mercoledì 15 luglio 2020

GRILLO E IL GIRO DI BEPPE

Quella fetecchia di sonetto che Grillo ha inoltrato alla sindaca Raggi, intitolato mafiosamente, «Roma non ti merita», non è altro che l'ennesimo servo encomio dell'infiltrato-rinnegato clown di "SAW" al partner Pd impostogli da Bilderberg e Cupole farmacodigitali varie.
Portato alla sostanziale rovina il movimento, che aveva raccolto propositi, affetti e impegno dei migliori degli italiani, ora questo bubbone della politica da angiporto, che manda il suo garzone di bottega a sondare le strategie malavitose dei tappetari Draghi e Letta, vorrebbe compiere l'opera togliendo di mezzo la migliore sindaca che Roma abbia avuto in decenni di ladri e di periferici della Banda della Magliana e del Vaticano. 

Una sindaca dalla resilienza fantastica, vero scudo del gregge dall'assalto dei lupi (metaforici. W quelli con pelliccia). Non per nulla perseguitata peggio di Giobbe dalla magistratura più corrotta che il paese abbia avuto negli stessi decenni

E allora non rimane che inchiodare il comico SAW al palcoscenico del suo finto ambientalismo e autentico fascio-digitalismo, dove si limiti a far ridere e basta. E a rispedire il tipetto pettinato alla Ronaldo sulle gradinate del San Paolo, a moderare i facinorosi per conto di un nobilissimo pubblico. E occhio che non s'infili nella tribuna da Agnelli per architettare con il Draghi del calcio qualche porcata a danno di coloro per i quali dovrebbe svolgere un degnissimo mestiere. È addestrato per questo.

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