mercoledì 5 febbraio 2025

Palestinesi e altri 120 milioni, è tempo di migrare --- ELITE CONTRO TUTTI --- E’ colonialismo, bellezza

 

 

Canale Youtube di Fulvio Grimaldi

https://www.youtube.com/watch?v=17uxIKn19TY

https://youtu.be/17uxIKn19TY

 

“Premio Attila” a chi distrugge la terra. Premio “Jack lo Squartatore” a chi fa sparire 2,3 milioni di esseri umani – merce ingombrante – dalla loro terra, per costruirci un resort per genocidi.

Premio “Piano Mattei” a chi si salva da un’invasione di migranti affidandoli alla custodia di chi, appena sottratto a giudici che si permettono di perseguire criminali, li incarcera, tortura, stupra, uccide.

1.    Trump-Netaniahu, mercenariato d’eccellenza dell’Occidente dollarizzato al tempo del suo disfacimento nell’ignomia e nel raccapriccio: E, da noi, un postribolo di papponi e mignotte, abusivamente chiamato governo, che si precipita a reggergli lo strascico insanguinato.

Ma cos’è questa emigrazione? Un fenomeno, o un’operazione? Una delle emergenze create nel famigerato laboratorio di armi biologiche, tipo clima, Covid, terrorismo? O l’ammodernata versione della tratta degli schiavi?

Ma stavolta, tra andare e venire, non solo tra Italia e Albania, Texas e Messico, Nigeria o Bangladesh e Ghetto Mezzanone (Foggia), è una tratta che può anche riavvolgersi su se stessa. Il boom è finito, tanto più lo sviluppo detto sostenibile, siete troppi, non ci servite più, sparite. Resti quanto contribuisce alla disgregazione sociale: ci offre il pretesto per scatenare sui sudditi i Nordio e i Piantedosi

Qui il lavoro è fatto. Dovevano sgomberare le loro terre e lasciarle alla predazione delle multinazionali. Fatto. Dovevano fornire manodopera da 16 ore a tre euro l’una per ingrassare grande distribuzione, grande ristorazione, grande ricezione, grandi cooperative,  grande mafia, grandi Sant’Egidio. Fatto. Dovevano disumanizzarsi lasciandosi dietro e perdendo per sempre radici, ambiente, famiglia, comunità, cultura, presente e futuro, identità, per qualcosa che chiamano integrazione e che non è altro che una mano di bianco su un fondo nero, bruno, giallo. Che ti stia bene, o no. Fatto.

Dovevano scomporre, nei luoghi d’arrivo, armonie sociali, compromettere identità culturali, mescolare e amalgamare a forza, disgregare comunità nella prospettiva di un grande indistinto brodo primordiale dove nessuno più abbia coscienza di sé, di chi è, da dove viene e dove va.Fatto.

Una pacchia per il pastore e i suoi cani.

MA SEMBRA CHE, STAVOLTA, IL MONDO ABBIA DETTO FUCK YOU

Nessun commento: