mercoledì 14 febbraio 2018

O LA TROIKA O LA VITA a Jesi (AN)



Prosegue il tour di presentazioni del docufilmO LA TROIKA O LA VITA – EPICENTRO SUD, Non si uccidono così anche i paesi”. Domenica a Jesi (AN), ore 17.00, al Circolo Cittadino, Via XX Settembre 2.
Siamo a due passi da Macerata, nella regione più colpita dal terremoto del 2016 e più tradita da chi avrebbe dovuto affrontarne le conseguenze. Il docufilm, oltre a un vasto capitolo su questa sciagurata inefficienza dello Stato nel prevenire, intervenire, curare, affronta temi che stanno al cuore dello scontro tra dominanti e dominati: le guerre economiche come quella che ha distrutto la Grecia; le guerre contro l’ambiente e la salute, esemplificate tra l’altro dalle devastazioni anticlimatiche causate dalle energie fossili (TAP, piattaforme, trivelle, stoccaggi); le guerre contro le nazioni condotte con destabilizzazioni sociali e civili, aggressioni colonialiste, sradicamento e deportazioni di intere popolazioni. Il tutto nel segno di una mondializzazione totalizzante che, fingendo di opporsi a un fascismo di cartapesta, mette in atto il tecno-bio-fascismo del XXI secolo.

6 commenti:

Em ha detto...

Bello il tecno-bio-fascismo; bello e sintetico.
L'abbattimento di un caccia israeliano da parte della Siria, mi ha ricordato il proverbio della gatta che va al lardo e probabilmente segna un nuovo corso che si spera diminuisca il tormento delle ripetute incursioni di Israele sulla Siria.
Almeno, spero

Anonimo ha detto...

Ciao Fulvio,
quando sarai a Roma per la proiezione del docufilm?
Fred

Anonimo ha detto...

Ciao Fulvio!
Quando a Roma?
Grazie
Fred

Fulvio Grimaldi ha detto...

Fred@
Quando qualcuno si prenderà la briga di organizzare una presentazione.

alex1 ha detto...

Forse puo' sembrare banale oggi parlare del processo contro i due carabinieri di Firenze e sull'informazione di cronaca, ma oggi sulla "Nazione"c'e' l'intervista alle due ragazzette americane che accusano due carabinieri di averle stuprate. Coperte dall'anonimato religiosamente osservato da tutti i media potranno dire quello che vogliono senza smentite sui fatti, con il paradosso che le domande che l'avvocata donna (tacciata di maschilismo) dei due carabinieri poste per chiarire la dinamica dei fatti, tipo "ha usato una violenza verso di te per costringerti al rapporto" sono state cassate dal giudice uomo perche' "avrebbero potuto portare turbamento alle due ragazze". Una della due ragazze pero' non si e' fatta mancare di dire che a lei quei due "facevano schifo" quando il giudice chiese se c'era mai stata attrazione verso di loro. Evidentemente ci sono sensibilita' che vanno rispettate ad ogni costo e sensibilita' su cui si puo' passarci sopra con un carro armato. Male che vada, ma non credo che il giudice osera' dare torto alle accusatrici, se ne andranno con la solidarieta' dei femministi (uomini e donne, il fronte e' trasversale) in anonimato senza pagare pegno. Scriveranno libri come la Knox?
Altra perla riguarda la trasmissione di Paolo Mieli di una settimana fa riguardo alla storia di Caporetto e di Vittorio Veneto, dove si e' ritirata fuori una retorica patriottarda da anni venti, sulla "grande vittoria militare" di Vittorio Veneto dell'ottobre 1918, ottenuta "con uomini inferiori in numero e' mezzi", mettendo anche in ridicolo la tesi, molto piu' verosimile, che in realta' a Vittorio Veneto non ci fu una vera e propria battaglia (ma semplicemente gli austroungarici, con il loro paese in preda a rivolte ed a ammutinamenti nelle retrovie, abbandonarono il campo lasciando, come da accordi, l'artiglieria pesante) fino ad arrivare a dire che Prezzolini che all'epoca era soldato, "non aveva capito niente dello svolgersi degli eventi". Sembra che riescano a riscrivere la Storia, pur facendo trasmissioni apparentemente equilibrate con ospiti che portano questioni diverse. E se riescono a fare questo con eventi dove ormai c'e' storiografia consolidata, figuriamoci con gli eventi di oggi. Avete notato quanto poco si parla delle olimpiadi coreane, se non per le medaglie azzurre, e che non si parla per niente del Venezuela, dove sembra che truppe colombiane siano pronte ai confini per invadere il paese caraibico? Ne' tanto meno del bombardamento USA in Siria che sembra aver coinvolto anche truppe russe?

alex1 ha detto...

Neanche da morto torturato e massacrato lo lasciano stare. Neanche dopo la "rapina del secolo" ai danni dello stato libico. La "Repubblica" non e' paga di essere stata il giornale nel 2011 piu' antilibico e piu' diffusore delle menzogne per giustificare tutto questo. Altro che "campagna contro le fake news!
https://it.businessinsider.com/dove-finito-il-tesoro-di-gheddafi-e-a-chi-vanno-gli-interessi-decine-di-milioni-che-genera/?ref=fbpr