venerdì 31 luglio 2020

RAZZISMI DI PROPAGANDA, RAZZISMI VERI


SINISTRE ACCECATE E INTRAPPOLATE. PERCI0’ ASSOLUTAMENTE NON SINISTRE POLITICHE, MA SINISTRE NEL SENSO DI DISASTRO E NEFASTO.

Tutto quello che citi e poni alla base delle tue amare riflessioni è propaganda. L’ONU, l’Italia, la sinistra riconoscono quello del fantoccio USA Al Serraj governo legittimo (per quanto assai più golpista di quello egiziano. Non si curano del fattarello che questo Fratello Musulmano (leggi ISIS) è il boss islamista delle feroci soldataglie jihadiste che gestiscono i campi di raccolta libici e il traffico dei migranti. In compenso si schierano contro Haftar, sostenuto dalla maggioranza delle tribù libiche, che controlla tre quarti del paese e si propone di liberare i detenuti nei campi e spazzare via la marmaglia jihadista. Come si conciliano queste cose, se non con una fetida malafede? Come si conciliano le storie dell’orrore, degli stupri, delle torture, delle uccisioni nei “lager”, con l’ormai capillare presenza delle organizzazioni umanitarie, degli osservatori ONU e OIM e perfino dei poliziotti del caro Al Serraj in tutti i centri? Forse le atrocità attribuite ai libici sono come quelle attribuite dalla megabufala CESAR ad Assad? O a Fidel, o a Kim Jong-un, o agli iraniani, o a qualunque disobbediente agli ordini della Cupola? Ed eccoci invece lì, tutti ad abboccare all’ennesimo amo colonial-imperialista sotto mimesi umanitaria.

Intelligenza vuole che si nutra almeno il dubbio e non ci si fidi di chi campa, o acquista benemerenze su operazioni criminali, razziste e colonialiste, come l’insistito sradicamento delle giovani generazioni africane e asiatiche dai loro luoghi di origine, che dovrebbero difendere dall’intrusione delle multinazionali e dai presidi militari USA-NATO, per alimentare lo sfruttamento schiavistico e il rafforzamento delle organizzazioni criminali, in Italia. Su cento migranti, indotti a lasciare terra, famiglia, tradizioni, cultura, identità, futuro, dalle nefaste ONG private che gestiscono la tratta finanziate dai governi delle multinazionali e da George Soros,  meno di uno in media riesce ad assicurarsi una collocazione dignitosa permanente. Tutti gli altri, “salvati” da finti naufragi da ONG, Casarini, Zanotelli e sponsor partitici e clericali, alla vita migliore tra catapecchie, pomodori, altoforni, spaccio, mafia nigeriana, prostituzione, Deliveroo.

Prova ad andare in Etiopia a scoprire come una valle abitata da 7000 persone, sia stata cancellata ed allagata dalle dighe italiane e  i suoi abitanti dispersi tra Libia, Grecia, Italia, Turchia e definiti con lo stereotipo, inflittoci a martello pneumatico, di “in fuga da guerre, fame e dittatura”. Proclamato da chi campa, complice e compiaciuto della sua “civiltà”, nella dittatura sanitario-digitale delle pandemie e piattaforme, fa abbastanza ridere.

Ancora non volete capire a cosa serve lo spostamento di popoli e i loro incroci, se non a un mondo depersonalizzato, globalizzato verso il basso, militarizzato e desovranizzato nell’individuo e nella comunità. Quello voluto da Soros, Bill Gates, Rockefeller, tutti i predatori che si riuniscono ogni gennaio a Davos e ai cui piedi lanciano profumate nuvole d’incenso turiferari come Manconi, Boldrini, Saviano, Zanotelli e tutto il cucuzzaro del sedicente volontariato umanitario. L’élite del razzismo globale nutrito da guerre e sanzioni sulle quali nessuno ha da ridire, mentre plaude al commercio di carne umana chiamato “salvataggio”.  Non è piuttosto stupido dargli una mano?
Fulvio

Inviato da Posta per Windows 10

Da: Peppe Sini
Inviato: mercoledì 29 luglio 2020 16:41
Oggetto: Una fucilazione

UNA FUCILAZIONE

Della fucilazione di innocenti commessa ieri dalla Guardia costiera libica devono rispondere anche il governo e il parlamento italiani che hanno reiterato la decisione che lo stato italiano finanzi la Guardia costiera libica affinche' impedisca agli innocenti sopravvissuti ai lager di giungere in salvo in Italia e in Europa.
Ieri la Guardia costiera libica ha eseguito con scellerata fascistica determinazione e con disumana abissale obbedienza al mandato ricevuto l'effettiva mostruosa volonta' dei suoi mandanti e finanziatori: ha catturato degli innocenti inermi fuggiaschi in mare e li ha costretti a tornare nei lager, e chi ha cercato ancora di fuggire e' stato fucilato sul posto.
Il governo italiano dovrebbe dimettersi.
E  dovrebbero dimettersi i parlamentari italiani che hanno votato il finanziamento ai pretoriani libici garanti del regime dei lager e delle stragi.
Il popolo italiano dovrebbe insorgere nonviolentemente per far cessare questo cumulo di orrori.
Il popolo italiano dovrebbe insorgere nonviolentemente per imporre a governanti e legislatori il ritorno alla legalita' che salva le vite, alla Costituzione repubblicana democratica antifascista, al diritto internazionale, al rispetto dei diritti umani di tutti gli esseri umani, alla civilta'.
*
La strage degli innocenti nel Mediterraneo.
I lager, le torture e gli omicidi dei migranti in Libia.
La schiavitu' e l'apartheid in Italia.
L'abominevole sistematica violazione dei piu' fondamentali principi giuridici e morali che riconoscono e difendono la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.
Il popolo italiano dovrebbe insorgere nonviolentemente per far cessare questo cumulo di orrori.
Il popolo italiano dovrebbe insorgere nonviolentemente per imporre a governanti e legislatori il ritorno alla legalita' che salva le vite, alla Costituzione repubblicana democratica antifascista, al diritto internazionale, al rispetto dei diritti umani di tutti gli esseri umani, alla civilta'.
*
Ancora una volta chiediamo che  si realizzino immediatamente quattro semplici indispensabili cose:
1. riconoscere a tutti gli esseri umani in fuga da fame e guerre, da devastazioni e dittature, il diritto di giungere in salvo nel nostro paese e nel nostro continente in modo legale e sicuro, ove necessario mettendo a disposizione adeguati mezzi di trasporto pubblici e gratuiti; e' l'unico modo per far cessare la strage degli innocenti nel Mediterraneo ed annientare le mafie schiaviste dei trafficanti di esseri umani;
2. abolire la schiavitu' e l'apartheid in Italia; riconoscendo a tutti gli esseri umani che in Italia si trovano tutti i diritti sociali, civili e politici, compreso il diritto di voto: la democrazia si regge sul principio "una persona, un voto": un paese in cui un decimo degli effettivi abitanti e' privato di fondamentali diritti non e' piu' una democrazia;
3. abrogare tutte le disposizioni razziste ed incostituzionali che scellerati e dementi governi razzisti hanno nel corso degli anni imposto nel nostro paese; si torni al rispetto della legalita' costituzionale, si torni al rispetto del diritto internazionale, si torni al rispetto dei diritti umani di tutti gli esseri umani;
4. formare tutti gli appartenenti alle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza; poiche' compito delle forze dell'ordine e' proteggere la vita e i diritti di tutti gli esseri umani, la conoscenza della nonviolenza e' la piu' importante risorsa di cui hanno bisogno.
*
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
Siamo una sola umanita' in un unico mondo vivente.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Salvare le vite e' il primo dovere.

Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo

Viterbo, 29 luglio 2020

Mittente: "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt@gmail.com
Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo e' una struttura nonviolenta attiva dagli anni '70 del secolo scorso che ha sostenuto, promosso e coordinato varie campagne per il bene comune, locali, nazionali ed internazionali. E' la struttura nonviolenta che oltre trent'anni fa ha coordinato per l'Italia la piu' ampia campagna di solidarieta' con Nelson Mandela, allora detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano. Nel 1987 ha promosso il primo convegno nazionale di studi dedicato a Primo Levi. Dal 2000 pubblica il notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino" che e' possibile ricevere gratuitamente abbonandosi attraverso il sito www.peacelink.it

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