In assenza di prospettive meno avvincenti,
MONDOCANE XII, di Fulvio Grimaldi, su BYOBLU, vi trascina
nei meandri dello scoppiettante mondo dell’UNIVERSAL SOLDIER.
E se all’ ultramondo del metaverso volete arrivare, per
il sottomondo di un pianeta cosparso di cadaveri viventi dovrete passare
Byoblu: Domenica alle 21, Lunedì 12.30, Martedì
08.00, Giovedì 14.30
Non ricordate? Era il titolo di quel film con Van Damme in cui dei soldati caduti, morti stecchiti, venivano ricuperati, ricostruiti e rimandati in battaglia. Una roba alla Frankenstein: pezzoni di cadaveri per fare un nuovo energumeno, decelebrato, ancora più capace di uccidere e di altre efferatezze.
Come vi ho già raccontato, la leggenda di Frankenstein nasce
nella fantasia di Mary Shelley nel 1816 e nello stesso paesino svizzero in cui,
del tutto appropriatamente, Klaus Schwab ha collocato gli uffici del Forum
Economico Mondiale, quell’organismo di degenerazione-depravazione
etico-ideologico-politico-culturale che vorrebbe rovesciare mondo e umanità
nella propria caricatura cartonata.
Oggi quel progetto si chiama Universal Soldier,
soldato universale, vale a dire: tutti soldati, senza rimedio e senza
alternativa. L’hanno ribadito a Davos, l’hanno sacralizzato a Ramstein con la
Nato e Crosetto, gli forniscono gli strumenti sanitari totalitari quelli dell’OMS
a Ginevra.
Tutto parte dalla fine di Bretton Woods, quando, nel 1944, il
dollaro fu collegato all’oro, divenne l’imperatore del mondo e fece accumulare
agli USA, tramite la vendita della propria superproduzione, la più grande
ricchezza di una nazione dopo gli Incas e gli Aztechi dorati. Con Nixon, negli
anni’70, esaurito l’oro nella guerra al Vietnam, gli USA si erano stancati di
produrre e preferirono mettersi seduti, comprare dagli altri.
E che ci vuole. Sempre tramite dollaro, ma non più intriso d’oro,
ma semplicemente stampato, a volontà, a delirio. Risultato 31 trilioni di
debito pubblico, un default ambulante, un paese infrastrutturalmente e socialmente
allo sfascio. Centinaia di trilionari e miliardari in alcuni settori mantenuti
in vita– Armi, banche, farmaceutica, comunicazione - il resto del paese nei
campi di roulotte ai margini delle città, con disperati cacciati di casa per
affitti insostenibili.
Soluzione? Anni’90, Samuel Huntingon, la pietra filosofale
dello “Scontro di civiltà” e, quindi, i Neocon, democratici e repubblicani, le
Torri Gemelle come innesco, il Programma per un nuovo Secolo Americano (PNAC),
con Pentagono e Complesso Militarindustriale a far da locomotiva. Formula
vincente: o noi, o morte.
Da lì l’Universal Soldier. Non più Van Damme,
ma tutti noi. A partire dalla guerra agli slavi, iniziando con la Serbia e
arrivando alla Russia (controllo della massa terrestre e dell’energia) e a
proseguire con la guerra agli arabi e all’Islam (controllo del petrolio e delle
rotte economiche). Un rottame di Stato federale, con alle dipendenze gruppi criminali
che gli amministrano colonie e protettorati e che si appende a distruzione e
morte per potersi illudere ancora di essere padrone globale.
Degli ambientini in cui tutto questo germoglia tratta la
puntata MONDOCANE XII.
Fulvio
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