mercoledì 17 agosto 2022

IL COLLE D’AVORIO


Inoltro questo comunicato di Liberiamo l’Italia-Fronte del Dissenso con il programma della Tre Giorni allestita ad Assisi, sulla falsariga di quello che parecchi anni fa era il Campo Antimperialista, al quale detti volentieri i miei contributi.

Questa volta no. Stavolta auguro ai partecipanti all’indubbiamente vitale e ricca mobilitazione ogni successo sia per i temi trattati, che per gli obiettivi fissati.

Grande è il merito di molti dei protagonisti di questa iniziativa nel promuovere conoscenza, coscienza e combattività attraverso importanti manifestazioni di piazza in tante parti d’Italia. 


Non so se questo sia esattamente il tempo per convegni in cima a un colle umbro, dato che la risonanza mediatica, come l’attenzione dell’opinione pubblica, sembrano fortemente indirizzati su quanto va succedendo in politica relativamente allo scontro elettorale. Anche se non dubito che per i partecipanti possa voler dire arricchimento di contatti umani e di conoscenze.


Ciò che dispiace e che respingo nettamente nella presentazione che precede il programma, è il tono inutilmente e, questo si, solipsisticamente, denigratorio nei confronti di coloro che hanno ritenuto di non perdere l’occasione di portare la lotta anche sul piano elettorale, per quanto difficili e ostative fossero le condizioni fissate dal regime e dal suo vertice.

 

Ai personaggi più in vista del movimento popolare di opposizione è stato ripetutamente offerto dalla Lista ITALIA SOVRANA E POPOLARE di dare adesione e portare il proprio contributo di idee e volontà alla battaglia che il regime ci ha voluto imporre. Il rifiuto è stato ripetuto e tanto netto, quanto fallimentare, sterile e onanistica è stata la scelta, non solo del movimento del dissenso, di optare per l’astensione.

 

L’illusione di recare più danno al potere attraverso l’assenza e il silenzio, in questa fase di uno scontro che deciderà della sopravvivenza di una resistenza costituzionale e di contrasto al regime oligarchico e tecnocratico, nel momento della partecipazione a guerre e dell’assunzione di una strategia di devastazione dei diritti fondamentali, non può che rappresentare per i suoi fautori, nolenti e volenti, una diserzione. 

 

La prova sta nella campagna di odio e nei tentativi di infiltrazione e sabotaggio praticati dal Sistema nei confronti delle formazioni che si sono impegnate nella battaglia elettorale, a confronto con l’assoluta indifferenza nei confronti di un movimento, che racchiusosi nei suoi ambiti, oggi si è autoeliminato dalla contesa. Assumendosi una responsabilità politica rilevante, di cui gli sarà chiesto di rendere conto. 

Confidiamo che coloro che, in massa, nel corso di questi tre anni di aggressione sociale, culturale, economica e politica, hanno lottato nelle piazze, nei luoghi del lavoro, dell’istruzione, della sanità, dell’ambiente, li incontreremo nelle nostre campagne elettorali e poi ai seggi. Sono anche certo che amici e compagni che oggi hanno optato per l’assenza, li ritroveremo domani e dopodomani nelle piazze di una lotta che non ci sarà consentito di non fare. Forse, però, con un grado minore di credibilità

 

Fulvio



Dal testo di presentazione dell’evento di Assisi


ASSISI 26-27-28 AGOSTO

(per informazioni: forumassisi@gmail.com – per prenotazioni: info@fontemaggio.it)

Una tornata elettorale tanto improvvisa, quanto non risolutiva, si avvicina ed impone riflessioni profonde ed adeguate alla gravità della situazione.

Molte tra le giovani forze del dissenso, nella loro articolazione più poliedrica e diversificata, hanno purtroppo ceduto alla seduzione solipsistica della frenesia elettorale, nella miope prospettiva che un tavolo da gioco così truccato possa sortire effetti diversi da quelli attesi.

All’azione eversiva del Governo, che tutto ha predisposto perché le voci del dissenso non trovassero spazio di espressione, si è combinata la cieca inadeguatezza  di molte delle nuove realtà di partito,  protesa più all’ascolto di singoli protagonismi, che all’attenta costruzione di un ampio movimento popolare, sociale e politico…...



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