venerdì 25 maggio 2018

A MELENDUGNO CONTRO IL TAP E ALTRE GRANDI DEVASTAZIONI



Domenica, a Melendugno (Lecce), sulla cui spiaggia di San Foca dovrebbe abbattersi il gasdotto TAP  dall’Azerbaijan , imposto alla Puglia e all’Italia per stroncarci i rifornimenti dalla Russia, meno costosi e più vicini, verrà presentato il mio documentario “O la Troika o la Vita – Epicentro Sud”, che illustra le metodologie per uccidere paesi e nazioni economicamente, ambientalmente, socialmente e militarmente. 

Si passa da uno scenario mondiale, caratterizzato dal cannibalismo delle élite finanzmilitariste occidentali, alla Grecia, letteralmente genocidata, al Mediterraneo destabilizzato da flussi migratori indotti dalla strategia di svuotamento dei paesi dalle risorse da rapinare, all’Italia della devastazione fossile di terre e mari tramite TAP, piattaforme marine, gasdotto Adriatico della Snam, stoccaggi concentrati in zone a rischio sismico, fino ai territori terremotati caratterizzati da scandali, inefficienze e incurie, finalizzate a provocare l’abbandono demografico e il cambio di destinazione d’uso di terre ricchissime di patrimoni culturali e ambientali. 

Si chiama distruzione di autodeterminazione e sovranità, da quelle nazionali a quelle locali

2 commenti:

alex1 ha detto...

Mattarella che a questo punto faccio fatica a chiamare presidente, ha detto che decide lui. Non puo' subire imposizioni (che non vengano dalla BCE e da Bruxelles dove ha anche sede la Nato, guarda caso) e vuole decidere lui il governo ed i ministri. Dove sono i democratically correct a difendere la "sovranita' del parlamento"? Cosa farà il M5S? Dovra' scegliere fra i servi ed i "barbari" e chi scegliera'? Mi sbagliero' ma credo sia un momento chiave che decidera' molti degli avvenimenti nei prossimi dieci anni, siamo come la Grecia nel 2015 all'indomani del referendum, poco prima del tradimento di Tsipras e della ritirata di Varufakis.

Anonimo ha detto...

Salve Fulvio
Giornata triste oggi.
Avrei una domanda da porti. Ho notato che in questi giorni, durante i quali pressoché chiunque da Bruxelles a Helsinki si è permesso di dire la sua sul progetto di governo LegaM5s, è stranamente mancato un input diretto, se non erro, dagli Stati Uniti. Non ci sono stati commenti ufficiali, diktat, che invece non erano di certo mancati in altre occasioni; ricordiamo le pesanti minacce ai greci poco prima del referendum, o le prese di posizione sul referendum costituzionale.
Ho l'impressione che tutto sommato agli USA non dispiaccia una qualche forma di destabilizzazione, e soprattutto forme di pressioni sui tedeschi, o sugli europei in genere, i primi rei di insistere sul progetto NorthStream2 e i secondi colpevoli di non essersi ancora uniti all'assalto Iran (si allineeranno probabilmente in seguito, quando partiranno le prime sanzioni).
Nessuno ha posto l'attenzione sulle intenzioni USA. L'Italia è certamente uno dei paesi strategici per gli USA, da tenere sotto stretto giogo, assieme all'est Europa (da coltivare in chiave antirussa), il sud Europa è uno strategico e nevralgico centro di controllo per azioni militari e geopolitiche.
L'Unione Europea sta perdendo importanza per gli USA, che probabilmente privilegiano ora l'esasperazione dei nazionalismi nell'est Europa e nei paesi baltici... e forse in prospettiva la destabilizzazione dei singoli stati europei (non ostacolando i fenomeni indipendentisti ad esempio).
I media italiani sono spudoratamente allineati su posizioni di contrasto verso gli interessi nazionali e ho notato che certi personaggi, sicuramente vicini ad ambienti Nato, hanno espresso simpatia per il progetto LegaM5s, non in modo netto, ma defilato. Credo che tutto sommato non ci sia una resistenza a voler destabilizzare il paese... certo, non avrebbero mai permesso gli USA la rimozione delle sanzioni verso la Russia, su questo non si scherza.
L'unica certezza è che non ci sarà permesso di esprimere una politica nazionale differente da quella imposta in passato (il famoso "pilota automatico" di Draghi).
Come vedi la questione USA in questa vicenda?