Se persone che onestamente si sono sbagliate apprendono la verità, o smettono di sbagliare, o cessano di essere oneste.
(Anonimo)Liberi pensatori sono coloro che sono disposti a usare la propria mente senza pregiudizio e senza timore di comprendere cose che urtano contro i loro costumi, privilegi o credi. Questo stato della mente non è comune, ma è essenziale per un pensiero giusto. Quando manca, la discussione diventa peggio che inutile.
(Leo Tolstoj, da me dedicato tra gli altri a Vladimir, diplomatico cubano, come a tutti gli idolatri acritici di Cuba)
Anche stavolta rubo un articolo. Lo troverete in fondo. E’ di Massimo Fini, giornalista di cui non condivido l’impostazione ideologica, ma cui riconosco conoscenza e indipendenza e del cui scritto in calce condivido ogni parola. E’ anche la risposta collaterale a un gentile interlocutore che, nel commento al mio post “A prescindere”, ha parlato di un “golpetto” trasformista del pool di Milano “per dare la stura all’ultraliberismo che dal 1989 ha dilagato” e si è chiesto “un gaglioffo come Di Pietro da dove salta fuori?”. A prescindere che l’ultraliberismo, complice il PCI, dilagava fin dal 1979, senza Mani pulite, dare del “gaglioffo” a Di Pietro mi pare abbastanza puerile e fuori bersaglio. Che ne facciamo dei gaglioffi che lui ha mandato in galera o a casa? Ed è più gaglioffo Di Pietro, o Vendola o Bersani?
Arlecchini
Orgasmi a sinistra, da Svendola al “manifesto”. Le primarie per il candidato del centro-sinistra (sinistra?) a Milano le ha vinte Giuliano Pisapia, quello del PRC, il “comunista”. L’esimio giurista che si lanciò a capofitto contro il pool di mani pulite, e contro l’eroica procura antimafia di Palermo, che fa il difensore di Carlo De Benedetti, che con orgoglio accettò da Mastella (da Mastella!) l’incarico di capo della commissione giustizia e si prestò a formulare una riforma della giustizia che ottenne il plauso di Berlusconi per aver voluto emasculare Gip e Gup. Il legislatore che fu incoronato da Berlusconi e berlusconidi emulo di Ghedini per aver giustificato e difeso i più smaccati tentativi e le più oscene realizzazioni di leggi ad personam. Con altissima sensibilità giuridica ed etica, nel 2006, quando tutto il centrosinistra promise di cancellare le leggi vergogna del guitto mannaro, si oppose sentenziando che il nuovo governo non “avrebbe dovuto perdere tempo con il passato” e che, anzi, si poteva decretare una moratoria su quegli obbrobri. Fu il puntello al primo Prodi, terminator sociale con Treu e anticipatore delle guerre a Jugoslavia e Serbia, quando, al tempo dell’unica salutare resipiscenza di Bertinotti, non condivise l’uscita da quella maggioranza e ribadì la fiducia a quel governo. Fiancheggiatore sinistro di Andreotti, Musotto, Cuffaro, quando incenerì col suo disdegno il reato di concorso esterno in associazione mafiosa, tanto da votare solo per disciplina di partito e “con grande sofferenza” l’autorizzazione all’arresto di Cesare Previti. Svendoliano ante-Svendola, candidandosi al parlamento per il PRC, dichiarò che mai lo avrebbe fatto in opposizione al PDS di D’Alema, Veltroni e Fassino, come oggi mai lo farebbe contro l’UDC e, magari, Fini. Nemico mortale di Di Pietro – e qui rispondo anche a quel mio gentile interlocutore che, in un commento al post “A prescindere” definisce l’ex-pm un “gaglioffo” – si è speso in una difesa ad oltranza di gaglioffi veri come Craxi, Forlani, Gardini, deprecando la carcerazione di ladri e corrotti e accusando i magistrati di interferenze politiche. In tal modo facendosi anticipatore di tutti coloro che oggi, in angoscia di nemesi, bollano Mani Pulite di oscuro complotto per allestire un ricambio gattopardesco alla Prima Repubblica. Quegli stessi magistrati che, dopo la fogna politico-economica di allora, da Ligresti in giù, non hanno fatto che perseguire con la stessa tenacia e lo stesso coraggio i loro epigoni riverniciati. Habemus papam. Un moderato, come viene definito con letizia dai cultori dell’ineluttabile esistente e come è caro alla Milano “da bere” dei Ligresti e Dolce e Gabbana. Fino a quando l’alternanza mette in scena vocalist come Pisapia, Vendola, Renzi, o la bolognese prodiana della Caritas, Amelia Frascaroli, lorsignori restano col culo al caldo.
Vai via con lui
Vieni via con me. Nella seconda trasmissione di Fazio-Saviano si è celebrato, in un groviglio di zucchero filato, lo sposalizio tra Destra e Sinistra, tutti soffusi di indiscutibili e incontrastabili “valori”. Valore massimo, suppongo, quello proclamato da Fini quando, fascisticamente, ha espresso il suo commosso orgoglio per gli sterminatori di popoli in difesa della patria, impegnati in Afghanistan. Nessuno ha alzato un sopracciglio. Poi il reggicoda del pulitore etnico Netaniahu, Saviano, ha azzardato per la prima volta in vita sua di fare il nome di un politico, prendendosela con un oscuro traffichino ‘ndranghetista della Lega e facendosi così riconfermare il ruolo di eroe e martire dalla stizza di un Maroni che, tra un Saviano, giullare del crimine organizzato imperialista e sionista, e un Saviano che sbertuccia la Lega, per ovvii visceralismi familistici, se la prende con il secondo. Tra i valori sciorinati dal quartetto Fini-Bersani-Fazio-Saviano, da sussumere con la stessa fiducia con la quale ci si è impecoronati sotto quelli di Berlusconi, dalla “giustizia vera” al “milione di posti di lavoro” e ai miracoli di Napoli e dell’Aquila, all’albero della cuccagna di Vai via con lui erano appesi, un fugace barbaglio, i valori autentici del povero Englaro e della povera Welby. Una luce di verità nella nebbia delle ipocrisie. Ma sul finale se ne è aggiunto un altro: quel lampo sfolgorante della bomba a mano scagliata da Albanese-Berlusconi in faccia a Saviano, quando ha detto: “Ma come, hai scritto tanti racconti fantastici e a me non hai mai dedicato un rigo!” L’avevate capita?
Malthus a Haiti
A Haiti, dopo i 250mila almeno uccisi dal terremoto e dall'occupazione Usa, 1 milione senzatetto e quindi votati alla morte tra fogne a cielo aperto, fame, mancanza di assistenza sanitaria, fucilate degli sgherri della spedizione ONU esclusivamente contro i quartieri poveri da spopolare, siamo a oltre 1000 morti da colera (provocato). Un altro milione in dirittura d’arrivo. Per incoraggiare la popolazione, la forza di occupazione ONU – MINUSTAH, seguendo un copione scritto dagli Usa fin dal 2004, ha sparato sui civili incazzati, uccidendo. Nuovo capitolo del piano degli Usa, quando, consapevoli evidentemente del terremoto a venire, sono sbarcati il giorno dopo con una forza militare enorme, bell’e pronta, con tanto di apparato emergenziale contro i disastri naturali. Più bello ancora è che il giorno PRIMA del sisma, sia arrivato dalla Florida a Port Au Prince la squadra di superesperti di terremoti e disastri naturali del comando militare Usa per il sud, Southcom. Imperialismo all'opera nel nome di Malthus. Chiediamoci, l’arma meteorologica, con le sue mille antenne piazzate in Alaska e che sparano onde elettromagnetiche nella ionosfera dove si governano i fenomeni, è davvero una leggenda metropolitana?
Arundathi Roy
Sakineh, Suu Kyi… e Arundathi?
Mentre qui si lustrano la coscienza gli ascari di un impero genocida, trastullandosi con le infiltrate Sakineh, Aung San Suu Kyi, Neda e simili, tutte appassionate di “libertà” (da declinarsi come “di mercato”, cioè di sfruttamento dell’uomo sull’uomo), Obama è andato a sbaciucchiare la sanguinaria oligarchia indiana, a fornirle armi di distruzione di massa, a garantirle terroristi Cia-Mossad finto-pachistani, per nuove Mumbai da imputare al Pakistan da sbranare. L’India è il nuovo grande partner degli Usa in Asia: entrambi, il fatiscente e l’emergente, puntano a ridurre Afghanistan e Pakistan a un ossobuco col midollo da succhiare, a sabotare l’espansione economica e politica della Cina, rivale in capitalismo, a depredare delle loro risorse i paesi dell’Asia centrale. Per procedere indisturbata, l'India ha per corollario quello di tutti gli Stati colonialisti-imperialisti: massacra i suoi popoli nativi insorti, stermina i giovani lanciatori di pietre del Kashmir musulmano seviziato da 60 anni, criminalizza l’opposizione democratica, progressista, antimperialista, minaccia integerrimi intellettuali di rango mondiale come Arundathi Roy. Sulla grande militante dei diritti umani veri, che non cessa di denunciare le nefandezze antisociali e imperialiste della cricca di Nuova Delhi, si sta abbattendo la repressione. Avete udito un bisbiglio della “comunità internazionale” in sua difesa?
Ma a ovest e a est, oltre alle valorose forze combattenti in Iraq e Afghanistan, ci sono ancora due questioni irrisolte: l’Iran sovrano e impegnato a ostacolare, con la propria, l’egemonia USraeliana in Medio Oriente, e il Myanmar fortunatamente tuttora refrattario alle “rivoluzioni colorate” (a stelle e strisce) alla serba, tibetana, georgiana. Attenti a impietosirvi su uxoricide che nessuno ha mai sentenziato alla lapidazione, o su martiri verdi che poi rispuntano integre in Germania, o a idolatrare la signora di Myanmar, cultrice del libero mercato all'americana, con uffici del suo partito all'ombra della Casa Bianca. Del regime di Myanmar difficile dare un giudizio con conoscenza di causa. Ma la democrazia per la quale si impegnano i padrini di Arabia Saudita, Iraq, Afghanistan, Messico, Egitto, dei golpisti dell’Honduras, i macellai sociali del nostro emisfero, non risparmia il suo fetore tossico a nessun emisfero. E, a quanto pare, a pochissime narici.
Nei secoli infedeli
Dopo 17 giorni a Brescia i migranti sono scesi dalla gru, per evitare altre mazzate ai loro solidali. A Brescia il 28/5/1974 è saltata in aria una piazza. Misteri d'Italia? Col cazzo: il capitalismo all'opera. Allora a Piazza Fontana, con l'Italicus, le bombe del '93, Capaci e via d'Amelio. Oggi annichilendo lavoratori immigrati per arrivare ad annichilirli tutti. Niente misteri, solo strategia. Siamo il paese dove tutto è cospirazione: dal complotto cristiano di Paolo alla massoneria, dall’invasione Usa, facilitata dalla mafia in cambio di garanzie perpetue di compartecipazione al banchetto economico mondiale, a Gladio, dallo stragismo perpetrato da servizi e manovalanza fascista su ordine Cia-Mossad, all’infinocchiamento stalinian-togliattista delle nostre masse con finta prospettiva rivoluzionaria, dal complottismo ontologico del sistema finanziario, ai paradisi e agli inferni, alla P2-P3-Saviano, ai sub prime, alla lobby ebraica. E noi ancora ci mettiamo in ginocchio davanti alla liturgia dell’11 settembre e seguenti, e ancora sciogliamo inni a uno scrittore Matrix come Umberto Eco che, favorendo tutto questo, sforna un’epistemologia (“Il cimitero di Praga”) intesa a metterci sugli occhi maiali interi. Guai a provare di scrutare quali siano le rotte e le manovre di quella Grande Armada di israeliti e paratali che, per pura combinazione, si trovano in capo ai principali organismi di persuasione occulta, controllo, finanza, repressione, Dai, Eco, dacci dell’antisemita e convincici che quelli stanno lì, al New York Times come negli squadroni della morte latinoamericani, da Goldman Sachs come nella Casa Bianca, solo perché più intelligenti di tutti gli altri. Anche se l’affermazione avrebbe un sapore, questo sì, vagamente razzista.
Tutti assolti a Brescia, otto persone disintegrate e cento mutilate, Moro assassinato da brigate rosse che prendevano il caffè con agenti Mossad, l’Italia butterata di attentati perché non si azzardasse a pretendere un ruolo anche solo di parziale sovranità e iniziativa internazionale, di protagonismo delle sue masse lavoratrici… Pasolini sapeva, ma lo Stato, giudiziario, politico, mediatico, no. Ovvio, quando lo Stato è il terrorista – e lo è sempre solo lui – non ci possono essere né verità, né castigo. Ne sono l’emblema i militari Usa, tutti immuni, ovunque calpestino terre e popoli, da Lozano ai carnefici dell’Afghanistan. Come i preti pedofili. Il potere non si giudica. Si abbatte.
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Massimo Fini
L’uomo e la macchina
Nei talebani io non difendo solo il diritto elementare di un popolo, o parte di esso, a resistere all’occupazione straniera, comunque motivata. In ciò che accade in Afghanistan io vedo, simbolicamente e concretamente, la lotta dell’uomo contro la macchina. Da una parte gente che si batte con i propri corpi, il proprio coraggio, fisico e morale, con armi del secolo scorso, dall’altra i robot, i Dardo e i Predator, aerei senza equipaggio, i missili che colpiscono a distanza di 300 chilometri e, più in generale, un apparato tecnologico sofisticatissimo dove la parte del combattente è ridotta al minimo.
In ciò che accade in Afghanistan io vedo, simbolicamente e concretamente, la lotta dell’uomo contro il denaro. In Afghanistan alcuni dei Paesi più ricchi del mondo hanno aggredito uno dei più poveri, ma non ce l’hanno fatta a piegarlo. Abbiamo cercato di comprarli in tutti i modi, i talebani, ma non ci siamo riusciti. Sulla testa del Mullah Omar, dopo la sua rocambolesca fuga in moto, pendeva una taglia di 50 milioni di dollari. Con una cifra simile, da quelle parti, si compra tutto l’Afghanistan e anche un po’ di Pakistan. Ma non se n’è trovato uno solo che tradisse Omar. Quando Abdul Salam Zaeef, ex ambasciatore talebano in Pakistan, fu catturato e imprigionato, venne sottoposto al consueto trattamento tipo “Abu Ghraib”, spogliato nudo dai militari americani, uomini e donne, e deriso mentre un commilitone scattava fotografie (sono i metodi della “cultura superiore” totalmente estranei a quella afghana, del resto i talebani non hanno mai torturato i prigionieri, li hanno sempre trattati con rispetto).
Racconta Zaeef (“My life with the Taliban”) che gli americani volevano da lui una cosa sola: delle indicazioni per trovare il Mullah, in cambio gli offrivano la libertà e molti soldi. Zaeef rispose: non si vende un amico e un compagno di battaglia per la libertà e tanto meno per denaro. La Cia, toccando il fondo dell’ignominia e del ridicolo, non sapendo cos’altro fare per “conquistare i cuori e le menti degli afghani” è arrivata a offrire ai capi tribali, che hanno più mogli, il viagra. Gli americani sono convinti che tutto si possa comprare col denaro. Invece non si può comprare chi è disposto a morire per le proprie idee, giuste o sbagliate che siano (“Ni se compra ni se viende el cariño viertadero“, non si compra e non si vende l’amore vero dice una vecchia canzone spagnola). Non si può comprare chi non fa del denaro la propria priorità.
Omar, quando era al potere, viveva in un ufficio amministrativo di sette stanze, zeppo di funzionari che lo aiutavano nel suo lavoro e le sue tre mogli e i cinque figli hanno continuato ad abitare nel poverissimo villaggio della sua giovinezza, Sungesar, senza cambiare in alcun modo il loro tenore di vita, né Sungesar ha ricevuto alcun vantaggio dal fatto che uno dei suoi “enfants de Pays” era diventato il capo del Paese. La rivoluzione talebana è interessante anche per altri motivi. Si apparenta, in un certo senso, alla Rivoluzione francese che spazzò via il mondo feudale per imporre poi all’Europa, sulla punta delle baionette di Napoleone, un unico diritto. Anche i talebani spazzarono via il mondo feudale afghano, quello dei “signori della guerra”, e al posto dell’arbitrio imposero, nel loro Paese, un’unica legge, la Sharia. La differenza è che mentre la borghesia guardava in avanti, i talebani guardano indietro, a un mondo regolato, sul piano del costume, da leggi arcaiche risalenti al VII secolo arabo-musulmano senza però respingere alcune, poche e mirate conquiste tecnologiche della modernità. Una sorta di “Medioevo sostenibile” che a me pare più innovativo e comunque più interessante del nostro “sviluppo sostenibile”.
36 commenti:
Stimato Grimaldi,
asserire che l'ultraliberismo si sia affermato in questo paese fin dal 1979 significa aver perso il senso delle proporzioni. In verità il CAF, storicamente, ha svolto il ruolo di tappo contro le politiche ultra-atlantiste. Si ricorda i dissidi tra Andreatta e Formica?
Inoltre ritenre mani pultie un inside job, al pari degli attentati di Al-qaida o di quelli di ordine nuovo, non è peregrino. Dia un occhiata a questo:
http://www.youtube.com/watch?v=9sDmx01ZNfA
Soc he non cambierà posizione; la invito solo ad essere più cauto rpima di incestinare ipotesi molto più robuste di quanto si creda, soprattutto a sinistra.
saluti
sopratutto gaglioffo di pietro potrebbe esserlo.Non rimaniamo vittime della santificazione di presunti eroi della nazione
Basti pensare al suo ruolo contro la commissione parlamentare sui giorni di genova.Meriterebbe secondo me una maggiore attenzione,come meriterebbe maggiore attenzione anche la storia di mani pulite.
Comunque sulla politica estera condivido quasi tutto
eggià.
commissione di genova 2001........
chi c'era a genova in quel giorno?
forse un noto esponente di fli?
fulvio, vai a spulciare su questa cosetta, che mi sembra un pò importante, che ne dici?
facciamo tregua un attimo sui finto- comunisti infidi e indaghiamo sui post-fascisti ora più che mai fidi?
saluti
alberto
A Davide.
Io sono del parere che, alla vista delle condizioni delle nostre sinistre e delle sinistre-sinistre, cosiddette, tocca prelevare i globuli buoni e respingere quelli cattivi dai corpi disponibili. Mani pulite ha fatto piazza pulita di una fogna. Altri poi hanno rinnovato la fogna.
Quanto a Di Pietro,non c'è dubbio che è la testa d'ariete oggi contro la priorità da abbattere. Poi faremo eventualmente i conti anche con lui. Chi è più combattivo, Bersani, Vendola o Di Pietro? O Travaglio? Contro la zavorra che appesantisce il battello, tocca soffiare nelle vele.
Fulvio
si,c'era proprio Fini a Genova.Tanto per ricordarci il suo passato,e il suo presente?Servo dei sionisti.
Non mancano acorati appelli al voto utile per un partitello di sfigati stizzosi come il pd,incapace di vincere le sue primarie!
E non ci son nemmeno in giro grandi strateghi come Togliatti e Stalin!^_^
Dopo l'ennesima sentenza che lascia impuniti gli assassini di piazza della loggia a Brescia [una volta detta La Leonessa d'Italia] solo per fare un esempio di attualità, Io che già non credevo, NON CREDO ASSOLUTAMENTE ALLA BUONA FEDE DELLA MAGI...ESTRATTURA!
E' come il prete senza tonaca che opera il "bene" malgrado sia don don! tutta pubblicità ingannevole a favore dei massimi crimini perpetrati dagli animali u-mani, che al contrario delle altre Bestie, torturano e bombardano. Se ci fossero magis estratti di buona fede e seguaci della Giustizia, che è difesa della Verità e del Diritto che ne consegue, butterebbero la tonaca... oops la toga alle "ortiche"!
Ieri, la Corte D'assise ha riconosciuto tutti come innocenti. Francesco Delfino, Pino Rauti, Carlo Maria Maggi, Delfo Zorzi. Tutti innocenti. Chi da 166 udienze voleva solo giustizia questa mattina si deve essere rassegnato e ha scritto sul muro quella che è la verità processuale. "In questo luogo non è successo niente". Trentasei anni non sono bastati perché Roberto Cucchini ottenesse giustizia dallo Stato; ma quando ieri mattina l'uomo, 63 anni, ha inscenato la sua civile protesta in piazza della Loggia, i vigili e la polizia sono arrivati in un batter d'occhio.
Oh questi qua qua qua ce l'avevano la benza da mettere nelle "pan terucce"!
vedendo il video relativo a craxi mi vien da pensare,puo' un uomo politico assennato, come si riteneva craxi,fare un discorso del genere in parlamento senza considerare le dirette conseguenze?che fosse cosi'ingenuo?
oppure era vittima di onnipotenza pure lui?
e' da credere che tutti impazziscono?
La verita' da qualsiasi lato la si guardi, rimane verita'.
Non essere obiettivi e riconoscerla anche da chi la mette a nudo e a crudo, come fa Fulvio e' un problema mentale o di un ristretto immaginario politico-storico. Desolante, tirare in ballo Andreatta e Formica (basti pensare al peso che potevano avere nella politica filo-USA), per sminuire un resoconto come quello di Fulvio. La falsa informazione ci tira la giacchetta da tutte le parti e' questo e' il risultato, fuorviante, da farci credere che bastano riforme e riformine e falsi pentiti
di vecchie ideologie, che dopo aver visitato il Vaticano, Israele e Usa, gli si cicatrizza l'apparato genitale, tornando vergini agli occhi di chi quella giacchetta, ormai se la trova stappata. La speranza.....la speranza.... e che gli venga cucita.
Noi non abbiamo la giacchetta stappata e non abbiamo mai vissuto di speranza, percio' sappiamo dire e diciamo pane al pane e vino al vino.
...chi vuole intendere intenda.
Se il godimento è anke intelletuale, leggendo i Tuoi post raggiungo orgasmi continui.... io ho delle idee,frutto di tanta lettura di tanta ricerca,,, sarebbe un onore conoscerTi,sarebbe pretestuoso dire ke condivido quanto letto nei tuoi post....non ho la Tua conoscenza, peccato....se ti vedessi in tv ,magari ne acquisterei una..... con grande stima Renato Piacentino,,, non mi fa loggare te lo posto come anonimo
La parte sui Taliban era assolutamente meravigliosa, complimenti. Sono pienamente d'accordo con te e con il "medioevo sostenibile", che tra l'altro è una espressione eccellente.
Caro Grimaldi, non avendo io il cesello (di cui lei dispone in maniera quasi tonitruante) d'argomentare e dipanare la verita' affabulando, mi saro'espresso male. Non intendevo dire che Mani Pulite fu realizzata ALLO SCOPO di instaurare l'ultraliberismo; si e'trattato, in realta', nient'altro che di eterogenesi dei fini. Ben meritorio (nel merito, appunto) spazzar via ladroni, ominicchi, ladruncoli e quaqquaraqqua' del sistema dei partiti. Sostengo esser stata un'operazione a corollario di un mutamento di regole del gioco che era impellente a livello internazionale. Funzionale, insomma, e mero strumento, non fine ultimo. Del resto che i partiti vivessero di tangenti lo sapeva anche la vecchietta analfabeta delle valli bergamasche o calabre, era argomento da bar. Mi sembra dunque davvero bizzarro che una tale consapevolezza e pienezza d'azione e d'intenti sia maturata nel corpo della magistratura nel volgere di una cosi breve stagione, con il Mario Chiesa di turno in quanto "casus belli" quanto le torri gemelle in scala 1/100000.
Ed in ultimo, per amor di rigore logico (di cui lei e'maestro, ma danzando sul rasoio di Ockham, si sa, a volte é umano scivolare)prima ancora che per passione politica, certo Di Pietro e'testa d'ariete al momento piu'dei vendola e bersani (cosi'come i Travaglio, Grillo, ecc, ma ne abbiam gia'parlato) ,ma come si compone questo con l'imperativo morale per il quale il meno peggio e'solo un modo di soffocare il meglio, come spesso lei ricorda? Leniniana strategia? A me pare solo che un po'strida. Nell'universo del gaglioffismo, cosi'come in quello dei veri eroi, le sfumature sono molte, la caratura dei singoli muta quasi a volte a livello "ontologico", ma pur dall'universo del gaglioffismo non si esce.
Poderoso Massimo Fini, quasi sempre, come poi faccia ad esser di destra, bastian contrario anche di se stesso.
Grazie.
Edoardo
p.s. ottimo anche il post di Grillo sul "neocolonialismo della fame"
si,fulvio hai ragione che Di Pietro possa sembrare l'unica opposizione al berlusconismo.
Però io reputo che il berlusconismo sia un fenomeno assai meno dannoso dell'imperialismo yankee-sionista e delle sue quinte colonne.Non c'è come in altri paesi la netta differenza fra governi od opposizioni anti imperialiste e imperialismo
Dobbiamo assolutamente abbattere il berlusconismo,ma è davvero il male assoluto,o una sua faccia che peraltro si associa anche ai vari fli,pd e così via?Io nella confusione alle prossime elezioni voto PCL,nazionalizzazione e altri punti li trovo interessanti.Che dici?
In Italia la questione coloniale non è neppure percepita, ed esiste anche una guerra psicologica - che percorre persino internet -, che si incarica di ridicolizzare preventivamente ogni istanza anticoloniale associandola a personaggi impresentabili. Esiste, ad esempio, una sorta di dottrina del berlusconismo antagonista ed anticoloniale, che individua l'Uomo di Arcore come l'avversario e la vittima dei poteri forti internazionali, i quali gli rimprovererebbero l'accordo per il gasdotto South Stream con la Russia di Putin.
La dottrina del vittimismo berlusconiano non tiene conto del fatto che Berlusconi è vittima esclusivamente della sua stessa stupidità: un Presidente del Consiglio capace di usare il nome di un capo di Stato straniero per le proprie avventure personali, dovrebbe essere cacciato per manifesta inettitudine e per attentato alla sicurezza nazionale. Invece il presidente Napolitano è volato in suo soccorso concedendogli un mese di tempo, con il pretesto dell'approvazione della Legge Finanziaria, in modo da consentirgli di ricomprarsi i voti per la fiducia parlamentare. Quanto alla storia del Berlusconi campione dell'indipendenza energetica dell'Italia, si tratta di un falso clamoroso e sfacciato, dato che fu invece il Presidente del Consiglio Romano Prodi a concludere nel 2007 l'accordo con Putin per il gasdotto South Stream, progettato da ENI e Gazprom.
Inoltre fu ancora Prodi a ristabilire, nel 2006, le relazioni diplomatiche ed economiche con Gheddafi, perciò cade anche l'altro caposaldo ideologico del "Berlusconi-vittima dei poteri forti internazionali".
questo modo di agire sembra il copiaincolla di craxi
da questo deduco che il "berlusconismo",nel senso stretto della parola, sia un falso problema visto che e' dal '48 che viviamo nel berlusconismo ,da qui l'inutilita' di un dipietro che seppur nella giustezza della sua battaglia distoglie di fatto dal vero obiettivo cui si dovrebbe mirare ,la lotta antiimperialista e anticolonialista partendo dalla lotta di classe.
capisco che non tocca a lui farlo,ma e' insopportabile anche questo suo depistaggio
Su Di Pietro ho detto abbastanza. E' un sollievo, comunque, sentirlo sparare a zero contro parti nefande dell'esistente, come nessun altro si sognerebbe. Al momento delle sue carenze o deviazioni, ce la vedremo anche con lui. Per Mani Pulite vale il discorso di Edoardo, soprattutto sull'eterogenesi dei fini. Il che non vuol dire che il pool sia stato strumento consapevole o inconsapevole della palingenesi verso il neo-protocapitalismo.
Il Berlusconismo non mi pare affatto un falso problema e non è paragonabile al regime democristotogliattiano, quando etica, legalità e ideologia non erano corrotti a livello di massa, al punto di questo ormai logoro, rappresentante delle elite mafiomassonicoimperialiste e della sua cosca. Se non fosse così stupido e scoperto (alla Bush) come si dice, sarebbe ancora lì, per come ha cooperato nell'applicazione in Italia dei nuovi modelli capitalistici e militari.
Quanto ancora all'elegante intervento di Edoardo, e al suo accostamento di Di Pietro al famigerato "meno peggio", mica me lo vado a sposare Di Pietro. Sono un giornalista che rileva fatti e movimenti nel cammino verso quello che credo sia il "meglio" e ogni passo, di chiunque, possa servire a quel percorso.
Anche Ferrando, quando unico, conosce la necessità della rivoluzione, ma non quando abbatte i suoi dogmi marxisto-trotzkisti su altri e diversi contesti ed esperimenti. Come quando si dice che non c'è soluzione al problema mediorientale se non con "l'unità di proletari israeliani e arabi". I proletari collaborazionisti e pervertiti vanno combattuti, come i poliziotti di Valle Giulia, a dispetto di Pasolini.
Cari saluti, a tutti,
Fulvio.
però sai quanto siano preziosissimi i "proletari in divisa",le rivoluzioni con soldati e poliziotti dalla propria parte hanno un buon successo.Non fosse che son bene armati!
Anzi Fulvio,proprio sull'esperimento proletari in divisa mi piacerebbe saperne di più.Cosa pensavi ai tempi?Da quanti era sostenuta questa modalità per me giusta e quanti invece la reputavano una cazzata?Cosa pensavi delle ronde proletarie?Io sono contrarissimo,la sicurezza deve essere sempre nelle mani di organizzazioni certamente popolari,ma non composte da un giornalaio come me,un barista,un benzinaio,ma da professionisti ben istruti.
ps:sto cercando notizie su Mugabe,visto che alcuni miei conoscenti -militanti del pd-ne sparlano continuamente,sarebbe interessante aprofondire l'argomento africa e governi anti imperialisti,vabbè vedremo
ps2:ah,ecco!Prodi ha stilato trattati con la libia e per south stream,prodi..Quindi l'unione ha trattato con libia e putin,benissimo!
Ditelo ai patetici collaborazionisti americani e sionisti del pd che si scandalizzano per cose giustissime come la collaborazione con russia e libia
Caro Fulvio,
saltando gli ovvi complimenti per il tuo lavoro di controinformazione e di stimolazione del pensiero e dello sguardo sulle cose che avvengono, mi permetto di interrogarti su un passaggio del tuo ultimo post, quello in cui, in maniera molto veloce, citi umberto eco e la sua ultima fatica letteraria, annovernadolo tra le schiere di chi, come tanti altri, (correggimi se dovessi aver capito male) in tal modo, con la storia della ricostruzione della nascita dei famosi Protocolli, ci impedisce ora, in qualsivoglia modo, di parlare, per intendersi, delle lobby ebraiche e del loro reale peso nelle sorti della politica e dell'economia mondiale, perchè, in seguito a ciò che viene raccontato nel libro, ogni intervento di questo tipo rientrerebbe nelle bugie che alimentatno il folle delirio antisemita.
ma mi chiedevo, premesso che per chi voglia astenersi ovviamente dall'antisemitismo ma voglia comunque criticare anche solo semplicemente la politica israeliana il terreno è sempre minato e delicato anche perchè c'è chi usa quell'argomento per respingere in toto ogni critica, non potrebbe anche essere che ciò che eco racconta e il messagio che il romanzo mira a trasmettere, cioè che da sempre ogni teoria del complotto, ogni creazione di un nemico - utile ad ogni potere religioso o secolare che fosse -, ogni campagna d'odio utile a distogliere il popolo, la gente dai suoi veri nemici, sia sempre stata condotta con gli stessi mezzi, modalità, anche in maniera banale e grossolana, ecco, non potrebbe essere che tutto ciò, non formisca anche a chi cerca un altro punto di vista sulla realtà uno strumento utile per leggere codesta realtà?
cioè, se sul versante antisemitsimo rende il terreno ancora più scivoloso e fangoso, la ricostruzione delle diverse campagne d'odio, la creazione di dossier falsi, sugli altri versanti (rom in italia, terrorismo nel mondo, no global nel periodo pre e post genova 2001)non contribuisce a renderci più attenti, meno soggetti a cadere nei tranelli?
scusa per il pezzo probabilmente confuso ma ho cecato di condensare il mio quesito in poco spazio.
grazie
d.
fulvio, pensi possa essere vera questa cosa?
Ed ora un documento che se si dovesse confermare veritiero sarebbe clamoroso.
Sembra proprio che grazie alle informazioni raccolte su facebook e attraverso altri social network oggi i massacratori di Gaza non solo hanno un nome, ma persino un volto e un indirizzo di casa, dove speriamo al più presto venga spedito un mandato di comparizione dinnanzi alla corte dell'AJA per crimini di guerra.
Il link è destinato a sparire in poche ore, a Tel Aviv ci stanno ossessivamente lavorando, condividetelo quindi al più presto:
http://s242816488.onlinehome.us/criminals/
Stay Human
Rispondo in sequenza. Davide. Ero in Lotta Continua quando abbiamo creato l'organizzazione "Proletari in divisa", insieme a quella per le lotte dei carcerati ("Dannati della Terra"), delle donne, dei proletari delle borgate. Tutti settori di società ignorati o accantonati dal PCI, dismessi nei casi dei non operai col termine sprezzante di sottoproletari. Furono, accanto ad altre intuizioni, come le prime sull'ambiente (prima c'era stato solo Celentano), le formidabili innovazioni di un gruppo rivoluzionario lungimirante. Durò fino a quando il sistema non riuscì a far ripiegare Sofri e il gruppo dirigente con il ricatto Calabresi. Chavez ci insegna che se non convinci, o neutralizzi, i due poteri capillarmente presenti sul territorio e nella società, Chiesa e Forze Armate, la rivoluzione o non la fai, o non dura. Oggi è più dura che con la naja di tutti, non per nulla hanno sostituito la leva con un esercito di mercenari accuratamente ideologizzati.Quanto alla ronde proletarie, dipende, come nel caso dell'autodeterminazione dei popoli, dalla natura, dagli interessi rappresentati e dagli obiettivi. Fanculo le ronde nazi-leghiste, viva la Volante Rossa.Di Mugabe vorrei scrivere un giorno o l'altro.Trattasi della solita propaganda imperialista, revanscista dei nostalgici del colonialismo, con ottuse e vili sinistre al traino. Mugabe è un grande combattente per la liberazione e viene massacrato solo perchè ha tolto ai ricchi feudatari bianchi le terre rubate al popolo e le ha consegnate ai veterani della rivoluzione. L'opposizione è totalmente venduta agli anglosassoni. Come Abu Mazen a USraele. Tutte le menate sulla mancanza di democrazia, sono le solite intossicazioni imperialiste.
Edoardo.
Umberto Eco utilizza i Protocolli dei Savi di Sion in maniera subdola e strumentale per ridicolizzare e demonizzare tutti coloro che non si fidano delle esperienze, del senso comune e delle vulgate ufficiali e si sforzano di guardare dietro le quinte, dietro le apparenze costruite dal potere. Io non ho studiato abbastanza la questione per affermare il vero o il falso dei Protocolli, ma vedo con assoluta chiarezza che la strategia e gli obiettivi di dominio mondiale che ai Protocolli vengono attribuiti sono in corso di attuazione da almeno cent'anni. Che importa che i protocolli siano un'operazione "antisemita", se poi gli ebrei ne hanno messo in pratica i contenuti? Chi è che controlla la politica estera Usa, la finanza internazionale, la massima parte dei media, l'intelligence, il terrorismo internazionale di Stato? E' un vecchio trucco buttare insieme una falsità universalmente accettata come tale, con verità fatte passare per uguali falsità. Eppoi, uno documentato come Eco se ci cannoneggia con la storia dell'antisemitismo è in evidente malafede. Sa, quanto i migliori storici ebrei, che gli ebrei non sono semiti se non in minima parte (arabi convertiti all'ebraismo, sefarditi) e che i veri semiti sono gli arabi. Dunque l'antisemitismo è un'enorme truffa del vittimismo d'attacco israeliano. Ed Eco gli fa il suo soffietto.
Rossoallosso. I dirigenti dell'operazione genocida "Piombo fuso" si conoscevano già, bastava andare alle fonti. Qualcuno l'ho messo in effige anche nel mio documentario "Araba fenice, il tuo nome è Gaza". Quello che ci indica Rossoallosso però è un elenco molti più completo dei criminali che hanno compiuto quella strage. Ringrazio e metto in archivio. Verrà buono.
Ciao a tutti,
Fulvio
Rispondo in sequenza. Davide. Ero in Lotta Continua quando abbiamo creato l'organizzazione "Proletari in divisa", insieme a quella per le lotte dei carcerati ("Dannati della Terra"), delle donne, dei proletari delle borgate. Tutti settori di società ignorati o accantonati dal PCI, dismessi nei casi dei non operai col termine sprezzante di sottoproletari. Furono, accanto ad altre intuizioni, come le prime sull'ambiente (prima c'era stato solo Celentano), le formidabili innovazioni di un gruppo rivoluzionario lungimirante. Durò fino a quando il sistema non riuscì a far ripiegare Sofri e il gruppo dirigente con il ricatto Calabresi. Chavez ci insegna che se non convinci, o neutralizzi, i due poteri capillarmente presenti sul territorio e nella società, Chiesa e Forze Armate, la rivoluzione o non la fai, o non dura. Oggi è più dura che con la naja di tutti, non per nulla hanno sostituito la leva con un esercito di mercenari accuratamente ideologizzati.Quanto alla ronde proletarie, dipende, come nel caso dell'autodeterminazione dei popoli, dalla natura, dagli interessi rappresentati e dagli obiettivi. Fanculo le ronde nazi-leghiste, viva la Volante Rossa.Di Mugabe vorrei scrivere un giorno o l'altro.Trattasi della solita propaganda imperialista, revanscista dei nostalgici del colonialismo, con ottuse e vili sinistre al traino. Mugabe è un grande combattente per la liberazione e viene massacrato solo perchè ha tolto ai ricchi feudatari bianchi le terre rubate al popolo e le ha consegnate ai veterani della rivoluzione. L'opposizione è totalmente venduta agli anglosassoni. Come Abu Mazen a USraele. Tutte le menate sulla mancanza di democrazia, sono le solite intossicazioni imperialiste.
Edoardo.
Umberto Eco utilizza i Protocolli dei Savi di Sion in maniera subdola e strumentale per ridicolizzare e demonizzare tutti coloro che non si fidano delle esperienze, del senso comune e delle vulgate ufficiali e si sforzano di guardare dietro le quinte, dietro le apparenze costruite dal potere. Io non ho studiato abbastanza la questione per affermare il vero o il falso dei Protocolli, ma vedo con assoluta chiarezza che la strategia e gli obiettivi di dominio mondiale che ai Protocolli vengono attribuiti sono in corso di attuazione da almeno cent'anni. Che importa che i protocolli siano un'operazione "antisemita", se poi gli ebrei ne hanno messo in pratica i contenuti? Chi è che controlla la politica estera Usa, la finanza internazionale, la massima parte dei media, l'intelligence, il terrorismo internazionale di Stato? E' un vecchio trucco buttare insieme una falsità universalmente accettata come tale, con verità fatte passare per uguali falsità. Eppoi, uno documentato come Eco se ci cannoneggia con la storia dell'antisemitismo è in evidente malafede. Sa, quanto i migliori storici ebrei, che gli ebrei non sono semiti se non in minima parte (arabi convertiti all'ebraismo, sefarditi) e che i veri semiti sono gli arabi. Dunque l'antisemitismo è un'enorme truffa del vittimismo d'attacco israeliano. Ed Eco gli fa il suo soffietto.
Rossoallosso. I dirigenti dell'operazione genocida "Piombo fuso" si conoscevano già, bastava andare alle fonti. Qualcuno l'ho messo in effige anche nel mio documentario "Araba fenice, il tuo nome è Gaza". Quello che ci indica Rossoallosso però è un elenco molti più completo dei criminali che hanno compiuto quella strage. Ringrazio e metto in archivio. Verrà buono.
Ciao a tutti,
Fulvio
Rispondo in sequenza. Davide. Ero in Lotta Continua quando abbiamo creato l'organizzazione "Proletari in divisa", insieme a quella per le lotte dei carcerati ("Dannati della Terra"), delle donne, dei proletari delle borgate. Tutti settori di società ignorati o accantonati dal PCI, dismessi nei casi dei non operai col termine sprezzante di sottoproletari. Furono, accanto ad altre intuizioni, come le prime sull'ambiente (prima c'era stato solo Celentano), le formidabili innovazioni di un gruppo rivoluzionario lungimirante. Durò fino a quando il sistema non riuscì a far ripiegare Sofri e il gruppo dirigente con il ricatto Calabresi. Chavez ci insegna che se non convinci, o neutralizzi, i due poteri capillarmente presenti sul territorio e nella società, Chiesa e Forze Armate, la rivoluzione o non la fai, o non dura. Oggi è più dura che con la naja di tutti, non per nulla hanno sostituito la leva con un esercito di mercenari accuratamente ideologizzati.Quanto alla ronde proletarie, dipende, come nel caso dell'autodeterminazione dei popoli, dalla natura, dagli interessi rappresentati e dagli obiettivi. Fanculo le ronde nazi-leghiste, viva la Volante Rossa.Di Mugabe vorrei scrivere un giorno o l'altro.Trattasi della solita propaganda imperialista, revanscista dei nostalgici del colonialismo, con ottuse e vili sinistre al traino. Mugabe è un grande combattente per la liberazione e viene massacrato solo perchè ha tolto ai ricchi feudatari bianchi le terre rubate al popolo e le ha consegnate ai veterani della rivoluzione. L'opposizione è totalmente venduta agli anglosassoni. Come Abu Mazen a USraele. Tutte le menate sulla mancanza di democrazia, sono le solite intossicazioni imperialiste.
Edoardo.
Umberto Eco utilizza i Protocolli dei Savi di Sion in maniera subdola e strumentale per ridicolizzare e demonizzare tutti coloro che non si fidano delle esperienze, del senso comune e delle vulgate ufficiali e si sforzano di guardare dietro le quinte, dietro le apparenze costruite dal potere. Io non ho studiato abbastanza la questione per affermare il vero o il falso dei Protocolli, ma vedo con assoluta chiarezza che la strategia e gli obiettivi di dominio mondiale che ai Protocolli vengono attribuiti sono in corso di attuazione da almeno cent'anni. Che importa che i protocolli siano un'operazione "antisemita", se poi gli ebrei ne hanno messo in pratica i contenuti? Chi è che controlla la politica estera Usa, la finanza internazionale, la massima parte dei media, l'intelligence, il terrorismo internazionale di Stato? E' un vecchio trucco buttare insieme una falsità universalmente accettata come tale, con verità fatte passare per uguali falsità. Eppoi, uno documentato come Eco se ci cannoneggia con la storia dell'antisemitismo è in evidente malafede. Sa, quanto i migliori storici ebrei, che gli ebrei non sono semiti se non in minima parte (arabi convertiti all'ebraismo, sefarditi) e che i veri semiti sono gli arabi. Dunque l'antisemitismo è un'enorme truffa del vittimismo d'attacco israeliano. Ed Eco gli fa il suo soffietto.
Rossoallosso. I dirigenti dell'operazione genocida "Piombo fuso" si conoscevano già, bastava andare alle fonti. Qualcuno l'ho messo in effige anche nel mio documentario "Araba fenice, il tuo nome è Gaza". Quello che ci indica Rossoallosso però è un elenco molti più completo dei criminali che hanno compiuto quella strage. Ringrazio e metto in archivio. Verrà buono.
Ciao a tutti,
Fulvio
Quanto alla lista dei moralissimi squartabambini con la kippah temo che, se diventasse di dominio pubblico fuori della cerchia di noi pochi illuminati, Nosferatu Saviano e il Mostro di Gilo Fiamma Nirenstein ne officerebbero subito la beatificazione a reti unificate.
Mauro Murta
...perché certi "neapolitans" sono quelli che mascherati da Komunisti occupano il posto dei Komunisti per non farlo occupare dai Veri Komunisti!
e vittorio mang'ano lo stalliere senza so'mari NON era la guardia del corpettino del silviuccio ma il suo secondino. ecco chi governa litaglia... i carciofari [vedere il significato di cosche]
del resto glitalidioti: mejo morti che Comunisti.. ed allora che RIP!
I proletari collaborazionisti e pervertiti vanno combattuti, come i poliziotti di Valle Giulia, a dispetto di Pasolini.
avessimo lo Spirito [non quello santo x carità] in Comune?
Ma vi siete mai chiesti come mai un ragazzo nemmeno trentenne da un giorno all'altro diventa un fenomeno planetario tanto da essere invitato in Israele dall'ex premier Peres ?
Voi direte:" Ma Saviano e' bravo ! ", si certo ma sapete quanti scrittori bravi che hanno scritto sulle mafie oggi fanno la fame ?
Si certo Saviano scrive con la Mondadori (questo Berlusconi...!) ma come mai la Mondadori e tutto il circo mediatico hanno cosi' pompato questo fino a ieri perfetto sconosciuto ?
Io parafrasando Pasolini lo so, ma non lo posso dire...e voi lo avete capito ?
Andrea Rossi
una voce sosteneva che saviano fosse giornalista ansa,e quindi in un certo modo legato ai servizi segreti.Però non so che dire,semplicemente io critico saviano come profetà da varietà nazisionsita,per il resto aspetto maggiori informazioni!!!
Fulvio, non capisco perché uno come te debba gratificare di citazioni e apprezzamenti un arnese come massimo fini. Gli capita di dirne una giusta? Stica: anche un orologio rotto segna l'ora giusta, due volte al giorno. È da mo' che i fasci, quando si trovano sprovvisti di potere, si atteggiano a "più compagni dei compagni" scopiazzando tesi anche condivisibili.
Anonimo. Diceva De Andrè che fiori nascono anche dal fango. Io, se dice una cosa giusta, citerei anche il destrissimo Heidegger, o Caligola, o Gengis Khan. Del resto avevo precisato la mia oceanica distanza dalla sua impostazione ideologica. Credo che questi settarismi non ci portino da nessuna parte. In più, c'è qualcuno a "sinistra" che ha mai scritto cose così giuste sui Taliban? Chi è causa del suo mal, pianga se stesso.
Fulvio
È settarismo invitarti a non prestare la tua credibilità a un fascio? E comunque, uno che a sinistra (io lo scrivo senza virgolette) scrive cose giuste sui Taliban io lo conosco: si chiama Fulvio Grimaldi.
concordo con quest'ultimo pensiero di Fulvio, sebbene aggiungerei, che oltre alle "cose giuste" che uno può dire, tendo a guardare anche la coerenza nel dirle, non solo oggi, ma anche ieri e domani... Molti c'hanno la memoria corta, e tolemaica direi... guardate il buon Fini Gianfranco. C'è una parola nel dizionario italiano, chiamata stima, è tanto che non mi riesce proprio di usarla.... tanti all'occasione sanno dire cose giuste. Non mi basta, preferisco quelli che dicono meno, ma che non dimenticano... Ciao
Samantha
p.s. domani parto per la Serbia (e Kosovo)
Ancora Anonimo. Non discuto volentieri con questi argomenti. Ma mi faccio forza e dico che, intanto, Massimo Fini, rifiuterebbe di essere definito "fascio",che è un giornalista libero, bravo e non venduto, anche se su piattaforma ideologica che combatto, che Vendola è mille vlte peggio di Fini.
fulvio,fossimo solo:cosa leggi quello che è fascio,si arriva anche a dire :ma cosa leggi losurdo che è stalinista.Dovremmo per certi estremisti leggere solo alcuni nomi e basta.Certo bisogna essere precisi nelle scelte,certuni sono disprezzabili perchè fascisti e perchè sostenitori di imperialismi come quello yankee-sionista,ma prima di disprezzarli i saviano e travaglio li ho letti.Son arrivato a considerare Fini e anche Cardini persone meritevoli di stima.Meglio Massimo Fini di Gianpaolo Pansa,il quale continua a dir di essere di sinistra,no?
ma che polemica di minchia e'!!
a sinistra c'è una voragine e se a riempire questa, di terra fertile, è uno che cammina accuratamente a destra,io gli do pure una mano,come ha fatto giustamente Fulvio.
l'articolo di Fini e' interessante e stimolante,si dovrebbe aprire un dibattito sul contenuto e non sull'autore.
ho fatto qualche ricerca sull'haarp visto che l'abbiamo in casa a Niscemi col nome di MUOS di proprieta' delle forze armate usa e devo dire che le preoccupazioni in merito sono molto concrete,con studi e ricerche commissionati da molti stati preoccupati da tale fenomeno.soprattutto il recente incendio in russia, per le sue modalita' ha causato molti sospetti
Davide, ti sei letto saviano e travaglio prima di disprezzarli, e hai fatto bene: ma ti sei letto anche il sito del fantomatico movimento costituito da massimo fini qualche anno fa? Hai dato un'occhiata all'elenco dei sostenitori?
Io, senza darvi degli estremisti, degli stalinisti e dei settari, continuo a pensare che sbagliate a trasformare il disprezzo per chi si è venduto o convertito al nemico in una sorta di rispetto per chi nemico è sempre stato.
caro compagno anonimo,
io infatti non ho detto che Movimento Zero e le teorie proposte da loro mi piacciano.Tanto per dire,e per rendere felicissimo fulvio,son per la produzione e non per la decrescita.Ho visto che è sostenuto da Preve e da altri verso i quali non nutro simpatia-sempre dopo aver letto loro interventi-dico solo che al singolo Massimo Fini certe volte -non sempre-lo trovo assai interessante e concordo con qualche passaggio dei suoi interventi.Non è Losurdo,di cui condivido praticamente tutto,ma uno che come Cardini leggo anche per evidenziare le migliorie che come comunista posso mettere nella mia formazione.
ciao!
Produzione? Decrescita? Io sono perché si produca ciò che serva al popolo, e non agli interessi delle multinazionali. Gli OGM mi vedono contrario perché non servono ad aumentare la produzione, ma a favorire lo strozzinaggio delle multinazionali che brevetteranno le piante ed avranno diritto di vita e di morte su intere popolazioni.
Detto questo, la differenza tra progressisti marxisti e non e rossonerobruni ed altri antimodernisti, che li rende inconciliabili, è: entrambi sono contro il capitalismo. Ma i primi lo sono perché guardano al sole dell'avvenire; i secondi perché guardano al Medioevo. Perciò non ho simpatia per i Talebani, da un punto di vista ideologico, e non condivido il genere di Paese che vogliono costruire, una vera camicia di forza - anche se le colpe del regresso vanno ricondotte agli americani, che contro il governo progressista afghano scatenarono la peggiore feccia integralista e retrograda ispirata dal wahabismo saudita - fermo restando che, ovviamente, tra delle truppe di occupazione e di rapina quali sono i civili bianchi euroyankees, e persone che, a prescindere dall'ideologia, difendono la loro Patria, sto con queste ultime.
x Anonimo
Caro Anonimo, tu che giudichi le idee di un movimento in base a chi le sottoscrive ti sei mai chiesto se le tue affermazioni sono giuste e sagge ?
Io non ho pregiudizi, gli esseri umani sono molto ma molto piu' complessi di quanto tu creda, pensi davvero che si possa dividere il mondo in base alla dicotomia destra e sinistra ? Ho conosciuto persone ottime che votavano per partiti che io non votavo ed ho conosciuto veri figli di puttana che votavano il mio stesso partito, io credo che bisogna farla finita con queste idiozie, ricordatevi che la locuzione latina "divide et impera" e' oggi piu' valida che mai, se dovessimo giudicare le idee o i partiti in base ai comportamenti di chi vi milita allora dovremmo giudicare interamente sbagliata la storia del partito comunista italiano e questo solo per il fatto ad esempio che Pietro Pacciani e' stato un partigiano comunista o che Luca Bianchini (lo stupratore seriale di Roma) era un dirigente del partito democratico, insomma io credo davvero che bisogna abbatere i pregiudizi e incominciare a dialogare con chiunque senza chiusure pregiudiziali, bisogna in altre parole cercare di convergere con chiunque ami la ragione e la giustizia al di la' dei colori e delle etichette.
Io sono spesso d'accordo con Massimo Fini (non sempre ovviamente), spesso sono d'accordo con Grillo (e qualche volta no), spesso lo sono con Blondet (ed altre volte no), spesso sono d'accordo con Grimaldi (ed altre volte no), io sono cosi' e sono convinto che tutti siamo cosi' poiche' l'essere umano e' un insieme infinita di variabili che non possono essere schematizzati in maniera elementare, semplicistica e manicheistica.
Andrea Rossi
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