https://www.youtube.com/watch?v=t_ZqRFMFsbk&t=58s
Dove
ci si chiede, ma il pesce puzza dalla testa, come tutto sta a dimostrare, o dal
corpo, come ci vogliono far credere?
Allora
in primis: demattarelliziamoci. In secundis defascistizziamo lo Stato.
Naturalmente si tratta di procedimenti politico-culturali, non essendoci a
disposizione brigate Garibaldi, ma che intanto rafforzano un elemento
indispensabile: la consapevolezza dalla quale fiorisce l’autonomia di giudizio.
E, magari, l’azione
La
prima consapevolezza è che questo Capo dello Stato, con la disponibilità a
firmare qualsiasi provvedimento di una banda di malfattori, dilettanti allo
sbaraglio, scappati di casa, è un “rappresentante di tutti gli italiani” che
non ne rappresenta due terzi, i quali drasticamente lo disconoscono quanto a
giudizi sul Rearm Europe e su quanto è giusto o sbagliato in Ucraina. La
seconda è che questo governo di reggicoda delle tirannie politico-economiche
del complesso atlantico-sionista vale, forse, il 25% degli elettori italiani. Sono
appunto coloro che, tenendo conto degli astenuti bipartisan disgustati, lo
hanno votato.
Poi
c’è la questione, di più arduo superamento, della misura in cui coloro che
queste consapevolezze le hanno raggiunte, restano tuttavia imbrigliati nelle
megatruffe fondate sulla distorsione di una realtà fatta passare per verità,
giustizia, morale. E qui siamo appunto al vecchio, ma tuttora intossicante, 11
settembre e al più recente 7 ottobre nella Palestina occupata. Tutto quello di
orribile, senza precedenti, neanche nella storia dei lager nazisti, Israele sta
facendo con il suo esercito (che si squaglia, a Gaza appaiono mercenari
colombiani e ucraini)) e i suoi coloni nazisti, viene giustificato con le
“atrocità dei terroristi di Hamas” in Israele (?) il 7 ottobre 2023. A perfetta
imitazione delle guerre di sterminio lanciate da vari presidenti USA, e dai
loro danti causa, sulla base della truffa colossal dell’11 settembre 2001.
Ma
mentre quest’ultima ha già subito la disintegrazione dalle manifeste assurdità
tecniche della versione ufficiale, prima ancora che dalle inchieste di 3000
esperti, ingegneri, architetti, costruttori, su quella del 7 ottobre ci si
attarda a fornire, perfino dal fronte antisionista, un assist inconsapevole, ma
micidiale, al genocidio che da quell’evento trae pretesto.
Nel
video i dettagli e i responsabili di questa desolante vicenda, frutto di
superficialità e subalternità alla propaganda. Una propaganda che, a quanto
pare vanamente, i migliori investigatori, anche israeliani, hanno dimostrato
basata sul rovesciamento dei fatti. A partire dai morti tutti attribuiti ai
combattenti di Hamas, la cui operazione era finalizzata a catturare prigionieri
(coloni armati insediati in Palestina), per scambiarli con una quota dei
detenuti palestinesi nelle carceri israeliane, spesso minori, senza processo e
torturati (700.000 dal 1948). Operazione con armi leggere, alla quale un
comando israeliano, colto impreparato, ha reagito con il fuoco all’impazzata di
tank e elicotteri.
Trovandoci
nella ricorrenza di Hiroshima e Nagasaki, bomba fine del mondo a guerra
praticamente vinta, dedichiamo un pensierino comprensivo a quelli, come Giorgio
Zanchetti (RADIORAI1, Radio Anch’io), che ribadiscono come quelle bombe siano
servite, non a imporre al mondo un’unica potenza dominante su tutto e mettere
in riga l’URSS, ma per “risparmiare altre vita”! E’ l’occasione per ricordare
che gli USA, tra guerre, colpi di Stato, dittature sanguinarie, rivoluzioni
alla Maidan, dal 1945 a oggi, hanno aggiunto ai circa 300.000 di Hiroshima e
Nagasaki, altri 50 milioni di morti. E ancora altri cinquanta milioni come
risultato delle sanzioni condivise con l’UE. Simpatici alleati in democrazia.
A
coloro per i quali Hamas è sinonimo di terrorismo, punto, facciamo un breve
riassunto della storia di questo partito che ha vinto le ultime elezioni tenute
in tutta la Palestina occupata, in virtù del fatto che ha dato corpo e
prospettiva, dopo la resa dell’ANP di Abu Mazen, all’unico modo che
storicamente risulta valido per la liberazione da un oppressore fascista o
colonialista.
Il
resto non è noia, ma il caso Almasri reso possibile dalla profonda affinità
ideologica e morale tra il regime di Tripoli e quello
Meloni-Crosetto-Piantedosi-Nordio e vuoti spinti vari.
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