75 anni,  è negato il diritto al proprio Stato.

A Roma è indetta una manifestazione contro le politiche di Netaniahu riguardo ai palestinesi. Anche la comunità ebraica manifesta, come in Israele, contro i tentativi del regime Netaniahu, costellato di corrotti e pregiudicati, di sovvertire la costituzione sottoponendo la magistratura al governo.

Su quella della comunità ebraica, dall’intento democratico condivisibile, va comunque rilevato che si vorrebbe che analoghe proteste si indirizzassero contro la sanguinosa apartheid inflitta ai palestinesi.

Quanto alla manifestazione in appoggio al popolo palestinese, ne sosteniamo con forza e convinzione, come è nella nostra tradizione politica, la richiesta di fine dell’apartheid, della violenza dei coloni e dell’esercito, dei pogrom e dei bombardamenti su Gaza, il diritto del popolo palestinese al proprio Stato sovrano e indipendente.

Ai palestinesi va dedicata una solidarietà inequivocabile e scevra da ogni compromissione con chi mantiene una gamba in un campo e l’altra nel campo opposto.

 

mercoledì 8 marzo 2023

AISP-DSP PER ASSANGE CON STELLA ASSANGE --- Incontro con Stella Assange

 

AISP-DSP PER ASSANGE CON STELLA ASSANGE

Incontro con Stella Assange



In questi giorni è a Roma Stella Assange, moglie e avvocato del giornalista incarcerato per  “Colpa di Verità” e fulcro della mobilitazione mondiale per la liberazione di Assange. A Roma incontra sostenitori e gruppi di solidarietà, impegnati contro l’incredibile abuso anglo-americano nei confronti del combattente per la libertà di stampa in tutto il mondo, che, con la sua agenzia Wikileaks, delle guerre USA-NATO ha rivelato i crimini.



Il Dipartimento Internazionale di Ancora Italia Sovrana e Popolare-DSP, con Sandra Paganini, ha incontrato, Stella Assange nell’aula della Camera dei Deputati per esprimerle la solidarietà e la stima del Partito.

E’ stata l’occasione per illustrarle la lunga e capillare campagna per la liberazione di Julian  Assange che il Dipartimento Internazionale ha condotto e va conducendo a Roma e in Italia con una lunga serie di iniziative pubbliche che hanno contribuito a diffondere conoscenza e coscienza sull’attacco alla libertà che il caso Assange rappresenta.



Nell’occasione, Sandra ha consegnato a Stella Assange copia del “Calendario Assange 2023” che il Dipartimento Internazionale ha realizzato con le immagini di una virtuale visita del giornalista ai siti più significativi di Roma, con alcune sue parole, e che viene distribuito in tutto il paese.

Stella Assange ha espresso riconoscenza e apprezzamento per l’omaggio e ci ha assicurato che ne darà notizia al marito detenuto nel Carcere di Massima Sicurezza di Belsham, a Londra.



venerdì 3 marzo 2023

SCHLEIN, UN ALTRO PASSO VERSO IL GRANDE RESET

 


https://www.youtube.com/watch?v=DvuPsKLOvK0

https://www.youtube.com/live/DvuPsKLOvK0?feature=share 

Post Nebula, Francesco Mastrobattista intervista Fulvio Grimaldi per Radius23

Ci stiamo accorgendo che quelli che pretendono di dirci le cose e farcele fare, sono soltanto degli scappati di casa. Attenti, però, a non prenderli sottogamba, la casa da cui sono scappati è il manicomio criminale globale.

C’è chi farnetica che globalizzatori e globalizzazione sono rimasti spiaggiati. Che quella manovra da naufragio, in cui hanno fatto da scafisti per tutti noi, è fallita. Non facciamoci illusioni. Le frecce al loro arco sono ancora parecchie e pungenti.

Qui, il timoniere capo della corazzata ci ha fatto arrivare, a far coppia con la fascista 2.0, Meloni, la fascista 3.0, Schlein. E tutti a meravigliare: è giovane, è nuova, è donna e pure ebrea, col nonno ucraino (nientemeno!) vittima di persecuzioni. E visto che, da Meloni ad Altiero Spinelli, da 70 anni ambiamo a essere atlantici super e ci confermiamo coloni fedelissimi, cosa vogliamo pretendere da Schlein, che faccia Fidel? Se fa la Sardina basta e avanza per la continuità della specie dei colonizzati e corrotti. Manipolati, grazie alla fede religiosa nelle istituzioni, da fetentoni e scimuniti

E così si è completata la metempsicosi – esattamente come Gregor Samsa nella “Metamorfosi” di Kafka, da umano in scarafaggio - di quella che ci si raccontava come sinistra e forse non era, dal principio, che la sinistra consentita dalla destra imperiale. Metempsicosi, in termini sociali, da voce delle classi oppresse e sfruttate, a rappresentante della grassa borghesia neocon asserragliata nelle ZTL Il quotidiano “manifesto”, nella sua indecente mistificazione, ne è stato l’antesignano fin dalla radiazione dal PCI. Antesignano e poi rivelatore del trucco con la santona Rossana Rossanda che inneggia ai tagliateste jihadisti, messe in campo dalla Nato contro la Libia da eliminare perché prospera, sovrana e, addirittura, felice. E, pericolosamente, a due passi da noi.

Cambia qualcosa con l’italo-svizzero-ucraino-americana che le scorie di un partito, già di massa e ora di lazzaroni, sono andate e pescare nel deposito di Paperone, dove aveva campato i suoi promettenti 37 anni, nutrita e ammaestrata da George Soros? Cambia in peggio.

Quando arrivano quelli dei “diritti umani”, interpretati alla LGBTQIA eccetera, “alla resistenza eroica all’invasione russa”, all’accoglienza e schiavizzazione di deportati, fregati in partenza, trasferimento e arrivo, alla depopolazione tramite salvezza vaccinara, al culto di fantocci, despoti sanguinari, come Zelensky, al “basta frontiere”, se non quelle dell’impero, guardate a vista da missili, sappiamo cosa ci aspetta.

Ci aspetta resistenza e contrattacco. E ci stiamo lavorando. La tenaglia Meloni-Schlein manovrata dall’accoppiata Soros-Schwab, si chiuderà sul vuoto. Anzi, su loro stessi. Basta saperlo. Sapevatelo!

 

martedì 28 febbraio 2023

Una Young Global Leader anche per l’Italia--- --- L’INFILTRATA DI DAVOS (guerra, pandemia, siero, clima, migrazioni, gender, sorveglianza, punizioni, Grande Reset)

 




Una Young Global Leader anche per l’Italia

L’INFILTRATA DI DAVOS (guerra, pandemia, siero, clima, migrazioni, gender, sorveglianza, punizioni, Grande Reset)

https://www.youtube.com/watch?v=Utkmng23VQk

 

MELONI-SCHLEIN, TENAGLIA MORTALE

 

Visione TV: Chi è l’americana Elly Schlein, cosa ci promette la svizzera Elly Schlein, cosa ci somministreranno George Soros e Klaus Schwab con la miliardaria fluida italiana Elly Schlein.

I pionieri, sicari della demolizione, celebrano il successo: Prodi, Amato, Dini, Monti, Renzi, Letta, Gentiloni, Mister Nessuno Conte, Draghi

Partecipano al forum, condotto da Francesco Toscano, Antonello Cresti, Antonio Di Siena e Fulvio Grimaldi

mercoledì 22 febbraio 2023

INFORMAZIONE – MOBILITAZIONE DUE APPUTAMENTI CRUCIALI --- LIBIA, COSA è STATA, COSA LE ABBIAMO FATTO

 



Da: cineforum@ancoraitaliasovranaepopolare.it
Inviato: giovedì 16 febbraio 2023 08:57
A: Mailinglist Cineforum
Oggetto: Proiezione Film Maledetta Primavera 24.02.2023


Continuiamo con la contro-informazione libera!! Venerdì 24 Febbraio 2023 ore 20:00 Teatro Flavio di Roma Via Crescimbeni, 19.

Stavolta proiettiamo un Docu-Film di Fulvio Grimaldi che ci spiega cosa è successo alla Libia di Gheddafi. La Libia del colonialismo italiano, la rivoluzione di Gheddafi, la nascita di un modello di società prospera ed equa e la vendetta dei colonialisti sconfitti.
L’aggressione della Nato contro la Libia come nessun media occidentale l’ha raccontata, vissuta in diretta dall'autore.
Un film straziante e ampiamente documentato, indispensabile per capire il presente del Mediterraneo.

Prenotate rispondendo a questa e-mail scrivendo il vostro nome e cognome ed il numero di posti da riservare

 



Forse il mondo si sta svegliando e si sta rendendo conto che siamo alla mercè di una banda di scappati dal manicomio criminale.

Le oscene esibizioni a Kiev di militarismo irresponsabile a sostegno di un regime dichiaratamente nazista che, dopo aver fatto dissanguare, nell’interesse di potenze ciniche e voraci, il proprio popolo, stanno provocando finalmente ovunque una reazione di rigetto. E non è certo quella dell’ipocrisia pacifinta che allestisce veglie e marce genericamente per la pace, senza mai indicare le responsabilità criminali di chi costruisce la propria potenza e i propri domini sul sacrificio altrui.

La prospettiva di una guerra catastrofica che ci coinvolga tutti si avvicina giorno dopo giorno. Non è tempo per invocare genericamente la pace e agitare bandiere arcobalene. E’ tempo di fermare con la forza delle masse l’orrendo apparato di morte con cui, col fattivo e servile contributo del nostro governo, USA e NATO condizionano le nostre vite e minacciano la nostra sopravvivenza e la stessa vita sulla Terra.

 


IL 25 FEBBRAIO, INSIEME AL RESTO DEL MONDO, MANIFESTIAMO CONTRO LA GUERRA E I GUERRAFONDAI A ROMA, PIAZZA SS APOSTOLI, DALLE 15.

lunedì 20 febbraio 2023

SIRIA, NUN MORO IO !

 

SIRIA, NUN MORO IO !

 

https://youtu.be/fFynSXVEdIs

 

Intervista di Paolo Agrotti, “Rassegna di attualità Storia e Geopolitica”, a Fulvio Grimaldi

 Ho rubato la frase lanciata dal collega bersagliere Enrico Toti (quando non eravamo mercenari della NATO), insieme alla sua stampella, contro gli austriaci e l’ho messa in bocca alla Siria.

 Anzi è la Siria, il suo popolo, che l’ha pronunciata e continua a ripeterla. Lo fa – e non muore -  da almeno 12 anni. Da quando, nel 2011, il mostro d’Occidente le rovesciò contro un diluvio di bombe, tutti i fedifraghi arabi suoi vicini, la potenza NATO del sultano Fratello Musulmano e la più mentecatta e sanguinaria banda di esaltati terroristi che CIA e Mossad, in combutta con i mozzateste del Golfo, siano stati capaci di spurgare dal ventre infetto delle élites.

 


“Nun moro io!” il popolo siriano ce lo avveva intimato anche da molto prima. Almeno da quando i colonialisti francesi e britannici hanno provato a spargere sul Mashreq le membra separate del grande corpo arabo mesopotamico, fulcro di una delle più elevate civiltà che abbiano fertilizzato la Terra: Siria, Iraq, Libano, Palestina..

 

Mal gliene incolse. I frammenti sono rimasti separati, ma sono bastati, ognuno per sé, a ricacciare in gola agli stroncatori del bello e del giusto il proprio rigurgito antistorico.

 

“Nun moro io” è stato la risposta ancora una volta della Siria quando, utilizzando la potenza dell’intruso israeliano, per ben quattro volta, 1948, 1956, 1967, 1973, il colonialismo, ora con punta di diamante rabbinica e minaccia nucleare, si è dovuto fermare davanti a questo scoglio e cuore dell’identità e della resistenza araba. Laica e socialista.

 

Quella frase sono 56 anni che dalla regina degli arabi, la Siria, mi sento ripetere. Da quando la visitai, non vinta, dopo la Guerra dei Sei Giorni, a quando la rividi, inflessibilmente in piedi e vibrante di vita, decennio dopo decennio, sofferenza e insulto do0po sofferenza e insulto,  alta sul passo del  suo cammino, a dispetto di un’aggressione che non si rassegna. Fino all’incredibile martirio che una cosca internazionale di criminali insiste a infliggerle dal 2011 ad oggi. Perché è Siria. Perché è civiltà. Perché è araba.

 


“Nun moro io!”, ora anche nell’immane cataclisma del terremoto, Raddoppiato, decuplicato nella sua letalità dalle sanzioni dei mostri.

 

Mi è arrivato un video dalla Siria abbandonata tra le macerie e le bombe: veterinari siriani che scavano, salvano, curano animali. Cani, gatti, galline. In Turchia, dove i soccorritori dal mondo intero sono come la Grande Armada di Spagna, niente di simile s’è visto. Possibile che siano così spesso gli arabi a farci vergognare?

 


(grazie alla LAV per le immagini)

 


 

 

 

 

 

*Autonomia differenziata* *Come ti disfo l'Italia*

 


Noi siamo da secoli Calpesti, derisi, Perché non siam popolo, Perché siam divisi. Raccolgaci un'unica Bandiera, una speme: Di fonderci insieme Già l'ora suonò. Stringiamci a coorte Siam pronti alla morte L'Italia chiamò.

 

Tra poco il mio intervento, segui la diretta:

https://www.youtube.com/live/LcH3qhHw1xk?feature=share

Non è per conquistare spazietti di visibilità ad ANCORA ITALIA SOVRANA E POPOLARE - DEMOCRAZIA SOVRANA E POPOLARE che vi inoltro questo video del convegno romano di domenica sulla lotta alle autonomie differenziate, come viene subdolamente chiamato il progetto dei sicari globalisti interni di frantumare l’Italia, liberare l’economia di rapina mafiocapitalista dei suoi oneri, demolire quanto rimane, dopo la devastazione di una successione di governi asserviti ai poteri antisovrani e antipopolari, della nostra unità, identità e anima nazionali.

 

L’elenco dei relatori del convegno voluto dalla ex-senatrice Bianca Laura Granato, vi indica il livello dell’analisi che il convegno si è proposto per illustrare i catastrofici effetti sociali, economici, politici, istituzionali e culturali di questo attacco alla nostra nazione, che non ha precedenti, se non nelle invasioni barbariche  e negli ininterrotti abusi contro il nostro territorio e le nostre popolazioni compiute da invasori esterni, fino  Hitler e oltre, e dai ahinoi inesauribili infiltrati, spioni e sicari domestici.

 

Questo convegno ci fornisce precisissimi, chiarissimi e drammatici termini di valutazione di quanto, con una rapidità che vuole coglierci inconsapevoli e impreparati, sta per capovolgere l’Italia in un’insignificante aggregato di frammenti, dove quello più grosso punta solo a divorare il più piccolo e dove, come Klaus Schwab e i demoni della transumanità automatizzata e disidentizzata prescrivono, vengono lasciati sopravvivere solo i vermi, leghisti, fascisti, mafiosi, a cibarsi dei cadaveri delle realtà nobili.

 

Se me lo consentite, vi segnalo, al termine del mio intervento  (1h53’50 – 2h17’08), una cosa che mi sta a cuore e con la quale ho inteso anche rispondere all’infame cialtronaggine di un intervento sul Fatto Quotidiano contro il Canto degli Italiani, l’Inno di Mameli, da parte di un habitué della First Lady di  Bilderberg, Lilli Gruber. La porcata è di  Tommaso Montanari, rettore dell’Università di Siena, critico d’arte noiosissimo e furioso antitaliano. Ho fatto sentire, del nostro inno nazionale, la seconda strofa, che pochi conoscono e praticano , ma che è sicuramente quella che più dolorosamente e amorevolmente descrive la nostra vicenda. Ascoltatela, memorizzatela la e cantatela in faccia a Montanari, Calderoli, e al resto della schiuma.

 

martedì 14 febbraio 2023

O FESTIVAL O ASSANGE


Con Democrazia Sovrana e Popolare a Sanremo

 



https://www.byoblu.com/2023/02/11/al-festival-del-disarmo-portiamo-julian-assange-come-simbolo-fulvio-grimaldi/

Byoblu, Sanremo, Intervista di Adalberto Gianuario a Fulvio Grimaldi

 

Ciò che ci resta di un Festival diretto da Klaus Schwab, il ceffo stragista di Davos, e che cosa ne conviene ricordare