“La verità è tradimento in un impero di bugie" (George Orwell)
https://www.youtube.com/watch?v=wYlDLIN2McQ Vox Italia TV intervista Fulvio Grimaldi
sulle urgenze del presente tra Covid, 5G e sovranità
NO
CENSURA
Una
premessa che riguarda Facebook e Mr. Zuckerberg. Personalmente non avrei gravi motivi
per lamentarmi del trattamento riservato ai miei articoli, spesso di segno
politicamente scorrettissimo e antagonista rispetto all’Ordine prevalente. Solo
in un paio di occasioni in cui, per motivi davvero futili e, come sempre, non
esplicitati, sono stato bannato per qualche giorno. Provvedimenti cui ho
reagito con l’avvertimento di ricorrere agli strumenti legali e sindacali (da
giornalista) a mia disposizione e che, da allora, non si sono ripetuti. Ora
però si apprende di censure indebite inflitte da questa impresa privata a suoi
legittimi e corretti utenti per pura discriminazione politica, di visualizzazioni
di pagine e profili non graditi che vengono filtrate e ridotte artificialmente
(anche a me?). Ed è oggi la notizia dell’odiosa rimozione d’autorità del post
in cui un noto medico palestinese definiva eroina un’infermiera della stessa
nazionalità per aver salvato vite nella spaventosa esplosione di Beirut.
A questo punto si
pone l’urgente necessità di formare un nucleo di giuristi, assistito da un
centro di informazioni, che si ponga il compito di individuare, denunciare e
perseguire tutte le violazioni e gli abusi che dai padroni dei social vengono
perpetrati ai danni degli utenti. Un compito che, nell’ambito della professione
giornalistica, avrebbe dovuto essere assolto già da tempo da parte dell’Ordine
dei Giornalisti nei confronti dell’alluvione di fake news somministrataci
giornalmente dai media detti “mainstream”.
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Media:
climax e anticlimax
Pensavamo di aver
visto e letto tutto? Di aver raggiunto l’apice, il vertice, l’estremo, il non
plus ultra? O, come dicono i fichi vernacolari, il top, il climax,
il peak, il summit? Eravamo convinti che il giornalismo italiano
(non solo) avesse superato, dopo le guerre per la democrazia e i diritti umani,
il pericolo islamico, i migranti “salvati da naufragio” e “in fuga da
guerra fame e dittatura”, la pandemia sterminatrice, ogni capacità di
inventiva? Che la sua capacità di manipolazione, falsificazione, occultamento,
distorsione e imbroglio avesse svergognato perfino gli inventori della
Donazione di Costantino, delle reliquie del sangue di Cristo, delle schegge
della sua croce, della Sacra Sindone, delle stimmate di Padre Pio, della pietra
filosofale, della filantropia di Bill Gates?
Con i numeri del
Coronavirus, in cui milioni di sanissimi e innocui positivi diventano decine di
migliaia di contagiati malati e l’ambiente umano intorno a noi si riempie di
minacciosi untori; dove tutti i decessi transitano, obbedendo disciplinatamente
all’ordine ministeriale di evitare accertamenti autoptici, da senza virus,
o con virus in insignificante aggiunta a patologie terminali, a morti
DA virus. Cui venivano poi addizionati i morti sicuramente a
causa del virus, non perché l’avessero, ma perché, con la scusa del virus,
erano strati rinchiusi e privati delle necessarie cure, del sole, del
movimento.
Pippo
come Cesare, prima di Crasso e Pompeo
Breve accenno
agli altri numeri miracolosi, grazie ai quali al maestro delle cerimonie di
Corte, Pippo Conte, governatore di un paese allo sfascio, sono stati tributati
gli onori di Giulio Cesare di ritorno dalle Gallie. Per una divertente
eterogenesi dei fini, lo strangolato dagli usurai, viene fatto passare per nipotino
beneficiato da Paperone. Gli è dunque dovuta la proroga fino a metà ottobre del
suo e loro biotecnofascismo e, impropriamente, per altri quattro anni, la leva
di comando sui servizi segreti (che si sa a cosa siano addetti, da Piazza
Fontana, ieri, a Beirut oggi).
Della truffa di
un Fondo Recupero (Recovery Fund, per i fichi vernacolari) che non ci
metterà neanche più le pezze al culo, ma incatenerà ciascuno di noi, solo e a
vita, a una tastiera con schermo, sotto tiro del 5G, avete già sentito le controindicazioni.
Dai 1.500 miliardi, per riparare i danni dell’Operazione Coronavirus, dopo
l’intervento dei regimi pidocchiosi del Nord, s’era scesi alla metà. Di questa,
la maggioranza doveva essere a fondo perduto (regalia, per senso di colpa da
virus) e una parte minore in prestito. Poi il senso di colpa è svaporato, le
proporzioni si sono invertite e per noi la quota buona si è ridotta a 80
miliardi, a partire da 2021 inoltrato. Di questi 80, se teniamo conto del
nostro dare e avere con l’UE, solo una trentina emergeranno dal rosso. In
compenso il nostro rosso stellare, con le rate in scadenza entro l’anno, ci
divorerà molto prima. Vedi qui.
https://www.sinistrainrete.info/europa/18360-guido-da-landriano-recovery-fund-un-sommario-di-tutti-i-veri-dati.html da “Sinistra
in rete”
Ci sono quelli
che stappano champagne, non al Papeete (il cui figurante di punta va a processo
per aver fatto l’unica cosa giusta della sua vita, condannato, tra l’altro, da
chi aveva condiviso il suo blocco dei negrieri), bensì tra Nazareno e
Sant’Ilario. Strafatti di bollicine, straparlano di “massa immensa di
miliardi in arrivo”, senza condizioni. Come quelle del MES, che ti
congelano il conto appena non fai le riforme transumane e subumane che servono;
o quelle del Recovery, appunto, dove, micio micio, hanno inserito la
formuletta, già occultata da Vittorio Colao (Vodafone) nel suo “report” di 121
capitoletti: digitale (5G e poi 6G) per tutti, ovunque, sempre. Altrimenti
piccioli stop, nisba, nix, niet.
Chiudo riandando
all’argomento 1.agosto a Berlino (un’altra mega-manifestazione contro le
misure governative è annunciata per il 29 agosto) . Ecco qualche titolo di
tutti i media (al solito, il più carino è dell’ultra-destro “il manifesto”),
che, nella loro infinita costernazione e sconfinata capacità di mistificazione pro
domo regis, avevano ridotto il milione e passa di smascherinati manifestanti
per la libertà/verità e anti-Operazione Coronavirus, a qualcosa tra i 10 e i
20.000. Tutti, poi, neonazi e “negazionisti” , ovviamente anche dell’olocausto.
Volutamente ignari che la stessa polizia berlinese aveva comunicato, in un
primo tempo, la cifra di 1,3 milioni di persone.
Ora si dà il caso
che i tedeschi, non solo si sono posti all’avanguardia della battaglia umana
contro il più gigantesco imbroglio, dai tempi di Ramsete II. Quello
pro-assembramento del potere dei pochi e pro-distanziamento definitivo di gran
parte dei tanti. Ma, come da tradizione riconosciutagli, sono anche più
precisini e meticolosi di tutti gli altri. Così eccovi da fonte ineccepibile,
tecnoscientifica senza padroni, un video in cui si sono messi a confronto data
e ora della foto diffusa dai media di regime sulla manifestazione di Berlino e
un’altra che i media hanno occultato e che però si è fatta strada nella
salvifica rete.
https://www.youtube.com/watch?v=m4nwVnvexc8&app=desktop video confronto fra foto
https://youtu.be/4qDftjOZgXE video autentico manifestazione Berlino
Non sapete il
tedesco? Non importa. Capirete che la foto di Stato è falsa perchè non
riproduce la marcia del milione del 1. Agosto, ma quella dell’inizio della Loveparade
del 12 luglio 1997, quando il concentramento non era ancora finito. Le ombre determinate
dalla posizione del sole dimostrano che questa foto è stata scattata due ore
prima dell’inizio dell’evento del 1.agosto.
Ha ragione il
bravo Califano (e, prima di lui, Leopardi): “Tutto il resto è noia”.
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