BOLOGNA,
2 AGOSTO 1980
STRAGI, RICERCA DELLA VERITA’?
Basta che
si guardino allo specchio.
Il MANDANTE
STORICO E ATTUALE: L’Atlantico, genocida per origine e vocazione, sostituitosi
senza soluzione di continuità a quello germanico, a miglioramento di
prestazioni, durata e risultati.
I MANDATARI:
Una classe dirigente stragista, mantenutasi grazie all’insegnamento CIA della
“strategia della tensione” e degli “opposti estremismi”. Tutti i governi
succedutisi da De Gasperi (Portella della Ginestra) a Meloni (Ucraina), con
brevi interruzioni duramente pagate dai suoi incauti protagonisti. Tutti i
poteri economici, escluso Enrico Mattei. Tutti i poteri politici, partecipi o
complici passivi, escluso il PCI, rimasto alla finestra.
GLI
OPERATIVI: Tutta la massoneria, tutte le mafie, tutti indistintamente i Servizi
Segreti.
LA
MANOVALANZA SUL TERRENO: Cosa Nostra e il neofascismo, che oggi si esprime a
livello governativo per assolvere all’incarico storico assegnato ai proconsoli
della marca imperiale..
COME SI
ESPRIME: Ridicolizzando la pretesa dell’esistenza, mai esistita, di una “Destra
sociale” e confermandosi strumento dei massimi poteri nella guerra agli altri
popoli, per procura mercenaria, e al proprio, per commissione diretta.
Dal cielo
della patria incombe su 60 milioni di italiani, esclusa la minoranza criminale,
la verità qui sopra definita. Basta aprire gli occhi e alzare lo sguardo. Come
fece Pasolini, come sappiamo fare noi.
Prima che la
coscienza di questa verità si impadronisca definitivamente della mente degli
italiani, superati gli scogli dei grandi inganni depistanti, sanitari,
militari, climatici, di genere e migrazione, si ricorre a rimedi sempre più di infima
lega.
Nel giorno
del 53° anniversario della strage di regime a Bologna, crimine apicale tra
Portella della Ginestra, Avola, Reggio Emilia, i trucidati degli anni ’70,
Piazza Fontana, Questura di Milano, Ustica, Brescia, Italicus, Roma-Firenze
1993, magistrati da Chinnici a Falcone e Borsellino, assistiamo all’ultimo, più
miserabile, più fetecchioso, dei tentativi di scrollarsi di dosso l’evidenza di
un’associazione a delinquere che ci è imposta da 75 anni esatti.
Primo ratto:
“Bologna? Sono stati i palestinesi”. Con i quali era stato siglato un accordo
di “non belligeranza” scrupolosamente osservato. Quattro gradi di giudizio,
ripetuti processi, hanno tutti stabilito l’inequivocabile responsabilità di
Licio Gelli e dei sicari fascisti, protagonisti provati di tutte le stragi con
indirizzamento e assistenza dei Servizi.
Secondo
ratto: Il DC9-Itavia è stato abbattuto su Ustica da una bomba piazzata nel
gabinetto dell’aereo.
Patetico
tentativo di smentire una ricostruzione incontestabile del giudice Priore, che
pone l’episodio in linea con tutti gli altri atti di terrorismo stabilizzatore antipopolare.
Per essersi trovati in volo nella notte in cui un missile NATO, mirato
all’aereo libico, ha colpito il DC9, e per averlo visto, i piloti delle Frecce
Tricolori, Mario Naldini e Ivo Nutarelli, sono stati fatti bruciare vivi in una
collisione nei cieli di Ramstein del 28 agosto 1988.
Avendo
partecipato, sull’Aermacchi di Naldini, poco prima della tragedia di Ramstein, a
un volo della Frecce Tricolori per una diretta di Uno Mattina (TG1), ho poi
avuto modo di intrattenermi con i due piloti nella base della Pattuglia
Acrobatica a Rivolto (Aviano).
!.500
attacchi terroristici, 350 vittime, oltre 1000 feriti, inclusi poliziotti,
magistrati, giornalisti, imprenditori, colpiti da apparati finto-politici,
manipolati dallo Stato, ma senza i mai calcolati ragazzi del ’68-’77 falciati
dalle forze dell’Ordine, o dai fascisti, o dall’eroina di Stato.
Fulvio
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