*Autonomia
differenziata* *Come ti disfo l'Italia*
Noi
siamo da secoli Calpesti, derisi, Perché non siam popolo, Perché siam divisi.
Raccolgaci un'unica Bandiera, una speme: Di fonderci insieme Già l'ora suonò.
Stringiamci a coorte Siam pronti alla morte L'Italia chiamò.
Tra poco il mio intervento,
segui la diretta:
https://www.youtube.com/live/LcH3qhHw1xk?feature=share
Non è per conquistare
spazietti di visibilità ad ANCORA ITALIA SOVRANA E POPOLARE - DEMOCRAZIA
SOVRANA E POPOLARE che vi inoltro questo video del convegno romano di domenica
sulla lotta alle autonomie differenziate, come viene subdolamente chiamato il
progetto dei sicari globalisti interni di frantumare l’Italia, liberare
l’economia di rapina mafiocapitalista dei suoi oneri, demolire quanto rimane,
dopo la devastazione di una successione di governi asserviti ai poteri
antisovrani e antipopolari, della nostra unità, identità e anima nazionali.
L’elenco dei relatori del
convegno voluto dalla ex-senatrice Bianca Laura Granato, vi indica il livello
dell’analisi che il convegno si è proposto per illustrare i catastrofici
effetti sociali, economici, politici, istituzionali e culturali di questo
attacco alla nostra nazione, che non ha precedenti, se non nelle invasioni
barbariche e negli ininterrotti abusi
contro il nostro territorio e le nostre popolazioni compiute da invasori
esterni, fino Hitler e oltre, e dai
ahinoi inesauribili infiltrati, spioni e sicari domestici.
Questo convegno ci fornisce
precisissimi, chiarissimi e drammatici termini di valutazione di quanto, con
una rapidità che vuole coglierci inconsapevoli e impreparati, sta per
capovolgere l’Italia in un’insignificante aggregato di frammenti, dove quello
più grosso punta solo a divorare il più piccolo e dove, come Klaus Schwab e i
demoni della transumanità automatizzata e disidentizzata prescrivono, vengono
lasciati sopravvivere solo i vermi, leghisti, fascisti, mafiosi, a cibarsi dei
cadaveri delle realtà nobili.
Se me lo consentite, vi
segnalo, al termine del mio intervento
(1h53’50 – 2h17’08), una cosa che mi sta a cuore e con la quale ho
inteso anche rispondere all’infame cialtronaggine di un intervento sul Fatto
Quotidiano contro il Canto degli Italiani, l’Inno di Mameli, da parte di un
habitué della First Lady di Bilderberg,
Lilli Gruber. La porcata è di Tommaso
Montanari, rettore dell’Università di Siena, critico d’arte noiosissimo e
furioso antitaliano. Ho fatto sentire, del nostro inno nazionale, la seconda
strofa, che pochi conoscono e praticano , ma che è sicuramente quella che più
dolorosamente e amorevolmente descrive la nostra vicenda. Ascoltatela,
memorizzatela la e cantatela in faccia a Montanari, Calderoli, e al resto della
schiuma.
Nessun commento:
Posta un commento