mercoledì 5 maggio 2010

AMERICA LATINA, LAMPI DI GUERRA E DI RIVOLUZIONE























Dal punto di vista dell'Oriente del mondo, il giorno dell'Occidente è notte / In India coloro che portano il lutto si vestono di bianco / Nell'Europa antica il nero, colore della terra feconda, era il colore della vita e il bianco, colore delle ossa, era quello della morte / Secondo i vecchi saggi della regione colombiana del Chocò, Adamo ed Eva erano neri e neri erano i loro figli Caino e Abele / Quando Caino uccise suo fratello tuonò la collera di dio / Davanti alla furia del Signore l'assassino impallidì di colpa e paura e tanto impallidì che rimase bianco sino alla fine dei suoi giorni. Noi bianchi siamo, tutti, figli di Caino.

(Eduardo Galeano)


Al link in basso troverete un breve video della cerimonia svoltasi a Roma nell'anniversario dell'indipendenza del Venezuela, girato da Marco Diotallevi, con intervista all'ambasciatore Luis José Berroteràn Acosta. Ricordarci del Venezuela e sostenerlo spetta a tutti gli internazionalisti ed antimperialisti, specie ora che Obama, preparando il terreno con una forsennata campagna mediatica di menzogne e diffamazioni contro i paesi latinoamericani affrancatisi dal colonialismo Usa, minaccia azioni di forza e manovre di destabilizzazioni contro questa punta avanzata del movimento di emancipazione latinoamericano.


Sette basi Usa nel narcostato uribiano della Colombia, dalle quali i gangster yankee possono spaziare impunemente per tutto il paese requisendo aeroporti, porti, centrali elettriche, centri strategici, alla faccia della sovranità nazionale, esonerati dal controllo della giustizia colombiana. Quattro nuove basi Usa in Panama, due basi Usa nelle Antille Olandesi, Haiti occupata e trasformata in base d'assalto a due passi da Cuba, operazioni secessioniste innescate facendo leva su settori reazionari in Nicaragua, Bolivia, Ecuador, Paraguay. Costanti provocazioni contro il Venezuela con invasioni dello spazio aereo da parte di jet militari Usa e incursioni di paramilitari colombiani. Nuovi accordi militari con Perù e Brasile.


Lo scatenamento contro Cuba e contro Hugo Chavez dei media e dei politici di regime e di finta opposizione, in Italia, obbedisce agli input che provengono dalla Casa Bianca e da Israele, i cui esperti Mossad sono gli istruttori degli squadroni della morte e delle bande terroristiche che da decenni imperversano nei paesi latinoamericani da addomesticare.


Non dimentichiamoci del segnale dato dall'imperialismo in controffensiva con il colpo di Stato in Honduras, piattaforma Usa tradizionale per le aggressioni e il terrorismo di Stato contro i paesi del Centroamerica e dei Caraibi. Mentre al mondo si cerca di dare, attraverso la cortina fumogena di finte elezioni, l'illusione della normalizzazione, in Honduras si accentua la repressione della resistenza antifascista popolare, si intensificano gli assassinii mirati di esponenti della Resistenza, di giornalisti, di semplici militanti, si cacciano con la violenza i contadini dalle terre per restituirle ai grandi latifondisti che se ne erano impadroniti con la frode e ne hanno fatto un uso devastante di pura speculazione monoculturale. Le multinazionali agroindustriali, forestali e minerarie sono tornate al loro regime di sfruttamento feroce, dopo che il presidente fantoccio, Pepe Lobo, anche lui garantito da teste di cuoio israeliane, ha per primo atto politico cancellato le limitazioni imposte a questi predatori dal presidente destituito Manuel Zelaya.


Il silenzio su quanto avviene in questa regione, dove si sta lottando per sostituire alle devastazioni e predazioni del "libero mercato" un modello di giustizia sociale, uguaglianza, salvaguardia dell'ambiente, sovranità nazionale, solidarietà tra i popoli, è frutto della cospirazione imperialista e dei suoi ascari europei, come dell'ignavia e del degrado politico e morale delle sedicenti sinistre. E' un silenzio che abbiamo la responsabilità storica di rompere: l'avanzata dei popoli dell'America Latina, come esemplarmente documentata anche a Cochabamba nei convegni mondiali del clima, dell'acqua e della madre terra, in contrapposizione ai demenziali abusi dei cosiddetti "Grandi", è la garanzia di una possibile, di un'indispensabile, sconfitta del capitalismo nelle sue feroci convulsioni agoniche, delle sue rapine, dei suoi genocidi ed ecocidi. E' la luce in fondo al tunnel. Indica la via della salvezza per l'umanità.



4 commenti:

Lilith ha detto...

POERU! People of Europe Rise Up!
E' ormai assodato che il Popolo Non è MAI sovrano a casa sua... quattro ratti di cocca cx dx SX, tramite le forze armate al servizio dei governi pladroni ammazzano il popolani sovrani che osano rivendicare il loro diritto contro dei pladroni incapaci e magnaccia...! Invoco il coma farmacologico per le borse ed i loro manovratori di conseguenza standard & poor's moody's e fitch e le loro valutazioni puttanatiche AAA....! I miei pochi risparmi riposano inani sul cc...sarebbe ora di comprarci qualcosa di valore cioè di utile, di alimentare. L'oro non è commestibile. Remida docet... però visto che le banche lo vendono in massa già dal 2007 lo potremmo comprare per Battere poi la Nostra Moneta... Si può fare? Gli animali a quattro zampe si scelgono il capobranco, il più forte fisicamente e strategicamente per delegarlo a porteggerli in sopravvivenza e benessere. Gli u-mani unici animali stupidamente e maldestramente competitivi scelgono prosseneti guittamente arruffoni perché in questi si identificano....! Il comunismo o meglio il lao-ztuismo lo dobbiamo fare SOLO per Noi che lo apprezziamo... agli altri lasciamo la democranonna nazusraeliana...!

Anonimo ha detto...

http://www.youtube.com/watch?v=VfnkGqy4-tE&feature=player_embedded#!

Roberto Antonucci ha detto...

Quando dico che certe "verità" su Chávez e su Castro siano manipolate per soddisfare gli interessi delle grandi corporazioni, dell'imperialismo yanqui, che non è affatto un'invenzione, mi guardano strano. Pensano che Chávez sia un dittatore, e vaglielo a dire che è stato eletto democraticamente con elezioni riconosciute regolari da Carte e da una commissione di cui faceva parte un costituzionalista napoletano, Carlo Amirante, che mi ha confermato di persona quanto detto. Col cavolo che ti credono quando gli dici che i golpisti sono quelli che nel 2002 lo hanno cercato di rovesciare, con la complicità di Bush, di Aznar e della stampa che in Europa è "progressista" ed antiberlusconiana, come El País, e che il "popolo", come era successo in Serbia contro Milosevic, e come sarebbe successo ad Haiti contro Aristide, in Georgia contro Shevardnadze, in Ucraina contro Yanukovich, in Iran contro Ahmadinejad, erano solo quattro scimmiette ammaestrate dalla NED. Anche gli "oppositori", quelli che contestano Berlusconi in patria, sull'America Latina si bevono i luoghi comuni dell'informazione sionisticamente corretta. Vedete quanto succede in Grecia e i giudizi sui "delinquenti" che manifestano perché ribelli alle ricette fondomonetariste espropriatrici di sovranità. Confrontatele coi giudizi di solidarietà alle scimmiette ammaestrate di cui sopra, "meritevoli" perché vogliono svendere la sovranità dei loro Paesi.

fabrizio stella ha detto...

"Science" prestigiosa rivista scientifica della cultura borghese americana ha pubblicato un articolo su Cuba dove si ammette che 50 anni di embargo americano hanno deteriorato le condizioni di vita della popolazione ma che malgrado ciò l'aspettativa di vita a Cuba è uguale a quella degli Stati Uniti (78 anni circa) in virtù della costante attenzione del governo alla gestione della sanità. Viva Cuba!!