Fulvio
Grimaldi in “Spunti di riflessione” di Paolo Arigotti
UE,
USA, ISRAELE, SUICIDIO ASSISTITO?
https://www.youtube.com/watch?v=SNB_KB9Lza8
Due scoop. Uno grosso, di grande portata. L’altro piccolo
piccolo, ma personale
Pur essendo considerato come un successo della professione a
cui tutti dovremmo ambire, lo scoop, che pure ha appassionati cultori, non mi
ha mai detto molto. Lo vedo, mi stupisco, lo ammiro, poi finisce a morire lì.
Perché penso che più dello scoop, che, come i dadaisti, ha la funzione di epater
le bourgeois, stupire il borghese, vale la ricerca e illuminazione
dei retroscena.
Fatta questa rivelazione dottrinale, rinnego tutto, come
fossi una Meloni qualsiasi, e procedo agli scoop. Il primo, grosso, non è mio,
ma del più rispettato e corretto dei quotidiani israeliani, per queste sue
qualità spesso bastonato dal regime degli ultrà sionisti (dargli dei nazi sta
diventando un eufemismo).
Del resto, agli scoop di Haaretz siamo abituati, anche se
sembra esserci un’intesa politico-mediatica internazionale per ridurli al
silenzio. Ricordo quello relativo al 7 ottobre di Hamas, seppellito sotto
l’omertà della sopra nominata combine politico-mediatica. Si tratta dell’inchiesta
del giornale che aveva smascherato le bugie circa le “atrocità” dei terroristi
di Hamas con “decapitazioni e infornate di neonati, stupri di gruppo, uccisioni
di massa, culminate con 1.200 vittime”. Testimoni, ricerche sul posto, prove,
documenti militari, poi confermate da altre ricerche di Al Jazeera e dagli
stessi militari, rivelarono che distruzioni e uccisioni erano in gran parte
dovute all’intervento dell’IDF all’insegna della dottrina “Hannibal”, che
impone di impedire il rapimento di israeliani, anche a costo di ammazzarli
insieme ai rapitori.
Ma veniamo allo scoopone di oggi
A cura di tale Charles Berlin, accademico ebreo, è stato
allestito negli ultimi decenni, e continua ad essere riempito, un gigantesco
sotterraneo realizzato discretamente sotto gli edifici della più importante
università statunitense, Harvard, a Cambridge, Massachusetts. Nelle centinaia
di metri di questa galleria sono state accumulate quantità inenarrabili di
documenti relativi allo Stato di Israele, la sua vicenda dalla concezione alla
fondazione, alle guerre, occupazioni, invasioni, estensioni, schemi e progetti
del futuro Grande Israele.
C’è tutto: centinaia di migliaia di testi su storia,
cultura, scienza, cronaca di ogni tipo, personaggi, governi, partiti, amici,
nemici. E poi milioni di ore di registrazioni video e audio di tutto ciò che è
avvenuto in questo secolo di erezione dello Stato sionista e della
colonizzazione della Palestina. E chi più ne ha più ne metta.
Perché tutto questo e perché nessuno ne aveva contezza? Ce
lo dice lo stesso Haaretz: Questo immane patrimonio doveva preservare la
memoria di Israele nel caso che la sua esistenza fosse venuta a mancare.
Ipotesi indicibile, inammissibile, dunque, ma silenziosamente presa in
considerazione. Ipotesi, forse, oggi concretizzatasi attraverso tutto quello di
spaventoso, senza precedenti nella Storia, che ha reso Israele il paese più
detestato del mondo, moralmente delegittimato, imbarazzante per i suoi alleati
e complici.
Addirittura per la superpotenza di cui a Tel Aviv si pensava
di tenere in mano il guinzaglio e che oggi si deve prodigare nei modi più
improvvisati e dissennati di circoscrivere, vedi Riviera di Gaza, blocco
dell’annessione della Cisgiordania, Piano di Pace e Risoluzione dell’ONU su
Gaza, i deliranti colpi di testa della propria creatura, ora su Gaza, ora su
Cisgiordania, ora sul Libano o su Siria. Suicidio assistito?
Ipotesi che non manca di incombere anche su chi spera di
eliminarla dall’orizzonte di uno Stato che va allestendo una copia sostitutiva
di sé nei sotterranei di Harvard. Trump è crollato al 20% dei consensi, milioni
a urlare “No King”, sta negli USA come Israele sta nel mondo. Il guaio non è
questo, è che al 20% è crollata anche l’economia USA a forza di
delocalizzazioni produttive, sottrazione di assistenza ai milioni di bisognosi,
spese pazze per le armi, dissipazione delle proprie energie su aree troppo vaste.
E i rastrellamenti delle nuove milizie anti-facce scure, che seminano il
terrore, da Chicago a Los Angeles, non infiorettano la situazione.
E così operazioni bombe, dazi e autodazi, racket e ricatti, minacce
e assedi, infiltrazioni terroristiche colorate e della CIA (spesso in combutta
con la dependance suicida mediorientale) su Venezuela, qua e là tra Ecuador,
Argentina, Perù e S.Salvador, Somalia, Sudan, Palestina, forse Nigeria,
sicuramente Congo e, ora tramite AIEA, Iran….
Si annaspa accettando le sacrosante condizioni di Mosca
sull’Ucraina da denazificare, deNatoizzare, pur di registrare qualcosa che possa
rasserenare un’opinione mondiale sconvolta. E Mosca ricambia mollando la Siria
e con l’astensione sulla Risoluzione per un mandato israelo-USA e
immobiliarista su Gaza. Resta il cerino in mano a uno Zelensky che annega nel
pantano della corruzione e del ladrocinio dei nostri miliardi e ai suoi
puntelli europei con la bava di esplosivo alla bocca.
Costoro, privati degli organi di riproduzione della
categoria tramite sostituzione di gas a basso costo russo con gas ad altissimo
costo USA, allestiscono il loro suicidio assistito (dal governo) con ospedali
per feriti di guerra, bunker e kit per sopravviventi. Soprattutto con la nuova
Schengen militare che subordina ogni normale struttura e funzionamento civile
all’emergenza militare, dato che la Russia è lì lì per attaccare: vie di
comunicazione, ponti, strade, porti, aeroporti, treni, traffico civile, caseggiati,
vigili urbani, scuole e asili nido, tutto a disposizione dei militari che
governeranno ogni funzione di un’esistenza ormai perduta. Suicidio assistito.
Guarda un po’ cosa s’inventa il capitalismo quando diventa tecno-fascismo.
Quanto a noi, guida meloniana d’Europa, come tutti sappiamo
per esperienza diretta su spirito e corpo stiamo viaggiando verso l’Italia
“rovesciata come un calzino”, grazie a liste d’attesa sanitarie, ma anche
burocratiche e giudiziarie, vissute su panchine soleggiate quanto basta,
carrello della spesa che costa quanto un’utilitaria, 6 milioni che vanno
avvicinandosi alla condizioni dei bimbetti gazawi dalle casseruole vuote, 18
milioni che le vedono balenare vicine, stipendi e salari fermi al palo da
decenni, onere fiscale record e 100 miliardi di evasione, col beneplacito di
Nordio e la guardia oculata di Piantedosi.
Mattarella, e chi se no, ci mette del solito suo, prima al
Bundestag e poi al Consiglio Supremo di Difesa, gonfiato come una mongolfiera
dal Crosetto, prima venditore, indi compratore di armi, ma niente conflitto
d’interessi, per carità. Tutti a distogliere lo sguardo dallo sfascio di
ospedali (solo quelli pubblici), scuole e buste paga, a fissarlo sull’Ucraina,
senza la vittoria della quale, grazie ai nostri cucchiai e forchette, non ce ne
sarebbe più per nessuno.
Suicidio assistito? Ma no l’orizzonte è roseo di bontà e il
futuro d’oro di virtù: Sentite il nostro Capo dello Stato ammaestrare il
Bundestag: “Non si fanno guerre d’aggressione, sono crimini, non si
bombardano civili, non si risolvono i rapporti tra le nazioni con la forza, si
rispettano i confini…”. Perbacco!
Proprio come lui, Mattarella, vicepremier nel 1999, ha fatto
in Serbia per 78 giorni di guerra d’aggressione, bombardamento di civili,
soluzioni di forza e mutilazione dei confini con il Kosovo.
Vedete, a volte si migliora. O ci si dimentica….
E lo scoop piccolo piccolo, ma personale? Questo ve lo
dovete guardare nel video. C’entrano Epstein, Ghislaine e Robert Maxwell, i
servizi segreti di Regno Unito, USA e Mossad. Non solo pedofilia, un ricatto di
massa per cui due paesi come USA e Israele possono solo campare e soccombere
insieme. Grazie al lavorìo dei summenzionati. Una svista dei nostri oculati
cronisti tutto sesso.
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