https://www.youtube.com/watch?v=hGnegwFO6xA&t=160s
NON SI
UCCIDONO COSI’ ANCHE GLI ANIMALI?
Correggo
subito un errore. Nel video riferendomi a una recente trasmissione RAI ho
sbagliato il titolo: è “Evviva”, non “Vivere”. Scusate.
Nel
video, ci si muove, costernati e incazzati, tra una serie di fatti
raccapriccianti, capitati tutti uno addosso all’altro e strettamente
imparentati, poi coronati dalle fastose celebrazioni di alcuni gatekeeper fatti
“padri della patria”.
Raccapricciante
1
Gli
psicopatici onanisti suicidi europei, assetati di sangue da far versare a tutti
noi per far tracimare i forzieri dei loro mandanti armaioli, si accontentavano
di far fuori Putin, ma ora si illudono di poter far fuori anche Trump. Che se
lo merita, ma non per i motivi per i quali è odiato da questi imbecilli. L’idea
di pace, che il sangue di ucraini non possa continuare a farsi alluvione e
quello dei russi non continuare a irrorare la loro terra in nome di libertà e
giustizia, con ciò seccando le loro economie capitaliste stupide e malate
e bloccando l’ultima Thule della
riproduzione dell’accumulazione, li manda fuori di testa. Gli prospetta la fine
e si dibattono nelle spire di fetori di morte. Sanno che è la loro.
Raccapricciante
2
Negli
zoo di Copenhagen e Norimberga, collocati in due tra i paesi dai governi più
guerrafondai del mondo, si pratica il cannibalismo. In Danimarca, c’è il
classico marcio. Per nutrire i propri animali carcerati e spendere poco, si
macellano cani, gatti, conigli, criceti, donati da famiglie che se ne trovano
oberate o infastitide. In Germania, rinunciando
alla fatica della sterilizzazione, si preferisce macellare 15 babuini risultati
da eccesso di riproduzione e insufficienza di spazi, per darli in pasto ai
propri ergastolani carnivori. Tout se tient. Si risparmia sull’acquisto
di cibo, si evita che animali domestici, animali “d’affetto”, siano abbandonati
sull’autostrada e possano essere di intralcio al traffico.
Non
siamo forse figli, almeno cinematografici, del retaggio storico della “Nuova
Frontiera”, del West da conquistare, degli indigeni da gazificare, dei bisonti
da ridurre da 30 milioni a mille, in modo da privare i nativi di cibo,
strumenti, tende, abbigliamento? Non siamo cresciuti tutti col John Wayne del
“vado ammazzo e torno” e poi, da copioni, con Bud Spencer e Terence Hill, del
“vado, ti spacco la faccia e torno”? Dov’è che Israele ha imparato la sua
tecnica? Ad Auschwitz, o dalle praterie del West?
Allora,
però, al tempo del ghetto di Varsavia, quando gli venne inflitto ciò che ora,
centuplicato, praticano sui palestinesi, ebrei si rivoltarono e combatterono.
Avevano un’idea: “Meglio morire in piedi, che vivere in ginocchio”. Quella tiene
viva la Palestina da quattro generazioni e viene chiamata terrorismo. I
fascisti non chiamavano “Banditen” i partigiani. Ma quelli non si fecero
impressionare. Come Hamas.
E
ci vuole quella mia ex-amica di Gaza, Aya Ashour, ora ospitata all’università
di Siena e dal Fatto Quotidiano, con tutta la sua grande famiglia lasciata in
una tenda sotto le bombe, per scrivere di Hamas, come ne dice Netaniahu.
Aggiungendo che forse il 50% dei Gazawi vorrebbe, come lei ha fatto,
abbandonare Gaza. Lo dice riferendosi a chi, per restare su quella terra, si
nutre dei suoi sassi e della sua erba.
Raccapricciante
3
Non
siamo anche quelli della SCIENZAAA !!! ? Tutta maiuscola e nessuna come lei e
peste colga chi ne studia e presenta un’altra. E i due esimi e prestigioisssimi
scienziati, rappresentanti di una comunità che ha giudicato la gestione,
ovviamente sperimentale sul popolo cavia, del golpe Covid-vaccino-test, una
pazzesca boiata, altamente fascista e altamente remunerativa, sono stati tolti
di mezzo. Due eminentissimi scienziati liberi, Eugenio Serravalle e Paolo
Bellavita, che avevano bucato il pallone di gas tossico lanciatoci dalla
dittatura farmacopoliziesca, fuori dalle palle.
Non
vengano a fare le bucce agli eroi del lockdown, a chi li faceva morire in
solitudine negli ospedali, a coloro che cacciavano dal lavoro chi pretendeva di
scegliere, ai rincoglioniti sui balconi dell’”Andrà tutto bene” Niente voce
dissonante nel Gruppo di lavoro governativo sulle vaccinazioni. Dio sarà uno,
ma anche trino. La Scienza no. L’uomo sul Quirinale l’ha detto. I più scomposti
nell’urlarlo sono quelli con la maschera rosso-rosa. Possiamo forse rischiare
di mettere in difficoltà che ha compiuto la più riuscita operazione di
disciplinamento sociale dai tempi del 1922?
Celebrazione
dei gatekeeper
E
poi c’è Pippo Baudo, padre e madre della Patria come Mike Bongiorno, Raffaella
Carrà, l’ancora in attesa di canonizzazione Carlo Conti e tanti cloni. Hanno
fabbricato uno sproposito di glorificazione che neanche Padre Pio, nel senso
della totale mancanza di proporzione per un presentatore di spettacoli leggeri
e leggerini, che ha contribuito a mantenere l’Italia e la sua popolazione in
condizioni di narcosi beata e inconsapevole, mentre l’élite capitalista
multinazionale operava a suo danno. Si può capire il fervore delle
celebrazioni, commemorazioni, elucubrazioni, con tanto di uomo del Colle e
funerali di Stato. Chi mai ha fatto tanto per una normalizzazione, nella
stagnazione degli spiriti, dei comportamenti, dell’accettazione di chi pilotava
il bastimento, da Cossiga a Berlusconi a Draghi?
C’eravamo
passati con Mike Bongiorno, poi, con una corsa frenetica alla santificazione
immediata di una ballerina senza un grammo di spessore culturale o sociale, ma
diventata patrona d’Italia al posto di Santa Caterina.a forza di tuca tuca e di
fare l’amore da Trieste in giù. Postume onorificenze al merito del gatekeeping
e, in altre parole, affascinanti armi di distrazione di massa. Sono quelli che
ci cantavano la ninna nanna, mentre fuori dalla porta avevano messo il cartello
“Non disturbare”.
A
questo punto non ci resta che chiederci con ansia, ma quando poi morirà, dio
non voglia, magari dopo il terzo o quarto settennato, l’imperatore dei nostri
gatekeeper, il frontman della guerra a quei similnazisti di russi, guidati da
quel simil-Hitler di Putin, il capo
supremo tricchebalacche delle celebrazioni baudiane, cosa mai succederà
in questo paese?
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