Tap, Tav, Triv,
Muos, Mose….
CHI NON ASCOLTA
MUORE
(Questo
testo, pur privo di ingiurie, falsità e deontologicamente corretto, è a rischio
rimozione. E nessuna Federazione della Stampa correrà in soccorso alla mia
libertà d’espressione. Ritrovatelo in www.fulviogrimaldicontroblog. E semmai, fatemi avere i vostri indirizzi)
Oggi il contributo viene da gente di cui mi fido, con cui ho
collaborato e lottato. Di cui ho provato a riferire la rabbia, i bisogni,
l’impegno, la generosità, la bravura, il sacrificio. Potete sbertucciarmi
quanto volete sui 5 Stelle, ma io, che parto dagli anni ’60, compagni di
viaggio in direzione ostinata e contraria ai regimi, dopo il vituperato o
mistificato ’68, non ne ho avuti più, fino alla comparsa degli attivisti e di
alcuni parlamentari di questo miscellaneo MoVimento. Nel frattempo qualcosina
da Greenpeace, qualche altra cosina dai centri sociali, ma molto
autoreferenziato, alcuni comunisti non normalizzati da Bertinotti o Diliberto,
gli anti-guerra, sempre meno…
Sono due interventi, uno di un consigliere comunale 5
Stelle che è stato, insieme ai suoi colleghi, decisivo nel permettermi di
realizzare, insieme a Sandra, un documentario sulla tragedia e i crimini di
terremoto e post-terremoto, le rovine, le incompetenze, le sciagure politiche,
la resistenza umana, i tentativi di sgomberare il territorio dai suoi abitanti
per dedicarlo a una nuova destinazione d’uso, più redditizia per gli interessi
al potere.
L’altro, dei Comitati No Muos con cui in Sicilia e poi
nel mio lavoro giornalistico e di documentarista ho potuto condividere frazioni
di un’annosa lotta, pagata da moltissimi a duro prezzo personale,
professionale, giudiziario (quest’ultimo anche da me condiviso in qualità di
cronista: libertà di stampa!), contro un impianto che governa le operazioni
militari degli Usa nel mondo e che spara onde elettromagnetiche sulla
popolazione della vicinissima Niscemi. Una del quasi centinaio di basi USA che occupanpo
il nostro paese.
In entrambe queste situazioni, da “sinistra” non ho
sentito che borbottii e borborigmi. Zitti sul TAP (è amerikano), bisbigli sul
Muos (è amerikano), sguardo sghembo sul Terzo Valico (è del PD). Da destra
plausi ad armi e cemento. Chi stava con le lotte erano, assieme ai locali, i
Cinque Stelle. E su questo, cari miei critici, non ci piove.
I due interventi esprimono lo sconcerto, lo sgomento,
la delusione provocata dai cedimenti, arretramenti, testacoda, realizzati,
annunciati, o solo ventilati dal governo M5S-Lega, di cui qualcuno, di fronte
all’imperversare dei soci di contratto, plaudenti a Borsonaro in Brasile e agli
affari di ecocidi e sociocidi del nostro apparato economico, dovrebbe prendere
rapidamente atto. Si tratta di non fare gli utili idioti e di imporre a un
amico del giaguaro il rapporto di forza uscito dalla volontà popolare: 33,5%
contro 17,3%. Si tratta anche non di uscire domani dalla Nato, ma di far capire
al bolso alleato che a volte si può anche non partecipare, o preferisce che
entriamo nei BRICS, o nell’Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai? Che
farebbe Trump, ci manderebbe un po’ di Isis? Attiverebbe per la bonifica un
qualche Mohammed bin Salman?
Il M5S ci ha dato il Decreto Dignità, sta per darci il
Reddito di Cittadinanza (è la prima volta che a milioni di italiani non si
tolgono soldi e lavoro, ma si danno, ed
è questo che fa sbroccare I Moscovici, i Draghi, Moody’s, Chiamparino, il
“manifesto”), la legge spazzacorrotti, la fine della prescrizione
salvaladriricchi, per cui Andreotti ha potuto morire nel suo letto, il taglio
della voce dei biscazzieri, al ministero dell’Ambiente un ex-capo della Forestale,
anziché un socio dei fuochisti della Terra dei fuochi, la revisione del trucco
scuola/lavoro, rimborso ai truffati delle banche (peraltro insufficiente;
perché non li fanno rimborsare dal Fondo Atlante delle banche???), il blocco
dei soldi a partiti e giornali parassiti…. E in vista di questo e molto altro
che il M5S è stato eletto trionfalmente. E’ per questo e molto altro che
ragazzi come quelli che hanno scritto qui sotto, a centinaia di migliaia si
sono battuti per il loro paese come non
succedeva da mezzo secolo.
Puoi giustificare il via libera al TAP quanto vuoi e
non lo giustifichi: è la testa di un rettile che avvelenerà l’Italia da fondo a
cima. Parli di 20 miliardi di risarcimenti. A parte la fondatezza dell’assunto,
quanto ci costa la devastazione del clima cui questo mostro dà un bel
contributo? Quanto ci costerebbe
l’effetto dell’immancabile terremoto sui tubi e stoccaggi collocati sulle
faglie? Tanto meno puoi giustificare l’orrenda infestazione di trivelle e
piattaforme in Basilicata e nell’Adriatico, mortifere per vita di campi, mari,
animali, umani. Non puoi neanche giustificare il TAV Terzo Valico: spesa
assurda per un buco inutile lungo il quale già scorrono altre due vie
ferroviarie sottoutilizzate e che dovrebbe collegare Tortona (sic) a un porto
obsoleto e tutto da ammodernare, quello sì. E non puoi avallare la devastazione
della Laguna veneziana e della stessa Gemma dell’Universo con i grattacieli
vaganti del cafonal turistico e, peggio che mai, con quel prodotto di mille
malversazioni e grottesche incompetenze che è il Mose. Una paratia, già
arrugginita, che tappa una bocca di porto e ne lascia aperte altre due! Un fogna di tangenti che verrà ridicolizzata
quando, come è certo, il mare si alzerà di pochi centimetri. Qualsiasi prezzo ci
dovesse costare l’eliminazione di questi carcinomi, sarebbero spiccioli
rispetto al costo, nell’estensione di spazio e tempo, che imporrebbe la loro
maturazione.
Di questo Salvini teniamoci il blocco ai trafficanti
di sradicati a forza dai loro paesi; teniamoci anche le risposte a muso duro a
tutti coloro che, da totalmente non legittimati da niente, se non da un abuso
totalitario decretato in Bilderberg, da Bruxelles e Francoforte ci dettano
regole, comportamenti, obblighi, debiti, povertà e repressione. O preferiamo
Tsipras? Per tutto il resto lo si faccia stare ai patti. Il nemico del popolo
governa da sempre. Nel “governo del cambiamento”, per piccino che sia, non
servono infiltrati e neanche continuisti. Meglio sennò ciascuno per sé. Costi
quel che costi.
Ecco la lettera del consigliere comunale 5 Stelle e,
poi, il comunicato No Muos.
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Buonasera,
Spinto anche dal disastro ambientale della settimana
scorsa, con le mareggiate, le esondazioni dei corsi d'acqua e la distruzione di
boschi secolari; flagellati da uragani in formato stelle e strisce ma guai a
chiamarli così... non svegliamo le menti assopite dal gran bel lavoro mediatico
del manovratore mascherato; giornate condite da allerte meteo ormai abbinate
agli avvisi a colori scarlatti della ns protezione civile nazionale, ormai
vestita col lutto al braccio; perturbazioni viste come flagello divino...
abbiamo sdoganato l'accettazione supina dei bollettini
di guerra causati dai disastri ambientali.
Rincoglioniti oltremisura, fa figo andare in bermuda e
canotta a fine ottobre esibendo l'abbronzatura estiva
i conti non mi tornano
...mi guardo allo specchio e mi chiedo...
Ma se ormai è acclarato da parecchi anni e al massimo
livello scientifico mondiale che il cambiamento climatico è dovuto
(scusate, semplifico) principalmente alla combustione di prodotti provenienti
da fonti fossili (idrocarburi, carbone,gas) ha senso trincerarsi dietro alla
scusa di dover pagare un mucchio di miliardi in ipotetiche penalirimborsieccecc
per avvalorare la scelta criminale nel far passare dei tubi che ci
vomiteranno ancora miliardi di mcubi di gas in faccia per i prossimi decenni?
Ma ci stiamo con la testa, sì o no??!
Ma noi non siamo quelli che dovrebbero guardare un
peletto oltre?
Ma noi non siamo quelli delle nuove forme di energia
"eco frendly" (si dice così?)?
Quelli che dicono che bisogna
riprogrammare il futuro in maniera completamente diversa per migliorare la
qualità della vita di tutti, perché tra dieci anni la società sarà
completamente diversa da oggi, lavori che scompariranno e altri che ne
verranno...tecnologia che stravolgerà i costumi e modi di
vita?...modifiche antropologiche, geopolitiche e chi più ne ha più ne
metta!
"Si Noi!"
...noi che contiamo per un futuro che avrà il volto
completamente diverso da oggi e allora affrontiamo convinti la sfida,
ecchecazzo, mica siamo come quei trogloditi che ci hanno preceduto per 25 anni!
Poi mi pare che lo abbiamo pure strombazzato in ogni
piazza fisica e virtuale...no?
Eh sì, un tam tam martellante, signori.
Mi sono perso qualcosa?... correggetemi se sbaglio.
Marcia a folle, resto in attesa.
E scusate il pizzicotto, non volevo svegliare chi
dorme sonni tranquilli.
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Muos, il radar dei 5S va in tilt
Guerra Stellare. Comitati in rivolta dopo
che la ministra Trenta deposita una memoria che smonta il lavoro durato anni di
ambientalisti e grillini
PUBBLICATO2.11.2018,
23:59
Il
Muos c’è, esiste. A Niscemi lo sanno tutti. Un dato incontrovertibile.
Sull’operatività del sistema radar invece tante ombre. Certo è che il satellite
è stato collegato alle antenne per smistare le comunicazioni militari a forze
navali, aeree e terrestri in movimento in qualsiasi parte del mondo.
UN SISTEMA ad alta frequenza che
permette di tenere in collegamento i centri di comando e controllo delle forze
armate Usa, i centri logistici e gli oltre 18mila terminali militari radio
esistenti, i gruppi operativi in combattimento, i missili Cruise e i Global Hawk
(Uav-velivoli senza pilota). Anzi, si parla addirittura di un ampliamento della
base. Il resto top secret. Segreto di Stato. Questione militare.
Gli
Usa non transigono. Il problema però è politico. Il governo Conte è favorevole
o no alla centrale di antenne costruita a Niscemi, in provincia di
Caltanissetta?
Dubbi
legittimi. Soprattutto tra i 5stelle, quelli che si sono intestati la lotta
civile contro il Muos.
Chi
si è mobilitato negli ultimi cinque anni mentre al governo c’era il Pd è
rimasto choccato dalla mossa di Elisabetta Trenta: la ministra della Difesa,
per il tramite dell’Avvocatura dello Stato, ha depositato la memoria difensiva
di opposizione al ricorso di revocazione presentato da Legambiente alla
sentenza di secondo grado del Consiglio di giustizia amministrativa (Cga) che
aveva in sostanza dato l’ok al Muos.
Saranno
sempre i giudici amministrativi del Cga a doversi pronunciare il 14 novembre
sui rilievi mossi dagli ambientalisti e dal comune di Niscemi.
Il
comitato «No Muos» e le tante associazioni che si battono per fermare il
sistema americano ci credono. I margini però sarebbero davvero stretti. Intanto
tra i grillini che si sono schierati, senza infingimenti, contro il Muos c’è
fibrillazione. Una battaglia condotta a viso scoperto, quando al governo
c’erano Renzi e poi Gentiloni. In piazza, ma non solo.
IL M5S C’HA MESSO LA FACCIA anche
nelle sedi istituzionali. Sempre. Raccogliendo attorno a sé migliaia di
persone, tra cui le donne che hanno creato un comitato. Giampiero Trizzino è
stato tra i protagonisti. Avvocato e deputato regionale da due legislature,
Trizzino è stato il deus ex machina nella fronda anti-Muos del movimento. Un
impegno costante, durato cinque anni. Prima a capo della commissione Ambiente
dell’Assemblea siciliana, poi da esponente del cartello che raggruppa
ambientalisti, comitati spontanei di cittadini, comuni dell’hinterland,
no-global. In un corposo dossier i 5stelle hanno raccolto documenti, suffragati
da pareri scientifici, che dimostrano come il sistema di antenne sia
potenzialmente dannoso per la salute dei cittadini e per l’ambiente. Non solo.
IL MEGA-RADAR sorge nella riserva della
Sughereta, un’area a vincolo Sic nella quale, secondo gli oppositori, non
sarebbe stato possibile realizzarlo per paletti paesaggistici che sarebbero
stati violati. «In questi giorni il governo è al lavoro sul dossier», ha detto
il ministro Trenta. Una posizione che ha irrigidito i 5stelle in Sicilia. Il
dossier i grillini lo hanno già stilato. Anzi. Proprio Trizzino ne diede
contezza durante la convention a Palermo di «Italia a 5stelle». E dunque?
Perché il ministro parla di nuovo dossier? Ci sono forse pressioni ad alti
livelli nei confronti del governo Conte?
Dubbi
alimentati proprio dalla memoria depositata da Trenta. Che in sostanza smonta
il lavoro fatto da comitati, ambientalisti e 5stelle siciliani. Claudio Fava,
presidente dell’Antimafia siciliana, chiede un intervento del Parlamento e del
governo siciliani. «Mentre a parole si afferma di voler intervenire per avviare
la dismissione della base di Niscemi, gli atti amministrativi vanno nella
direzione opposta», attacca Fava. Nel mirino «la richiesta formulata dal
ministero della Difesa, per conto del comando della US Navy, per nuovi lavori
di manutenzione straordinaria all’interno della base». «Richiesta – incalza –
formulata al comune di Niscemi e alla Regione siciliana e di cui poco si è
saputo e ancor meno parlato».
«Al
presidente Musumeci, che in più occasioni aveva dichiarato la contrarietà
all’opera, e al Movimento 5 Stelle, che ora ha la responsabilità del governo
del Paese – continua Fava – chiediamo di decidere una volta per tutte da che
parte stare. Per questo abbiamo depositato una mozione, che chiediamo venga
rapidamente discussa, affinché l’Assemblea siciliana si esprima contro le
autorizzazioni a nuovi lavori nella base e chieda ai governi regionale e
nazionale, ciascuno per le proprie responsabilità, di smantellare il Muos». Per
Leoluca Orlando, sindaco di Palermo, «il sostegno del governo nazionale, con
atti formali del ministero della Difesa, alla realizzazione del Muos è un fatto
grave».
PERCHÉ «RAPPRESENTA un attacco al diritto dei
cittadini e degli enti locali ad essere attori nei processi decisionali che li
riguardano e una negazione della vocazione pacifica della Sicilia, la cui
posizione strategica deve essere spunto per promuovere azioni di pace e dialogo
e non per nuove strutture e interventi militari». Sferzante Gaetano Di Rocco,
tra i fondatori del meetup a Niscemi, appena fuoriuscito dal M5s: «Siamo molto
delusi dalla linea che il movimento sta tenendo sul Muos da quando è al
governo». Lapidario Fabio D’Alessandro, portavoce dei comitati. «Sono in tanti
i delusi fra gli esponenti locali dei 5stelle che hanno gli stivali nel fango
mentre i loro colleghi al governo non fanno nulla». E aggiunge: «Chi non è
andato via, come il comitato delle mamme legato a Trizzino, spera in una novità
che non arriva».
IL TIMORE è che il M5s, ormai al
governo, si comporti come i predecessori. La prossima settimana è in programma
un vertice tra il ministro Trenta e i 5stelle «No muos» capeggiati da Trizzino.
In ballo ci sono interessi geostrategici Nato sul versante africano e in quello
mediorientale. Basti pensare che a Sigonella ci sono gli hangar con i droni che
vengono teleguidati verso gli obiettivi Isis in Medio Oriente e Africa, mentre
ad Augusta e a Birgi (Trapani) ci sono le postazioni navali e dell’aviazione.
PER
CHI FOSSE INTERESSATO AD APPROFONDIRE LA STORIA DELLE NOSTRE GRANDI OPERE (I
DVD SI POSSONO ORDINARE A visionando@virgilio.it)
3 commenti:
Marco Zorzi@
Ho cassato il tuo commento. Se devo essere bannato da Google preferisco esserlo per qualcosa che scrivo io, piuttosto che per la prosa incauta di altri.
Marco Zorzi@
Mi sembrava di essermi spiegato nel commento. Oggi ogni testo che contenga insulti, espressioni molto aggressive, è suscettibile di interventi censori o penali. Le stesse cose si possono dire in modi sobri.
Ti ringrazio degli apprezzamenti, ma anche qui sei esagerato e ti fai prendere la mano. Evitare le iperboli, mi diceva il professore d'italiano al liceo.
Troppo generoso. Ciao.
https://www.youtube.com/watch?v=ef8sXZ94Ef8
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