domenica 22 maggio 2022

GUERRA E PANDEMIA, STESSA STRATEGIA --- E poi c'è AZOV a Mariupol


Bergoglio riceve le mogli dei comandanti delle Unità AZOV, guidate dal manager delle Pussy Riot, angeli NATO, condannati a Mosca per il reato di blasfemia per aver organizzato un'orgia hard in una chiesa.

Video di un mio intervento alla manifestazione "Nato e Pandemia, stessa strategia" a Bologna

  HYPERLINK "https://drive.google.com/file/d/1fTHJp-fjjL5If-qMW3RoNq-UDHmgdj3Y/view?usp=drive_web"

 

VIDEO DEL QUARTIER GENERALE A YUREVKA DEL BATTAGLIONE AZOV IMPEGNATO A MARIUPOL, GIRATO DOPO L’ARRIVO DELLE TRUPPE RUSSE.

https://www.anti-spiegel.ru/2022/exklusiv-video-aus-dem-stab-des-asow-bataillons-bei-mariupol/


 


Zelensky e Azov

Un mio breve intervento alla manifestazione bolognese nella quale si sottolinea quanto di solito viene trascurato o occultato: la sinergia tra le varie campagne finalizzate alla globalizzazione nel segno del Grande Reset transumano.

Ma il link che va assolutamente visto e diffuso è il successivo, tratto dal sito Anti-spiegel. Illustra, dopo la liberazione del villaggio di Yurevka, sobborgo di Mariupol, la sede di un quartier generale dei Battaglioni Azov ispezionato dai militari russi..

Quanto ci viene illustrato, purtroppo in inglese (e varrebbe la pena che qualcuno si adoperasse per i sottotitoli), è drammatico e demolisce e svergogna gli affannosi tentativi in corso, da parte del regime politico-mediatico, di riabilitare questa formazione ultranazista, promossa, protetta, finanziata e armata da USA e NATO. Formazione che costituisce la spina dorsale delle forze armate del fantoccio Zelensky e che ha il suo corrispettivo politico nei partiti nazisti, qui bonariamente dette di ultradestra, o nazionalisti, presenti nel regime con, tra gli altri, il ministro degli interni e il capo dell'esercito.

Questo, dell'oscuramento del carattere nazista e violentemente razzista di questa vera e propria setta fanatica di suprematisti europei,, votati alla distruzione dei "sottouomini slavi", è l'aspetto più criminale della gestione del conflitto, sulla pelle del popolo ucraino, dello scontro tra Stati Uniti e i suoi mercenari NATO e la Russia.

Percorrendo gli ambienti di questo quartier generale - foresteria degli aguzzini della popolazione civile di Mariupol, le telecamere mostrano la pletora di simboli nazisti e delle SS, i testi  e le immagini di Hitler e di altri protagonisti del nazifascismo mondiale, armamenti e fascicoli di istruzione militare statunitensi, scritte che riprendono le parole d'ordine nazista quali "Sangue e Terra", "Spazio vitale " (Lebensraum) da conquistare a spese della Russia, il decalogo del suprematista europeo e tutto l'armamentario iconografico e letterario dei dogmi nazifascisti.

Questa, nel 2014, è stata la milizia che ha portato a termine un sanguiinoso colpo di Stato agli ordini degli USA e da essi  e da Soros finanziato, nella persona del suo vicepresidente Biden e della sottosegretaria neocon del Dipartimento di Stato, Victoria Nuland, che ha cacciato un presidente democraticamente eletto, che ha collaborato all'installazione di una trentina di laboratori USA per le armi biologiche, che per otto anni è stata la punta di diamante di un genocidio tentato contro i russi del Donbass, che costituisce l'ossatura di uno Stato il cui presidente ha bandito tutti i partiti politici d'opposizione, ne ha incarcerato i leader, ha chiuso tutti i media, ne ha imprigionato o ucciso i giornalisti.

A questa Ucraina, che fa strage di coloro che definisce collaborazionisti, e alla difesa della  "democrazia ucraìna contro l'autocrazia di Putin", il premier, che da trent'anni depreda, ferisce e impoverisce l'Italia, ha inviato montagne di armi. A questa Ucraina dedica i suoi salmi, rosari e inni, compatta, tutta la stampa del regime NATO italiano.

Chiudo con questa immagine che rimanda a Liliana Segre e alla "influencer" Chiara Ferragni, che la senatrice a vita ha invitato a visitare con lei il memorial della Shoah. Non c'entra niente? C'entra e come! Si inserisce alla perfezione tra le altre due immagini, come segno dei tempi che corrono.



 


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