Ragazzi, è tosta. Però ci sono un sacco di
figure….
Intervista al sottoscritto di Adalberto
Gianuario, Byoblu, alla manifestazione delle Mamme, 5 settembre 2020, Roma,
Bocca della Verità. Aggiungo qui sotto alcune riflessioni su chi ci chiama “complottisti,
negazionisti, nazisti, fascisti, terrapiattisti, assassini per la seconda volta
delle 35mila vittime DA coronavirus.
“La casta politica che
insudicia l’Italia da cinquant’anni non è capace se non di amministrare la
propria immondizia… Da troppo tempo il popolo attende una parola di vita..Ci
siamo levati soli contro l’immenso potere dei ladri, deglu usurai e dei falsari…
le vecchie seggiole sono più vive di loro…” (Gabriele D’Annunzio)
"Giù le mani dai nostri bambini!"
Mutatis mutandis, il
discorso di D’Annunzio a Fiume, in questo caso anche lui bocca della verità, ha
un’aderenza perfetta alla realtà della classe dirigente che da almeno mezzo
secolo trasferisce ricchezza dal basso in alto, partecipa a guerre e sanzioni
stragiste, connive con il terrorismo, schiavizza genti deportate e ci rende
schiavi di entità transnazionali che rispondono agli interessi di una cricca
sociocida dello 0,0001%, ma padrona della metà dei beni e denari di 7,3
miliardi di esseri umani.
Mangiare i bambini, o annullarli?
Questi, magari, i bambini non se li mangiano, pasto
notoriamente riservato ai comunisti, ma di certo li consumano. Dopo aver
istruiti bimbi da zero a 15 anni a sollecitare al consumo coetanei e adulti con
inverecondi spot TV per vari cibi e prodotti spazzatura, ritengono che, grazie
a un qualche virus da mostrificare, sia venuto il momento di consumare direttamente
loro. Consumare, nel senso di una candela che si consuma fino a ridursi al
lumicino che non illumina nemmeno più se stesso, figurarsi il mondo
digitalizzato che lo circonda. E poi si spegne in quanto umanità. Il senso dell’escalation
dall’arresto in casa, alla demonizzazione e punizione per un minimo di uscita e
vacanza, fino all’isolamento e alla depersonalizzazione a scuola, tra simili
inavvicinabili perché pericolosi, è quello: autoconsumarsi fino a ridursi in stoppino
spento ed evitare così di evolvere nella classica, storica, generazione in
rivolta contro l’osceno esistente. Per ridurre l’umanità e per ridurla all’obbedienza,
una volta spazzati via gli obsoleti e costosi vecchi, compito prioritario
diventa neutralizzare i giovani.
Un giretto all’esterno della piazza e i
forzanuovisti scompaiono
Dico la mia su quanto s’è visto alla Bocca della Verità (mai
sito fu più appropriato). Una folla di persone qualunque che, alle cinque della
sera, era già cresciuta fino a tracimare oltre la piazza, fin tra lo
spropositato apparato di blindati e poliziotti, finanzieri, carabinieri,
sorveglianti travisati, posti a guardia dei “negazionisti”.
All’inizio, dal Circo Massimo parte un corteuzzo di
sventolatori di tricolori al grido (rubato al Popolo delle Mamme) “Giù le mani dai
nostri bambini”. La folla se ne ritrae e risponde con “Libertà, liberta”,
concetto tradizionalmente estraneo a Forza Nuova. Il cappello che questi
nostalgici da avanspettacolo avevano promesso di mettere su una manifestazione
di mamme, offrendo al destro degli avvoltoi da virus di diffamarle, si esaurisce
nel giro della piazza e con l’arrampicata di uno dei loro sul palco, confuso
tra altri ansiosi di microfono, dove riesce a levare la mano nel saluto romano.
Pochi secondi e il palco viene fatto sgomberare. Sarebbe stata opportuna una
presa di distanza vocale che, i promotori, peraltro, avevano ribadito
energicamente nei comunicati di giorni prima.
Il popolo delle mamme e i fascisti
Opportunamente, invece, si fa chiarezza utilizzando con
enfasi dal palco il termine “fascisti” rivolto a coloro che hanno decimato i
diritti costituzionali delle persone, dei lavoratori, dei giovani e anziani,
della nazione, arrivando al culmine del concetto con l’ingabbiamento e la
castrazione del futuro di detta nazione. Personalmente ritengo ormai inadeguato
l’uso onnicomprensivo della definizione, che prescinde dalla sua valenza
ideologica e storica e viene applicata indifferentemente alle varianti più
estreme e contradditorie: da Bokassa a Roberto Fiore, da chi trova inconveniente
omologare/annullare paesi, culture e persone, a chi non la pensa come Soros, o
non la fa come Bill Gates. L’ideologia di costoro è un po’ meno articolata e
complessa di quella di Mussolini, o Gentile. Gli basta far prosperare la condizione
dei due segmenti residui della società umana: la povertà/sottomissione dei poveri
e la ricchezza/dominazione dei ricchi. Dal manganello allo stato d’assedio
perpetuo, dall’olio di ricino al TSO per tutti e alla siringa col vaccino
identitante, c’è stata evoluzione. Quanto alle morbosità guerresche, c’è poca
differenza qualitativa, ma tantissima quantitativa. Io ho provato a parlare di
Bio-tecno-totalitarismo.
Quanto agli interventi, ineccepibili quelli delle donne (le prime che non piacciono al “manifesto”, pensate, preferiscono Hillary e Asia Argento), di Sara Cunial, di insegnanti, perfettamente consapevoli di metodi e risultanze dell’attacco ai loro figli e nipoti.e della risposta da dare. Poi magistrati, medici, scienziati, attivisti. Qualche, forse inevitabile, stonatura, quando ci si allargava all’asse della Terra che si sposta, o a una “Italia cristiana” da preservare. Trovate tutto nei video e nei social. Niente al confronto con quanto, proveniendo da palazzi e redazioni, ci è passato sotto il naso per farsi espellere nel Tevere dalla Cloaca Maxima lì vicina.
ODIO
Dai social
Cera anche quel cretino della mascherina al suoermercato....ecco perche ha
fatto quella sceneggiata..per salire sul palco della vergogna..
Insultano Conte,
Mattarella, Bill Gates, inneggiano a Trump, gridano “assassini”, tuonano contro
le mascherine e il distanziamento, hanno addirittura bruciato la foto del Papa.
Il tutto rigorosamente assembrati e senza lo straccio di una mascherina.
È lo spettacolo, da
brividi, a cui stiamo assistendo oggi a Roma dove è scesa in piazza una
centrifuga del peggio che esista oggi in Italia: fascisti, No-vax, No-mask,
negazionisti, complottisti, frange dell’ultradestra e chi più ne ha più ne
metta.
Gridano schiumanti
contro la “dittatura politica e sanitaria”.
Ebbene, in un Paese
normale, liberale, democratico - senza scomodare la dittatura - a gente così
dovrebbe essere impedito anche solo di scendere in piazza a sostenere un tale
concentrato di deliri e porcherie.
Perché la loro libertà
di non proteggersi finisce dove comincia il nostro diritto alla salute e
all’intelligenza.
Punto e basta.
Deiezioni
A mettere le mani nelle deiezioni sparse dalla confraternita
del Dogma Virus, tocca ricorrere ad altro che al gel igienizzante con cui
questi vogliono bruciarci la pelle. L’odio di chi si vede restituito dalle “poche
centinaia” di manifestanti, al suo stato effettivo di accusatore falso, giudice
disonesto e boia sadico, è qualcosa di irrefrenabile, isterico. Rivela quanto
vi sia di transfert freudiano in coloro che da anni danno dell’odiatore a chi
ossa differire dal dogma del pensiero imposto.
Enrico Mentana, che contende al “manifesto” la palma del
finto “liberal” e della perfida faziossità, ha sintetizzato con smorfia di
disguto:” No vax, no mask, no brain!” (cervello). Il “manifesto” è, come
sempre, il peggiore, perché finge di essere altro rispetto agli organi di
Elkann, Debenedetti, Cairo, Bezos, che sono gli strumenti che sono. Ma non
sfigurano i capi politici dell’operazione biotecnototalitarista ed eccellono,
da Conte a Di Maio a Zingaretti, alla Raggi (ahimè), coloro che, con
impudicizia tracotante ti lanciano contro “i 274.000 casi generati e i 135.000
decessi, punto” (centomila li ha aggiunti agli effettivi 35mila un Conte
che, alla Festa del FQ, ha dimostrato quanto l’odio possa far sbroccare). Tornano,
insieme ai morti, scaricati sulla coscienza degli innocenti, anche i sanitari “eroi
e martiri”, sorvolando su quelli complici e sui tantissimi che dicevano la verità
e venivano derisi e calpestati. Un qualsiasi studente di psicologia lo spiegherebbe
come la reazione del responsabile di un delitto al testimone che lo smaschera.
Di particolare virulenza, il senso di colpa dei rinnegati 5Stelle. Qui qualche
esempio.
Juventicidio (si parla di bambini e adolescenti, non di Juventus)
Assistiamo quasi muti, attoniti, increduli, al genocidio
della generazione a cui sarà affidata l’Italia dopo che la nostra, ingannata,
corrotta, tradita, sconfitta, si sarà dispersa nel particolato della Storia. E’
vero che vantiamo una classe politica rispetto alla quale quelle del tardo
impero romano, o l’altra, del disfacimento bizantino, sono la Città del sole di
Campanella- Un gruppo di imbecilli, ignoranti crassi, grassatori e poltronieri,
bugiardi matricolati e cronici che, come si muovono, fanno crollare torri di
porcellane e, come parlano, ci si sporcano le orecchie.
Ma questi miserabili hanno dei mandanti che sanno cosa
fanno. E le imperizie, gli inverecondi pasticci, il marasma da giostra impazzita
che combinano sulla scuola è utile al fine di mandare in totale confusione
chiunque partecipi dell’istruzione: allievi, insegnanti, personale non docente,
genitori, unità sanitarie, forze del cosiddetto ordine. Ma vi immaginate il
caos paralizzante e disperante che succederà quando – d’inverno è normale – un
allievo starnutisce, o gli cola il naso, o gli vengono le guance rosse, magari
perché ha scambiato sguardi con l’amichetta? Finimondo, marasma, tumulto: prima,
immediato isolamento nella camera di sicurezza, allarme al medico di base, ai
genitori, all’ASL, paura, panico, angoscia. Tampone, ri-tampone, positivo
sebbene asintomatico e quindi sanissimo. Quarantena! Anche per tutta la
famiglia, per i contatti scolastici, magari tutta la scuola, i contatti famigliari,
quelli sociali, quelli non rintracciabili sul bus, nella metro, tra i passanti
troppo vicini e, sciagurati, senza mascherina… E non toccherebbe riaprire i manicomi?
Quelli criminali però! Ma per chi è all’inizio di questa catena dell’assurdo. Si
rassegnerebbe anche Basaglia.
E la confusione è
perfettamente funzionale all’incapacità di agire e reagire. E’ l’avvio dei
nostri giovani, mediante mascherine, distanze, paura di sé, dell’altro e dei
congiunti, alla morte culturale, all’insalubrità psicofisica,
all’immunodeficienza da angoscia, sospetto, impotenza, depressione, solitudine,
e poi da scuola da remoto o, peggio, da scuola parentale (ahi ahi, R2020, che
la sostenete!), si compie.
E poi ci sono i numeri della pandemia costruita, fin da
decenni fa, come un lego dai mattoni di notabili utili e comprati e che ora
esplode come fosse un bombardamento nucleare dilazionato. E poi c’è Navalny
“avvelenato”. E poi ci sono le cronache dei nostri amanuensi sulle sollevazioni
dei vivi, quelle di Berlino, Parigi, Londra, Bruxelles fino a – si parva
licet componere magnis – Roma e alla Bocca della Verità. E che il regime si
è subito affrettato a inquinare attivando, da bravo bio-tecno-totalitarista, i
topini di un fascismo d’antan, onde poter dire che chi è contro le mascherine e
il popolo sminuzzato in monadi è nazista, complottista, negazionista.
Esattamente come quelli che negano l’Olocausto. Quell’olocausto! Come Mengele e
Eichmann.
Le bugie si susseguono, crescono, si accavallano. Con la
realtà hanno lo stesso rapporto di
Bergoglio con un certo Gesù Cristo.
Chiudo il capitolo proponendovi alcuni video sul tema
resistenza-repressione, mandatimi da un solerte amico
Australia:
arresti a raffica dei "dissidenti"
https://www.youtube.com/watch?v=GQVahe7DTo4
https://www.youtube.com/watch?v=hcHUGZGT9V4
https://www.youtube.com/watch?v=oyPm5YYyl9k
Commento su Berlino e Londra 29 agosto:
https://youtu.be/bvDEtXTe3aE
E qui, da un altro amico, altrettanto solerte, una serie di
interviste e il filmato dell’intera manifestazione del Popolo delle Donne:
https://byebyeunclesam.wordpress.com/2020/09/06/roma-5-settembre-2020/
Navalny grande oppositore, Putin grande deficiente
Così nel caso di colui, beccato un 2% nelle elezioni presidenziali
russe, è stato gonfiato dai sunnominati come la famosa rana di Esopo, fino a disintegrarsi
nella sua irrelevanza per tutti i russi, tranne che per le Pussy Riot. Di
questo ex-militante in una formazione criptofascista hanno fatto il principale
rivale di Putin, togliendo il primato a chi lo detiene davvero, il segretario
del PC russo. Sono scelte azzeccate. Come quella di Guaidò in Venezuela, o di Morsi
in Egitto. O di Nessuno in Siria.
La storia la conoscete. Alexei Navalny, dopo una
bisboccia notturna riferita da testimoni, s’imbarca sul volo dalla Siberia a
Mosca e in volo si fa di psicofarmaci e sviene. I suoi accompagnatori accusano
un tè preso all’aeroporto, zeppo del veleno nervino Novichok, ma che immagini
provano essergli stato offerto da uno del suo seguito. A Mosca lo ricoverano,
lo diagnosticano preda di un disturbo neurovegetativo e non trovano traccia di veleni
nell’organismo. La dabbenaggine di Putin lo porta ad accedere alla richiesta
dei famigliari di trasferirlo in Germania. Qui finisce a Berlino, alla Clinica
universitaria “Charité”, già affermatasi, insieme all’Istituto Robert
Koch, come l’equivalente dell’Imperial College di Londra, il Dr. Fauci di
Washington e i nostrani del Patto per la Scienza, come massimo promotore della
sindrome isterica Covid-19.
Cosa trovano gli analisti delle Forze Armate Tedesche
nelle vene di Navalny? Forse ciò che, a ore dalla prima notizia, senza lo
straccio di un’indagine, un coro assordante di media liberi e democratici ha giurato
esserci? Ovvio, il veleno nervino
Novichok, “da decenni privilegio del monopolista russo.e già abbandantemente
sperimentato su altri nemici di Putin” (?), ultimamente sulla spia fuggita a
Salisbury, Sergiei Skripal e sulla figlia Julia. Tutrti e due sani e salvi e
misteriosamente scomparsi sotto gli auspici del MI5. Ogni scienziato che abbia
avuto confidenza con armi tossiche, rileva che al minimo rapporto col Novichok (peraltro
presente in laboratori e arsenali di mezzo mondo) si muore. Non solo, devono
morire anche tutti quelli intorno alla vittima: soccorritori immediati e passeggeri
sull’aereo in primis. Invece stanno tutti bene e Navalny vive.
Questione di gas, come sempre.
Ciò che non deve vivere assolutamente, e ci si
accaniscono contro da anni gli americani e i loro camerieri nei partiti
tedeschi, Verdi e CSU-CDU, è il secondo braccio del gasdotto russo-tedesco attraverso
il Baltico, in corso di completamento. Il North Stream 2 libererebbe la
Germania dal ricatto ucraino-paesi baltici e darebbe all’Europa l’inaccettabile
autonomia energetica, molto meno costosa di quella rifilataci dagli statunitensi
grazie allo sfascio del sottosuolo americano con il fracking. Se la Merkel
e media affiliati fanno sufficiente casino su Navalny e rompono del tutto con
Mosca, allora forse il Deep State gli lascerà le truppe USA in casa, il
cui ritiro Trump aveva sollecitato e Berlino non aveva per niente gradito..
…e questione di Lukashenko
Poi c’è o non c’è da dare una risposta all’uppercut
che Alexandr Lukashenko ha rifilato all’intero consorzio del “regime change”,
allestito contro chi si era rifiutato di rovinare paese e popolo con le
restrizioni Covid? Contribuendo con Svezia, Corea del Sud, Giappone, Nicaragua e
decine di paesi africani, a dimostrare che tra Stato d’assedio e non Stato d’assedio
non c’era la minima differenza quanto a casi, decorsi e decessi? Anzi, una
differenza c’era: Nel secondo caso non succedeva un’apocalisse economico-sociale!
Pessimo esempio da dare ai fregati del virus.
Eppoi, Vladimir Putin, per tutti un capo di Stato di
grande perizia geopolitica e di consenso senza uguali all’interno (negato solo
dal povero Jurii Colombo del “manifesto”), sarebbe stato tanto bravo a picconarsi
le parti molle, suscettibili di prezioso indurimento, giustificando rompere l’assedio
militare e propagandistico partito dal giorno che ha rimesso in piedi la
Russia, da non far sparire un oppositore in un incidente d’auto, o nel crollo
di un cornicione? Si ripeterebbe la cretineria di quanto sarebbe stato fatto
con Giulio Regeni. La risposta degli imbecilli la leggete su tutti i giornali e
la sentite da tutti gli schermi.
Tutto torna
E vogliamo anche guardare al quadro generale per
decidere a chi dare retta? Da un lato c’è chi, salvo non farsi buggerare in
Crimea, da un golpe USA-nazista, la sua massima base navale, non ha mai
aggredito nessuno, non fa che difendersi e difendere – bene o male - altri
aggrediti, ha impostato tutta la sua avventura politica sulla ricostruzione e
sulla pace.
Dall’altra parte, una coalizione che si definisce “Comunità
Internazionale” (il 17% dell’umanità), impegnata in decine di guerre ininterrotte,
in sanzioni che affamano e privano di cure e di futuro centinaia di milioni di
persone, che hanno ucciso tre milioni di vietnamiti e altrettanti iracheni; una
Nato che mantiene oltre mille basi militari nel mondo e tutt’intorno a Russia e
Cina; una banda di gangster che esegue colpi di Stato o scatena rivoluzioni
colorate ovunque vi siano governi e popoli non allineati e sottomessi. Che, col
presidente Obama, si è arrogata il diritto di uccidere su sospetto chiunque non
gli stia bene e ha espulso dagli USA il numero record di 1,5 milioni di
immigrati; un apparato di miliardari che distrugge i poveri, sostiene i ricchi
e alimenta le sue banche con l’oppio dall’Afghanistan e la Cocaina dalla
Colombia; ha portavalori come Bill Gates e George Soros che hanno corrotto a
forza di miliardi mezza stampa mondiale e a cui affida strumenti di controllo
della tua identità, salute, libertà… e andare.
Chi, pensate, dice la verità?
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