SPACCHIAMO TUTTO
Puntata
XIII di Mondocane
Diciamo subito che Zelensky a Sanremo fa vomitare tutti noi
e fa vomitare la stessa anima della nazione e che Chiara Ferragni sullo stesso
palco costituisce, col burattino nefasto, una fenomenale sintesi dei valori
euroccidentali per i quali vale la pena correre il rischio della deflagrazione
planetaria finale..
Rimosso l’ascesso, amici benevolenti e indulgenti, ma anche
non amici e perfino malevolenti, alla vostra occhiuta e perspicace attenzione
segnalo la puntata XIII di MONDOCANE E ECOMONDOCANE, su Byoblu in onda domenica
29 alle 21.00 e poi in replica lunedì alle 12.30, martedì alle 08.00 e, per
sfinirvi, giovedì alle 14.30.
In oggetto gli squilibrati psicopatici delle classi
dirigenti, politico-economico-mediatiche europee e occidentali di obbedienza
anglosassone che stanno soffiando venti avvelenati nelle vele del battello su
cui tutti viaggiamo, per farci precipitare nell’abisso in fondo al quale non c’è
che un oceano di sangue e di morte.
Tutto questo in bruciante corto circuito con la simultanea
celebrazione del Giorno della Memoria, dedicato a quanto è accaduto nei campi
di concentramento hitleriani, con una tragica e demenziale coazione a ripetere.
Perfino nell’ambito dei portavoce delle vittime. Queste, a loro volta, hanno
innescato un corto circuito da far saltare le lampadine di mezzo mondo.
Hanno massacrato a Jenin, Palestina, 13 cittadini
palestinesi, tra cui un’anziana signora. E sono 170 i palestinesi uccisi nel
2022, tra cui almeno 30 bambini, e già 29 in questo gennaio. Solo in
Cisgiordania, che, secondo gli Accordi di Oslo, dovrebbe essere Palestina, e
senza calcolare Gaza, dove si va nelle migliaia di vittime (ne ho fatto un
docufilm: “Araba fenice, il tuo nome è Gaza”). Avete notato con quanto discrezione e
rispetto per la privacy delle forze di sicurezza israeliane i nostri media
hanno trattato la cosa? Comprensibile, vuoi mettere come c’è da sguazzare nel
mare di balle sull’Iran!
Il governo collaborazionista dell’ANP di Abu Mazen, vecchio
trombone screditato e presidente abusivo, ha finalmente deciso di interrompere la
vergognosa collaborazione con i servizi di repressione dell’occupante. Robetta.
Poi riprende.
Nella puntata abbiamo descritto con stupefatto sconcerto
come siano eminentemente donne a far roteare la spada dell’armageddon sulle
teste degli esseri umani, a diniego di quanto si afferma sulla distanza ontologica
tra donne aliene alla violenza e uomini che vi sono interamente dediti. C’è
qualche femminista disposta a pronunciarsi?
Qui abbiamo Ursula von der Leyen, la baronessa della caccia
al lupo, Annalena Baerbock, ministra degli esteri tedesca, verde (!), Sanna
Marin, premier verdissima della Finlandia. Tre virago, scaturite dagli
allevamenti di Klaus Schwab che, come un uomo solo (precisamente), hanno dichiarato
guerra alla Russia e auspicato ulteriori slavine di armi pesantissime perché l’ucranazi
Zelensky possa finalmente innescare la Terza Guerra Mondiale.
E intanto servire da modello per tutti quei regimi dello
schieramento democratico e anti-autocratico che stanno lavorando all’eliminazione
del Potere Legislativo (Parlamento, da noi è cosa fatta) e all’addomesticamento
cartabian-nordiano di quello giudiziario (sull’esempio dell’irreprensibile Netaniahu
e della sua legge a protezione delle proprie malefatte, nonché dei suoi
ministri ladri, con cui si vogliono azzerare i poteri della Corte Suprema). Lo
Zeitgeist, lo Spirito Santo che piove da Davos, esige la modernità, come
anticipata negli anni Trenta, del Potere Unico e indiscutibile. Di Poteri è
fico indossarne solo uno, quello esecutivo.
Tre poteri, tuttavia ci rimangono, ma a livello planetario:
Quello legislativo, con le direttive emanate dal Forum Economico Mondiale, sotto
dittatura dell’israeliano transumano Yuval
Noah Harari, per il governo del mondo; l’esecutivo, che sarà ulteriormente
perfezionato nell’OMS della coppia Bill Gates-Tedros Ghebrejesus attraverso il nuovo trattato del “Tutto il
potere all’OMS” (non solo salute, ma cibo, clima, migrazioni e quant’altro), da
sottoporre all’Assemblea Mondiale della Salute a maggio; e il giudiziario,
affidato agli strumenti giudicanti, coercitivi e punitivi di chi, se non della
NATO?
Tre Poteri restano, a tranquillizzare Montesquieu. Cosa
vogliamo di più?
Tutto questo, raccontiamo nella puntata, insieme a molto
altro, succede sotto la guida di un vecchio bacucco rincitrullito, ma anche delinquente
con tanto di prole equipollente, che s’è portato in tutte le sue case, garage e
sgabuzzini compresi, i documenti segreti della sua presidenza e di quelle
precedenti, onde, chissà, farne arma di ricatto contro eventuali dissidenti o
divergenti. Intanto dobbiamo rassegnarci al dato che ne risulta: i governi governano
in segreto. E Julian Assange vada a farsi fottere.
Europa delenda est è il titolo con cui trattiamo le
simpatie che il nostro massimo alleato ci riserva quando si adopera ad
affiancare, accanto allo strazio dell’Ucraina innocente e alla frantumazione
della Russia, terribilmente colpevole di essere russa, l’obliterazione dell’Europa.
Europa premiata della fedele sottomissione e rinuncia a qualsiasi ruolo nel
mondo e nella Storia, con la sua de--industrializzazione, de-energizzazione e lo
svuotamento del suo stock d’armi a favore di Zelensky e del riacquisto di armamenti
USA. Quelli senza la produzione e vendita dei quali, quel paese canaglia
sarebbe già tutto finito tra le distese di roulotte in cui milioni di cittadini
USA sono costretti a rintanarsi, dopo essere stato estromessi dalle proprie
città da affitti e costi divenuti inaccessibili.
Si chiama gentrificazione e quello che le città di roulottes
si lasciano alle spalle sono le meraviglie delle smart cities.
Si disfa l’’Europa, perché non disfare l’Italia? E’ una vita
che la Lega pensa di andarsene con il malloppo. Scemi quei fratelli Bandiera, quel
Mameli, quel Mazzini, quel Garibaldi, perfino l’intelligentissimo Cavour, che
volevano unire quanto sta molto meglio spaccato. Con la naturale divisione tra quelli
che stanno in alto e quelli che stanno in basso. Geograficamente e non solo.
Per il resto del programma, date libero corso alla vostra
curiosità. Se ve ne rimane.
Qui, o succede un Quarantotto, o si schianta sul pianeta un
meteorite. Sennò non se ne esce. Diamoci da fare per il Quarantotto.
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