Lo scopo della vita non è di stare dalla parte della maggioranza, ma di fuggirne per ritrovarsi tra le fila dei folli” (Marco Aurelio)
“La maggior parte dell’ignoranza è ignoranza vincibile. Non sappiamo, perché non vogliamo sapere”. (Aldous Huxley)
Ragazzi amici,
nemici, così così, mi devo prendere una pausa per riordinare la baracca che sta
sprofondando sotto tonnellate di carte (tanta è la mia avversione al digitale
(che ora diventa pestifero col 5G) e il mio amore per l’estratto di piante. Ci
si sente, legge, vede, tra un po’.
https://disquisendo.wordpress.com/2020/08/19/41/
articolo da disquisendo parla un medico
Corvi, merli cantarini e pappagalli in gabbia
Scroscia sulle vere vittime del conclamato virus
l’assordante strepitìo corale di corvi, cornacchie, merli fischianti, assiepati
sui fili dell’alta tensione viral-vaccinale, o sulle antenne del 5G. Sembra di
essere tornati a marzo. Dai giornali e dagli schermi scendono colate di
minchiate e truffe, architettate da quattro farabutti sociopatici che
pretendono di mettersi il mondo in tasca. Fraudolenta propaganda
giornalismocida, finalizzata a rinnovare una paura (niente di meglio per
abbassare le difese immunitarie) che, a forza di dubbi e di verità altre, vere,
si era andata attenuando e aveva fatto ritrovare agli umani un minimo di
esistenza sostenibile. Come sotto una pioggia acida tornano a moltiplicarsi sul
terreno vermi e parassiti, rispuntano in massa anche i boccaloni, masochisti a
loro insaputa, che sostengono e propagano l’imbroglio terrorista col panico
delle mascherine raccattagermi e taglia-ossigeno e dell’alcol igienizzante che
ci sterilizza la pelle privandola delle difese sue.
La prova provata dell’attendibilità delle balle che ci
sparano col lanciafiamme del pensiero unico per incenerire ogni dubbio, è poi
la selezione al volo, questa sì populista, del “cittadino di strada”. Tutte
bocche della verità quando, bravi bravi, buon buoni, con mascherina imbecille
addirittura al volante, si compiacciono delle misure taglia-gonadi che gli
vengono imposte e sono accettate con gratitudine, poiché difesa contro un mondo
dove ogni altro è untore. Come non apprezzare l’eroico personale per il
quale, dopo l’atterraggio, fai la coda di due ore e che ti caccia in gola quel
tampone dal quale chi è interessato trae poi, non solo un finto virus, ma tutto
il tuo genoma, a uso futuro. E nessuno che faccia un pensierino sul fatto, già
verificatosi quando si faceva imperversare un altro terrorismo: tutti
ipercontrollati all’aeroporto e per niente alle stazioni di bus e treni. Il
terrorismo islamista e quello virale viaggiano solo in aereo.
Riesplode nel palazzo e in redazione il
foruncolo Bilderberg
Qualcosa di bruttissimo sta per arrivarci addosso. Quelli
della Cupola, quando si erano espressi attraverso Davos e Bilderberg, ce lo
avevano promesso. Adesso lo annunciano/minacciano.
E più emergono nei cinque continenti folle istruite e mobilitate da chi la sa
più lunga e più onesta, e più questo virus Frankenstein si smorza, come tutte
le influenze, e più lo descrivono gonfio come la rana di Esopo. Pensate a
quell’ex-attoruncolo dei sottoprodotti vernacolari di Mario Merola, Walter
Ricciardi, assurto inopinatamente a serpente del paradiso all’orecchio delle tanto
sprovvedute, quanto servili istituzioni della nostra salute. Viene fatto
passare per notabilastro dell’OMS, ma poi da questo rinnegato, eppure apprendista
stregone che pretende di indirizzare i destini della nazione.
Il gioviale simpaticone dalla spada fiammeggiante di
sconquassi sanitari e sociali, ha ventilato che i ragazzi potrebbero essere
mandati alla scuola dell’ammasso distanziato e imbavagliato, cioè
all’idiotificazione digitale. E che potrebbero ben essere rinviate le elezioni,
dove al partito dei suoi mandanti, rischia di essere riservato, al posto del
giudizio del dio unico e amico, la mazzata del popolo, per niente amico. Rinviate?
Forse sospese ad libitum. Con il parlamento che gentilmente si è autoannichilito,
cosa si voterebbe a fare? Non basta la confraternita dei tecnoscienziati cum
Pippo Conte? E’ l’innovazione, baby.
Riemergono nel pieno fulgore della prima serata tv e dei
paginoni stampati a caratteri lampeggianti, i Ricciardi, Galli, Pregliasco,
Locatelli. Gente che già si temeva ridotta all’ oscurità dei loro laboratori, ma
che, assistita dai palafrenieri dei media, ora torna a cavalcare il virus
meglio di Gengis Khan il suo cavallo (solo che quest’ultimo era vero).
Questi stregoni hanno visto il posto del manovratore del
treno occupato da quattro segaioli e se lo sono presi. E i media li hanno
aiutati a caricarlo di passeggeri disponibilissimi a farsi carcerare ai
domiciliari e così a far crescere opportunamente i “casi” di “contagiati” e di “vittime”.
Contagiati, si fa per dire, e morti. Morti, ma per mancanza di vitamina dal
sole, per cure sospese di malattie croniche o acute, di movimento degli arti e
delle sinapsi negati, di catastrofe economica e sociale promessa e mantenuta.
Fallimenti, chiusure, fame e suicidi.
Catene di montaggio
Del resto i media è da mo’ che non fanno più il loro
mestiere. Hanno seguito la sorte degli operai. Prima della rivoluzione
industriale c’era l’operaio, quello che fa l’opera, l’arti-giano (da “artesano”,
chi esercita un’arte). Un creatore. Produceva una cosa, magari con altri,
dall’inizio alla fine, come Geppetto, dal ceppo a Pinocchio. Poi sono arrivati
Ford e Taylor e col taylorismo è arrivata la catena di montaggio, l’esproprio
dell’opera e dell’ingegno che la produceva, la spersonalizzazione, la
dequalificazione intellettuale e culturale, lo schiavismo ebete del gesto
ripetitivo, ignaro dell’opera compiuta. Con il giornalismo non è uguale? Del
prodotto, delle sue caratteristiche e dei suoi scopi ne sanno l’editore, il
referente economico, o politico e i pubblicitari che lo tengono in vita. Chi
scrive contribuisce quanto un tasto nel computer. Se va bene, porta a casa una
paga a cottimo.
E poi, anche i bambini (di genitori smascherinizzati), lo
sanno: questa impennata neo-marzolina non poteva non esserci e non poteva non
riguardare i giovani, viste le libertà che questi delinquenti si sono ripresi
andandosene in vacanza. Non in cortile, o nel giardinetto dietro casa, ma
addirittura in Sardegna, in Croazia, in Grecia! E, quanto agli scapestrati,
privi di giardinetti e privati delle gambe economiche (anche dalla saggia
gestione del Covid) per volare a Maiorca, si sono permessi di darsi
appuntamento in piazza, nei locali, sulle panchine del parco! Vanno redarguiti,
bloccati, puniti. Per cui un ministro si deve necessariamente permettere
l’abuso costituzionale di emanare, lui da solo, una grida manzoniana, qui detta
“ordinanza”, che alle distanze e mascherine minoricide in faccia a bambini e
adolescenti, aggiunge quelle sociocide a chi si avventura in luoghi, tipo
piazze, o bar, o cessi pubblici, dalle potenzialità di affollamenti! Ecco,
cari boccaloni, a cosa serve un, del tutto manipolato, abbassamento progressivo
dell’età media di “casi” e “vittime”. Da 81 a 30 e andare!
Dalla scuola-manicomio alla scuola da remoto
Quanto alla scuola, non vorrete mica che, con l’immane
casino logistico e le insopportabili vessazioni a insegnanti e allievi,
combinati dalla coppia di conigli mannari Cazzolina e Arcuri, si vada verso un
anno scolastico semi-anormale, con ognuno incapsulato nel suo io distante e
mascherato? Con il taser per elettroscioccare i ragazzi che si scambiano un
abbraccio, o escono dalla riga tracciata sul pavimento? E allora dove si andrà
a finire? Ma non ve l’avevano detto quelli delle piattaforme? Tutti in casa col
tablet, lo smartphone e il computer.
Mors tua pecunia mea
E c’è un’altra cosa che i bambini smascherinizzati di
genitori renitenti alla mascherina OMS-Bill Gates-Conte sanno perfettamente. I
picchi, come i contropicchi, dei “casi”, dei contagiati, dei “positivi” e,
soprattutto ora, in mancanza di infettati autentici, degli “asintomatici” (sani
come pesci) vanno e vengono in chiave di ingegneria sociale, di procedura per
arrivare alla sorveglianza totale. L’aritmetica sanitaria c’entra come Pippo
Conte con la democrazia.
Illustra il non
stupido anti-euro Alberto Bagnai i delitti che abbiamo subito: “Abbiamo
visto sospendere a colpi di DPCM almeno nove diritti costituzionalmente
tutelati: dalla libertà personale, alla libertà di circolazione, di riunone, di
culto, di espressione del pensiero, di insegnamento e di apprendimento, di
iniziativa economica, fino alla tutela giurisdizionale e alla proprietà privata”.
Aggiungo che abbiamo visto demolire intenzionalmente almeno un terzo della
nostra economia, quella più vitale e necessaria (quella che Draghi e Prodi non
sono riusciti a svendere), con le vite di chi vi era impegnato. Perfino in
regioni che, prive o scarse di “casi”, dovevano, secondo i titani di pongo del
Comitato Tecnico Scientifico, essere esentati. Ma non lo furono perché al Nuovo
Ordine Mondiale dovevano essere addestrati tutti i 60 milioni, infetti e non.
“Follow the money”
Il quadro statistico intitolato “I più ricchi
miliardari degli USA” (in qualche caso si tratta ormai di trilionari,
con bilanci superiori a paesi medi, come noi), vi mostra chi da questi
provvedimenti abbia guadagnato e quanto. Manca dall’elenco di questi predatori
Tim Cook (per Crozza stupendamente “Tim-in-Cool”) la cui Apple nel giro
di 18 mesi ha toccato il demenziale valore di mercato di due trilioni Nel nostro piccolo abbiamo uno come Benetton
che raggiunge vette altrettanto sanguinarie, ma a livello italiano, facendo crollare ponti mai
curati, spillando sangue dagli automobilisti di tutto il paese su strade da
transumanza e cacciando un popolo, i Mapuche, dalle loro terre, sostituendoli
con le pecore e venderci maglioni che piacciono solo a Oliviero Toscani e alle
Sardine. Nel nostro piccolo abbiamo anche una famiglia che, sollecitando i suoi
politici a fare la guerra, alle automobili ha potuto aggiungere remunerativi
cannoni, mitragliatrici, mine, aerei e 600mila morti, solo nella prima delle
sue guerre. Per poi farsi pagare questi meriti con altre sovvenzioni statale,
fino ai 6,3 miliardi di euro ora passatole dal contribuente, a riconoscimento
della fuga dall’Italia in Olanda, Regno Unito e Stati Uniti. E poi pensiamo che
criminalità organizzata sia solo la mafia.
Pani, pesci, madonne lacrimanti e “contagi”. Sempre
miracoli sono.
Torniamo ai bimbi fortunati che sanno tutto (e cercheranno
di estirparglielo nella nuova scuola distanziata, mascherinizzata e remota). Lo
sanno prima di tutto per lo squallore e la frustrazione della scuola da remoto
che hanno dovuto vivere durante i domiciliari.. Poi, grazie al fatto che il
circuito dei social, per residua concessione di Zuckerberg, Bezos, o Tim Cook,
gonfi dei miliardi arrivatigli grazie al virus e al “remoto”, ci fa arrivare le
voci di medici, scienziati e comunicatori non alle dipendenze di Big Pharma.
Voci contro le quali si tappano le orecchie i noti bischeri, tuttora convinti
che i potenti e i loro governanti ci governino nell’interesse loro, dei
bischeri. E, magari, che supermedici e big farmaceutici ci curino nell’interesse
nostro.
Dunque. Dal rinnovato bombardamento a tappeto di psicosi
(che riempirebbe i tg e giornali dall’A alla Z se, fortunatamente, non ci
fossero il “dittatore torturatore” Lukashenko e l’infanticido-suicidio di
Caronia), apprendiamo che i casi “positivi” dal 1. al 21 agosto sono aumentati
del 40%. E i morti addirittura tra 5 e
10 (contro i 500 al giorno da cancro e patologie cardiocircolatorie, ignorati,
anche perchè mai curati, durante i tre mesi di arresti).
Pofferbacco! Ma come hanno fatto? Facilissimo. Moltiplicando
i tamponi (errati al 50%) come Gesù moltiplicava pani e pesci. E il vescovo di
Civitavecchia le lacrime di sangue della madonnina di gesso. Chi cerca trova.
Così si sono scovate 257.055 persone positive al virus. Moltissime perché
tossivano, o avevano il moccio al naso. Moltissime del tutto asintomatiche.
Dunque sane? Manco per niente. Da Palazzo Chigi, nei covi dei tecnoscientifici,
alla redazione dell’ultimo bollettino parrocchiale, lungo questa sconfinata
linea di montaggio si pigiavano i bottoni dei numeri. Chi dei tamponi, chi dei
contagiati, chi degli asintomatici, chi dei decessi, chi del vaccino ai blocchi
di partenza, chi di quello che sta per tagliare il nastro, chi delle invettive
contro la clorochina, chi del farmaguru di turno dal eccare. E alla fine
usciva, bello, grosso, abbagliante, il virus.
Il virus? E chi non ce l’ha!
Aumentano gli indisciplinati in piazza e in viaggio? Non
essendoci ancora l’applicazione dell’Agenda ID2020, licenziata dal Forum
Economico Mondiale a gennaio e che, col vaccino, imporrà a 7,5 miliardi di
umani il chip con i suoi dati sottopelle, tocca incrementare i test. Difatti,
nei giorni dal 15 al 21 agosto sono aumentati del 50%. E con loro i “casi” di
Sars-Cov-2. Facile no? Tanto più che, come ci insegnano i luminari non
ammessi ai TG e Talk, il virus lo acchiappi in praticamente tutti. Anche negli
immuni. Basta un frammento morto di vecchio virus, attaccato a una tua cellula,
forse di un’influenza di dieci anni fa, o di qualcos’altro, ed ecco che sei
contagiato, malato, calcolabile. Per quanto più sano dei tre bimbi di Bill
Gates, nessuno dei quali è mai stato vaccinato. E così che fanno. Prova a farli
smentire.
E così che funziona Walter Ricciardi, corvo
sulla spalla di portatori sani di disgrazie sociali come Mario Monti e Carlo
Calenda. Pensa se i giornalisti facessero i giornalisti e pubblicassero tutti,
lo stesso giorno, con l’evidenza gigantografica che merita, la notizia: “Bill
Gates, vaccinatore massimo e universale, anche a forza, non vaccina i figli.
D’un botto non ci sarebbe più il Coronavirus. E cosa succederebbe se si venisse
a sapere che i figli dei digitali non hanno il computer? La notte di San
Bartolomeo? La Bastiglia?
Ci hanno dichiarato guerra, facendola passare per guerra al virus. Siamo sotto occupazione. Militare USA e delle Forze dell’Ordine; economica dei paesi del Nord, che non smettono di vendicarsi di Roma e Atene, dei loro cieli e mari, di Eschilo e Michelangelo. Siamo assediati e vessati dagli scagnozzi e sguatteri dei globalisti bio-tecno-totalitari. Fino a quando ci toccheranno Pio IX a San Pietro, Radetzky a Palazzo Chigi, Cecco Beppe al Quirinale e Al Baghdadi in redazione? E il Risorgimento cosa lo abbiamo fatta a fare? Quando arriveranno i Vespri siciliani, Garibaldi, Mazzini, le repubbliche di Roma, Napoli, Venezia, Mameli, Pisacane, Cristina di Belgioioso? I bersaglieri della rivolta antiguerra di Ancona e della breccia di Porta Pia? Goffredo Mameli e Giordano Bruno? Ma ci starebbe bene anche uno straniero. Tipo Voltaire. O, a questo punto, Maximilien Robespierre.
Cristina Trivulzio di Belgioioso, giornalista, patriota.
Chiudo con due notiziole niente male. La prima è che
l’obbrobrioso Lukashenko, che a forza di femminicidi, infanticidi e LGBTQ-cidi,
ha domato una rivoluzione popolare, aveva respinto 900 milioni di euro
offertigli dal generoso FMI, purchè applicasse il “lockdown all’Italiana”. La
seconda la vedete in tedesco nello screenshot. Traduco: il presidente del
Madascar, Andry Rajoelina, succeduto a un arnese atlantista colpevole di
infinite ruberie, ha denunciato l’OMS per avergli offerto 20 milioni di dollari
a condizione che facesse sparire un
medicamento naturale anti-Covid-19 che nell’isola sta avendo grande successo.
Signori si nasce.
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