venerdì 8 agosto 2025

YT-Canale Youtube “Mondocane Video” di Fulvio Grimaldi --- Il 7 ottobre come l’11 settembre. E c’è chi ancora ci casca --- TERRORISTA A CHI?

 


https://www.youtube.com/watch?v=t_ZqRFMFsbk&t=58s

https://youtu.be/t_ZqRFMFsbk

 

 

Dove ci si chiede, ma il pesce puzza dalla testa, come tutto sta a dimostrare, o dal corpo, come ci vogliono far credere?

Allora in primis: demattarelliziamoci. In secundis defascistizziamo lo Stato. Naturalmente si tratta di procedimenti politico-culturali, non essendoci a disposizione brigate Garibaldi, ma che intanto rafforzano un elemento indispensabile: la consapevolezza dalla quale fiorisce l’autonomia di giudizio. E, magari, l’azione

La prima consapevolezza è che questo Capo dello Stato, con la disponibilità a firmare qualsiasi provvedimento di una banda di malfattori, dilettanti allo sbaraglio, scappati di casa, è un “rappresentante di tutti gli italiani” che non ne rappresenta due terzi, i quali drasticamente lo disconoscono quanto a giudizi sul Rearm Europe e su quanto è giusto o sbagliato in Ucraina. La seconda è che questo governo di reggicoda delle tirannie politico-economiche del complesso atlantico-sionista vale, forse, il 25% degli elettori italiani. Sono appunto coloro che, tenendo conto degli astenuti bipartisan disgustati, lo hanno votato.

Poi c’è la questione, di più arduo superamento, della misura in cui coloro che queste consapevolezze le hanno raggiunte, restano tuttavia imbrigliati nelle megatruffe fondate sulla distorsione di una realtà fatta passare per verità, giustizia, morale. E qui siamo appunto al vecchio, ma tuttora intossicante, 11 settembre e al più recente 7 ottobre nella Palestina occupata. Tutto quello di orribile, senza precedenti, neanche nella storia dei lager nazisti, Israele sta facendo con il suo esercito (che si squaglia, a Gaza appaiono mercenari colombiani e ucraini)) e i suoi coloni nazisti, viene giustificato con le “atrocità dei terroristi di Hamas” in Israele (?) il 7 ottobre 2023. A perfetta imitazione delle guerre di sterminio lanciate da vari presidenti USA, e dai loro danti causa, sulla base della truffa colossal dell’11 settembre 2001.

Ma mentre quest’ultima ha già subito la disintegrazione dalle manifeste assurdità tecniche della versione ufficiale, prima ancora che dalle inchieste di 3000 esperti, ingegneri, architetti, costruttori, su quella del 7 ottobre ci si attarda a fornire, perfino dal fronte antisionista, un assist inconsapevole, ma micidiale, al genocidio che da quell’evento trae pretesto.

Nel video i dettagli e i responsabili di questa desolante vicenda, frutto di superficialità e subalternità alla propaganda. Una propaganda che, a quanto pare vanamente, i migliori investigatori, anche israeliani, hanno dimostrato basata sul rovesciamento dei fatti. A partire dai morti tutti attribuiti ai combattenti di Hamas, la cui operazione era finalizzata a catturare prigionieri (coloni armati insediati in Palestina), per scambiarli con una quota dei detenuti palestinesi nelle carceri israeliane, spesso minori, senza processo e torturati (700.000 dal 1948). Operazione con armi leggere, alla quale un comando israeliano, colto impreparato, ha reagito con il fuoco all’impazzata di tank e elicotteri.

Trovandoci nella ricorrenza di Hiroshima e Nagasaki, bomba fine del mondo a guerra praticamente vinta, dedichiamo un pensierino comprensivo a quelli, come Giorgio Zanchetti (RADIORAI1, Radio Anch’io), che ribadiscono come quelle bombe siano servite, non a imporre al mondo un’unica potenza dominante su tutto e mettere in riga l’URSS, ma per “risparmiare altre vita”! E’ l’occasione per ricordare che gli USA, tra guerre, colpi di Stato, dittature sanguinarie, rivoluzioni alla Maidan, dal 1945 a oggi, hanno aggiunto ai circa 300.000 di Hiroshima e Nagasaki, altri 50 milioni di morti. E ancora altri cinquanta milioni come risultato delle sanzioni condivise con l’UE. Simpatici alleati in democrazia.

A coloro per i quali Hamas è sinonimo di terrorismo, punto, facciamo un breve riassunto della storia di questo partito che ha vinto le ultime elezioni tenute in tutta la Palestina occupata, in virtù del fatto che ha dato corpo e prospettiva, dopo la resa dell’ANP di Abu Mazen, all’unico modo che storicamente risulta valido per la liberazione da un oppressore fascista o colonialista.

Il resto non è noia, ma il caso Almasri reso possibile dalla profonda affinità ideologica e morale tra il regime di Tripoli e quello Meloni-Crosetto-Piantedosi-Nordio e vuoti spinti vari.

 

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