martedì 28 luglio 2020

Sara Cunial e Covid, conferenza stampa a Montecitorio ----- RIPARTIAMO DALLA VERITA’ E DA CHI LA DICE



Prof. Tarro, Dr. Giorgianni, Dr. Bacco, On. Sara Cunial

Siccome non siamo (la prima persona plurale si riferisce a quelli che la pensano come qua sarà detto) tra coloro che dell’annientamento della libertà e della democrazia tramite le due nere parche, genitore pandemia e progenie digitale, si precipitano a dare la colpa al popolo succube, boccalone ed esangue; siccome siamo tra coloro che hanno capito come non tutti i predatori siano miliardari, ma tutti i miliardari siano predatori; siccome da pandemia e smaterializzazione digitale i profitti massimi vanno tutti a quei miliardari e ai loro valletti e vallette… siamo tra coloro che hanno capito che quanto ci viene inflitto dall’inizio di quest’anno è opera esclusiva di predatori.


E la parola - davvero il “verbo” in questo caso, alla faccia del collateralismo pandemista della Chiesa - che si aspettava un popolo non succube, né boccalone, né esangue, ma che a forza di vessazioni demenziali e imbrogli abbacinanti, è tornata a Socrate, al dubbio, all’induzione, alla maieutica, quella parola è venuta, incredibile dictu audituque, dal Parlamento. Nella prima delle tre conferenze stampa allestite dalla deputata Sara Cunial per i giorni 28, 29 e 30 luglio. Oggi si è trattato di “Coronavirus: emergenza sanitaria o democratica?”. Domani è il turno di “Coronavirus e illegittimità dei provvedimenti; il ricorso di Comicost”. Venerdì parleremo di “Coronavirus: l’informazione negata”.

Presentata dalla perlamentare (la “e” è apposta) ex-Cinque Stelle, ora nel Gruppo Misto, finalmente un’eletta del popolo, con l’accento sulla terza parola, e che non se la tira, tre combattenti per la verità. Una verità che sgonfia e polverizza lo tsunami dell’epocale inganno alle qualifiche dei cui autori nessuno può fare le scarpe, per quanto ci abbiamo provato a forza di oscuramenti, di calunnie e tentativi di buttarla in ridicolo. Senza efficacia, visti i risultati dirompenti di oggi e data anche la levatura dei personaggetti da talkshow e della nostra stampa di palazzo che ci avevano provato. E che ci riproveranno, al di là della sostanza granitica dei fatti e dati oggi lanciati come massi da catapulte contro le mura cartonate della menzogna.

Di tutto questo verrà dato conto, penso, da R2020, il movimento di Sara Cunial, Davide Barillari e altri, partito da quell’altissimo trampolino che fu l’intervento  di Sara a Montecitorio il 15 maggio. Quello che i gazzettieri di servizio e gli scienziocrati spaventati cercarono di ridicolizzare in “complottismo”. Detto dai notabili di un paese segnato da P2, mafia, Vaticano e stragi di Stato, di ridicolo aveva solo gli autori.

Mi limito, dunque, a estrarre dai tre interventi qualche passaggio che mi è rimasto nella penna. Giulio Tarro, considerato insieme ad Alberto Zangrillo (altro “eretico”) uno dei maggiori virologi a livello internazionale, ostracizzato dai media fin dall’inizio per le sue posizioni “negazioniste”, ha smantellato la truffa dei “morti di Covdid-19”, quando la quasi totalità dei dati ufficiali è da attribuirsi ad altre patologie (la famosa vittima di un camion, trovato positivo al tampone). Ha denunciato l’imposizione demenziale delle nocivissime mascherine, utili solo a incrementare le patologie Ha ricordato la battaglia dei vaccinari contro la terapia del plasma, che ha determinato, nelle cliniche di Pavia e Mantova, la guarigione in chiunque ne avesse beneficiato e che già al tempo della Spagnola vedeva la gente salvarsi grazie al sangue dei guariti del virus. Il che ci porta alle cure sbagliate, le famigerate ventilazioni forzate che bruciavano i polmoni, ma anche al sempre taciuto, ma vero, contributo alla mortalità, dovuta perlopiù a tromboembolia da affrontare con antinfiammatori, come alle vulnerabilità respiratorie causate dalle pesantissime condizioni ambientali riscontrabili a Wuhan come in Padania.

Il medico legale Pasquale Maria Bacco, ribadito che il Covid-19 non ha praticamente ucciso nessuno, ha voluto denunziare, nome per nome, i guru che, con le loro elucubrazioni, hanno permesso che si compissero assassini non solo colposi, anche impedendo con la diffamazione che si ricorresse a farmaci provati efficaci, tipo l’idrossoclorochina, l’eparina, gli antinfiammatori, tutti a basso costo. Se si pensa al numero di morti causate da interventi errati, tipo, appunto, le intubazioni attraverso le quali si sparava ossigeno nei polmoni ledendoli irrimediabilmente. Esiti poi nascosti dalle mancate autopsie, come da disposizioni delle autorità sanitarie. E’ il caso di parlare di strage di Stato? Per il dr. Bacco non vi sono dubbi.


Al magistrato Angelo Giorgianni  va riconosciuto, dopo l’appassionato elogio e ringraziamento a Sara Cunial per aver lanciato un macigno di verità nella morta gora del consenso notabiliare nazionale e internazionale, l’intervento più intransigente e indignato.  Ha citato il terrificante Jacques Attali, economista e banchiere, eminenza grigia di Mitterand. Un misantropo per il quale si sarebbe “progredito” soltanto se l’umanità avesse avuto paura. Auspicava epidemie che permettessero la drastica riduzione della popolazione. Contro il vaticinio attaliano di un governo globale, una polizia globale dal controllo totale (vedi l’Agenda “DI2020” di Bill Gates), ha indicato l’obiettivo primario di ridare alla scienza il volto democratico e pluralista che le è stato tolto da una “dittatura scientocratica i cui delitti meriterebbero una nuova Norimberga” (con tutte le riserve che si devono nutrire su quel processo). Per Giorgianni, quello che sta gestendo il fenomeno Coronavirus è un sistema-killer, legato allo Stato Profondo USA, che punta all’annientamento della persona e alla sua trasformazione in “quota di mercato”.
Concordi relatori, promotrice e quelli tra noi che non erano lì a cercare spunti per sbertucciare e stravolgere il messaggio, ad affermare che oggi, “rivoluzionario è dire la verità”.

PAPILLON

Dal momento che non c’è verità senza libertà, e viceversa, ci permettiamo la blasfemia, che tale non è, di mescolare l’aria pulita che stamane ci ha arricchito il sangue grazie ai combattenti di Sara Cunial, a quella che da monti e boschi arriva all’orso nuovamente libero, a Papillon. Penso proprio che Sara sia d’accordo. Incredibile esempio di resilienza, coraggio, intelligenza beffarda, indipendenza e, appunto, voglia di libertà/verità. E ai cialtroni ottusi che, negli antri trentini della protervia antropocentrica, covano propositi di vendetta colonialista a forza di fucilate, peste li colga. Ma sempre nel senso del virus che non ha mai ucciso nessuno. I nemici nostri sono i nemici di Papillon.





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