mercoledì 2 giugno 2021

Forum di Visione Tv con Francesco Toscano --- IL PRIMO GIORNO FU LA CREAZIONE

 

https://youtu.be/uucleCTzuLs 

Inoltro un interessante dibattito su una questione che offre svariate ipotesi, anche mutevoli nel tempo, su cosa abbia davvero originato il virus della pandemia, o fantapandemia. Le posizioni sono, in 

Martedì sera nel noto forum di "Visione TV", una delle più valide voci di contrasto alla narrazione autoritaria ed esclusiva dei signori del Sistema, ho partecipato, insieme al  moderatore di vaglia, Francesco Toscano, e agli altri ospiti - Franco Fracassi, giornalista, Gianluca Marletta, antropologo e sociologo ed Enzo Pennetta, biologo e farmacologo - al rinnovamento della disputa sull'origine del Covid 19, se spontanea o fabbricata, se usata o manipolata. Ammettendo, peraltro, tutti noi, che la prova provata dell'una o dell'altra ipotesi non c'è e, come per Piazza Fontana, non ci dovrà essere mai. Quanto a me, non me la sento di pronunciarmi, ma mi sento di dire che la cosa più importante è capire e dire cosa di questa 

Washington alla Cina: sei stata tu!

La discussione è ripartita dagli USA, dove politica e media conformi, hanno rilanciato per l'ennesima volta, tra altre varie a seconda degli umori geopolitici, l'ipotesi del virus uscito dal laboratorio di Wuhan. Peraltro a gestione internazionale, soprattutto USA (Fauci &Co.). Virus "cinese" dunque, come vuole la vulgata sinofoba, da Obama a Trump a Biden.. Strumento molto adatto ad accompagnare e rafforzare in termini geopolitici il confronto USA-Cina. Un confronto-scontro ad alto tasso propagandistico, a sostegno della contesa per i Mari Cinesi del Sud, da inibire a Pechino, ai presunti maltrattamenti dei musulmani Uiguri in Xinjang, alla destabilizzazione "colorata" del Myanmar e di Hong Kong. 

Lo dico mantenendo tutte le mie riserve sulla Cina in quanto ultracapitalismo (sebbene di Stato), sorveglianza sociale e prospettiva digitale distopica. Quanto meno l'espansionismo cinese della Via della Seta è una globalizzazione che si esprime senza guerre, sanzioni e colpi di Stato. 

Ciò che, con ogni evidenza, si adombra in questa narrazione della fuoruscita del mostro da Wuhan è il sospetto destinato a diventare convincimento che il virus sia stato lì o fatto scappare, o creato, o magari messo a punto sulla base di precedenti Sars. E' significativo, se non rivelatore, che la teoria venga ora ridiffusa a partire da Washington. Lì cova le sue uova quel coacervo di neocon, servizi segreti, Pentagono, al quale si possono attribuire gli esperimenti su armi biologiche condotte negli anni '50 addirittura nelle metropolitane della madrepatria. Il seguito s'è visto in Vietnam, con la diossina (Agente Orange della Monsanto) e il Napalm, come pure nei gas affidati ai jihadisti in Siria. Poi, a seguire in giro per il mondo, compreso il famigerato Antrace, che andò a colpire gli avversari della versione ufficiale dell'11 Settembre e poi risultò prodotto e uscito dal laboratorio militare USA di Fort Detrick. 


Quanto all'altro mostriciattolo killer, il Novichok, utilizzato dai russi per togliersi dai piedi fastidiosi dissidenti e fornire all'Occidente che li assedia nuovi motivi per stringere quell'assedio, peccato davvero che il suo centro di produzione sia britannico, il laboratorio militare di Porton Down, a due passi da Salisbury, dove i due Skripal sarebbero stati avvelenati.

Quindi qualsiasi narrazione esca, o venga supportata da quelli di Washington con cagnolini al seguito, va presa con le lunghe pertiche del dubbio. E quando l'ottimo Franco Fracassi rileva con strizzatina d'occhio che, guarda un po', quasi tutte le epidemie si sono diffuse nei pressi di basi USA, risponderei che nelle quasi mille basi americane (quelle dichiarate) sparse nei continennti, non mancano mai laboratori chimico-biologici, per cui è l'epidemia che, forse, si ritrova tra i piedi una base e non il contrario. 

L'influenza naturale colpisce ogni anno un po' ovunque. Possibile che un'arma biologica scatti nelle stesse settimane in ogni angolo del mondo? Gli scienziati sono concordi nel rilevare che quello in atto è un Coronavirus come tanti altri precedenti e, come questi, un po' mutato, più contagioso, ma sempre Sars è. Il resto, per farne il Leviatano peggiore della Storia, lo si deve a gestione e propaganda. E su questo non ci piovono i milioni di morti di tutto, con, a volte, un po' di Covid, ma poi tutti di Covid.

Insomma, per quanto sia assolutamente lecito, e anche intrigante rilfettere e dibattere su creazione o evoluzione, naturale o manovrata, del virus, e sua uscita libera spontanea o sollecitata, a me non pare che, nelle temperie dalle quali siamo sbattute come fuscelli nel maremoto, questa termatica debba preoccuparci più di tanto. Serve, semmai, ad alzare l'asticella del tasso di malvagità e demenzialità dei responsabili di tutta l'operazione Covid, quando finalmente si troveranno davanti a un giudice. E qui non è che a Visione TV manchino le opportunità, infatti sistematicamente prese al volo e utilizzate a favore di  nostra scienza e coscienza.

Scienziati di serie A e scienziati di serie C

A questo proposito mi è parso utile citare la classifica, in base all'universalmente riconosciuto Indice H, del rango scientifico dei nostri scienziati, amministratori della nostra vita e salute, con quello di altri che non concordano con la narrazione dominante e risultano però assenti da schermi e giornali. Il confronto è altamente istruttivo. L'eccellenza sta sopra i cento punti, con punte oltre i 150. Tra 50 e 100 si sta nella passabile media. Sotto i cinquanta si è fuori contesto. Ebbene, quasi tutti i "nostri" si riducono a due cifre, perlopiù sotto i 50. 

Enzo Pennetta mi obiettava che nella scienza non dovrebbe valere il principio di autorità. Sarà, ma qualcosa vorrà pure dire alla gente che i migliori, perchè dissidenti, sono esclusi dalla vulgata che ci viene invece propinata dai peggiori.

Tocca ai ragazzi. Nonostante tutto sono ancora troppi.


 
Stiamo al momento assistendo, paralizzati dallo stupore e dallo sgomento, all'autorizzazione a Pfizer, da tutte le entità di vigilanza, USA, UE e nazionali, di infliggere vaccini anche ai ragazzini dai 12 ai 15 anni e poi, come già previsto, da zero a 12. Questo, dopo che tutti gli scienziati sanno che in quel gruppo d'età si è immuni al 99,890%! Questo, dopo aver già fatto fuori, a forza di detenzione e cure mancanti e di effetti avversi da vaccini, una buona fetta di popolazione anziana, come Bill Gates e l'intera cosca raccomandano. E' il mostruoso esito di una evoluzione, non del virus (che per molti resta quello dell'influenza nelle sue continue mutazioni e che stupefacentemente è, dopo centinaia di ricorsi annuali, del tutto scomparso!), bensì della sinergia tra chi si fa i miliardi sulla nostra salute e chi pretende di rappresentarci e cautelarci.

 


Come è nato, o come è stato addestrato?

Più di cosa sia successo a Wuhan credo che dovrebbe saltare addosso alla nostra attenzione/indignazione il dato di come questa opportunità (o questo manufatto) sia stata colta, adoperata e verso quale fine ci stia portando: avete presente il suicidio collettivo dei lemming, ma anche di scorpioni, delfini, balene, imposto da qualcuno che sapeva cosa si andava facendo?

Il Gruppo del "Corporate Europe Observatory", ricercatori che s'impegnano a rivelare all'ignara opinione pubblica a quali assoggettamenti si offrano le membra di Europa. Al confronto la sua disponibilità alle voglie di Zeus resta un esempio di pudico ritegno. Pensate che sia indecente e dovrebbe essere del tutto illegale che i nostri parlamentari, ministri, presidenti, si prestino ai tentativi di influenza, se non di plagio, se non di corruzione, di occulti persuasori dagli interessi loro? Siete in pochi. 

 


Ma in pochissimi siete coloro che sanno - e s'indignano - che almeno 300 lobbisti di Big Pharma risiedano in permanenza a Bruxelles, sulle spalle di parlamentari e commissari, e li manovrino al suono, solo nel 2020, di oltre 36 miliardi di euro. Ci scandalizziamo che a capo dell'EMA, agenzia UE che autorizza i farmaci, soprattutto quelli di società vaccinare che, ogni due per tre, vengono condannate a miliardi di ammende e risarcimenti per i danni causati, sieda la signora Emer Cooke?  L'affidabile dama irlandese è stata per decenni lobbista di Pfizer, Moderna, Johnson&Johnson (società testè multata per 1,2 miliardi per aver, coscientemente, mescolato per trent'anni fibre d'amianto al suo baby talco, con l'esito di migliaia di corpicini divorati da asbestosi e tumori polmonari.

E noi continuiamo a comprare automobili da chi ce li vende con i freni marci.

Chiudo con Franco Fracassi, valido figlio di Claudio, mio amico e direttore del settimanale "Avvenimenti" sul quale ho scritto per anni, per contestargli un'altra informazione. "I complottisti non esistono", ha così esordito il bravo collega. Evidentemente ha inteso evidenziare la strumentalità, abbastanza idiota, di un dispregiativo che prolifera tra coloro che si seccano quando qualcuno scopre le loro mutande sporche.

 


Ma, come insegna Orwell, mai cadere nel trucco della neoloingua dei dominanti per i quali, tra le altre inversioni, pace è guerra e viceversa. Oggi, per esempio, la tratta degli schiavi è diritti umani. I complottisti ci sono eccome! E ci sono sempre stati. E noi ce la siamo passata male e malissimo per non averli identificati come tali. Perchè, secondo voi, non brigano, cospirano, complottano quelli che si riuniscono in Bilderberg, Trilateral, Aspen Institute FEM, OMS,  nei vari gabinetti di governo, nei vari consigli di amministrazione, tutte stanze chiuse dalle quali filtra solo quanto ne deve filtrare e di cui subiamo gli effetti solo quando ci grandinano addosso? Senza mai rendercene conto. Non ne è maestra la Chiesa? Non è lo strumento operativo della mafia?

Senza complotti imperscrutabili questi quattro psicopatici non reggerebbero un giorno. Darci del complottista per farci bere le loro panzane e infamie. Freud lo chiamerebbe il classico transfert. Se ora dicono che il virus è uscito dal Lab di Wuhan, per caso o per causa, l'asserzione va trattata come l'atomo: spaccandola e guardando cosa c'è dentro.


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