lunedì 20 febbraio 2023

 

*Autonomia differenziata* *Come ti disfo l'Italia*

 


Noi siamo da secoli Calpesti, derisi, Perché non siam popolo, Perché siam divisi. Raccolgaci un'unica Bandiera, una speme: Di fonderci insieme Già l'ora suonò. Stringiamci a coorte Siam pronti alla morte L'Italia chiamò.

 

Tra poco il mio intervento, segui la diretta:

https://www.youtube.com/live/LcH3qhHw1xk?feature=share

Non è per conquistare spazietti di visibilità ad ANCORA ITALIA SOVRANA E POPOLARE - DEMOCRAZIA SOVRANA E POPOLARE che vi inoltro questo video del convegno romano di domenica sulla lotta alle autonomie differenziate, come viene subdolamente chiamato il progetto dei sicari globalisti interni di frantumare l’Italia, liberare l’economia di rapina mafiocapitalista dei suoi oneri, demolire quanto rimane, dopo la devastazione di una successione di governi asserviti ai poteri antisovrani e antipopolari, della nostra unità, identità e anima nazionali.

 

L’elenco dei relatori del convegno voluto dalla ex-senatrice Bianca Laura Granato, vi indica il livello dell’analisi che il convegno si è proposto per illustrare i catastrofici effetti sociali, economici, politici, istituzionali e culturali di questo attacco alla nostra nazione, che non ha precedenti, se non nelle invasioni barbariche  e negli ininterrotti abusi contro il nostro territorio e le nostre popolazioni compiute da invasori esterni, fino  Hitler e oltre, e dai ahinoi inesauribili infiltrati, spioni e sicari domestici.

 

Questo convegno ci fornisce precisissimi, chiarissimi e drammatici termini di valutazione di quanto, con una rapidità che vuole coglierci inconsapevoli e impreparati, sta per capovolgere l’Italia in un’insignificante aggregato di frammenti, dove quello più grosso punta solo a divorare il più piccolo e dove, come Klaus Schwab e i demoni della transumanità automatizzata e disidentizzata prescrivono, vengono lasciati sopravvivere solo i vermi, leghisti, fascisti, mafiosi, a cibarsi dei cadaveri delle realtà nobili.

 

Se me lo consentite, vi segnalo, al termine del mio intervento  (1h53’50 – 2h17’08), una cosa che mi sta a cuore e con la quale ho inteso anche rispondere all’infame cialtronaggine di un intervento sul Fatto Quotidiano contro il Canto degli Italiani, l’Inno di Mameli, da parte di un habitué della First Lady di  Bilderberg, Lilli Gruber. La porcata è di  Tommaso Montanari, rettore dell’Università di Siena, critico d’arte noiosissimo e furioso antitaliano. Ho fatto sentire, del nostro inno nazionale, la seconda strofa, che pochi conoscono e praticano , ma che è sicuramente quella che più dolorosamente e amorevolmente descrive la nostra vicenda. Ascoltatela, memorizzatela la e cantatela in faccia a Montanari, Calderoli, e al resto della schiuma.

 

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