“Le
sardine sono persone che riempiono spazi con i loro corpi e le loro idee. Oggi
qui facciamo politica”. (Mattia Santori, caposardina e sostenitore di Renzi per lo
Sblocca Italia e le trivelle petrolifere)
Caro
Alex Zanotelli,
ti
saluto in quanto frate missionario, frate giornalista, frate che fa gli appelli
e, visto l’approvazione che hai concesso al nuovo movimento ittico, frate
Sardina.
Ti
scrivo in questo periodo del Santo Natale – o, se mi permetti – del santo
ritorno della luce dopo il solstizio, festeggiato dai nostri avi pagani – in
cui tutti dovremmo essere, oltre che più consumatori, anche più buoni e più
disponibili verso il prossimo. Mi permetto di sottoporti alcune narrazioni
alternative a quelle di cui ti dici con evangelica sicurezza convinto.
Ultimamente il pneumadiscorso delle Sardine.
In
quanto missionario, cioè incaricato di evangelizzazione, che per sua natura qualche irrecuperabile anticolonialista
afferma essere prevaricatrice e alienante, diffido di te come di tutti tuoi
simili, avendo avuto esperienza diretta e indiretta, tra i popoli che tu e io
conosciamo, delle sciagure che hanno causato tutti gli invasori, religiosi,
militari ed economici. Ingerenze e interferenze religiose giustificate nel nome
dell’”unica vera fede” e dell’”unico vero dio” e che, secondo certi critici forse
blasfemi, aprirebbero la strada al saccheggio, alla manipolazione,
all’oppressione. Costoro prendono a esempio, quasi fosse un destino
ineluttabile di ogni evangelizzazione, quanto missionari e relativo seguito
(Vaticano, Usa, Israele) hanno combinato provocando con accanimento la
secessione del cattolico Sud Sudan. Tu, comboniano, lo conosci bene e sai anche
come da allora sia immerso in un lago di sangue in cui nuotano coloro che se ne
contendono il petrolio. Anche qualche prete.
Dimentico di aver forse sbagliato tutto su Sarajevo e la Serbia, adottando la vulgata degli aggressori,ti
sei lanciato, qualche mese fà, in uno dei tuoi gravi e appassionati appelli.
Quella volta era a tutti i giornalisti italiani perché bombardassero i regimi
africani, verbalmente s’intende, visto che tu le armi le detesti, specialmente
quelle dei “dittatori” ostili agli Usa. In quanto giornalista, con maggiore
anzianità addirittura di te, mi sono un po’ risentito del fatto che imprecavi
contro la “dittatura eritrea”, come un Bolton qualsiasi, enumerando fattacci di
solito dal neocolonialismo occidentale attribuiti a quell’unico paese che non
ospita basi né Usa né israeliane e perciò sta sotto sanzioni da trent'anni, e che io sapevo del tutto falsi per aver
percorso e ripercorso l’Eritrea in lotta contro chi la voleva e vuole far
fuori, dal 1971 a oggi. E per frequentare anche tutta la diaspora eritrea in
Italia ed Europa.
Nessun
dubbio che la tua coscienza è immacolata grazie a queste tue invettive contro
le armi, il loro commercio, i loro trafficanti. Ma, se mi consenti, hai mai
pensato di unire a codesti anatemi anche uno contro coloro – i nomi li trovi
negli annuari dei capi statunitensi, britannici, Nato e israeliani - che tali
armi usano per aggredire, devastare, uccidere in nome dell’Occidente, della
democrazia, del dollaro e del suo unico vero dio? Posso suggerire a te e al tuo
vicario in Terra qualche nome? Tipo Bush, Obama, Trump, Ben Gurion, Begin,
Netaniahu, Stoltenberg…? La maggior parte dei tuoi confratelli e delle tue consorelle in
Siria, sapendo da che parte sta la verità e la giustizia, in otto anni di
carneficine inflitte a quel popolo dalla civiltà cristiana occidentale e dai
suoi mercenari jihadisti, hanno innumerevoli volte fatto sentire la loro
denuncia degli aggressori e la loro solidarietà con lo Stato siriano,
rispettoso di religioni ed etnie, pluralista e laico, aggredito ed eroico nella
sua difesa. Capisco quanto hai da fare a Forcella e per lanciare appelli, ma le
hai mai ascoltate?
Hai
fatto bene a protestare contro la definizione di “martiri” dei soldati italiani
caduti a Nassiriya. Ma forse non hai fatto altrettanto bene a bilanciare tale
affermazione di verità, associandoti ai peana per le milizie curde che, uscendo
dal loro territorio storico, si sono poste al servizio dei nemici della Siria e
hanno dato il loro contributo, con l’occupazione di territori e risorse che non
gli spettavano e pulizie etniche dei titolari arabi di quelle terre, allo
squartamento di un paese in cui tutti avevano saputo convivere. Un paese che
aveva accolto migliaia di profughi curdi dalla Turchia, compreso il loro
leader, Ocalan. Un paese
sistematicamente aggredito, mai aggressore. Pensa che grande occasione ti si
offrirebbe a impegnarti per evitare altri nostri “martiri” da occupazione e
combattimento, in giro per il mondo, nelle 34 missioni militari in 23 paesi, al
servizio della NATO, dall’Afghanistan al Niger, tipo quei soldati delle Forze
Speciali feriti in Iraq, che combattevano non si capisce bene perché e per chi?ù
Qualche
volta, fin dai tempi in cui eri il direttore di “Nigrizia”, mi ritrovavo
colpevole di nutrire dubbi che a volte riguardavano la tua vista, a volte la tua
buonafede. Dubbi, ahimè, confermati quando ti ho visto sostenere, insieme ai
più cinici emissari del colonialismo e dello sfruttamento capitalista, i
trafficanti lontani e i traffichini vicini di esseri umani. Agenti dello
sradicamento di popoli, spesso finanziati dal brigante della speculazione e dei
colpi di Stato in paesi disobbedienti, George Soros, che tu, pure, da amico di
ogni indigeno sotto lamiere e nei campi di pomodori, avresti dovuto capire
essere il nuovo strumento del colonialismo teso a svuotare il Sud del mondo,
quello della povertà dei viventi e della ricchezza della terra. Svuotarlo
questo Sud per il profitto di schiavisti spietati, il Sud così ricco e così
povero, svuotarlo dei suoi titolari millenari per fare spazio alle multinazionali
della rapina e, al tempo stesso, offrire ai padroni del nord un esercito
industriale e agricolo di riserva, da nuova lamiera e da due euro l’ora,
finalizzato all’annientamento dei diritti, sia di quelli che arrivano, che di
quelli che ricevono.
Continui
a ricevere il plauso dei nemici dell’umanità. Che poi ne sono i padroni e
vorrebbero esserlo sempre di più. Tutti ti vorrebbero santo subito. E non è
detto che Bergoglio non ci pensi. Hanno fatto santo perfino Padre Pio e ne
hanno trascinato il cadavere per le strade di Roma. Reliquie redditizie, come
ai tempi delle indulgenze…. Non lo trovi un po’ imbarazzante? Ne condividi con
trasporto degno, secondo me che sono indegno, di molto migliore causa, le
più efferate strategie disumane. Quelle che vogliono che tutti gli esseri umani
siano uguali, mangino le stesse porcherie, abitino nelle stesse orrende case,
si vestano alla stessa maniera, parlino la stessa lingua, a dispetto di culture
proprie e stupendamente distinte (pensa a Palmira, Niniveh, Timbuctu) di radici
profonde, di storie lontanissime. Che donne e uomini possano essere
tranquillamente spostati di qua e di là, mescolati, livellati, possibilmente
tutti devoti a quel tuo unico vero dio. Quelle strategie che, spostando le
naturali lotte verticali del dominato al dominante, verso lotte orizzontali
indotte, donne contro uomini, adolescenti contro le generazioni che li hanno
preceduti, migranti contro autoctoni, cristiani contro musulmani, sardine contro
cosiddetti fascioleghisti, populisti, sovranisti. A proposito, chi più
sovranista del Vaticano e del suo monarca assoluto e infallibile in dottrina
(dottrina, si sa, che vuole governare tutto di noi, dal concepimento alla
morte), non credi?
Non
ti pare che tutti questi, Sardine, papa, tuonino contro il clima cambiato, ma
non nominano mai chi personalmente l’ha cambiato? E non ti insospettisce il
fatto che i mercanti vengano lasciati liberi a mercanteggiare nel tempio?
Purchè magari lo tinteggino di verde? Certo, ti può consolare la bella
compagnia con cui ti ritrovi nel banco di Sardine: un sacco di PD, Zingaretti,
parecchia Italia Viva, Nichi Vendola (quello dell’utero in affitto di chi non
si sa), Michele Santoro, Flores d’Arcais, Laura Boldrini (e chissenò), Martina,
Gentiloni, la Furlan, Erri De Luca (e chissenò), la Pascale con Dudù, fidanzati
di Berlusconi, Mimmo Lucano, che promette di votare per il plurinquisito
presidente della Calabria, Oliverio, schifato pure dal PD. And last, but not
least, anche Norma Rangeri, direttrice del “quotidiano comunista”, che è
tanto comunista quanto Hulk è bello, ma con la quale arriviamo all’estasi di
Santa Teresa. E giù contumelie “comuniste” contro sessisti, omofobi, xenofobi,
fascioleghisti, odiatori (padroni e guerrafondai non fanno più tendenza), per
poi sollevarsi all’apoteosi per aver trovato finalmente in piazza una massa
critica che ne condivide “la sveglia a sinistra”…
E
poi i megafoni della “comunità internazionale”: dal Pais che vorrebbe morto
Maduro, al Guardian che ha seppellito Assange sotto calunnie a fake news, alla
BBC che condivide col papa la rampogna ad Assad e con Washington tutte le
guerre, a Mediapart, un consorzio di giornalisti devoti all’atlantismo,
Insomma, caro frate, ti ritrovi tra la crème de la crème, quella del
ricco obolo alla messa cantata di mezzogiorno la domenica.
Caro
Zanotelli, il giorno che avrai il plauso di Bashar el Assad e del popolo che da
8 anni, sotto la sua guida, resiste alla malvagità genocida di mezzo mondo, o
di Evo Morales, il cui popolo è massacrato dai golpisti amerikofascisti, degli
iraniani, degli afghani, dei venezuelani di Maduro, del popolo No Tav, No Muos,
No Tap, il giorno in cui rimpiangerai Gheddafi e il suo popolo libero e
prospero, non sarai più popolare tra quelli che ti elogiano ora. Ma sicuramente
non si potrà più temere che tu non sia in buonafede.
Ne
sai nulla? Sapessi quanto avrebbe bisogno della tua vibrante voce per i diritti
umani il governo britannico. Che grande occasione per te! Assange, nostro
collega e combattente per la libertà di stampa, da noi già così deperita, è in
un carcere di massima sicurezza, in isolamento e sottoposto a uno omicidio
strisciante. Gli sono negati i più elementari diritti della difesa, incontri
con legali o testimoni, lo studio di documenti. Il responsabile ONU per i
diritti umani ha definito tortura il trattamento inflitto ad Assange. Quando è
apparso in una prima udienza in tribunale, era ridotto in condizioni
psicofisiche spaventose: non ricordava bene il suo nome, né la data di nascita.
Paga per gravissimi delitti, caro Alex Zanotelli. Ha rivelato al mondo, con la
sua testata Wikileaks, i crimini, le atrocità, le menzogne, dei governi Usa e
suoi alleati, con particolare dovizia di particolari agghiaccianti in Iraq e
Afghanistan. Chi gli ha fornito molte notizie è Chelsea Manning, già soldato
Usa, imprigionata per sette anni e quattro mesi e di nuovo in carcere dall’8
marzo 2019, a tempo indeterminato, perché si rifiuta di testimoniare contro
Assange davanti a una giuria segreta. Anche lei trattata in carcere alla
maniera di Assange, Forse sarebbe meritevole di uno di quei tuoi appelli. E
visto che è una transgender, non si capisce come mai “il manifesto” non la
celebri. Tardivamente, qualcuno dei tuoi fratelli ha deprecato i crimini delle
Crociate. Su questi crimini tutto ancora tace.
Alex
Zanotelli, a proposito di qualche mio dubbio sulla tua buonafede, se tieni
conto di una voce altra come questa, vorrà dire che mi sono sbagliato. Mi
fermo, anche perché nell’immagine dell’imperialismo qui in fondo è già detto
tutto.
Se
mi hai ascoltato, ti ringrazio. Buone feste.
Fulvio
Grimaldi
5 commenti:
Questo qua è veramente un ottimo pezzo... non capisco come mai non sia pieno di commenti! La ringrazio sig. Grimaldi per essere una voce ragionevole e lucida in questa brodaglia nella quale viviamo.
Buffo che le sardine fanno della loro forza proprio il vivere in branco... guai a chi la pensa diversamente ... oppure a chi pensa e basta, potrebbe uscire dal gruppo ed essere mangiato dallo squalo di passaggio; esattamente ciò che teme il popolo Sardina, che stanno stretti stretti per non vedere il mondo che cambia intorno a loro.
Concordo in toto. Grazie Fulvio Grimaldi per essere sempre coerente con le tue idee e coraggioso nell'esprimerle. Pochi come te.
Concordo in toto. Grazie Fulvio Grimaldi per essere sempre coerente con le tue idee e coraggioso nell'esprimerle. Pochi come te.
Concordo in toto. Grazie Fulvio Grimaldi per essere sempre coerente con le tue idee e coraggioso nell'esprimerle. Pochi come te.
Pur contenendo alcune osservazioni interessanti, mi pare un articolo demenziale.
Sereno Natale.
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