venerdì 21 novembre 2025

Fulvio Grimaldi in “Spunti di riflessione” di Paolo Arigotti --- --- UE, USA, ISRAELE, SUICIDIO ASSISTITO?

 

Fulvio Grimaldi in “Spunti di riflessione” di Paolo Arigotti

UE, USA, ISRAELE, SUICIDIO ASSISTITO?

 

https://www.youtube.com/watch?v=SNB_KB9Lza8

https://youtu.be/SNB_KB9Lza8

Due scoop. Uno grosso, di grande portata. L’altro piccolo piccolo, ma personale

Pur essendo considerato come un successo della professione a cui tutti dovremmo ambire, lo scoop, che pure ha appassionati cultori, non mi ha mai detto molto. Lo vedo, mi stupisco, lo ammiro, poi finisce a morire lì. Perché penso che più dello scoop, che, come i dadaisti, ha la funzione di epater le bourgeois, stupire il borghese, vale la ricerca e illuminazione dei retroscena.

Fatta questa rivelazione dottrinale, rinnego tutto, come fossi una Meloni qualsiasi, e procedo agli scoop. Il primo, grosso, non è mio, ma del più rispettato e corretto dei quotidiani israeliani, per queste sue qualità spesso bastonato dal regime degli ultrà sionisti (dargli dei nazi sta diventando un eufemismo).

Del resto, agli scoop di Haaretz siamo abituati, anche se sembra esserci un’intesa politico-mediatica internazionale per ridurli al silenzio. Ricordo quello relativo al 7 ottobre di Hamas, seppellito sotto l’omertà della sopra nominata combine politico-mediatica. Si tratta dell’inchiesta del giornale che aveva smascherato le bugie circa le “atrocità” dei terroristi di Hamas con “decapitazioni e infornate di neonati, stupri di gruppo, uccisioni di massa, culminate con 1.200 vittime”. Testimoni, ricerche sul posto, prove, documenti militari, poi confermate da altre ricerche di Al Jazeera e dagli stessi militari, rivelarono che distruzioni e uccisioni erano in gran parte dovute all’intervento dell’IDF all’insegna della dottrina “Hannibal”, che impone di impedire il rapimento di israeliani, anche a costo di ammazzarli insieme ai rapitori.

Ma veniamo allo scoopone di oggi 

A cura di tale Charles Berlin, accademico ebreo, è stato allestito negli ultimi decenni, e continua ad essere riempito, un gigantesco sotterraneo realizzato discretamente sotto gli edifici della più importante università statunitense, Harvard, a Cambridge, Massachusetts. Nelle centinaia di metri di questa galleria sono state accumulate quantità inenarrabili di documenti relativi allo Stato di Israele, la sua vicenda dalla concezione alla fondazione, alle guerre, occupazioni, invasioni, estensioni, schemi e progetti del futuro Grande Israele.

C’è tutto: centinaia di migliaia di testi su storia, cultura, scienza, cronaca di ogni tipo, personaggi, governi, partiti, amici, nemici. E poi milioni di ore di registrazioni video e audio di tutto ciò che è avvenuto in questo secolo di erezione dello Stato sionista e della colonizzazione della Palestina. E chi più ne ha più ne metta.

Perché tutto questo e perché nessuno ne aveva contezza? Ce lo dice lo stesso Haaretz: Questo immane patrimonio doveva preservare la memoria di Israele nel caso che la sua esistenza fosse venuta a mancare. Ipotesi indicibile, inammissibile, dunque, ma silenziosamente presa in considerazione. Ipotesi, forse, oggi concretizzatasi attraverso tutto quello di spaventoso, senza precedenti nella Storia, che ha reso Israele il paese più detestato del mondo, moralmente delegittimato, imbarazzante per i suoi alleati e complici.

Addirittura per la superpotenza di cui a Tel Aviv si pensava di tenere in mano il guinzaglio e che oggi si deve prodigare nei modi più improvvisati e dissennati di circoscrivere, vedi Riviera di Gaza, blocco dell’annessione della Cisgiordania, Piano di Pace e Risoluzione dell’ONU su Gaza, i deliranti colpi di testa della propria creatura, ora su Gaza, ora su Cisgiordania, ora sul Libano o su Siria. Suicidio assistito?   

Ipotesi che non manca di incombere anche su chi spera di eliminarla dall’orizzonte di uno Stato che va allestendo una copia sostitutiva di sé nei sotterranei di Harvard. Trump è crollato al 20% dei consensi, milioni a urlare “No King”, sta negli USA come Israele sta nel mondo. Il guaio non è questo, è che al 20% è crollata anche l’economia USA a forza di delocalizzazioni produttive, sottrazione di assistenza ai milioni di bisognosi, spese pazze per le armi, dissipazione delle proprie energie su aree troppo vaste. E i rastrellamenti delle nuove milizie anti-facce scure, che seminano il terrore, da Chicago a Los Angeles, non infiorettano la situazione.

E così operazioni bombe, dazi e autodazi, racket e ricatti, minacce e assedi, infiltrazioni terroristiche colorate e della CIA (spesso in combutta con la dependance suicida mediorientale) su Venezuela, qua e là tra Ecuador, Argentina, Perù e S.Salvador, Somalia, Sudan, Palestina, forse Nigeria, sicuramente Congo e, ora tramite AIEA, Iran….

Si annaspa accettando le sacrosante condizioni di Mosca sull’Ucraina da denazificare, deNatoizzare, pur di registrare qualcosa che possa rasserenare un’opinione mondiale sconvolta. E Mosca ricambia mollando la Siria e con l’astensione sulla Risoluzione per un mandato israelo-USA e immobiliarista su Gaza. Resta il cerino in mano a uno Zelensky che annega nel pantano della corruzione e del ladrocinio dei nostri miliardi e ai suoi puntelli europei con la bava di esplosivo alla bocca.

Costoro, privati degli organi di riproduzione della categoria tramite sostituzione di gas a basso costo russo con gas ad altissimo costo USA, allestiscono il loro suicidio assistito (dal governo) con ospedali per feriti di guerra, bunker e kit per sopravviventi. Soprattutto con la nuova Schengen militare che subordina ogni normale struttura e funzionamento civile all’emergenza militare, dato che la Russia è lì lì per attaccare: vie di comunicazione, ponti, strade, porti, aeroporti, treni, traffico civile, caseggiati, vigili urbani, scuole e asili nido, tutto a disposizione dei militari che governeranno ogni funzione di un’esistenza ormai perduta. Suicidio assistito. Guarda un po’ cosa s’inventa il capitalismo quando diventa tecno-fascismo.

Quanto a noi, guida meloniana d’Europa, come tutti sappiamo per esperienza diretta su spirito e corpo stiamo viaggiando verso l’Italia “rovesciata come un calzino”, grazie a liste d’attesa sanitarie, ma anche burocratiche e giudiziarie, vissute su panchine soleggiate quanto basta, carrello della spesa che costa quanto un’utilitaria, 6 milioni che vanno avvicinandosi alla condizioni dei bimbetti gazawi dalle casseruole vuote, 18 milioni che le vedono balenare vicine, stipendi e salari fermi al palo da decenni, onere fiscale record e 100 miliardi di evasione, col beneplacito di Nordio e la guardia oculata di Piantedosi.

Mattarella, e chi se no, ci mette del solito suo, prima al Bundestag e poi al Consiglio Supremo di Difesa, gonfiato come una mongolfiera dal Crosetto, prima venditore, indi compratore di armi, ma niente conflitto d’interessi, per carità. Tutti a distogliere lo sguardo dallo sfascio di ospedali (solo quelli pubblici), scuole e buste paga, a fissarlo sull’Ucraina, senza la vittoria della quale, grazie ai nostri cucchiai e forchette, non ce ne sarebbe più per nessuno.

Suicidio assistito? Ma no l’orizzonte è roseo di bontà e il futuro d’oro di virtù: Sentite il nostro Capo dello Stato ammaestrare il Bundestag: “Non si fanno guerre d’aggressione, sono crimini, non si bombardano civili, non si risolvono i rapporti tra le nazioni con la forza, si rispettano i confini…”. Perbacco!

Proprio come lui, Mattarella, vicepremier nel 1999, ha fatto in Serbia per 78 giorni di guerra d’aggressione, bombardamento di civili, soluzioni di forza e mutilazione dei confini con il Kosovo.

Vedete, a volte si migliora. O ci si dimentica….

E lo scoop piccolo piccolo, ma personale? Questo ve lo dovete guardare nel video. C’entrano Epstein, Ghislaine e Robert Maxwell, i servizi segreti di Regno Unito, USA e Mossad. Non solo pedofilia, un ricatto di massa per cui due paesi come USA e Israele possono solo campare e soccombere insieme. Grazie al lavorìo dei summenzionati. Una svista dei nostri oculati cronisti tutto sesso.

 

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