Cari Amici vicini e lontani, come diceva
Nunzio Filogamo, il conduttore radiofonico dei primi Festival di Sanremo,
quando voi tutti eravate ancora in grembo a Giove, se non avete proprio niente
di meglio da fare che informarvi sulle cose del mando in direzione ostinata e
contraria, eccovi la programmazione del mia nuova puntata di Mondocane ed
EcoMondocane su Byoblu.
Domenica alle 21.00
Lunedì alle 12.30
Martedì alle 08.00
Giovedì’ alle 14.30.
Perversamente, abbiamo pensato a tutti gli orari della vita
attiva, in modo da rompere oltre ogni decenza i vostri ritmi professionali e
biologici.
Con un occhio e un orecchio al novello regime Meloni,
classica edizione di neofascismo 3.0, dopo quello 2.0 in camicia bruna di
Draghi, ci intratteniamo sul fenomeno diffuso tra gli italiani deteriori del
regime dei mediocri.
Regime che non si esprime solo nel governo, nella classe
dirigente, nei ceti intellettuali, nel clero, ma che pervade, grazie al pesce
che puzza dalla testa, un po’ tutta la nostra società postdemocristiana e
neo-varie cose.
Il mediocre guadagna spazio e posizione grazie alla
furbizia, suo salvagente per la mancanza di intelligenza e, spesso, cultura. Lo
ritrovi nel condominio, nell’azienda, nell’ufficio, nel condominio, nel
partito, in famiglia. Il mediocre, che è inevitabilmente anche incompetente,
sopperisce alle sue strutturali carenze brigando, acchiappando poltrone e
poltroncine di potere, dalle quali infierire sui competenti e intelligenti con
gli strumenti della gerarchia a prescindere e della burocrazia. Come fa per
arrivare a tanto? Adottando la posizione del ciclista (metafora, con tutto il
rispetto per i ciclisti, categoria assolutamente benemerita della nazione):
curvare la schiena verso l’alto e pestare con i piedi verso il basso.
E partendo da questa evidentissima categorizzazione che qui
si prova a vedere cosa è successo e cosa potrebbe succedere nell’anno che è
venuto.
Essendo ostinati e contrari, come insegna De Andrè, diamo
poco spazio ai baccanali mediatici sui passeggiatori nella piazza dei Tre
Poteri a Brasilia, tutti ovviamente ferocissimi golpisti fascisti, e preferiamo
di darne di più all’ennesimo, autentico golpe USA in Perù. Paesello ambitissimo
per il rame, dove, oscurati dal baccano su Brasilia, si copre – i soliti
mediocri furbi – il bagno di sangue nel quale da un mese annega quel popolo
perché osa opporsi ai golpisti e al loro esercito stragista.
Sempre camminando in senso ostinato e contrario, incontriamo
una stampa di vera eccellenza per mediocre furbizia, visto come riesce a far sparire
addirittura dalla carta geografica e dalla storia sei milioni di palestinesi,
sottoposti a vessazioni, brutalità serialkilleraggio, tali che, a momenti, gli
deve sembrare di aver di fronte oltre al noto Netaniahu, corredato del fascista
Ben Gvyr, almeno un paio di battaglioni Azov. 220 palestinesi uccisi nel 2022,
oltre 9000 feriti, 150 minori in prigione, alcune migliaia di adulti in
carcerazione preventiva senza processo. E’ lo stile Guantanamo. Vale per chi
pretende di fare l’essere umano.
E dai e dai e dai, arriviamo a EcoMondocane, dove si tratta
di ecologia delle istituzioni.
Avviata la guerra ai poveri, accelerata quella all’ambiente,
non poteva mancare tra le priorità melonian-nordian-giorgettian-berlusconiane
(ma che bella compagnia, ragazzi!) la guerra alla Nazione. Siamo, o non siamo
patrioti? Come Mussolini, che stava a
Hitler come Meloni sta a Biden.
Guerra alla Nazione mediante quella che l’autore del
Porcellum (sistema elettorale dichiarato incostituzionale dopo tre
legislature), uno che tempo fa celebrava matrimoni con le ampolle dell’acqua
del Dio Po, ha lanciato tramite la “Legge Quadro sull’autonomia differenziata”.
Gli italiani si sono beccati a capo chino la modifica
dell’articolo V della Costituzione, dando così ai presidenti delle regioni il
rango di signori feudatari, vicerè delle marche, baroni ladroni. Ebbene, non è
bastato. Col regime dei patrioti arriviamo alla spoliazione dello Stato di
quelli che si chiamavano LEP, Livelli Essenziali di Prestazione. Vale a dire
quanto lo Stato tratteneva a sé, rispetto a quanto concedeva alla regioni. Ora
questi, che riguardano scuola, sanità e trasporti, negli intenti del patriota
leghista e già secessionista, Calderoli Roberto, saranno tutti determinati dai
governatori delle regioni.
Sanità, Scuola, trasporti compresi. Tutta roba loro. 21
sistemi scolastici, sanitari e di mobilità diversi. Con gli stanziamenti dello
Stato che si vorrebbero in linea con la “spesa storica”. Che storicamente ha favorito
i favoriti del Nord, tanto bravi a produrre. Perequazioni? Compensazioni per
ridare finalmente un equilibrio nazionale compromesso fin dai tempi di Cavour?
Volete scherzare?
Così il Nord prova di nuovo ad andarsene, portandosi via un’altra volta la ricchezza, in buona misura succhiata dalle vene del Sud. Avete visto cosa è riuscito a combinare il giochetto del Covid negli ospedali del Nord? Tra affarucci, affaroni, bare per strada…. Vogliamo davvero vedere cosa possano combinare nelle nostre scuole, ai nostri ragazzi, gli Zaja, i Fontana, i Giani toscani, i Bonaccini emilianoromagnoli, . Non ci basta la strage sociale e culturale del progetto telematico a cui lavorano in alto quelli del PNRR?
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