venerdì 8 ottobre 2021

C'E' UN GIUDICE A BERLINO. E ANCHE QUI! --- Una magistratura ritrovata inquisisce i primi due --- Sancho IV. Dove ci porta la plandemia


Sancho IV. Dove ci porta la plandemia

https://www.youtube.com/watch?v=-cb4ZYhxHGM

Contesto: unire i puntini

In questa puntata della rubrica “Sancho” viaggiamo nell’attualità, tra varie fenomenologie planetarie, dall’arcipelago Mimmo Lucano, alla costellazione del Corona, dall’aurora boreale sulle Isole Gretine, alla guerra tra antropofagi e filantropi nel continente Antropocene, o al meteorite Inflazione che brilla nell'oscurità e minaccia di cancellare il 90% superfluo dell'umanità (dall'inizio del morbo, prezzo del gas aumentato del 440%)

Qui vediamo di tirare le fila, come è nostro ripetuto tentativo, per ricollegare le diverse manifestazioni in un unico paesaggio. Che si chiama contesto. Un concetto troppo complesso perché possa essere apprezzato e anche solo considerato dalla scienza prevalente e dai suoi corifei mediatici. Anche perchè ciò che rivela potrebbe favorire qualche infame negazionista, populista, sovranista.


 
Abbiamo il contesto storico che parte dalla strategia della tensione, passa per il terrore dell'AIDS, il terrore del terrorismo, il terrore del cambiamento climatico, il terrore del maschio (bianco), il terrore dell'infezione e culmina, a dispetto degli altri terrori pianificati, nel terrore del morbo e poi dell'inoculazione. Sono le varie fasi della gestazione, fino al parto. E' la matrice, la Matrix con la sua successione di pillole blù, per farci metabolizzare i vari passaggi terroristici. 

Una faccia una razza

 


E sono sempre gli stessi coloro che li gestiscono: quelli della nuova colonizzazione fondata, non più sulla "civiltà ai selvaggi", ma sui diritti umani, violati da "dittatori" o "oscurantisti", ma anche da uomini in quanto tali. Comunque sempre utili a spaccare e dividere la società,  sradicare genti per far posto alle multinazionali predatrici e fornire al Nord civile manodopera disposta a tutto. E' un fronte unito, munito di tutti gli strumenti di comunicazione e manipolazione per invertire la realtà e quindi le opinioni. Ci sono i salva-migranti, i salva-donne, i salva-clima, i salva-LGBTQI (e chi più ne ha più ne metta. A me mancano i gerontofili), i cultori di Draghi, Killary e di Biden e gli odiatori di Orban, i russofobi, sinofobi, talibanofobi. A sera, poi, si ritrovano tutti quanti a cena (a volte anche a letto) con i Consiglieri Delegati di Pfizer, Moderna, Johnson&Johnson. Ma anche con grandi maestri, grandi generali e grandi boss, e via cenando. E' la vocazione degli/delle escort.

Nella trasmissione di "Sancho" ho parlato di una campagna contro l'umanità che procede col metodo dello Stop And Go. Avanti un tantino, pausa, avanti...Serve a non far credere che, dopo la tosatura, di sicuro non arriva il macello.. Ed ecco che esplode sul colto e sull'inclita il benefico scrollone delle "aperture". Non più il permesso al  solo 35% in discoteca, bancarotta assicurata, ma nientemeno che il 50%; la municificità senza limiti di Draghi ci fa arrivare al 75% negli stadi e, nientepopòdimeno, al 100% in cinema, teatri, musei e concerti. E quando si assembra in discoteca il 50% (senza mascherina solo al ballo!!!), mica è tanto infettivo come quando due, anzichè il gomito d'obbligo, si danno la mano..  E siamo allo "Stop". 

A Berlino, e non solo, un giudice c'è. 

 


Il campione di Ippocrate

Per il quale stop qualche merito dobbiamo assegnarlo, oltrechè al buoncuore del vampiro quando, strafatto di bevute, s'accuccia al primo sole, a due avvenimenti che hanno fatto correre un brivido di piacere per il paese. Ma hanno reso incerti i cingoli del sociocida. Avvenimenti e relativi provvedimenti  che all'imperatore hanno strappato un minimo di indumenti: il Castigo di dio per i dissenzienti, dalla testa dondolante per Parkinson craniale, Massimo Galli, virologo sommo del Sacco di Milano, indagato dalla Procura milanese per tutta una serie di delitti infamanti. L'AIFA dell'altrettanto sommo Magrini, Agenzia Italiana del Farmaco, quella a cui dobbiamo salute e vita perchè ci rifila solo medicine che non ammazzano, sotto indagine per "danno erariale". Cioè ha sottratto soldi allo Stato, a noi. E vita a chi avrebbe potuto vivere.

Il virologo-capo dell'ospedale milanese curava i suoi pazienti con un impegno indefesso, h24, spendendosi, fino al sacrificio di ogni riposo e distrazione, dagli scheremi di tutte le televisioni nazionali. Antesignano di quella che ora trionfa come telemedicina. Nel poco tempo che gli restava, però, truccava i concorsi, facendo promuovere i migliori della propria corte. Anche se, putacaso, risultavano i peggiori dei candidati. Era un sistema. Per carità, sono ipotesi di reato e sono formulate da una Procura che nel caso Amara-PM Storari faceva dormire le inchieste nei cassetti del capo, Francesco Greco. Ma se carta canta, stavolta è anche perchè a cantare, come un duo Del Monaco-Pavarotti, cantano le intercettazioni.

Quegli spreconi dell'AIFA


Quanto all'AIFA, meticoloso ricettore delle disposizioni dell'EMA (l'analogo organo UE), diretta dall'irlandese Emer Cooke, diligente ricettrice delle disposizioni di Big Pharma, della cui lobby era stata la punta di diamante, il magistrato che la punta è quello della Corte dei Conti.Tutta presa dal forsennato impegno di fornire alle vittime della più spaventosa pandemia della Storia l'unica, virtuosa e miracolosa, (diciamola tutta, micidiale ma redditizia), cura esistente (quella dispensata da Figliuolo), ha rifiutato di considerarne altre. Tipo le monoclonali. Forse perchè non micidiali e meno redditizie. O solo perchè mamma Emer Cooke raccomandava: non si accettano regali da sconosciuti. E il fior fiore dei mitologi dalla tv facevano smorfie di disgusto: "E' come se si volesse bucare un pallone con la punta di un campanile".

Toccasana gratis? sia mai!

 La sconosciuta è la Eli Lilly, un nanetto rispetto all'affidabilissima Pfizer. A ottobre 2020, in piena emergenza, aveva offerto all'AIFA una cospicua quantità di monoclonali, cura della plandemia stavolta sicura e meno costosa. A gratis!  L'AIFA s'era guardata bene dall'accettare l'offerta di questi porta a porta da strapazzo. Anche perchè colleghi della forza di un Crisanti ne dicevano malissimo. Tuttavia a marzo 2021, forse per l'evidenza imbarazzante degli effetti avversi dilaganti dopo le punture americane e anche perchè la cara Pfizer aveva dovuto ammettere che, dopo quattro, sei mesi, il suo intruglio valeva una valeriana, l'AIFA ha cambiato parere. 

E il prodotto che il "chi ti conosce" aveva voluto rifilargli, di colpo venne apprezzato e.... acquistato. Con tanti soldini del contribuente italiano.  Che avrebbero potuto essere trattenuti in casa, insieme alle vite che invece non si sono salvate. Da lì l'inchiesta della Corte dei Conti. Magari seguisse un magistrato penale.

 


Il ballo del qua qua


C'è un nutrito gruppo di Italiani che si augurano l'ospitalità delle galere allargata ai finora sparuti colletti bianchi. Con preferenza, a questo punto, per quelli che di bianco hanno i camici e per coloro, vicini e  lontani, che gli hanno suggerito i protocolli da infliggere al popolo. Il celebrato "giudice di Berlino"  arriverà a tanto? Non una Norimberga, che fu l'anti-giustizia dei manigoldi vincitori su manigoldi vinti. Una Norimberga sacrosanta delle vittime che processano i carnefici.

Intanto, come il fracasso di osanna, alleluja e collette per Mimmo Lucano e la revulsione per i PM di Locri, hanno l'unico scopo di forzare la mano alla Cassazione che verrà chiamata in causa sul martire truffaldino, così, per far morire tutto, il silenzio assoluto di tutti i media relativamente ai nefasti dei loro dantivoce sanitari. Che nessuno azzardi un processo o, Big Pharma non voglia, una condanna! 

Il a me sempre caro "manifesto" la risolve a modo suo. Anch'esso non ne parla proprio. Ma attira la nostra attenzione sull'eroica "whistleblower", alias, "gola profonda", che, al Senato USA, ha denunciato Facebook, Youtube, Instagram, insoma tutto l'armata delle Fake News zuckerberghiane. Ne siamo, tutti noi bannati, censurati, con gli account chiusi, altamente sollevati. L'accusa dell'eroica rivelatrice, Frances Haugen, è che la potente piattaforma non ha saputo assolvere al suo dovere di proteggere il mondo dalle "fake news". Un'eccellenza dell'integrità giornalistica, della deontologia, una leonessa della sfida ai potenti. 


 
Peccato che "il manifesto" trascuri di spiegarci che Frances Haugen, già dirigente del coacervo retale, delle articolazione del gruppo Zuckerberg, denunci non la censura alle voci non conformi, a partire da quella di Trump, bensì, al contrario, l'insufficiente censura delle "fake news" indipendenti, libere, dissidenti,  fuori dal seminato di regime.  Volete che non venisse ascoltata dal Senato di Nancy Pelosi in brodo di giuggiole?. 

Ci avreste mai visto, ascoltati al Senato, Julian Assangte, o Edward Snowden, o Chelsea Manning? Il manifesto le sue scelte le sa fare. C'è voluta la destrissima "La Verità" a chiarire le cose.



 Fino a 2000 euro per 10 minuti.


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