Siccome non siamo (la prima persona plurale si riferisce a
quelli che la pensano come qua sarà detto) tra coloro che dell’annientamento
della libertà e della democrazia tramite le due nere parche, genitore pandemia
e progenie digitale, si precipitano a dare la colpa al popolo succube,
boccalone ed esangue; siccome siamo tra coloro che hanno capito come non tutti
i predatori siano miliardari, ma tutti i miliardari siano predatori; siccome da
pandemia e smaterializzazione digitale i profitti massimi vanno tutti a quei
miliardari e ai loro valletti e vallette… siamo tra coloro che hanno capito che
quanto ci viene inflitto dall’inizio di quest’anno è opera esclusiva di predatori.
E la parola - davvero il “verbo” in questo caso, alla
faccia del collateralismo pandemista della Chiesa - che si aspettava un popolo
non succube, né boccalone, né esangue, ma che a forza di vessazioni demenziali
e imbrogli abbacinanti, è tornata a Socrate, al dubbio, all’induzione, alla
maieutica, quella parola è venuta, incredibile dictu audituque, dal
Parlamento. Nella prima delle tre conferenze stampa allestite dalla deputata
Sara Cunial per i giorni 28, 29 e 30 luglio. Oggi si è trattato di “Coronavirus:
emergenza sanitaria o democratica?”. Domani è il turno di “Coronavirus e
illegittimità dei provvedimenti; il ricorso di Comicost”. Venerdì parleremo
di “Coronavirus: l’informazione negata”.
Presentata dalla perlamentare (la “e” è apposta) ex-Cinque
Stelle, ora nel Gruppo Misto, finalmente un’eletta del popolo, con l’accento
sulla terza parola, e che non se la tira, tre combattenti per la verità. Una
verità che sgonfia e polverizza lo tsunami dell’epocale inganno alle qualifiche
dei cui autori nessuno può fare le scarpe, per quanto ci abbiamo provato a
forza di oscuramenti, di calunnie e tentativi di buttarla in ridicolo. Senza
efficacia, visti i risultati dirompenti di oggi e data anche la levatura dei
personaggetti da talkshow e della nostra stampa di palazzo che ci avevano
provato. E che ci riproveranno, al di là della sostanza granitica dei fatti e
dati oggi lanciati come massi da catapulte contro le mura cartonate della
menzogna.
Di tutto questo verrà dato conto, penso, da R2020, il
movimento di Sara Cunial, Davide Barillari e altri, partito da quell’altissimo
trampolino che fu l’intervento di Sara a
Montecitorio il 15 maggio. Quello che i gazzettieri di servizio e gli
scienziocrati spaventati cercarono di ridicolizzare in “complottismo”. Detto
dai notabili di un paese segnato da P2, mafia, Vaticano e stragi di Stato, di
ridicolo aveva solo gli autori.
Mi limito, dunque, a estrarre dai tre interventi qualche
passaggio che mi è rimasto nella penna. Giulio Tarro, considerato insieme ad
Alberto Zangrillo (altro “eretico”) uno dei maggiori virologi a livello
internazionale, ostracizzato dai media fin dall’inizio per le sue posizioni “negazioniste”,
ha smantellato la truffa dei “morti di Covdid-19”, quando la quasi totalità dei
dati ufficiali è da attribuirsi ad altre patologie (la famosa vittima di un
camion, trovato positivo al tampone). Ha denunciato l’imposizione demenziale delle
nocivissime mascherine, utili solo a incrementare le patologie Ha ricordato la
battaglia dei vaccinari contro la terapia del plasma, che ha determinato, nelle
cliniche di Pavia e Mantova, la guarigione in chiunque ne avesse beneficiato e
che già al tempo della Spagnola vedeva la gente salvarsi grazie al sangue dei
guariti del virus. Il che ci porta alle cure sbagliate, le famigerate
ventilazioni forzate che bruciavano i polmoni, ma anche al sempre taciuto, ma
vero, contributo alla mortalità, dovuta perlopiù a tromboembolia da affrontare
con antinfiammatori, come alle vulnerabilità respiratorie causate dalle pesantissime
condizioni ambientali riscontrabili a Wuhan come in Padania.
Il medico legale Pasquale Maria Bacco, ribadito che il
Covid-19 non ha praticamente ucciso nessuno, ha voluto denunziare, nome per
nome, i guru che, con le loro elucubrazioni, hanno permesso che si compissero
assassini non solo colposi, anche impedendo con la diffamazione che si
ricorresse a farmaci provati efficaci, tipo l’idrossoclorochina, l’eparina, gli
antinfiammatori, tutti a basso costo. Se si pensa al numero di morti causate da
interventi errati, tipo, appunto, le intubazioni attraverso le quali si sparava
ossigeno nei polmoni ledendoli irrimediabilmente. Esiti poi nascosti dalle
mancate autopsie, come da disposizioni delle autorità sanitarie. E’ il caso di
parlare di strage di Stato? Per il dr. Bacco non vi sono dubbi.
Al magistrato Angelo Giorgianni va riconosciuto, dopo l’appassionato elogio e
ringraziamento a Sara Cunial per aver lanciato un macigno di verità nella morta
gora del consenso notabiliare nazionale e internazionale, l’intervento più
intransigente e indignato. Ha citato il
terrificante Jacques Attali, economista e banchiere, eminenza grigia di
Mitterand. Un misantropo per il quale si sarebbe “progredito” soltanto se l’umanità
avesse avuto paura. Auspicava epidemie che permettessero la drastica riduzione
della popolazione. Contro il vaticinio attaliano di un governo globale, una polizia
globale dal controllo totale (vedi l’Agenda “DI2020” di Bill Gates), ha
indicato l’obiettivo primario di ridare alla scienza il volto democratico e
pluralista che le è stato tolto da una “dittatura scientocratica i cui
delitti meriterebbero una nuova Norimberga” (con tutte le riserve che si
devono nutrire su quel processo). Per Giorgianni, quello che sta gestendo il
fenomeno Coronavirus è un sistema-killer, legato allo Stato Profondo USA, che
punta all’annientamento della persona e alla sua trasformazione in “quota di
mercato”.
Concordi relatori, promotrice e quelli tra noi che non
erano lì a cercare spunti per sbertucciare e stravolgere il messaggio, ad
affermare che oggi, “rivoluzionario è dire la verità”.
PAPILLON
Dal momento che non c’è verità senza libertà, e viceversa,
ci permettiamo la blasfemia, che tale non è, di mescolare l’aria pulita che
stamane ci ha arricchito il sangue grazie ai combattenti di Sara Cunial, a quella che da monti e boschi arriva all’orso nuovamente libero, a Papillon. Penso proprio
che Sara sia d’accordo. Incredibile esempio di resilienza, coraggio,
intelligenza beffarda, indipendenza e, appunto, voglia di libertà/verità. E ai
cialtroni ottusi che, negli antri trentini della protervia antropocentrica, covano
propositi di vendetta colonialista a forza di fucilate, peste li colga. Ma
sempre nel senso del virus che non ha mai ucciso nessuno. I nemici nostri sono i nemici di Papillon.
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