lunedì 1 febbraio 2016

L'IRAN COME E' E COME VORREBBERO CHE NON FOSSE




L'Iran è tornata alla ribalta per il suo ruolo in difesa della Siria, dell'Iraq, del diritto internazionale e nella lotta contro il mercenariato jihadista dell'imperialismo. Ma anche grazie al recente, discutibile accordo con gli Usa sul nucleare, avversato dai sionisti di Israele e dell'Occidente, ma anche dai settori antimperialisti del paese che non accettano la distruzione dell'industria nucleare civile del paese. Poi i soliti commentatori ignoranti, o a libro paga Mossad-Cia, si sono scatenati in occasione della visita in Italia del presidente Rouhani. Quest'ultima ha dato la stura alle solite imbecilli speculazioni mistificatorie e campagne denigratorie, prodotte dai circoli neoliberisti e bellicisti che non tollerano il ruolo geopolitico che questo paese sovrano e indipendente, antico e giovanissimo, esercita in Medioriente e nel mondo. 

Per avere una visione dell'Iran corretta, non manipolata, esente da mistificazioni imperialiste ed eurocentriste, vi ripropongo il mio abbastanza recente docufilm "TARGET IRAN", girato in loco tra le donne, i giovani, i politici, gli artisti, gli studenti, i lavoratori, le vittime del terrorismo Mossad-Cia e nelle stupende città del paese. Se le avete, vi farà cascare le scaglie dagli occhi su quello che è destinato a essere un protagonista del futuro internazionale.  Lo potete richiedere scrivendo a visionando@virgilio.it

13 commenti:

alex1 ha detto...

Ottimo e prezioso contributo contro la denigrazione democratically correct, che inizia dagli sfotto' di Crozza ("l'uomo del XXI secolo, con un asciugamano in testa") prosegue con gli strilli isterici del giornalisti su di una "nostra cultura" umiliata,per finire con il senso comune delle donne coperte da veli chiuse fustigate ogni mattina. Domenica mattina sulla Rai2 veniva presentato un libro di un autore ebreo che raccontava la sua storia di perseguitato (come ti sbagli, dagli arabi) vittima in Libia di un pogrom nel 1967, odiatore di Gheddafi (peccato che sali al potere solo nel 1969 ma evidentemente questo non importava) e che, felice della sua uccisione, tornava in Libia nel 2012 veniva catturato dalle "milizie islamiste", ma poi liberato dal "popolo libico" (che forse non sapeva del suo gioire al massacro del "dittatore"). La concusione dello scrittore era che questo significava che ebrei ed arabi possono vivere insieme. Forse se questi ultimi pieghino una volta per tutte la
testa davanti al "popolo eletto"? Giudicate voi...

alex1 ha detto...

Hollande grazia una uxoricida,come al solito il coniuge maschio era violento. Niente carcere per lei. Questa e' la civilta' superiore (a sessi invertiti SI sarebbe chiesta la castrazione preventiva da parte delle democratiche femministe, e comunque l'ergastolo non glielo toglieva nessuno), mica come i rozzi iraniani che hanno osato processare l'eroina Sakineh, e liberarla dopo otto anni. Vuoi mettere?

alex1 ha detto...

Hollande grazia una uxoricida,come al solito ci dicono che il coniuge maschio era violento Niente carcere per lei. Questa e' la civilta' superiore (a sessi invertiti SI sarebbe chiesta la castrazione preventiva da parte delle democratiche femministe, e comunque l'ergastolo non glielo toglieva nessuno), mica come i rozzi iraniani che hanno osato processare l'eroina Sakineh, e liberarla dopo otto anni. Vuoi mettere?

Mauro Murta ha detto...

Mi piacerebbe avere un’opinione di Fulvio e dei lettori su questo articolo vergato da Un Ponte Per…:
http://megachip.globalist.it/Detail_News_Display?ID=125228&typeb=0&diga-armata
L’ambigua associazione sostiene che il programmato invio di militari italiani a difesa della diga di Mosul sia un’operazione neocoloniale, volta a difendere gli interessi italiani passando sopra alla sovranità irachena. Non ci sarebbe da stupirsi ma qualcosa non mi convince. Mandare 450 militari contro la volontà degli iracheni (e dei loro alleati iraniani) sarebbe un suicidio. La lettura di Un Ponte Per... mi sembra esemplificata nella chiosa dell’articolo: “È urgente deviare i copiosi stanziamenti italiani per la lotta a Daesh dal fronte militare a quello politico”. Come dire: non spendete soldi per combattere militarmente i terroristi, dateli piuttosto a noi che sappiamo come fare. È anche un modo per dire che chi combatte (sul serio) Daesh, cioè i governi legittimi e la Russia, è in errore.
Ho la sensazione, seppure molto vaga, che il programmato intervento italiano, più che un atto neocoloniale (quando mai potremmo permettercelo se non al traino della NATO?), possa essere un minimo atto di sovranità. Se frutto di un allentamento delle briglie o dell’illusione di Renzi di poter decidere sul serio, come accadde a Berlusconi (e mal gliene incolse) lo vedremo. Ma se fossi un marziano e vedessi chi si appresta a mandare truppe a potenziare le difese di un paese aggredito da terroristi, sia pure a protezione dei propri interessi peraltro concordati con quel paese, non mi scandalizzerei. Questi qua si scandalizzano e, conoscendoli, qualche sospetto mi viene.

alex1 ha detto...

Da notare l'intervista a De Mistura, una velata (ma non tanto) minaccia di intervento nel caso in cui la Siria non accetti il cessate il fuoco, così da tenere in gioco le forze terroriste (anche quelle democratically correct) che subiscono arretramenti e sconfitte da parte dell'esercito regolare. Come per la Kraina, la Bosnia ed il Donbass, nessuno si sognava di chiedere ai golpisti di Zagabria, di Saraievo e di Kiev il cessate il fuoco quando stavano per prevalere militarmente sui resistenti. Ma di fronte al capovolgersi delle sorti del conflitto, tutti diventano "pacifisti" e vogliono il negoziato, giusto il tempo per preparare la rivincita.
http://www.corriere.it/esteri/16_febbraio_04/de-mistura-accusa-russia-271123ca-cb8b-11e5-9200-b61ee59246a7.shtml
Pochissimi giornali lo hanno evidenziato, ma c'è stato in Grecia un notevole sciopero contro la politica filoeuropeista di Tsipras. Meglio che non si sappia.

rossoallosso ha detto...

@Mauro Murta

Conoscendo le sanguisughe trovo che il Governo dell'Iraq abbia subito una sorta di ricatto o la diga,finanziata, "protetta",amministrata dall'uccidente opuure il nulla in perfetto stile mafioso di giorno tu crei io la notte disfo


@Alex

tutto ciò assomiglia molto alL'accordo di Rambouillet in cui fecero le scarpe a Milosevic ma qui Assad e soprattutto Putin hanno ben altro peso politico. difficile si facciano intortare.quindi la poca voglia di trattare da parte occidentale lascia solo un'opzione molto pericolosa e magari daranno pure la colpa a Putin

rossoallosso ha detto...

Quasi dimenticavo,voglio esprimere la mia solidarità e ammirazione a Marinella per il coraggio, l'abnegazione e la dignita che ha dimostrato prima come donna poi come giornalista che in Grecia sarebbe uno dei tanti qui è una rarità

Anonimo ha detto...

Ciao Fulvio.
A proposito di quel ragazzo ucciso in Egitto.Indubbiamente li' e'in atto una guerra e da quelle parti non si va per il sottile.Pero' lascia perplessi il fatto che ,se lui fosse stato vittima di apparati di sicurezza statali,sia stato fatto ritrovare il corpo.Fossero stati loro sarebbero dei pazzi a non sbarazzarsi del corpo,non trovi?
Non sono un analista dei servizi,ne' un cronista ma mi sembra una cosa logica.Eppure non ho sentito nessuno fare questa considerazione.Forse il colpevole' stato trovato prima dell'inizio di un'inchiesta?E chi se non il "regime" (quanto gli piace affibbiare questa etichetta agli embedded)del "dittatore Al Sisi",come affermava ieri sera a Lineanotte la Rangeri.
Luca.

Fulvio Grimaldi ha detto...

Mauro Murta@
I 450 soldati mandati per finta a difendere una diga che i jihadisti non sarebbero mai tanto pazzi da far saltare allagando se stessi e tutto il Sunnistan previsto, fanno parte di complessivamente 2000 militari italiani tra Kurdistan e Baghdad inviati a far da vivandiere ai 3000 e passa soldati Usa in costante incremento. Scopo, contribuire con i curdi e l'Isis allo spezzettamento in tre dell'Iraq, impedire che l'Iran mantenga e rafforzi la sua egemonia sul governo e sul paese. Non credo per niente che Baghdad sia contenta di questa missione. Anche perchè le voci più militanti dell'Iraq libero, in parlamento, nell'esercito e nelle milizie popolari, oggi all'offensiva verso Mosul, hanno più volte ripetuto che si opporranno agli americani come a tutti gli sguatteri che si tirano appresso.

Anonimo@
Sul ragazzo ucciso in Egitto, servito a rilanciare la demonizzazione dell'Egitto e a riabilitare la quinta colonna occidentale dei Fratelli Musulmani, proverò a scrivere qualcosa domani.

La effe ha detto...

Caro Fulvio, posso conoscere la tua opinione su Bernie Sanders?

La effe ha detto...

Caro Fulvio, posso conoscere la tua opinione su Bernie Sanders?

Fulvio Grimaldi ha detto...

Le effe@
Ho intenzione di scriverne in un prossimo post, insieme a a Hillary e gli altri. Intanto so che ha dichiarato che continuerà la strage da droni di Obama, cioè gli assassinii mirati extragiudiziali, e che ha zittito rabbiosamente gente che gli contestava la simpatia per Israele (è ebreo, il che non significa necessariamente qualcosa). Quello che produce il verminaio elettorale Usa è comunnque inaffidabile.

Anonimo ha detto...

Segnalo un rigurgito dalla cloaca della storia in cui giustamente e' stato relegato.
Gorbaciov ,un traditore che ha svenduto la sua patria agli americani ed al papa polacco,ha il coraggio di criticare Putin.Effettivamente Putin ha sbagliato,ha sbagliato a non fare arrestare e fucilare alla schiena chi ha venduto una nazione condannando centinaia di milioni di persone all'anarchia e alla poverta'.
Luca.