mercoledì 22 giugno 2011

ARIA DI FOGNA, PROFUMO DI ROSE


ARIA DI FOGNA (da Israele a Svendola, dall’Honduras al Quirinale) - PROFUMO DI ROSE (da Nando all’Islanda)


Apro questa compilation di interventi miei e testi altrui, che ritengo degni di vasta diffusione, con un commosso e affettuoso saluto a tutti coloro, a partire dal maestro del linguaggio Davide, che mi hanno espresso partecipazione, comprensione, calore per la perdita di Nando bassotto. Hanno invaso di luce i miei luoghi interni e quelli che Nando colmava della sua intelligente e amorosa presenza. Hanno confermato che questa conventicola informatica è frequentata da brave persone. E’ la prova che mai tutto è perduto e che basta la bellezza e il valore sociale di un cane per farci ritrovare uniti, concordi, coraggiosi, in marcia.
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VERMI
Da Marco Rizzo mi arrivano queste segnalazioni:

CON QUESTA GENTE NON VOGLIAMO PIU’ AVERE NULLA A CHE FARE
Nichi Vendola (Sel) intervista all’Espresso del 23 giugno 2011, pag 48: “ Gli artefici della svolta? …l’impegno di due grandi cattedre: quella di papa Ratzinger e quella del papa laico, Mario Draghi.” Sì, aggiungiamo noi , nientepopodimeno che Ratzinger ed il capo in pectore della Banca Centrale Europea, il Vaticano ed il Capitalismo come esempi per la futura sinistra che verrà!!
Fosco Giannini (Pdci-Fds) articolo del 14 giugno 2011: “Dobbiamo voltare pagina…non vi sono alternativa ad un’alleanza tra il Pd e le forze della sinistra….anche se purtroppo le cose dette da Vendola.., non sembrano andare in questa direzione”. Della serie “vengo anch’io, no tu no! La fine di ogni dignità comunista a pietire due posticini.. Basta, con questa gente non vogliamo più avere nulla a che fare, costruire il Partito Comunista contro il capitale ed i suoi servi.

A proposito dello Svendola, sono ormai innumerevoli come branchi di squali (a cui chiedo perdono) le esternazioni reazionarie, entriste, opportuniste scaturite dalla fregola di potere dell’ipocrita soggetto. Il divario tra quello che, con il suo demagogico populismo ducista, vorrebbe raffigurare alle armate di boccaloni alla ricerca di un guru, e quello che in effetti è e fa, è pari alla Fossa delle Marianne. Prendere per riferimento un Draghi dimostra la disponibilità a farsi palo in Italia, oltreché dei genocidi nazisionisti, della criminalità organizzata finanziaria internazionale. Draghi, già vicepresidente di Goldman Sachs, tentacolo centrale della piovra capitalista, è stato il demolitore dello Stato italiano, regalato a mafiosi e cripto mafiosi, soprattutto esterni. Nel 1992, da direttore generale del Tesoro, si accordò con il bandito George Soros e con la massoneria inglese sullo yacht della regina “Britannia”, per la più micidiale svalutazione della lira di tutti i tempi e per la conseguente svendita dei beni della collettività. Deregolamentazione e privatizzazioni furono poi operate dal rettile craxista Giuliano Amato.


Quanto a Fosco Giannini, leader della corrente pseudo-ortodossa e antimperialista del PRC “L’Ernesto”, nella quale ho militato per molti anni, la sua pattuglietta si era già rivelata bratta opportunista, piegata a 90° a disposizione della cupola sociocida e staticida, quando votò per le guerre in parlamento. Oggi si dispone, a braghe spiegate intorno alle caviglie, a leccare la “croce” della medaglia, coniata a Washington e Tel Aviv, sul cui lato “testa” troneggia Berlusconi. E c’è chi ancora difende partiti usciti dal calco di Togliatti e Berlinguer (vedi la polemica di un gentile mio interlocutore del blog, in nome del PARTITO che, astuto, tutto sa e tutto sa attendere, contro gli inconsulti ed effimeri che in Grecia da due anni offrono la propria pelle e intervengono su quella degli sgherri del potere a dimostrare che, prima di morire, ci si prova in tutte le maniere. E, intanto, caro mio, si coltivano coscienza, organizzazione e capacità d’azione.
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GENOCIDI E TIRAPIEDI



Lunedì 20 giugno h. 18,00 spazio dibattiti - Festa SEL - Roma (Caracalla)


“Due popoli per due Stati. Un milione di firme per lo stato di Palestina”
Partecipano Sergio Bassoli (responsabile Pace e cooperazione CGIL) Gennaro Migliore (SEL) Luisa Morgantini (Associazione per la Pace) Pasqualina Napoletano (Forum internazionale SEL), Youssef Salman (Coord. Nazionale campagna sul riconoscimento dello stato di Palestina.)


Firmate e fate firmare, per favore, le vostre amiche e i vostri amici sul sito:
www.palfreedom.ps


Eccoci di nuovo sotto il tiro delle bombe di guano della compagnia di giro della nonviolenza. Quelli del disarmo unilaterale e del culo al caldo. In tutto il mondo emergono segni della consapevolezza che la formula “Due popoli per due Stati” rappresenta la soluzione B USraeliana, qualora quella A, della liquidazione totale dei palestinesi, non fosse resa possibile dalla residua resistenza palestinese, dal nuovo contesto arabo, dalle perplessità internazionali. Le migliori teste pensanti e i migliori corpi combattenti che si occupano di Palestina da tempo, sostengono che l’unica soluzione corretta, giusta, definitiva e, se vogliamo, democratica, sia lo Stato Unico Democratico Palestinese, con conseguente rientro di cinque milioni di espulsi e proporzionale emigrazione di coloni per i quali vivere accanto ad arabi e musulmani significa il tradimento dell’ideale razzista e confessionale dello “Stato degli ebrei”. Sarebbero probabilmente tutti coloro che, attraverso i loro vertici fascisti, oggi hanno tirato fuori l’accusa di assassino a Ben Gurion e Itzhak Rabin. Accadde nel 1948. La banda paramilitare terrorista Irgun, che contendeva all’esercito regolare del nuovo Stato coloniale e al partito di maggioranza laburista il controllo sul nascente obbrobrio, intendeva sbarcare miliziani ed armi per una vasta campagna di ammazzamenti. I laburisti che, per non esagerare volevano osservare la tregua stabilita dall’ONU, li affondarono, provocando 19 morti. Ebrei. Che oggi un trucido come Netaniahu possa dare dell’assassino a Ben Gurion, “padre della patria” (che a tutti gli effetti lo è, assassino), è il coronamento di un’evoluzione che, dagli anni’80, ha visto prendere il potere a squadristi tagliagole come Shamir, Begin, Sharon, tutti eroici protagonisti della mattanza terroristica di allora e seguenti. Immaginate che bello Stato palestinese nascerebbe accanto a simili vicini. Se va bene, sarà quello attuale, frantumato come un puzzle saltato per aria, senza ritorno dei profughi, senza sovranità, senza frontiere, senza esercito, senza politica estera, senza autosufficienza di alcun genere e con un cricca rinnegata di ladroni al “governo”. E, attorno, tutti contenti, Morgantini e Vendola in testa, poi ONU, FMI, Nato, Exxon, per la felice conclusione di questa rottura di palle.


Proseguiamo con la cronaca dalla fogna. “Il Fatto” si legge volentieri, seppure con circospezione, fin dove arrivano i vari Travaglio, Telese, Marco Presta, con le loro efficaci intemerate contro i malfattori di Stato. Si cade in depressione frizzante di collera al precipitare nelle pagine fetide della politica estera. Ma succede anche di peggio, quando si giunge alle lettere della “mail box”, dove, nella rubrica “A domanda risponde”, si scatena l’ultrà sionista Furio Colombo, universalmente acclamato “venerando maestro del giornalismo”.




L’ex-ciambellano della Fiat a New York risponde a un imbecille che, a proposito della Siria invasa da mercenari Nato-Israele-Arabia Saudita-Turchia-Fratellanza Musulmana, blatera della “prima ribellione nonviolenta della storia” e s’indigna per come nessuno di quelli che stanno mettendo a posto la Libia se ne occupi. Il fischiperfiascarolo deve avere le orecchie foderate di Topolino per non aver udito lo tsunami di contumelie e falsità mediatiche abbattutesi sul governo siriano a partire dalla prima irruzione di tagliagole dalla Giordania mesi fa. Più comprensibile che non si sia avveduto, visto che andavano scovati in internet, dei cecchini che sparano su folla e forze dell’ordine, dei 120 poliziotti trucidati e decapitati a Jisr Al Shugour, al confine turco, delle fosse comuni con dentro altri agenti e militari e, naturalmente, dei ribelli che alla tv confessano di essere stati assoldati ed armati dalla destra libanese e dai sauditi, e anche dell’ennesima manifestazione pro-Assad con un milione e mezzo di persone. In soccorso all’idiozia e ignoranza dello sprovveduto – o provocatore? si precipita orgasmatico, in fila con i sanzionatori e aggressori universali Nato-Israele, questo squadrista della disinformazione che da anni impesta l’aria con bombe puzzolenti marca Mossad: “Una folla ostinata e disarmata che non spara… La colpa grave che tuttora è a carico di questa Italia, di tutta l’Europa, dell’America di Obama (lo so, è incredibile) e delle Nazioni Unite: voltare le spalle al primo grande evento nonviolento nella tragica storia del Medio Oriente. Lo so, è incredibile che ancora non si abbattano sui bambini siriani, alla moda della Libia, i missili all’Uranio dell’ONU. Tanto più che anche qui, come in Libia, i lanzichenecchi spediti da fuori le stanno prendendo alla grande. Ma forse è più incredibile che dall’orizzonte del grande giornalista spariscano, non solo i palestinesi da decenni in lotta, per lo più non violenta (e questa trascuratezza è imposta dalla consociatività etnico-confessionale con i promotori di pulizie etniche), ma le immense e longeve rivolte non violente di Egitto, Tunisia, Bahrein, Yemen e di altri paesi sotto il tallone di satrapi amici della sua entità, tutte represse nel sangue. Invece è credibile: sono detestabili, vanno rimosse, minacciano coloro che coprono i nostri – i suoi - genocidii.


Mica come questi bravi guaglioni dell’opposizione siriana, venuti nella persona di tale pantegana Farid Ghadry, “uno dei capi della rivolta siriana, democratica (!), laica (!), non violenta (!). Dimostrandosi degno compare dei golpisti libici, che il primo lingua in bocca lo hanno chiesto agli antichi carnefici coloniali, questo cialtrone sapete chi ha incontrato? I radicali, appena rientrati nella mimetica indossata da Pannella al fianco del fascista croato Tudjman e… Fiamma Nirenstein (vuol dire “calcolo renale”), da anni appassionata candidata al ruolo di kapò del lager Gaza. A questa bella gente il criceto (chiedo scusa ai criceti) ha giurato “che la sua Siria, quella della rivolta non violenta (e dagli!) vivrà in pace con i vicini (Israele, Libano, Giordania), starà lontana dal padrone iraniano che adesso la comanda, perché il progetto è abbandonare il percorso di morte che per decenni ha insanguinato la regione”.

Fuori onda pare che si sia poi scusato per alcun decine di migliala di suoi concittadini che, disturbando, ci hanno rimesso le penne nella difesa del Golan predato, sotto le bombe e gli attentati terroristici di Israele, nelle guerre che Israele gli ha scatenato contro, nel sostegno ai palestinesi. E che il Golan se lo tengano pure. E i profughi palestinesi li consegneremo tutti ai provetti carcerieri e torturatori del caro vicino. E il percorso di morte che per decenni ha insanguinato il paese l’ha fatto babbo Natale.
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NAPOLITANO
Il più amato degli italiani, quello vivo e vibrante sulla prua del paese di santi, eroi e navigatori, solitario supereroe a vergogna di una comunità internazionale che, per la guerra alla Libia, perde pezzi, finisce bombe e soldi, sprofonda nell’imbarazzo per lo sterminio Nato di civili e per la scoperta che i “giovani rivoluzionari” di Bengasi sono una banda di dementi jihadisti, pazzi di sangue, constata che la stragrande maggioranza dei libici preferisce “il pazzo criminale”. Davanti all’urlo “basta” della Lega, determinato dal razzismo anti-migranti, ma espressione di un senso comune di nausea, vergogna e orrore, diffuso nel 70% degli italiani, eccolo che urla più forte “Avanti tutta!” Mussolini non avrebbe potuto urlare niente di meglio al maresciallo Graziani. Ma che fa, è solo il custode di una costituzione anti-guerra e il rappresentante di tutti gli italiani. E la chiamano democrazia.
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VENDUTI
In Honduras, si compie l’operazione golpe di Obama. Con la mediazione di Chavez e Santos, Manuel Zelaya, il presidente rovesciato dai golpisti fascisti, può rientrare dall’esilio e l’Honduras dei post-golpisti di Pepe Lobo, scaturito da elezioni fraudolente alla statunitense o messicana o afghana o irachena, verrà riammesso nell’Organizzazione degli Stati Americani. Bananieri, latifondisti, compagnie minerarie e Pentagono ritornano alla greppia. Nel frattempo continua a imperversare la repressione della Resistenza, militanti vengono assassinati da squadroni della morte organizzati da israeliani e colombiani e i terratenientes delle monoculture ambite dalla globalizzazione fanno cacciare, spesso uccidendoli, contadini che con Zelaya avevano ripreso possesso delle loro terre. Le multinazionali tornano a saccheggiare il territorio nazionale. Zelaya e il Fronte nazionale della Resistenza Popolare invocano con voce sempre più flebile l’assemblea costituente, ma si preparano a rientrare nel gioco “democratico” attrezzandosi a partito tra i partiti per concorrere con gli altri alle elezioni generali del 2013. Che, sotto tutela Usa, le sinistre non vinceranno, anche se le vincono. Alla penosa parabola di una resistenza di massa, in piedi dal 2009, ma a cui i vertici hanno sempre inflitto il diktat della non violenza e del subire senza reagire, si oppongono organizzazioni anticapitaliste e antimperialiste come il Copinh. E’ a loro che è affidata la salvezza del Centroamerica, la lotta contro cannibali e opportunisti che, con la restaurazione , degradono la sovranità nazionale in repubblica delle banane e assicurano agli Usa il ruolo di hub per la distribuzione della cocaina colombiana. Di fronte a questo nazionicidio l’Honduras è solo come la Libia.

Giornata Continentale di Solidarietà con l’Honduras
http://www.copinh.org/
La Esperanza, Intibucá, 18 giugno 2011

Movimenti sociali
Organizzazioni Popolari
Reti, campagne, comitati di solidarietà

Compagne e compagni di ogni dove:
Da questo luogo denominato La Esperanza, territorio storico di lotta indigena, da questa terra dell’Honduras, uno dei cuori di resistenza in quest’ora latinoamericana di emancipazione popolare, vi scriviamo con coraggio, convinzione ed allegria per convocarvi alla lotta collettiva contro la militarizzazione e l'interventismo.
Il 26, 27 e 28 giugno noi movimenti sociali, popolari ed indigeni abbiamo concordato di realizzare la Giornata Continentale di Solidarietà con l’Honduras, popolo che a partire dal colpo di stato dell'anno 2009, è diventato laboratorio di occupazione, militarizzazione, criminalizazzione e repressione contro tutta la popolazione, in particolare quella che lotta e si mantiene in ribellione contro il golpismo internazionale.
La situazione dell’Honduras è aggravata dall’avvenuta legalizzazione del colpo di stato presso istanze internazionali, che ha dato ossigeno ai golpisti ed appoggiato un discorso di riconciliazione, mere bugiarde ed ipocrite parole per occultare la violenza sistematica con cui sono aggrediti uomini e donne honduregne quotidianamente.

Gli assi portanti di questa giornata vertono su:
• Esigere la chiusura delle basi militari straniere e denunciare che le basi militari nordamericane hanno appoggiato il golpe e hanno esteso l’occupazione del paese per perpetuare il saccheggio e la dominazione.
• Fermare la militarizzazione e repressione contro il popolo honduregno da parte delle forze armate nazionali e paramilitari, per cui proponiamo l'eliminazione totale di tutto l'apparato e di tutta l'industria militare.
• Porre fine alla criminalizzazione delle lotte sociali e alle gravi e sistematiche violazioni dei diritti umani.
• Chiedere il processo e la punizione per i golpisti, che fanno tuttora parte delle strutture di potere del paese, responsabili dell'assassinio e repressione brutale contro il popolo honduregno
• Contribuire allo smantellamento della cultura della militarizzazione, come forma di dominazione patriarcale, razzista e neoliberista in ogni ambito della vita quotidiana per tutti quanti.

V’invitiamo a realizzare azioni di fronte ad ambasciate e consolati honduregni e/o ambasciate straniere, organizzare dibattiti, tournée, attività culturali di strada, fare interventi attraverso i mezzi d’informazione e realizzare ogni tipo d’iniziative autonome e creative per far conoscere la grave situazione di violazione dei diritti umani in Honduras, denunciare l'assassinio e criminalizzazione della resistenza honduregna, l'occupazione imperialista del paese con velleità di controllo emisferico ed a riaffermare il rifiuto dei colpi di stato militari ovunque siano.
Con la fermezza, speranza e convinzione che ci mantiene in quest’Honduras degno e ribelle, vi esortiamo ad organizzarvi, mobilitarvi e ad incontrarci nello spirito comune della lotta per la vita giusta, solidale e felice per tutte e tutti.


COPINH, OFRANEH, Artisti in Resistenza, MUCA, Insurrezione Autonoma, ERIC, COFADEH
Campagna America Latina e Caraibi, una Regione di Pace: Fuori le Basi Militari Straniere.

Per informazioni aggiornate sulla situazione dei diritti umani in Honduras v’invitiamo a consultare le pagine:
http://www.cofadeh.org/
http://www.comisiondeverdadhonduras.org/
http://www.defensoresenlinea.com/cms/
http://www.cidh.oas.org/countryrep/Honduras09sp/Indice.htm
http://www.cidh.org/countryrep/Honduras10sp/Honduras10.Cap.I.htm


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QUANDO NON C’E’ TREMONTI
L’Islanda glia fa’

http://www.facebook.com/notes/contro-linformazione-manipolata/la-rivoluzione-islandese-nel-totale-silenzio-dei-media/10150214920379775...
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LA RIVOLUZIONE ISLANDESE NEL TOTALE SILENZIO DEI MEDIA …omissis….
Nel gennaio 2010 il presidente, Ólafur Ragnar Grímsson, rifiuta di ratificare la legge e indice la consultazione popolare: in marzo il referendum con il 93% di NO al pagamento del debito. La rivoluzione islandese vince. Il fondo monetario internazionale congela l'aiuto economico all'Islanda nella speranza di imporre in questo modo il pagamento dei debiti. A questo punto il governo apre un'inchiesta per individuare e perseguire penalmente i responsabili della crisi. Arrivano i primi mandati di cattura e gli arresti per banchieri e top-manager. L'Interpool spicca un ordine internazionale di arresto contro l'ex presidente della Kaupthing, Sigurdur Einarsson. Nel pieno della crisi, a novembre, si elegge un'assemblea costituente per preparare una nuova costituzione che, sulla base della lezione della crisi, sostituisce quella in vigore. Si decreta il potere popolare. Vengono eletti 25 cittadini, senza alcun collegamento politico, tra le 522 candidature popolari, per le quali era necessario soltanto la maggiore età e il supporto sottoscritto di 30 cittadini. L'assemblea costituzionale avvierà i suoi lavori nel febbraio del 2011 e presenterà a breve un progetto costituzionale sulla base delle raccomandazioni deliberate dalle diverse assemblee che si stanno svolgendo in tutto il paese. Tale progetto costituzionale dovrà poi essere approvato dall'attuale parlamento e da quello che sarà eletto alle prossime elezioni legislative. Inoltre, l'altro strumento "rivoluzionario" sul quale si stà lavorando è l' "Icelandic Modern Media Initiative", un progetto finalizzato alla costruzione di una cornice legale per la protezione della libertà di informazione e dell'espressione. L'obiettivo è fare del paese un rifugio sicuro per il giornalismo investigativo e la libertà di informazione, un "paradiso legale" per le fonti, i giornalisti e gli internet provider che divulgano informazioni giornalistiche: Un inferno per gli Stati Uniti ed un paradiso per …..W…. QUESTA IN BREVE LA STORIA DELLA RIVOLUZIONE ISLANDESE: DIMISSIONI IN BLOCCO DEL GOVERNO, NAZIONALIZZAZIONE DELLE BANCHE, REFERENDUM E CONSULTAZIONE POPOLARE, ARRESTO E PERSECUZIONE DEI RESPONSABILI DELLA CRISI, RISCRITURA DELLA COSTITUZIONE, ESALTAZIONE DELLA LIBERTÀ DI INFORMAZIONE E DI ESPRESSIONE…omississ
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47 commenti:

bambilu ha detto...

visto che non possonoprendere la Libya, i giudanegri sono in sudafrica! Attenti Neri Sudafricani! non fatevi circonvenire e rischiavizzare, come fanno o tentano di fare con Noi...! Gli sparisse la lingua, gli cascassero le mani, infami terroristi torturatori distruttori u-mani!
Bau! per primo,in Onore d Nando
Miao! in Onore di Bambi

rossoallosso ha detto...

"“Mai dubitare che un piccolo gruppo di cittadini consapevoli e attenti possa cambiare il mondo: è sempre stato l’unico modo per farlo”. (Margaret Mead, antropologa)"

@Fulvio
Nella speranza che queste parole siano profetiche,sono io che ti ringrazio per l'umanità,l'impegno professionale,l'onestà intellettuale e l'opportunità che mi dai offrendomi lo spazio necessario dove disintossicarmi dai miasmi mefitici di bocche avariate che si profumano con parole come solidarietà,diritti umani,fratellanza.
Smascheriamoli con l'unica arma che possediamo,la verità:

http://bousufi.blogspot.com/2011/06/il-ritorno-del-taysir.html

tupacamaru ha detto...

E quindi, come lo salviamo il deretano, Fulvio?
Come ci si salva dalle sconcezze del sordido "mainstream" mediatico?
Siamo assediati, e le scorte di acqua e viveri stanno scarseggiando: il nemico è maestro nell'arte della poliorcetica.
La troika finanziario-egemone europea brandisce il debito sovrano degli Stati come spietato strumento di dominio sul proletariato, scaricando il costo delle crisi sistemiche del capitalismo sulle classi popolari. E le istituzioni europee, in mano ad oligarchie economiche sovranazionali, sono i controllori occhiuti di questo perfido meccanismo.
Che facciamo? Ci affidiamo alle farse elettorali? Ci gettiamo in pasto a questa orrida classe politica, ormai ridotta al ruolo di casta sacerdotale al servizio del più vieto capitalismo neoliberista e predatorio?
Restano poche voci libere ed affidabbili: il resto è il magma miasmatico dell'omologazione, della colonizzazione intellettuale.
Sento fastidiose pressioni posteriori tendenti, temo, ad attentare alla mia verginità; perciò, cerco di non rilassarmi e di restare vigile, ma non so quanto potrò resistere.
Pessimismo e fastidio.
Un saluto, un abbraccio e... viva il Genoa!
Fausto

Fulvio ha detto...

Tupacamaru.
Ti ha già riposto, come meglio non si potrebbe, Margaret Mead, nel commento di rossoallosso. Non vorrei che questo pessimismo cosmico fosse un alibi. Metti il naso, che so, in Libia, Venezuela, Piazza Tahrir di varie parti del Sud, ma anche in Valdisusa e nelle infinite lotte in corso e vedrai che profumo tonificante. Ci sono molti scricchiolii. Si tratta di allargare le crepe. Però tocca mettere in gioco la pelle....

tupacamaru ha detto...

Uhm, sul mettere in gioco la pelle avrei qualche timore ...
Sarà perchè quell'oscuro ed infinito periodo di assenza di me e da me, comunemente chiamato "morte", tende ad instillarmi una qual certa inquietudine ma, ahime, mettere a repentaglio l'incolumità delle mie chiappe tende a moderare l'urgenza e la forza delle mie istanze.
C'è poi il problema della "vittima inutile", buona solo a fini statistici, che bagna la barricata con il proprio sangue proprio mentre la Storia, perfidamente, guarda altrove.
Non credo di riuscirci: posso, al massimo, sputare in un occhio a qualche dirigente del Fondo Monetario Internazionale, nel caso dovessi intercettarlo ...
Comunque, non sono un pessimista cosmico e non cerco alibi: è che le mie armi sono un po' spuntate, e mi secca.
Hasta siempre, Comandante!
Fausto

rossoallosso ha detto...

Stamattina sono arrivate le sentenze per molti degli imputati dei processi per direttissima inscenati dalla giustizia del Bahrain contro attivisti, pacifisti, blogger e giornalisti le cui vicende abbiamo seguito per tanti mesi. Il padre di Maryam e Zeinab Alkhawaja, Abdellah, esponente di spicco internazionale delle associazioni per i diritti umani, ha ricevuto una condanna all’ergastolo, e con lui altri sette imputati. Ebrahim Sharif, ex dirigente del Waad, ha havuto cinque anni di carcere, e con lui alcune figure di spicco della vita religiosa sciita. Condannati anche tre imputati in contumacia, fra i quali il blogger con cui sono cominciati tutti i nostri racconti dal Bahrain, Ali Abdulemam, attualmente in clandestinità dopo essere stato arrestato e torturato due volte, ora condannato a 15 anni di carcere. Zeinab Alkhawaja (su Twitter @angryarabiya), figlia di Abdellah, è stata arrestata dopo aver invocato Allah nell’aula appena udita la sentenza, e ora si trova presso un commissariato di polizia.

Ieri 40 lavoratori immigrati del settore edile in Bahrain erano stati licenziati per aver organizzato uno sciopero.

http://www.gulf-daily-news.com/NewsDetails.aspx?storyid=308441

pino

rossoallosso ha detto...

Se le parole dei leghisti riguardo la Libia fossero sincere basterebbe loro un buon avvocato.

"L’ex ministro degli esteri francese Roland Dumas, uno dei più stretti collaboratori del Presidente socialista Francese, Francois Mitterand, ha denunziato alla Procura della Repubblica il Presidente della Repubblica francese Sarkosi . L’accusa è di “crimini di guerra” con chiaro riferimento all’attacco alla Libia e forse anche ai recenti “fuori bersaglio” piazzati su innocui bersagli tripolini.
L’iniziativa è scaturita dopo un viaggio lampo a Tripoli dell’ex ministro francese.
La notizia ha trovato ampi spazi sulla stampa francese
Dumas, si è fatto assistere da un avvocato Maitre Verges , famoso per le sue prese di posizione e in particolare per essersi offerto di difendere Saddam Hussein quando questi fu processato per volere del governatore USA Bremer. Il tentativo di difendere il serbo Milosevich fu frustrato dalla morte di quest’ultimo dopo le prime battute del processo.
Il Presidente Sarkosi è stato denunziato in quanto non protetto da particolari guarentigie come invece accade in Italia.
Il Presidente della Repubblica italiana , Giorgio Napolitano. In base alla Costituzione, art 92, è irresponsabile.
la Responsabilità degli atti politici del Presidente della Repubblica spetta al ministro competente che controfirma gli atti. In questo caso, responsabile sarebbe il ministro della Difesa Ignazio La Russa.

Avenarius ha detto...

Un articolo – impossibile da leggere su un qualsiasi nostro giornale, se non su un foglio clandestino – che dimostra come la coscienza civile in Spagna sia un gradino più in alto che nel “libero” stato di bananas.
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CHE STIAMO FACENDO IN LIBIA?
La guerra in Libia, improvvisata da sarkozy e accompagnata dal seguito di stati medi come Spagna e italia, è un orrore, dal quale tocca solo aspettarsi la distruzione economica e culturale del paese, e la sua irresponsabile divisione in due aree messe di fronte: una che si sentirà martirizzata dalla NATO e l’altra che, vicaria degli affari e delle stretegie dell’occidente, tarderà decadi a legittimarsi. Il castigo inflitto alla popolazione civile – morte, disgregazione sociale e territoriale, distruzione di infrastrutture e divisione delle elites – è enorme. E i risultati che si possono aspettare, limitati in un’utopica democratizzazione di stile occidentale, saranno preceduti da un ladrocinio sfacciato delle risorse energetiche e dalla perdita o dall’esilio della migliore gioventù.

Per negare questo tragico bilancio si deve ricorrere, come stanno facendo la NATO e i paesi coinvolti, all’occultamento, alla menzogna e alla favola. Si nasconde, per esempio, che siamo davanti ad una guerra per il controllo delle risorse energetiche della Libia. Si nasconde anche che ci sono politici in europa che, mossi dalle ultime vestigia della “grandeur”, ancora sognano di tornare a colonizzare l’Africa in nome della democrazia. E anche si nasconde che, così come vanno le cose, già abbiamo raccolto un nuovo e colossale fallimento da questo senso infantile e fascistoide di superiorità che ci porta a credere che “non li si può lasciare soli”, e che la loro felicità dipende – come in Afghanistan e Iraq – da un centinaio di missili lanciati in quattro giorni di guerra umanitaria. Che vergogna!

Si favoleggia in maniera criminale quando, in cambio di tanto orrore, si promette democrazia e libertà allo stesso popolo che si massacra, mentre alla London School of Economics e alla École des Hautes Études di Parigi si stanno preparando intelligenti spiegazioni sopra la già prevedibile manchevolezza del “generoso” sforzo democratizzatore condotto dall’Europa nel nord Africa e sopra il ruolo che ebbero in questo fallimento la mancanza di una “cultura” politica occidentale, il tribalismo ancestrale della Libia e – mancasse dappiù! – l’islamismo radicale di Al Qaeda.

Si mente, infine, quando ci si vuole convincere che la guerra era l’unica opzione, che non avevamo nulla a che fare con la creazione del tiranno Gheddafi, che le nostre guerre sono “pulite”, giuste e disinteressate, che non andavamo né a rimuovere né a collocare un re, che i massacri collaterali sono il prezzo inevitabile della felicità e che i contratti che stanno preparando le nostre imprese per la ricotruzione sono affari umanitari. Ma il problema di fondo è che la UE, che nacque come scommessa per la pace e la cooperazione, sta americanizzando la sua politica internazionale. E questo errore può terminare solo quando noi cittadini, vedendo come agiscono i nostri governi, passiamo dall’indifferenza allo schifo.

http://www.lavozdegalicia.es/opinion/2011/06/23/0003_201106G23P16993.htm

Anonimo ha detto...

50 euro ce li metterei volentieri per fare causa a La Russa.

Filippo Bovo ha detto...

Novità sulla sorte di Nuri Ahusain, il rappresentante degli studenti libici arrestato dalla Digos a Perugia per essere contrario al massacro del suo paese e accusato di tutto e di più.
Si trova in carcere a Perugia e martedì prossimo ci sarà il riesame. Ci sono già tre testimoni pronti a provare la sua innocenza; altri si stanno mobilitando. La speranza è che, da martedì, possano almeno essergli concessi i domiciliari.
In attesa che lo Stato leviatano abbia un sussulto di dignità...
Ciao, Filippo.

Fulvio ha detto...

Avenarius. Grazie per il contributo, ma la prossima volta per favore limitati a indicarci il link. Il tecnico che mi aiuta per blog e facebook mi intima di far arrivare commenti brevi.
Grazie.

Anonimo ha detto...

per chiarezza riproduco gli art 11 e 87 della pro-istituzione della re-pubblica ora re-privata, italiana. I furboni dei padri noti costituenti ci hanno dissetato col "Cè Triolo?"

°° sopra RIPUDIA e sotto CONSENTE

ARTICOLO 11 L'Italia RIPUDIA la guerra come strumento di OFFESA alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle contro-versie internazionali;
CONSENTE, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazi-oni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; pro-muove e favorisce le organizza-zioni internazionali rivolte a tale scopo.
°° se ha il comando delleforze armate ne è RESPONSABILE SIA ALL'INTERNO CHE ALL'ESTERO

ARTICOLO 87 Il Presidente della Repubblica è il Capo dello Stato e rappresenta l'unità nazionale
...........
HA IL COMANDO DELLE FORZE ARMATE presiede il Consiglio supremo di difesa costituito secondo la legge .............

io una bella class action gliela fare al neapolitan sawoia di saclà, sia per le guerre all'estero che per le botte ai manifestanti all'interno!!!!

Anonimo ha detto...

carissimo fulvio,

il tuo impegno concentrato sulla politica internazionale è ammirevole ed efficace; ma da cittadino italiano ti chiedo: perché non vai a farti un giro a napoli e ci rendoconti sulle vicende di quel luogo?
non ti sembra che che in quella città si sta giocando una partita politica importantissima sul futuro di tutta l'italia?

saluti

alberto

Fulvio ha detto...

Ancora grazie a Alberto e a tutti che mi siete venuti vicino, all'ombra dell'anima in fiore, parafrasando Proust.
Quanto all'invito a occuparmi della guerra a De Magistris, sicuramente il migliore uomo politico in giro, da parte della criminalità organizzata ufficiale e clandestina, bè, sarebbe bello. Ma, vedi, su Napoli, modello tardocapitalista per il mondo, come il Messico, ci sono pur sempre voci che ne parlano come si deve, immagini, video, denunce, analisi. Sulla Libia, oggi, no. Siamo quattro gatti e mi tocca. Sto finendo il lungo lavoro sul film e poi vorrò girare in lungo e e in largo per presentarlo. Ricordiamoci che alla'origine di Napoli sta l'imperialismo, matrice di tutto e, nello specifico storico, il patto concluso tra regime Usa e la mafia nel 1943 che, in cambio dell'accesso Usa alla Sicilia, prometteva alla mafia il co-governo dell'Italia in perpetuo, nonchè quello della droga e delle armi. Quando Napolitano urge al massacro decretato dall'ONU, habant sua fata verba.

Anonimo ha detto...

ieri al tg3 delle 19 hanno accennato ad un'inchiesta di amnesty sulle fosse comuni,stupri di massa,bombardamento di civili in libia dicendo che per ora non si è trovata alcuna prova e che anzi stanno pensando che siano tutte invezioni...una piccola speranza che prima o poi dicano la verità sul grande schermo?

alex1 ha detto...

Per Avenarius: sul fatto che "l'Europa stia americanizzando la politica" mi sembra improprio. Perchè l'UE è nata come unificazione dell'imperialismo europeo, e quindi la sua politica non eè un "errore". Non dimentichiamo che all'indomani di Maastricht furono svendute imprese di Stato, a molti lavoratori italiani fu impedito di andare in pensione, e si preparava la serie di guerre per lo smantellamento violento della Yugoslavia.
Lo dico per evitare di cadere nel clichè, tanto caro a certa sinistra (Manifesto in testa) degli "Usa modello cattivo" ed "UE pacifica e progressista".
Per Fulvio: hai notizie sugli ultimi sviluppi in Libia? Da quello che sento ci sono stati pesanti bombardamenti su civili negli ultimi giorni, forse secondo la crimiunale e vile tattica già vista in Yugoslavia nel '99 ed a Gaza (mettere pressioni sui civili con bombe ed strangolamento per fame per minare la pur eroica resistenza della popolazione) e la notizia che Gheddafi non parteciperebbe ai negoziati proposti dalla UA non mi sembrano un buon segno. Spero non sia un inizio di cedimento politico. Forse mi sbaglio, ma mi sembra che l'UA, invece di sostenere il legittimo governo libico, asseconderebbe per via negoziata l'obiettivo che gli imperialisti cercano di ottenere manu militari.
Ciao
Alessandro

Anonimo ha detto...

carissimo fulvio,

ribadisco l'encomio per il tuo imprescindibile impegno internazionale; però lasciami dire: oggi in italia si stanno combattendo due enormi battaglie che diranno quale sarà il futuro del nostro bene amato o male amato paese: la lotta di de magistris per la "munnezza" e la lotta degli alpigiani val susini notav; ecco, chissà se fulvio grimaldi andasse a sollevare un pò di polverone in quelle zone; non sarebbe male no?

parafrasando l'aneddotica cheguevaresca; alla domanda: "che ci andiamo a fare in bolivia?" la risposta fu: "andiamo a fare un pò di casino laggiù, vediamo cosa succede".

buon lavoro fulvio, quale che sia.

saluti

alberto

Anonimo ha detto...

interessante come Ocampo abbia spinto per arrivare alla richiesta d' arresto di Gheddafi solo due giorni esser stato sbugiardato da Amnesty riguardo al viagra dato alle truppe

reio

davide ha detto...

il casino fatto laggiù portò la morte del buon guevara,potremmo anche trovare citazioni di compagni che per incanto o fortuna o intelligenza strategica non siano periti?
Concordo però che quella della monnezza non è solo problema di pattumiera,ma principalmente politico e di gestione territoriale,(che non si ferma a una città o regione,ma è il paradigma di collaborazionismo stato borghese e mafie),la Tav mostra due cose:1)la sacrosanta resistenza popolare crolla di fronte all'attacco della repressione armata,delle forze dell'ordine.Tra le tante cose fatte nei 70 quella dei proletari in divisa,era senza ombra di dubbio l'avanguardia assoluta,chi l'ha proprosta è sicuramente un grande attivista e teorico della lotta,2)la democrazia popolare è rispettata quando rientra nei binari consolidati delle regole "democratiche-burocratiche",vedi i referendum.
La stessa democrazia non teme di colpire i suoi rappresentanti qualora essi dovessero opporsi ai loro piani economici,travolgendoli usando le forze dell'ordine.
Il che la dice lunga sulla Democrazia,i suoi limiti,la sua natura di regime classista mascherato.

ps:tra le tante notizie drammatiche,una comicissima:30 legaioli feriti perchè si spezza la fune a sesto calende.
E poi qualcuno diceva che si doveva studiare attentamente il leghismo,imparare ecc...Ma mi faccia il piacere,mi faccia!

poverobucharin ha detto...

http://www.giornalettismo.com/archives/131218/tutte-le-donne-soldato-di-gheddafi/

Fulvio, guarda quanta cacca sul popolo libico. Davanti all'evidenza di un paese che sostiene il governo legittimo, tirano fuori la storia delle fanatiche indottrinate.
Molta pena.

Anonimo ha detto...

ma cosa credevano che Muammar si presentasse ai loro comandi per farsi ammazzare li? se si deve morire, è bene farlo con un'arma in mano, oltre l'arma della fantasia che i Combattenti hanno! Viva i no tav! i sicari pagati dai contribuenti tanto cari a pasolini che stranamente oltre la cazzata detta per valle giulia ha saputo scrivere le ceneri di gramsci! doctor jekill and mr hyde!
Il Mio Mantra funzionerà, Muammar e To Tav trionferan!

e mannamoli tutti affancatus stì PIMPS and WHORES!

alex1 ha detto...

Ho sentito su LA7 tutta la tyiritera della stampa sull'incriminazione di Gheddafi da parte della "Corte di giustizia dell'imperialismo". Ovviamente nemmeno un cenno al fatto che le accuse mosegli contro sono state smentite da giornalisti e testimoni oculari,ai dubbi persino di "famiglia cristiana" e che Amnesty international abbia smentito le voci di stupri e violenze...insomma bastano accuse generiche fatte da un personaggio od un istituzione che nella testa di chi ascolta "forse non sarà tutto vero ma qualcosa di vero ci sarà...". Esprimo tutta la solidarietà ai libici che resistono alla fame, ai bombardamenti Nato (con oggi sono 100 giorni, penso sia il bombardamento piu' lungo dalla II guerra mondiale) ed all'attacco dei golpisti. A chi dice che sostenere la Libia vuol dire "essere alla frutta" rispondo che dalla resistenza di un sistema fra i piu' progrediti socialmente contro l'aggressione di un imperialismo europeo neocolonialista che cerca la rivincita dipenderà molto anche delle prospettive di lotta dei lavoratori italiani ed europei contro le mazzate che stanno arrivando.
Pensiamoci su
Alessandro

Giuliano Camilo ha detto...

Mandato di cattura per Gheddaffi e suo figlio.......questo occidente è proprio una pagliacciata senza ritegno....il disgusto mi si stà trasformando in odio infinito. Ciao Fulvio e complimenti per il tenore e la forma dei tuoi scritti

davide ha detto...

il punto è:cosa impedisce una primavera europea?Cioè il radicamento politico di forze anti colonialiste e di superamento delle democrazie liberali imperialiste?
Non parlo di rivolte e scontri anni 70 tra contestatori e polizia,ma proprio di un partito e/o organizzazione che sappia spingere influenzando anche settori giudicati reazionari,come le forze dell'ordine e l'esercito,verso politiche anti colonialiste,a livello interno verso le nazionalizzazioni di lavoro,energie,settori strategici.
Abbiamo rovinato la vita di milioni e milioni di persone con bombe,rivoluzioni colorate,smantellamento del loro sistema politico attraverso perestroika e la quinta colonna Gorbaciov
Abbiamo sostenuto i traditori delle loro nazioni,come dissidenti martiri,(chissà perchè i sostenitori del motto:"ma vai vivere a cuba,venezuela,cina" non applicano lo stesso invitando a casa loro questi malati di occidentalismo),finanziato bande di criminali,ebbene è ora che anche il nostro sistema criminale venga fermato per una democrazia partecipativa,socialista,popolare.
Un partito di massa,coeso e compatto senza beghe tra vecchie galline e giovani pulcini spiumati gioverebbe.
Perchè tutto parte da noi e dal nostro modo di rapinare metà pianeta

Anonimo ha detto...

ciao fulvio, ho appena visto la tua capoccia su rainews alle dichiarazioni dei ministri libici contro la corte internazionale

fulvio ha detto...

Anonimo della cappoccia:
chissà che emezione!

Davide.
Forse i problemi sono due: che siamo traumatizzati dalle epocali sciagure causate da inettitudine e tradimento delle sinistre e che siamo vecchi.

Sacrabolt ha detto...

guarda te se tocca trovare qualcosa sulla Libia in Famiglia Cristiana

rossoallosso ha detto...

@Davide
Se la punta di diamante della sinistra italiana è questo

http://sollevazione.blogspot.com/2011/06/chi-minaccia-chi.html

stiamo freschi,questi si sono appropriati di tutto ciò che rappresentava l'anima rivoluzionaria,persino gli slogan onde sdoganare i loro porci comodi e creare confusione.
Nascono comitati più o meno spontanei a difesa di questo o di quella cosa Seguendo il web si trovano parecchi che la pensano al nostro stesso modo ma siamo divisi,ognuno per la propria strada,internet in questo senso è un'arma a doppio taglio.Cominciare con un forum aggregativo dove raccogliere notizie,discutere e vagliare proposte può essere un inizio.
è un modo di invogliare giovani alla partecipazione per intenti che siano comuni

http://sollevazione.blogspot.com/2011/06/chi-minaccia-chi.html

Fulvio ha detto...

@rossoallosso
Già, il campetto pseudoantimperialista di Pasquinelli, cultore del trapanatore iracheno Moqtada al Sadr, cerca l'ennesimo rilancio di sopravvivenza, l'uscita dall'irrilevanza in cui le sue stronzate e ambiguità lo hanno cacciato. Basta il logo "rivoluzione democratica"! Democratica per pararsi il culo. Tutto l'equivoco Pasquinelli sta in quel titolo.
Comunque, vergogna a noi tutti se la difesa dei patrioti libici deve essere lasciata in quelle mani.

rossoallosso ha detto...

http://translate.google.com/translate?sl=auto&tl=it&u=http://socialistworker.org/2011/06/29/doubling-down-on-slander

http://en.wikipedia.org/wiki/Sherry_Wolf_%28activist%29

davide ha detto...

internet è uno strumento,come la tv,è la gente che usa questi mezzi di comunicazione e anche manipolazione che li rende credibili o no.Noto che ultìmamente la rete è piena di ribelli,pensatori,rivoluzionari,talvolta queste persone sono credibili,altre volte ti ritrovi dei livorosi paranoici,gente che leccava il di pietro di turno e poi siccome non hanno ottenuto lo spazio e il posto giusto per il loro ego fanno guerre agli anti berlusconiani in genere.I rossobruni,i pasquinelli che rammentiamo come difensore dei banditi della cirenaica e ora si ricicla come oppositore perchè c'è la nato,(e prima?Chi ha addestrato quei ribelli?),insomma c'è tutto questo.
Non mancano nemmeno i posti di discussione seria come questo blog o quello di Losurdo,(sono un convintissimo losurdiano...Tra stalinisti ci intendiamo!).

Importante è avere una idea precisa anti colonialista e anti capitalista.Pur solitari non lasciarsi trascinare dalla situazione mediocre di questi tempi,capire dove potrebbe essere il punto di rottura del sistema.Si resiste!
ciao pino!

rossoallosso ha detto...

I giovani egiziani sono ammirevoli nella loro lotta,apprendo ora che ci è già scappato il morto.
Chi li aiuta sti ragazzi?Mi aspetto qualche uscita vendoliana o napolitana.noi dove siamo?Mandiamoci la nato va!!

Fulvio ha detto...

Prego tutti di aggiungere, quando mandano dei link, anche due parole su cosa c'è dentro. Grazie.

Fulvio ha detto...

@Davide.
Non voglio innescare ora un dibattito sul tema, ma, data per scontata la qualifica di cialtroni rinnegati a Gorbaciov o Eltsin, ma certo non a Kirov o Bukharin, dagli stalinisti aspetto ancora una parola onesta su fatti come Yalta, svolta di Salerno, Che Guavara, con cui a un po' di gente è stata tolta un'occasione storica. O perlomeno il diritto di combattere. Realpolitik come quella di Chavez che consegna compagni alla Colombia e riconosce i postgolpisti dell'Honduras? Può far tanto la fifa degli Usa, allora, e della Nato ora?

Mauro Murta ha detto...

Ciao Fulvio.
Sai qualcosa di questa Susan Lindauer che dice di essere stata agente CIA?

http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=8532

Su Wikipedia dicono che fu arrestata come agente al servizio di Saddam Hussein, e se fosse vero onore al merito.
Di primo acchito mi sembra che scriva cose sensate. I video sono in:

http://www.obamaslibya.com/

Quello sui soldati costretti al cannibalismo è già conosciuto, solo mentre il cane è evidente, non riesco ad identificare il cadavere umano.
Ovviamente so bene che i "patrioti" di Bengasi e i "civilizzatori" della NATO sono adusi a simili atti di eroismo, soltanto pensi che sia possibile avere prove inconfutabili per i lobotomizzati da "Repubblica" se non sull'autenticità (evidente) dei filmati, almeno sull'attribuzione? Quanti sarebbero pronti a giurare che il bambino è stato impalato dai "miliziani" di Gheddafi?

Mauro Murta

davide ha detto...

sono i rapporti di forza,perchè l'entusiasmo e la ragione si devono scontrare anche con il numero di nemici,ad esempio.
Tieni conto che io prima ero un anti stalinista di formazione,poi attraverso letture di diversi autori mi son fatto una mia idea,che è mia e non le attribuisco la purezza della ragione o l'infamia dell'opportunismo è solo una logica di sopravvivenza e strategia,che mi ha fatto rivalutare la storia di Stalin.Mettendo a paragone autori ostilissimi,neutri,staliniani di ferro.
Dico solo:in italia te la saresti sentita di portare avanti una guerra armata sapendo di essere in minoranza?Nel senso l'intervento dell'esercito americano / inglese lo escludi a prescindere?Io direi di no,visto che sono intervenuti con tutta una serie di "possibili colpi di stato" per impedire che il pci arrivasse al governo,hanno taroccato le elezioni e scatenato le stragi contro le richieste giuste di cambiamento del popolo.
Per me ,per quanto assolutamente discutibilissimi e criticabilissimi,quelle scelte erano doverose.Come forse anche quelle di Chavez,che però non conosco bene e mi ci vuole molto tempo per arrivare a una soluzione.
Insomma se il cuore rosso sposa tutte le istanze rivoluzionarie e l'azionismo,però con la testa rossa penso alle conseguenze,alla catastrofe che potrebbe colpirci e a tante altre cose.
Rapporti di forza,insomma.Lo vedi anche quando il popolo si impegna nella lotta e basta la forza brutale della repressione organizzata che la spezza.Non significa abbandonare le barricate,ma avere coscienza che la diseguaglianza,il contesto storico,la politica del reale hanno un grosso peso.Non fa piacere,ma è così.
La conta dei martiri,a me mette un po' di tristezza

ps:mi è arrivato il dvd Serbi da morire,me lo gusterò questa sera!

cordiali saluti comunisti

Anonimo ha detto...

ho fatto un'escursione rapida in domenico losurdo... ma si è certi che sta.lin avesse un'ammirazione per la nazione più abietta sulla faccia della Terra? i mentitori per eccellenza. gli sparatutto antesignani? ora capisco perché fatto ammazzare da krusciov...perché era trooe mark kark... sarà vero che anche lui simpatizzasse per i pirati scannatutti? aho allora Io sono 1 Geni*!!!! non fossi di lao-tzu mi insuperbirei!!!!!!

Fulvio ha detto...

Caro Davide, la bontà di una scelta si giudica dai fatti storici. Questi 66 anni di Italia e Mediterraneo ti sembra abbiano validato Yalta, Salerno, il togliattismo, il socialismo in un solo paese? Non solo in Italia, in Grecia, in Spagna, nell'intero Mediterraneo, nei paesi colonizzati di Africa e mondo arabo, Indocina, esistevano situazioni prerivoluzionarie e rivoluzionarie, armate e di massa e le potenze alleate erano fortemente indebolite dalla guerra. NOn c'era mai stata situazione migliore, proprio come nella seconda guerra mondiale in Russia. Dove le scelte furono diverse. La storia non si scrive con i se. O sì?

davide ha detto...

le colpe dei togliatti di questo mondo non sono cancellabili,tuttavia ogni personaggio storico entrato nella memoria collettiva e nella storia del paese ha le sue luci e ombre,tutte da valutare in quella situazione storica particolare che fa da terreno fertile per le valutazioni prese dai leaders amatissimi,(perchè stalin e togliatti lo erano da milioni di onesti lavoratori in quel periodo,poi si è aperta una critica giusta che a mio parere è straripata in contestazione a priori dei nomi citati),non so se l'Unione Sovietica avesse potuto continuare una lotta più avanzata nell'immediato dopo guerra e avesse avuto la disponibilità monetaria per finanziare le fazioni comuniste in altri paesi.La storia di fatto ci consegna la Grecia e la sua fine
Per cui su queste tematiche non è il se o il ma,ma semmai una visione discordante su fatti veritieri storicamente,(tu giustamente fai risaltare una componente dell'analisi,che in parte condivido nella teoria,ma nella pratica non certezze per dire che l'organizzazione comunista in italia avesse buoni spunti di vittoria.Nonostante la mia stima per Secchia,ad esempio:emarginato dal 54 in avanti per opera di Amendola e sicuramente Togliatti).

Leggendo "storia della dc" di galli,"storia dei colpi stato" di flamini,Piano Solo di Franzinelli,esce un'italia vittima della dc,delle forze deviate,di spregiudicati come de lorenzo o d'amato dell'uar.
Il togliattismo è stato troppo burocratico,ha perso molte occasioni,certamente.Nondimeno si è perso socialmente e politicamente anche per derive spontaneiste.Sono tanti gli errori e le risorse di quel periodo della nostra storia che mi è impossibile dare un giudizio netto
Da una parte-yalta,salerno,ecc- concordo con riserva,dall'altra,(l'attacco incondizionato alle sinistre giovanili ,ad esempio),reputo che sia stato un grosso errore.Si è aperto un conflitto con l'idea di organizzazione,linea e disciplina,che scontiamo ancora oggi e ritroviamo nei discorsi dei giovanissimi compagni del 47,48 ecc...

Dovremmo fare una tavola rotonda su questo argomento,con un po' di buon vino e du spaghi vedi che ci si trova d'accordo su alcuni punti!

ps:anonimo,che vuoi dire?Non ho capito!Stalin aveva simpatia per il pragmatismo americano,di parole tuttosommato non anti americane li trovi anche da parte gramsciana.
Losurdo lo descrive ampiamente in un discorso complesso all'interno del suo libro l'ideologia americana.

scusate la lunghezza!

Anonimo ha detto...

oltre jalta,svolta di salerno e guevara una parola onesta sui fatti della guerra civile spagnola sarebbe molto gradita

Anonimo ha detto...

davide da anonim*
io non ho una grande cultura...
ho visto scritto "losurdo" e mi sono informata. mi pare strano che Sta.lin avess delle simpatie per gli $ua! poiché io dubito di tutto, praticamente non credo se non a quello che la mia logica mi suggerisce di credere ed indago...mi sono domandat*: sarà vero? tutto qua. grazie a Tutti!

Anonimo ha detto...

Come sta Hugo ? Hanno sospeso il CELAC perchè è ancora all'ospedale ! Che gli hanno fatto ?

E Duffy, come fa a farcela ?

Mauro Murta ha detto...

Trovo molto interessante un dibattito su come l’Unione Sovietica tentò con scarsi risultati di contenere l’imperialismo occidentale e ci tornerò, anche perché mi pare un tema assai attuale.

Ieri sera al TG3 la Claudio Pagliara col push-up, Lucia Goracci, dopo mesi di slinguazzate agli stupratori di Bengasi si è ritrovata ad intervistare i cittadini di Tripoli.

http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-64ba6083-deab-42e9-951a-5221e467c570-tg3.html

Dopo aver mostrato gli scudi umani, pagati insinua la cialtrona (da che pulpito!), chiede ad un uomo che fuma “ma non è meglio fumare l’hashisha con la libertà”? Il libico risponde “io sono libero”. Una volta di più penso che pochi fotogrammi siano più eloquenti di ponderosi trattati di geopolitica. Ecco il catechismo che dobbiamo imparare: l’arabo sfaccendato che fuma il narghilè e la giornalista donna, occidentale e gnocca che arriva ad istillargli il desiderio di libertà. Ma l’arabo non capisce, è convinto di essere già libero. Pazienza, ci abbiamo provato, avanti con i Tornado!

Mauro Murta

davide ha detto...

quello che mi preoccupa e mi allarma non è tanto il berlusconismo e i suoi nani e ballerine,verso i quali nutro il disprezzo che si ha per i buffoni incapaci di far ridere.Io più che altro sono infuriato,(in modo razionale e apparentemente distaccato),con i Democretini,(cioè quella razza nata nel 1989 con il crollo del muro,la scomparsa anti popolare del socialismo reale e del crollo dell'Unione Sovietica per colpa di due piccoli borghesi come Gorbaciov e la moglie,con i suoi ridicoli cappellini,citazioni di Mario Monicelli), che usa l'informazione "libera" e tonnellate di ipocrisia per destabilizzare e sfruttare la piazza delle sinistre.Attraverso i Svendola che testimoniano in favore a un Draghi cioè lo smantellatore dello stato italiano negli anni 90.Il lavoro sporco viene quindi portato avanti da questi criminali al soldo del colonialismo imperialista,fine degna degli indegni che abbandonarono il comunismo per colpa di alcuni problemi di "edilizia e mattoni" e non comprendendo che il comunismo si modifica,si contamina,fa ampi giri e tante manovre ,strategia,ma non scompare.Non si chiude come un negozio che non vende più la sua merce.Mentalità piccola borghese delle peggiori,non degna di servire il comunismo.
Quindi per me fa più danni un giornalista "democratico,liberale" che sostiene sionismo e imperialismo colonialista,poichè installa nella popolazione che si reputa colta,perchè legge il fatto e vede Fabio Strazio e Roberto Sioniano,una falsissima verità dei fatti.Lavorano di fatto come agenti dell'imperialismo.

ps:nella mia lenta e puntigliosa ricostruzione dell'italia dal dopoguerra fino ad oggi mi sono imbattuto in personalità come Federico Umberto D'Amato e Miceli.
Non comprendo però due personaggi:De Lorenzo,il piano solo,e sopratutto Pacciardi della Nuova Repubblica.Pedine egocentriche,veri pericoli ?Mah

rossoallosso ha detto...

forse Fulvio potrà farti piacere questa notizia.
io rilevo con piacere che a vendersi il culo per pochi euro si è e per sempre si sarà considerati, soprattutto da chi ti compra, un oggetto,una cosa,un emerito pezzo di merda e le merde son destinate ad essere calpestate.
http://osservatorioitaliano.org/read.php?id=86374

Lorenzo ha detto...

"pagati viene il sospetto" ma che razza di giornalista di minchia è?? VERGOGNA

Anonimo ha detto...

chi dice che luCIA goracchia è una gnocca.. mi istiga il pettegolezzo sconcio! se colei è gnocca, io sono marilyn monroe [viva] ! dovremmo invece chiederlr di che sapore sono i kabuls che lecca! nutella o merdella?
in ogni caso ed "a prescindere"
< il più bravo è MaNometto del marocco re diletto. a questiU$A spampinati dentro il "retto" j'à piazzato referendum islandizzato>