sabato 23 maggio 2015

I CALIFFI SONO TRA NOI. E non sono musulmani. (Vedi Appello No Nato)



Palmira e le altre
Mentre i sicari del coacervo satanico Usa-Golfo-Turchia-Israele, vengono lanciati contro il sito millenario romano di Palmira, per sradicare, come in Iraq, oltre alle vite, la memoria storica, la coscienza collettiva e, dunque, l’identità e la consapevolezza di sé, dei popoli arabi organizzati in Stati, i cialtroni consanguinei ed emuli dei massacratori fascisti Baldo, Graziani, Mussolini, si muovono ancora una volta , grottesche caricature di pretoriani imperiali, alla riconquista, pro domo eium, della Libia.

L’operazione jihadisti trogloditi e mozzateste viene avviata dalla Cia negli anni ’70, inviando alle madrasse islamiche di Afghanistan e Pakistan testi finto-islamisti che sollecitano alla guerra santa, alle stragi di infedeli e gli forniscono indicazioni su come allestire massacri di infedeli. Roba che nessun musulmano, tantomeno Saladino, si era mai sognato. Si trattava di rovesciare il legittimo governo comunista di Najibullah (poi impiccato a un lampione) che contro questa canea di barbari aveva legittimamente chiesto l’aiuto dell’URSS. Dal successo dell’operazione si è tratto l’incentivo di estenderla a tutti gli Stati nazionali arabi con il risultato, sotto gli occhi di tutti gli dei antichi che l’avevano ispirata, della distruzione totale dell’Iraq, della Libia, della Siria, della Somalia e  dello Yemen e con l’apertura del nuovo fronte euro-asiatico in Ucraina e in altri paesi, islamici o meno, della Federazione russa.

Finanziato da Washington e dai satrapi alleati, addestrato dagli istruttori Usa e dai  loro lanzichenecchi turchi e giordani, il coacervo mercenario Al Qaida-Al Nusra-Isis, è impegnato ora a obliterare questi paesi nel più profondo della loro essenza, polverizzandone l’anima e il corpo da Niniveh a Hatra, da Mosul a Palmira. Per i  quali siti della migliore storia umana qualche ingenuo si era immaginato un impegno universale a proteggere e perpetuare la civiltà, al limite con i caschi blù dell’ONU. Figuriamoci, dopo aver tanto brigato per cancellare varie civilizzazioni dalla faccia del pianeta, a forza di missili, TTIP, cibo tossico, malattie indotte e cellulari, sarebbe stato darsi la zappa sui piedi

Si congiungono nell’intento le barbarie dei due Stati supercriminali, Usa e Israele, frustrati da un passato di civiltà di cui sono privi, e il feroce oscurantismo di dittature dinastiche in ansia per la collera dei propri popoli. Si noti il parallelismo tra l’apocalisse scatenata contro i paesi del Sud del mondo e, la strategia imperialista, iniziata con il Piano Marshall e la Nato e culminata con l’Unione Europea, che ora si completa con TTIP e TISA (Trattati di libero scambio Usa-UE), con i quali si sostituisce allo Stato di diritto lo Stato, o Non-Stato, del mercato. Cioè delle multinazionali della sopraffazione armata ed economica che farà di un insieme di non-più Stati, sotto il dominio tirannico delle èlites transnazionali nominate dalla Cupola e intrecciate alla criminalità organizzata, l’appendice coloniale dell’impero a guida Usraele. Un duo che, grazie alla truffa della “crisi”, esibisce oggi la più grande diseguaglianza sociale dai tempi degli schiavi nei campi di cotone e nelle filande di Manchester. Seguita a ruota dall’Italia del capobastone Renzi.

Mondialisti e Stati Nazione
Manca il caporale di giornata Napolitano.

Dai Rothschild, Rockefeller e aggregati necrogeni affini l’obiettivo era stato dichiarato chiaramente: rimpiazzare gli Stati nazionali, con le loro costituzioni, con i loro contratti sociali, per quanto più o meno equi, più o meno sbilanciati a favore di una classe o dell’altra, con la loro legislazione su diritti, tutele, vincoli, con il potere assoluto di un governo mondiale gestito dal complesso militar-industrial-bancario angloassone-israeliano. Spaventoso e irreversibile è il crimine storico della “sinistra”, sedicente comunista, socialista o anarchica, nell’aver fornito carburante ideologico al cosiddetto “superamento degli Stati Nazione”, estrema barriera all’obiliterazione della sovranità popolare, cioè della politica, per mano dell’economia.


Capri espiatori
Ripetendo lo sconcio di capi di governo e di Stato che, da Valpreda in poi, hanno sciolto peana alle “forze dell’ordine” per l’una o l’altra impresa, poi risoltasi in montatura, provocazione e  bufala, Renzi e Alfano, avvoltolati nella bava dei lecchini mediatici, hanno profuso allori e incenso sui poliziotti che hanno catturato il “terrorista” del museo Bardo a Tunisi, Abdel Majid Touil. In combutta con le teste di legno al governo a Tunisi, ansiose di dotarsi di credibilità antiterroristica, gli sprovveduti dilettanti nostrani allo sbaraglio , ma anche sicari del terrorismo USraeliano, propagandato e a volte allestito, indotto in modo da essere, se non reale, percepito, sono stati coperti di infamia e ridicolo dalla grandinata di prove e testimonianze che, dimostrandolo a scuola e in casa, piuttosto che con il Kalachnikov al Bardo, esonerano totalmente il povero giovanotto marocchino. Distruggendo la vita sua e dei suoi famigliari, si è voluto dare concretezza alle fesserie, organiche alla destabilizzazione imperialista dell’Europa e allo Stato di Polizia in corso di costruzione in Italia, spurgate dagli assoldati Isis e rilanciate dall’eroe padano di tutte le tv, relative a terroristi su barconi all’assalto di Roma. Che funzioni o no, per Renzi e il reperto crociato Alfano  vale il Fede delle uniche volte che diceva cose vere: “Che figura di merda!”

Di pacchetto terrorismo in pacchetto terrorismo, dovremmo finire incapaci di rispondere al processo in atto segnato dall’accelerazione forsennata delle sue tappe: Sblocca Italia, Jobs Act, corruzione di Costituzione, delle istituzioni e di tutto il resto, scuola di idiozia e precariato, obbedienza affidata a presidi tirannelli, fiduciari del vampirismo imprenditoriale e bancario,  legge antigiudici e controllo della magistratura (vedi sentenze Bussi, Eternit, Calciopoli, processo trattativa-mafia-Stato, repressione di investigatori irriverenti. Tutto nel segno di una potenziata alleanza con quella malavita, in cravatta o coppola, cui gli Usa affidarono, fin dal 1943, la co-governance  del paese garantita dal braccio armato dei picciotti, sbirri, Gladio e Nato.

Ora aspettatevi pure che, per pararsi il culo sfondato da protervia e inettitudine, questi s’inventino il ritrovamento del passaporto che la madre di Abdel Majid comunica il figlio abbia smarrito. Dove? Magari in un deposito di dinamite con corano, dalle parti di Tunisi.


Legge per l’ambiente?

Al popolo annientato, perforato, depredato, ucciso da trivelle, cemento, Expo, discariche, inceneritori, basi militari stragiste nei confronti di territorio e abitanti, grandi devastazioni e rapine dette Grandi Opere, si è presentato il boccone avvelenato della legge sugli ecoreati. Al giubilo di tutta la masnada green vestita da società civile, agli orgasmi di Ermete Realacci, sodale di tutte le mistificazioni pseudo-ambientaliste del regime dei gassatori e asfaltatori, si sono sorprendentemente uniti i parlamentari Cinque Stelle con il loro voto a favore di una legge che, a molti, pare una rete con maglie tali da far passare gli squali. Per uno come me, che segue con simpatia e, quasi sempre, totale adesione le battaglie dei parlamentari pentastellati, è causa di perplessità. Non ho il minimo dubbio sulla buonafede, ma le critiche al provvedimento, avanzate da ambientalisti al di sopra di ogni sospetto, come Amendola o Guariniello (nei quali, avendoli frequentati da giornalista, ho una fiducia assoluta), sono poi state integrate da quelle di Bonelli, verde tarantino in lotta con l’Ilva che, pure, di ecoreati ha dimostrato di intendersi e da quelle tecniche dall’Associazione Nazionale Magistrati. Per costoro, con la nuova legge, i Riva, Montedison, Eternit, se la sarebbero cavata altrettanto bene. Si spera che gli amici Cinque Stelle, forza parlamentare che fin qui ha eccelso più di tutte nella difesa dagli abusi di inquinatori e devastatori, ci riflettano quando la cosa verrà ridiscussa al Senato.

Le voragini del dispositivo sono tali da farci abitare comodamente e intonsi spurghi di morte come l’Ilva dei Riva o del regime, i Poligoni di tiro, o il rettilario velenoso Montedison di Bussi. La solita manina, quella che aveva infilato nella legge l’evasione impunita e perciò  incentivata fino al 3% del reddito (per alcuni dei nostri padroni si tratta di centinaia di milioni e, a volte, di miliardi. Ma i soldi per il reddito di cittadinanza non si trovano), aveva infilato la quadra per nullificare del tutto il vantato proposito. Un piccolo avverbio:”abusivamente”. Il che, nella logica e nella giurisprudenza della Cassazione, significa una sola cosa: senza autorizzazione. Cioè se hai inquinato, distrutto, diffuso malattie mortali, desertificato, ma con tanto di autorizzazione (quella ambientale, generosamente concessa da tutti i governi e da quasi tutti i ministri dell’Ambiente), non ti si può dire neanche pussa via! Stai a posto con la tua coscienza, per quanto marcia, e pure con la legge e l’onorabilità, e puoi continuare a delinquere, in combutta con il regime. Tutti quelli che in questi anni hanno compromesso la salute del paese e dei suoi abitanti, umani e non, hanno agito nel quadro della legalità . A delinquere erano autorizzati.

E uno. Due: pene fino a vent’anni (uaaahahaha) a chi commette ecoreati con dolo. Cinque anni al massimo, ma come si sa, in genere molto di meno, se l’ecoreato deriva da comportamento solo colposo. Avete mai visto un imprenditore  o politico, o comandante di poligono, che abbia inteso apertamente (magari in camera caritatis sì, ma quella sfugge all’inquirente) provocare linfomi e nascite deformi, o sotterrare sotto il cemento qualche bene comune? Si può giurare che tutti gli ecoreati presi in considerazione saranno giudicati, (dalla magistratura renzizzata, poi!) solo “colposi”.

E due. Tre: per poter essere processato e poi condannato a pene, bonifiche  e risarcimenti, l’autore deve aver provocato un danno al territorio “significativo e misurabile”. Ci rendiamo conto di come i legulei e azzeccagarbugli miliardari di clienti miliardari sapranno interpretare e far giudicare termini talmente laschi, vaghi, aperti a decisioni di infinita arbitrarietà e, renzianamente,  benevolenza? Grillo che, come nessun altro in questi anni, ha contrastato le armate dei fagocitatori del mondo, dica una parola saggia ai suoi bravissimi ragazzi.


Sempre sul tema. La Guardia Forestale dello Stato, da non confondersi con i forestali assunti da alcune ragioni, spesso in virtù del voto di scambio, ora potenziato dal solito illusionista a Palazzo Chigi, è stata in tutti questi anni il più valido, competente, motivato difensore del nostro ambiente. Ha scoperto, come nel caso della Montedison in Abruzzo, la maggior parte dei reati ambientali, ha preservato decine di riserve naturali dall’aggressione dei soliti noti all’Incalza e alla Lupi, con corredo di ministri dell’Ambiente. 

Forza volutamente esigua, sotto organico e sottodotata, davanti al più grave disastro idrogeologico e la più famelica banda di devastatori del continente,  con i suoi appena 8000 agenti, ha dovuto tener testa a tutto il dissesto ambientale provocato, o protetto, dallo Stato che oggi la vuole cancellare. Si inserisce in un programma da Stato di Polizia, a difesa delle élites, la decisione dell’omuncolo solo al comando di spazzare via questa estrema salvaguardia di quanto resta del belpaese in preda alla peste, incorporandola nella Polizia di Stato. Dove si picchiano gli insubordinati, magari aquilani, e non si sa un cazzo, non si vuole, non si deve, sapere un cazzo, di ambiente. Quella polizia che, a dispetto delle torture di Genova e seguenti condannate dall’UE, la foglia di fico avvizzita sulla corruzione universale sotto Renzi, Raffaele Cantone  insiste ai quattro venti essere il presidio della democrazia e del diritto. Vi immaginate i Reparti Mobili scoprire e sequestrare l’allevamento di beagle da macello vivisezionista, o l’orsa Daniza, da far scampare ai maniaci del killeraggio purchessia?

Personalmente ho avuto un’esperienza che dimostra l’assunto a Spezia. Vent’anni fa, un combattivo comitato di cittadini a Pitelli (Spezia), tuttora vivo e irriducibile nonostante la perdita prematura di un suo grande protagonista, l’amico Mirko Raiti, mi aveva aiutato a scoprire una delle peggiori nefandezze che la criminalità ufficiale (amministratori, politici, imprenditori, massoni, mafiosi, militari) aveva commesso in Italia. La Terra dei Fuochi di Spezia e del suo Golfo dei Poeti, ridotto da una inimmaginabile proliferazione di discariche di rifuti tossici (perlopiù autorizzate, non “abusive”!) a Golfo dei Veleni. All’inerzia della magistratura, delle autorità locali, della stampa, noi del TG3 vedemmo rimediare un coraggioso PM, Tarditi di Asti che, di fronte alla latitanza delle celebrate forze dell’ordine, decise di avvalersi del Corpo Forestale dello Stato nella persona di Gianni Podestà, capo del nucleo di Brescia. I miei colleghi Ilaria Alpi e Miro Hrovatin e il capitano di Vascello De Grazia, per averci messo il naso, morirono ammazzati. Il nucleo di Brescia venne esonerato.

Un povero somalo che non c’entrava nulla, Hashi Hassan, pescato a capocchia per coprire i veri responsabili del duplice assassinio a Mogadiscio, istituzionali e non, sta da 15 anni in galera per essere strato marchiato di colpevole dai simil-Alfano e simil-Renzi di allora. Ad Abdel Majid Touil vorrebbero far fare la stessa fine. Ma le indagini, i disseppellimenti del CFS, a Spezia scoperchiarono la cloaca e il verminaio che se ne nutriva. A decine furono arrestati e processati. Per anni e anni. Fino alla prescrizione e all’assoluzione. Le discariche sono sempre lì, il traffico fiorisce, la Somalia muore, i cittadini di Spezia, oltre alla centrale a carbone Enel e all’industria di morte Oto Melara, continuano a sorbirsene i miasmi, a berne l’acqua fetida, a morirne. Con la nuova legge “anti-ecoreati” sarebbe finita uguale. E, con Renzi, il CFS smetterà di rompere i coglioni.


Mogherini-Rommel
Gonfiata come la famosa rana dall’emulazione di Balbo e Graziani, assassini di 600mila libici, agli ordini del super-Hitler d’Oltreatlantico e del suo proconsole Renzi, il ministro europeo per i crimini esteri e della russofobia, nello specifico  personale più obnubilata che consapevole, dopo essersi infoiata per l’acquisto di 90 bidoni volanti Lockheed (il cui prezzo di morte basterebbe a restituire ai pensionati la vita rubata dalla Xantippe degli antropofagi domestici) si arrapa di bellicismo e muove alla riconquista della Quarta Sponda. Imbecilli grotteschi e miopi, ma in perfetta e lungimirante malafede, hanno strappato all’Europa del patron di tutti gli evasori, Juncker, l’adesione alla riconquista. Con l’UE al guinzaglio dei pitbull da combattimento americani, che le avevano tagliato i vitali e convenienti rifornimenti dalla Russia, spettava di diritto subimperialista la rinnovata rapina della Libia.

Hashim il macedone
In questa luce va anche visto la rivoluzione colorata terroristica scatenata dai soliti esportatori di democrazia in Macedonia. Abbiamo visto, nei giorni scorsi, l’attacco del mercenariato Nato kosovaro UCK (i pulitori etnici, trafficanti di droga e organi prelevati da prigionieri serbi, di Hashim Thaci, con base logistica e comando supremo nella base Usa di Bond Steel) a Kumanovo. Vedremo se si tratterà solo dell’inizio e se continuerà fino a quando la Macedonia o salterà, oppure non rifiuterà, come la Bulgaria con il South Stream del gas russo, di ospitare il nuovo gasdotto “Turkish Stream”. Quello che renderebbe  inutile il gasdotto TAP che, dall’Azerebaijan, prono agli Usa, arriverà a devastare il Salento e a squarciare un bel pezzo d’Italia e che porterebbe gli approvvigionamenti russi in Europa, passando per Turchia, Grecia, Macedonia e, su su, in Austria e tutta Europa. Guai a dimenticarsi che sono gli Usa a dover controllare il rubinetto dell’energia per l’Europa, strumento indispensabile per tenerla in ginocchio e trainata dai carri armati Nato ovunque si tratti di rubare e uccidere per l’élite. .

La balla è che si vogliono colpire gli scafisti (rinominati “trafficanti di carne umana”). Cioè l’ultimo anello di una catena che, risalendo per li rami dei Fratelli musulmani (FM), matrice di tutti i terrorismi jihadisti tra Cecenia, Medioriente e Africa, ora regime illegittimo a Tripoli da dove si organizzano e partono tutti i barconi. La verità è che, disintegrato lo Stato più prospero ed emancipato d’Africa, nel caos creativo si conta di accaparrarsi un po’ più di quel petrolio che, gestito dalla Fratellanza e dai suoi nipotini jihadisti, attualmente gonfia i bilanci di troppe società occidentali poco riguardose verso l’Italia. Mentre l’ONU, unica a poter autorizzare delitti guerreschi occidentali, si volta dall’altra parte, embarga i patrioti Huthi in Yemen e scodinzola al clan saudita che porta avanti il genocidio dei fratelli arabi e decapita a decine i propri cittadini (85 dal 1. gennaio, tanti quanti in tutto il 2014 grazie all’occhio benevolo  degli amici del Nord), Mogherini-Rommel sfascerà un po’ di gommoni, pescherecci, barche da diporto, mercantili, con tutto quello che vi vive attorno. Sue Forze Speciali, dette a destinazione squadroni della morte, agli ordini di sergenti Nato,  cercheranno di spazzare via da pozzi e terminali di petrolio gli abusivi che vorrebbero deprivare l’ENI di diritti consacrati dal terminator Graziani. C’erano 3 milioni in piazza contro lo stupro dell’Iraq. Non c’è anima viva oggi che questi commedianti abbaiono “armiamoci e partite” contro un paese che seviziamo dal 2011.

Ultimo anello di una catena da cui pendono alcuni milioni di innocenti ammazzati o annegati e altri milioni di spodestati e spediti nel nulla, gli scafisti sono perlopiù pescatori o migranti essi stessi. La loro criminalizzazione ha un unico scopo: occultare i veri creatori di questi espropri e depredazioni, delle turbe di invasati di sangue e famelici di soldo, del caos creativo finalizzato alle fughe di popoli. E’ quello il primo anello della catena e lega Tel Aviv a Washington e a Bruxelles. La versione in farsa Renzi-Mogherini-Gentiloni, del trio tragico Mussolini-Graziani-Ciano, per bloccare le migrazioni, a rigor di logica,  dovrebbe tirare missili all’ Air Force One, o sul Knesset, o nel salotto di Hollande. Ma sarebbe come se il Duce avesse spedito i suoi 9 milioni di baionette a Berlino, piuttosto che farne gli ascari dei nazisti  dove i feldmarescialli ordinavano.

E’ vero, non stiamo in piazza come un tempo. Ma siamo tantissimi, sicuramente la maggioranza, che almeno arricciamo il naso di fronte  alle scelleratezze che piovono addosso a noi, come a chi capita a tiro dei regimi a servizio dalla Nato. E a forza di muovere quel muscoletto, potremmo arrivare anche a muovere altri muscoli e perfino cellule cerebrali. A impedire questo il regime dispone che i corifei mediatici deviino l’attenzione e la possibile rabbia conseguente dalla realtà all’artificio. Il dato reale essendo che stiamo tutti nella stessa linea di tiro, profughi e cittadini, bombardati e derubati, pensionati,  precari, operai e un terzo di italiani poveri, studenti e la vera élite pensante e cosciente del nostro paese, gli insegnanti. L’artificio è quello costruito con la più massiccia propaganda di intossicazione mai attuata dai tempi di Paolo di Tarso e di Goebbels, quella della demonizzazione di fuggiaschi dai nostri eccidi, terroristi potenziali, anzi probabili e, comunque, mangiatori a sbafo, insieme a quella ancora più facile di Rom e Sinti.Non c’è talk show che non pompi il cavernicolo Salvini (originariamente inventato, come i vari resuscitatori di sinistre farlocche, per togliere spazi ai Cinque Stelle) e organizzi, a pagamento, o per sudditanza, spettacolini sulle nequizie dei deboli tra i deboli.. E’ l’ennesima conferma dell’utilità della guerra tra poveri che i delinquenti del potere praticano da millenni per depistare dai crimini veri e far sì che, piuttosto della rivoluzione, sudditi e schiavi si sbranino tra loro



Verso il tecnonazismo globale
In Ucraina la banda di nazisti installati da Obama (in parallelo con i jihadisti protonazi nel Sud asiatico e africano e con i paranazisti ancora in giacchetta del protettorato italico) si è rilanciata alla pulizia etnica contro popolazioni che, sperimentato quello d’antan, si rifiutano di farsi divorare dal nuovo tecnonazismo di marca euroatlantica. In queste ore il ducincolo Renzi sta fraternizzando in Lituania, al vertice euro-orientale, con i camerati SS già più avanti di lui. Gli sbrindellati dei battaglioni nazisti, ora incorporati nella Guardia Nazionale ucraina sotto comando Usa, capaci di fosse comuni, mortaiate sui civili, roghi di civili a Odessa e poco altro, sono ora rafforzati da Forze Speciali Usa. Si tratta di specialisti delle provocazioni False Flag, tipo aereo NH17 maltese, o armi chimiche di Assad, o Maratona di Boston (l’indiziato per l’uccisione di tre persone, è stato appena condannato a morte, sentenza con ogni evidenza  falsa e bugiarda, e comunque, nessuna pena di morte si concepisce nei confronti di chi a forza di attentati bellici stermina milioni di persone).

Tutt’intorno all’Ucraina e quindi alla Russia, nei paesi incorporati e schiavizzati da UE e Nato, dalla Bulgaria all’Estonia, passando per Romania, Balcani, Georgia, Moldavia, Polonia e baltici, Usa e Nato svolgono manovre sempre più corpose e prolungate. Ovunque si ventila come inevitabile la guerra alla Russia. Ma è, da destra e da sinistra, che, sull’unico presidio del diritto internazionale e della pace e sul suo leader, si ulula ogni infamia possibile. Come contro Saddam, Milosevic, Gheddafi, Gbagbo della Costa d’Avorio (sostituito da Parigi con uno scagnozzo del FMI), Hugo Chavez e ora Maduro, Zelaya dell’Honduras, i patrioti serbi Mladic e Karadzic (destinati a estinguersi nel carcere del Tribunale dell’Aja, dove mai si è sognato di ospitare i serialkiller kosovari), il paraguayano Lugo e tutti gli altri strappati ai loro popoli e obliterati. Tolti di mezzo e sostituiti da despoti fantocci, o dal “caos creativo”, in virtù, anche, della collaborazione cronachistica e ideologica degli utili idioti del “manifesto” Ne citiamo gli ultimi, gli inqualificabili Battiston e Giordana, vessilliferi della democrazia imperiale imperniata sulla “società civile” collaborazionista in Afghanistan, o l’Acconcia che consuma gli ultimi brandelli di credibilità e correttezza del “quotidiano comunista” (ancora difese da eccellenze come Dinucci, Colotti, o Giorgio), blaterando contro chiunque si opponga alla Fratellanza Musulmana, già quinta colonna dei britannici e statunitensi, ora di sultani vari.

Annammo bbene!

Mai c’è stata, nella nostra stagione dello sconforto,  iniziativa più opportuna e, anzi, necessaria, alla sopravvivenza generale, del lancio di una nuova campagna anti-guerra e anti-Nato. Siamo alcune migliaia, per ora, ma, non esagero, indispensabili per la sopravvivenza nostra e di larga parte dell’umanità. La campagna No War No Nato, fin qui snobbata dalle blasonate confraternite del pacifismo, va sostenuta, letteralmente fino all’ultimo respiro. Firmiamone l’appello! Vedi FB, vedi il sito.

23 commenti:

roberto ha detto...

L'articolo è lungo e affronta tanti temi. Per quanto riguarda la sinistra traditrice italiana occorre ricordare e spiegare a chi non lo sa che dal dopoguerra gli anglo-amerikani si sono fatti un dovere di impedire che la sinistra fosse tale. E allora ecco gli infiltrati della prima ora: Napolitano, il cui passato nazi-fascista è ora noto e di cui è anche nota l'appartenenza alla massoneria. Mancano le prove di essere stato uno spione Usa. Ora sappiamo che il primo direttore dell'Unità, Renato Mieli, presentato come eroico partigiano rosso, era un altro finto-comunista ma in realtà agente dell'MI5 britannico, col nome di colonnello Merril. Massimo D'Alema, il bombardiere della ex-Jugoslavia era iscritto alla P2, secondo quando rivelato da Leo Zagami al convegno di Roviano del 2012 e il suo nome era nella parte di lista che non è stata pubblicata. Veltroni affiliato alla banda Bilderberg. Mi fermo qui. Qeste notizie solo per far capire che, perduta la guerra, la sinistra italiana non aveva la benchè minima possibiltà di crescere e andare al governo. Per chi volesse saperne di più consiglio:"il golpe inglese" di Cereghino e Fasanella e "Massoni" di G. Magaldi. Buone cose a tutti

alex1 ha detto...

Oggi l'articolo di Sansonetti sul garantista esalta la "sinistra moderna che si stacca da Marx" arrivando ad attaccare una sinistra che da venticinque anni vuole somigliare ad "un morto". Mi chiedo come a tale squallido personaggio che mostri un tale disprezzo per le radici della sinistra popolare sia stata data la direzione di un giornale come Liberazione. Ho apprezzato le citazioni di Marx nel precedente post. Volevo anche ricordare, a proposito dell'Europa, Il tribunale dell'Aia dove Mladic e' recluso da quattro anni senza uno straccio di sentenza di condanna, e senza che nulla trapeli sul processo. Possibile che nessuna associazione politica parli di questo orrore giuridico? Almeno per sapere la verita' sulla Bosnia, forse la piu' grande mistificazione degli ulltimi 25 anni ?

alex1 ha detto...

Per Roberto: il Pci era, insieme al PC della Grecia il piu' temuto dagli alleati, per organizzazione e radicamento sociale. L' impressione e' che ci sia stato un " compromesso" con la dirigenza Pci per salvaguardare l'agibilita politica. Altrimenti la soluzione Greca. Fra l'altro I militanti italiani del Pci qualche proiettile se lo sono anche preso, anche se la sinistra renziana e quella compatibile non se lo ricordano poi'. Fra un mese e' il 55esimo anniversario della strage di Reggio Emilia.

Anonimo ha detto...

@ Alex1

Non solo il giornalismo ma pure la letteratura,quindi l'intellighenzia pseudo comunista è infarcita di assassini come Obama che giustificano i loro assassinii in nome della "democrazia".La "sinistra moderna" osanna Papi Romani e resuscita papi di Arcore nel contempo negando la lotta di classe se ne appropria l'esclusiva assassinando popoli negando loro anche la speranza di qualsiasi via alternativa

rossoallosso

Anonimo ha detto...

Per caso da un fatto di cronaca locale, droni per i sauditi
http://tinyurl.com/p8rnwte

alex1 ha detto...

Per rossoallosso: condivido in pieno. Oggi il massimo che ci puo' aspettare anche negli ambiti di certa sinistra e' un umanitarismo contro i "fabbricanti di armi" senza capire che le armi sono date anche per un fine che non e' solo il ricavato della vendita, o contro "gli scafisti disumani". Senza aver dato una stilettata contro i governi che, senza voler esaltarli a priori, si trovano in situazione oggettiva di essere attaccati direttamente o no da quella forze guerrafondaie che pure si denuncia. Con mia sorpresa ho sentito Alex Zanotelli, sincero pacifista anti Nato dire che Putin ha piazzato " la zampata in Ucraina".Altri sono troppo preoccupati dal cercare di trovare con il lanternino forze anti Isis e contemporaneamente anti Assad (se no non vale). A questo punto credo che questa atteggiamento "democratically correct" (il sogno di "un nero alla Casa Bianca", oppure "il mondo governato solo da donne", per finire all'apoteosi di "un governo mondiale dell'Onu" passando per "l'Europa Unita" in cui devo ammettere ci sono cascato anche io al referendum di fine anni '80 appena ventenne) abbia purtroppo origini lontane, coltivato gia' forse nel Pci di fine anni settanta, e con cui non si e' fatto i conti abbastanza.

alex1 ha detto...

Per rossoallosso: condivido in pieno. Oggi il massimo che ci puo' aspettare anche negli ambiti di certa sinistra e' un umanitarismo contro i "fabbricanti di armi" senza capire che le armi sono date anche per un fine che non e' solo il ricavato della vendita, o contro "gli scafisti disumani". Senza aver dato una stilettata contro i governi che, senza voler esaltarli a priori, si trovano in situazione oggettiva di essere attaccati direttamente o no da quella forze guerrafondaie che pure si denuncia. Con mia sorpresa ho sentito Alex Zanotelli, sincero pacifista anti Nato dire che Putin ha piazzato " la zampata in Ucraina".Altri sono troppo preoccupati dal cercare di trovare con il lanternino forze anti Isis e contemporaneamente anti Assad (se no non vale). A questo punto credo che questa atteggiamento "democratically correct" (il sogno di "un nero alla Casa Bianca", oppure "il mondo governato solo da donne", per finire all'apoteosi di "un governo mondiale dell'Onu" passando per "l'Europa Unita" in cui devo ammettere ci sono cascato anche io al referendum di fine anni '80 appena ventenne) abbia purtroppo origini lontane, coltivato gia' forse nel Pci di fine anni settanta, e con cui non si e' fatto i conti abbastanza.

Anonimo ha detto...

Cent'anni son passati,o no?

“Le voci diffuse sui soldi che girano per comprare la stampa e indirizzare i lettori acquistano qui puntigliosamente nome e cognome, ma sono solo fondi straordinari che si aggiungono o si sostituiscono agli usuali fondi governativi: i tedeschi comprano i servizi della «Nazione» di Firenze e del «Mattino» di Napoli, che perciò si vede togliere «il consueto viatico governativo», e ci provano persino con testate al di fuori del campo conservatore, come il radical-progressista «Secolo»; il grintoso triplicismo del «Popolo Romano» viene oliato dall’Austria; la scrittrice-giornalista Matilde Serao i premura di mandare un telegramma di auguri al Kaiser per l suo compleanno […] Martini, parlando anche da membro della categoria, assicura che «questo è il giornalismo italiano». E non se la prende solo con le manovre di una parte, perché l’ambasciatore Barrère e la Francia aiutano la nascita del «Popolo d’Italia» di Mussolini e il direttore del «Resto del Carlino», il faccendiere Filippo Naldi, viene il 20 dicembre a dirgli che bisogna assolutamente dare un sussidio governativo di almeno 25.000 lire a quel nuovo quotidiano che ha il merito di «raccoglie(re) intorno a sé e dirige(re) a un intento patriottico tutta la teppa dell’Italia settentrionale» (pp. 99-100)"

pagine del diario del ministro delle Colonie Ferdinando Martini (pubblicate soltanto nel 1966)

rossoallosso

Unknown ha detto...

solo una precisazione sull'Afghanistan. Era Karmal nel 1979 ad essere stato attaccato dai Mujiaddin o Najubullah? e quest'ultimo fu eliminato dai Talebani entranti o dal regime che lo deteneva incarcerato ed era evaso? Su questo l'informazione non e' mai stata chiara.

Anonimo ha detto...

@Alex1
Purtroppo l'Europa e l'Italia in particolare storicamente sbagliano sempre il nemico,l'Europa Unita senza la Russia non può esistere difatti siamo Stati USA extraterritoriali e se prima esistevano motivi ideologici ora l'avversione alla Russia si spiega solo col fatto della loro autodeterminazione,della loro indipendenza che forse,causa la guerra fredda,nemmeno come URSS avevano. Putin è un Grande senza essere Zar.

ciao

rossoallosso

Anonimo ha detto...

Ci può stare pure la russofobia ma il terremoto in casa Fifa sembra piu' la conseguenza delle parole rivolte da Blatter a favore dei palestinesi,è di oggi l'annuncio che Israele non subirà alcuna sanzione da parte della FIFA

rossoallosso

Anonimo ha detto...

Caro Fulvio...condivido svariate tue idee che hai espresso nell'articolo.... ma vorrei se posso invitarti a leggere questo articolo : Gli jihadisti al servizio dell'imperialismo di Thierry Meyssan http://megachip.globalist.it/Detail_News_Display?ID=120257&typeb=0&gli-jihadisti-al-servizio-dell-imperialismo ....vi sono molti altri articoli analoghi che fanno capire come comunque l'ideologia religiosa islamica ben si avvicina ad altre ideologie di conquista e di potere non solo come il capitalismo ma anche come il nazismo (svariati analisti e studiosi hanno rilevato come l'islam si avvicini per totalitarismo e totale insofferenza agli infedeli più ad altri totalitarismi che hanno devastato l'Europa).... tu mi hai risposto una volta in modo sempre intelligente che gli islamici sono stati massacrati dall'Impero Usa ovunque in medio oriente, che sono stati divisi e manipolati.... tutto vero.... però la loro visione religiosa non credi si esponga a portare i fedeli alla manipolazione? Tu parli della propaganda CIA ed hai ragione, però ha attecchito! Perché? Perchè era così lontana da ciò che faceva credere i fondamenti della religione islamica? Non credo caro Fulvio... sarebbe ora di essere molto timorosi dell'islam come di ogni religione, e la guerra nel mondo come dicono mille e mille saggi è una guerra di potere sulla ricchezza, sul potere economico e finanziario, sulla capacità di intervento militare e di sterminio di massa (che ha assicurato la vittoria dell'occidente capitalista su tutti almeno una vittoria momentanea).... purtroppo l'umanità senza alcuna tracotanza intellettuale dimostra di avere paura di un cambiamento importante che valorizzi tutti gli umani, la ricerca è sempre e stupidamente di una parte che vuole sfruttare e mettere sotto l'altra....invece di una potente e profonda verità che assicuri a tutti un futuro prospero e di pace....dov'è la soluzione? Non lo so ma caro Fulvio se posso permettermi la solita critica non dare più positività all'Islam di quanto non ne meriti....tanto più che non si tratta mai di guerra di religione e mai lo è stato neanche ai tempi delle crociate... cordiali saluti

alex1 ha detto...

Poco fa il ministro Gentiloni, su Radio1 ha detto chiaramente che contro l'avanzata dell'Isis in Iraq "e'necessario prendere contatto con il governo di Bagdad", come pure in "Libia, concordare un intervento insieme al suo governo", invece in Syria, visto che il governo e' "fragile ed isolato", bisogna "provvedere ad un intesa internazionale al piu'presto finalizzata al suo superamento ed alla sua rimozione, sia pure per via politico diplomatica". Serve qualcosa di piu' chiaro per far capire chi appoggia l'Isis e le sue avanzate ed i "raid della coalizzione" altro non servono per coprire le avanzate in Syria, per guidare questi "buontemponi" lontano dagli alleati come i Peshmerga, e rilanciarli contro i "dittatori" ? Che il Corriere della sera ha subito redatto, a tempo di record, un articolo su Palmira occupata, dando voce ai conquistatori dell'Isis, sulle "prigioni e celle per torture di Assad"?Riguardo all'intervento di anonimo sopra, vorrei ricordare che quelle fazioni che dice, sono una minoranza anche se ben finanziata e ben armata, e che finora l'Isis ha ammazzato molti piu' musulmani ed arabi che cristiani ed occidentali? Fra l'altro non ha mai nemmeno minacciato Israele,certo una dimenticanza. Tutte le religioni sono potenzialmente reazionarie, ma anche accettare strumentalizzazioni, porta poi ad oliare I cannoni delle prossime guerre.

alex1 ha detto...

Poco fa il ministro Gentiloni, su Radio1 ha detto chiaramente che contro l'avanzata dell'Isis in Iraq "e'necessario prendere contatto con il governo di Bagdad", come pure in "Libia, concordare un intervento insieme al suo governo", invece in Syria, visto che il governo e' "fragile ed isolato", bisogna "provvedere ad un intesa internazionale al piu'presto finalizzata al suo superamento ed alla sua rimozione, sia pure per via politico diplomatica". Serve qualcosa di piu' chiaro per far capire chi appoggia l'Isis e le sue avanzate ed i "raid della coalizzione" altro non servono per coprire le avanzate in Syria, per guidare questi "buontemponi" lontano dagli alleati come i Peshmerga, e rilanciarli contro i "dittatori" ? Che il Corriere della sera ha subito redatto, a tempo di record, un articolo su Palmira occupata, dando voce ai conquistatori dell'Isis, sulle "prigioni e celle per torture di Assad"?Riguardo all'intervento di anonimo sopra, vorrei ricordare che quelle fazioni che dice, sono una minoranza anche se ben finanziata e ben armata, e che finora l'Isis ha ammazzato molti piu' musulmani ed arabi che cristiani ed occidentali? Fra l'altro non ha mai nemmeno minacciato Israele,certo una dimenticanza. Tutte le religioni sono potenzialmente reazionarie, ma anche accettare strumentalizzazioni, porta poi ad oliare I cannoni delle prossime guerre.

Anonimo ha detto...

Manca un movimento rivoluzionario. C'è solo ( e per fortuna) una Russia (borghese) che rallenta l'espansione dell'Impero. La diaspora e la frammentazione dell'intellighenzia progressista occidentale apre ampie praterie agli sciacalli usraelcristiani. Machiavelli ha detto che il cristianesimo ci ha reso effeminati. Che fosse "omofobo" ( che termine ridicolo!)?

alex1 ha detto...

Intermezzo calcistico. Blatter costretto alle dimissioni,dopo essere stato attaccato da tutti, anche da Avaaz, che lo ha accusato di avere assegnato i mondiali a stati dittatoriali come Russia e Qatar. Evidentemente questa assegnazione va contro la tendenza di isolamento della Federazione Russa. L'uomo potente del calcio e' stato messo sotto pressione per la questione della proposta di espulsione di Israele dalla Fifa, proposta poi ritirata dal governo Palestinese, prima ancora di essere votata. Pochi giorni fa era l'anniversario della strage dell'Heisel, ed il Corriere della Sera non ha perso occasione per parlare male del regime Urss (si era nell'autunno 1982) per avere "nascosto le notizie dell'incidente" accusando la polizia di avere "impedito agli spettatori di entrare" causando l'incidente. Da adolescente che seguiva le partite e ricordo benissimo che vennero inviate delle immagini dalla Tv russa,l'incidente avvenne al 90esimo di Spartak _ Harleem quando alcuni spettatori tentarono di rientrare nello stadio mentre altri stavano uscendo. Le scale di accesso cedettero sotto il peso della folla sulle scalinate di accesso. Credo che le cariche della polizia non siano mai avvenute. A proposito, su Rai 2 dicono che gli "studenti" cinesi hanno creato ad Hong Kong un museo per gli avvenimenti di Pechino nel giugno 1989, chissa se raccontano proprio tutto? Ma poi non dicono che in Cina non ci sia liberta' di parola?

Emilio Borelli ha detto...

Ciao Fulvio, ciao Alex1
a corollario dell'argomento Blatter l'articolo del New York Times che rileva la "strana aritmetica" della FIFA (una nazione un voto...??? ma quando mai!)
http://www.moonofalabama.org/2015/05/imperial-nyt-each-fifa-member-one-secret-vote-is-strange-electoral-math.html

l'unico commento alla questione ci è offerto dal marchese del grillo "io sò io e voi nun siete un cazzo!"

Quanto all'anonimo che classifica tout court l'Islam come "aggressivo", studiandosi un pochetto la storia dell'oltremare ( e non guardando troppi film di crociate varie ) comprenderebbe come tutta una serie di estremizzazioni (che ci vengono descritte quasi come genetiche o endemiche ) del messaggio profetico siano in realtà adattamenti "politici" successivi al 1300; le basi della casa dei Saud son poste a fine settecento da Mohammed ibn Abd el Wahhab i cui eredi dai saud verranno ospitati e questi ultimi usciranno protagonisti grazie alla Gran Bretagna all'inizio degli anni '20 del 1900, la vedo quindi un pò dura attribuire ai veri Salaf (antichi ) la responsabilità dei casini di oggi. Sarebbe come dare a Gesù Cristo (altrettanto rivoluzionario che Maometto) la colpa della Prima Guerra Mondiale!
saluti

Anonimo ha detto...

da bravo complottista quale sono le coincidenze mi risultano sempre sospette e mi riferisco ai minorenni Rom che "giocano"(verbo tragico viste le conseguenze) a fast and furios nel weekend elettorale con un tempismo ed un masochismo perfetto comprensivo di latitanza domenicale e pentimento ad urne chiuse.Non ho prove ovviamente ma a sostenere la mia tesi ci sono le connessioni perchè quando ci si riferisce ai Rom si parla di Islam ,di migranti,di arabi, di russi, usati e subito dimenticati terminati i giochetti sociopolitici atti a favorire chi detetiene il potere che "gioca" sulla paura e le divisioni

rossoallosso

alex1 ha detto...

Ovviamente mi riferivo all'incidente dello Stadio Lenin e non al dramma dell'Heisel. Quest'ultimo forse non fu un fatto solo casuale, ma causato da infiltrati, forse simili agli attuali black blocks?

Anonimo ha detto...

@Alex1

per fare un pò di chiarezza è giusto dire ciò che i media italiani mai hanno riportato e cioè che la rabbia dei tifosi inglesi è stata causata dalla morte di un loro connazionale causa accoltellamento da parte di un italiano fuori dallo stadio e prima della partita e questa è l'unica vittima inglese

rossoallosso

alex1 ha detto...

Per rossoallosso: fra l'altro nello stadio Heisel c'erano diversi ultra' italiani con simboli e bandiere apertamente fascisti.

alex1 ha detto...

Oggi e'terminata la condanna di Tarek Aziz. Come e' stato per Milosevic e come probabilmente sara' per Mladic ed altri esponenti che hanno osato opporsi ai governi democratici ed occidentalisti, alle delibere delle strutture mondialiste ed ai manutengoli jihaddisti,quando in tempi non sospetti erano visti come poveri e desiderosi di liberta'dalla nostra stampa. Sottoposti a processi con accuse sempre cambianti, con udienze rinviate alle calende greche, incarcerati spesso in assenze di sentenze e senza esecuzioni capitali, che oibo' potrebbe infastidire qualche sincero liberal.

alex1 ha detto...

Dal "Manifesto" di ieri sul Donbass c'e' un articolo fumoso relativo all'assassinio di un comandante dell'esercito della Novorossia, che dice apertamente che lavittima era contro la Linea di Putin, ed allude che i mandanti possano essere stati mandati da li. Non solo ma parla con insistenza di sanguinose faide all'interno della direzione politica della Novorossia, fra i quali ci sarebbero dei veri e propri boss e che in sostanza non riescono a fare nulla per soddisfare le necessita della popolazione. Risultato di ricerche accurate o solita svolta "equilibrista" democraticista, gia' vista in molte circostanze, per cui "si a Kiev ci sono anche i nazisti, ma anche dall'altra parte non sono migliori" alla maniera di Pilato?