domenica 21 aprile 2013

GENIO E SREGOLATEZZA




Non è l’uomo che ha tessuto la tela della vita. Non ne siamo che un filo. Ciò che facciamo alla tela, lo facciamo a noi stessi. Ogni cosa è collegata. Tutto è connesso. (Capo Pellerossa Duwamish)

Vorrei che coloro che mi hanno sbertucciato per sostenere io, con le opportune riserve, il MoVimento 5 Stelle e Grillo, leggessero il lungo saggio di Michele Nobile sul sito di Utopia Rossa. Finalmente qualcosa in profondità, scritto con le armi della critica non prevenuta, né incistata nella rancorosa e invidiosa gelosia dei sopravvissuti alla catastrofe e alle mille rese della sedicente sinistra. Condivido molto di quel testo, escludendo certe carenze relative ai contenuti politici dei pentastellati, certa sottovalutazione dell’innegabile golpismo strisciante in atto da noi come in gran parte dei paesi subalterni agli Usa e certo disprezzo per i processi elettorali e referendari. Su questi la pensavo anch’io così fino a quando in America Latina, a partire dal Venezuela, non si  sono viste istanze rivoluzionarie, per ora realizzate in forma di riformismo radicale, che avanzano attraverso il voto, voto sostenuto peraltro da forti mobilitazioni di massa.


Vorrei anche che gli stessi ortodossi del dogma emme-elle interpretato in chiave ottocentesca, o togliattiana, o trotzkista, che giurano sulle ascendenze capitalimperialiste di Grillo (Bilderberg, complesso militar-finanziario, congiurati neomercantilisti e fascistoidi vari), in questo macchiando di nonsense la salvifica scienza della dietrologia, ribadissero questa teoria alla luce di avvenimenti recenti come la mozione parlamentare dei 5 Stelle, la prima nella storia repubblicana, per il ritiro delle missioni militari, la denuncia dell’egemonia colonialista Usa con la disintegrazione della sovranità nazionale, la pubblicizzazione di sanità e istruzione e, infine, colpo maestro, la candidatura di Stefano Rodotà. Che non è né Garibaldi, né Lenin, ma è categoricamente il migliore prodotto dell’ammaccato bigoncio italiota.

Quella della proposta di Rodotà, tenuta ferma  e offerta come realistica ciambella di salvataggio al Titanic Italia, è stata una mossa assolutamente geniale e ha proiettato il Movimento in una futura e, auspiicabilmente, aggregante funzione di opposizione dura, radicale, di piazza. Una proposta che ha posto sotto una luce accecante la perversa doppiezza postdemocratica (i “golpe”!) del partito bifronte, unico e totalitario, realizzato in Usa da decenni e, da qualche tempo, anche in Gran Bretagna, Germania, Francia e altri paesi occidentali incastrati nella morsa mortale dell’Unione Europea e dell’Euro.

La terza repubblica, più che postdemocratica, neonazista in veste massonico-mafiosa, ha fatto saltare ogni mistificazione dialettica tra presunti opposti fronti, unificando sotto un presidente, indiscutibilmente colpevole di alto tradimento, le due filiazioni criminali di un unico progetto maltusiano e planeticidio. Progetto partorito nella prima metà del secolo scorso dai Rockefeller-Rothschild e che si è realizzato negli Usa compiutamente con la marionetta terroristica nera incaricata della restaurazione, attraverso il Nuovo Ordine Mondiale e una successione ininterrotta di genocidi sociali, di quei monopoli di ricchezza e di potere su vita e morte che la rivoluzione francese, perfezionata da quella russa, aveva messo in discussione.

 Bersani con i ratti di Siria. Una sola matrice.  Unico destino.

Avvantaggiandosi anche dell’ottusità becera di un segretario di partito che ha saputo compromettere la sua abietta obbedienza ai burattinai con i soprassalti di un criceto impazzito nella gabbia, Grillo e i suoi, per quanto definiti sprovveduti, naives, farlocconi, hanno saputo, come nessuno nella storia politica di questo paese, né il PCI stalinian-reazionario dello sciagurato Togliatti, né i suoi detriti, né i capetti dei celebrati movimenti dal basso, con la mossa Rodotà e una coerenza ostinata e contraria ormai confermata, denudare il presunto re ed effettivo brigante di passo.

Questo è quanto ci resta. Questo è il capo della cima che, oggi come oggi, teniamo in mano mentre ci precipita addosso lo tsunami della mini-troika PD-PDL-Napolitano, incaricata di cacciarci nella tonnara su direttiva di quell’altra troika, Bruxelles-BC-FMI, che, a sua volta, va costruendo la camera della morte per la mattanza finale pianificata dalla Cupola.

Nella prospettiva dei cinque anni di piombo che ci prepara la cricca di malviventi capeggiata dal più malvagio nonagenario della nostra storia, rispetto ai quali quelli analogamente definiti degli anni '70 della controffensiva padronale ci sembreranno di burro, ci resta l’amara soddisfazione di un ghigno. Quello che ci suscitano gli arroganti veterosinistrati che assegnavano la squadra di Grillo all’allenatore Goldman Sachs, come anche la patetica correzione di rotta post-Rodotà del “manifesto” sotto la liberalmoderata Norma Rangeri. Divertentissimo come le si è strozzata in gola la sarcastica spocchia anti-Grillo degli ultimi mesi, riveduta e corretta in balbettanti borborigmi sull’impeccabile scelta del miglior candidato alla presidenza mai comparso all’orizzonte di questo paese rottamato da venduti e compratori.


Dicevano, in unanime smarrimento con l’altra destra, quella dichiarata, che a una masnada di cretinetti, con un guru urlante in testa, mancavano la proposta, il programma. Se questo saccenti ignorantoni andassero in biblioteca, vedrebbero che il programma del MoVimento 5 Stelle, dall’economia all’ambiente, dalle istituzioni al sociale, sta a quello di tutti gli altri come l’Enciclopedia Treccani  sta al manuale delle Giovani Marmotte affittate dai Bassotti. Geniali, i grillini, e sregolati. Nel senso che alle regole dei necrofagi non ci stanno più.

14 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi spiace venga giudicata così superficilamente la visione dei Wu Ming, soprattutto perché seguo a apprezzo Grimaldi da sempre, ma un conto sono gli sbertucciatori e un altro quelli che cercavano di scavare nelle ragioni del fenomeno. Qesta la passai su Giap, ma già dal 2007 mi occupavo di tenere sotto osservazione il grillismo, ne scrivevo, e molto di queso già anticipato. Un saluto.

Francisco 08/03/2013 at 8:31 pm

Se possibile vorrei sfatare un po’ le capacità del duo Grillo-Casaleggio… non che non ne abbiano ma, sempre se possibile, mi piacerebbe sapere sa al pari di Grillo anche gli osservatori o gli avversari credono che la reta abbia definitivamente scalzato la TV dal trono che detiene da almeno 60anni in questo paese, e non solo.
Leggo da numerose analisi che il voto giovanile è quello che più ha premiato il m5s… forse è vero, però mi chiedo perché questo voto giovanile, che vede appunto in essi i maggiori fruitori del web, non ha dato negli anni precedenti questo potere (prima l’avrei chiamata notorietà) a Grillo.
L’ascesa del Grillo pensiero è facilmente riconducibile alla caduta, o pausa di riflessione, di Berlusconi, caduto il suo governo il m5s s’attestava stabilmente da un paio d’anni sul 3,5% circa, questo perché quasi ignorato dalla TV, a parte qualche endorsement di Santoro e pochi altri, comunque insufficienti perché rari. Dall’autunno del 2011 la TV ha cominciato a portarlo in prima pagina quotidianamente, mai saltando un giorno, e in due o tre settimane i sondaggi lo innalzarono al 15%-18%(chiamiamo sondaggio il piattino che ci serve il sistema per veicolare preferenze, di qualsiasi genere). Proseguendo nell’osservazione dei flussi sondaggistici, questa percentuale, già di per sé stratosferica per i tempi impiegati, è rimasta stabile fino a un paio di mesi dal voto, nonostante crescesse l’interesse verso un movimento che rifiutava la presenzialità in TV ma ne era l’ospite principale. Gli ultimi mesi è stato un inseguire forsennato delle TV a Grillo, al punto che possiamo dire che le piazze gliele riempiva le TV, fino all’ultima settimana, con il culmine dell’ultimo venerdì utile di campagna elettorale, dove gli dedicò più spazio di tutti gli altri, lo trasformò nel concertone di S. Giovanni al pari del primo maggio, nonostante (furbescamente) ne fu allontanata.
Ora pensare che le reti televisive abbiano costi e potenza inferiori della rete è un po’ fantascienza, tant’è vero che pur se il web è più capillare e in un certo senso democratico, perché permette la smentita o il confronto, la televisione raggiunge la totalità delle masse, non una parte come il web, è non è affatto interattiva o censurabile: DOMINA.
In pratica, non vedo come si possa smentire questo, la TV rimane il mezzo di propaganda più efficae, ma è anche il più costoso, richiede più risorse, è in mano al potere (in guerra ormai si abbatte prima l’emittente televisiva del nemico, poi hai voglia di twittare).
Rifletto su questo perché seguo da sempre l’evoluzione del movimento attraverso la rete e le TV, e credo che continuare a trascurare questo lato del “successo” di Grillo e del m5s contribuisca a renderlo quasi leggendario, un precedente veramente rivoluzionario.
Una rivoluzione però portata a termine dalla TV, che notoriamente è l’arma del potere finanziario e politico. La TV ignora i nemici con l’oscuramento, i nemici abbattono la TV, e quando ne sono in possesso la ricostruiscono e ne fanno quello che era prima, il megafono del potere.

Fulvio ha detto...

Wu Ming non è altro che la versione italiana di Otpor, i finti progressisti e autentici golpisti soft delle rivoluzioni colorate gestite dalla Cia.
Quanto a Anonimo, se le cose televisive stessero così, avremmo Milly Carlucci al potere. Anonimo trascura il fatto che sono le esaltazioni della tv e le sue diffamazioni e denigrazioni a determinare, a voler determinare, il successo o l'insuccesso di un personaggio, o di una forza politica. Non tutte le ciambelle, però, riescono col buco. Certo è che dall'inizio della storia repubblicana nessun politico e nessun movimento sono mai stati attaccati e calunniati come Grillo e il suo movimento. In questo caso, contro le intenzioni dei potentati che monopolizzano la comunicazione, il rinculo del loro cannone ha sventato il tentativo di disintegrare il bersaglio. Più forte della tv è stata stavolta la verità e la volontà di un popolo non del tutto rimbecillito.

Fulvio ha detto...

Caro Anonimo, dal momento che ripeti le stesse superficiali , disinformate e faziose sciocchezze su Grillo e il Movimento, non avendo la minima idea dei contenuti radicali del suo programma ecologico, istituzionale, sociale, geopolitico, economico, ma spargendo la falsità dei frustrati e sconfitti che tutto si riduce alla riduzione degli emolumenti dei politici (hai mai sentito parlare di F35, di TAV, di Grandi Opere, di missioni militari?), ho deciso di sospendere il tuo commento. La tua l'hai già detta. E i frequentatori di questo blog le tue osservazioni le ricevono già in abbondanza da tutte le fonti mediatiche e politiche dei questo sistema.

Fulvio ha detto...

Anonimo sospeso. Dimenticavo, a proposito di quello che anonimo afferma che è il silenzio stampa a uccidere, come s'è visto con Di Pietro: la foga del livore anti-Grillo porta a travisare. Il silenzio su Di Pietro è calato dopo che l'agente di Monti e della Cupola, Gabanelli, l'aveva demolito con una montagna di falsità in un servizio che ha avuto la stessa risonanza dell'elezione del papa. Questo dato non comporta la minima mia adesione a Di Pietro, ma non si può non rilevare che Di Pietro era in Parlamento l'unico elemento di disturbo alla sacra mafia unita. Come oggi il M5S. Non il silenzio il clamore sono decisivi, ma quel che il clamore dice. Guarda un po' come i diritti umani hanno mediaticamente travestito la guerra e hitlerizzato chi dava fastidio all'impero. Non perdiamo tempo.

Anonimo ha detto...

Pazienza... la prossima volta che Grillo imbeccherà i suoi per promuovergli il Dalai Lama e la Bonino mi farò una risata invece che stargli a smucinare il blog, come ho fatto in tempi non sospetti. Penseo che le intenzioni programmatche siano da verificare sul campo, conosco a memeria il programma.
Per quanto riguarda la TV vedo che c'è molta superficialità nel giudicarla, la Carlucci è al potere per quel che riguarda il target cui è stata destinata, Grillo non ha avuto questa "diffamazione" che millanta, la TV va osservata giorno per giorno, ora per ora... per me è stato trattato fin troppo bene, e credo mi stia rivolgendo a chi per molto meno è stato esiliato dall'informazione.
La verità ha i suoi tempi di maturazione, è solo capire chi li cavalcherà... un po' come fecero i radicali con divorzio e aborto: ho constatato che molta gioventù è convinta che furono frutto delle lotte pannelliane, non che i referendum furono voluti dai fasciodecristiani contro leggi già approvate dal parlamento.
Tempi maturi ce ne sono in ogni epoca.

Fulvio ha detto...

Anonimo insiste col suo paradosso smentito dalla realtà. E io mi lascio trascinare, per l'ultima volta, in una risposta del tutto vana. Lo faccio per gli altri interlocutori. Dire che Grillo è stato trattato fin troppo bene dai media, tutti unanimi nel diffamarlo o, quanto meno sbertucciarlo, è come dire che Obama è uomo di pace.
Quanto a Grillo e le sue sconoscenze e ingenuità, figuratevi se non sono il primo a dispiacermene e a denunciarle. Si vada a vedere cosa ho scritto del Dalai Lama e della dabbenaggine del polemista genovese. Ma c'è una sindrome che produce irrazionalità: la condanna e il rifiuto assoluti di chi non si presenta immacolato come un cherubino. E il trattamento che dai peggiori del mondo, assecondati dagli apostoli dei diritti umani, veniva riservato a Milosevic, Saddam, Gheddafi, a chiunque fosse da abbattere perchè difettoso. L'altro giorno, in un liceo svizzero, un ragazzo cui raccontavo quali livelli di emancipazione delle donne, giustizia sociale, diritti dei lavoratori, dignità nazionale, aveva raggiunto la Libia sotto Gheddafi, mi obiettava: "Ma a Ginevra il figlio di Gheddafi ha spintonato una nostra cameriera..."
Così l'anonimo. Entrambi offrono molto sollievo ai potenti. Degli strali di Anonimo godrà moltissimo la cosca che ci prepara i prossimi radiosi cinque anni. E' la sindrome del Berlinguer che sosteneva il politicidio del '68.

Francesco ha detto...

Caro Fulvio, fuor di polemica, visto che soprattutto in questi giorni mi pongo sempre più dubbi e domande sui pentastellati e mi trovo per così dire a metà strada tra la posizione tua e quella del tuo interlocutore (mi sono rallegrato sia di quel 25 per cento sia di come finora sia stato utilizzato pur rifiutandomi di dare il voto a un soggetto poltico che in questi anni ha propagandato più di una volta l'odio contro lo straniero, e nel dichiararsi né di destra né di sinistra ha finito col dimostrare pubblicamente amicizia ai topi di fogna di casapound - tant'è, ignoranza, ingenuità, non facciamo processi alle intenzioni), quello che trovo davvero ingiusto è il tuo giudizio sui wu ming, che sono a mio parere semplicemente cinque oneste persone che scrivono romanzi (secondo me molto belli), che non appartengono a nessuna organizzazione politica e al di là di qualche sporadica presa di posizione non partecipano neanche più attivamente alla vita politica da anni, se non all'interno del circuito dei centri sociali della loro città che è Bologna. Con stima. Francesco

alex1 ha detto...

Devo dire che in questi giorni, pur peccando qualche volta di ingenuita', il M5S ha praticamente contribuito a smantellare quel groviglio di ipocrisie e di falsita' tipiche dell'opportunismo. Infatti ha dimostrato che il partito dei "giusti" non solo non e' riuscito a far eleggere nemmeno uno dei suoi candidati, ma ha rifiutato categoricamente di votare uno dei suoi fondatori storici, Stefano Rodota', uno dei pochi che si e' coerentemente spesso in battaglie contro i poteri economici ed ha difeso piu' di altri i valori di pace e di giusizia dichiarati nella costituzione. Non sara' Lenin, ma come figura morale e politica e' un gigane al confronto dei democraically correct del PD. Ha svelato che il PD e' completamente sbracato sulle posizioni dei poteri bancari e finanziari europei, e che e' disposto piu' ancora del Pdl (di cui ha disoeratamente bisogno) a rinnegare se stesso e la sua storia.

Fulvio ha detto...

Ho eliminato altre ondate logorroiche dei anonimo che insiste nel ripetere le stesse cose infondate su Grillo. Questo blog non può essere occupato da uno che dice e ridice cose che sono identiche a quelle livorose che sono rigurgitate da tutti i media e strumenti politici di regime. Ogni cosa che esce dal M5S è in direzione ostinata e contraria alla banda di farabutti che costituisce la classe dirigente occidentale. A cominciare da Rodotà e a finire con l'ultimo post di Stefania Limiti, una delle più valide sostenitrici delle lotte palestinesi e dell'imperialismo sionista-yankee. A questo punto c'è da dubitare davvero della genuinità di anonimo. Si desse una regolata e aspettasse di vedere che cosa i grillini combineranno, prima di associarsi ai Napolitano e agli altri mercenari dell'impero.

Fulvio ha detto...

Lasciatemi ancora dire qualcosa, l'ultima, su anonimo e le sue ampiamente paradossali provocazioni su Grillo, che sarebbe stato portato al successo, non da vent'anni di polemista politico - altro che comico - e dall'interpretazione di quanto di rabbia e di antagonismo agita la società italiana, ma dai favori entusiasti di un sistema mediatico agli ordini dei soliti grandi poteri. E' come dire che il Vangelo ha provocato la gloria sempiterna di Ponzio Pilato. A Me, per ora, basta che Grillo abbia mandato in puzza i poteri di cui sarebbe emanazione andando contro la TAV, contro gli inceneritori, contro l'acqua, la salute, la scuola private, contro gli interventi umanitari genocidi, contro la morsa Usa sull'Italia, contro la morsa israeliana sulla Palestina, contro il planeticidio di cui si nutrono i vampiri, contro lo 007 del Colle, contro l'immondo mercimonio PD-PDL, questi sì emanazione di quei poteri. Coloro che sono interessati ai sofismi di Anonimo, possono consolarsi ascoltando le medesime argomentazioni da Berlusconi, Bersani, Ferrero, Scalfari, Monti, Napolitano, Renzi, Formigli, Favia, Aliprandi, tutti coloro che cantano in sintonia con la Voce del Padrone. Tutta gente che il sistema mediatico ovviamente non supporta quanto supporta Grillo. Per il resto, si vedrà, si vedrà, si vedrà. Chiuso.

Fulvio ha detto...

Errore, chiedo scusa. Nel precedente mio commento ho scritto "Aliprandi".
Ho inteso l'ennesimo furbetto del quartierino Mastrangeli, l'emulo del fuoriondato Favia. Bella gente, anche come livello intellettuali. Caro Beppe, non tutte le ciambelle riescono col buco. A te è comunque andata meglio che al becchino Bersani che di Mastrangeli ne ha ogni due per tre.

alex1 ha detto...

L'altro giorno sono passato sotto l'altare della patria e non ho visto piu' la sede diplomatica della Siria con la bandiera classica. Prima di andare via da Roma il vedere quella bandiera sventolare mi lasciava una flebile speranza che, sia pure "tifando" per i ratti (esemplare e' stata la foto di Bersani con la bandiera del CNS), il governo italiano non sarebbe andato fino in fondo a sostenere questi mercenari sgazzatori di professione. Non so bene quali siano stati i passi ufficiali, ma da italiano provo vergogna, come due anni fa nel golpe contro la Libia, per le reponsabilita' del governo in questo crimine contro un paese fiero ed equilibrato che resiste con fermezza ma anche mostrando tanta dignita', quella di cui tanti italiani avrebbero bisogno. Per rivendicare una vita migliore.

rossoallosso ha detto...

se a smentire l'anonimo non basta l'esito delle regionali friulane, per far capire a che livello di percezione è arrivata la propaganda anti M5s posso qui ripetere le parole, sentite con le mie orecchie, dette e ripetute con convinzione da un astensionista;
"la colpa della attuale situazione è di Grillo perchè un governo lo si doveva fare"
capita l'antifona?

Maurizio ha detto...

Intervengo solo per
dirti caro Fulvio che
io non faccio gli esami del sangue e non do' patenti
di M-L a nessuno.
(sono piu' che sufficenti le mie travi
per ispezionare occhi altrui )
Ho scritto un paio di commenti sui fondatori
dei 5stelle assieme a Grillo :
Casaleggio
e Alberto Sassoon
Se ho scritto falsita'
basta cosi'
altrimenti staremo a
vedere.
Mi interessa di piu' invece il tuo docufilm
sull'iran.