lunedì 10 novembre 2025

In “Spunti di riflessione” di Paolo Arigotti FULVIO GRIMALDI --- FINCHE’ C’E’ MENZOGNA C’E’ GUERRA

 


https://www.youtube.com/watch?v=3t3N9umQPbI 

 

 

E finchè c’è guerra c’è GNL statunitense. Che, tolto di mezzo il Nord Stream, grazie all’impresa CIA (vedi depistaggio tramite arresti di ucraini su panfilo), a noi costa  quattro volte quanto quello comodo da tubo russo, più le bombe a tempo dei gassificatori nei porti, più, ai cittadini USA, devastazione-avvelenamento da fracking. E’ il risultato di quanto media e classi politiche hanno conseguito convincendo i cittadini di essere struzzi e vivere tranquilli con la testa nella sabbia.

Dunque, il capitalismo in crisi si dà comunque molto da fare. Con l’accumulazione, sotto falso pretesto, nel settore farmaceutico, prima, in quello green-climatico poi, ha rimediato produttività e profitto in due settori vitali. Simultaneamente la cittadinanza ne ha pagato il costo in forma di danni sanitari, costrizioni disciplinari, devastazione ambientale e deperimento agricolo-alimentare (tossiche e sterilizzanti spianate fotovoltaiche ed eoliche, impossibili da smaltire).

Esauriti questi esperimenti, con conseguenti ricadute micidiali sulle condizioni sociali del popolino ed ecologiche della natura, l’attenzione si è rivolta sull’accumulazione-salva-capitalismo di tutte le fasi della nostra storia da qualche millennio in qua e, nei due secoli trascorsi, con i conflitti mondiali tra gli sviluppati e il colonialismo contro i sottosviluppati. Ne discende un grande beneficio: il principio su cui si deve reggere il tutto sono riarmo e guerra. Oggi ne siamo al parossismo.

In ogni caso si tratta di strategie che implicano impoverimento di massa e concentrazioni della ricchezza e, dunque, del potere, in sempre meno - ma sempre più fameliche – mani. Alle quali incombeva la necessità, eticamente ed esteticamente gradita e anche finanziariamente munifica, di applicare ceppi e catene a quella che deve fare operosa massa di sostegno all’operazione. E quindi Decreti Sicurezza e ICE (le milizie armate scatenate da Trump sulle città USA col pretesto della radiazione di facce non sufficientemente bianche).

Una cricca internazionale di scienziati pazzi, essenzialmente balordi pervertiti, ci assassina intelligenza, coscienza e conoscenza tramite strumenti-killer quali l’Intelligenza Artificiale che, al confronto, fa del Truman Show una rappresentazione granitica del reale. E così ci siamo giocati anche quella che qualcuno chiama anima e, altri, me compreso, spirito, tutto ciò che combinano insieme, cuore, sangue, organi vari, pelle e cervello quando decidono loro cosa è vero e cosa no.

E allora ecco che siamo assediati e circonfusi da guerre. Che siano inevitabili, addirittura normali, anzi, indispensabili, sono concetti che tocca ai media siringarceli nelle sinapsi. E così che, a parte qualche milione di invasati antiguerra in giro per il mondo, borghesia, imprenditori e i regimi che costoro esprimono, stanno lì a guardare tranquilli, ogni tanto rifilando di soppiatto una mano, come a Gaza vengano trucidati centinaia di migliaia di così definiti subumani, moltissimi a poca distanza dalla nascita. E mentre al latte che gli è fatto balenare davanti viene sostituita una pallottola dritta in fronte.

Tutto questo perché, con la testa sotto la sabbia, un sacco di gente si è convinta che tutto questo, ma anche i detenuti torturati e violentati, quelli tenuti chiusi al buio e senz’aria, cibo e medicine sotto terra, quegli altri sotto le macerie che faranno da solide fondamenta a ville e bungalow della Riviera di Gaza, sono il giusto modo di difendersi da chi il 7 ottobre è stato ucciso, stuprato, decapitato infornato. E non ha saputo, sotto la sabbia, che non è andata proprio così, che a uccidere, abbattere case, sventrare e bruciare auto, mitragliare combattenti e loro ostaggi, facendo un monte di vittime, sono stati, all’insegna della direttiva Hannibal, proprio i “difensori” di Kibbutz costruiti con i mattoni ricavati dalle macerie di precedenti villaggi palestinesi.

Del resto sono così che vanno le cose nel mondo di Trump, di tutti i suoi predecessori e dei peripatetici che offrono piaceri e soddisfazioni nel lupanare europeo nel quale battono. E finchè cì sono prostitute/i è intrinseca la menzogna e finchè c’è menzogna c’è guerra. Ah no? Attentati di agenti CIA-Mossad travestiti da piloti sauditi alle Torri Gemelle: guerra al terrorismo in qualsiasi paese a tiro. Balle di distruzioni di massa e provetta con dentro lo scaracchio di Powell per far fuori l’Iraq. Fosse comuni di oppositori, che erano quelle allestite al cimitero di Tripoli per i normali deceduti, per linciare Libia e Gheddafi. Un manipolo di sgherri tagliagole scatenati a Deraa in Siria che sparavano a poliziotti e manifestanti, fatti passare per insurrezione di popolo contro “il dittatore” Assad: Siria delenda est. Altro dittatore democraticissimo, pacifico e neutrale, che si è dovuto sorbire 500.000 profughi serbi scampati ai massacri NATO di Kosovo e Croazia, ma che D’Alema e Mattarella ci dissero che era lui a sterminare suoi cittadini. Fine della Jugoslavia e Serbia uranizzata e su stampelle. Uno dei responsabili nostro futuro Capo dello Stato. Sempre conseguente, ora dice Putin uguale Hitler.

Roba del tempo delle barbarie? E allora oggi la truffa del 7 ottobre da cui un genocidio?. E allora la Russia che invade il Donbass, non per salvare dallo sterminio i suoi fratelli e impedire che gli si piazzino missili NATO in bocca, ma solo per il gusto di abbattere il democratico Zelensky, santo subito, e poi mangiarsi tutta l’Europa fino a Lisbona e alle Canarie? E allora il Sudan, che sprofonda nel sangue, perché c’è chi ha interesse a frantumare ancora (dopo l’amputazione del Sudan del Sud) il più grande paese dell’Africa e lo fa ricorrendo a compari del giro “Abramo”, come gli Emirati Arabi Uniti (leggi Israele)? E allora la Nigeria, altro troppo grande e ricco paese africano, dove tocca intervenire per salvare i cristiani sgozzati dai soliti nostri contractors jihadisti? E allora, in testa a tutte le buggerature, il Venezuela (e anche un po’ la Colombia convertita all’antimperialismo), comandato dal più pernicioso narcotrafficante del mondo e che stermina statunitensi a forza di Fentanyl e coca,?  Mentre, però, a casa sua, almeno da Chavez in poi, regna la droga della giustizia sociale e dell’autodeterminazione e a stento fiorisce forse qualche piantina di maria e l’ONU sono decenni che dichiara quel paese del tutto esente da narcoproblematiche?

E, per non lasciare perplessità, a domanda controdomanda. E allora le banche USA che, grazie al patrocinio DEA e al mercato nazionale del consumo di droga, il più grande del mondo, gonfiano i propri forzieri fino a farli scoppiare e dover trasferire quanto tracima nei paradisi fiscali? Così poi possono prestare soldi a noi europei per comprare le armi USA e finanziare le basi statunitensi che ci servono per impedire che Putin si prenda Lisbona. E per impedire che il popolo alzi la testa.

Il resto, e molto di più, nel video. Tipo i 145 miliardi che a noi e all’UE verranno spillati con la trumpiana spesa per armi al 5% del PIL. Ma avremo ospedali pronti per i feriti che stanno per arrivare dalle guerre che stanno per partire e bunker e kit di sopravvivenza per quei quattro gatti che se li potranno permettere. Ma in compenso partiremo dagli attuali 5,8 milioni di poveri assoluti in su e dai 18 milioni che alla condizione di morti per fame stanno per arrivarci. Tutto questo anche per permettere alla rimpannucciata burina della Garbatella di cambiare vestiti a ogni apparizione. Come le conduttrici di Sanremo.

 

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