BYOBLU-MONDOCANE
3/18 “MODELLO NORDIRLANDA PER TUTTI”
In
onda domenica ore 21.30. Repliche lunedì 9.30, martedì 11.00, mercoledì 22.30,
gioovedì 10.00, sabato 16.30, domenica 09.00.
Byoblu-Italia armata, “Che idea ti sei fatto”, Miriam Gualandi intervista
Davide Colantoni e Fulvio Grimaldi
Stavolta vi sparo dal lanciarazzi multiplo, tipo batteria
Katiusha. Tanta roba, visto che tante cose succedono che uno deve fare salti
mortali con doppio avvitamento per starci dietro. Così ecco, insieme alla nuova
puntata di Mondocane un programma curato da Miriam Gualandi e che ci pone
davanti all’orrore di cosa stiamo inventando tra un Crosetto, lobbista degli
armieri e, dunque, ministro dell’Offesa e del primato
nazionale, europeo e mondiale dei conflitti d’interesse, e una Meloni che,
lingua in bocca con l’altro Arlecchino ucraino, gli promette giovani italiani
da far dissanguare in Ucraina contro i russi. Sullo sfondo gli armamenti e
l’Italia della demenza senile armata che continua a contribuire all’unico vero
olocausto del nostro tempo, quello di Gaza, con riverberi in Cisgiordania. Dove
Jack lo squartatore, munito delle 7 braccia della Menorah, colpisce indignato
chi, specialmente bimbetto ingordo, o mamma risparmiosa sul latte, non si
acconcia a morire di fame.
Nel
seguito caratterizzato dalle immancabili bombe e, ora anche dai super-robot di
cani cecchini, ottimamente collaudati sulle cavie di Gaza (così imparano ad
affezionarsi a felini e botoli), lavoreranno gli esiti di ferite non più
curate, di epidemie da fogne scoperte, acqua inquinata, mancanza di strutture e
presidi sanitari, colera, diarrea, infezioni… E si arriverà, secondo gli studi
dei ricercatori americani e britannici a 85.000 morti subito e a mezzo milione
entro l’anno. Al netto dell’incognita di migliaia di sepolti e frantumati sotto
le macerie, che risultando dispersi, non figurano agli obitori e alle
classifiche. Si vedrà alla fine quanti ne mancheranno di quei 2,3 milioni
originari a cui era venuto l’uzzolo di dare un’occhiata fuori dal carcere a
cielo aperto. Netaniahu dice “tutti”. Ed è uno a cui, avendo dietro Rothschild,
Soros, Schwab e Larry Fink, c’è da credere.
Ci
siamo dentro fino al collo. Vi ci hanno infilato appendendoci al gancio della
guerra infinita al Terrorismo. Ricordate il punto di partenza?.Non l’esodo
dall’Egitto e neanche Saladino e Goffredo da Buglione. Neppure la morte degli
dei e l’arrivo del dio unico che puoi credere quanto vuoi in lui, la fregatura
è che lui non crede in te e, per troppo amore, ti schiaccia sotto secoli e
millenni di sventure. Le bombe atomiche USA su Hiroshima e Nagasaki? Forse. Ma
partiamo da più vicino, da qualcosa di simile al crimine di Truman e soci: 11
settembre 2001.
La
curiosità, forse tutta italiana, forse no, è che abbiamo, come provo a
commentare in Mondocane, due diverse mobilitazioni, separate, per quanto
parallele e complementari. Lo
constatiamo al netto dell’attuale arma di distruzione di massa che vede una
terza mobilitazione, tutta politico-mediatica, impegnata, con il bolso
revanscismo rothschildiano di Macron e dei vari subalterni europei di
Blackrock, a prospettare Armageddon russi per toglierci dagli occhi l’oceano di
sangue palestinese allestito dai sionisti. Pantere grigie in una piazza, ragazzi,
adolescenti e giovani nell’altra. Gli uni per la salute, soprattutto, gli altri
contro la guerra.
Se
ne trae la conclusione che i più stagionati, vedendola avvicinarsi, tendono a
dare priorità al suo distanziamento. Parlo della linea d’arrivo. La loro una
reazione difensiva, molto personale, nei confronti di chi assalta la loro
integrità psicofisica già minacciata dal tempo.: tutti contro i maneggi
sfoltimondo dell’OMS su mandato della nominata élite farmaceutico-tecnocratica.
Un po’ un si salvi chi può. Sacrosanto. Anche perché diversamente dagli
juvenes, gli stagionati hanno memoria e sanno unire i puntini che formano lo
scenario
Mentre
quelli senza preoccupazione di scadenza, sotto i trenta, assumono una visione
di più collettiva prospettiva, loro, ma anche extra-generazionale. Nel caso di chi vede nei progetti padronali
articolati in trattati e regolamenti OMS (con lo zerbino dei piani pandemici
domestici), la preoccupazione, legittimissima, è però molto personale, riguardo
alla propria vita, salute, libertà, e a quella dei cari. Difficilmente è
collocata in un rigoroso e consapevole quadro politico, ideologico. C’è di
tutto. Ed è un bene e anche un male.
Quadro
che invece è lo scenario dominante di chi si batte contro una strategia di
militarizzazione e conseguente nichilizzazione generale. Qui il futuro non è la
minaccia di morte da manipolazione farmaceutica. E’ la minaccia della
cancellazione del futuro tout court. Peraltro già implicita per i giovani dal
punto di vista del protagonismo, anzi della sopravvivenza economica e sociale.
Battersi per la Palestina, contro i mostri della guerra che stanno affettando il
resto del mondo con zanne che si allungano da torri eburnee, sarà carente di
memoria vissuta, ma non lo è certo di coscienza.
Qui
si tratta di evocare un vecchio lemme: siamo tutti nella stessa barca, unirsi, mentre
quegli altri scatenano uragani. Figuratevi un Lunapark, all’ingresso del “Tunnel
della paura” c’è il botteghino: è un Kibbutz fatto di due torri gemelle e un
pentagono. Ti staccano il biglietto e ti spediscono sul carrello: mostri
afghani, i talibani, mostri iracheni, Saddam, mostri libici, Gheddafi, mostri
russi, Putin, mostri manifestanti contro Israele e, in mezzo, virus a sette
punte, terroristi variopinti purchè islamici, lande arroventate dal CO2, donne
falcidiate dagli uomini, una distesa di Navalny morti avvelenati,
Usciti
dal tunnel siamo bell’e ammorbiditi, chi più dal virus, chi dal vaccino, chi
dalla paura dell’1,5 gradi in più, chi dal maschio al tavolino di fronte, chi
da Putin e chi da Hamas. Intanto al botteghino contano i superprofitti.
Blackrock, Goldman Sachs, J.P. Morgan. E i camerieri, in tenuta nera o bruna,
si godono la mancia.
Oggi
16 marzo in tutta Italia si parte contro l’operazione Pandemia, con annesso
Piano del gregge, Trattato del gregge e Regolamento del gregge, con quanto ne
discende in termini di salute, libertà, verità, vita. Ma ricordiamoci anche che
in quel botteghino del tunnel c’erano le Torri Gemelle, cioè il Centro
Commerciale Mondiale: i soldi. E c’era il pentagono: la guerra. Dentro al
tunnel solo il corollario. Non poco, ma non tutto.
Vi
chiedete come faranno. Faranno come Frank Kitson, Brigadiere Generale, Comandante della 39ma Brigata di Fanteria
Aviotrasportata di Sua Maestà, Capo di Stato Maggiore delle Forze Armate
Britanniche prima in Nordirlanda e poi nel mondo, Consigliere militare della
Regina Elisabetta, Baronetto, Comandante dell’Impero Britannico, autore della
Strage della Domenica di Sangue a Derry, mandante durante vent’anni in Irlanda
del Nord di 10.0’00 civili assassinati, di 100.000 carcerati senza processo, di
1000 esecuzioni. Un maestro per il presente. Un benemerito della civiltà in
corso.
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