https://rumble.com/v2ekztu-beccata-del-picchio-8-puntata.html
400
soldati italiani sono morti, 8000 sono malati, ma ai nostri generali, affetti
da Crosettite acuta, non gliene potrebbe fregare di meno, anche perché sono
loro che li hanno mandati a morire, senza protezione, tra le schegge, le
polveri radioattive, i residui tossici delle bombe all’uranio da loro lanciate
(o fatte esplodere) su Iraq, Jugoslavia, Somalia, Sardegna (ospitanti: i
poligoni).
E
ancora molto di meno, anzi del tutto, gliene potrebbe fregare a questi crosettisti,
ontologicamente irresponsabili e impunibili, dei milioni di iracheni, o
bosniaci, o serbi, uccisi, o frantumati nella salute per secoli, spesso neonati. Tanto più che ora la guerra ci
viene presentata come normale e inevitabile, pure giusta. Genocidi ma buoni,
nel nome dei diritti umani.
La
regola, nel tempo dei diritti umani, è questa. La propagano i caricatori di
munizioni mediatici, come la nota Francesca Mannocchi, formidabile icona di a
cosa si è ridotto il giornalismo in Italia, annosa sviata in Ucraina, dove fa
volare mongolfiere di balle, che applica il rossetto sul muso orripilante dei
missili all’uranio, ora elargiti anche agli spendibilissimi ucraini: non sono
poi tanto nocivi….
E’
gente allevata nel pollaio di Klaus Schwab, scopritore e addestratore di Young
Global Leaders da destinare all’esecuzione strisciante, o istantanea, a seconda
dei mezzi idonei, dei popoli che sono stati mandati a mutilare, contaminare,
uccidere.
Si
annuncia la decima giornata di mobilitazione e blocco totale in Francia e, sollevandosi
sulle sterminate folle lame di ghigliottine cartonate, torna possente l’immagine,
lì sotto, di Luigi XVI e di colei che voleva nutrire con brioches i morti di
fame che si accalcavano sotto gli ori e le ostriche di Versailles. Siamo alle
solite: Parigi val bene una rivoluzione. 300 città in fiamme reali e
metaforiche, 3 milioni in piedi e in movimento. Ed è alle soglie la decima giornata.
A dispetto delle teste civili fracassate dai flic, degli arresti e,
soprattutto, dei tagli di busta paga, susseguitisi di festa di lotta in festa
di lotta.
E
in Germania si prende nota. Bloccati treni, trasporti urbani, aeroporti. Da noi
ancora nulla. C’è Crosetto che ci tiene a bada con i suoi comitati per la “Diffusione
e valorizzazione della cultura della Difesa”. Del resto,, siamo messi tanto
bene.
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