venerdì 19 dicembre 2014

TALIS PATER TALIS FILIUS



“Possiamo facilmente perdonare un bambino che ha paura del buio. La vera tragedia della vita è quando gli uomini hanno paura della luce” (Platone)

“Roma candidata alle Olimpiadi del 2024. L’inno della cerimonia inaugurale sarà eseguito dalla Banda della Magliana”. (www.spinoza.it)

Forza Giulietto!
Subito un grido di solidarietà a Giulietto Chiesa e di vituperio ai nazi-nostalgici Nato estoni che lo hanno arrestato a Tallin e poi espulso come “persona non gradita”. E chissà come se ne sono compiaciuti  i sinistri e destri nostrani cui l’ex-corrispondente da Mosca giorno dopo giorno strappa un indumento del travestimento. Da anni sono amico e ammiratore di Giulietto, col quale ho condiviso molti palchi venendo illuminato dalla sua profonda conoscenza della geopolitica in generale, delle apocalittiche nequizie dell’imperialismo e della corretta assegnazione di torti e ragioni tra Russia, altre nazioni aggredite e Occidente. Una delle poche voci competenti, oneste e coraggiose in un contesto giornalistico tra le cui eccellenze spiccano l’ignoranza, la malafede e il servilismo. Sullo sfondo di un tutore-padrone Usa, di cui uno strappo nell’omertà parlamentare ha confermato efferatezze e crimini, che possono suscitare sorpresa e indignazione solo tra sguatteri e diversamente vedenti, si rincorrono gli apprendisti a emulare il loro stregone. Nello specifico i proconsoli estoni, ucraini e turchi delle marche imperiali si affrettano a inserire nel cursus honorum del neonazismo in fioritura il proprio contributo. A cominciare da chi fuoriesce dal seminato della menzogna coltivato dagli Stati di Polizia. Nello specifico dei revanscisti di Tallin, Giulietto è colui che sulla demolizione del menzognificio sulla Russia e sul disvelamento delle strategie di dominio e di guerra occidentali ha impegnato la propria esperienza, competenza, correttezza deontologica.


Ricordo una mia esperienza analoga e che corrobora il significato di quanto succede a giornalisti non prezzolati con soldi o benevolenza. Qualche giorno dopo la fine della Guerra dei 6 giorni (giugno 1967), fui fermato ed espulso dal regime israeliano. Avevo cercato di dare un contributo alla verità, come Giulietto ha fatto a Tallin nella conferenza sulla Russia. Avevo detto a un ufficiale israeliano che, davanti alla lunga teoria di corpi disseccati dal sole di soldati egiziani caduti, aveva inneggiato al “solo arabo buono, quello morto”, che non ero amico di un Israele da lui rappresentato.. E avevo risposto ai suoi cazzotti. La Gestapo non è mai morta. Ma sta dalle nostre parti, non in Russia.

Dalle esposizioni di Giulietto spesso il pubblico viene via con un senso di smarrimento e angoscia. Anch’io l’ho considerato a volte un catastrofista dal bicchiere un po’ troppo vuoto. Ma man mano che la denuncia di questo profondo conoscitore della scena geopolitica mondiale combacia con una realtà che vede gli evasi dal manicomio criminale Usa-Israele-UE baloccarsi sulla fune con la bomba atomica e con l’annientamento del pianeta militar-climatico, le fosche previsioni di Giulietto acquistano corposità. E dispiace, su questo sfondo, che esponenti del M5S, spesso gli unici a esternare posizioni accettabili di politica internazionale, si facciano irretire dal barluccichio degli specchietti delle allodole 
Senza parlare del pur occhiuto Beppe Grillo che rimprovera al papa di non aver ricevuto il caro Dalai Lama, erede, stipendiato Cia, della più tirannica dinastia feudale di tutti i tempi.

Vorrei che sul Dalai Lama Beppe rispondesse con l’eleganza e l’intelligenza di Silvia Chimienti che, alle mie contro-osservazioni, ha replicato assicurandomi con grande garbo che si sarebbe documentata su altre fonti. Potete immaginarvi, dai neodemocristiani al cubo sedicenti sinistri o destri, tanta intelligente disposizione all’ascolto di opinioni opposte ? Viva Chimenti.

I divoratori di paesi, i padrini degli Erdogan, dei Renzi, dei satrapi del Golfo, della nazi-giunta di Kiev, dei dittatori e ladroni di mezzo mondo, ingrassano anche grazie a chi si accontenta dell’informazione main stream.. Noi, come a Silvia, chiediamo ai suoi colleghi solo di assumere il ruolo di chi, responsabile di fronte ai suoi elettori e portatore di verità che smascherino i simulatori, sa che, se non si impegna a uscire dal conformismo dell’informazione, viene meno a quella responsabilità e a quella verità. Confronti le immagini e la frequenza degli interventi della polizia russa, con quelli che vede ogni giorno da noi, dalla Valsusa agli ammalati di SLA, o ai terremotati dell’Aquila, o con i 600 assassinati inermi dalla polizia Usa ogni anno. Poi vada a vedere da vicino la storia delle Pussy Riot (youtube sull’orgia nel museo della memoria, l’espatrio e le coccole in Occidente a missione compiuta, alla pari delle FEMEN ucraine, ora parigine). Utile sarebbe anche studiare il sistema elettorale russo, mai contestato da osservatori, le articolazioni della sua democrazia. Al di là di ogni altra valutazione, poi, l’indefessa difesa della pace contro la protervia aggressiva dei nuovi colonialisti, dalla Siria e dall’Iraq, predati dai mercenari imperiali, all’Ucraina farcita di squadroni della morte nazisti e dai rispettivi istruttori delle Forze Speciali angloamericane. E poi non vale forse il sillogismo: Renzi conta balle, Renzi è l’uomo di Usa e UE, gli USA e la UE contano balle?.

Paesi che hanno collaborato ai sequestri Cia e alle carceri segrete della tortura.

Armi di distrazione di massa
Venendo al nostro argomento centrale, c’è da constatare una volta di più la differenza che corre tra servo e padrone, quest’ultimo ovviamente sotto la ferula del superpadrone dell’Anonima planetaria a delinquere. Alla vigilia del fattaccio epocale “Rapporto sulla Tortura Cia del Comitato del Senato per i Servizi Segreti su Rendition, Detenzione e Interrogatori”, il sistema è corso ad approvare un documento del Congresso, approvata a stragrande maggioranza, che denuncia la “continua aggressione russa alla sovranità, indipendenza e integrità territoriale dei suoi vicini”. Invece,  nell’immediato dopo-deflagrazione dell’agghiacciante scandalo, ecco che il parlamento Usa, nei suoi due rami, approva all’unanimità nuove, più pesanti, sanzioni alla Russia. In sostanza una dichiarazione di guerra in progress. Due missili lanciati contro Mosca ai quali resti appesa l’attenzione dell’opinione occidentale, vuoi trepidante, vuoi facinorosa, onde deviarla dalla scoperta (per noi, conferma) degli Usa Stato più canaglia del mondo. Non scordiamoci che è dopo la rivelazione dei patrioti dell’umanità, Snowden e Assange, sull’intelligence Usa impegnata, con l’ascolto-controllo universale, a strapparci l’ultimo briciolo di privacy e libertà, che ci hanno affumicato gli occhi con il colossal  della vittima ucraina dell’orso russo. E perfino il clamoroso testa-coda di Obama-Raul su Cuba potrebbe esser visto nell’ottica della distrazione di massa dalle evidenze in cui annaspano gli Usa sui crimini commissionati dai nazi ucraini o dai lanzichenecchi pseudo-islamisti Come anche dai problemi inflitti al socio di maggioranza Netaniahu dalla grandinata di riconoscimenti europei dello Stato di Palestina. Ne parleremo la prossima volta.

Non bastasse a rinvigorire il tremore occidentale di fronte al moloch russo, ecco che a paura si aggiunge panico mediante l’attivazione dei propri provocatori False Flag. In Australia il sequestro, con programmata uccisione del protagonista e dei suoi ostaggi, fatto fare a un fantoccio finto-jihadista finto-anti-occidentale. Nessuno ricorda che, quando conveniva, gli avevano fatto fare anche il “dissidente democratico anti-iraniano filo-occidentale” e che la polizia lo teneva d’occhio 24 ore su 24 per una serie di reati. E poi, guarda la sfiga, gli è scappato dai radar proprio mentre doveva alimentare con i suoi sfracelli, l’islamofobia universale.   Poi, a rincalzo, la strage di 140 cadetti militari in Pachistan (non “bambini”, ma adolescenti delle Medie e Superiori), per un altro bidone di benzina sul fuoco  della psicosi “mamma, li mori!”


Rispetto alla pantegana USA, con zoccola britannica in coda, i nostri praticoni della distrazione di massa sono sorci di dispensa. Chiarito al volgo e all’inclita, per l’ennesima volta, che a Roma e dappertutto classe politica, apparato amministrativo, apparato burocratico e classe imprenditoriale sono alle dipendenze della criminalità più o meno organizzata con il concorso dei servizi, anche Usa,, a sua volta tentacolo dei signori nel tempio (e sinagoga), cosa s’inventa il capo della banda come diversivo? Un po’ di Marò, da farci tirare fuori il petto sopra la pancia avvizzita, e un bel po’ di Olimpiade da far sorgere splendente dalla cloaca in cui sguazza la nostra mafioeconomia. Si badi, però, non è solo per gonfiare le tasche dei sodali, o propinarci illusioni di magnifiche sorti e progressive. Riandate a Londra 2012. E’ stato il perfezionamento della moderna strategia olimpica di sconvolgere l’assetto sociale del territorio; gentrificazione dei quartieri interessanti con espulsione di migliaia di residenti verso periferie da sottoporre a controllo sociale militarizzato, anche in vista di guerra di bassa intensità.  

Alla luce di questi due soli tricolori, con le stellette e i cerchi  olimpici,fiammeggianti nel cielo della patria, come non restare abbagliati e ridurre la notizia delle storiche scelleratezze del padrone a fugaci cenni in pagine interne, longevi come mosche (il “manifesto”: due mezze colonne il primo giorno, punto.). Eppure se l’orrore Usa è brodo riscaldato per chi ha percorso a occhi aperti secoli di nefandezze genocide della classe dirigente statunitense, dall’annientamento dei nativi, all’annuale guerra d’aggressione, dai 150 interventi armati o golpisti dal 1945 ad oggi, all’impestamento chimico e atomico dell’intero pianeta, per i distratti avrebbe dovuto apparire un bagliore nucleare. Ma come, la “madre di tutte le democrazie”, la massima sostenitrice dei diritti umani, la campionessa degli interventi umanitari e della esportazione di civiltà e libertà, i nostri liberatori! La Shangrilà di Renzi e soci, di Travaglio e Colombo e soci, di Marchionne, Pannella (dopo Israele) e Dalai Lama! Di Malala e Khodorkovsky!

Forse alle nequizie degli anglosassoni ci abbiamo fatto il callo. Forse ci abbiamo verniciato sopra un po’ di Bob Dylan, Kennedy e Martin Luther King. Forse è troppo spaventoso lo scenario per aprire gli occhi e vedere che nel day after della libertà ci siamo già e a quello della vita ci stiamo arrivando pancia a terra. E se c’è chi, in Italia, fa filtrare un po’ di luce tra le nuvolaglie nere, il M5S, come in Spagna il gemello “Podemos”, strabici preferiamo fuochi fatui, come Tsipras o Salvini, senza capire che sono la Coca Cola Light preparataci dagli psiconarcos per distrarci da un buon vino novello nostrano..  La benevolenza dei media per nemici di comodo come la False Flag capitalista “L’altra Europa” della Bilderberg Spinelli e dell’eurista-Nato Tsipras, addirittura la frenesia con cui il più cospicuo Salvini, metamorfizzatosi da celtico a italiano, da secessionista a nazionalista, viene pompato dalla prima all’ultima vetrina promozionale tv, servono alla stessa causa dello scouting di Renzi tra i parlamentari 5S (con ultimo risultato Currò,che, votando istantaneamente per la politica estera dei subimperialisti europei, non ha neanche tentato di coprire un po’ le vergogne): strappare al M5S la bandiera dell’unica vera opposizione, buona o cattiva che sia, fate voi, ricondurre tutto alla normalità euroatlantica napolitanesca.

Cominciamo con i torturatori anglosassoni – statunitensi e britannici uniti  - ché poi è da quello stregone che sono stati partoriti tutti gli apprendisti che oggi infestano il mondo tra Kiev, Tel Aviv e Stato islamico. Per quanto, a pensarci, non è che gli europei non siano stati degli antesignani. Dalle Crociate a Graziani in Libia e Churchill in India e Iraq, non ci siamo fatti mancare niente di una macelleria nella quale tre secoli fa è entrato anche il socio statunitense. Né ci facciamo cogliere impreparati oggi, se è vero che quasi tutti i paesi europei, Italia inclusa, hanno contribuito alle operazioni Sequestri (rendition), Scomparsa in carceri segreti, Tortura, Assassinio. Sotto Bush e Obama le carceri segrete dalla Polonia al Vietnam hanno eguagliato il primato delle 900 basi Usa sul groppone dl mondo.

Non fosse stato per il diversivo Olimpiadi e il deposito di Paperone fatto intravvedere alla banda bassotti tra i cinque cerchi, non fosse per aver dovuto partecipare agli anatemi strillati dai robotini sul caminetto di Renzi, Mogherini, Pinotti e Gentiloni, per avere la Corte indiana negato le ferie di Natale e la tredicesima ai due contractors  italiani che hanno fucilato pescatori indiani disarmati (ma “il manifesto”, oculatamente, scrive:”Uccisi in uno scontro a fuoco”), l’occhiata nell’oceano nero dei crimini Cia avrebbe potuto spingere perfino un Furio Colombo a dirottare verso Guantanamo (o decine di altre Guantanamo) il convoglio di scolaretti in missione ad Auschwitz. Come passare dalle elementari all’Università in quanto a volume, qualità e durata dei corsi: rottura delle ossa dei piedi, strappo delle unghie, posizioni di stress, appesi per i piedi, privati o accecati dalla luce e assordati da fragori 24 ore su 24, sodomia con bastoni, alimentazione forzata rettale, finto annegamento (a Sheik Mohammed, etichettato “mente” dell’11/9, 183 volte, per cui avrebbe anche detto di aver venduto come prosciutti le cosce affumicate della madre), ambienti gelati, ambienti roventi, chiusura per settimane in scatole di 90x90x90cm, buca della tigre, minaccia di stupro o uccisione dei famigliari, finte esecuzioni, privazione del sonno fino a 180 ore, bastonate, somministrazione di sostanze che provocano allucinazioni, paranoia, insonnia, automutilazione, suicidio. E 100 detenuti torturati a morte in tre anni. Mentre non c’è criminologo onesto che non abbia riconosciuto la totale inefficienza della tortura per raggiungere verità, perché sotto tortura si racconta quello che al torturatore è stato ordinato di estrarre. Lo scopo della pratica è da sempre quello.

Talis pater talis filius
E non bastano le 700 pagine del rapporto per includervi anche gli atti analoghi insegnati e fatti eseguire ai propri ascari indigeni in America Latina, Indonesia, Filippine, Yemen, Medioriente. Il contratto-base per gli psicologi assunti dalla Cia perché istruissero le pratiche sui detenuti era di 81 milioni di dollari in tre anni. Per una tale cifra quale buon cittadino patriottico non avrebbe strappato qualche unghia e rotto qualche osso? E non pensate che,  per laurearsi mercenari Usa, sotto Falsa Bandiera Isis, o Contras, o Bokko Haram, o “taliban” pachistani, o SS est-europei, non ci si sarebbe dovuto formare sui manuali di Langley e del Mossad? Le decapitazioni e gli scuoiamenti praticati dagli jihadisti, come in Messico i roghi di studenti prima torturati, come da noi e in tutto l’Occidente la studiata brutalità di poliziotti, ormai forza armata anti-opposizione, hanno la loro matrice storica in quanto la Chiesa ha fatto fin quando ha potuto, e il loro referente attuale nei recordmen denunciati dal rapporto del Senato Usa. In questo ordine di cose entra tutto il terrorismo del mondo. Un terrorismo che persegue gli stessi scopi dell’incendio dell’auto appiccato dal racket: spingerci verso la sottomissione, verso l’accettazione della schiavitù. “Non c’è alternativa”.

Vi rientrano il falso jihadista di Brisbane (tenuto dai servizi australiani al guinzaglio della fedina penale) e il falsi Taliban di Peshawar. I Tehrek–e-Taliban sono una coalizione spuria di bande, alcune aderenti all’ISIS, aperta a ogni sorta di infiltrazione, che da tempo, a suon di bombe nelle moschee e nei mercati, fornisce alibi alla repressione militare di una popolazione che non sopporta il giogo del regime filo-Usa. Gli autentici Taliban, gli afghani di Mullah Omar, ne hanno preso le distanze, come hanno già respinto ogni affinità con lo Stato islamico. Ma questo i media lo hanno occultato: troppo golosa era l’occasione per criminalizzare la resistenza afghana buttando tutti nello stesso calderone.

E, a proposito di scuola (di “Scuole delle Americhe”. Come quella nota per i corsi agli aguzzini sudamericani e che col traffico della droga pagava i Contras, ce ne sono a bizzeffe), scendendo per li rami della gigantesca pianta saprofita anglosassone-ebraica, ché, non si vede il DOC Usa, quello che contrassegna i manganelli e lacrimogeni dei nostri gendarmi da Genova-G8 in poi, che ormai crocchiano chiunque si azzardi a muoversi in gruppo fuori dai marciapiedi? Non stanno alla polizia Usa, che fucila neri e “sospetti” disarmati al ritmo di 600 all’anno, come l’esecutore jihadista di “infedeli” sta ai disintegratori USraeliani di arabi all’ingrosso? Le armi usate dall’ “esercito più morale del mondo”,  che ho visto in Libano e Gaza penetrare senza dare nell’occhio e poi far marcire gli organi interni a uno a uno, non trovano precursori nei Taser elettrici e nel peperoncino di forze dell’ordine ancora restie a mitragliare?
 Netaniahu e combattente IS ferito

Passando a quelli che si sono rubati la terra tra Mediterraneo e Giordano, che rapporto corre tra i tagliateste di ISIL-Al Nusra e un Netaniahu che va a omaggiare il ferito jiadista, uno dei 350 a oggi ricoverati nelle cliniche da campo israeliane sul Golan e che poi, ricuciti, vengono rispediti a tagliare le teste agli indigeni che si frappongono tra Giordano e Golfo. Del resto quale migliore intesa nella visione del mondo che quella tra equipollenti fanatici della teocrazia e della conquista del mondo? Gli sterminii di seguaci dei monoteismi, titolari millenari di vita e di morte su tutti gli altri, da sempre si rincorrono ed emulano, con più medaglie d’oro ai cristiani che a qualunque altro. E qui la primazia va inesorabilmente a quella Bibbia, sanguinaria, manipolatrice, guerrafondaia, leggenda costruita a posteriori, che il buffone di regime sta tornando a scagliarci addosso dagli schermi tv, rifilandoci un dio d’amore come quando Dick Cheney parla di “eroi della Cia”.  Sotto gli sproloqui turibolari del pagliaccio di corte (hanno  la stessa funzione restauratrice delle stanche, ma ricorrenti campagne anti-AIDS) , l’intento vero: un bell’uno-due al corpo di coloro che si permettono di pensare a Israele come a una psicodittatura di guerra, al Vaticano come suo prolungamento di massa e al Dio Unico come al trucco dei vampiri.

ISIL e padrini
Vogliamo credere che i crociati islamisti ce l’abbiano, come proclamano, oltre che con Washington, Londra e Roma, con la Gerusalemme giudeizzata? Vogliamo far passare l’interessamento del premier israeliano ai feriti jihadisti per slancio umanitario? Ma gli antisionisti con medaglia d’oro non hanno mai sparato un colpo contro Israele, neanche con la cerbottana a piselli. E Netaniahu non si è limitato ad accogliere e curare i presunti nemici mortali di Israele e dell’Occidente. Cosa ci fanno, in mano ai tagliagole le armi terra-terra e terra-aria israeliane? Come sono arrivati a Daraa e a Quneitra sul Golan i sofisticati apparecchi israeliani per comunicazione e intercettazione? E’ un caso che i ricorrenti bombardamenti israeliani sulla Siria abbiano aperto all’ISIL la strada della fuga o dell’attacco, o abbiano distrutto armamenti siriani da utilizzare contro questi forsennati anti-sionisti e anti-occidentali?

E’ una coincidenza che il Gauleiter Nato Erdogan, il decimatore di giornalisti, giudici, cittadini, primo organizzatore e fornitore dello Stato Islamico, colui che fa ai curdi ciò che Himmler faceva a ebrei e diversamente tedeschi sia, al di là dei mugugni propagandistici su Gaza, il partner strategico di Israele nella regione? E’ stata una distrazione quella del leader in Siria di Al Nusra-Al Qaida-ISIL quando ha promesso il Golan, tutto, a Israele in cambio di appoggio, armi, sanità e intelligence? 

E non c’è sinergia strategica tra Israele e Turchia quando il primo copre i mercenari Nato con rifornimenti e incursioni aeree e la seconda concorda con “l’opposizione siriana” l’agognata “zona cuscinetto” (40km2) nel limitrofo territorio siriano, da cui la no-fly-zone per neutralizzare l’arma vincente di Assad, l’aeronautica, cose che erano state programmate a Washington fin dal 20111? L’Onu, l’altro giorno, ci ha messo il solito suo approvando una risoluzione che permette alle cosiddette Ong e agenzie Onu di fare entrare “aiuti” in Siria attraverso varchi in Turchia, Iraq e Giordania, senza l’autorizzazione del governo siriano. Il cerchio sulla libera Siria si va stringendo. Ha da venì Baffone.

E come sono arrivate, nuove di zecca, armi statunitensi ai miliziani ISIL che assediano Samarra in Iraq? E visto che l’ISIL è bloccato, sia in Iraq dalle forze irachene e volontarie scite e iraniane,  sia in Siria a Kobane dai curdi siriani, mentre i finti bombardamenti franco-anglosassoni sull’ISIL gli fanno un baffo e però polverizzano le infrastrutture e le industrie siriane, ecco che il famoso “No boots on the  ground” (niente militari sul terreno) di Obama si evolve in “Many boots on the ground”: alle migliaia di soldati Usa ora arrivati tocca assicurarsi che gli apprendisti dell’ISIL non trascendano e si porti a compimento il piano iniziale: nella tripartizione dell’Iraq, oltre al protettorato israeliano curdo e allo spezzone scita strappato all’influenza iraniana, un terzo sunnita convertito in marca imperiale moderata e petrolifera alla saudita.


Dick Cheney, l’ex-vice e mano nera di Bush l’Idiota, del rapporto ha detto “Tutte cazzate. Ritengo eroi quelli che, con gli interrogatori, ci hanno salvato da migliaia di attentati terroristici” (bum!) “ e “chi dice il contrario non fa che sostenere il terrorismo e aiutare i nostri nemici”. Un po’ come Renzi quando ci dice che Jobs Act, Sblocca Italia, Italicum, sono stati fatti dalla coppia Garibaldi-Calamandrei. Un po’ come Napolitano che, in preda a indefettibile imparzialità, tira un pochino le orecchie al verminaio criminale spurgato da Roma, per poi avventarsi sui “populisti” e “antipolitici” (leggi Cinque Stelle) come Ugolino sul cranio dei figli. L’eversione sarebbero loro, i figli, mica chi ci solleva dal problema del pasto al giorno cacciandoci in gola tonnellate di fuffa alla nitroglicerina, aureolate da “riforme” dal valvassino sul Quirinale. Colui cui, con felice battuta, Beppe Grillo ha chiesto di costituirsi. Sacrosanta pretesa. Ed è da questo pulpito affollato dai licantropi che si bombardano di sanzioni genocide tutti i paesi e popoli che non rinunciano alla dignità e a modi accettabili di convivenza umana e che non considerano i diritti umani alla stregua di Usa ed UE: Tutti, in ogni caso, infinitamente migliori dei sanzionatori.

15 commenti:

Anonimo ha detto...

A proposito di ISIS ed Israele, una testimonianza personale non troppo significativa ma per lo meno diretta: qui a Gerusalemme cerco di evitare discussioni politiche con gli israeliani, però alle volte il tema della situazione in Siria è venuto fuori, e sono rimasto stupito dal fatto che gli israeliani non si filano l'ISIS neanche di stiscio, pare davvero l'ultimo dei loro problemi, mentre ce l'hanno a morte con Assad per il quale nutrono le reali preoccupazioni e considerano il vero nemico.
Ora, voi mi potreste chiedere perché mi stupisca di questo fatto, visto che è noto che dietro l'ISIS ci sono loro. La mia risposta è che mi sorprende che la pensino così anche dei comuni cittadini israeliani, e non degli esponenti del governo, come se per tutti loro e non solo per la classe dirigente fosse OVVIO che l'ISIS non è una minaccia.
In Occidente le elite dominanti non temono l'ISIS ma lo fanno temere alla popolazione, qui invece sembra che non ci sia bisogno di farlo. Ovvero, sembra quasi che non ci sia quella frattura tra sensibilità ed interessi della gente comune e della classe dirigente che pure c'è negli altri paesi occidentali, il che mi sembra un dato interessante e preoccupante (anche se non si può certo esprimere un giudizio serio dopo aver ascoltato solo una mezza dozzina di persone).
Un'altra cosa: quando i miei colleghi commentarono la crisi siriana attribuendo ad Assad l'uso delle armi chimiche, io mi indispettii alquanto e feci loro notare che era stato ampiamente dimostrato che Assad non era responsabile di quegli atti compiuti invece dai ribelli con appoggio logistico turco. L'unica risposta a questo mio commento fu una generale scrollata di spalle dei presenti che chiusero così la conversazione cambiando argomento.

Dubito che si arriverà mai ad una pace giusta in Medio Oriente.

Fulvio ha detto...

Anonimo@
Grazie. Significativa comunicazione. Ottima valutazione. Raccapricciante testimonianza della nazificazione della tribù.

stefano ha detto...

Sono stato a Gerusalemme per un convegno qualche mese fa e posso confermare, purtroppo, quanto scritto da anonimo: stesse reazioni di fronte alle mie aperte prese di posizione stile "il re è nudo" sulla Siria. È una nazificazione terrificante, mista a quel politically correct tutto anglo-americano rispetto al quale, in ambito comunicativo, Goebbels era un dilettante (la scrollata di spalle e il cambio d'argomento sono la risposta "puritana" e "dem" di fronte al tabù infranto, lo stesso si ottiene quando si parla di Russia e di gay, per esempio).

roberto ha detto...

Ottimo e pregevole articolo. Vorrei precisare che il vero potere non si divide mai in destra e sinistra, che sono solo un inganno per il popolo. Semmai il vero potere indossa la giacca nera o quella rossa a seconda della bisogna. L'esempio più eclatante è quello di Napolitano di cui un complottista scoprì e rivelò il passato nazi-fascista e di cui ora è accertata l'appartenenza alla massoneria, grazie alla documentazione fornita da Gioele Magaldi nel suo ultimo libro "Massoni, la scoperta delle Ur-Lodges". Altro importante esempio l'appartenenza di D'Alema alla P2, secondo quanto detto al convegno di Roviano da Leo Zagami. In sostanza voglio solo dire che il mondo si divide non in destra e sinistra ma in carnefici e vittime. Ciao Fulvio, ad maiora!

alex1 ha detto...

Sembra incredibile, ma sul corriere on line si cita un monument a Teheran dedicato a 25 ebrei caduti in Guerra. Si proprio l'Iran che a detta dei media nostrani, voleva fare un nuovo olocausto di ebrei. E cita come nonostante I vari avvenimenti drammatici degli ultimi trent'anni e' esistita una nutrita comunita' ebraica che ha vissuto in pace, senza appellarsi alla "comunita' internazionale" senza chiedere "guerre umanitarie"...
http://www.corriere.it/esteri/14_dicembre_20/teheran-quel-nuovo-monumento-dedicato-15-caduti-ebrei-9bcb517c-8893-11e4-b064-a02e4007228e.shtml

alex1 ha detto...

Condivido in pieno l'intervento di Roberto...

Mauro Murta ha detto...

Il M5S è l'unica vera opposizione, con tutti i limiti dell'essere in un paese lobotomizzato dalla propaganda. Mi sono sempre chiesto se Grillo, con le sue ovvie (quindi rivoluzionarie) verità equamente distribuite con solenni vaccate, con il risultato di equiparare tutte alle seconde, è scemo o lo fa. Ultimamente propendo per la seconda. Ho l'impressione che il M5S sia meglio del suo creatore, come dimostrato dal video da te segnalato sul ricordo di Thomas Sankara in parlamento. E talvolta mi sembra che Grillo, spiazzato dal livello morale e culturale della maggioranza di elettori e parlamentari, cerchi di incanalarlo nei confini di un'innocua marmaglia urlante.

roberto ha detto...

Volevo aggiungere qualcosina al commento di Alex1 che riporta la notizia pubblicata sul Corrierone dei padroni. La comunità ebraica in Iran assomma a circa 30.000 persone. E' tale il rispetto delle minoranze in quel civile paese che gli ebrei iraniani hanno un seggio al Parlamento, con una eccezione alla legge elettorale che stabilisce il rapporto di un seggio ogni 60.000 abitanti. Non credo sia necessario aggiungere altro. L'unica cosa da segnalare è la potenza spaventosa della propaganda.

Fulvio ha detto...

Alex1 e Roberto@
Tutto vero quello che scrivete sugli ebrei in Iran, l'altra faccia della luna rispetto a quella dei crateri scavati da nazi-israeliti nella carna del popolo palestinese. Io l'ho incontrata la comunità ebraica in Iran, a Isfahan. Non solo si dicono soddisfatti del governo e lo appoggiano, ma condannano anche l'occupazione dei correligionari della Palestina. Vedete, se volete, il mio docufilm "Target Iran",

Anonimo ha detto...

Una cosa da aggiungere sugli ebrei iraniani è che oltre ad essere presenti in zona dalla distruzione del II tempio (quindi grosso modo da 2500 anni), costituendo una componente molto ben integrata nella religiosamente eterogenea nazione iraniana, come tutte le minoranze religiose riconosciute in Iran godono di doppio diritto di voto. Che io sappia possono votare infatti una volta per il seggio parlamentare delle minoranze religiose a loro specificamente riservato, ed una volta per i parlamentari "ordinari" in quanto cittadini della Repubblica Islamica. Non solo, ma ricordiamo come Ahmadinejad si prodigò a finanziare l'ospedale ebraico di Teheran, e come ogni anno le autorità religiose ebraiche siano sempre presenti sul palco assieme a quelle sciite per la parata dell'anniversario della Rivoluzione.
La propaganda occidentale è una brutta bestia. Agli ebrei iraniani, assieme ad altri religiosi (Neturei Karta, Satmar, il gruppo "Der Israelit" etc.) e laici (Ilan Pappé, Yakov Rabkin..) nel mondo spetta il merito di riscattare l'identità e la cultura ebraica dalle brutture compiute in nome di essa dal sionismo, e di dimostrare come l'essere ebrei significhi ben altra cosa. Così facendo contrastano sia il sionismo sia l'antisemitismo, purtroppo ancora ben diffuso e duro a morire: la loro è una missione difficile e coraggiosa quanto assolutamente necessaria.

Fulvio ha detto...

Anonimo@
Avrei qualche riserva sul salvataggio dell'ebraismo (religione ed etnia fusi in uno) dalla degenerazione sionista, come non salverei il cristianesimo, specie cattolico, grazie al cosiddetto papa dei poveri. Il sionismo non è una degenerazione, ma è lo sviluppo logico di un monoteismo assolutista che da sempre si definisce "eletto", "popolo del signore", ed è dunque tribale, etnocentrico e suprematista. Il monoteismo è la madre di tutti i fascismi, come si vede con evidenza solare in tutti gli Stati del Gott mit uns, con Israele e la sua lobby in testa. Il 99% di ciò che si chiama antisemitismo è sacrosanta condanna di Israele e delle bande bancarie che da secoli puntano alla dittatura mondiale. Lo chiarisce al meglio Gilad Atzomon, che, come Shlomo Sand, si è disebreizzato. E poi, quale "secondo tempio"???

Anonimo ha detto...

No scusa Fulvio, ho premuto per sbaglio due volte il tasto "I", in realtà mi riferivo alla distruzione del primo tempio (quello di Salomone), con relativa deportazione degli ebrei in Babilonia.
Sull'ebraismo dai giudizi troppo affrettati: innanzitutto la categoria di "popolo eletto" usata nella lingua italiana è impropria, l'originale ebraico parla di popolo "scelto", non a caso in inglese il participio usato è "chosen".
Che il monoteismo sia la madre di tutti i fascismi è alquanto contestabile: il nazismo di monoteista aveva ben poco, anzi disprezzava i monoteismi abramitici, e molti suoi esponenti avevano un debole per i culti pagani "ariani" nord-europei ed induisti. Inoltre aggiungerei che è stato proprio grazie ai monoteismi abramitici che si è sviluppata quella "morale degli schiavi" che castra la "volontà di potenza" innata nelle precedenti società "ariane" secondo i nazistoidi nietzschani (senza voler attribuire a Nietzsche i loro deliri), non a caso ebraismo-cristianesimo-islam vengono spesso considerati da questi delle contaminazioni giudaiche delle "tradizioni ariane". Insomma, i monoteismi hanno le loro beghe, nessuno lo nega, ma è grazie a loro se siamo passati da società dove erano diffusi sacrifici umani e proto-eugenetica sterminazionista (cfr. Sparta e Roma con l'uccisione dei bimbi mal nati) ad altre dove questi fenomeni erano scomparsi.
Che le società politeiste siano più tolleranti religiosamente di quelle monoteiste è tutto da dimostrare: forse i politeismi sono tolleranti fra di loro fintanto che divinità simili sono assimilabili (caso greco-romano ad es) ma già quando incontrano un politeismo abbastanza diverso la faccenda si complica e vi sono pure scontri e prevaricazioni di tipo religioso. Si pensi all'arrivo della civiltà aria nella valle dell'Indo.
Ancora peggio poi quando un politeismo si incontra con un monoteismo: certo i romani erano molto saggi e religiosamente tolleranti per cui le tensioni con gli ebrei dell'epoca erano dovute a fattori politici e non di fede, ma già qualche secolo prima coi greci si ebbe una situazione diversa (ricordiamo Maccabeo) e la persecuzione dei monoteisti ad opera dei politeisti fu particolarmente spietata.
Inoltre, per quanto riguarda l'ebraismo attuale e la sua salvezza dal sionismo, ti ricordo che i gruppi religiosi ebrei che si oppongono al sionismo lo fanno in nome del Talmud, che nel Midrash dei tre scongiuri vieta agli ebrei di avere un loro stato fino all'arrivo del Messia, che lo ristabilirà comunque in modo pacifico: che ci si creda o si ritenga questa convinzione una delle tante assurdità delle religioni, è comunque significativo notare che è in nome del Talmud e dell'identità religiosa che i Neturei Karta ad esempio siedono nel parlamento palestinese, e vivono ghettizzati qui a Gerusalemme resistendo tenacemente al sionismo anche con atti di violenza (le molotov contro i commissariati sono spesso opera loro, non solo dei palestinesi!). Aggiungo che il sionismo nasce come ideologia del tutto laica e ben lontana dalla religione, e che solo dopo la guerra dei 6 giorni è cominciata un progressivo avvicinamento ad essa con la nascita del sionismo religioso, prima inesistente.
Poi, nessuno nega che gran parte dell'opinione pubblica ebraica nel mondo si schieri con israele, però consentimi di dire che mi pare tu tenda a fare po' troppo di tutta l'erba un fascio: se tu volessi approfondire la questione della frattura tra giudaismo e sionismo, consiglio il buon libro di Rabkin "Una minaccia interna. Storia dell'opposizione ebraica al sionismo".
Insomma, non serve certo "de-ebreizzarsi" per poter benissimo schierarsi contro Tel Aviv.

Fulvio ha detto...

Anonimo@ Non mi pare questo lo spazio per andare ad approfondire tematiche così complesse. Però mi pare che tu parta da assiomi tutti da dimostrare e spesso del tutto arbitrari. Non vedo differenze tra "eletto" e "scelto". Sono sinonimi. Ti pongono sopra il resto non scelto. Quanto al tempio di Salomone,beh, ce l'hanno detto i furbacchioni che s'inventarono il vecchio testamento tra il 7° e il 6° secolo, per dare, con un'epopea, dignità storica a tribù di primitivi nomadi. Quanto ai sacrifici umani, i pagani fanno la figura dei dilettanti rispetto a quelli dei monoteismi, dai massacri di pagani dopo Costantino alle Crociate, a Gaza e alla guerra infinita, interna ed esterna. degli Usa. Guarda che 2000 inceneriti a Gaza sono sacrifici umani belli e buoni. Solo che non si fanno più in onore a Jahve, Gesù, o Maometto, ma in onore di Mammome. Infine, guarda che mettere avanti il Talmud corrisponde a uno spettacolare autogol. Ma l'hai mai letto? Vi hai mai scoperto i tanti modi in cui è lecito e opportuno derubare, truffare e uccidere gli infedeli e la loro prole?

Fulvio ha detto...

Anonimo biblico@
Non ho inserito le ulteriori chilometriche esegesi bibliche. Di solito qui si evita di accreditare leggende. Si preferiscono i miti greci, privi di onnipotenti.

Anonimo ha detto...

Ciao Fulvio,
e' un po' che non scrivevo pur leggendoti sempre con molta soddisfazione.
Volevo segnalarti un articolo sul fatto di Leonardo Coen sulla Russia ,roba che Cavallini diventa imparziale e l'anticomunismo anni 50 moderato...
Bah.
Buon 2015 a te e tutti i lettori.
Luca.