https://www.youtube.com/watch?v=wkUIX2EEN1Q
Intervista
di 9MQ (Maurizio) a Fulvio Grimaldi
In occasione
del convegno della Casa Editrice Nexus, dalla variopinta partecipazione, una
valida e coraggiosa tv locale, “9MQ”, mi ha dato l’occasione e, grazie anche a
stimolanti domande, mi ha consentito, di dire la mia sul sistema cosiddetto
dell’informazione. Un sistema che ha subito un rapido processo di
trasformazione-corruzione-degrado a tutti i livelli: integrità, onestà,
deontologia, etica, conoscenza, coscienza, lessico, professionalità in tutti i
suoi aspetti, dignità e, dunque, del suo prestigio e della sua credibilità.
Non di
informazione si tratta, se non nei casi dei media online, o che, in virtù di
grandi sforzi e dell’impegno di autori e sostenitori sono riusciti ad arrivare,
come Byoblu, sul digitale terrestre (canale 262). A fatica, l’informazione
mainstream arriverebbe alla designazione, pur solo tecnica, di “comunicazione”,
se anche questo non fosse troppo onore per quanto ci viene somministrato dai
mainstream, cioè dalla stampa detta generalista, con lo stesso grado di
buonafede che si deve assegnare a Pfizer e ai suoi sicari.
Lo strumento
per trasformare presunzioni, o apparenze, di informazione, garantite da
minuscoli crostini di opinione “altra” galleggianti nel brodo della
mistificazione-manipolazione-occultamento, in brutale lobbismo, tifo,
propaganda senza remore, nè scrupoli, è stata la concentrazione delle testate.
Da alcune decine, definite autorevoli, nel nostro paese, si è passati a un’oligarchia
di due o tre potenze editoriali (Elkann, De Benedetti, Cairo). Tutte, peraltro,
sotto il tacco dei grandi fondi di investimento sovranazionali, con in testa
Blackrock.
Negli USA uno
studio ha dimostrato come da circa 150 fonti autorevoli di informazione, ci si
sia ridotti a non più di sei, sette. Con, ovviamente, al seguito conforme e
omologo, il mercenariato delle pubblicazioni ed emittenti minori (vedi da noi Repubblica-GEDI),
cui è permesso di sopravvivere nella misura in cui la loro conformità ai grandi
e sintonia con i poteri gli garantisce il cruciale sussidio degli inserzionisti.
Che vi siano le nuove emittenti online, come quella dell’Emilia Romagna che mi ha dato l’occasione di dire queste cose, o le più affermate a livello nazionale Visione TV, Byoblu, Comedonchisciotte, 100giorni da leone, Orizzonte degli eventi e tante altre sul territorio, è l’antidoto salvavita per il nostro rapporto con la “realtà effettuale”, come la chiamava Machiavelli. Sosteniamole. Ne va della verità.
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