Visione TV, Davos 2023 (e OMS)
https://www.youtube.com/watch?v=MZs1G5mcero
Dove Francesco Toscano intervista Fulvio Grimaldi su
recenti manifestazioni di criminalità organizzata (laddove non di Messina
Denaro si tratta. Quello lo lasciamo ai gazzettieri dell’intrattenimento)
Premessa: Nella Londra degli anni’ 50 e ’60, da me
vissuta come giornalista BBC, eravamo tutti affascinati dalle imprese
ultracriminali e ultrasanguinarie degli imprendibili Fratelli Kray: omicidi a
gogò, rapine, rapimenti, estorsioni, incendi. Per anni l’argomento nero del
giorno, da soverchiare Jack lo Sventratore e, addirittura, Winston Churchill
Gemello 1
A Davos le 1.500 canaglie più ricche del mondo, ognuno con
il suo staff di 40, ognuno con il suo jet privato che consuma più di 350mila
automobili di lusso e gli costa 11.000 euro di noleggio all’ora. Ognuno, di
quelli in età attiva, con la sua assegnazione di escort (volgo: puttane), tanto
da aver esaurito le riserve delle tre agenzie-lupanare della prestigiosa
località. Ognuno che paga la sua iscrizione al Forum con 19.000 euro per l’evento
e 79.000 per l’anno, contribuendo al benessere del patron Klaus Schwab e del
suo consigliere-confessore israeliano, Yuval Noah Hariri (quello della crasi
uomo-intelligenza artificiale subito), con qualcosa tra i 213 milioni e il
miliardo.
Tutti poi protetti da 5.000 armigeri dell’esercito svizzero,
con tanto di avanzatissime difese corazzate e terra-aria e radar aggiuntivi
(hai visto mai, un’incursione di grilli)
E ognuno, rigorosamente, con il suo nastrino verde su bavero
e cuore. A prova di una granitica e indefessa dedizione alla transizione ecologica.
Celebrata, nell’occasione, ma anche altrove, nel fondamentale settore del cibo,
come rappresentato dai ristoranti 12 stelle di Davos, con bisteccone argentine,
fegati di balena, gamberoni provenienti dalla Nuova Zelanda. Grilli fritti, con
aggiunta di indigeribile chitina (non si può avere tutto!) e tartare di
laboratorio, made in Gates, sono disponibili, scontati (“transizione ecologica”!),
nei supermercati della cittadina.
Paese questo, la Nuova Zelanda, dell’anglosfera militante, retto
a forza di lockdown e sieri genici dalla Young Global Leader Janicia Arden,.Sfortunatamente
assente, costei, perché appena dimessa dall’incarico dalle espressioni di revulsione
del suo popolo. Vuoto subito colmato dell’altra figona del pollaio schwabiano (5
anni di corso a Ginevra per promettenti stronzi, con garanzia di essere poi
infiltrati nei governi di metà del mondo “civile” con impegno a farsi NATO).
Questa essendo la schowgirl Sanna Marin, premier NATOfila di Finlandia, testè
colta in trance rock-etilico e, dunque, vocalist della chiamata universale alle
armi per i nazi ucraini, contro la Russia e, se va bene, per la fine del mondo.
Il papà dei gemelli
Davos chiude, Ramstein apre. Nella capitale USA-NATO
della libera e sovrana Germania (noi andiamo meglio, ne abbiamo un centoventi,
più venti segrete), il vertice NATO, cioè degli operativi transumani occidentali,
ha ascoltato Davos, ha apprezzato, ribadito, esaltato, attuato. La parola più
detta? Armi. Quella mai pronunciata? Pace.
E ci siamo tolto dai coglioni il fratello Kray numero uno.
Gemello 2
Il numero due, nella mia attualizzazione, lavorava di sponda
al primo a Ginevra, solo qualche giorno prima. E se Kray 1, il globalista transumano
e transumanizzante, dettava linee strategiche e obiettivi dell’oltremondo
metaverso, il secondo, capo dell’OMS, si studiava di come fornirgli gli strumenti.
Dopo tutto con la pandemia aveva già dato ottima prova di sé.
Sotto lo sguardo tigrino di Tedros Ghebrejesus, caporione
dell’OMS, organismo privato fondato da Rockefeller nel 1948, assunto a dignità
ONU per meriti politici e demeriti sanitari planetari, finanziato da coloro di
cui dovrebbe impedire l’inclinazione al genocidio, nella prima settimana del
mese si riuniva il Comitato per il Regolamento Sanitario dell’OMS. Il regolamento
sanitario fa parte dell’accordo generale OMS con i 190 paesi membri.
Emendamenti a tale Regolamento erano già stati presentati
all’Assemblea Sanitaria Mondiale nel novembre scorso. Una maggioranza molto
minuta, ma inorridita, li aveva respinti. Ora ci riprovano.
Il nuovo regolamento Kray prevede l’abolizione, nelle sue
direttive, dei principi, coerenti con la nostra Costituzione (artr.32), che
riguardano il rispetto della dignità umana, dei diritti fondamentali dell’uomo,
della sua libertà. Via, robaccia, cancellati. Al suo posto, termini chewing-gum:
equità, inclusività, coerenza. Fuffa.
E uno. E due: La proclamazione di un’emergenza derivante da
un pericolo specifico alla salute si allargherà dallo specifico (il virus) al
generale e generico: rischio sì, ma ipotetico, incombente, per la salute collettiva.
Dal bacillo al clima, alla guerra, ai troppi no-Zelensky, al disturbo della
pubblica quiete, al… Rave.
Sovranità. Che roba è?
Chi determinerà le misure di risposta, ovviamente restrittive?
Non più un’autorità nazionale, tipo un borderline transumano alla Speranza, o
sicari DPCM alla Conte-Draghi (altri gemelli…), bensì nientepopòdimeno che lo
stesso Tedros. O chi per lui, quando il tigrino si sarà finalmente unito alle forze
ribelli della sua provincia secessionista, che combattono il governo etiope perché
disobbediente agli USA. Dittatore sanitario mondiale in funzione di transizione
ecologica e disumana di Harari-Schwab.
E tutto? No è poco. Chi vorrà vivere, essere, muoversi,
viaggiare, potrà farlo solo con il passaporto elargito ai bravi e succubi dallo
stesso OMS. Del resto che viaggiamo a fare, noi pubblico bruto. Non bastano ad
avvelenare terra, acqua e cielo i jet privati dell’élite? Tra passaporto
riservato a chierichietti del transumano, diaconi, sacerdoti, cardinali e altri
primati e terminali QCode che ci in catenano alle determinazioni e alle ruberie
delle banche, non ci sarà lembo della nostra pelle, frammento di DNA, soffio d’anima
non sottoposti a sorveglianza, controllo, possibilità di sopravvivenza o terminazione.
Così il Regolamento Sanitario dell’OMS come definito dai
suoi “stakeholders” (portatori d’interessi) con Schwab e sotto Schwab, l’Alleanza
dei Vaccini GAVI, Bill e Melinda Gates Foundation, Rockefeller, Sorso, i vari
CDC nazionali, Big Pharma, Big Digital, Big Armi. Lo sottoporranno a maggio
alla prossima Assemblea Sanitaria Mondiale. Se passa, preferiremmo la
polverizzazione nucleare. Vi stupite. Ma se era già tutto scritto nell’ ID2030 di Davos 2020!
Sapete una cosa carina? La sede del FEM non è mica Davos. Lì
ci si diverte. Dove si lavora è a qualche distanza, Cologny, piccolo borgo, molto meno appariscente. Nel
1816 vi si rifugiarono grandi letterati: Mary Shelley e John Polidori. E vi
scrissero, rispettivamente “Frankenstein” (il mostro costruito con pezzi di cadaveri)
e “Il Vampiro” (gran signore che succhiava il sangue alle vittime). Vuoi che
non ne abbia tratto ispirazione Jack the Ripper, Churchill e coloro di cui
abbiamo parlato fin qui? Poi dici che
non ha ragione Giambattista Vico.
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