Salvini come Caligola e Nerone
Ogni tanto può anche succedere l’incredibile. Che Salvini, per quanto oberato degli stereotipi delle Ong, degli accoglitori universali e del loro organetto sorosiano “il manifesto”, possa dire una cosa giusta. E’ successo anche a Hitler, quando ha detto “bravo” al suo pastore alsaziano, a Hillary Clinton quando ha ammesso di aver creato Al Qaida, a Caligola quando, a un senato di strozzini e latifondisti, ha imposto un cavallo, a Nerone quando ha cantato una ballata sulle fiamme che toglievano di mezzo la parte più fatiscente, paludosa e ammorbata della capitale. Al “capitano” della Lega, rappresentante del business nelle sue forme più vampiresche nel governo detto gialloverde, è occorso poche volte, ma significative: quando è intervenuto contro i sicari marittimi della migrazione forzata, chiamati Ong; quando ha fatto “cento” per demolire la legge dell’ammazzavecchietti Fornero; e quando ha detto a Marrakesh, al Global Compact Migration, non ci andiamo.
Non ci sarei andato neanch’io. Sono d’accordo per non andarci moltissimi Cinque stelle del Parlamento e del territorio. Salvo quel nuovo Pizzarotti che è Roberto Fico, ora spesosi anche per l’imbroglio Regeni. Rifiutano paesi intesi come democratici, tipo Svizzera, Austria, Cechia, la stessa Ungheria della quale, prima di ripetere le calunnie dei risentiti dall’espulsione della banda Soros da quel paese, va constatato sul luogo di quanta stampa d’opposizione ci sia e di quanto regolari siano le elezioni. Tutti razzisti, xenofobi, sciovinisti? Troppo facile, ragazzi. Aderiscono al Compact – già quel termine (non vi ricorda niente; magari un cappio che ci si stringe al collo da quando c’è l’euro?) – Russia e Cina? Me’ cojoni! Non credo che si tratti di paesi sui quali si riverserà lo tsunami di 250 e passa milioni che, secondo l’ONU, hanno già il fagotto in spalla. Se lo possono permettere. E poi, che facciamo, ne subiamo l’input? lo Stato Guida, la Chiesa Madre, l’editore geopolitico di riferimento sono conforti che lasciamo ai nipotini sopravvissuti di Cossutta.
A Marrakesh, dove se no?
E’ una vera zozzeria, quella che verrà lanciata dal Marocco, a incoraggiamento particolare, dicesi push factor, dei marocchini che, sotto il tacco ferrato di una monarchia democratica più o meno alla saudita, si vedono offerta un’Europa delle libertà, licenze e compiacenze. Come questi, tutti i Sud del mondo, in fuga perchè il nostro modello di vita, lavoro, economia, ecologia, gli ha sottratto il loro, quello nel quale erano sistemati da secoli, a volte millenni. Si tratta dell’universalizzazione, sulla base del consenso di 192 governi (non paesi), della più feroce arma di dominio imperial-colonialista inventata dalle élites dopo quella dell’ “evangelizzazione”. Basta vedere quali lo sostengono, di amici del giaguaro, e quali si tira dietro, di utili idioti. Tutti nemici dichiarati di quello che, considerandolo un’ ingiuria, chiamano “sovranismo” e che non è altro che il primo diritto dell’uomo e di ogni comunità, l’autodeterminazione. Nel Sud conquistata dopo secoli di schiavitù e ora riaggredita dagli stessi di prima.
L’ONU e gli altri: l’Esercito della Salvezza
L’ONU e gli altri: l’Esercito della Salvezza
Il padrino del progetto che vuole unificare – seppure senza vincoli, su base volontaria (ahahah: aspetta di vedere cosa ti capita in termini di riprovazione ed ostracismo se sgarri!) – la gestione del fenomeno “strutturale” (copyright Mattarella. Ti pare che poteva mancare?) è dunque l’ONU. Che è, alla faccia dei progressisti, che gli attribuiscono terzietà e di quelli addormentatisi settant’anni fa, l’artiglio geopolitico degli Stati Uniti e di coloro, in alto, nell’ombra, che degli Usa fanno buon uso. Ricordare i nulla osta, la partecipazione diretta, o il silenzio-assenso per Vietnam, Jugoslavia, Grenada, Panama, Cile, Afghanistan, Iraq, Libia, Siria, Somalia, Yemen….. Senza parlare delle cosiddette “missioni di peacekeeping”, formula neocoloniale mascherata, di solito mirata a impedire la vittoria del giusto e a cui partecipiamo in forze, anche col “governo del cambiamento”. Mal gliene incolse a quei due segretari, Waldheim e Boutros Ghali, che tentarono di divincolarsi dalle camicie di forza a stelle e strisce e a stella di David.
Insieme all’ONU, che è la testa di legno che è, si sono lanciati a capofitto nella promozione dell’impresa l’Atlantic Council, un covo di generaloni i cui quarti di nobiltà sono la totale adesione al verbo neocon della conquista del mondo a forza di guerre; l’UE a propulsione franco tedesca: che gli frega, l’esercito industriale di riserva siriano se lo sono già creato e mo’ basta: tocca ai mandolinari del Meridione; il WTO e il FMI che già si leccano i baffi sui succhi di frutta (di coltan, petrolio, oro, eroina…) che potranno succhiare da posti come Honduras, Congo, Afghanistan.
Avremo i canali legali, con cui i governi sosterranno linee di navigazione e di volo, Caritas e Santi Egidi, e quelli privatizzati, in sinergia tra push factor alla partenza e pull factor all’arrivo, in entrambi i casi Ong (quasi tutte, tranne quelle dei dilettanti allo sbaraglio di cui abbiamo visto recentemente gli effetti in Kenya, a libro paga di governi e Soros), con in mezzo gli spalloni di merce umana, tutti dotati di mezzi al coltan per l’interconnessione di rete.
A che serve il Global Compact?
Del Global Compact dicesi che serve a regolare i flussi e far condividere dai firmatari mezzi, principi e oneri. Tutto questo era già iscritto in vari accordi all’interno dell’UE. Con i risultati che conosciamo Per alcuni servirebbero a rimpolpare le zone che i governi hanno desertificato, rianimare i borghi distrutti dal terremoto e abbandonati per mancata ricostruzione, a fornire manodopera a basso costo, sicuramente costo di dignità, sicurezza e anche vita, al grande capitale agroalimentare e della distribuzione, a dare a Baobab e simili il pretesto per tenere in condizioni allucinanti gente disperata, a cui si consiglia di non farsi intrappolare dalle offerte di alloggi regolari della sindaca Raggi.
Per coloro che pensano e gestiscono questa cosa è inutile, ma ai buoni, gonzi e moralmente ipovedenti vorremmo suggerire, per una sola santa volta, di astenersi dall’occuparsi delle cose vicine, in basso,degli effetti, e di levare lo sguardo alle cose lontane, in alto,alle cause. Sapete cosa ha scritto uno sull’inserto del “manifesto”? Che siccome in Africa e in Europa, quindi in Italia, ormai l’industria agroalimentare s’è presa tutte le terre fertili, ne ha allontanato i contadini finiti nelle suburbanità, ne trae, a forza di fertilizzanti ed erbicidi tossici, superproduzioni per l’esportazione, ecco che le genti che, in Africa, ma anche in Asia, hanno perso habitat e relativo sostentamento, radici, comunità, cultura, civiltà, possono venire da noi a valorizzare le terre abbandonate e inaridite. Chè, tra economia salvambiente di montagna abbandonata e lande terremotate lasciate lì, ne abbiamo tante.
Strutturale la migrazione, o il colonialismo?
Insieme all’ONU, che è la testa di legno che è, si sono lanciati a capofitto nella promozione dell’impresa l’Atlantic Council, un covo di generaloni i cui quarti di nobiltà sono la totale adesione al verbo neocon della conquista del mondo a forza di guerre; l’UE a propulsione franco tedesca: che gli frega, l’esercito industriale di riserva siriano se lo sono già creato e mo’ basta: tocca ai mandolinari del Meridione; il WTO e il FMI che già si leccano i baffi sui succhi di frutta (di coltan, petrolio, oro, eroina…) che potranno succhiare da posti come Honduras, Congo, Afghanistan.
Avremo i canali legali, con cui i governi sosterranno linee di navigazione e di volo, Caritas e Santi Egidi, e quelli privatizzati, in sinergia tra push factor alla partenza e pull factor all’arrivo, in entrambi i casi Ong (quasi tutte, tranne quelle dei dilettanti allo sbaraglio di cui abbiamo visto recentemente gli effetti in Kenya, a libro paga di governi e Soros), con in mezzo gli spalloni di merce umana, tutti dotati di mezzi al coltan per l’interconnessione di rete.
A che serve il Global Compact?
Del Global Compact dicesi che serve a regolare i flussi e far condividere dai firmatari mezzi, principi e oneri. Tutto questo era già iscritto in vari accordi all’interno dell’UE. Con i risultati che conosciamo Per alcuni servirebbero a rimpolpare le zone che i governi hanno desertificato, rianimare i borghi distrutti dal terremoto e abbandonati per mancata ricostruzione, a fornire manodopera a basso costo, sicuramente costo di dignità, sicurezza e anche vita, al grande capitale agroalimentare e della distribuzione, a dare a Baobab e simili il pretesto per tenere in condizioni allucinanti gente disperata, a cui si consiglia di non farsi intrappolare dalle offerte di alloggi regolari della sindaca Raggi.
Per coloro che pensano e gestiscono questa cosa è inutile, ma ai buoni, gonzi e moralmente ipovedenti vorremmo suggerire, per una sola santa volta, di astenersi dall’occuparsi delle cose vicine, in basso,degli effetti, e di levare lo sguardo alle cose lontane, in alto,alle cause. Sapete cosa ha scritto uno sull’inserto del “manifesto”? Che siccome in Africa e in Europa, quindi in Italia, ormai l’industria agroalimentare s’è presa tutte le terre fertili, ne ha allontanato i contadini finiti nelle suburbanità, ne trae, a forza di fertilizzanti ed erbicidi tossici, superproduzioni per l’esportazione, ecco che le genti che, in Africa, ma anche in Asia, hanno perso habitat e relativo sostentamento, radici, comunità, cultura, civiltà, possono venire da noi a valorizzare le terre abbandonate e inaridite. Chè, tra economia salvambiente di montagna abbandonata e lande terremotate lasciate lì, ne abbiamo tante.
Strutturale la migrazione, o il colonialismo?
Allora ecco che il discorso sul Global Compact Migrazioni rivela il suo sottofondo strategico. Del tutto parallelo a quello che dice “dove non puoi sgomberare, a forza di terroristi e bombe, territori ricchi di risorse e utili per le rotte di merci e persone, fai muovere il culo ai sedentari, nel senso di seduti su quanto occorre a noialtri per mandare avanti il business e il dominio. Terre del cibo, nostro monopolio, dei minerali, nostro monopolio, dell’acqua, dell’energia, dei tubi, tutti nostri monopoli. Come lo fai? Prima ti compri i governi di partenza, a forza di trenta denari, poi quelli di arrivo a forza di regole, di Ong e di sensi di colpa per le malefatte del primo colonialismo. Con questo sistema, globale quanto tutto il resto della globalizzazione imperiale, a forza di monopolio anche mediatico sinistro-destro, convinci il colto e l’inclita che è tutto a fin di bene. Strutturale, ragazzi, non è l’emigrazione, quella è provocata a vantaggio di alcuni e a detrimento di milioni. Strutturale è il colonialismo. Implacabile da secoli, a dispetto dell’epocale sconfitta subita a metà ‘900.
Grazie a guerre dall’interno o dall’esterno, terroristi qua e là, multinazionali del cibo, delle estrazioni/costruzioni, si sposta un sacco di gente da un continente all’altro, si fa una cofana di soldi e si radono al suolo quelli che si erano azzardati a farti concorrenza. Vuoi che l’UE, cioè Merkel, Macron e il loro compare allegrotto alla testa della Commissione,che per le stesse multinazionali ha fatto del Lussemburgo un porto franco, esentasse, non vi vogliono a Marrakesh. Vuoi che il papa non benedica il tutto.
In coincidenza con le pazze feste delle Ong per il Compact, delle celebrazioni a televisioni ed edicole unificate, sono usciti nuovi fiancheggiatori. Ora abbiamo anche, con tanto di paginone comprato sui giornale, le “Famiglie Accoglienti”, nuovo virgulto spontaneo nato a fianco dei sempre più rigogliosi virgulti dell’Open Society Foundation di George Soros che, con lieto ossimoro, titola il suo inno all’integrazione “Più accoglienza= Più sicurezza”. La mafia nigeriana che si sta prendendo tutto lo spaccio e tutta la prostituzione in Italia ne è garante. La manovalanza a casa sua faceva il contadino, ma anche l’infermiere, l’operaio Shell, l’imam. Ora, venuto per lavorare e vivere, grazie alla nostra accoglienza, o è spiaggiato sotto la stazione di Milano, o entra in quella statistica che assicura agli stranieri (l’8,3%) una media tra il 35 e il 50% dei più gravi reati commessi nel paese.
Una ricetta per la tratta
Beneficiari dell’operazione Compact sono, nell’immediato, gli intermediari chiamati Ong. Ne parla in un libro irrinunciabile Sonia Savioli (“ONG, il cavallo di Troia del capitalismo globale”, Zambon editore). Noi, esemplificando, parliamo di quella più nota e più glorificata, Medicins Sans Frontieres. Senza frontiere anche per quanto riguarda i finanziamenti, tra i quali, quelli di Soros. I Medici senza Frontiere sono una delle tante Ong alla cui presenza in Africa è legata la pazzesca proliferazione della medicina occidentale e, con essa, quella dei farmaci. Solo in Mozambico si vantava di somministrare vaccini a 50.000 asdulti e bambini. Glaxo e Wellcome, Big Pharma, usavano gli africani come cavie per vaccini e farmaci sperimentali. Ultimamente, la livrea cucitagli addosso dai corifei si è considerabilmente macchiata: secondo la Procura dia Catania (subito la viperina reazione del “manifesto”), che ne ha sequestrato la nave “Aquarius”, ci hanno rifilato, dopo 44 sbarchi, tra il 2017 e il 2018, come “rifiuti solidi urbani”, per i quali si paga poco, 24 tonnellate di rifiuti pericolosi e infetti composti da materiale sanitario, vestiario contaminato e cibo avariato, che si sarebbero dovuto pagare molto: risparmio 460mila euro. Alla salute!
MSF sempre dalla parte giusta…
Li ho regolarmente trovati presenti nel campo fiduciato dall’Occidente. In Somalia in quello di Ali Mahdi, fantoccio messo su da Usa e UK, che insieme alla Nato combatteva Farah Aidid, il liberatore della Somalia dal despota filo-Usa Siad Barre; in Siria tra i jihadisti e gli Elmetti Fasulli Bianchi di Aleppo, dove denunciavano distruzione di ospedali poi trovati intatti dai liberatori siriani; a Misurata, sede della più sanguinaria milizia mercenaria della Nato nell’assalto alla Libia di Gheddafi. In Africa MSF erano protagonisti delle gigantesche campagne antiretrovirali: trattamento anti-Aids ampiamente screditato (“Azt”) per curare gente che aveva perso le difese immunitarie, mica per aver fatto sesso a gogò, ma per mancanza di cibo, acqua, igiene. A loro volta, i salvatori di bimbi “Save the children” (ahimè sponsor sulla maglia viola della mia Fiorentina), quelli che hanno agevolato la distruzione della Libia e il linciaggio di Gheddafi raccontando che forniva viagra ai suoi soldati, libici, perché stuprassero le donne libiche (sic!), nei campi profughi dei Rohingya, come intervenivano sulle drammatiche condizioni igieniche e sanitari? Installando docce e toilette? No, bombardando le masse con antibiotici e provvedendo a una gigantesca campagna di vaccinazioni. Oltretutto serviva a sostenere la bufala kolossal del martirio dei musulmani del Myanmar. Se Save the Children avesse speso i milioni utilizzati per non impedire che, come trent’anni fa, cinque bambini morissero di fame ogni minuto, anziché per traghettare profughi allettati dall’esilio, un tantino la mortalità sarebbe calata.
Chiamala, se vuoi, disinvoltura, tanto le emozioni dei buonisti la volteranno in eroismo, ma quella dei posizionamenti geopolitici e dei farmaci non è l’unica ombra che ne offusca il blasone. Due volte la Aquarius 2 si è fatta pizzicare per abuso di bandiera, prima di Gibilterra, poi di Panama, da cui registri marittimi ha dovuto essere cancellata, con conseguente divieto di navigare. Su tutto questo viene poi steso il velo scintillante dei numeri inverosimili e mai controllati da terzi di naufraghi salvati (o trasbordati da altre imbarcazioni???).
MSF è in Africa, in mare, in Medioriente, in Bangladesh, tra Bosnia e Croazia, dappertutto. Solo per curare e far trasmigrare? Dopo lo scandalo degli abusi sessuali dell’Oxfam, qualcosa si è mosse e sono venute fuori le magagne di tante altre Ong care a Soros. Per MSF, nel solo 2017, ci sono state 146 denunce di abusi di potere, discriminazioni, molestie sessuali e altri comportamenti delittuosi e l’organizzazione, licenziando alcuni suoi funzionari, ha dovuto ammettere che il fenomeno è largamente sottostimato e, aggiungiamo, anche oscurato dalla fama di eccellenza e abnegazione che a questi missionari sanitari dell’imperialismo viene attribuita. Ma poi, può un medico mentire, a rischio di provocare distruzione e morte? Non può. Perché MSF lo fa?
Il vizio di nascita, un papà guerrafondaio
Il vizio d’origine di questi negatori delle ragioni degli aggrediti e delle atrocità da loro subite e sostenitori ovunque degli interessi geostrategici occidentali, sta nel fatto che vennero fondati da Bernard Kouchner, promotore della guerra alla Jugoslavia, ministro degli Esteri di Sarkozy, sostenitore dell’imperialcolonialismo francese in Africa. Cos’altro ci si poteva aspettare? E’ così difficile immaginare che il suo operare nel Mediterraneo, come quello di tutte le altre Ong, serva a rafforzare le aspettative, le illusioni, di gente che la guerra innescata o il modello di “sviluppo” predatore imposto dall’Occidente costringe a lasciare la terra, la comunità, la Storia, la patria, il SUO jus soli? Come scrive Sonia Savioli nel suo straordinario libro: “Una trasformazione globale, complessiva dell’Africa in zona agricolo-industriale del capitalismo mondiale è ciò che queste e molte altre Ong si stanno sforzando di facilitare”. Il Global Compact Migration, non per nulla allestito in Africa, ne è l’apoteosi. E Roberto Fico, che si risente dell’assenza dell’Italia da Marrakesh, come del presunto assassinio egiziano di Regeni, o non ha capito niente. O è l’ennesima quinta colonna insereita in un movimento antisistema.
L’ultima della notte è, ovviamente dal “manifesto”, il grido di dolore per accogliere la “Nuestra Madre Loreto”, nave spagnola che ha preso a bordo 12 migranti e rifiuta di sbarcarli in Libia, nota porta dell’inferno secondo la mitologia dei filo-Ong. Lo firmano europarlamentari nella lista dei fiduciari di Soros, come Sergio Cofferati, Elly Schlein e altri.
Ultimissima invece è di altro segno. Un missionario statunitense, penetrato nei territori di una tribù isolata nell’arcipelago indiano delle Andamane, per convertirla al cristianesimo al grido di “Dio vi ama”, è stato fulminato da una freccia. I suoi accompagnatori sono stati arrestati. Ci pensassero, gli africani sotto Global Compact.
Grazie a guerre dall’interno o dall’esterno, terroristi qua e là, multinazionali del cibo, delle estrazioni/costruzioni, si sposta un sacco di gente da un continente all’altro, si fa una cofana di soldi e si radono al suolo quelli che si erano azzardati a farti concorrenza. Vuoi che l’UE, cioè Merkel, Macron e il loro compare allegrotto alla testa della Commissione,che per le stesse multinazionali ha fatto del Lussemburgo un porto franco, esentasse, non vi vogliono a Marrakesh. Vuoi che il papa non benedica il tutto.
In coincidenza con le pazze feste delle Ong per il Compact, delle celebrazioni a televisioni ed edicole unificate, sono usciti nuovi fiancheggiatori. Ora abbiamo anche, con tanto di paginone comprato sui giornale, le “Famiglie Accoglienti”, nuovo virgulto spontaneo nato a fianco dei sempre più rigogliosi virgulti dell’Open Society Foundation di George Soros che, con lieto ossimoro, titola il suo inno all’integrazione “Più accoglienza= Più sicurezza”. La mafia nigeriana che si sta prendendo tutto lo spaccio e tutta la prostituzione in Italia ne è garante. La manovalanza a casa sua faceva il contadino, ma anche l’infermiere, l’operaio Shell, l’imam. Ora, venuto per lavorare e vivere, grazie alla nostra accoglienza, o è spiaggiato sotto la stazione di Milano, o entra in quella statistica che assicura agli stranieri (l’8,3%) una media tra il 35 e il 50% dei più gravi reati commessi nel paese.
Una ricetta per la tratta
Beneficiari dell’operazione Compact sono, nell’immediato, gli intermediari chiamati Ong. Ne parla in un libro irrinunciabile Sonia Savioli (“ONG, il cavallo di Troia del capitalismo globale”, Zambon editore). Noi, esemplificando, parliamo di quella più nota e più glorificata, Medicins Sans Frontieres. Senza frontiere anche per quanto riguarda i finanziamenti, tra i quali, quelli di Soros. I Medici senza Frontiere sono una delle tante Ong alla cui presenza in Africa è legata la pazzesca proliferazione della medicina occidentale e, con essa, quella dei farmaci. Solo in Mozambico si vantava di somministrare vaccini a 50.000 asdulti e bambini. Glaxo e Wellcome, Big Pharma, usavano gli africani come cavie per vaccini e farmaci sperimentali. Ultimamente, la livrea cucitagli addosso dai corifei si è considerabilmente macchiata: secondo la Procura dia Catania (subito la viperina reazione del “manifesto”), che ne ha sequestrato la nave “Aquarius”, ci hanno rifilato, dopo 44 sbarchi, tra il 2017 e il 2018, come “rifiuti solidi urbani”, per i quali si paga poco, 24 tonnellate di rifiuti pericolosi e infetti composti da materiale sanitario, vestiario contaminato e cibo avariato, che si sarebbero dovuto pagare molto: risparmio 460mila euro. Alla salute!
MSF sempre dalla parte giusta…
Li ho regolarmente trovati presenti nel campo fiduciato dall’Occidente. In Somalia in quello di Ali Mahdi, fantoccio messo su da Usa e UK, che insieme alla Nato combatteva Farah Aidid, il liberatore della Somalia dal despota filo-Usa Siad Barre; in Siria tra i jihadisti e gli Elmetti Fasulli Bianchi di Aleppo, dove denunciavano distruzione di ospedali poi trovati intatti dai liberatori siriani; a Misurata, sede della più sanguinaria milizia mercenaria della Nato nell’assalto alla Libia di Gheddafi. In Africa MSF erano protagonisti delle gigantesche campagne antiretrovirali: trattamento anti-Aids ampiamente screditato (“Azt”) per curare gente che aveva perso le difese immunitarie, mica per aver fatto sesso a gogò, ma per mancanza di cibo, acqua, igiene. A loro volta, i salvatori di bimbi “Save the children” (ahimè sponsor sulla maglia viola della mia Fiorentina), quelli che hanno agevolato la distruzione della Libia e il linciaggio di Gheddafi raccontando che forniva viagra ai suoi soldati, libici, perché stuprassero le donne libiche (sic!), nei campi profughi dei Rohingya, come intervenivano sulle drammatiche condizioni igieniche e sanitari? Installando docce e toilette? No, bombardando le masse con antibiotici e provvedendo a una gigantesca campagna di vaccinazioni. Oltretutto serviva a sostenere la bufala kolossal del martirio dei musulmani del Myanmar. Se Save the Children avesse speso i milioni utilizzati per non impedire che, come trent’anni fa, cinque bambini morissero di fame ogni minuto, anziché per traghettare profughi allettati dall’esilio, un tantino la mortalità sarebbe calata.
Chiamala, se vuoi, disinvoltura, tanto le emozioni dei buonisti la volteranno in eroismo, ma quella dei posizionamenti geopolitici e dei farmaci non è l’unica ombra che ne offusca il blasone. Due volte la Aquarius 2 si è fatta pizzicare per abuso di bandiera, prima di Gibilterra, poi di Panama, da cui registri marittimi ha dovuto essere cancellata, con conseguente divieto di navigare. Su tutto questo viene poi steso il velo scintillante dei numeri inverosimili e mai controllati da terzi di naufraghi salvati (o trasbordati da altre imbarcazioni???).
MSF è in Africa, in mare, in Medioriente, in Bangladesh, tra Bosnia e Croazia, dappertutto. Solo per curare e far trasmigrare? Dopo lo scandalo degli abusi sessuali dell’Oxfam, qualcosa si è mosse e sono venute fuori le magagne di tante altre Ong care a Soros. Per MSF, nel solo 2017, ci sono state 146 denunce di abusi di potere, discriminazioni, molestie sessuali e altri comportamenti delittuosi e l’organizzazione, licenziando alcuni suoi funzionari, ha dovuto ammettere che il fenomeno è largamente sottostimato e, aggiungiamo, anche oscurato dalla fama di eccellenza e abnegazione che a questi missionari sanitari dell’imperialismo viene attribuita. Ma poi, può un medico mentire, a rischio di provocare distruzione e morte? Non può. Perché MSF lo fa?
Il vizio di nascita, un papà guerrafondaio
Il vizio d’origine di questi negatori delle ragioni degli aggrediti e delle atrocità da loro subite e sostenitori ovunque degli interessi geostrategici occidentali, sta nel fatto che vennero fondati da Bernard Kouchner, promotore della guerra alla Jugoslavia, ministro degli Esteri di Sarkozy, sostenitore dell’imperialcolonialismo francese in Africa. Cos’altro ci si poteva aspettare? E’ così difficile immaginare che il suo operare nel Mediterraneo, come quello di tutte le altre Ong, serva a rafforzare le aspettative, le illusioni, di gente che la guerra innescata o il modello di “sviluppo” predatore imposto dall’Occidente costringe a lasciare la terra, la comunità, la Storia, la patria, il SUO jus soli? Come scrive Sonia Savioli nel suo straordinario libro: “Una trasformazione globale, complessiva dell’Africa in zona agricolo-industriale del capitalismo mondiale è ciò che queste e molte altre Ong si stanno sforzando di facilitare”. Il Global Compact Migration, non per nulla allestito in Africa, ne è l’apoteosi. E Roberto Fico, che si risente dell’assenza dell’Italia da Marrakesh, come del presunto assassinio egiziano di Regeni, o non ha capito niente. O è l’ennesima quinta colonna insereita in un movimento antisistema.
L’ultima della notte è, ovviamente dal “manifesto”, il grido di dolore per accogliere la “Nuestra Madre Loreto”, nave spagnola che ha preso a bordo 12 migranti e rifiuta di sbarcarli in Libia, nota porta dell’inferno secondo la mitologia dei filo-Ong. Lo firmano europarlamentari nella lista dei fiduciari di Soros, come Sergio Cofferati, Elly Schlein e altri.
Ultimissima invece è di altro segno. Un missionario statunitense, penetrato nei territori di una tribù isolata nell’arcipelago indiano delle Andamane, per convertirla al cristianesimo al grido di “Dio vi ama”, è stato fulminato da una freccia. I suoi accompagnatori sono stati arrestati. Ci pensassero, gli africani sotto Global Compact.
14 commenti:
Sono d'accordo il "patto globale" è un trattato capestro portata avanti dalle oligarchie globaliste che guidano le azioni dell’ONU, che è un organismo antidemocratico a dir poco , e richiede agli stati ulteriori cessioni di sovranità imponendo ai firmatari l’accoglienza dei migranti di qualsiasi natura in via obbligatoria al fine del loro sfruttamento. Il fatto poi è che il piano dell’ONU venga appoggiato da tutti i grandi organismi finanziari, dal FMI alla Banca Mondiale, alla Goldman Sachs ed dai finanzieri e speculatori come George Soros la dice lunga ed è la cartina di tornasole per non firmarlo. Alcuni paesi dell’Est Europa ma non solo, anche USA, Australia, Austria, Croazia, Israle, Svizzera ecc.. hanno fiutato il tranello ed hanno deciso di non sottoscriverlo essendo evidenti i rischi che i governi perdano la loro sovranità. La favola della creazione di una società multiculturale, dal piano Kalergi ad oggi, purtroppo continua ad essere raccontata.
Sergio Cofferati e' nella lista dei fiduciari di Soros? Non pensavo, ma mi ricordo che circa vent'anni fa ero a Brescia per uno dei miei tanti concorsi, la sera prima di rientrare in pensione cercavo un ristorante per mangiare ed entrai a "La Sosta". Mi accorsi pochi metri dopo essere entrato di essere in un ristorante di lusso, con tanto di pianoforte nero. Poco dopo notai ad un altro tavolo proprio Sergio Cofferati, in giacca e cravatta, con altre persone elegantemente vestite. Erano gli anni degli scioperi, del milione di partecipanti al Circo Massimo, Cofferati era considerato vicino ai poveri ed agli operai. Quando lo raccontai ad amici e conoscenti qualcuno mi disse "eh cosi' pensa agli operai?". Dissi che in fondo andare in un buon ristorante non voleva dire niente in se, all'epoca andare al ristorante per una rimpatriata non era niente di strano. Poi divento' sindaco di Bologna, la svolta moderata, divento' esponente di spicco DS, e poi adesso...la lista Soros. Forse non era in quel ristorante per caso.
"quando ha fatto “cento” per demolire la legge dell’ammazzavecchietti Fornero"
cioè mai, perchè la quota cento attualmente non esiste, non essendo mai stata votata. Del resto il nazilib Salvini sa benissimo che se continua a fare condoni per i padroncini che lo votano, i soldi per le pensioni non possono esserci. Ma tanto non è un problema, visto che la quota cento è PEGGIO della Fornero perchè permette di andare in pensione solo tramite un taglio ulteriore (e permanente) della pensione stessa rispetto alla Fornero, che nel suo male aveva una serie di eccezioni (Ape sociale and co, "mutuo" pensionistico che di fatto non si sarebbe mai pagato perchè non è ereditario, ecc.) che verranno cancellate. In soldoni, oggi vai in pensione a 65 anni prendendo 100 all'anno fino agli 85 anni in cui in media un italiano muore. Domani prenderai 80 da quando compi 62 anni (21 anni in media in cui i 60enni di oggi hanno iniziato a lavorare+41 di contributi) alla morte. Ma 80x23 fa 1840, e 100x20 fa 2000. Quindi alla fine il pensionando sarà ulteriormente penalizzato.
Global Agreement for Migration. Abbiamo tradotto "compact" che è una parola fuorviante e quindi sbagliata, inventata dagli algoritmari di googlevè [google di giovè] per confondere quelli che "loro" credono essere degli ignoranti semi-analfabeti. Certo, Noi non dedichiamo il tempo della nostra Vita alle parole crociate, magari preferiamo PENSARE e RICERCARE...Sono d'accordissimo con Salvini, a parte la sua evidente preferenza per gli'industrialotti TAVari del noico che vuole distogliere i fondi per i cosiddetti "migranti" e magari dedicarli ai "padroni" di Casa Italia, che ne hanno diritto per Nascita ed Ascendenza. Dicono che i tarallucciati delle "coop" pietare resteranno in 15 mila senza "lavoro". E pazienza...anche gli operai della FIAT ora FCA, PERNIGOTTI, VERSACE, eccetera lo sono..."rimasti". Alcuni si sono organizzati, impiegando TUTTI i loro AVERI ed hanno CONTINUATO in proprio l'attività dismessa dai FORAGGIATI per decenni DELOCALIZZATORI o DISMISSORI per sopraggiunta incapacità o spirito di "tradimento". A radio rai 3 un ascoltatore e la Sforza cambiano i numeri in tavola e così "abruptly" l'anglocazzone ci sta sempre bene noh? i 15 mila diventano 40 mila. Tutti i mila sia che siano 15 o 30 diventano MIRACOLOSAMENTE 40 mila. Il numero 40 rappresenta, sempre per gli ebrei o equiparati il tempo di una generazione o quello passato al cospetto di giovè d'io degli eserciti...un guerrafondaio come lo sono i suoi follower$.
Quello che le Francesche e le Sforza non VOGLIONO capire o fanno finta di non comprendere per CONVINCERE NOI che di matematica ci capiamo, quella RAGIONATA, non quella stenografica delle "formule", è che l'AFRICA non può entrare nell'ITALIA perchè la DAMIGIANA contiene più liquido che non una bottiglietta da 1 decilitro. Un bicchiere può essere riempito o abboccato fino all'orlo...dopo Guy Débord.Se non c'è il Vuoto, non c'è il Pieno e Viceversa...E' la Natura, Soros Monnezze !
amarrylide@
Può darsi che finisca così. Ma intanto aspettiamo la legge.
@Amarrillyde
Forse e' come dici te, ma secondo me nel tuo ragionamento c'e' una considerazione sbagliata di fondo. Intanto l'aspettativa di vita media non e' di 85 anni, ma, ahimè, piu' bassa di un decennio per gli uomini. Quindi i tuoi calcoli non sarebbero esatti. In secondo luogo, tale legge consentirebbe di smettere di lavorare ad una eta' ancora accettabile, senza logorarsi ulteriormente al lavoro e senza il rischio derivato dall'infame legge Fornero (La ministra chiamo' "bamboccioni" i giovani conviventi con la famiglia e "choosy" i giovani che volevano un lavoro con un minimo di prospettiva e di garanzie sociali, non dimentichiamolo). Adesso chi perde il lavoro attorno a 60 anni spesso non viene riassunto e neanche prende la pensione. Questo vuol dire un duro colpo, economico, perché il lavoratore deve dare fondo alle sue risorse accumulate e spesso indebitarsi, e sociale, perché spesso si smettere di curarsi in una eta' in cui certi acciacchi non possono essere trascurati e perché non si può disporre di reddito per aiutare figli non ancora autosufficienti, incluso pagare tasse universitarie per loro. Premetto non sono affatto tifoso di Salvini, nessuno in regime capitalistico fa riforme per amore puro dei lavoratori poveri (sarebbe meglio dire impoveriti) ma la questione esiste e va affrontata. Poi si vedra' e si faranno i conti meglio su quanto verrà in tasca ai pensionati.
Altra perla di Lorenzo Cremonesi: sul corriere della sera da per scontato che "Mariupol fu occupata dai filorussi con il supporto di militari inviati da Putin (!) nel 2014. Poi fu "liberata" dai reparti della "libera ucraina" dimenticandosi che, al contrario, fu proprio Putin nell'ottobre 2014 ad imporre il ritiro con il "cessate il fuoco" ai filorussi e che furono visti dagli inviati reparti che parlavano inglese proprio a Mariupol in supporto del "libero esercito dell'Ucraina, allora golpista dominata dai paranazisti di Pravi Sector.
https://www.corriere.it/esteri/18_dicembre_02/a-mariupolnel-porto-marinai-prigionieri-mosca-vuole-strangolare-l-ucraina-b1b09d58-f671-11e8-a530-53c8d5a0f267.shtml
dalla Salini-Impregilo ad Almaviva, dalla gvc-cooperazione internazionale a DonBosco 2000, da Benetton a Valtur e molti altri. https://www.unglobalcompact.org/what-is-gc/participants/search?utf8=%E2%9C%93&search%5Bkeywords%5D=&search%5Bcountries%5D%5B%5D=91&search%5Bper_page%5D=10&search%5Bsort_field%5D=&search%5Bsort_direction%5D=asc ....vista dal -sud del mondo- sembra a ragione, la lista degli enti più pericolosi in Italia (al netto di qualche assenza più o meno eccellente)in termini di riformulazione del nuovo capitalismo dal volto umano. Sicuramente non scindibile da https://gfmd.org/ -nuovo global forum a palese trazione Nazioni Unite- in una sorta di club dei contrappesi funzionali. Tuttavia la presenza dell'Italia sarebbe stata auspicabile proprio qualora l'Italia avesse avuto un governo a sinistra vera, proprio per richiamare all'ordine, l'assurda commedia che il socialcapitalismo politico e finanziario sta imponendo alle economie locali, come se quest'ultime fossero appezzamenti umani da lottizzare alla corporation più socialmente solidale. Si passa quindi dal siamo tutt@ clandestin@ al siamo tutt@ disponibili, tranne chi, già sistemat@ per vie traverse, gode farneticando sul -come disegnare il mondo, ad uso e consumo del nuovo classismo. da consultare per farsene una ragione.... https://sustainabledevelopment.un.org/content/documents/21252030%20Agenda%20for%20Sustainable%20Development%20web.pdf http://www.info-cooperazione.it/2018/11/lagenzia-rilancia-sul-coinvolgimento-del-settore-privato-profit-con-il-bando-imprese-2018/#more-14117 ....fatale fu la pugnalata data al pensiero, se non a lui, di Serge Latouche che in Italia fu declinato faziosamente e specularmente in decrescita felice -quasi per uccidere i suoi pilastri di -economia informale e rigetto dell'idea di sviluppo sostenibile, che fu appunto definito un ossimoro. -un disoccupato in attesa di giudizio.
ve bene l'idea di sovranismo, così come l'idea di popolo tanto invocata come incipit delle leggi di questo governo, tuttavia quando da -sinistra- nell'accezione italiana antagonista e movimentista si parla di opposizione a governo e leggi annesse, vulnerabile risulta essere la facciata (addirittura presente con Cremaschi-pap alle ultime elezioni Bolivariane) compromessa con quelle visioni di società aperte, mitigatrici di conflittualità e disequilibri, umanitarie in Europa e spietatamente liberal altrove. https://www.opensocietyfoundations.org/voices/qa-journalism-and-crisis-venezuela e poi questa novità https://gijn.org/member/armando-info-venezuela/ https://gijn.org/member/armando-info-venezuela/ ....ed infine la grande casa filantropica.... https://www.usaid.gov/venezuela -connivenze multi.levels-
Anonimo@
Valido e utile contributo. Grazie.
Alex1@
Hai ragione sulla questione sollevata da Amaryllide, ma credo che tu debba aggiornare il tuo dato sull'aspettativa di vita.
Va bene, forse ho ricevuto dati pessimisti. Sapevo 75 per gli uomini ed 82 per le donne. Forse sono dati pessimisti. Meglio cosi'.
Chi vuole restare potrà farlo e avrà la stessa pensione della legge Fornero.
@Amarillyde: Personalmente meglio scegliere di andare in pensione a 62 anni non mi stupisce eventuale taglio del mensile rispetto a chi ha forza e desiderio di lavorare ancora. E ancora: il mio tempo libero non ha prezzo. E non svolgo un'attività usurante....
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