“Proprio come noi
rivendichiamo il “diritto” di invadere il mondo, così il mondo rivendica il
diritto corollario a invadere noi”.(Anonimo)
“Non mancare, non delegare,
trasforma la tua indignazione nell’esempio del fare per gli altri” (Sergio
De Caprio, “Casa Famiglia dei volontari Capitano Ultimo”)
Una cosa è da premettere
ed è fondamentale: tutto questo gigantesco ambaradan politico-mediatico-misericordioso-colonialista
sui popoli in fuga è finalizzato a trascinare l’opinione pubblica, basita e
presa alle spalle, ad accettare la riconquista coloniale dell’intero
Medioriente. Martellate menti e coscienze fino al necessario ammorbidimento,
Cameron e Hollande, eredi e nuovi
titolari dei più feroci colonialismi della storia, hanno annunciato la
libizzazione della Siria. Partono i bombardamenti. Sulla Siria da spacciare,
non sull’ISIS.
Dalla fogna della politica e dei media, come un nubifragio travolgente, ci piovono addosso
deiezioni come neanche da Goebbels quando parlava del bolscevismo. Il più
ciarlatano, cinico, e sull’argomento fallimentare, dei primi ministri europei,
il nostro, sciacalleggia sul bimbo siriano Aylan e sui popoli in fuga da
crimini di cui è correo. Alla Festa dell’Unità, l’accolita di lobotomizzati che
tributano ovazioni a uno imbarazzante come Alfano e a quanto di destra sciorina
stronzate dal palco, Renzi, sempre più caricatura del Puzzone sul Balcone,
becero e strepitante populista, raglia contro le “bestie”, poverine. “Non è il PD contro le destre (quando mai
la destra è contro la destra?), sono gli
umani contro le bestie”. Riprendo l’ingiusta similitudine, chiedendo scusa
alle bestie, per sottolineare il classico transfert freudiano del bue che dà
del cornuto agli altri buoi. E non è altro che un capo della mandria dei
bisonti (ancora scuse all’animale) uccidentale che lastrica di lacrime e
misericordia, in perfetto sincronismo con il razzismo escludente dei Salvini e
degli altri della presunta controparte, la marcia delle armate Nato sulla Siria,
in soccorso ai propri surrogati jihadisti che non ce la fanno da soli, come già
in Libia.
Sofri, sguattero continuo
Mandria alla quale il
solito microgoebbels Sofri assegna anche il suo cappellano militare, riferendo
dalla colonia israeliana del Kurdistan iracheno, l’invocazione dell’arcivescovo
di Irbil, tale fiduciario del Mossad Bashar Ward, acchè l’Uccidente metta
finalmente i boots on the ground,
spedisca una spedizione coloniale a salvare i cristiani minacciati di
genocidio. Sfugge al corifeo della “polizia
mondiale affidata alle Democrazie Occidentali” che i cristiani in Iraq
erano coccolati e finanziati dall’orrendo regime di Saddam, come anche che
finora i genocidi li hanno subito solo i
musulmani con almeno dieci milioni di morti ammazzati dall’Uccidente, a partire
dalla guerra all’Iraq. Solo in questo paese 1,5 milioni per l’embargo, 2 nella
guerra del 2003 e seguenti, 300mila in Siria, 100mila in Libia, poi Afghanistan,
Somalia, Yemen, africani vari (ed è di gran conforto la notizia che il
presidente del Kirghizistan, Atambayev, rafforzando al tempo stesso la
coalizione Cina-Russia-ex-repubbliche sovietiche-Brics, ha cacciato gli
americani dalla loro ultima base nel paese, Manas, quella vitale per i
rifornimenti al genocidio in Afghanistane Pakistan). Altro che Raul Castro, o
Tsipras.
In questo caso vorrei proprio che mi querelasse, un sedicente
giornalista del “Fatto Quotidiano”. L’indignazione, che un degno titolare della
categoria prova mentre attraversa le pagine estere del 99% della stampa in
edicola e delle tv sugli schermi, in me ha raggiunto il rischio del vomito quando
ho dovuto affrontare la palude di
coccodrilli lacrimanti che era il suo, al solito umanitario, reportage sui
campi profughi siriani in Medioriente. Senza un accenno ai crocifissori e
scuoiatori, per conto Nato-Golfo, dell’Isis e Al Nusra e ai loro ufficiali
pagatori e istruttori, il chierichetto dall’arcivescovo fellone di Irbil fa
fuggire il popolo siriano “dalle
bombe-barile lanciate da Assad” e i popoli mediorientali dal “vaso di Pandora delle migrazioni aperto
dalle primavere arabe” (nientemeno). Sappia, l’opinione pubblica, che “chi ha visto morire i parenti e i cari, chi
ha lasciato dietro di sé ogni avere, ha attraversato frontiere ostili, è
naufragato, ha percorso chilometri e chilometri a piedi con a spalle i loro bambini, è morto
soffocato nei camion”, a chi darne la paternità e chi, di conseguenza, vada
invaso e annientato.
E avesse espresso, il gazzettiere, un minimo sconcerto su quanto
accertato da ONU e giornalisti: che nei campi giordani e turchi, capi e
poliziotti stuprano le rifugiate, bastonano gli attendati, trafficano con
organi di viventi e morti, isolano nel fuoco e nel gelo del deserto i campi,
privano di cure, cibo, acqua. Ma Giordania e Turchia sono nostri alleati. Vi
rendete conto della disonestà intellettuale, morale, giuridica, ontologica?
Qualità del resto condivise dall’ormai consolidata omertà unanime di destra e
“sinistra”.
Non avrai altro dio all’infuori
di me
Per confermare, poi, la militanza di questo arrovesciatore della
realtà nella lobby rabbinica che, anch’essa, si nutre di profughi vivi o morti,
ecco l’immancabile parallelo tra i popoli in fuga da Assad, ma anche dall’Isis
(fatto passare per nemico), e quello ebraico che fugge dal faraone. Formuletta
ossessivamente rilanciata da tutti i foruncoli mediatici che spurgano pus
sionista. Indifferenti allo stridore di un accostamento improprio come quello
di una tragedia planetaria vera e provocata, a una leggenda biblica che ha lo stesso spessore storico della
discesa agli inferi di Orfeo. Invenzione
di chi voleva, a forza di balle,
miti e pulizie etnico-confessionali, imporre alla civiltà pluralistica e
tollerante del politeismo, l’inciviltà tirannica del “non avrai altro dio all’infuori di me”, sennò t’accoppo e vai
all’inferno. Fu quella la vera apocalisse dell’umanità. E non ce ne siamo ancora ripresi, anzi:
Gridano i siriani, più coraggiosi e sinceri di tanti eritrei che,
pur di guadagnarsi l’asilo, diffamano il proprio paese, avallando la propaganda
occidentale che punta alla rimozione bellica di un popolo irriducibile nella
propria autodeterminazione, sebbene impoverito da decenni di sanzioni e
debilitato da una successione di aggressioni belliche dell’Etiopia, sicario
Nato. Urlano in faccia ai loro repressori o soccorritori europei che è l’Isis,
che sono le bande mercenarie jihadiste, dai cui eccidi, atrocità, distruzioni,
sono costretti a fuggire. Lo troveranno presto o tardi, i media, il pavido o
disperato che ne soddisferà la voracità ripetendo la giaculatoria dell’Assad
dittatore e massacratore del proprio popolo, ma è significativo che, dopo
giorni e giorni di nubifragi pietistici sui rifugiati, non sia ancora trovato
un siriano che incolpasse il suo governo.
I siriani, le siriane, istruiti, educati, benvestiti, bianchi di
carnagione, fluenti in inglese, professori, ingegneri, chimici, letterati,
medici, informatici, economisti, matematici, sono dunque i benvenuti nella
Germania vincitrice della lotta di classe. La Merkel, seviziato moralmente una
bimba palestinese da espellere, è la protagonista della “svolta” umanitaria
europea. Grazie al cazzo. Una Germania senescente ha bisogno di manodopera e
quadri di livello. Nessuno dice che quei lavoratori, quadri tecnici, culturali
e scientifici, vengono dal paese del furfante Assad che, insieme a Iraq e
Libia, era tra i più avanzati, emancipati, equi, del mondo “in via di sviluppo”
uscito dalla notte coloniale.
E, detto per inciso, rallegrandosi per l’eccezionale assistenza ai
fuggitivi, sincera e disinteressata, questa sì, di volontarie e volontari tedeschi,
dovremmo riflettere che magari tale umanitarismo può aver a che fare con una
condivisione nata dal’analogo destino subito: la cacciata di 20 milioni di
tedeschi espulsi da loro terre ancestrali come Slesia, Pomerania, Prussia
Orientale, Brandeburgo, Boemia, Balcani, Alsazia, Slesia. 20 milioni che,
analogamente al milione e passa di tedeschi uccisi nella resistenza al nazismo,
da noi sono finiti seppelliti sotto l’idiota cliché antifascista di sinistre e
destre che cianciavano di territori e
popoli liberati.
Aylan, una retroguardia
Ma fermiamoci un attimo sul dolore cosmico che avrebbe imposto a
un UE egoista, indifferente e ipocrita e, del resto, fondata, fin dal
concepimento Cia, su tali “valori”, la famosa “svolta” umanitaria. Quello
suscitato dell’immagine di Aylan, bambino di tre anni, vittima di tali
“valori”. La più significativa delle immagini del bimbo siriano, che hanno
fatto sanguinare tanti cuori di pietra, è senz’altro quella disegnata nella
vignetta, grondante terribile verità, pubblicata qui in alto. A oggi, il
brigantaggio del mandante USraeliano e dei sicari satrapi e Isis, ha ucciso con
le armi 500 bambini in Yemen. Altri, innominati e incalcolati, eliminati dalla
mancanza di cibo, acqua, medicinali, imposta dal blocco genocida attorno alle
coste yemenite. Non figurano. Non figurano i bambini tra i 300mila siriani
massacrati da fame, bombe e atrocità Isisi-Al Nusra, né quelli iracheni, già
500mila grazie all’embargo decennale, né le migliaia della Libia, né le
centinaia dei due stermini – e relativi intervalli - di Gaza, inceneriti dal
fosforo, trafitti dalle bombe a grappolo o a freccette, fulminati dagli eroi di
Tsahal.
Tutti coloro, ma proprio tutti, che ora trasudano commozione,
solidarietà, indignazione, in questo osceno uragano di ipocrisia, sono complici
dell’uccisione di Ettore, della schiavitù della moglie Andromaca, cui avevano
ucciso tutti i fratelli, del figlio Astianatte. Troia rasa al suolo, grazie al
cavallo infiltrato, pari a quello jihadista di oggi. Sineddoche, i troiani, dei
tanti popoli eliminati dalla faccia della terra. Già allora in Medioriente. Senza
avere neanche l’alibi di voler vendicare un ratto. Anzi, anche il ratto stavolta
è opera degli incursori. Vi rendete conto del grado di infamia e di ipocrisia?
Questo Uccidente lo dovremmo definire civiltà?
Due millenni cristiani
Miopi, indossando lenti come fondi di bottiglia, qui si guarda a
pochi centimetri dal proprio naso, mentre la storia incomincia da molto
lontano. Se vogliamo, fin da quel “non
avrai altro Dio all’infuori di me”, poi posto sugli stendardi delle
crociate (ad Acri Goffredo da Buglione passò a fil di spada tutti gli abitanti
musulmani. Saladino, nella riconquista, non torse un capello agli invasori
cristiani) e sulle stragi di eretici e streghe. Pio V, santo per la Chiesa di
Bergoglio, l’11 giugno (l’11 è data preferita dai terminator) del 1561, a
Montalto in Calabria fece sgozzare e impalare 88 luterani. Poi, a Guardia
Piemontese, sempre in Calabria, ordinò il massacro di 2000 valdesi. Effetti del
Concilio di Trento che si ripercossero ininterrottamente, spesso in crescendo,
sia per azione diretta, sia per azione delegata, fino ai giorni nostri. Sta nel
paradigma “Non avrai altro Dio…”. Fino al “Gott
mit uns” sui cinturoni tedeschi, su
cui Papa Pacelli guardò benevolo; fino alla missione cristiana degli
Usa, sulle cui guerre Ratzinger e Bergoglio hanno steso il velo dell’astrazione,
dell’anonimato dei responsabili.
In testa agli squadroni della coalizione Usa-Ue-Israele cavalca il
portabandiera Furio Colombo del “Fatto Quotidiano” e degli stermini israeliani,
spargendo lacrime sui migranti, petali sulla Merkel, fendenti al premier
ungherese Victor Orbàn, cagnaccio cattivo, rigurgito neonazista, per aver
maltrattato i fuggiaschi. Piuttosto, per preferire Mosca a Bruxelles e per aver
capito benissimo che quella delle migrazioni bibliche è una guerra USraeliana
contro ciò che rimane degli Stati pseudosovrani europei. Orban ha, sì, messo
l’inutile barriera al confine della Serbia. Ma l’aveva messa dopo che il suo
paese, di 10 milioni di abitanti, aveva accolto e sistemato 120mila migranti.
Contro i 350mila dell’Europa, 500 milioni di abitanti. Contro i 100mila
dell’Italia, 60 milioni. Avessimo Orbàn, avremmo dovuto accoglierne 600mila.
I capimastro dei muri
Quanto ai muri, deprecati da tutti, ma con particolare virulenza
dalla lobby, Shakespeare avrebbe detto much
ado about nothing, molto rumore per nulla. No ado about everything, avrebbe soggiunto osservando altri muri, invisibili ai non più rumorosi. 3000 km tra Usa
e Messico, con polizia, militari e volontari Minutemen cacciatori di teste intorno al muro; 700 km di cemento
armato israeliano su terra palestinese, altri muri verso Giordania e Sinai, da
dove sparare ai rifugiati beduini e del Corno d’Africa e bloccare anche un solo
concittadino del bimbo Aylan che arrivasse dalla Siria; il muro di Poroshenko
al confine russo per ingabbiare ucraini russi da liquidare; i muri attorno alle
colonie spagnole Ceuta e Melilla; il muro tra Nord e Sud Corea, il muro
urbanistico a rinchiudere gli alieni nelle banlieu… e via murando. Ma per i
misericordiosi strabici, gli unici che esistono sono quelli di Berlino e di
Orbàn. I muri da quest’altra parte sono evanescenti nebbie.
La cretinocrazia al potere da noi, con Pinotti, Gentiloni, la
showgirl Boschi, la stralunata Madia (una che sembra sempre chidersi chi sono,
dove sono, che faccio?), tutta Ia corte dei miracoli intorno al buffone-re,
vaneggiava nella sua incompetenza zannuta di bombardamenti sui barconi, di
droni e forze di spedizione in Libia. Poliziotti di Tsipras pestano rifugiati
siriani e afghani a Kos e Lesbo, così quelli macedoni. Così i francesi a Calais
e i britannici a Dover. Così gli sgherri di Buzzi, Odevaine, Bossi, Fini,
Alfano nei nostri CIE. I poliziotti ungheresi no. Serbi, macedoni lasciano passare
le torme di fuggiaschi, l’Ungheria, sulla quale si è concentrato il caos, pure.
Tutti i paesi hanno provato a selezionare il flusso registrando le persone. Ma
quando lo ha fatto il governo ungherese è scoppiata la riprovazione universale.
E i pochi treni disponibili in un paese non proprio ben messo, che portavano la
gente nei centri di accoglienza per la registrazione (“campi di concentramento” per Colombo) diventavano treni del
sequestro e dell’inganno.
Prendiamoli tutti. Quelli
buoni.
La Merkel non aveva detto:
li prendiamo tutti e 800mila? Già, ma qualcuno s’è scordato di precisare che
aveva anche detto, “solo quelli registrati”.
Che doveva fare Orbàn? 150 automobili tedesche sono andate a prendere i profughi a
Budapest? Plausi, standing ovation. A Budapest e nei villaggi, volontari ungheresi
sono accorsi a nutrire, vestire e dissetare i migranti in transito? Qualche
veloce fotogramma, nessuna riga sul giornale. Dominano su tutto le immagini dei
profughi assiepati attorno alla stazione. Ma quelli che l’Italia renzista ha
fatto e fa languire in stracci e plastica nelle sue stazioni, Ostiense di Roma,
Centrale di Milano???
I paesi “liberati dal comunismo” e poi fortemente
fascistizzati in Est Europa rifiutano
anche un solo bimbetto paraplegico in fuga? Appena un cenno, un dato numerico.
Cameron che si va a pigliare siriani nei campi giordani e turchi per essere
sicuro ch si tratti di elementi educati all’anti-assadismo? Che bravo, ne
prende 15mila. La Cechia apre all’ondata, ma al confine segna le mani con
numeri in pennarello, come succede in tutte le discoteche e, in molti paesi,
agli elettori? Orrore, è’la fine del mondo e la rinascita di Auschwitz.
C’entrerà il fatto che il presidente
ceco Zeman ha cacciato di casa l’ambasciatore Usa che si era permesso di
rampognarlo per essere andato a incontrare Putin e insiste su un minimo di
sovranità anche rispetto a UE e Usa.
C’entreranno le disobbedienze di Orbàn nei confronti delle
incursioni dei cleptocrati di Bruxelles
e Francoforte, o il suo penchant per
i russi, o il suo rifiuto del trattato capestro TTIP? In Ungheria io ho visto
scorrere una vita che non appariva meno democratica di quella nel pochissimo
democratico Occidente euroatlantico. Non avrò certamente visto molte cose,
anche brutte. Ma quando in Occidente si stigmatizza Orbàn come “nazionalista”,
nel contesto europeo attuale, lo riterrei un complimento. Non sono ovviamente in grado di valutare quanta soddisfazione gli
ungheresi provino a essere governati da Orbàn. Ma so valutare benissimo le
diffamazioni che vengono a loro e al loro premier dalla crocchia dei più
corrotti e feroci governanti europei e loro media asserviti. Sa benissimo
come guadagnarsi sopravvivenza nel sistema la “sinistra” degli utili idioti e
amici del giaguaro, Arci, Rifondazione, SEL e vermiciattoli vari, che vanno a
farsi fare pat pat sulla spalla allestendo chiassatine all’ambasciata d’Ungheria
a Roma.
Incominciamo a respingere con ribrezzo la distinzione, che quasi
tutti operano, tra migranti rifugiati provenienti da guerre e paesi insicuri e “clandestini”
, che sarebbero quelli “economici”, o da paesi “sicuri”. Sono tutti
indistintamente fuggiaschi da orrori e miserie provocati dall’Uccidente, oggi e
nei secoli.. Esattamente come erano “economici” e da paese “sicuro” i 27
milioni di italiani che nel corso del secolo scorso fuggivano dalla povertà a
cui li riduceva la dittatura del capitalismo. E vennero accolti.
Commossi fino al profondo del loro nero cuore dal bimbetto bianco
e benvestito, quasi uno dei nostri, con però invisibile dietro di lui la
montagna di bambini uguali da loro trucidati o lasciati trucidare, ora gli
assassini di ieri e di oggi accolgono i siriani (e solo loro). Cameron,
Hollande, Merkel, e perfino il Fuehrer europeo Juncker che, in effetti, di accoglimenti
è superpratico. Nel suo caso, di deliquenti
evasori fiscali e dei loro capitali.
Tutto fa guerra. Tutto fa
schifo.
Tutto fa guerra, ho scritto sopra. Anche l’accoglienza di genti, i
cui paesi le loro guerre e complicità nelle guerre hanno spopolato, privato
delle migliori generazioni, condannato all’estinzione. Svuotare la Siria del
suo futuro, dopo averne decimato il popolo (300mila morti, 10 milioni di
sfollati interni, 4 milioni di profughi, più della metà dei 21 milioni di
siriani) è il complemento della guerra. E’ questo il disegno. In questo corollario
del genocidio sociale la Germania primeggia. Non si uccidono anche così i
popoli? L’angelo Merkel, che gli imbecilli di una sinistra metamorfizzata
adorano, dopo averla satanizzata per lo statocidio della Grecia appena poche
settimane fa, lo sa bene.
Un personaggetto squallido e di infima levatura come Hollande e l’altro
sottoboia Usa di Cameron, tanto si sono commossi per Aylan da correre ora ad
ammazzarne altri, di Ayan. E’ la libizzazione della Siria pari pari, visto che,
come con i tagliateste di Bengasi, né con Al Qaida, né con il suo aggiornamento
Isis, si è venuti a capo della resistenza siriana. Dopo il golpe in Costa d’Avorio,
l’invasione di Mali, Chad e RCA, si espande la “grandeur” gallica. Con gli attentati, scuola ebraica, Charlie Hebdo
e negozio kosher, si erano accesi i motori. Facendo finta di individuare i
propri ascari jihadisti, partono i ricognitori a individuare gli Aylan di tutto il paese ancora libero, per poi affiancarsi
agli Usa nello sterminarne il più possibile con
cacciabombardieri e droni,. Per eliminare dalla scena Assad, ammettono,
mica il califfo.
L’ironia suprema è che,
riducendo in caos e ceneri Libia e poi Siria e poi Iraq e poi Yemen e poi
Nigeria e poi e poi, questi Stati europei non solo confermano il vassallaggio
escatologico rispetto a Wall Street e agli Usa, che ne costituiscono gli
esecutori sul campo. Vassallaggio assegnato all’UE fin dal suo concepimento con
i vari Spinelli e De Gasperi. Facendosi controfigure di Washington e Tel Aviv nelle
scene militari di massa, distruggendo partner, fornitori e mercati nei propri
spazi geopolitici, si tagliano le gonadi che neanche un miliziano del califfo
avrebbe potuto meglio.
Una fava, due piccioni
So’ forti ‘sti americani.
Prima si degnano di far partecipare gli europei a embarghi (vedi Russia) e giochi
di guerra con notevole risparmio per sé, ma ad altissimi costi economico-sociali
e a scarsissimi ritorni per gli “alleati”. Poi gli fanno saltare i fondamentali
economici e la coesione sociale provocandovi l’invasione dei sopravvissuti agli
stermini da loro organizzati. Milioni di rifugiati, da far assorbire nel giro di pochi mesi,
avranno il vantaggio tattico di fornire manodopera a condizioni estensibili
agli autoctoni. Ma strategicamente sono un’arma delle guerra a bassa intensità
condotta da USraele contro l’Europa, per tenere in ginocchio, al guinzaglio
corto e destabilizzato un partner.che non deve covare idee di
autodeterminazione. Due piccioni con una fava: nazioni sconvenienti frantumate
e svuotate, Europa complice, ma a cui si infliggono gli effetti collaterali. E’
dalle guerre balcaniche, fino alla guerra programmata alla Russia, che va
avanti questa tragicommedia.
Far fuori l’Isis? Quando
mai!
Guerra all’Isis, ma morte ad Assad, cioè alla Siria (che poi è
paradossalmente ciò per cui sono stati rastrellati, addestrati, pagati e
lanciati, i jihadisti: questo è il proclama di cancellerie e redazioni. Non c’è
sapiente analista, esperto militare, storico delle guerre, che dica la cosa più
evidente del mondo. Se volessero davvero
far fuori Isis e Al Nusra basterebbe operare come i russi contro Napoleone e
gli angloamericani contro Rommel: tagliarne le linee di rifornimento. Senza
approvvigionamenti nessun esercito sopravvive. Queste linee corrono per la
maggior parte nel deserto, come le concentrazioni militari, visibilissime,
bombardabilissime. E partono tutte da territori e mari Nato, o sotto controllo
Nato e associati: Turchia, Giordania, Arabia Saudita, Qatar, Emirati. Gli
ospedali da campo stanno addirittura nel Golan occupato. Indovinate quanti
giorni, quante ore ci vorrebbero per tagliarle e farla finita con questa peste.
Come con Napoleone, come con Rommel. Del resto, avete visto un solo siriano, un
solo Aylan accolto dai ricconi del Golfo? O dagli Usa? Entrambi promotori primi
di distruzioni ed esodi?
Mors tua vita mea
A scanso di equivoci malevoli, preciso che, imbrogli e complotti
USraeliani o meno, i rifugiati vanno accolti, al di là dell’ipocrisia della misericordia
(‘sto cazzo!) e dei muggiti dei Salvini. La prosperità dell’Europa è stata
costruita nei secoli, nel segno della superiore civiltà e di Cristo, con le
decimazioni e il saccheggio di paesi che stavano meglio prima e che ora bussano
alle nostre porte. Grattacieli, teatri, autostrade, borse valori, monumenti,
palazzi, ferrovie, ospedali, sono stati costruiti con le ossa cementate dal
sangue dei popoli depredati. Secoli di colonialismo efferato e di un neocolonialismo
che poneva al potere ceti asserviti hanno costruito il capitalismo in
Occidente. Ogni, oggi residua, particella del nostro benessere è stata spremuta
da ruberie e genocidi, da devastazioni climatiche ed economiche determinate dal
nostro modello di sviluppo, da colpi di Stato e guerre contro chiunque pretendesse
di vivere alla sua maniera, magari socialista. E non dovremmo accogliere questi
detriti spiaggiati sulle nostre coste? Se
ci lamentiamo del dissesto provocato dall’allagamento, chiediamoci perché non
ci siamo dati da fare per chiudere il rubinetto. Sbattendoci in tutte le nostre
piazze, contro i bastioni di tutti i palazzi, per fermare i poteri dell’apocalisse.
In termini terra terra: per uscire dalla Nato. Nel frattempo non ci resta che
chiedere perdono a tutti, proprio tutti, quelli che arrivano dai cimiteri da noi
allestiti.
===================================================================
Così la mette Beppe Grillo.
Il vecchio esempio dello
stolto che guarda il dito e non la luna che indica è una fotografia
dell'Italia. Vengono presi in esame solo gli effetti senza mai esaminare le
cause, né tanto meno denunciarle per non spiacere a nessuno. Gli effetti
vengono poi chiamati "emergenze" e il gioco è fatto. Appaiono così come
meteoriti cadute improvvisamente dal cielo, eventi imponderabili, quando invece
si potevano tranquillamente evitare. L' "emergenza" profughi sembra sbucata fuori
dal nulla, ma al di là della questione umanitaria, che va affrontata, nessuno ne
denuncia apertamente le cause che risalgono alla destabilizzazione del Nord
Africa e del Medio Oriente da parte delle potenze occidentali. Chi ha
bombardato la Libia? USA, GB e Francia e anche noi grazie all'augusta
benedizione di Napolitano.
Chi ha distrutto l'Iraq e non è poi stato capace di insediare un governo che
potesse se non governarlo almeno limitare i danni? Gli Stati Uniti. In
Afghanistan, stessa storia statunitense con l'Italia nella parte degli ascari.
Quanto ci costa la nostra presenza in Afghanistan? Gli
americani stanno per sbaraccare e a noi toccherà la parte dei giapponesi
sperduti nelle isole del Pacifico dopo la Seconda guerra mondiale. In Siria,
incubatrice dell'ISIS,
ci sono tutti. Nessuno nel governo e nelle varie istituzioni che si alzi in
piedi e dica mai più guerre, mai più acquisto di cacciabombardieri, che
condanni l'industria delle armi (soprattutto la nostra: un business
che non conosce crisi e che consente all’industria militare di affermarsi tra
le prime cinque produttrici al mondo. Tra il 2008 e il 2009, quando tutti i
settori produttivi del made in Italy registravano tassi di crescita negativi,
l’export di armamenti è cresciuto del 74%. ). Meglio la retorica
dell'accoglienza senza accollarsi alcuna colpa per l'esodo biblico che è in
atto e che nessuno sa dove ci porterà.
31 commenti:
Gia' tra le ipocrisie maggiori la terribile "marchiatura"col...pennarello.Tutte le vestali e sacerdoti dell'informazione ,servizi di tg di destra sinistra e centro con musichine dell'olocausto in sottofondo,vocine sussurrate,immancabili personaggi con la papalina in capo,
indignati .Bisognerebbe legarli ad una sedia cogli occhi aperti a forza come in Arancia Meccanica e far vedere a questi bastardi per tre giorni di fila le immagini del tuo docufilm sulla Siria,e far vedere le "marchiature"con che pennarelli le fanno .E questi bastardi non hanno mai speso una parola.
Geniale il paragone con le discoteche.Ci sarebbe da ridere se non ci fosse da piangere.Ma che cazzo e' diventata la gente?Come hanno fatto a lobotomizzare cosi'milioni,se non miliardi di persone?
Grazie per potere leggere non una "diversa"informazione ma L'Informazione,grazie infinite.Poi a volte i commenti tuoi e le conclusioni saranno anche diverse dai miei ma per quanto mi riguarda sei l'unico che fa L'Informazione sulla politica estera in Italia.
Sei libero,gli altri sono servi.Del padrone,del partito di riferimento,delle inserzioni pubblicitarie,del denaro,perfino dei lettori gia' schierati che vogliono sentirsi dire quello che gia' pensano loro.
Luca.
Anonimo 1 e 2
Vi sono grato per i commenti e sono contento che il pezzo abbia suscitato queste forti e lucide risonanze.
Purtroppo il secondo Anonimo ho dovuto eliminarlo per motivi di legali. Conteneva espressioni suscettibili di pesanti conseguenze.
Nulla da rimarcare, trovo che tu abbia reso benisimo il senso di rabbia e nausea che sgorga ascolando damerini incravattati che pontificano,lucrano,godono dello sfruttamento politico-mediatico-economico di gente perbene che chiede solo di essere lsciata in pace ed in base a ciò capisco benissimo le tue ragioni sull'accoglienza senza dubbio glielo dobbiamo anche se così facendo forniamo di calce e mattoni chi il muro ce l'ha già nella testa ed io preferirei si agisse in altro modo.
Notare come dopo essere stata l'aguzzina che in nome dell'ortodossia tedesca strangolava i popoli del sud Europa, sia bastata una dichiarazione sull'apertura ai migranti vittime di guerre effettiva e spoliazione economica uccidentale, per far assurgere la culona inchiavabile a novella missionaria dal cuore d'oro.
Peccato sia la stessa signora che poco tempo fa fece piangere la bambina palestinese dicendole che loro non potevano accogliere tutti, non era possibile.
Potenza del quarto potere.
Mi sono letto tutto di un fiato e mi sono ritrovato:
c'è sempre uno che spacca le tenebre (e non per fortuna)
grazie, prima o poi il sole dovrà sorgere.
Hai fatto benissimo ad eliminare il commento,Fulvio.Me ne ero accorto appena dopo spedito che era improponibile.Rimane uno sfogo che ti ho esternato .
UN abbraccio.
Luca.
8 settembre...non credo affatto che tu abbia scritto per caso questa stoccata contro il potere proprio nell'anniversario del proclama di Badoglio, esempio paradigmatico di fariseismo.
A proposito di "settembri" -tristi associazioni di idee, non mi sento positivo questa sera, mi spiace- ci siamo appena lasciati alle spalle la ricorrenza del massacro di Monaco: la prima notizia diffusa internazionalmente fu che tutti gli ostaggi erano stati liberati, invece, (cazzarola!) li avevano ammazzati tutti e rimarrà sempre il dubbio su quante pallottole sparate dai "liberatori" abbiano in realtà colpito gli innocenti anziché i banditi (ed uso quest'ultimo termine nella sua originaria accezione). Ma i giochi non furono bloccati: the <show must go on ed i caccia israeliani si alzarono subito per andare a bombardare i campi profughi palestinesi. Col prossimo 16 saranno quarantacinque anni dall'inizio del massacro perpetrato da Hussein di Giordania contro il suo stesso popolo; sì, perche il cosiddetto stato giordano è null'altro che un gioco di prestigio realizzato dagli inglesi per sistemare la dinastia ashemita: prima del 1946 non c'era alcuna differenza tra quegli arabi che fossero nati ad est oppure ad ovest del Giordano. Un massacro che ha fatto più morti tra i palestinesi che tutte le guerre contro Israele dal 1948 in poi.
E adesso il degno discendente di quel blasonato assassino sta collaborando a fare a pezzi l'ultima repubblica Baʿth, l'ultima spina nel fianco per i re del petrolio ed il loro più povero tirapiedi.
A proposito di Israele e di muri...tanti condannano il muro che l'Ungheria, (ma non solo l'Ungheria) sta costruendo per limitare l'afflusso di profughi, peraltro dopo averne ospitati di piu' di altri stati che gridavano "all'invasione". Nessuno pero'ricorda il muro che I sionisti di Tel Aviv hanno fatto costruire per non consentire il libero passaggio agli abitanti autoctoni e sancire de facto l'annessione di territori che gli stessi accordi di Oslo lasciavano sotto il controllo palestinese. Ma molti si permettono solo di osservare in quell caso che "il muro funziona". Tranne pochissimi giornali, fra I quali credo ci sia "il fatto quotidiano" nessuno riporta che il fotografoitaliano che ha ripreso l'aggressione ad un ragazzo palestinese di 12 anni con il braccio ingessato sia stato sequestrato, minacciato e malmenato dall'esercito dell'"unica democrazia del Medio Oriente"
Oggi e' l' 11 settembre, sono passati gia' 14 anni dal false flag che ha segnato le vite di tutti noi ma almeno si e' attenuata l'ondata di ipocrita falsa retorica dei primi anniversari; la guerra infinita scatenata dall'elite sanguinaria e folle che ci guida pero' va avanti, con un presidente nero e un papa gesuita che si spaccia per terzomondista...poveri noi.
Ecco sul giornal "repubblica" la solita indiscrezione presa dall'autorevole sito "Quotidiano.net" secondo il quale si da credito ad una delle solite storie che I due Maro' non avrebbero sparato contro I due poveri pescatori perche' "i proiettili sarebbero non compatibili con quelli in dotazione alla Nato perche'la lunghezza non corrisponderebbe". Prima un'altra indiscrezione diceva che il calibro non coincide. Come avevo detto in un altro post, non si smette di cercare di far passare i due Maro' come eroi, per cui secondo l'ex Terzi era leggittimo sottrarli alla giustizia anche tradendo un impegno solenne con un paese che aveva comunque garantito un trattamento piu' che umano (niente carcere, licenze per rientrare in Italia ad ogni circostanza) agli imputati. Mai una volta che si riportano le parole dei pescatori.
Giudicate voi.
http://www.repubblica.it/esteri/2015/09/11/news/maro_i_proiettili_che_hanno_ucciso_i_pescatori_indiani_non_sarebbero_dei_fucilieri_italiani-122679444/?ref=nrct-1
Una riflessione :ma davanti a tutte queste notizie quanti sono i giovani che fanno politica attiva o perlomeno si interessano?In fin dei conti,non fosse altro che per interesse personale,dovrebbero essere preoccupati dell'andamento delle cose.Giusto che vadano in disco,ai concerti,dietro al sesso opposto.Ma con tutte le opportunita' di informarsi questi usano i social solo per i messaggini d'amore...Ma dove cazzo hanno il cervello ?All'ammasso?A volte li vedi disorientati,col sorrisino,come pecorelle che vanno al macello quando bofonchiano :"Non ho un lavoro,non avro' mai la pensione..."Sconfitti prima di lottare.Se si guarda chi commenta le notizie soprattutto di politica estera si capisce che sono quasi tutti adulti ed anziani.E ora si dicono e si atteggiano a ggiovani fino a 40 anni!L'altra sera c'era una trasmissione su Ibiza.Impressionante,dondolavano come cobra al ritmo ipnotico tecno-dance con un braccino in alto mollemente agitato avanti e indietro,nell'altra mano il bicchiere in mano,occhiali da sole.Alcool,tatuaggi,muscoli,mise da zoccole.E non mi dire Fulvio,sulla base di quella sparuta minoranza che trovi ai tuoi incontri,che non e' cosi'.Perche e' cosi'.E non accetto neanche le scusanti,avrebbero tutti i mezzi per ragionare.Ma ci vuole impegno.Dante li avrebbe messi tra gli ignavi,a ragione.E forse si meritano tutto quel che gli capitera'.Sono generazioni di europei ed americani per le quali le lacrime saranno sprecate.
Luca.
Anonimo@
Non è molto dignitoso coprire la propria inerzia o impotenza con il discorso il mondo è merda.
La storia ci dimostra che sono le minoranze a cambiare il mondo
Non so se Corbyn riuscirà mai a fare del Regno Unito un paese civile. Ma il livore che trasuda da questo commento del giornale sionista "progressista" Haaretz è incoraggiante.
http://www.haaretz.com/news/world/.premium-1.675748
Leggevo ieri da "libero" che la tanto decantata generosita' della Germania per l'accoglienza dei profughi siriani e' controbilanciata dall'espulsione di migliaia di balcanici (albanesi in particolare) in quanto "poco specializzati". Tale notizia viene confermata da altre fonti.
dovrebbe diventare virale questo bel pezzo di Foliero:
http://umbvrei.blogspot.it/2015/09/la-miseria-umana-ancora-una-volta-i.html
Molto interessante, Rossoallosso.
Foliero ripercorre, fra l'altro, la squallida carriera di Massimo Cavallini, professionista denigratore del Venezuela che spurga sulla pagina esteri del sito del Fatto Quotidiano. Ribattezzato Superciuk (il supereroe che rubava ai poveri per dare ai ricchi) da un arguto commentatore, Cavallini ha una claque di nostalgici degli squadroni della morte, alcuni dei quali si spacciano per venezuelani scrivendo "que" al posto di "che", regolarmente travolta dai commenti delle persone civili (come me, modestamente).
sono d'accordo con Luca. Meglio morti che Intelligenti e Consapevoli...e allora, sia fatta la loro volontà
saluti
Azzurra
Scusate se c'entra poco, ma finalmente è uscito sul Corriere la storia di William Pezzullo, uomo reso cieco ed invalido al 100% dalla sua ex fidanzata, che lungi dall'esecrazione rivolta all'avvocato che fece schizzare dell'acido diluito alla famosa Annibali, (premiata da Napolitano e trattata come eroina modello da sbattere in faccia a tutti gli uomini, potenzialmente "violenti"), ma in piena attività e senza lesioni permanenti, risulta essere non in galera (condannata ad 8 anni, invece dei 20 risrvati all'autore del misfatto precedente) ma in una comunità gestita da suore dalle regole tanto dure che si è fatta mettere incinta e questo certamente le risparmierà altre pene, visto che è in attesa di un processo per stalking. Pensavo che il fondo si fosse toccato con la vicenda Levato, ma mi sbagliavoChissà cosa ne pensano quelle femministe pasdaran tipo Luisa Betti che continua a sporcare un giornale come il Manifesto, o le tante che accusano l'Iran di discriminare le donne perchè hanno osato processare l'uxoricida Sakineh.Poi liberata, ma nessuno o quasi lo sa. Scusate per lo sfogo.
http://brescia.corriere.it/notizie/cronaca/15_settembre_16/sfregia-l-ex-fidanzato-l-acido-ora-aspetta-figlio-comunita-240f5ea8-5c46-11e5-83f0-40cbe9ec401d.shtml
Articolo PERFETTO. Che dire altro ? Vorrei solo aggiungere qusto: non fare dei profughi un coacervo di 'vittime' e basta. Tra loro anche parecchi mestatori, uomini d'arme sfuggiti alla galera, trafficanti d'ogni genere, ladri e assassini ( giustamente privi di documenti per evitare il riconoscimento: guarda caso, quello che viene stigmatizzato dai media ...), donne con uno sguardo che fa paura, lo sguardo di chi sa perfettamente cosa fare e dove andrà a farlo, senza pietà ( trafficanti anch'esse in esseri umani, specie se piccoli ed indifesi )e quant'altro, senza dimenticare CHI li dirige alla meta, ben palestrati ed in carne: tutta la pattumiera di questo mondo infame.
Unknown@
Tutto quello che scrivi non mi risulta assolutamente. "Donne con uno sguardo che fa paura" rasenta davvero il ridicolo. Pare cha parli Salvini,
Caro Unknown,
questa è una delle donne che fa paura, con lo sguardo di chi sa cosa fare e dove andrà a farlo. E sono donne benestanti, spesso italiane al 100% e con un buon avvocato dietro. E spesso con la stampa benevola. Non ho mai sentito dire "profuga nei centri di accoglienza accoltella o sfigura con acido ex fidanzato per purificarsi". Senza voler santificare nessuno, i migranti sono esseri umani. Forse mi sbaglio ma su questo Salvini è più umano di te.
comunque leggiti oltre al link precedentemente attaccato, anche questo, risalente all'epoca dei fatti.
http://brescia.corriere.it/notizie/cronaca/12_settembre_24/studentessa-con-acido-mi-maltrattava-l-ho-sfregiato-andrea-pasqualetto-2111944105512.shtml
http://brescia.corriere.it/notizie/cronaca/15_settembre_16/sfregia-l-ex-fidanzato-l-acido-ora-aspetta-figlio-comunita-240f5ea8-5c46-11e5-83f0-40cbe9ec401d.shtml
Ripensaci
Si sbaglia Grimaldi. Io conosco una donna extracomunitaria che fa paura (e ca..re). Si chiama Hilary.......
anonimo@
Apprezzo la precisazione. Fin lì ci siamo.
L'amministrazione Obama Clinton Mc Cain taglia i fondi ai ribelli tagliagole. Ormai non lo nascondono più nemmeno gli organi di stampa più allineati. Cosa altro serve per capire la "crisi" siriana?
http://www.corriere.it/esteri/15_settembre_18/siria-usa-tagliano-aiuti-ribelli-solo-5oo-addestratori-invece-5mila-d11be976-5d87-11e5-aee5-7e436a53f873.shtml
Allucinante la vicenda dell'assemblea sindacale al Colosseo.Anche uno che odiasse ideologicamente il sindacato dovrebbe ,se normodotato di cervello,capire a quale punto di negazione della realta' ed insulto al buonsenso siamo arrivati.Questi lavoratori hanno DIRITTO ad una assemblea,l'hanno richiesta REGOLARMENTE perche' DA MESI non viene loro PAGATA una parte dello stipendio.Se questa assemblea non e' stata comunicata per tempo al pubblico,alle guide ed ai tour operator non e' colpa dei lavoratori.Responsabili sono i dirigenti.Se poi non vengono pagati il primo a doversi SCUSARE e cercare di porre rimedio dovrebbe essere proprio quel FRANCESCHINI che si indigna,dall'alto dell'auto blu e del lauto stipendio che prende da una vita.Ovviamente il coniglietto mannaro ,col boeing gia'ordinato,invoca un decreto legge contro quei criminali che con il loro lussuoso stipendio di 1200 euro osano chiedere il pagamento degli straordinari.La maggior parte della gente,tragicamente,basta leggere i commenti sui blog,e' contro i lavoratori.Saranno tra loro anche quegli idioti che cuociono aggratis le salcicce alla festa dell'unita',facendo i selfie conl coniglietto e con Hollande.Loro quelle salcicce le lasciano alla plebe,vanno dal "pluristellato"Bottura.Come del resto col boia israeliano si erano "ristorati" all'Enoteca Pinchiorri.Fanno proprio una vita da re,questi "democratici".Poi ci mostravano scandalizzati le "lussuose" residenze di Gheddafi e di Saddam.Invece il Quirinale e le "tenute"presidenziali sono proprio posticini modesti.
Ricordo ancora lo "yacht"di Saddam.A Viareggio lo avrebbero messo in una banchina nascosta per la vergogna...Ma hanno il coraggio di fare la morale ai guardiani del Colosseo e di Pompei,loro ,che per un pranzo di "lavoro"a spese nostre spendono a testa la paga mensile di questi profittatori,di questa vergogna dell'Italia...
Luca.
http://www.psuv.org.ve/temas/noticias/comite-victimas-guarimbas-pablo-iglesias-leopoldo-lopez/#.Vf0bYWdO7cd
Questa è Storia con la esse maiuscola mica cazzi!! Con una logica stringente e senza perifrasi si denuncia la disastrosa ed ipocrita "politica" Uccidentale
https://www.youtube.com/watch?v=H8Ra1ACKFYA
Mi sorprendo che non hai sottolineato - che i profughi siriani giovani, belli e colti - sono in realta' dei disertori, sicuramente ci sara' stat una chiamata alla leva e che anche nell'Itaglia buonista, in regime di guerra, farebbero una brutta fine e di certo non vogliono tornare in Siria, li aspetterebbe il plotone di esecuzione.
Mi sorprendo che non hai evidenziato - che i profughi siriani giovani, belli e colti - sono in realta' dei disertori, sicuramente ci sara' stata una chiamata alla leva anche per i figli di papa' e che anche nell'Itaglia buonista, in regime di guerra, farebbero una brutta fine e di certo non vogliono tornare in Siria, li aspetterebbe il plotone di esecuzione.
Mi sorprendo che non hai evidenziato - che i profughi siriani giovani, belli e colti - sono in realta' dei disertori, sicuramente ci sara' stata una chiamata alla leva anche per i figli di papa' e che anche nell'Itaglia buonista, in regime di guerra, farebbero una brutta fine e di certo non vogliono tornare in Siria, li aspetterebbe il plotone di esecuzione.
Lanzo@ questa è un'interpretazione di chiara marca Cia.
Ed è una sciocca provocazione.
Posta un commento