domenica 4 ottobre 2020

Lockdown? Sto arrivando... --- CHE PALLE, CHE BALLE! -----Cronache dal pesce nella boccia (di Amuchina)

CARI AMICI, QUESTO E’ LUNGO, MA E’ UN CAPOLAVORO (AH NO?) SPARATEVELO PRIMA CHE I GENDARMI FB USINO IL CANCELLINO!

 



 
“I governati obbediscono perchè non credono che i governanti governano contro di loro“ (Apocrifo di Nicolò Machiavelli)

“Il vaccino dovrebbe essere sperimentato per primo sui politici. Se sopravvivono, il vaccino è sicuro. Se non sopravvivono, è sicuro il paese. (Monika Wisniewska, scrittrice polacca)

 Prima, per metterci in sintonia con lo stile del Nuovo Ordine Mondiale e con chi lo interpreta da noi, un po’ di pornografia istituzionale:

https://youtu.be/FMAAsDnnHKM

 Il bio-tecno-fascismo scende per li rami

 Il titolo e l’illustrazione, leggerini e scherzosetti, con cui si apre questo post blasfemo parrebbero inadeguati al dramma 1 che abbiamo vissuto, a quello 2.0 in corso e al 4.0 che concluderà il ciclo della nostra vita come ci sarebbe spettata. Ma è per non farvi subito scappare sotto il letto, o impugnare la Smith-Wesson. O precipitarvi all’ Untersuchungsausschutz, di cui dopo.

 Avevano cominciato al tempo della Lorenzin, ministro notoriamente privo di qualsiasi conflitto d’interesse, per cui ha potuto essere la prima a imporre la fine della costituzionale libertà di scelta - osata da un medico subito radiato - e l’imposizione di ben 12 vaccini obbligatori. Ora siamo a ben venti medici sotto processo e prossimi alla radiazione presso la Commissione Centrale per le Professioni Sanitarie (CEEPS). Accusati di essere “no vax”, cosa che non sono per niente, e di aver tradito scienza e deontologia. L’accusa corretta sarebbe che si sono dichiarati contro la vaccinazione obbligatoria indiscriminata e di massa. Per la quale la tua scelta non è più la tua scelta, il tuo corpo non è più il tuo corpo, la Costituzione non è più la tua Costituzione. Dietro al CEEPS c’è il ministero, c’è Speranza. Concludete voi. Mi si soffocano le parole in gola.

 Mascherine legali? Legittime? Fino a 6 anni salvo. Dopo, no.


Notiza d’agenzia. “
STRASBURGO –  Il prefetto del Bas-Rhin, nel dipartimento del Grand Est, aveva emanato una ordinanza che imponeva l’obbligo di mascherina all’aperto. Il tribunale amministrativo di Strasburgo, tuttavia, l’ha cassata, chiedendo che venisse modificata perchè illegittima e perniciosa. In Francia c’è stata una vera e propria ondata di ricorsi che stanno cercando di far annullare le ordinanze dei prefetti...” Anche in Germania dialettica simile tra governativi mascherinati e anti-governativi smascherinati, con tanto di commissione d’inchiesta sui crimini contro l’umanità. Da noi niente. Siamo il “modello Italia”.

Da noi a settembre c’erano meno “casi” e meno “vittime” (i tamponisti avevano un po’ mollato). E subito Conte e il CTS si sono fatti invitare da Gesù alle nozze di Canaa, dove tutto ciò che si vuole viene moltiplicato. Dai pesci ai virus. Dal vino alle balle. Così i nostri, tornando, hanno potuto far credere a 60 milioni di italiani, assembrati in piazza dal vicario di Cristo, che senza le ormai santificate mascherine anche all’aperto, non c’è partita (neppure per mille in stadi da 70mila). Diventa così del tutto infallibile dogma la mascherina pure fuori, pure al bar a bere il caffè per un forellino. Senza, il vicario del vicario, quello con la pochette, ci fulmina: 400 euro di multa, esorcismo sanitario e ostracismo sociale.


 La danza della mordacchia

https://www.youtube.com/watch?v=kPCKjmk6-DU&list=PLO79BFTXc3i26ySf6QitnJRwm8eY7LjOn  da ascoltare sotto il paragrafo seguente

In ogni caso, al bar o ristorante, immaginiamoci con una musica alla Ridolini. Arrivi con mordacchia, guardi con mordacchia se c’è troppa gente, entri con mordacchia, vai alla cassa con mordacchia, poi al banco con mordacchia, togli la mordacchia in attesa del caffè, la barista ti urla “la mordacchia!”, rimetti la mordacchia, arriva la tazzina e togli la mordacchia, ma il caffè è troppo caldo, rimetti la mordacchia e aspetti che si freddi, togli la mordacchia e trovi che il caffè è amaro, metti la mordacchia e anche lo zucchero, togli la mordacchia e bevi, gusti trasognato il caffè senza mordacchia, ti strillano da tutti i pizzi di mettere la mordacchia, ti scusi e rimetti la mordacchia. Esci. Si ripete al ristorante e a scuola.Ovunque, dagli schermi, ti osserva Zingaretti.

Ma Montalbano non potrebbe occuparsi anche del fratello?

Quanto alla mosca cocchiera Lazio, guidata da uno Zingaretti di cui non si capisce mai, come con certuni mica tanto svegli, cosa cazzo abbia da ridere, la museruola che ti fa disconoscere, farfugliare, raccogliere i germi tuoi e altrui, respirare poco ossigeno e molto CO2 da te emmesso, è diventata come la maschera di ferro del povero sedizioso al tempo di Luigi XIV. Solo che quello era uno e pure sedizioso. Qui, tra Lazio e altre regioni già coinvolte, in vista del dispositivo di sicurezza (sicurezza del regime Conte) a misura nazionale, la faccia (e i polmoni) li chiudono a tutti, sediziosi (pochini) o meno (tantissimi).

Mentre se la chiudono da soli, come da foto, per offrire al mondo il solito “modello Italia”, nientemeno che il padrone Elkann e il giardiniere Conte. Entrambi a guidare la macchina mordacchiati,  a dare l’esempio di come, guidando, si possa andare in deficit  d’ossigeno, svenire e andare a sbattere. E' successo più volte. Che faccia parte del progetto di Bill Gates & Co.della depopolazione?


 Si mormora che allo Zingaretti non sia andata giù l’offesa alla sua mascolinità di uomo forte regionale inflittagli dal TAR del Lazio con l’annullamento del suo vaccino (anti)influenzale obbligatorio ai soprasessanta. Davanti al ricorso del medico Dr. Mariano Amici, a cui diciamo grazie e auguriamo mille di questi giorni, il consesso amministrativo si deve essere chiesto: ma non ne avevano seccati già abbastanza, di vecchietti, quando li hanno carcerati per tre mesi fuori da luce, aria, cure, interventi salvavita? Così è passato l’annullamento, nonostante il negazionista di Via della Pisana si dibattesse come un ossesso e insistesse a negare che qui si muore di altro, che non sia il Covid.

Ride bene chi ride ultimo

Negazionisti di prima classe

Considerazione che deve essere balenata anche a qualche centinaio di medici belgi, quando hanno pubblicato su La Libre Belgique” (lì si può) una lettera in cui chiedono che si indaghi l’OMS per “falsa pandemia”, dato che i numeri sono tutti manipolati e i danni superano di gran lunga i benefici promessi nel lungo periodo (quello lunghissimo, nell’aldilà). A sua volta, in Germania, l’Untersuchungsausschutz, di cui scrivo qui sotto, si espande e pare tener testa all’espansione dei “tamponi trova-positivo-asintomatico”, al cento per cento sanissimo, ma scoperto positivo e, dunque, infetto come da peste bubbonica grazie al concorso solidale dei media. Naturalmente per i negazionisti alla Bill Gates e derivati, tipo Ricciardi, Burioni, Crisanti, Pregliasco, i nostri quattro ronzini dell’apocalisse, tutto questo non vale. Intanto, subito subito, va negato senza il minimo indugio che le mascherine abbiano effetti collaterali che, secondo alcuni dementi, starebbero a quelli conclamati, come una pioggia di cavallette sta al glifosato della Monsanto.  


 Se poi negazionista è uno come Domenico Arcuri, sappiamo anche che valore dare ai propagatori di mascherine. Non è mica quello dei flop in serie come grani del rosario, quello degli scolari a scrivere in ginocchio? Quello dei vecchi banchi a due da rottamare, dato che lui sa bene che alla normalità non si tornerà mai più perchè il virus lo coviamo quanto ci pare? Quello che prende a metaforici sputi chiunque ne metta in discussione l’eccellenza? Quello che a forza di perspicaci cazzate e sapiente arroganza ha contribuito a farci esempio dell’OMS al mondo? Sì, è quello. Non per nulla scelto da un Carneade parvenue, da nessuno legittimato, se non dai clienti miliardari degli studi legali in cui ha fatto lo stage. L’allegra coppia negazionista di ogni più elementare verità, pur di tenere in piedi la baracca messa su da un popolo di sognatori, la cementa aggiungendo, su imbeccata tecno-scientifica, altri quattro mesi a un’emergenza sanitaria che nemmeno la Sibilla Cumana, tanto meno lo spirito santo, sanno se ci sarà. Ma che si farà lo sanno.

Untersuchungsausschutz.


Cos’è l’Untersuchungsausschutz? Ah già, da noi non c’è. Peccato. Ma c’è in Germania e da noi si direbbe Commissione d’Inchiesta. E’ composto da un bel numero di avvocati, giuristi, parlamentari, di eccellente rinomanza. Cosa fa? Raccoglie denunce, dati, elementi, prove, per procedere contro il governo di Berlino con l’accusa di crimini contro l’umanità commessi nel contesto del Coronavirus. Bello, no? Da noi qualche legale, dai sensi non contraffatti dagli immancabili trenta denari, c’è, e pure bravo. Manca l’Untersuchungsausschutz con il quale, ancora una volta, i tedeschi, come a Berlino con le milionate delle manifestazioni mask-free, ci danno distacchi come il Valentino Rossi dei bei tempi.

 Mancano le masse di Berlino e di altre capitali. Ma manca anche una Commissione d’Inchiesta, blindata da verità giuridiche e fattuali che, nel nome del popolo sovrano residuo, controbatta colpo su colpo, con denunce, querele, comunicati, a ognuna delle malefatte che ci grandinano addosso dall’inizio di quest’anno. Mala tempora currunt e che il micro-Thor col martello tecnoscientifico intende estendere, per ora, al 31 gennaio 2021.

Comunque, quel che è troppo è troppo. E cos’ il Codacons di Rienzi, che una l’azzecca e l’altra no, ha smosso le acque e ha alzato le onde stavolta nella direzione giusta facendo ricorso al TAR contro l’imbavagliamento sociocida e patologenico voluto dagli stregoni e subito imposto dal loro apprendista tontolone. Per  aderire , come sarebbe il caso, cliccare qui: https://www.nogeoingegneria.com/news/obbligo-di-mascherina-allaperto-parte-il-ricorso-al-tar/


 Regime giallorosso. Balle, balle, balle rosse e gialle

(Si fa per dire “rosso”; si fa benissimo a dire giallo, il colore dei sindacati infiltrati e collaborazionisti)

Ho già fatto ricorso alla similitudine tra la nostra condizione e quella dei pesci rossi nella boccia che, essendo deforme, permette ai pesci di non vedere che sgorbi sfocati oltre il vetro e, dunque, di credere che l’unico modo di essere corretto e stare bene sia quello nella boccia. Per carenza di fantasia ripeto la metafora e la ribadisco con questa immagine:

Uno su cento ce la fa. Ce la fa?

Balla: positivo = contagiato contagioso

Potrebbe qualcuno, per favore, spiegare al capo del governo, prima che continui a seminare panico, la differenza tra infetto, testato positivo e malato. Sembrerebbe che i suoi consiglieri alla Ricciardi, Pregliasco, Crisannti  ci si confondano......

Cominciamo da casa nostra (“nostra”, Si fa per dire. E’ da un po’ che è  “loro”, dalla cantina all’attico) e dalla superballa del “contagiato” da tempone. Da ogni angolo medico di una certa competenza (il che esclude praticamente tutti quelli che ci decalogano dal Comitato Scientifico e da tv e giornali che ne propagano il verbo), si grida che i tamponi sono inaffidabili perchè per oltre metà sbagliano. E subito dopo si spiega anche che quasi tutti i cosiddetti “positivi” sono sani come pesci (non quelli rossi, che muoiono tutti dopo poco) e per niente contagiosi, perchè il tampone registra non solo il presunto virus (mai isolato), ma tutti, proprio tutti, i residui morti di vecchie infezioni rimasti attaccati alle cellule: un’influenza, un raffreddore.

Sarà per questo che quelli del virus/vaccino, ora che il virus avrebbe le pezze al culo, sono arrivati al parossismo del tampone e introducono il test salivale anche nelle scuole? Se non già fuori di testa e menomati per mascherine e mancanza di contatti e gioco, bambini e ragazzi  resteranno presto tutti in quarantena, a scuole chiuse. Così chi trionferà, grazie anche al 5G più veloce della luce, saranno il digitale, capillare e universale, l’ignoranza, l’immunodeficienza e gli psichiatri. Guardate come “il manifesto”, mattinale dei congiurati, ci rassicura sul nostro futuro.

 annuncio trionfale del "manifesto"
Campionato e Parlamento, fuori tutti

Basta giocare, basta discutere. Con la iperballa giallorossoverde del Virus tracciato in un calciatore e, a seguire, in tutti gli altri, la facciamo finita con il calcio, passatempo e cuore pulsante della nazione, come con la sovranità del popolo espressa nel legiferare del parlamento. C’est facil, no? Un giocatore positivo al tampone (il che non significa una benmeamata cippa su virus, o non virus), grazie a qualsiasi frammento d’infezione qualsiasi, antico e morto da anni, fa radere al suolo la squadra, che non gioca più per qualche turno. Se poi sono ben 15 quelli del Genoa a risultare positivi, hai ll modo di far saltare l’intero campionato, mandare in depressione più di mezza popolazione, tenere il resto in fibrillazione nevrotica e ansiogena per mancanza di circenses, oltre che quella assicurata del panem.

 

Si verifica una spirale che fa il giro del mondo e mica una volta sola. Il senatore e il giocatore fulminati dal tampone acchiappafantasmi quanti contatti impongono di tracciare? I compagni, i colleghi, la famiglia, gli amici, il medico, il farmacista, il centro commerciale con tutti gli altri aquirenti e i commessi, i co-passeggeri di viaggio in aereo o treno o nave, gli altri frequentatori di hotel, spiaggia, terme, i sacrileghi sul marciapiede senza mascherina.... Devo continuare, o siete convinti che il giro del mondo è fatto e in molto meno che in 80 giorni? Diceva un film: “Fermate il mondo voglio scendere!” Sti cazzi! Prima, un po’ di milioni hanno da andare in quarantena e sfoltire il numero dei rompiballe. Poi, se ci riesce il giochino, tranne noi belli,  bravi e con il caveau, dal mondo vi facciamo scendere tutti.

 Uguale per il rappresentante del popolo che è parlamentare e ha contaminato il parlamento, commessi, barbieri e baristi compresi, in entrambe le camere. Contaminate le forze dell’ordine, l’autista, l’assise di Strasburgoi e Bruxelles, hostess e steward a gogò, l’amante, la moglie, i piccioni sui cornicioni, i curiosi in piazza e poi, come sopra, tutta la rete di viventi che ne costituiscono l’universo. Insomma, questi hanno trovato il bandolo di una matassa che, volendo e continuando a innaffiare e concimando il formicaio umano con secchiate di paura, non finisce mai. Finisce prima il pianeta.

Toh, le zone franche!


 
Dunque, come mi elenca un’occhiuta amica, milioni di italiani sono andati a votare. Nessuno ha misurato loro la febbre. Nessuno ha sanificato le matite. Nessuno aveva i guanti. Nessuno ha sanificato la cabina dopo che l’elettore ne era uscito e che inevitabilmente è stata imbrattata da virus. Nessuno ha lasciato decantare le schede elettorali che sono state consegnate da mani nude. In migliaia hanno toccato documenti senza alcuna protezione. In migliaia hanno toccato le schede maneggiate da altri. A nessuno è stato fatto un tampone. Nessuno era dietro una parete di plexiglass. I pochi che si sono sanificati la mani, hanno ucciso qualche prezioso batterio e basta, ma si sono rovinati la pelle con l’amuchina tossica. Ovviamente, nessuno se ne ricorderà quando, tra 15/20 giorni, saremo ancora tutti vivi.

L’Amuchina (non) ci salverà


Aprite i link con la scheda tecnica dell’Amuchina, italiana ed europea, e chiedetevi se si parla di igienizzante, o di Varichina.

Già erano riusciti a minarci la salute togliendo a 60 milioni di italiani, con occhio agli anziani, per quasi tre mesi il sole. E con il sole, la Vitamina D che l’astro ci regala insieme al calore e alla luce e senza la quale, dopo un po’, la pelle va a male e ci ammaliamo seriamente. Così è stato e l’ecatombe Covid ha vissuto grandi assembramenti. Chiamasi depopolazione programmata. Non è bastato.

Dall’amica Sonia Savioli, inconfutabile, meticolosissima ricercatrice, ci viene segnalata la scheda tecnica dell'Amuchina gel e di uno dei suoi componenti, l'isocianato benzene. E la sostanza detta igienizzante che, a migliaia di tonnellate, viene riversata sul nostro territorio e imposta dal Comitato Scientifico, tramite il suo commesso viaggiatore Conte, per l’uso capillare, costante e universale, bambini compresi. L'Amuchina gel è un prodotto dalla holding multinazionale Angelini che il nostro governo sta comprando, in particolare per disinfettare le mani dei nostri bambini e ragazzi. E' un prodotto tossico, mutageno, cancerogeno; la prima raccomandazione della scheda è "tenere fuori dalla portata dei bambini". E spazza via ogni difesa naturale di cui è dotata la pelle. 


 Finora veniva usato solo da aziende i cui dipendenti avevano necessità di disinfettarsi le mani per qualche particolare attività. Mani che, comunque, andavano poi accuratamente sciacquate. E' tossico per inalazione, contatto, ingestione. Secondo voi i bambini non si metteranno le mani in bocca, non si sfregheranno gli occhi? E comunque, basta il contatto, che avverrà quotidianamente secondo le regole "salvifiche" (per le industrie chimiche) date dal "comitato tecnico scientifico" che ormai ci governa. L'isocianato di benzene provoca il cancro, oltre a "difficoltà di respirazione... irritazione delle vie respiratorie... grave irritazione oculare..." e molti eccetera. Se avete figli o nipoti che vanno a scuola, vi consiglio di attivarvi minacciando, documenti alla mano, le istituzioni scolastiche che li stanno intossicando. Tenete conto che gli altri gel "disinfettanti" hanno gli stessi composti chimici, e tutti erano previsti solo per "uso professionale".

http://www.idsdental.it/prodotti_pdf/sicurezza/amuchina/amuchinagel.pdf

https://echa.europa.eu/it/substance-information/-/substanceinfo/100.243.753 Agenzia Europea per le Sostanze Chimiche

 Raffica di balle non solo rosse e gialle


 
Il virusiano Usa, Anthony Faucis, PR dell’OMS di Bill Gates, quanto lo è da noi Walter Ricciardi, a Londra l’Imperial College e in Germania il Robert Koch Institute, spara la bomba che nel mondo il sars-covid-2 ha superato il milione di decessi. La balla sta nel non aggiungere che il 97% non sono da Coronavirus e quasi mai neppure con Coronavirus. Vuoi controllare? Fatti mostrare le autopsie, unica prova. Ma le autopsie non ci sono. Il ministro Speranza da noi le ha proibite fin dal primo morto da virus. Magari si sarebbe scoperto che aveva i polmoni bruciati da intubazione/ventilazione, procedura ora, in mancanza di decessi, tornata di moda. Dotato di superpoteri profetici, l’OMS predice che si arriverà a ben due milioni di morti. Prima del vaccino (quello russo sarebbe già pronto e funzionante, ma non è credibile chi avvelena Navalny).

Scuola, o digitale, o di troppo

Il menzionato Imperial College di Londra, dove ora arriva l’esercito a spararti se sei senza bavaglio, aveva affibiato all’iconoclasta Bielorussia di Lukashenko per non aver adottato le misure del “modello Italia”, 68.000 morti da Covid. Cifra effettiva a virus dileguatosi (a dispetto delle decine di manifestazioni di assembrati anti-Lukashenko): 813.

A dispetto del noto annuncio salvifico, coniato nell’occasione della Hillary Clinton libicida, le donne NON salveranno il mondo, forse per via dei maschi che tuttora le sovrintendono. La promessa Azzolina-Arcuri di sistemare nei ceppi del monotavolino 8 milioni di scolari, ha lasciato la maggioranza di questi in ginocchio a scrivere per terra, o seduti, a scrivere sulle ginocchia. Niente paura, arrivano nelle scuole, già decimate dai primi tamponi ai nasi col moccio, i test rapidi sulla saliva, con ulteriore effetto di sfoltimento. E siccome i soliti scienziati  veggenti ci hanno assicurato che le cose non cambieranno più perchè i virus ci rincorreranno nei secoli (come il peccato cristiano), altrettanto previdenti dirigenti scsolastici hanno buttato tutta la mobilia precedente. Anche i ceppi e le museruole e i rapporti esclusivi col proprio ombelico dureranno dunque per sempre. Finchè morte non ci separi.

 Il centrodestra, con quella sua tendenza morbosa a fare un po’ di opposizione, attenendosi alla legge e alla Costituzione, ha chiesto in parlamento che si rendessero pubblici gli atti del CTS che dispongono che Conte faccia a carico del popolo italiano quello che fa. La maggioranza ha respinto. Il Comitato è dio e Conte è Mosè e noi trasgressivi, che eravamo lì a danzare attorno al vitello d’oro della libertà, zitti e mosca.

 Nazismo=Comunismo=razzismo=anticapitalismo


 
E ora la più bella. Fuori tema, ma nemmeno tanto, annunciamo la lieta e salvatrice novella che in Inghilterra è stato proibito non solo di parlare male di vaccini e virusiani, ma, coerentemente, anche di capitalismo. Le linee guida del governo Johnson hanno vietato l’anticapitalismo nelle scuole e nei loro testi, dato che si tratta di “ideologia estremista quanto l’antisemitismo”. Tranquilli, visto che siamo già alla constatazione del comunismo uguale al nazismo, a pareggiare i conti con l’anticapitalismo, espressione razzista, omofoba e dell’odio, ci arriveremo anche noi. Magari con un DPCM di Conte, l’altro strillone del Nuovo Ordine Mondiale.

 A forza di balle potremmo andare avanti per tutta la lunghezza del famigerato maxirotolone Foxy, ma incomincio a vedere lettori in surmenage. Perciò basta. Siamo nella civiltà dei fumetti e dei chat. La curva dell’attenzione è quella che è.

giovedì 1 ottobre 2020

Cinque le guerre del sultano-sicario. La sesta alla Russia ------- NAGORNO KARABAKH, TUTTI CON ERDOGAN ----- Armeni, un genocidio non basta


ieri

oggi

 Trasfigurazione e assunzione in cielo del cattivo Erdogan

 Secondo alcuni la colpa è tutta dell’URSS che ha creato le grandi Repubbliche, ma anche quelle piccole e le regioni autonome. Così nell’Azerbajan Sovietico Stalin ci ha messo un pezzo di Armenia chiamato Nagorno Karabakh, abitato interamente da armeni. Quando erano tutti comunisti, la questione non si poneva. Quando, invece, l’Azerbajan è diventata una dittatura capitalista, sotto l’immortale clan Alijev, cara ai turchi e agli Usa, e l’Armenia una democrazia amica della Russia, gli armeni del NKA si sono risentiti di stare con gli azeri e si sono dichiarati indipendenti (diversamente dal Kosovo, riconosciuti da nessuno). Ne è scaturita nel 1990 una guerra, vinta dagli armeni e, da allora, ogni tanto qualche scaramuccia.

Il sultano, i padrini, i sicari, il progetto

A questo punto il più frenetico guarrafondaio del mondo, dopo il trio Bush-Clinton-Obama, non si è saputo contenere e, anche su solleciazione di Pompeo e dei generaloni statunitensi, ha spinto gli azeri all’attacco. Una volta per tutte sembrerebbe. Non gli par vero di poter allargare la presa dei suoi Fratelli Musulmani da Ankara ad Armenia, Libia, Siria, Iraq, Somalia, tutto il Mediterraneo Orientale dei ricchi giacimenti di gas per i quali è già in urto e in guerra, più o meno guerreggiata con Libia, Grecia, Egitto, Italia, Francia e sotto a chi tocca. Quanto a Israele, alle corna che gli fa s’accompagna la strizzatina d’occhio. Dal terzo giorno dell’aggressione azera, le forze armate di quel paese sono sotto comando dello Stato Maggiore turco. Stato Maggiore prima di tutto Nato, che nulla può fare senza il consenso, o la collecitazione degli USA. L’Intelligence e gli istruttori, invece, sono israeliani Tanto per esplicitare chi fa cosa.


 Quant’è cattivo il sultano! Quanto ci serve il presidente

La balla qual’è? E che UE, Londra, Berlino, Parigi, Roma e i loro strilloni liberal-sinistri schiammazzano moralisticamente contro questo sultano ottomano fuori tempo massimo, per quello che fa a giornalisti, avvocati, curdi, patrioti siriani, iracheni, libici, somali e oppositori in genere. Balle. Anche rosse e giall. Lui e il colonialismo dei Fratelli Musulmani gli garbano invece molto. E così al Deep State USA e alla Cupola sopra di esso. Da sempre la Fratellanza, a partire dall’Egitto (che se ne è salutarmente liberato), sta al colonialismo come la spia britannica, Lawrence d’Arabia, sta alla vera liberazione della nazione araba.

 Il progetto di Erdogan-USA-Israele e chi non ci sta




 I nazionalisti populisti, popolari e sovranisti tipo Assad, Al Sisi, Haftar, Hezbollah, i greci liberatisi di Tsipras, le milizie patriottiche irachene che hanno cacciato l’Isis caro a Erdogan e che bombardano l’ambasciata USA di Baghdad un giorno sì e l’altro pure, non gli vanno per niente a genio. E non gli va per niente bene, a lui, agli Usa e a Travaglio, neppure l’ENI. Che si permette di fare, lui, la politica estera italiana che, per il governo è leggere l’ordine di servizio USA la mattina. E perlopiù la fa in amicizia con l’Egitto, grossa pecora nera del Mediterraneo.   Tutti rompiscatole in vista del vaccinatissimo e digitalissimo Nuovo Ordine Mondiale.

E così il Capitan Fracassa, con l’esercito più potente della NATO fuori da quello americano, è autorizzato a menare botte a destra e sinistra. Più c’è caos e più ne vanno di mezzo i popoli. E più partono i profughi che fanno tanto bene alle ONG, al papa e alle multinazionali. Gli sta benissimo. Tanto che neppure il più strepitante tambureggiatore per i diritti umani, “il manifesto”, non trova, nell’occasione, più niente da rilevare su quel che il sultano fa, oltreche a oppositori e popoli qua e là, ai curdi, ora che ritenta il genocidio degli armeni con cui Kamal Ata Turk inaugurò la Turchia moderna.

 L’attacco dei Fratelli Musulmani di Ankara e Baku al Nagorno Karabakh è l’attacco all’Armenia e l’attacco all’Armenia è l’attacco alla Russia. Ecco perchè i botolini da salotto della defunta Rossanda, dal grembo della “Comunità Internazionale in cui sta comodo comodo,”  la mette ancora una volta sull’ipocrita  parità tra aggrediti poveri e aggressori ricchi, facendo pareggiare il conto tra nazionalisti azeri e “nazionalisti” armeni  Scampa invece il nazionalista, ma NATO, Erdogan e nessuno grida alao scandalo per gli armamenti, soldati e terroristi jihadisti estratti da Idlib, che il sultano ha spedito a sostegno del fratello Ilham Aliyev. Oltre ad aver impiegato la propria aviazione per abbattere aerei armeni.


 
Il quadro è dunque di una chiarezza abbagliante, per quanto opachissima per chi ragiona con il capo chino in attesa del pat pat del benevolo padrone. L’Armenia vive con le pezze al culo, non possiede risorse da predare, è cristiana, democratica sul serio, amica di Mosca e ha nella memoria la liquidazione del suo popolo cent’anni fa. Disturba il riassetto della regione intorno al Mar Nero e della rete di gas e oleodotti (vedi il TAP), con cui gli USA vogliono eliminare dalla scena la concorrenza russa. Ormai ridotta al Turkish Stream a Sud e al North Stream nel Baltico, mentre del tutto svaporata, con la guerra a Siria e Iraq, è l’alternativa Iran-Iraq-Siria-Libano-Europa. L’Azerbajan è il fidato vassallo, opportunamente autocratico dell’Occidente, nemico quanto quello dell’Iran, usufruitore dell’espansionismo turco, ha ricchezze immense di idrocarburi e l’amicizia e il sostegno sotto forma di intelligence e di istruttori militari di Israele, con il quale condivide il culto dei Fratelli musulmani, delle loro milizie tagliagole e dell’ Iran delendum est.


 
E la Russia, e Putin?

Vegliano. Il portinaio della Nato, Stoltenberg, è in Georgia a concludere con i golpisti colorati di quel paese il trattato peril loro ingresso nella NATO. La Georgia confina coin l’Armenia, l’Armenia e il Nagorno Karabakh armeno, ai termini del diritto internazionale titolare di autodeterminazione, confinano con l’Azerbajan che confina con la Turchia che confina con Pentagono, CIA nella NATO. Con la distruzione dell’Armenia si completa l’assedio-accerchiamento della Russia.

Ma mentre la Turchia, capofila Nato nella regione, dà fuoco a qualsiasi catasta di legno che incontra e sempre e ovunque a minaccia, pericolo e danno alla Russia, Mosca veglia. Sollecita tregue e all’irruzione delle bande armate e dell’aviazione turche rispode con invocazioni alla diplomazia, ai negoziati. Così fa con la Siria, bombardata ogni giorno da Israele, a cui aggrotta le ciglia, nemmeno tanto, mentre ai siriani nega la difesa antiaerea S-400  che concede ai turchi.


 Forse Putin considera che non è il caso di precipitarsi in aiuto a un primo ministro armeno, Nicol Pashinyan, non molto amato poichè  arrivato al potere nel 2018 sull’onda di una rivoluzione colorata. In ogni caso non manda aiuti, non accusa la Turchia, come non ha mai accusato Israele, che entrambi non f anno che prendere a pedate nei denti i suoi alleati e amici e, quindi, lui stesso. Ora pare che Pashinyan abbia offerto negoziati a Baku sulla base della rinuncia alla rivendicazione del Nagorno Karabakh come parte della Repubblica armena. Sarebbe stato il minostro degli esteri russo, Lavrov, a suggerirgli, come primo passo, il riconoscimento del NKA come Stato indipendente. Poi si vedrà.

 

Furbo Putin. Difende la pace lisciando il pelo ai cani di guerra. Hai visto mai che funzioni.......

lunedì 28 settembre 2020

COVID E IL RESTO: BREVI CENNI SULL'UNIVERSO DI UN VIRUS TUTTO POLITICO

 Intervista ad ATRI online

 https://www.youtube.com/watch?v=j0_trkJcwfA&feature=youtu.be

 Oppure

 https://youtu.be/j0_trkJcwfA 

 

Ho fatto una chicchierata sui grandi obiettivi che gli attuali manovratori delle strategie per l’umanità di questo pianeta, per il suo modo di comportarsi, relazionarsi, vivere, stanno perseguendo.

 I miei interlocutori erano giornalisti di una coraggiosa TV di rete, ATRI online, che ha pagato e sta pagando pesantemente la sua intelligenza e resilienza nel perseguire un’informazione onesta, corretta, non condizionata, non manipolata e non manipolabile .da interessi estranei e contrari all’informazione veritiera.

 L’incredibile regime del dogma, del pensiero unico, che punta a mutilare, castrare, il nostro pensiero libero e autonomo, la nostra facoltà di elaborare una giusta visione della realtà e di comunicarla in termini critici, è già intervenuto in termini inaccettabilmente censori e punitivi, in totale assenza di reato, o del tanto recriminato “linguaggio dell’odio”. Il canale di ATRI online è stato ripetutamente chiuso, tanto da costringere - e si sa bene quali difficoltà incontri una comunicazione libera nel confronto e in competizione con i massmedia - i suoi redattori a ricorrere a un secondo canale. Che è tornato a trasmettere. Per ora.

E’ davvero vitale concorrere all’azione di resistenza nel maggior numero possibile di tutti coloro che subiscono, o riconoscono, le tendenze autoritarie che il regime farmaceutico, digitale, militare, globalista sta imponendo all’umanità. E’ un nuovo totalitarismo poliziesco-tecnologico che si fonda sulla sottomissione coatta al ricatto della salute e una defisicizzazione dell’esistenza e dei rapporti umani. Con l’isolamento ottenuto attraverso procedure sanitarie obbligatorie e la digitalizzazione totale di lavoro, scuola, rapporti affettivi, si punta alla fine dell’uomo/donna in quanto membro/a di una comunità. Si mira all’annichilimento dell’autodeterminazione individuale e collettiva, alla soppressione di ogni sovranità popolare, alla mutazione dell’identità dell’essere umano e alla sua omologazione alla macchina.

Di questo si è parlato nella conversazione con ATRI online.Non sono argomenti da poco. Meglio conoscerli che mettere la testa sotto la sabbia. O dietro a una mascherina.  

 

Il contorno al video sono alcune notizie che c’entrano.



1) Se non ci si mettono di mezzo, a forza di abusi repressivi contro la libertà d'espressione e manifestazione, le sedicenti autorità democratiche di quattro paesi europei, il giorno 3 ottobre si verificherà una delle più significative iniziative per la pace, la libertà/verità e contro l'Operazione Coronavirus e i suoi annessi e connessi autocratici. Una catena umana si allungherà per quattro Stati, dal Liechtenstein, attraverso Svizzera, Austria e Germania, fino al Lago di Costanza. Lungo il percorso di circa 270 km la catena umana sarà arricchita da spettacoli, musica, interventi che culmineranno a Costanza con interventi dai palchi di esponenti dei movimenti di opposizione alla riduzione e all'annullamento delle libertà democratiche. Gli organizzatori, "Querdenken", sono gli stessi delle manifestazioni di massa a Stoccarda e Berlino.

1) Il 16 ottobre, venerdì, dalle 17.00, al Teatro Fiorani di Canale Monterano (Bracciano), si svolge il convegno sulla connessione di quinta generazione, 5G, attualmente installata in varie zone d’Italia, praticamente di nascosto, senza il minimo coinvolgimento delle popolazioni colpite, tramite centinaia di migliaia di antenne vicinissime e 53mila satelliti artificiali. Migliaia di medici hanno chiesto la sospensione, o la moratoria,del 5G a causa delle gravissime conseguenze sulla salute rilevate da numerosi studi. 400 comuni italiani si sono dichiarati 5G-free.



2) 
 Uno dei più illustri medici tedeschi, Heiko Schoening, membro dell’organizzazione “Medici per la verità” (6000 membri) che si batte per un’informazione corretta e documentata sulla presunta pandemia Coronavirus, è stato arrestato a Londra dopo aver partecipato all’ennesima manifestazione di migliaia di persone contro l’Operazione Covid-19. Aveva dichiarato: Il panico da Coronavirus è un trucco e una truffa e provoca più danni  dello stesso virus”. SI TRATTA DELLA LIBERTA’ D’INFORMAZIONE NELL’ERA DEL DOGMA E DELLA RICERCA SPASMODICA DI NUOVI “POSITIVI”, PERLOPIU’ SANISSIMI, PER GIUSTIFICARE NUOVE MISURE RESTRITTIVE ANTICOSTITUZIONALI.



 3) Facebook ha chiuso il profilo del filosofo e attivista politico, Diego Fusaro, fondatore del partito “VOX ITALIA”, una delle sempre più rare voci che demistificano la strategia Coronavirus intesa a instaurare ovunque una dittatura sanitaria attraverso la diffusione del panico. I suoi argomenti in tv e in rete erano rimasti tra i pochi alternativi ancora ammessi.

 4)Tira aria di nuovo lockdown. La moltiplicazione dei cosidetti contagiati in alcuni paesi europei, a regime autoritario particolarmente spinto, ha indotto l’OMS a profetizzare, non si dice su quale base scientifica, se non di quella dell’Oracolo di Delfi, che vi saranno alla fine due milioni di “vittime” del Sars-Cov-2. Questo, mentre scienziati medici di assoluto valore e prestigio internazionale insistono a dimostrare che la contagiosità e pericolosità del Coronavirus è pari, se non inferiore (mortalità tra lo 0,1 e lo 0,2%), a qualsiasi influenza stagionale e che la paura e i danni economico-sociali provocati  sono di una gravità che supera di gran lunga le conseguenze sanitarie del Covid-19.

La risposta a tali affermazioni e alla crescente protesta popolare è l’aumento di test PRC e, conseguentemente, di presunti contagiati. Il tampone, infatti, trova il cosiddetto virus in quasitutti, perchè lo trova in frammenti morti di precedenti contaminazioni, anche vecchie di anni, in soggetti perfettamente sani e immuni. Oltre a tutto, come riconosce la stessa OMS, sbaglia 60 volte su cento.

 

giovedì 24 settembre 2020

Video-bomba degli epidemiologi liberi ---- LA CAPORETTO DEL VIRUS ----- Scuola, dalla pedofilia alla pedofobia


“Più leggi ci sono, più corrotto è lo Stato” (Tacito)

 OMS, o dell’umorismo macabro

Incominciamo con uno sghignazzo che, dopo, ci sarà poco da ridere. Da quell’Helzapoppin che è l’OMS quando passa dal necrofilo al nonsense, ci viene ordinato di non salutarci piu’ a gomitate, come fanno quei mentecatti in tv, bensì con la mano sul cuore. Io, modestamente, me l’ero già chiesto: ma come, quando tossisci, starnutisci, sputacchi, devi farlo nel gomito, scaricando lì i tuoi schifosi germi? Poi, pero’ ti hanno anche ordinato di salutare unendo quei gomiti, pieno di germi. Piu’ che scambiarsi un saluto, era un ricco scambio di virus. Forse, perchè sennò il virus spariva troppo presto. Ci hanno ripensato. Come sulle mascherine, sulla clorochina, su chiusure e aperture, sul test valido, non valido, su quel vaccino, su quell’altro, intubare e uccidere, basta intubare....

Quando si dice “Sinistra in rete”

E poi una premessa. Arriva in rete un’apprezzabile selezione di articoli tra il valido, il fumoso e il sorpendente. Si chiama “Sinistra in rete” e ci ho pubblicato parecchie cose. Da un certo punto in poi, questo bollettino, campione di lotta alla censura, ha censurato e cestinato tutto quello che ho scritto sul Coronavirus, compreso il mio libro. In compenso ha pubblicato  “Didattica del virus”, di Rocco Ronchi. Andate a vederlo, questo modello di partaculaggine pomposa, banale e tracimante di citazioni di illustri  a coprire la banalità dell’ovvio e del nulla. Alla newsletter è accettabile perchè non dice un cazzo sulle nefandezze dei virusiani Un’offesa a un foglio felicemente bianco. Non è questione di polemica. Una volta di più si impara che ci si può dire di sinistra quanto si vuole, ma quando si cade sui nodi strategici della destra estrema, si parla a vanvera


Scienza, confronto non dogma

https://youtu.be/NPAKi-la11w     CTRL +clic sul link

Quelli che il regime e i suoi media ci presentano come l’Olimpo della scienza, quindi luminari indeffettibili e indiscutibili quanto il Padreterno, la Madonna, il papa, Padre Pio, sono quasi tutti gente che di virus ne sa poco più di quanto gli vien detto di dire. Milita nella seconda, terza, quarta fila della medicina. A volte sono veterinari (Capua), a volte parassitologi. Punta spesso a un ascensore parlamentare, agevolato perchè sta nelle grazie dell’OMS e dunque di Bill Gates, il filantropo che, con milioni di dollari, tiene al guinzaglio questa presunta agenzia dell’ONU e i suoi corifei mediatici..

Coloro che vengono citati nel video qui sopra sono epidemiologi, virologi, ricercatori, titolari di cattedre nelle più prestigiose università del mondo. Non compaiono quasi mai in tv,o sui giornali che militano nell’area virus mortale-vaccino salvatore (tutti). Alcuni di loro, come Wolfgang Wodarg, già responsabile nell’Assembvlea Europea della Salute Pubblica, si sono resi esecrandi e ostracizzandi per aver smascherato e bloccato l’operazione pandemia falsa della della Febbre porcina nel 2009 e per averne fatto andare sotto inchiesta i vessilliferi.

Un documentario per farla finita

Decisivo e irrinunciabile documentario tedesco, tradotto in italiano, in cui sono riportati i giudizi di molti dei più eminenti scienziati, Medici, Premi Nobel, su un’operazione Coronavirus, portata avanti da scienziati e da politici, sollecitati da forze molto potenti a imporre un modello autoritario, patogeno e disumano di società. Un’operazione, condotta in sinergia con l’onnipervasiva forma di vita digitale e basata su falsi dati, trattamenti sbagliati e intesa a imporre una dittatura sanitaria globale. E’ IL ROVESCIAMENTO TOTALE DELLA VULGATA UFFICIALE E APRE LA STRADA AI RISARCIMENTI DA PARTE DI UNA RISTRETTISSIMA ELITE SENZA SCRUPOLI PER GLI INCALCOLABILI DANNI ALLA SALUTE, ALLA PSICHE, ALL’ANIMA, OVUNQUE ABBIA SEDE, E ALLE CONDIZIONIECONOMICO-SOCIALI DI MILIARDI DI PERSONE.

Non si uccidono così anche i cavalli? 


Magonza, quel giorno, quell’ora

Quando sento dire guerra, spesso non mi vengono in mente immagini ed episodi dei vari conflitti in cui ho fatto l’inviato. Quasi sempre mi si ripresenta questo quadro: una strada di tardo pomeriggio, fiancheggiata da macerie e da alti edifici, scheletri sbrecciati, ma ancora in piedi, con dentro bagliori di fiamme negli ultimi spasmi. Era da poco suonata la sirena del cessato allarme. Case dalle bombe al fosforo bruciate dentro. Come le persone a Gaza o a Falluja. Finestre annerite, orbite senz’occhi. Al lato della strada, un cavallo sdraiato sul fianco con la pancia squarciata, l’occhio largo, nero, come stupefatto, che non riusciva a morire. E accanto, anzi mezzo sotto, un puledro immobile, con le zampe rivolte a quel cielo da cui era scesa la morte. Uno sguardo sull’eterna strage degli innocenti. .

Era a Magonza, antica città d’arte tedesca alla confluenza tra Reno e Meno, autunno 1944, appena dopo un bombardamento a tappeto. Ero bambino. Ma quell’immagine si è nascosta nei miei occhi e ogni tanto, coglie lo spunto per riapparire.

 


Far morire male

E’ riemersa all’inizio dello stato d’assedio, quando sugli schermi vennero esibiti anziani soli, circondati da astronauti alieni, intabarrati da capo a piedi in bianco e plexiglass. Poi, file di bare, con dentro forse proprio quei vecchi, e file di camion militari carichi di bare, senza un cane al seguito. Morti soli, credutisi abbandonati. Come Stefano Cucchi in carcere, morente, quando, anche lì, non fecero entrare i genitori. Morti di polmonite, infarto, ischemia, crepacuore. Ma senza autopsia, vietata dal ministro della “Salute”. Così il killer diventava il Covid. Non poteva che essere Covid.

Morti come le mosche perchè dalle autorità assembrati (la cosa che a noi, sanissimi e immuni, vietano) nelle case di cura e riposo. E perchè, non potendo curarsi per il cancro, o per i guai cardiocircolatori, o il diabete, tutto questo era sospeso causa virus influenzale. E anche perchè se non ti muovi all’aria aperta, nella natura, sotto il sole che ti fornisce la vitale vitamina D, se non incontri gli amici, tu vecchietto/a, già fragile e con qualche acciacco serio, col vaccino del panico sparatoti per mesi, giorno dopo giorno, prima notiziona sempre, da ogni giornale o schermo, vai in depressione, in immunodeficienza. E muori.

Pedofilia, brutta cosa. Proviamo con la pedofobia.

 


Ora è il turno dei bambini e dei ragazzi. Come quel cavallo col suo puledro, sono viventi che si aspettano corse, campi, compagnia, giochi, tenerezze. Hanno sentito parlare di una cosa bruttissima, la pedofilia. E stanno in guardia. Sono capitati in un mondo dove di pedofili ne troveranno pochi, ma dove la loro vita è regolata da pedofobi. Ma non stanno in guardia, perchè gli è stato istillato, in casa, dalla tv, a scuola, che questa pedofobia, fatta di mascherine, distanze, paura del compagno, senza giochi, senza canti, senza comitive e bande, senza faccia del maestro e con mille divieti, è per il loro bene. I loro arti, come quelli del puledro, chiederanno al cielo di farli muovere, correre, saltare. Il cielo non potrà rispondere. La loro mente, la loro socialità, la loro salute psicofisica finirà con l’assomigliare al corpo dilaniato di quel cavallo. E’ assurdo che quell’immagine, di Magonza, mi sia tornata negli occhi?

Ricordate un inverno senza raffreddore, tosse, moccio, gola irritata, due linee di febbre? Non scampate, ci sono vari ordini di angeli custodi. Niente cherubini o serafini. L’insegnante, senza espressione dietro il bavaglio, la preside, il carabiniere in aula, il medico di istituto, il medico generale e l’ASL al telefono, i genitori accorsi, magari l’ambulanza, la prigionia per almeno due settimane. Per te, per tutti i compagni, il professore, i famigliari, quelli sull’autobus e “chi hai incontrato? Con chi sei venuto? Dove hai preso il cornetto? Cosa hai toccato?”

Non si ammazzano così anche i ragazzi?


Il moccio, fallo sgocciolare nella mascherina. Succede a tutti. Non serve la mascherina, forse, a raccattare e far prosperare tutti i germi che ti arrivano da dentro e da fuori e che, cresciuti e rafforzati in quel calduccio umido, te li aspiri tutti quanti, compresa l’anidride carbonica emessa e che rientrando ti intossica e che dovrebbe servire agli alberi? Piuttosto di tossire, sòffocati, nasconditi sotto il monobanco. Inutile, è troppo piccolo, fatto a misura di tablet. Figurati un libro e un quaderno! Sei in arresto. E dopo ai domiciliari.

Eri di quelli che rischierebbero, una volta cresciuti, di combinare un altro ‘48, o ‘68, o quello che di sconveniente e dirompente esplode periodicamente tra i giovani scontenti dell’andazzo dei grandi. I grandi antropofagi e pedofobi delle guerre, della povertà, dei trucchi per fregarti, del pianeta scassato, del tuo voto che è come un pallonncino che vola  nell’aria e sparisce. E finisce in mare a strangolare pesci, insieme agli 11 milioni al giorno di mascherine di plastica che, dal premuroso Arcuri, transitati sulla tua faccia, continuano a uccidere anche lì.


Cari ragazzi, a noi un voto in parlamento ha appena risparmiato l’occasione di dare soddisfazione allo sgovernatore del Lazio, quello dalla faccia inteligente. Ci voleva prendere al laccio con un bel vaccino antinfluenzale obbligatorio per gli “over 60’ Un vaccino che avrebbe dovuto bloccare l’influenza, ma forse anche il Covid-19, o solo questo. Insomma, un casino della madonna. Che, in un modo o nell’altro, ti avrebbe dichiarato “positivo”, cioè contagiato e contagioso. Malatissimo. Una fetecchia. La paura cala perchè mancano malati e morti? Facile, tamponi per tutti. Sbagliano al 60% almeno, ma qualcosa verrà fuori. Anche se, di solito, solo un frammento morto di virus antico, in viaggio con te, sanissimo, dall’ultimo raffreddore.

Il fratello scarso di Montalbano non ci ha presi, per ora. Ma state attenti. Il vostro turno non è ancora passato.

Un contributo

Buon pomeriggio, ti scrivo perché hai pubblicato la notizia sulla scuola di Manerbio. Mio figlio frequenta quell’istituto, ed una mia cara amica ha la figlia proprio nella classe oggetto della vicenda descritta dal servizio televisivo. I fatti si sono svolti nel seguente modo. I bambini dopo l'orario di uscita sono stati trattenuti in aula, seduti al banco, mentre i genitori erano fuori ad attendere senza avere notizie per un'ora buona. 
Dopo circa un ora e mezza arrivano i medici di Ats in tenuta NBC, tipo scienziati che vanno a prelevare ET da casa, e dicono ai bambini che verranno sottoposti al tampone (questo prima di ricongiungersi coi genitori). 
Successivamente i genitori sono stati fatti entrare nel cortile della scuola e hanno fatto uscire i bambini uno per volta partendo da quelli più agitati (!!!!) e poi in ordine alfabetico. Qui si sono riuniti coi genitori e hanno fatto tutti il tampone, alcuni hanno anche dovuto essere immobilizzati. Molti bambini scossi, il pomeriggio piangevano. Quarantena comunque di due settimane per tutti. 
I genitori hanno firmato il consenso informato per eseguire il tampone, ma se non lo avessero fatto sarebbero probabilmente sarebbero stati segnalati come se avessero violato la quarantena. 
Specifico che la bambina dalla quale è partito l’iter di segnalazione all’ATS non aveva febbre a scuola. È stata la madre, che è risultata positiva dopo uno screening sul lavoro, ad allertare la scuola che a sua volta ha allertato ATS Brescia.”

martedì 22 settembre 2020

Referendum: un sì contro la democrazia e per Mario Draghi (miei interventi video) ------ ROSSANDA CI HA LASCIATO, HILLARY C’E’ ANCORA ------ “Il manifesto”, dal 1969 al 2020: daje ai nemici delli americani !

Bella ciao

 

https://www.youtube.com/c/VOXITALIA intervista sulle votazioni fattami da Francesco Toscano di Vox Italia TV. Il mio intervento parte da 1h 13’ 22”

 https://www.youtube.com/watch?v=BbKu7NQYDY4 mio intervento alla Maratona sulle votazioni di Byoblu, da 21’15”

 Per restare nell’attualità più bruciante metto in testa al pezzo sulla scomparsa di Rossana Rossanda e sulla natura del “manifersto”, due miei interventi su webtv relativi all’esito del voto per il referendum sul taglio dei parlamentari e alle prospettive che si evidenziano.

Conte per sempre

 
Il “quotidiano comunista” che piace ai padroni

Il Manifesto, un giornale la cui esistenza è assicurata da una curia con papessa, da una congrega di amici del giaguaro e da una zoccolante processione di utili idioti, non ha la benchè minima giustificazione per occupare quella sua striminzita. ma vociferante e citatissima presenza sul mercato. I suoi redattori fanno lì lo stage per potersi iscrivere, dopo 18 mesi, all’albo dei pubblicisti o, addirittura a quello dei giornalisti. Ma soprattutto per guadagnarsi subito la fiducia dei Poteri che si solevano chiamare occulti, ma che con il turbocapitalismo finnziario, la globalizzazione, le piattaforme, il digitale, il Covid, Davos e Bilderberg, sono usciti allo scoperto col botto. Questo apprendistato serve ai meno impediti linguisticamente, una volta conquistata quella fiducia, a fare il salto nelle case di piacere dei media di massa.


Esempio ultimo, altamente rappresentativo dello scilipotismo che marchia la nostra stampa quanto la nostra politica, è la transizione della responsabile redazionale dei soffietti al PD, nella testata che si autonomina “quotidiano comunista”, Daniela Preziosi (nomen omen), allo stesso incarico in “Domani”. Quel “domani” è il futuro assegnatoci come transumani ed è dunque il titolo del nuovo quotidiano del filo-israeliano e filo-sionista Carlo De Benedetti e dei suoi interessi. Interessi che sono i suoi anche in quanto interessi della sua comunità e sono tutti collocati là dove si riesce a estrarre ai proletari credulità e plusvalore.

 

 Sardine per sempre

 Scuola quadri della stampa capitalista

Seguita dall’omologo Andrea Colombo, prima di Preziosi si sono diplomati in questo giornale, la cui citata testatina fa ogni giorno a lingua in bocca con quanto di più reazionario e anticomunista esce dai laboratori di Frankenstein collocati a Washington e dintorni. Senza farsene accorgere, al tempo stesso, infila il noto cetriolo nel noto ricettaccolo dei noti utili idioti. La sua esistenza non sarebbe minimamente garantita dagli acquisti in edicola, come sarebbe deontologico e a titolo di libero mercato. Se riesce a ingannare e depistare il colto e l’inclita di sinistra, è unicamente grazie ai paginoni pubblicitari di banche e multinazionali e ai soldi che, con falsi pretesti, lo Stato estrae a nostra insaputa dalle nostre tasche e li versa nell’immeritevole redazione.

Fedele al Covid!

Linea neocon

Tuttavia, non è il caso di sottovalutare questo ologramma di “sinistra” proiettato nel cielo dall’ ultradestra globale. E’ pur sempre il tentacolino della piovra globale e con la sua incontinente promozione delle direttrici di questa piovra: guerre, mercenari imperiali tipo jihadisti o curdi, sanzioni a “dittatori”, rivoluzioni colorate e colpi di Stato NED e CIA, razzismo pseudo-antirazzista, lacerazioni sociali (donne-uomini, etero-LGBTQI, neri-bianchi) tratta degli schiavi a fini di spopolamento di territori ricchi di risorse e di manovalanze per mafie e caporali, russofobia, sinofobia, imbroglio Covid.  Fa da polena a tutte le navi ONG del traffico dei deportati per assediare l’Italia. Sta con chi sta con gli USA del governo parallelo neocon (Hong Kong, Thailandia, Taiwan, Navalny, terroristi detti “moderati”, mercenari curdi, Fratelli Musulmani, Soros...); sta contro chi sta contro gli USA neocon (Maduro, Ortega, Iran, Assad, Gheddafi, Al Sisi, Putin, i governi che non adottano il lockdown, i Taliban, Lukashenko...)  

Putin, chi sennò?

 E se il tentacolino non  riesce a raggiungere molti lettori, ci pensano le rassegne stampa e le citazioni della “concorrenza” a rafforzarne il ruolo di Caronte che trasporta gli ignari oltrre lo Stige, nell’inferno delle mistifcazioni. Il “manifesto”sta bene a tutti gli operatori del Sistema.

 Dalla trappola per credenti, alla trappola per gonzi

Di questo giornale Rossana Rossanda è stata fondatrice, capa assoluta e madre nobile dall’inizio al 2012. Se ne distaccò (non il giornale da lei) quando si accorse che l’intelligenza che lei aveva messo nel preservare al giornale la mimetizzazione di sinistra, era stata dissipata dalla stupidità e malaccortezza dei suoi successori, fino a renderne evidente l’identità di bollettino coloniale dell’Impero globale.

 Rossana, o cara...

Sulla sua vicenda non mi dilungherò più di tanto. Basta che leggiate i giornali di qualsiasi tendenza e rilievo, per sapere tutto quello che serve sapere di lei. Cioè il bene massimo. La santa subito. Come in questo paese si conviene ai defunti , eminentemente perchè defunti e innocui. Così a questa defunta, preceduta, con simili sciroppamenti e lacrimoserie, da giornalisti come Arrigo Levi, o Biagi, o Zavoli (fatte le debite differenze tra uno che concepiva l’informazione come l’alzabandiera di Israele; l’altro che celebrato per aver sempre fatto domande banali, senza mai incalzare sulle risposte e il terzo che affiancava a inchiestone importanti, come sul fascismo o sul calcio, altre sommamente discutibili, tipo quelle sulle monache di clausura, o sulle BR). Celebrati poichè, magari abili, ma sempre interni al sistema, senza mai disturbare troppo. Diversi da quelli bravi, ma non riducibili all’omologazione, come Bocca, o Buzzati, o Fortebraccio, o Longanesi.

 

 


Compagni di merende

 Inversione a U, da Oriente a Occidente

Madrina e modello aristocratico per eccellenza della nuova categoria pseudosinnistra ed elitista dei “radicalchic”, è stata anche quella che ha fornito ai sinistri pretesti per spostarsi da Oriente a Occidente, dall’URSS del socialismo reale, bello e brutto che fosse, allo “scontro di civiltà” nel segno delle Stelle e Strisce e della Stella a sei punte. Scontro teorizzato da Samuel Huntington e messo in pratica, con guerra dopo guerra, dai Clinton, Bush, Obama, con l’obiettivo finale dell’accerchiamento, della distruzione e della conquista dell’Eurasia, cuore del mondo, come lo definì Brzezinsky.

 Per salvare il mondo, uccidere la Libia

Compagne di merende

Le conquistatrici della Libia

L’apice del suo entusiasmo collaborazionista, questa mosca cocchiera della distruzione di popoli disobbedienti, lo raggiunse nel 2011, epoca dell’esaltazione per le “primavere arabe”, fatte fiorire dalla Cia e dal Mossad in vista del Nuovo Medioriente, affrancato dal “nazionalismo panarabo ”. Raggiunse l’acme quando un suo istinto, che è meglio non definire, impose al giornale di ritirare da Tripoli un inviato onesto e, con inaudita bellicosità, sollecitò il mondo a inviare contro Gheddafi “brigate internazionali tipo Spagna”, da affiancare ai “ribelli democratici  di Bengasi “ (i tagliagole mercenari spediti da Emirati e Qatar su ordine Nato).


 E fu l’occasione in cui si manifestò la congiunzione astrale tra due delle più brillanti stelle dell’universo nel quale “saranno le donne a salvare il mondo”: Rossana che incita la teppa jihadista a liquidare Gheddafi e Hillary che quella teppa, più gli F-16, gli scatena contro, rade al suolo il paese e sghignazza sul linciaggio dell’eroe della liberazione libica e africana.

 Niente male, vero? Coerente prosecuzione di un’operazione umanitaria da lei esaltata ulteriormente con il sostegno ai distruttori della Jugoslavia e della Serbia e ai boia di Milosevic. Il trinariciutissimo Vauro espresse il pensiero suo, del “manifesto” e di Rossanda in questi termini:


Vauro capisce sempre tutto

 Antesignana distopica

Meglio di chiunque altro, da noi, per la “sinistra corretta”, il solco l’ha tracciato Rossanda, quelli di là dall’oceano lo hanno difeso, come si potrebbe parafrasare Mussolini. E se oggi costoro ci hanno portato dove siamo, a forza di inganni e mistificazioni, e su di noi incombe un mutamento antropologico che ci dovrebbe avviare alla transumanità, non so se si possa dire che la “ragazza del secolo scorso” se ne fosse resa pienamente conto. Ma a rimuovere gli ostacoli su questa strada all’inferno del pensiero unico, del politically correct, del dogma formulato dal progresso liberal e tecnologico, strada lastricata dalle sue “buone intenzioni”, ha certamente contribuito.

 Dalla rivoluzione che “non dorme”, alla controrivoluzione sveglia assai

Messa da Togliatti (e chi se no) a governare il dipartimento Cultura del PCI, quello che se la prendeva con intelligenze libere come Vittorini o Terracini, Rossanda e un gruppetto di intimi, in parte preponderante estratti dalla Comunità religiosa che ancora oggi ha in mano il giornale, sono saltati sull’occasione  dei sovietici a Praga. Occasione che doveva offrire all’Occidente, sedicente o essente comunista, l’occasione per rovesciarsi da rivoluzionario in controrivoluzionario.

Referenti politici

 La prova del nove del fatto che da lì partì un percorso che risparmiò al giornale, e poi al gruppo politico dallo stesso prodotto, le pene, in tutti i sensi, della repressione dello Stato delle stragi, sta nel fatto che l’anti-sovietismo dei “manifestini”, la loro funzione di calmiere nell’insurrezione del ‘68-’77, ne fece una componente rispettabile e rispettata del cosiddetto “arco costituzionale”. Quello determinato dalla vittoria anglo-americana del ‘45 e successivo inquadramento geopolitico.

 All’antisovietismo, dopo l’innamoramento per il demolitore dell’URSS, Gorbaciov, seguì l’anti-putinismo contro il colpevole di avere rimesso in piedi un popolo, una nazione, una regione, un fronte del diritto internazionale e di aver frenato la marcia dei troll della guerra e della fame. Antiputinismo come copertura, con la denuncia dell’”autoritarismo”, di una russofobia sfrenata, viscerale, esasperata. Scomposta, in particolare, nei suoi incaricati di diffamare, a forza di menzogne e mistificazioni, i russi che a Putin non smettevano di dare un consenso negato a qualsiasi governante nelle simpatie del “manifesto”. Ai russi come a tutti coloro, tipo cinesi, persiani, iracheni, libici, siriani, nicaraguensi, messicani, bielorussi, che entravano nel mirino dell’aggressività Usa, UE e Nato.

compagna di merende di bordo

Dalle spine alle rose

Pian piano, alle spine della lotta di classe si sostituirono i petali profumati del femminismo ultrà, del gender, dei migranti, dei diritti umani in chiave negriera delle Ong o del terrorismo di Amnesty e HRW, delle guerre ai “dittatori”, dell’ininiterrotto richiamo a un antifascismo basato sull’assenza di fascismo (a mascherare il bio-tecno-fascismo avanzante) e sulla rievocazione del nazismo. Fino alla totale identificazione, prima con Tsipras, svenditore e boia della Grecia, indi con l’analogo Gorbaciov, appassionatamente con Hillary Clinton, golpista, guerrafondaia, comprata dai sauditi, mandante di stragi e assassinii, utilizzatrice per scopi privati del Dipartimento di Stato, una femmina che avrebbe fatto impallidire la prostituta e poi imperatrice, massacratrice di pagani, Teodora. Ora, faux de mieu, stanno con Biden, nella speranza che il vegliardo demente prosegua il discorso del Deep State.

 


 “Con Tsipras per l’altra Europa”

Rossanda, Castellina, Parlato (uomo caro alla Banca d’Italia), Rangeri, Magri, Barenghi e altri direttori hanno sapientemente allevato generazioni di giornalisti poi embedded nelle grandi testate delle oligarchie capitaliste e dei loro progetti e interessi propagandisti fedeli. Pensate a Lucia Annunziata, a Barenghi, a Tiziana Maiolo, a tanti altri. Basterebbe questo. Se non ci fosse la supponenza, lo snobismo, l’arroganza che accompagna il tono e lo stile di un giornaletto che fa della negazione dell’assunto incluso nella propria testata lo strumento per gabbare persone perbene e farne complici inconsapevoli di una strategia contro gli esseri umani.

Dell’imbroglio?

 E pensare che se non lo facessero pagare a te, lui, loro, gli altri e me, a dispetto nostro, non durerebbe in edicola neanche un giorno. Ciao Rossana.