MOSTRUOSITA’ CRISTIANE
Gli atti di barbarie e le infami atrocità delle razze cosiddette cristiane in ogni regione del mondo e contro ogni popolo che sono riuscite a soggiogare non trovano parallelo in nessun’altra epoca della storia della Terra, in nessun’altra razza, per quanto selvaggia e incolta, spietata e spudorata (William Howitt “Colonization and Christianity”, Londra 1838)
Non c’è solo l’orrido satrapo vaticano che raggira moltitudini ebete e festanti con la celebrazione dell’altro satrapo che ha aperto la strada a una regressione umana che neanche i secoli bui.
Il farsesco grand guignol splatter allestito dai serial killer di Obama a Islamabad, con l’uccisione di un qualche carneade cui hanno tritato la faccia perché non risultasse che non era lo “sceicco del terrore” diabetico in dialisi, morto dieci anni fa e testificato tale dal presidente Musharraf, da Benazir Bhutto, da decine di testimoni, è finito nel ridicolo per la rozzezza con la quale è stato gestito. Rozzezza e dilettantistimo che fa torto ai maestri del Mossad che queste cose le fanno ogni giorno e con professionalità. L’epica figura di merda fatta con la foto taroccata, ottenuta con la sovrapposizione a una foto di Osama bin Laden di anni fa, episodio apicale di una serie di tarocchi audiovideo di un Obama sempre diverso nella morfologia del corpo e nel timbro della voce, e poi con la sottrazione del poveretto tagliuzzato agli anatomopatologi mediante lancio in mare dalla portaerei Usa, sono l’espressione di una faciloneria criminale che è tutta da addebitare all’impunità mediatica garantita.
Patacca come quella dell’11 settembre delle tre torri gemelle (l’ultima, la numero 7 viene accanitamente accantonata perché lì non c’è stato neanche il moscerino aereo a farla crollare su sé stessa) e del Pentagono, realizzato talmente approssimativamente da impedire a tutti gli attori e comunicatori della bufala di rispondere anche a una sola domanda sollevata dall’armata di contestatori - tecnici, costruttori, piloti, testimoni sopravvissuti, pompieri, poliziotti, pentiti Cia – che dimostrarono il carattere infantilmente idiota della versione ufficiale. Tutto questo è reso possibile da un sistema mediatico più che embedded, peggio che vocato al servilismo, piuttosto arruolato nella stessa squadra e partecipe del gioco, quanto il “libero” che deve difendere i gol del compagno attaccante dalla reazione di quelli che il gol l’hanno subito. Perché, trovate normale che allora nessun Premio Pulitzer si chiedesse niente su quel gruppetto di agenti israeliani del Mossad che da una terrazza di fronte alle torri filmavano, pronti alla bisogna e di essa consapevoli, l’evento e ne accoglievano l’esito con scomposto giubilo? O, venendo alle nostre sanguinolente miserie d’accatto, che siano finite nel nulla giudiziario le voci che rivelavano come, massacrando operai e contadini a Portella della Ginestra, Giuliano lavorasse alle dipendenze del governo Usa, degli agrari e dei carabinieri nei secoli infedeli? A compiere delitti e presentarli come onori i preti ce lo insegnano da duemila anni.
Forse ancora più barbarico dell’identificazione dei giornalisti con i crimini, le mire e le truffe degli assassini seriali dei governi occidentali, è il fatto che nessuno abbia inarcato le sopracciglia di fronte all’esecuzione extragiudiziale di uno pseudo-Osama per la quale il mandante si è fatto simultaneamente accusa, difesa, giuria, giudice e boia. Il processo, il celebrato habeas corpus, per cui nessuno può essere privato della libertà, tanto meno della vita, senza essere formalmente incriminato e senza disporre di una difesa, l’intero corpo del diritto internazionale e la divisione dei poteri sui quali si baserebbe questa democrazia da imporre fracassando paesi e corpi, ci fanno un baffo. Tutto sepolto sotto l’ovazione planetaria tributata al brigante di passo per il suo omicidio di salvezza.
Di salvezza un corno. Se qualcuno dei fessi, rappresentati a Times Square dai citrulli oligofrenici in estasi per il pericolo scampato con l’eliminazione del capo di tutti i terroristi, si fosse illuso che dopo 10 anni di angherie di Stato giustificate dall’incombenza di Al Qaida e di Osama, due minuti dopo aveva di che tornare sobrio. E alla realtà delle cricche del terrorismo di Stato che, senza terrore collettivo capillare e perpetuo, non potrebbero tenere a bada i loro popoli da loro dissanguati e decerebrati, né tantomeno mobilitarli alle crociate per fare carne di porco di infedeli abusivamente collocati in terre ricche di risorse e geostrategicamente interessanti. Non erano ancora svaporati gli incensi celebrativi della rimozione del massimo pericolo alla nostra incolumità e serenità, che tutte le sirene d’allarme di tutto l’Occidente ci sfondavano i timpani strepitando del “pericolo ancora maggiore che ora ci minaccia con la vendetta di Al Qaida e, ovviamente, di tutti gli islamici”. Aspettatevi altre vessazioni, altri arresti sul sospetto, altri controlli dei vostri peli in alto e in basso, altri militari per strada, altre manomissioni delle vostre elementari libertà, altri massacri sociali, altre paralizzanti turpitudini mediatiche, altre guerre a popoli amici e, per pagarle, ai vostri diritti e ai vostri livelli di vita. Il terrorismo di Stato non muore mai, tantomeno dorme, e presto o tardi tutto quel che vi succede verrà giustificato dallo scoppio di qualcuno vicino a voi, o di voi stessi.
Seif al Arab Gheddafi
Tutto questo fa il paio con l’assassinio, da parte di chi proclama di voler salvare civili e di non voler uccidere i Gheddafi, di Seif Al Arab Gheddafi, della moglie e di suoi tre piccoli figli, con un missile mirato sulla casa dove si trovava anche il padre Muammar. Omicidio extragiudiziale con il botto, uguale ai mille e mille commessi in giro per il mondo da Mossad e Cia, in silenzio. C’è stato qualche leggero fremito di fronde attorno al capo laureato (ornato di alloro) dei grandi giornalisti e commentatori d’Occidente di fronte a tanta strage e a tanta contrasto tra quanto ufficialmente assicurato e quanto ufficialmente praticato. E’ durato poco, poi le fronde si sono ricomposte in solenne ordine attorno ai venerandi crani: dopo un po’ di melina Nato, che provava a mettere in dubbio perfino il contenuto delle bare sulle quali l’eroico vescovo di Tripoli Giovanni Martinelli stava co-celebrando i funerali, a togliere dal proscenio i cinque assassinati a Tripoli dai salvatori di civili è scoppiato la faccia finta e il fuoco d’artificio Osama bin Laden. E qui davvero sono stati bravi: tempismo perfetto per spostare l’occhio di bue dal lato omicida di Obama a quello di salvatore dell’umanità, con il non trascurabile valore aggiunto di veleggiare ora rassicurato verso un esito positivo nella rielezione: chi non voterebbe Obama, l’eliminatore di Osama? Quante significative assonanze nel nome. La Cia che muove il sol e l’altre stelle non avrebbe potuto inventarsi una burla migliore.
C’é poi un altro effetto collaterale. Gheddafi aveva accusato che tra quelli di Bengasi c’era anche Al Qaida? Figuri barbuti ed esaltati al limite dell’isterismo, erano arrivati a Bengasi dopo aver militato per Al Qaida e gli Usa in Afghanistan, Bosnia, Kosovo, Algeria, Cecenia, rimpannucciati con armi e uniformi Nato o cripto-Nato? Ebbene con la scomparsa di Osama, di questi bravi ribelli contro il dittatore Gheddafi nessuno potrà dire più nulla di male. Sono vessilliferi della democrazia, dei nostri valori, sharìa o non sharìa, basta che caccino i cinesi e ci diano il petrolio. Che c’è di strano? Perché, Togliatti cosa fece con i reduci di Salò e di anni di terrorismo?
10 commenti:
Mi pare che sia il naturale passo avanti verso la nuova fase strategica di espansionismo del colonialismo imperialista.Osama ormai non riscuoteva più nessun successo o credibilità e come avviene in tutti i telefilm si cambia cast no?Così l'amerika- con la k che fa tanto anni 70- bella bella va in un paese straniero,il quale dovrebbe pure essere Stato Sovrano e non una terra di nessuno,ma chi se ne frega:gli amerikani stanno difendendo il nostro bbene!Ci vogliono salvare!
Quindi ecco girata la scenetta,(comicissime le espressioni da attori di serie b consumati che hanno obama principe di bel air e la clinton nell'attesa della eliminazione del cattivone di turno),ecco questi quaqqueri rifatti-gli americani- che festeggiano in piazza e così via.Una tristezza per il buon senso di chi ha un minimo di intelligenza.Anche da noi non mancano maestri del giornalismo come Sevegnini che se la prendono con il festival dei negazionisti che infesta internet...Me cojoni direi.
Se fosse vero:avete bombardato alla cazzo per dieci anni,quando il tizio stava in un posto ben preciso.Per dieci anni nulla,mo vedi che vi è tornata la vista!
Guarda caso c'è uno scandaletto su Obama che parebbe non nato in america e guarda caso osama si fa ammazzare proprio in questo momento.
Gli americani con questa operazione da una parte si rifanno l'immagine nei confronti dell'opinione pubblica,dall'altra danno spazio al nuovo nemico numero uno.Nel frattempo in libia si ammazzano civili e famigliari di Gheddafi.Non importa, non importa a nessuno dei vari democretini e rebeldi da quattro soldi.
Sul finale rivolto a togliatti,fino a due anni fa ti avrei dato non ragione,ma ragionissima e magari pure la ola,ora invece tramite diversi libri e interventi di studiosi la penso in altro modo.
Precisamente,oltre a dar tolto al Migliore,che ci sta...Che avresti fatto tu in quel contesto storico?
Come sai il pci è stato messo sotto pressione fortissima da parte dei servizi americani e nazionali,come sai se avessimo continuato come han fatto in grecia probabilmente avremmo avuto anche noi i Colonelli al potere.Evidentemente tu non la pensi cosi,ripeto cosa avresti fatto?
ciao
Ciao Fulvio,
ho iniziato una polemica su facebook con il giornalista Mauro Suttora, che sostiene le cazzate sulla "lotta per la libertà del popolo libico". Che mi puoi dire su questo tizio?
Poverobucharin
Non so chi sia Suttora. Vediamo in google.
Fulvio
www.rightsmonitoring.org/2011/04/why-the-west-wants-the-fall-of-gaddafi-an-analysis-in-defense-of-the-libyan-rais/
L'importanza di Gheddafi per l'Africa. Articolo del 16 aprile ma graffia ancora di più a leggerlo adesso.
Sai Fulvio cos'e' che sconvolge ?
A volte i tuoi articoli sono apertamente schierati percui un lettore puo' ,valutati i fatti,condividere o meno la lettura e l'analisi degli stessi.Ma questa volta ,se vivessimo in un mondo appena normale,oggi avremmo dovuto trovarne decine di articoli come i tuoi.Un canovaccio di sceneggiatura cosi',con i 2 elicotteri che di notte espugnano la fortezza del piu' grande terrorista internazionale forti di una quindicina di eroi che rambo gli fa una sega!Anche ad Hollywood avrebbero sputato in faccia allo sceneggiatore!Non e' vero niente ma se fosse vero e se l'omicidio e' guerra come si chiamerebbe una palla in fronte ad O(b)ama?E se un razzo su dei bambini e' guerra come
definirebbero le nostre scintillanti democrazie una bomba sulle bambine di O(b)ama?E se i bombardamenti e le mitragliate sui civili sono guerra perche' una bomba sui civili dei paesi che ti bombardano e' terrorismo?Ma siamo diventati tutti delle teste di cazzo?Ma questi sono ragionamenti di BUON SENSO ,siamo in mano ad un'informazione e a politici (che negano l'evidenza a priori)che ormai ci prendono per il culo in continuazione su tutto.Tranquillamente,senza confondersi neanche piu' di tanto a infiocchettare le varie cazzate tanto le masse le bevono tranquillamente.Un'altro guaio e' che qui sul web siamo tanti a porci ovviamente dei dubbi.Ma a questi la piazza virtuale non da' fastidio perche' restiamo tutti divisi,spento il pc tutti a letto.E domattina alavorare e produrre per mantenere (e bene)gli stessi che ci prendono per il culo.
Scusa l'intervento lungo.
Luca.
Grazie per questi tuoi articoli. Sono tra le poche cose per le quali vale la pena di stare su internet
Francesco Santoianni
Mauro Suttora scrive su OGGI, il giornale piu' letto dalle parrucchiere e dalle loro clienti.Il suo ultimo articolo,come mi raccontava una collega che aveva appena fatto la messa in piega e il colore, parlava di quanto i libri di storia siano "comunisti",e quindi vadano cambiati.
Per quanto riguarda Bin Laden, mi viene in mente una cosa : la velina CIA Wikileaks ce l'aveva gia' intortata qualche mese fa.Ci diceva infatti di quanto 'sti pakistani siano infidi e doppiogiochisti : Eureka!erano loro che nascondevano il cattivone,sicuramente in combutta con l'Iran...ciao,core!
Rozzezza e dilettantistimo che fa torto ai maestri del Mossad che queste cose le fanno ogni giorno e con professionalità.
non facciamo di ogni fascio un mito. Il Mossad è la stessa organizzazione che non è capace di trovare Shalit dopo svariati anni. La stessa che per uccidere un capo di Hamas a Dubai mandò una ventina di agenti coi passaporti stranieri taroccati che si sono fatti sputtanare urbi et orbi dalle telecamere dell'albergo (e questo è il primo sputtanamento, il secondo quello delle ambasciate israeliane di tutto il mondo prese col sorcio in bocca a falsificare passaporti dei paesi ospitanti, dimostrando oltre ogni ragionevole dubbio che tutta la diplomazia israeliana è formata da dipendenti dei servizi segreti, in barba a tutte le convenzioni diplomatiche mondiali)
Davide dice:
"Sul finale rivolto a togliatti,fino a due anni fa ti avrei dato non ragione,ma ragionissima e magari pure la ola,ora invece tramite diversi libri e interventi di studiosi la penso in altro modo"
È lecito avere una succinta bibliografia, oppure mi si risponderà: "ma chi se ne frega, fatte i cazzi tua?"
caro fulvio....grazie,
sei uno dei tre che mi ha fatto capire...
tu, paolo barnard e john pilger.
mi avete offerto la pillola per uscire dal matrix.
all'inizio fa male,il mondo come credevi non esiste...
depressione, caduta...poi però mi rialzo, gonfio il petto, è l'ora dei giusti, rabbia e amore....
ti prego se lo ritieni coerente,
condividi anche i loro link
www.johnpilger.com
www.paolobarnard.info
grazie
Om
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