domenica 22 agosto 2021

IL SERPENTE OCCIDENTALE, PESTATO SULLA CODA, SCHIZZA VELENO (con videoforum Visione TV) --- Quando la guerra non ce la fa, ci pensa la crisi umanitaria

https://youtu.be/pB94AW5y62I   

“Visione TV “ – Forum sull’Afghanistan, con il sottoscritto (nel primo intervento, per un problemino tecnico, solo in foto), l’analista geopolitico Massimo Mazzucco di “Contro TV” e Fabrizio Vielmini, professore associato di politica internazionale all'Università di Webster



“Vent’anni di menzogne”
. E andare. Il titolo di un forum di Visione TV sull’Afghanistan, che esce dal seminato tossico della manipolazione propagandistica, si riferisce ai due decenni in cui il terrorismo imperialista ha imperversato "in presenza" sul paese a cui la geopolitica colonialista puntava come al “cuore del mondo”. Un titolo perfetto, ma che tralascia i quasi due secoli in cui i predecessori anglosassoni britannici dei successori anglosassoni angloamericani hanno ininterrottamente aggredito, dissanguato e vessato l’Afghanistan per negargli libertà e indipendenza. Non include i tre lustri di menzogne, calunnie e destabilizzazioni colorate, 1978 -1992, in cui varie fazioni jihadiste  sono state lanciate contro la nazione. Nazione che, con una rivoluzione di popolo, si era data un governo laico, socialista e antimperialista. 

Ma, come già è dato di vedere da una stampa che, raggiunto il fondo sull’Afghanistan durante i vent’anni di “democrazia” afghana, definita da bombe, devastazioni, predazioni della cosiddetta “società civile” collaborazionista, oggi scava nella cloaca maxima delle fake news all'affannosa ricerca di un ribaltamento almeno morale..

Gli altri che hanno perso e, a forza di balle, non vogliono farsene una ragione

 

Nato e i suoi eroi in Afghanistan

Italia, Germania, Francia, Regno Unito, Canada, Spagna, Australia, un po' riserve dell'Impero, un po' sua carne da cannone, hanno imposto all'Afghanistan occupato, colonizzato e abusato dalle ONG (collaterali laici e religiosi di ogni colonialismo), la metà della media dei 60.000 soldati presenti (escludendo i numeri del "surge" di Obama). Vi hanno lasciato decine di miliardi sottratti al benessere dei propri cittadini, 3.596 propri morti (Italia 54), a complemento delle incalcolate (non ne vale la pena) centinaia di migliaia di vittime "indigene", servite alla depopolazione del paese (operazione che ora continua con la deportazione dei "collaboratori", o che si fanno passare per tali).

I buffoni di corte di questi stati fornitori e clienti, si ritrovano rasi a terra da una masnada di pastori di capre, magari con laurea, ma nemmeno cristiani, all'ombra del corpaccione imperiale appeso a un elicottero in fuga, con la corona rotolata tra le montagne del paese. "Paese dei giusti, tomba degli imperi", qualche storico lo aveva chiamato. E cosa fanno? Fanno quel che sanno fare i buffoni, prima allegroni, ora piagnoni. Smarriti e angosciati corrono di qua e di là, alla ricerca del trono nel vuoto di una corte che non c'è più. 

Il rantolo degli sconfitti: ma 'sti Taliban sono nemici o complici?

"il manifesto", martello pneumatico del Deep State

E si agitano, si affannano, strepitano, si rotolano, si mettono maschere di ogni foggia e colore. Chi inscena la farsa dei mostri di Mordor che stanno scorticando (quasi fossero mercenari ISIS-Al Qaida degli USA in Siria) il proprio popolo. Per cui va trovata qualche maniera per "terminarli" un'altra volta, come dopo che avevano abbattuto a cornate di capra le Torri Gemelle. Un qualche leone spelacchiato lo si trova sempre nel Panjshir e magari basta un altro trilione di dollari in armi ed emolumenti a rianimarlo. Nella valle dell'ex-Alleanza del Nord, già pigola il figlio dell'originario Leone del Panjshir, Massud, ansioso di insegnare ai Taliban il modello di democrazia del padre quando gettava vetriolo in faccia alle donne svelate.

Ma c'è un problema. Nessuna forza di liberazione, comprese le rispettate antifasciste, aveva mai cacciato lo straniero invasore e i suoi ascari locali in praticamente totale assenza di rappresaglie, vendette, punizioni, ad alto tasso di versamenti di sangue.  E allora ci si salva faccia e culo facendo passare i pastori di capre e relativa intellighenzia con Kalachnikov, tutt'altro che per patrioti, come i nostri partigiani, ma per raffinatissimi infingardi, doppiogiochisti, venduti al padrino massacratore imperialista. 

A chi il trampolino della rivoluzione digitale?

Il potere, arrivato con la sceneggiata di una vittoria a furor di popolo, quando arriveranno le multinazionali verrà chiuso in un pacchetto regalo e ridepositato ai piedi dell'imperatore. Pacchetto regalo con dentro ogni altro bene di cui è ricco il paese e di cui necessitano i tecnocrati del Grande Reset: Terre Rare, cadmio, litio, cobalto, rame, petrolio e andare. E' l'opzione al cianuro che fa da funambolico vicoletto di fuga dei sedicenti sinistri da una sconfitta che sentono come propria. Ne ho già parlato. E' il bacillo dei tardotrotzkisti, per i quali, quando la rivoluzione, o la resistenza all'imperialismo, la fa gente priva di falce e martello e bandiera rossa, ma magari con una mezzaluna e una bandiera verde, o nel nome di Bolivar e Zapata anzichè di Lenin, non va per niente bene. 

I pezzi forti per il cannoneggiamento di nequizie talibanesche, al quale siamo sottoposti e lo saremo finchè non interverranno stanchezza e rassegnazione, o un altro nemico da mostrificare, sono forniti dai soliti Amnesty International, HRW, MSF, Soros e affini (maestri di deontologia soprattutto per "il manifesto"). Sono usciti, con guizzo elegante e le debite istruzioni, dalle porte girevoli del Dipartimento di Stato, di NED, USAID, CIA, e da parenti ONG del ramo minore italiano, intitolato ai "diritti umani". Diritti umani che, quasi in esclusiva, sono quelli di migranti, LGBTQI+, donne in toto, curdi (specie se al servizio degli americani), medici e pazienti nell'attuale congiuntura,  discendenti e memorialisti di olocausti rigorosamente passati, Mimmo Lucano, Cecilia Strada, Laura Boldrini ed Emma Bonino.

 

Senza pudore. Come si fabbrica una crisi umanitaria

Così tutti a precipitarsi sull'aeroporto di Kabul, costruirvi spettacoli strazianti e scoprire immaginarie (ma domani utilizzabili) forze di resistenza. Crisi umanitaria creata a fini propagandistici dagli USA (con relativi unici morti nel paese), quella della sceneggiata all'aeroporto, finalizzata a oscurare una crisi umanitaria determinata davvero da vent'anni di "democrazia" a forza di stragi bombarole, di narcotraffico a controllo CIA e di malversazioni ONG. Volete qualche altro "effetto avverso" del vaccino "democrazia, emancipazione, sviluppo" regalato dai nostri militari e dalle ONG alla benedetta "società civile"? 

Vent'anni di terapia; effetti avversi

Aspettativa di vita scesa da 46 a 44 anni. Alfabetizzazione dal 36 al 28%. Mortalità infantile cresciuta dal 23 al 36% (dati ufficiali USA). Totale assenza di qualsiasi forma di sviluppo. Non è stata costruita una strada attraverso il paese. Come sanità c'è Emergency. Corruzione endemica e ritorno dei propri feudi ai signori della guerra e capibastone tribali. Miliardi in presunti aiuti finiti nelle tasche di una casta protetta di presunti governanti e amministratori. Produzione dell'oppio aumentata, sotto stretto controllo delle forze di occupazione, da 280 tonnellate nel 2001 (i Taliban l'avevano sradicato) a quasi 10.000 nel 2020 (il 90% della produzione mondiale). 

Oppio  utilizzato per finanziare le operazioni sporche dei servizi segreti occidentali, infiltrare droga per destabilizzare la società in Iran e Russia, soddisfare la produzione di opiacei di Big Pharma che ha creato negli USA un popolo di tossicodipendenti, venire incontro alla richiesta del mercato USA dell'eroina da sballo (68% del consumo mondiale). L'Italia ha contribuito con 20 miliardi e 500 milioni spesi per le FFAA dal 2004 ad oggi. Nonostante come siamo messi dopo l'effetto pandemia, ha in corso 40 missioni militari da oltre 80 milioni al giorno, missioni dette umanitarie nel senso dei diritti umani del complesso militarindustriale USA (che spende 10 volte quanto spende la Russia della "minaccia Putin").

Data l'incalcolata ricchezza mineraria dell'Afghanistan e la sua posizione al crocevia dell'Asia e, ora, i suoi deprecabili rapporti diplomatici ed economici con soggetti maleodoranti come la Cina, il Pakistan partner della Via della Seta, la Russia con i suoi amici islamici centroasiatici, perfino l'Iran e altri della periferia asiatica, l'ukase di Ursula von der Leyen "vi parliamo, ma non vi riconosciamo", come battuta risulta la migliore del giorno.


 


 

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